Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 646 del 28 luglio 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 646/XIV - Interpellanza: "Iniziative e strategie poste in essere per l'ottenimento dei fondi europei e statali necessari per l'ammodernamento dell'infrastruttura ferroviaria Aosta/Torino".

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Bertschy, ne ha la facoltà.

Bertschy (UVP) - Grazie Presidente.

Non mi dilungherò nell'esposizione in quanto l'interpellanza è molto articolata. Assessore, però l'obiettivo in questa fase assolutamente confusa del nostro sistema di trasporto ferroviario è quello di capire come stiamo pianificando e quale strategia abbiamo per il futuro. Lei prese quest'importante tema per la Valle d'Aosta: il tema dell'accessibilità, in questo caso il trasporto ferroviario, nel lontano 2008...da quelle parti...

(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

...e rilevò una serie di accordi, l'accordo strategico che prevedeva una serie di operazioni, mise insieme altre politiche di investimento. Ad un certo punto poi il Consiglio regionale, attraverso un atto deliberato nella scorsa legislatura, fece scelte differenti rispetto alle pianificazioni e alle politiche di indirizzo che aveva adottato. Nacque l'idea dei treni bimodali, oggi "annacquata" anche da una serie di problematiche sull'appalto...idea che ci ha fatto perdere un altro anno, ma soprattutto non abbiamo ad oggi la sicurezza di quale sia la nostra strategia per il futuro. Mentre intorno a noi le cose cambiano, cambia l'indirizzo del Governo nazionale, che sta facendo la sua pianificazione e che a settembre vedrà un suo sviluppo, con la presentazione del documento...soprattutto il documento Finanza e contabilità dell'allegato 12 sulle infrastrutture...

Nasce anche una nuova politica nel territorio a noi vicino: il Piemonte, recentemente le elezioni hanno smosso le acque, un nuovo Governo, un nuovo Assessore, che nel giro di poco tempo ha voluto visitare la ferrovia depressa del basso Canavese, o dell'alto Canavese a seconda di come lo si guarda, e la situazione disastrosa della linea Chivasso/Ivrea/Aosta, ormai solo più...ma Chivasso/Aosta anche, perché il tratto Chivasso/Ivrea sappiamo che ha tutta una serie di problemi...e in queste riunioni ha più volte citato la nostra Regione - lei stesso ha fatto un comunicato stampa in occasione di un incontro che ha avuto con l'Assessore -, parlano di noi, parlano degli accordi che con noi sono stati fatti, parlano dei soldi che attraverso questi accordi avremmo dovuto spendere per le infrastrutture e poi abbiamo deciso di spendere per i treni bimodali, e noi speriamo che ci sia la capacità di rivedere questa decisione. Soprattutto ci sono una serie di movimenti di tipo politico e delle azioni concrete invece di tipo amministrativo che ci interessano e che vorremmo capire come lei sta interpretando, soprattutto le decisioni che intende assumere. Per ora quindi mi limito ad aspettare una sua risposta, alle tre domande poste e sulla quarta l'intendimento che lei ha. Quello che ci interesserebbe capire è finalmente un po' la nostra strategia sulla politica dei trasporti del futuro. Grazie.

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Marguerettaz, ne ha la facoltà.

Marguerettaz (UV) - Grazie Presidente.

Sicuramente il collega Bertschy ha ragione dicendo che quest'interpellanza è molto articolata, quindi ho preparato una relazione, ma mi permetta solo di anticipare che, come avrà avuto modo di vedere, il Piemonte parla sempre della Valle d'Aosta nel momento in cui ha la necessità di attingere dei fondi. Rispetto a questa proposta, ovviamente legittimamente chiede di poter utilizzare quei finanziamenti che erano stati allora trovati dai nostri Parlamentari per risolvere dei problemi che hanno sul territorio piemontese, quindi il raddoppio della linea, il passante di Chivasso, quindi giustamente fanno queste affermazioni. Io ho avuto modo di incontrare l'Assessore Balocco, che mi ha fatto un'ottima impressione, ma bisogna capire quali sono le priorità della linea ferroviaria che noi abbiamo e quindi se abbiamo a cuore che i piemontesi viaggino sempre meglio e il territorio valdostano poi venga in seguito...o ci sia un insieme coordinato, anche perché di disponibilità a mettere dei quattrini non ne ho sentite, ho sentito semplicemente necessità di intercettare le risorse che ci sono.

Prima domanda: considerato che l'ultimo degli accordi di programma quadro risale all'aprile del 2008, il quesito posto comporta una risposta piuttosto ampia che illustri le numerose attività e iniziative susseguitesi attraverso i diversi canali istituzionali, a partire da tale data, in modo da far emergere la logica correlazione tra di esse, l'evoluzione delle strategie della Regione. Va premesso che l'APQ del 2008 disciplinava le attività correlate ad un primo finanziamento di 40 milioni, concesso con la legge del 2006, la finanziaria 2007, ma assegnato dallo Stato direttamente a RFI e sul quale quindi la Regione non disponeva della fondamentale leva finanziaria.

Va inoltre ricordato che l'APQ finanziava un primo intervento sullo studio Caposio, la lunetta di Chivasso, ovvero quello caratterizzato dalla massima efficienza in termini di rapporto costi-benefici e la progettazione di tre ulteriori interventi: variante Verrès/Châtillon, ottimizzazione della geometria del binario e rettifica curve nei tratti Hône-Bard/Verrès e Châtillon/Aosta e, infine, l'elettrificazione della tratta Aosta/Ivrea. Rispetto a questi interventi, la richiesta di specifici finanziamenti non poteva ragionevolmente prescindere dalla disponibilità delle progettazioni approvate, almeno a livello preliminare, che si è concretizzata rispettivamente a giugno 2011, dicembre 2009 e marzo 2011. Nel frattempo però si erano manifestati i noti problemi di accessibilità dei treni diesel nel passante ferroviario di Torino ed emergevano alcune criticità sulle progettazioni oggetto dell'APQ: quella della lunetta di Chivasso, a causa di alcuni ritardi dei progettisti, di un forte ostruzionismo del Comune di Chivasso, che si è sempre dichiarato contrario, e di un iter particolarmente complesso per la valutazione di assoggettabilità a VIA presso la Regione Piemonte, accumulava consistenti ritardi; quella relativa alla variante Verrès/Châtillon aveva quantificato l'intervento in circa 430 milioni di euro; quella relativa alla geometria del binario e rettifica curve era risultata produrre un beneficio in termini di tempi di percorrenza pari a solo 40 secondi (nota di RFI in data 22 dicembre 2010) rispetto all'elettrificazione, infine, emergeva un beneficio in termini di tempi di percorrenza di circa 30 secondi (nota di RFI in data 1° settembre 2011). A questo si aggiungono numerose prescrizioni in sede di VIA e il problema delle sottostazioni da parte di alcuni privati e le osservazioni degli Enti locali con il rischio di dover modificare in modo significativo il progetto e di incrementare notevolmente i costi e i tempi di attuazione.

Le strategie della Regione non potevano non tener conto di questi nuovi elementi. In tale situazione il Consiglio regionale, con una risoluzione in data 14 luglio 2011, aveva impegnato il Governo regionale a concentrarsi su altre azioni concernenti la ferrovia, rispetto alla linea Aosta/Torino, su iniziativa alternativa all'elettrificazione per eliminare la rottura di carico, anche mediante l'utilizzo di tecnologie alternative quali i treni bimodali. Il Governo regionale quindi aveva avviato alcuni approfondimenti in merito a tale tecnologia e, rispetto agli interventi sull'infrastruttura, aveva formulato con la delibera 2575 del 2011 alcune specifiche determinazioni, ovvero valutare la fattibilità di rinviare la realizzazione della lunetta di Chivasso e il prosieguo delle progettazioni proponendo ai sottoscrittori dell'APQ di introdurre...

Presidente - Un po' di silenzio, per cortesia!

Marguerettaz (UV) - ...un nuovo intervento relativo all'acquisizione di treni bimodali. Tali determinazioni sono state inviate al CIPE (nota del Presidente della Regione del 30 dicembre 2011) e, dopo una serie di approfondimenti tecnici e procedurali con i competenti Ministeri ed i contatti con la Regione Piemonte, sono stati formalmente trasmessi, con nota 14523 dell'11 settembre 2012, al competente Assessore piemontese Bonino, che peraltro non ha mai fornito riscontro al fine di avviare le necessarie attività di rimodulazione dell'APQ. Nel frattempo è stato affidato, sempre nel 2012, uno specifico incarico con la redazione di un capitolato tecnico per i treni bimodali.

Il Consiglio regionale, previ ampi approfondimenti con tutti i soggetti interessati e con risoluzione del 19 dicembre 2012, alla luce delle difficoltà al di fuori del controllo della Regione che via via si erano accumulate rispetto agli investimenti sulle infrastrutture, che nel frattempo avevano portato al definanziamento della lunetta di Chivasso per 27 milioni, aveva quindi impegnato il Governo regionale a proseguire le attività al fine di poter utilizzare i fondi statali della legge finanziaria, del PAR FAS per l'acquisto di treni bimodali. Il Governo regionale, considerato che anche il CIPE aveva invitato a destinare i 27 milioni per l'acquisto di treni bimodali a fronte del definanziamento della lunetta di Chivasso, aveva quindi richiesto formalmente tale finanziamento - e qua c'è tutta una serie di corrispondenze, poi le lascio la risposta -, aveva avviato le attività per la riprogrammazione PAR FAS, finalizzando le linee di azione relative alla ferrovia al medesimo intervento. Tali attività si sono perfezionate con l'ottenimento di uno specifico finanziamento di 27 milioni disposto ai sensi del decreto del "fare", dal decreto inter-ministeriale, con la riprogrammazione del PAR FAS approvata, previo benestare da parte del comitato di sorveglianza, dal Consiglio regionale con deliberazione dell'8 ottobre 2013. Dopo una prima gara di appalto infruttuosa, sono state formalizzate ulteriori richieste di mantenere il suddetto finanziamento.

Voglio evidenziare che, al di là delle attività che ho illustrato rispetto agli specifici interventi dell'APQ, il Governo regionale non ha affatto abbandonato l'obiettivo di programmare e conseguentemente far finanziare l'insieme degli interventi previsti dallo studio Caposio, che, al di là delle priorità successivamente emerse rispetto alla rottura di carico ai bimodali, resta l'unica programmazione supportata da un'analisi tecnico-scientifica e fermamente condivisa da tutti gli interlocutori istituzionali: il Ministero delle infrastrutture, RFI e Regione Piemonte. Infatti, la Regione ha più volte richiesto (nota del Presidente della Regione del 9 luglio 2008, del 22 dicembre 2009 e del 18 marzo 2014) l'inserimento del potenziamento e della modernizzazione della tratta ferroviaria Aosta/Chivasso per un importo di 886 milioni nella programmazione nazionale delle opere strategiche. Queste quindi sono le richieste, sono richieste ufficiali, quindi non si sono abbandonate. Inoltre, in data 9 luglio 2010, è stata stipulata con lo Stato un'intesa generale quadro per la realizzazione del programma delle infrastrutture strategiche, che pone tra gli interventi individuati come di preminente interesse nazionale il potenziamento e la modernizzazione della tratta ferroviaria Aosta/Chivasso, sempre anche questo per un importo di 886 milioni e prevede un impegno del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ad assicurare il possibile inserimento nel futuro contratto di programma con RFI. I contenuti dell'intesa generale quadro sono stati richiamati nella nota del Presidente della Regione del 24 maggio 2011 sulla programmazione nazionale delle opere strategiche. Infine, anche nell'ambito delle attività condotte per dare attuazione al decreto legislativo 194, che prevede accordi specifici di programma in materia di investimenti, sono stati ribaditi nei vari incontri e nella corrispondenza formale i contenuti dello studio Caposio, cercando anche di individuare, dato il contesto finanziario, una scala di priorità basate su oggettive valutazioni di tipo tecnico ed una conseguente riprogrammazione degli investimenti. In proposito non si sono ad oggi ottenute risposte ovviamente soddisfacenti. Anche qua citiamo un po' di corrispondenza.

Alle note formali sopra richiamate vanno ovviamente aggiunti tutti gli incontri e i contatti informali susseguitisi in questi anni, nei quali evidentemente sono state manifestate le medesime istanze in coordinamento con l'attività dei Parlamentari...

Seconda domanda: "quali sono gli interventi previsti nell'intesa generale quadro...", nessuno degli interventi in materia di linee ferroviarie indicate nell'intesa generale quadro può dirsi oggi realizzato, perché nessuno di essi è stato finanziato, salvo la lunetta di Chivasso, di cui si è detto al punto precedente. Rispetto alle richieste di fondi, si veda la risposta che le ho dato prima. Rispetto agli interventi in materia di linee ferroviarie indicate nel PAR FAS, è stato invece realizzato lo studio di fattibilità per l'adeguamento e il miglioramento del collegamento ferroviario Aosta/Pré-Saint-Didier, che è stato analizzato nella precedente legislatura.

La terza domanda sugli interventi non ancora realizzati: il dodicesimo allegato Infrastrutture è tuttora in corso di elaborazione, tale documento deve necessariamente, sulla base di quanto stabilito in data 16 aprile 2014 in sede di conferenza unificata, contenere tutte le opere previste dalle intese generali quadro sottoscritte tra Stato e Regioni. In aggiunta agli interventi in materia ferroviaria individuati nell'intesa generale quadro, la Regione prevede di chiedere il mantenimento dell'intervento denominato "collegamento Valle d'Aosta" già contemplato nell'undicesimo allegato relativamente all'acquisizione dei treni bimodali.

Ultima domanda: "quali sono gli intendimenti per richiedere l'inserimento di detti interventi...", i criteri per l'elaborazione del dodicesimo allegato Infrastrutture sono oggetto di specifici confronti con il Ministero nell'ambito della conferenza unificata. Rispetto al tema della ferrovia, la Regione intende ottenere l'inserimento degli interventi previsti nell'intesa generale quadro e il mantenimento dell'intervento denominato "collegamento Valle d'Aosta". Il perfezionamento delle istanze della Regione avverrà secondo le modalità che verranno individuate in conferenza unificata e nelle relative commissioni tecniche.

Presidente - Grazie Assessore. La parola al Consigliere Bertschy per la replica.

Bertschy (UVP) - Devo dire, Assessore, che l'abbiamo impegnata a fondo. Quanto meno è stato utile, probabilmente anche per lei, fare un ripasso della situazione nella quale ci troviamo, soprattutto della via d'uscita che non intravediamo, ecco, voi avete semplificato una politica sui trasporti di fondamentale importanza per una regione chiusa come la nostra con l'acquisto di cinque treni che non riuscite a comprare, noi abbiamo una visione per il futuro che speriamo di poter condividere con voi. Le cito un dato e poi a conclusione della risposta le dirò il perché. Su questo documento di economia e finanza che lei dice che è in corso di elaborazione...a settembre si chiuderà...a pagina 44 si parla del Tunnel del Monte Bianco e si citano 371 milioni di euro, si dice che l'Ente che se ne sta occupando è l'ANAS e si parla di progetto preliminare...371 milioni di euro. Allora, visto che la nostra Regione aveva la fortuna un tempo di essere vista come un punto di crocevia importante, anche in senso di rapporti con chi è oltre confine, oltre che di punto di entrata della nostra Nazione, noi intendiamo riproporre un ragionamento che possa anche uscire dalla mera raccolta di numeri e di dati e di semplici annotazioni di lettere fatte, perché la politica dovrebbe anche impegnarsi a creare magari qualche sogno, anche qualche utopia, ma rivedere e ridare uno slancio in questo senso alla comunità.

L'impressione allora è che sotto banco si parli di cose che noi qua non abbiamo mai trattato, perché se in un documento del genere si citano fondi così importanti per il nostro Tunnel, vuol dire che qualcuno sta trattando per noi e stiamo parlando di trasporto su gomma. Mentre noi evitiamo di inserirci, seppure con un'opera marginale, sul corridoio eventualmente disponibile, sul quale si stanno già facendo numerosi investimenti, e siamo estremamente in ritardo però...il corridoio Rotterdam/Genova ci avrebbe potuto vedere inseriti in qualche maniera con il nostro collegamento ferroviario, ma, anche semplificando, sempre pensando che pensano al nostro Tunnel non per fare gli interessi dei valdostani, ma per migliorare il trasporto, e quello che succederà poi lo vedremo...magari anche semplicemente con un piccolo sogno che è quello di avere una ferrovia che passa dall'altra parte, che permetta di andare a creare a livello turistico... È per quello allora, Assessore, che io ho voluto non esporre nell'interpellanza quello che speravo ci dicesse un po' lei, che è la nostra guida per i trasporti in questo momento qua e quello che dovrebbe darci quest'aspettativa, la nostra comunità si aspetta che gli amministratori escano dalla logica della paura che l'Assessore Balocco ci porti via dei soldi, cioè con l'Assessore Balocco noi ci dobbiamo porre in condizioni di pari dignità, abbiamo un problema di ferrovia Chivasso/Aosta, le cose non funzionano, non funzionano per i valdostani, ma non funzionano neanche per i piemontesi! Le posso assicurare che in Bassa Valle arrivano tanti piemontesi a lavorare nelle industrie, come i valdostani escono per lavorare e per andare a studiare.

Io quindi non credo che un politico in Piemonte abbia solo voglia di rubarci dei soldi, probabilmente cercherà, come facciamo noi, di trovare le risorse per investirle prima sul proprio territorio, ma proponiamo dei documenti politici dove ci mettiamo a discutere insieme a queste persone, a questi amministratori, a questi politici per porci su un piano di pari dignità, altrimenti non usciremo mai dalla logica della paura che gli altri ci rubino i soldi. Ripeto però che la speranza è che abbandoniate quella che è la risposta immediata, che è la politica che siamo capaci e siete capaci di fare meglio e per la quale probabilmente anche la gente vi ha affidato la fiducia. Usciamo da questa logica dei treni bimodali, proviamo a rilanciare e a ripensare una politica dei trasporti differenti, perché se oggi qualcuno pensa di spendere...e l'ANAS se è riuscita già a fare inserire su un documento del genere l'idea che ci siano 371 milioni di euro da spendere dalle parti del Tunnel del Monte Bianco, probabilmente abbiamo un potere contrattuale politico ancora da esercitare. Pensiamo ai nostri trasporti, pensiamo a cosa vogliamo fare dei nostri trasporti, condividiamo e poi rilanciamo insieme ai Parlamentari e rilanciamo insieme a qualcun altro, altrimenti le cose che facciamo qua sono una semplice normale amministrazione, che non darà un futuro alla nostra politica dei trasporti.

Non innervositevi, perché può anche darsi che le cose che diciamo, che dico possano essere sbagliate, però, visto che non sono mai oggetto di confronto e visto che i documenti dicono altre cose, mi piacerebbe che se ne parlasse. Ripeto: con estremo stupore leggo su un documento che è del Ministero che noi stiamo...sul territorio valdostano - magari nessun politico valdostano, nessun valdostano lo sa - qualcuno, l'ANAS, immagina di spendere dei soldi dei quali, almeno in questa legislatura, non abbiamo mai parlato. Allora, se permettete, a settembre, alla ripresa dei lavori, cerchiamo di parlare anche di questo, ma soprattutto cerchiamo di inserirci in queste politiche che hanno un grosso valore strategico per il futuro, anche se noi contiamo solo 128 mila abitanti, possiamo fare sentire lo stesso la nostra voce. Grazie.

Presidente - Grazie Consigliere Bertschy. Passiamo al punto n. 20.

Si dà atto che dalle ore 18,33 riassume la presidenza il Presidente Marco Viérin.