Oggetto del Consiglio n. 629 del 28 luglio 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 629/XIV - Interrogazione a risposta immediata: "Problematiche per la macellazione dei cinghiali da parte della Cooperativa "La Kiuva" di Arnad".
Presidente - La parola al collega Ferrero.
Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.
Torniamo a parlare, dopo circa 8 mesi da un'interpellanza che c'era stata, di cinghiali...perché? Perché la situazione è peggiorata, le segnalazioni che ci pervengono da parte di agricoltori e di allevatori sono che i danni stanno aumentando. Ovviamente, in relazione alle criticità che avevamo evidenziato, molti cittadini danneggiati non stanno neanche più a presentare la domanda alle Stazioni forestali, perché c'è una procedura che non funziona, i soldi sono pochi e, di conseguenza, la gente, piuttosto che perdere tempo, si tiene il danno e tutto. A questo si aggiunge - e noi volevamo sapere se voi avevate la conferma di queste notizie - una criticità che riguarda la macellazione degli animali che, soprattutto per quanto riguarda il settore della Bassa Valle, venivano macellati, e quelli degli abbattimenti controllati, presso la Cooperativa La Kiuva. Sembrerebbe che siano emersi dei problemi di carattere sanitario riguardo alle caratteristiche dei locali all'interno dei quali venivano macellati appunto i cinghiali, e che questo abbia sostanzialmente comportato una specie di "blocco" di quello che è la macellazione, con poi dei risvolti che - sarà lei a dirmelo oppure no - vanno, sembrerebbe in alcuni casi, addirittura ad uno smaltimento illegale delle carcasse in dirupi, o comunque con metodologie che non sono quelle corrette. Quindi volevamo sapere se quelle notizie hanno un fondamento e, in tal caso, quali sono appunto gli orientamenti dell'Assessorato. Grazie.
Presidente - La parola all'Assessore Testolin.
Testolin (UV) - Grazie Presidente.
Sì, in merito alla domanda: "se corrisponde al vero la circostanza che la Cooperativa La Kiuva di Arnad non sia nelle condizioni di provvedere alla macellazione dei cinghiali abbattuti per ragioni legate ad adeguamenti di carattere igienico-sanitario", si segnala come in merito a questa richiesta, la Cooperativa La Kiuva, che gestisce il centro di lavorazione della selvaggina, già nel 2012 aveva messo in atto un piano di interventi all'interno delle proprie strutture al fine di provvedere ad un adeguamento dei locali in recepimento di specifiche normative comunitarie in merito, appunto, a questi locali. Dopo la ripresa dei lavori, che erano terminati durante l'anno 2013, all'inizio del 2014, esattamente in data 12 marzo, il responsabile del centro di lavorazione della selvaggina della Kiuva ha chiesto alla Struttura competente dell'Azienda USL la sospensione dell'attività all'interno del centro, in quanto gli interventi di ammodernamento in corso erano diventati...diciamo di un'intensità così elevata, un'attività abbastanza elevata, che avrebbe potuto pregiudicare la condizione e i requisiti igienico-sanitari all'interno della struttura stessa. Pertanto, in seguito a questa richiesta della Kiuva in data 13 marzo 2014, l'Azienda USL ha dunque emesso un'ordinanza di sospensione dell'attività invitando il responsabile stesso a prendere contatti con la stessa Struttura dell'USL competente al termine dei lavori, al fine di provvedere alla riapertura del centro. Il sopralluogo è stato effettuato in data 22 luglio scorso in vista dell'ultimazione appunto dei lavori e ha permesso di verificare che la riapertura del centro potrà essere programmata nei primi giorni del mese di agosto, così come già concordato all'inizio della sospensione.
A titolo informativo, si segnala comunque come la chiusura del centro per i lavori non abbia compromesso le azioni del piano di controllo degli animali. Si fa presente, infatti, che nei primi mesi di quest'anno il personale del Corpo forestale della Valle d'Aosta ha già effettuato diverse uscite sul territorio nelle zone maggiormente interessate dai danni, provvedendo all'abbattimento controllato di 37 cinghiali. Gli stessi sono stati lasciati al carnaio secondo quello che è previsto dalle procedure sanitarie per questi casi. Quindi l'attività è svolta nella norma di quelle che sono le possibilità di utilizzo in questi frangenti.
Presidente - Per la replica, la parola al Consigliere Ferrero.
Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.
Apprendiamo che riprenderà la macellazione in maniera normale agli inizi di agosto; ovviamente monitoreremo e vedremo di fare le verifiche adeguate. Di certo è che il fenomeno dei cinghiali non si risolve con 37 abbattimenti, e questo lo sappiamo bene. Nessun tipo di metodologia è stata messa in atto (noi ne avevamo anche suggerito alcune), e vediamo che ad esempio nel vicino Parco del Ticino hanno messo delle recinzioni elettrificate...8 chilometri di recinzioni elettrificate costano 14 mila euro. Pensate che con i 3.416 euro con cui è stato stampato l'opuscoletto del bilancio del Consiglio regionale (che potevamo evitare di fare) potevamo fare 3 chilometri di recinzione elettrificata a protezione di pascoli, o comunque di zone coltivate...questo è tanto per dare un esempio. Tenete conto di un'altra cosa: che le recinzioni elettrificate nel giro di 2 anni ammortizzano completamente la spesa, in quanto non ci sono più danni e, di conseguenza, è anche una cosa che potrebbe essere attuata...ma capiamo che finora non è stato attuato, al di là di questi abbattimenti che sono ridicoli, nessun vero provvedimento per il contenimento dei cinghiali.
Presidente - Punto 3.04 all'ordine del giorno.