Oggetto del Consiglio n. 597 del 16 luglio 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 597/XIV - Interrogazione: "Problematiche relative alla realizzazione dei lavori di posa delle condotte per il teleriscaldamento nella città di Aosta da parte della società Telcha S.p.A." e interpellanza: "Interventi per un riconoscimento danni agli esercenti attività produttive e commerciali della città di Aosta a seguito dei lavori di realizzazione della rete di teleriscaldamento".
Presidente - La parola al collega Gerandin.
Gerandin (UVP) - Grazie Presidente.
Ci sono tanti Presidenti e tanti Assessori...comunque, detto questo, l'interpellanza è riferita ad alcune notizie che ci sono pervenute in merito al fatto che Telcha, la società che si sta occupando di teleriscaldamento, non abbia versato la fidejussione prevista al Comune di Aosta, o che, quanto meno, sia stata versata in ritardo. Dico questo perché? Perché ci tengo a ricordare che Telcha è una società che ha beneficiato di fondi importanti derivanti dal POR-FESR per gli anni 2007-2013, ha beneficiato di più di 5 milioni di euro di contributo a fondo perso, 5 milioni 220 mila, e questo dovrebbe far sì che una società, che beneficia di così tante risorse, dovrebbe avere un occhio di riguardo rispetto a quelle che sono le regole, regole e impegni presi. Volevamo anche capire se esisteva un cronoprogramma, se era stato concordato, con chi era stato concordato, perché verifichiamo oggi, all'interno della città di Aosta, un proliferare di scavi, di cantieri, e lo facciamo in una situazione e in un contesto che noi riteniamo turistico e in un periodo che, sinceramente, ci preoccupa, ecco, anche perché le ultime notizie in merito ci dicono che i lavori di scavo continueranno anche a luglio e ad agosto, per cui ci viene un po' difficile, ecco...come, in un momento così difficile per quello che è il contesto turistico, si possa procedere a sventrare una città nei due mesi che sono notoriamente gli unici due mesi...o comunque tra i pochi periodi che portano afflusso turistico.
Abbiamo poi svariate perplessità su quelle che sono le sistemazioni, i ripristini...oramai, anche dove i ripristini sono stati effettuati...sono dei ripristini del tutto posticci, sono dei ripristini che fanno sì che si debba percorrere le vie cittadine facendo particolare attenzione a non investire pedoni, per quello che è il discorso della circolazione stradale, ma anche facendo attenzione a evitare buche...o ripristini fatti male. Volevamo anche capire se a fronte di tutto questo l'Amministrazione regionale...che, ricordo, per l'ennesima volta è stata molto munifica nell'elargire oltre 5 milioni a fondo perso a questa società...volevamo capire se ha avuto un occhio di riguardo anche per quei cittadini e soprattutto per quelle attività produttive che di questi disagi ne stanno pagando le amare conseguenze, ne stanno pagando le amare conseguenze, perché io immagino che...non so, un turista, o comunque un cittadino che voglia eventualmente frequentare quelle attività commerciali che sono nell'arco dove sono interessati i lavori...beh, probabilmente gireranno molto alla larga, ecco, dal centro di Aosta in questo momento! E soprattutto volevamo capire come mai la Regione si era in questo senso molto ben premunita per il fatto che si era portata a casa un accordo molto importante, nel quale, per gli edifici di proprietà regionale...in questo momento mi risulta che siano una decina all'incirca...ci sia stata una delibera e un accordo, una proposta da parte di Telcha, nella quale, rispetto a quei costi del MEPA, che è il mercato della pubblica amministrazione dove notoriamente ci sono già dei prezzi molto convenienti, ci sia un ulteriore ribasso, vale a dire del 6,78 percento sulle tariffe a consumo standard e del 16,78 per quello che riguarda la tariffa standard Telcha applicata alla quota di potenza. Ora, tutto questo comporta, per queste 9-10 strutture regionali, un risparmio di oltre 150 mila euro all'anno.
Sarebbe stato a nostro parere interessante, almeno per ovviare ai disagi che ci sono stati per i cittadini, ma soprattutto per quelle imprese e per quegli esercizi commerciali che ne usciranno veramente penalizzati perché perderanno quella che è la stagione estiva, e che comunque dovranno pagare imposte, tasse, IUC, TARI e quant'altro...noi vorremmo capire, ci pareva interessante, almeno...non so, obbligare Telcha a riconoscere una sorta di indennizzo, perché è troppo facile, è troppo facile fare gli interessi del pubblico e poi fregarsene di quelle attività commerciali e dei disagi ai cittadini! Non ci pare veramente un atteggiamento conseguente, soprattutto per una società - ci tengo a ribadirlo - che, tra l'altro, fa parte...ecco, ha comunque una partecipazione importante, Presidente, in questo momento è una di quelle figure apicali delle società partecipate che il collega Nogara prima ha citato per scarsa trasparenza o per scarsa volontà di esercitare questo criterio di trasparenza.
Allora, veramente, noi pensiamo che sia giunto il momento di dare un esempio di buona amministrazione, un esempio in cui venga fatto, prima di tutto, l'interesse anche dei cittadini, e non solo magari l'interesse del pubblico o degli amici del pubblico. Ne approfitto, tenuto conto che è inerente al tema, per dire che siamo assolutamente preoccupati anche dall'atteggiamento che Telcha ha avuto verso una società facente parte del gruppo (sto parlando di SEA): in questo momento, ci risulta che ci siano posti di lavoro a rischio, malgrado ci siano...ci sono dei contenziosi in Tribunale, che non so come andranno a finire...ma in questo momento la cosa che ci preoccupa sono soprattutto i posti di lavoro di questi dipendenti di SEA, e a noi risulta che questa società sia stata rilevata come ramo d'azienda, avendo come ben presente il fatto che era una delle ditte che avrebbe lavorato all'interno del piano lavori Telcha.
Ora, detto questo, non siamo giudici, non vogliamo essere noi a giudicare, ma a volte il buon senso va oltre quelle che possono essere delle ragioni. I posti di lavoro in questo momento sono per noi un fattore determinante, in un momento in cui la Valle d'Aosta è in grande difficoltà, lo sono le attività produttive, che per noi devono essere commerciali, devono essere sostenute e non danneggiate da scelte che riguardano solo la politica, la programmazione, soprattutto a fronte di una società che - lo dico per l'ennesima volta - ha preso oltre 5 milioni sul POR a fondo perso.
Presidente - La parola all'Assessore Marquis.
Marquis (SA) - Grazie Presidente. Prima di entrare nel merito della questione, vorrei ringraziare i colleghi che hanno presentato queste iniziative, per aver anche accettato di discuterle congiuntamente, visto che trattasi di argomenti di pari oggetto.
La materia trattata è una convenzione tra il Comune di Aosta e la società Telcha, che si occupa della realizzazione della rete di teleriscaldamento nel centro abitato della città di Aosta, quindi un'opera importante per la comunità, ma anche un'opera importante per l'impatto che ha nella sua realizzazione con la vita e lo svolgimento delle attività all'interno della città. Trattasi di una scrittura privata tra un soggetto pubblico e uno privato, approvata dal Comune di Aosta, mediante una deliberazione del febbraio 2008. Ciò detto, per poter rispondere ai vostri quesiti, ho dovuto chiedere il contributo dei servizi che si occupano della questione del Comune di Aosta, e quindi vi riferisco alla luce di quanto è emerso nel merito delle questioni che avete sollevato.
Quanto al "tipo di informazione" che è stata fatta sulle attività produttive e ai cittadini delle zone interessate, si rileva che la gestione della comunicazione ai cittadini di questo progetto di teleriscaldamento è stata coordinata da un gruppo tecnico di lavoro Comune-Telcha, che è stato appositamente istituito per gestire queste situazioni molto importanti, perché la comunicazione, su un'opera di questo genere, ha un effetto di tutto rilievo. Le iniziative che sono state intraprese da Telcha fanno riferimento al piano di comunicazione che è stato appositamente predisposto per questo caso, e prevedono: un sito web, dei social media, annunci su stampa locale, banner web su media, affissioni in città, affissioni su ingressi condominiali con informazioni dei periodi di lavoro, distribuzione nelle cassette delle lettere delle zone interessate di avvisi personalizzati, esposizione di poster e cartelli informativi nelle sedi di cantiere, comunicati stampa, totem informativi, riunioni di quartiere con distribuzione di materiale informativo. A tutto questo c'è da aggiungere il contributo che è stato dato dal Comune di Aosta attraverso il suo Ufficio stampa e comunicazione, con informazioni puntuali sui singoli cantieri, mediante gli interventi di informazione diretta della comunità e l'attività del gruppo di lavoro. Ecco, quindi questo è quanto è stato predisposto per fronteggiare possibili situazioni di difficoltà di convivenza tra cantiere e ditta nella città.
"Da chi e in quale sede è stato individuato il periodo in cui effettuare i lavori in questione": gli interventi in questione, ovviamente, sono calendarizzati direttamente dall'Amministrazione comunale che autorizza gli stessi con ordinanze necessarie in accordo con Telcha. Va precisato che i tempi di realizzazione dell'opera sono quelli che comandano l'organizzazione generale e dai quali poi è discesa la realizzazione dei singoli lotti, perché c'è l'impegno con tutte le situazioni che sono state contrattualizzate di cominciare a erogare il calore al mese di ottobre. Pertanto, come potete capire, c'è la necessità di far convivere le normali esigenze di utilizzo della rete viabile, e quindi senza andare a creare dei blocchi che paralizzino le attività o comunque la realizzazione dell'opera.
"Se sono state previste delle penali nel caso di ritardi nella realizzazione degli interventi": tenuto conto della tipologia della convenzione in cui l'Amministrazione comunale non si configura come committenza, bensì come Ente che ha autorizzato un intervento a un soggetto privato, non sono state previste delle penali legate ai tempi di realizzazione dell'opera. La convenzione prevede tuttavia il versamento di una fidejussione a garanzia della corretta realizzazione dell'opera, nonché di tutti i danni che possono essere causati a soggetti terzi durante la realizzazione dei lavori.
"Se corrisponde al vero che Telcha non abbia versato la fidejussione prevista al Comune di Aosta, o quanto meno l'abbia versata in ritardo": in merito a questo, rilevo che era prevista contrattualmente e convenzionalmente la predisposizione di una fidejussione, che è stata consegnata in data 10 luglio 2014 ai sensi dell'articolo 6 della convenzione; questa fidejussione è pari all'importo dei lavori di intervento sulla rete viabile di 2 milioni e 136 mila euro. Le ragioni per cui è stata consegnata in ritardo sono che questa cauzione era da dimensionare in funzione dell'entità dei lavori e dall'inizio dei lavori è stata fatta sostanzialmente una variante che ha esteso la rete a livello chilometrico, e quindi la definizione dell'importo dei lavori ha portato ad accumulare questo ritardo.
"Se esiste un cronoprogramma che preveda di scavare ed aprire molteplici cantieri in contemporanea": come già ho anticipato nella risposta precedente, l'obiettivo generale è quello di poter concretizzare la conclusione dei lavori entro il mese di ottobre. Quindi questo ha condizionato l'organizzazione dei cantieri.
"Se è intenzione, e con che tempistica, intervenire affinché si proceda con ripristini definitivi per evitare ulteriori difficoltà": sul tema dei ripristini della pavimentazione - lo dice già la parola che siano dei ripristini di carattere definitivo - c'è la necessità di attendere i dovuti assestamenti, quelli che si verificano, e quindi la pianificazione prevede che la sistemazione definitiva verrà fatta nella primavera del 2015.
"Se è intenzione di questa Amministrazione farsi promotrice di una iniziativa con Telcha affinché vi sia un riconoscimento danni per le attività produttive e commerciali danneggiate dai cantieri": come dicevo prima, stante il carattere dell'opera, di natura privatistica, è evidente che chiunque reclama un danno nei confronti di un lavoro privato possa farlo nelle opportune sedi; richiedere quindi il riconoscimento del danno subito, come anche la determinazione di sconti sulle tariffe in subordine ad eventuali danni, è una materia all'interno della quale l'Amministrazione regionale non ha titolo di operare, ma credo che non si opponga sulla via del principio, se questo verrà fatto. Bisogna tener conto che questa materia è giusto che sia lasciata alle parti interessate, quindi Comune e Telcha, che sono in possesso di tutti gli elementi utili per fare le opportune riflessioni nel merito.
Al di là delle richieste dell'interpellanza, nella presentazione della discussione è stato fatto anche un riferimento alla problematica SEA: questa è una problematica che ci dà preoccupazione e sulla quale ci siamo attivati per comprendere quali siano i rapporti Telcha e SEA per ciò che concerne soprattutto la preoccupazione nostra dell'impatto sui riflessi occupazionali. Grazie.
Presidente - La parola al collega Gerandin.
Gerandin (UVP) - Grazie Presidente.
Grazie Assessore, la ringrazio perché ci ha fatto di nuovo tutto il percorso legato a quella che è la comunicazione stampa del Comune di Aosta. Devo dire che forse è l'unica cosa che ha funzionato, ecco, di questi interventi. Mi dispiace sentirle dire che è una questione tra privati, ecco, perché mi risulta che il 24 percento dell'azionariato all'interno di Telcha sia del gruppo Energie e mi risulta che il gruppo Energie sia una partecipata, a meno che non abbia perso qualche passaggio...diciamo di ieri o di queste ultime ore, ecco. A noi risulta questo: risulta che il 24 percento è di una partecipata. Per cui a noi dispiace veramente che, a fronte di una giustificazione come quella della fidejussione, si dica che è in funzione all'entità dei lavori. Sappiamo benissimo che vanno rispettate le date delle fidejussioni; non solo, le fidejussioni possono essere integrate: se l'ammontare dei lavori cambia, le fidejussioni possono essere integrate, ma non è una giustificazione per il ritardo su una fidejussione!
Per quello che riguarda i ripristini...beh, io non oso immaginare con questi ripristini quale sarà la viabilità invernale, ecco, probabilmente bisognerà fare delle polizze assicurative che garantiscano automobilisti e quant'altro, perché veramente, se già adesso è un disastro, col gelo, a nostro parere, probabilmente potremmo candidarci per qualche prova di autocross o qualcosa del genere! Mi dispiace immensamente (e lo dico) che, a fronte di una società dove c'è un'importante partecipazione (ritengo pubblica) di una partecipata, si venga a dire che il problema, per quello che riguarda eventuali danni o disagi, è un problema di terzi per danno subito. Ma lo ricordo! Questa società ha preso oltre 5 milioni a fondo perso, 5 milioni e oltre a fondo perso e non siamo in grado, come Amministrazione regionale, a dire: "Scusa, non andate a contenzioso, ma gli fate uno sconto, gli riconoscete dei danni? Ma il Comune di Aosta in questo famoso cronoprogramma ha deciso per caso di esentare questi da quello che è il discorso della IUC e della TARI? Pongo il problema. Questo lo pagano, eh, questi! Attenzione, il cronoprogramma è un discorso, l'accordo col Comune è una cosa, ma questo non è un progetto che deriva dal Comune di Aosta...questo è dimostrato dal fatto che la Regione, "la Regione" si è premurata ad avere gli sconti. E non sono sconti da poco, eh! Sono sconti che nella bozza di piano finanziario...vi cito i dati...la Regione passa dagli attuali 857 mila euro a 690 mila euro; ha fatto un affare la Regione, indubbiamente ha fatto un affare...sulla pelle dei cittadini! E, attenzione, se noi non siamo in grado di intervenire dove abbiamo addirittura delle quote di partecipate, a risolvere un problema come quello dell'occupazione, come quello che riguarda gli operai di SEA...beh, non basta venire a dire: "noi siamo preoccupati"...chiamate, chiamate e fate valere le quote azionarie che avete all'interno di Telcha, e spiegate a questi che non possono fare cosa vogliono, come vogliono, per quanto vogliono, eliminare e non tener conto di una componente così importante come quella che è il mondo del lavoro in questo momento! Non è accettabile, una risposta del genere, veramente! È una risposta che non dà un minimo di prospettiva.
Concludo. Non è questo il sistema di amministrare nel pubblico, ecco, non è che si possa pensare esclusivamente agli interessi regionali e fregarsene bellamente di quello che è un problema, un disagio cittadino e, soprattutto, un problema occupazionale in un momento in cui siamo "alla canna del gas".
Presidente - La parola al Consigliere Ferrero.
Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.
Ha già ben introdotto le conclusioni il collega, precedentemente. È ovvio che però bisogna fare qualche precisazione. Certo, questo progetto era nato con la famosa "metropolitana", metropolitana che poi fortunatamente è stata messa...diciamo accantonata. È ovvio che la società, nel momento in cui era partita, aveva un grande vantaggio perché pensava di fare passare le condotte in quelle che erano le gallerie della metropolitana (cosa che poi non è più avvenuta). Comunque capiamo che ci sia un problema per la società che...società privata, attenzione, è una società che risulta al 24 percento di proprietà di CVA e al 12,5 percento di proprietà di SEA...questo mettersi dentro e fuori dalle partecipate a seconda dei momenti - se conviene sono privati, se non conviene sono pubblici - è un giochetto a cui ormai assistiamo ormai quotidianamente quando ci sono le sedute del Consiglio. Se dobbiamo darvi i documenti non ve li possiamo dare perché sono di diritto privato, se invece c'è qualcos'altro, diventano società pubbliche e, allora, cambia la minestra. Ecco, sono successe comunque delle cose gravi, al di là del comitato, del gruppo di lavoro che è stato costituito per la comunicazione.
Io consiglio all'Assessore di fare un giro con me, presso i commercianti della zona, munito ovviamente di un casco protettivo e di un giubbotto in kevlar, per sentire che cosa ne dicono i commercianti di questa cosa del gruppo di lavoro e delle informazioni, che cosa dicono i commercianti del fatto che la zona è stata transennata, è stata chiusa al traffico parzialmente quasi 10 giorni prima dell'inizio dei lavori. E allora, signori, in Comune...Union Valdôtaine e Stella Alpina, ci siete voi, eh, non c'è qualcun altro! Quindi non è che bisogna giocare sui due tavoli: "ma il Comune"...il Comune è dove ci siete voi, ci sono le società partecipate che, fino a prova contraria, sono amministrate dal Governo regionale...era un dovere mettersi d'accordo su certe cose e non dare quella deroga, perché è stata data una deroga poi dal Comune, poiché in questo periodo non si potrebbero fare dei lavori, ma - guarda caso! - la società si è presa l'impegno ad ottobre di fornire già il riscaldamento e allora, in questo caso - guarda caso! - la società diventa pubblica, e allora bisogna trattarla come una società pubblica, bisogna dire: "facciamo la deroga per i lavori, perché loro si sono impegnati per il teleriscaldamento"...ma se un momento prima mi avete detto che erano dei privati? Allora il discorso non sta più in piedi! Ecco, di nuovo questo giochetto!
Ovviamente, anche sulla questione dei danni...ebbè, mi spiace Assessore, ma qui, ai commercianti, quello che lei ha detto in parole un pochettino più forbite è un "fottetevi"! Vi "fottete" con i vostri avvocati, se dovete eventualmente richiedere i danni! Eh no, questo non va bene, questo non va bene, perché il pubblico non può cagionare dei danni al privato e dire al privato di andare da un avvocato per poi richiedere i danni...questo non va bene! Comunque io le consiglio, consiglio a lei, e magari anche al Sindaco Giordano, questo giro tra i commercianti della zona; sarebbe un giro che vi porterebbe sicuramente ad avere consapevolezza di quello che sta succedendo e succederà.
Per quanto riguarda i ripristini in primavera...ebbè, io mi auguro di non finire con gli ammortizzatori nelle buche che ci sono già in alcuni punti della città dove sono stati fatti i lavori, perché ci sono buche che arrivano a decine di centimetri...e, anche qui, che cos'è? Dovremo fare causa al Comune perché non è stato fatto il ripristino? Il Comune ci dirà che non è colpa sua, ma è colpa della società? La società ci dirà che è stata fatta la fidejussione? Ma vogliamo scendere un attimo dagli alberi e guardare come vanno le cose oppure dobbiamo stare su una specie di limite, confine, in cui i politici non riescono a vedere quello che accade sulla strada sotto? Perché allora, a quel punto, potremmo fare una seduta del Consiglio regionale al mese e due o tre giri, tutta la Giunta regionale, per la città, per vedere quello che succede e per vedere quello che succede nella Regione...magari prendereste contatto con la realtà, la realtà, quella che vivono i cittadini, i commercianti e gli artigiani, tutti i giorni.
Presidente - Sì, la parola al collega Farcoz, per...?
Farcoz (UV) - Per una riunione di maggioranza, Presidente. Grazie.
Presidente - Richiede una riunione di maggioranza...allora facciamo ancora un'iniziativa e poi chiudiamo i lavori con 5 minuti in anticipo, così poi riprendiamo nel pomeriggio. Punto 17 dell'ordine del giorno...abbiamo detto che facciamo ancora un punto, il punto 17.