Oggetto del Consiglio n. 601 del 16 luglio 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 601/XIV - Interpellanza: "Criticità riscontrate in merito all'organizzazione dell'Aosta Sound Festival".
Presidente - La parola al Consigliere Guichardaz.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Di cosa parla la nostra interpellanza? Parla di un evento svoltosi recentemente nel capoluogo: l'Aosta Sound Festival. Come si può leggere sul sito istituzionale, l'Aosta Sound Festival è principalmente un appuntamento musicale che coinvolge svariati gruppi nazionali ed internazionali che dura diversi giorni e, precisamente, il 20, 21, 25, 27, 28 e 29 giugno 2014. L'evento è organizzato dalla 3 BITE, una società cooperativa di Aosta che collabora attivamente con il Comune di Aosta. A titolo informativo, questa società solo nel 2013 avrebbe percepito dal Comune di Aosta oltre 170 mila euro tra affidamenti diretti e procedure negoziate, senza previa pubblicazione.
Mi sono fatto fare dagli uffici una rapida ricerca tra le determine, ma può darsi che ce ne siano addirittura delle altre. Ho reperito la determina del 2013 relativa all'evento di cui tratta l'interpellanza e da cui risulta che l'anno scorso il Comune di Aosta avrebbe stanziato 130 mila euro a titolo di contributo per l'organizzazione dell'Aosta Sound Festival. La determina di quest'anno non è reperibile su internet, o perlomeno non l'ho trovata, ma, da una lettura della delibera regionale con cui la Giunta contribuisce all'evento, risulterebbe che il Comune di Aosta avrebbe stanziato per quest'anno a titolo di contributo 100 mila euro. Cito il dato in quanto la 3 BITE ha precisato nelle sue comunicazioni all'Assessorato dell'istruzione - e presumo anche alla Presidenza del Consiglio -, all'atto della richiesta di ulteriori contributi, di aver ricevuto dal Comune di Aosta appunto 100 mila euro per le giornate del 20, 21, 27 e 28 giugno e avrebbe invece ottenuto dal Consiglio regionale, quando il Presidente era ancora la collega Emily Rini, 46 mila euro. Mentre dalla Giunta, su proposta sempre della collega Emily Rini, ma nella sua nuova veste di Assessore all'istruzione e cultura, un paio di settimane dopo, altri 13 mila euro per la realizzazione delle iniziative del 25 e del 29 giugno: il concerto di Luca Carboni appunto il 25 e l'evento celebrativo della figura di Nelson Mandela il 29 giugno, con annessa conferenza alla Cittadella dal titolo: "Dal confronto all'incontro. Economia, religione, cultura, gastronomia. Il ruolo della donna nei processi migratori", più un concerto di alcuni artisti partecipanti al progetto Rezophonic finalizzato - si legge sul sito - "alla sensibilizzazione sul tema dell'acqua e degli sprechi", insomma un pot-pourri di musica, sociale, gastronomia, interculturalità, ambiente, religione e economia, tanto per non farci mancare nulla, concentrato tutto in mezza giornata.
In sintesi quindi l'evento è stato in parte finanziato dal Comune di Aosta appunto con 100 mila euro, ma con una parte rilevante anche dal Consiglio regionale: 46 mila euro e dall'Assessorato dell'istruzione e cultura con 13 mila euro e tutto ciò senza considerare che lo stadio Puchoz, il luogo dove si svolge la gran parte degli eventi, viene ceduto, se le condizioni sono le medesime del 2013 - poi magari quest'anno sono cambiate, ma io ho trovato solo il contratto dell'anno scorso - dal Comune di Aosta agli organizzatori con tanto di palco montato e smontato a carico del Comune: sedie, gazebo, transenne, insomma, quasi 160 mila euro di contributi pubblici, di soldi nostri, cioè di soldi dei cittadini tanto per capirci, più introiti a favore degli organizzatori da sponsor, da gadget, da servizi di bar, ristorazione e soprattutto più altri introiti derivanti dai biglietti di entrata previsti per alcuni eventi, in media sono 15 euro a biglietto. Bene, a fronte di un tale impegno economico per una manifestazione sicuramente di richiamo, questa società, la 3 BITE, il cui Presidente responsabile, il Signor Marques Cesare Raffaele Renato, persona nota anche per essere nel Consiglio di amministrazione, se non addirittura Presidente, o non so che cosa...è referente della Cooperativa Leone Rosso, per intenderci, quella giovanissima cooperativa che nel giro di poco meno di tre anni ha acquisito la gestione di vari asili-nido nel comune di Aosta, il centro polivalente per anziani, il diurno, la casa famiglia, l'assistenza di quartiere, il servizio di fornitura pasti, sempre nel comune di Aosta, e da poco pure la gestione dei centri ludico-sportivi, cioè i centri estivi ancora nel comune di Aosta, evidentemente sono bravissimi.
Bene, dicevo che, a fronte di un tale impegno economico pubblico, ci saremmo aspettati che al contributo importante, anzi direi fondamentale, delle istituzioni comunali e regionali fosse dato un po' più di risalto, magari con un accenno, non diciamo tanto, al ruolo che hanno giocato Comune e Regione, invece si vedono tre striminziti loghi: uno della Regione, uno del Consiglio regionale, uno del Comune di Aosta, messi a margine del logo ben più grande del festival...e con lo stesso risalto dato al logo della Heineken, la quale Heineken è un'azienda che è stata citata quale importante sponsor; ora, non sono stati citati né il Comune, né la Regione, né il Consiglio regionale, ma viene citata la Heineken per il suo importantissimo ruolo quale importante sponsor. Ho cercato di capire, scorrendo le pagine del sito dell'Aosta Sound Festival, quale sia stato il ruolo delle tre istituzioni nell'evento, quali le motivazioni di un intervento pubblico così importante, ma assolutamente niente, non un cenno, nemmeno un ringraziamento di rito, non dico ai Consiglieri, ma quanto meno alla Presidenza della Giunta e del Consiglio regionale, non un riferimento a questa partnership pubblica e privata, senza la quale l'Aosta Sound Festival non sarebbe neppure nato. Non vogliamo fare quelli che pretendono la citazione in pompa magna delle istituzioni che rappresentiamo, neppure ci interessano gli inviti ai concerti o agli eventi musicali, ma fa un po' specie che questa società, la 3 BITE, che, per la cronaca, è la stessa che ha percepito dal Consiglio regionale, cioè, scusate, dalla Presidenza del Consiglio regionale, per il service audio e video dell'organizzazione de La donna dell'anno 46 mila euro, più 15 mila euro percepiti dal Signor Bertucco per la direzione artistica, senza gare, ovviamente con l'affidamento diretto, quindi parliamo di 60 mila euro percepiti...è quindi una società che evidentemente è ben introdotta o lavora stupendamente.
Dicevo, fa un po' specie che la 3 BITE non senta il dovere di mettere in risalto questa collaborazione così stretta con le istituzioni locali e regionali che i nostri Amministratori comunali e regionali hanno voluto sostenere con forza e con le cifre che appunto vi ho detto: 160 mila euro. Pensate, giusto per fare un confronto, che per tutte le attività espositive della nostra regione, per le mostre gratuite, per le mostre a pagamento sono stati stanziati sino a questo momento poco più di 200 mila euro, così avete una misura per capire quanto vale la parte, diciamo, di intrattenimento musicale, electro dance, perché qua prevaleva l'electro dance... Certamente non era dovuto l'invito agli appuntamenti musicali, ma l'evento del 29 giugno, oltre al Mandela Day, prevedeva un convegno sul ruolo della donna nei processi migratori e sul problema dell'approvvigionamento dell'acqua in Africa, quindi argomenti di grosso spessore, che sicuramente sarebbero interessati a me per primo, ma credo anche alla collega Fontana, ai colleghi che avrebbero voluto assistere probabilmente ad un importantissimo convegno, ad una tavola rotonda, che mi hanno detto essere stata strapartecipata, c'erano non so quante persone...magari poi l'Assessore Rini me lo dirà. Evento che è stato finanziato dalla Regione, dal Consiglio, ripeto, con quelle cifre che vi abbiamo detto, con motivazioni di ordine culturale, sociale e divulgativo. Avrebbe - secondo noi, per carità - dovuto essere oggetto di una maggiore pubblicità tra le istituzioni, di un maggior coinvolgimento delle istituzioni stesse. Mi piacerebbe poi capire quali sono le autorità che, secondo il programma presente sul sito, avrebbero dovuto aprire la tavola rotonda sul ruolo della donna nei processi migratori, visto che nessuno di noi qua dentro ha ricevuto l'invito. Mi sono premurato di chiedere all'Ufficio del cerimoniale, agli uffici del Consiglio regionale, ma nessuno di noi ha ricevuto questa...e, quindi, evidentemente le autorità saranno altre.
Avrebbe dovuto essere oggetto, sempre secondo noi, anche di una maggior pubblicità tra la cittadinanza e io ho provato a chiedere in giro quanta gente ne fosse informata, a cominciare dai colleghi del Consiglio regionale, ho fatto un po' il giro di tutta la minoranza, beh, non uno sapeva né che esisteva questo, diciamo, inserimento culturale, sociale, enogastronomico, transculturale all'interno di questo festival, né tanto meno sapevano che esisteva, diciamo, il Mandela Day o questi altri appuntamenti che ci hanno veramente fatto crescere dal punto di vista culturale.
Crediamo che ogni tipo di intervento operato con soldi pubblici debba essere ragionato, ma soprattutto che debbano essere chiare le motivazioni e soprattutto le ricadute di carattere culturale, sociale, economico che tali contributi pubblici - e ripeto "pubblici" -, e qua concludo, Presidente, dovrebbero generare. È importante, secondo noi, che ogni euro pubblico speso debba essere speso con oculatezza e prevedendo le opportune verifiche sull'efficacia dell'investimento, altrimenti si tratta di regalìe che non fanno che distrarre risorse da capitoli importanti, anzi fondamentali per la nostra economia. Grazie.
Presidente - Grazie collega Guichardaz. La parola all'Assessore Rini.
Rini (UV) - Merci Monsieur le Président.
Come giustamente ricordava il collega Guichardaz, l'organizzazione dell'evento ha avuto il sostegno del Comune di Aosta, del Consiglio regionale e dell'Assessorato dell'istruzione e cultura. Considerata la necessità di semplificare la complessità burocratica, derivata proprio dalla doppia gestione dei rapporti di natura finanziaria tra il soggetto organizzatore e i due Enti regionali - quindi tralasciando la parte, naturalmente, del Comune, ma quella del Consiglio e della Giunta - e soprattutto accresciuta anche dal fatto che le due strutture organizzative impiegano differenti procedure gestionali, si è convenuto tra le strutture organizzative medesime, con il criterio della prevalenza, di affidare ad un solo soggetto la gestione dei rapporti e dei controlli sull'iniziativa Aosta Sound Festival. In tal senso è stato dunque formalizzato, con lettera protocollo n. 3361 in data 11 giugno 2014, il mandato alla struttura Commissioni consiliari e attività culturali del Consiglio regionale di delega dell'onore di affido e della gestione dell'iniziativa in argomento. Nel caso specifico la struttura organizzativa del Consiglio regionale ha inviato una comunicazione di conferma della collaborazione all'ente organizzatore, con la quale è stato richiesto che tutto il materiale promozionale recasse i loghi in posizione graficamente visibile, cosa che peraltro viene fatta con tutte le iniziative organizzate dal Consiglio e dall'amministrazione pubblica. In merito a ciò, risulta che l'ente organizzatore abbia provveduto, come anche lei ricordava, a tale adempimento. Non è tuttavia nella consuetudine delle procedure di entrambe le strutture organizzative chiedere che nelle comunicazioni sia particolarmente ed esplicitamente evidenziato il contributo al concorso finanziario dell'Amministrazione, poi non possiamo che condividere con lei, collega Guichardaz, l'auspicio che, quando il contributo c'è - ed è anche sostanzioso -, questo venga riconosciuto anche in maniera pubblica.
Per quanto riguarda il punto 2, il rapporto di natura contrattuale con l'organizzazione dell'Aosta Sound Festival prevede l'affidamento di un servizio predeterminato per un controvalore di forfait predefinito. Ogni eventuale variazione in più nei costi organizzativi rimane pertanto a carico dell'organizzazione, di conseguenza, tale modalità di affido non prevede la rendicontazione.
Per quanto riguarda il punto 3, per quanto l'Assessorato non abbia titolo diretto a rispondere a questi quesiti, posso però riferirle quelle che sono le informazioni acquisite. Non risulta che per l'iniziativa sia stato prodotto alcun invito formale, rimandando la promozione dell'evento in larga misura soprattutto agli ormai diffusissimi sistemi di comunicazione dell'information technology, quindi dei social network e via dicendo.
Punto 4: laddove si concretizzano eventuali violazioni, le strutture organizzative necessariamente formulano contestazioni con possibili ridefinizioni degli oneri. In ogni caso, anche per quello che ho poc'anzi ricordato, non risulta nel caso considerato che vi siano state violazioni delle clausole contrattuali che richiedano l'avvio di contestazioni con possibile ridefinizione degli oneri stabiliti.
In conclusione, riprendendo l'osservazione che giustamente faceva il collega Guichardaz sul Mandela Day, i rappresentanti del Consiglio regionale erano stati chiamati alla tavola rotonda, allora nella mia persona di Presidente del Consiglio, poi, ovviamente, le vicissitudini anche politiche hanno anche cambiato il quadro degli impegni, ma la richiesta di un attimo formativo e culturale era nato in seno all'Ufficio di Presidenza, che aveva chiesto proprio che all'interno di un evento, se vogliamo anche più leggero, dalle forti ricadute, perché ricordo che i numeri di quest'anno dell'Aosta Sound Festival sono numeri importanti, hanno riscosso anche un successo nel pubblico e nei valdostani...avevamo esplicitamente chiesto in seno all'Ufficio di Presidenza che a questo fosse affiancato anche un momento più culturale e quindi era stato anche progettato e prospettato questo momento di confronto. Come dicevo prima, non sono stati inviati inviti cartacei, ma solamente con mezzi telematici. Grazie.
Presidente - La parola al collega Guichardaz.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Bene, grazie Assessore per la risposta.
I fatti rimangono sostanzialmente quelli che ho cercato di spiegare in premessa, ovvero le istituzioni pubbliche, Comune in testa, ma con un contributo non indifferente, abbiamo detto di quasi 60 mila euro, hanno finanziato un avvenimento, un evento di sicura rilevanza, diciamo...adesso io non saprei come chiamarla...
(interruzione dell'Assessore Fosson, fuori microfono)
...sì, di sicura rilevanza culturale, mi suggerisce l'Assessore Fosson, ma, diciamo, non si è preteso né che l'ente pagatore...che ricordo non è un ente, cioè il contributo dato dal Comune, dalla Regione e dal Consiglio è il contributo che permette a questa manifestazione di funzionare, senza le infrastrutture date gratuitamente...il Comune gli smonta pure i palchi, le 500 sedie, si occupa, diciamo, di direzionare il traffico durante...senza il contributo delle istituzioni, questi Signori - che ripeto essere oramai diventati, praticamente, non dico i monopolisti di questo tipo di servizi...- non potrebbero mai fare l'Aosta Sound Festival. Allora se un'istituzione pubblica distrae 60 mila euro, più 100 mila il Comune...ma il Comune se la vedrà poi per conto proprio, anche se, voglio dire, la Regione poi entra all'interno delle finanze dei Comuni attraverso le verifiche sul mantenimento dei Patti di stabilità e sappiamo che il Comune di Aosta non è che abbia fatto un gran figurone con il proprio bilancio in quest'ultima tornata... Beh, io penso che sia doveroso che le istituzioni pretendano da queste persone una verifica: sia una verifica in ordine alle ricadute di manifestazioni come queste, che possono essere sicuramente aiutate, ma non sostenute, praticamente, in maniera totale, perché, se andiamo a guardare la delibera della Presidenza del Consiglio, quelle sono le cifre dei costi...poi la Presidenza del Consiglio e l'Assessorato hanno partecipato magari limando leggermente qualche 1.000, 2.000 euro rispetto al preventivo che è stato dato.
Il fatto di non pretendere poi una rendicontazione per cifre così alte, beh, io trovo che sia una follia, quando la rendicontazione oramai viene richiesta per qualsiasi tipo di procedimento in cui vi sono dei contributi pubblici. La rendicontazione è necessaria per capire intanto se gli introiti sono tali da poter nell'anno successivo eventualmente diminuire il contributo, perché ho letto anch'io che questa manifestazione ha avuto un richiamo importantissimo, si parla - dicono sul sito - di 15 mila presenze, eccetera. Beh, facciamo il calcolo di che cosa significa tra gadget, servizi di ristorazione e ricadute, diciamo, sui biglietti di entrata e via dicendo, mi sembra sia il sesto anno o il quinto anno che si finanzia in maniera così massiccia una manifestazione...beh, credo che questa possa cominciare a pensare di camminare con le proprie gambe e magari questi soldi - che ne so? - li giriamo su capitoli un po' meno, diciamo, danzanti, ma capitoli che oggi spesso e volentieri risultano insufficienti, non so...parliamo del sociale o di manifestazioni che abbiano davvero una ricaduta e una risonanza di tipo culturale.
Rispetto alla questione dell'invito, all'information technology, beh, scusate, io non sto tutti i giorni ad entrare nel sito dell'Aosta Sound Festival per cercare di capire qual è il programma e dove eventualmente io possa andare ad infilarmi per accrescere il mio livello culturale, il mio livello di sensibilità transculturale, eccetera. Sono eventi che, nel momento in cui sono totalmente finanziati dal Consiglio o dagli enti pubblici, richiedono e devono richiedere per forza di cose un'adeguata sensibilizzazione, anche perché il Consiglio regionale ha, secondo me, un dovere di controllo e di vigilanza su questi eventi, perché io ho provato a farmi dire quanta gente c'era al Mandela Day e l'Assessore lo saprà meglio di me che non ha avuto questa risonanza, cioè la gente non si spingeva per poter entrare, è stato un evento che ha avuto un'adesione piuttosto bassina. Adesso io non so se probabilmente ha stuzzicato un po' di più la parte relativa ai banchetti preparati dalle associazioni delle donne migranti, anche quello era un aspetto che, secondo me, andava valorizzato. C'erano una serie di associazioni di donne provenienti da varie nazionalità, che in quel contesto lì hanno comunque dato un colore, hanno dato un aspetto anche di tipo culturale alla manifestazione. Io penso che dall'anno prossimo non sia più possibile fare ed accettare che delle manifestazioni siano sponsorizzate, che vi sia una totale contribuzione delle stesse senza che vi sia un'opportuna verifica. Grazie.
Presidente - Grazie collega Guichardaz. Punto 22 all'ordine del giorno.