Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 596 del 16 luglio 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 596/XIV - Interpellanza: "Adempimenti assunti dal Governo regionale per il recupero e la valorizzazione del complesso minerario di Cogne".

Presidente - La parola al collega Roscio.

Roscio (ALPE) - Grazie. Buongiorno a tutti.

A quasi 6 mesi dall'approvazione all'unanimità della mozione che aveva come obiettivo quello del recupero dell'intero complesso minerario di Cogne e della valorizzazione intera, oltre che l'impegno a reperire fondi...noi avevamo indicato a livello europeo, quindi prevedeva un impegno forte da parte del Governo, e ricordando una cosa, e cioè che l'interesse che riveste questo progetto non è solo locale, quindi attinente solo alla comunità di Cogne, ma anche regionale, io andrei anche oltre. Tra l'altro, nel ricordare questo, è una cosa fortemente voluta, perché una petizione di residenti di Cogne ha richiesto di valutare l'opera, di andare in quella direzione, di valorizzare l'opera intera e a livello nazionale la manifestazione del FAI, de "I Luoghi del Cuore", ha visto una classificazione di questa...in quel caso era solo il trenino, al 23° posto su 10 mila a livello nazionale.

Una cosa particolarmente interessante e di attualità, a quasi 6 mesi da quella mozione, è un documento, che è la Campagne européenne pour le patrimoine industriel e technique che, tra l'altro, è stata oggetto di un rapporto, di una risoluzione dell'Assemblée parlementaire du Conseil d'Europe, dove si dice che un gruppo di associazioni sono riunite in una organizzazione, che è l'E-FAITH, che sarebbe la Fédération européenne des associations du patrimoine industriel et technique, che va a fare...cioè nella risoluzione c'è scritto che l'obiettivo è: "Prendre conscience de la valeur du patrimoine industriel, de la faire apprécier et de contribuer par des initiatives locales à désigner, préserver et reconvertir des milliers de sites du patrimoine industriel dans toute l'Europe", cioè si riconosce che il patrimonio industriale europeo ha un valore, dev'essere preservato, riconvertito e consegnato alla comunità, e l'obiettivo è di fare del 2015 l'anno europeo del patrimonio industriale. Dunque, a pieno titolo, questo progetto ricade in un ambito più ampio, che con questo documento assume un valore non solo regionale, ma europeo e, per dire la portata che ha questa iniziativa, ben 150 associazioni di 19 Paesi europei hanno già aderito e sono in fase di "concevoir des projets, d'élaborer des programmes pour 2015". Quindi siamo già in fase avanzata, per cui sarebbe opportuno quanto mai che anche noi facessimo parte di questo progetto ben più ampio.

Vorrei ricordare, tra l'altro, che il valore dell'iniziativa è stato ribadito dal fatto che esiste uno studio di prefattibilità, e un esperto come il professor Ricci, del Dipartimento di ingegneria civile, edile e ambientale dell'Università di Roma "La Sapienza", ha ribadito che il patrimonio ferroviario, ma anche minerario, costituisce una ricchezza dal punto di vista generale, non solo locale. Soprattutto dal punto di vista politico, io ricorderei che, quando il Consiglio approva una mozione, il Governo regionale ha l'impegno ed è tenuto a dare gambe e dare corso a quell'impegno. Per cui io sarei qua a chiedere...vado a concludere, non mi dilungo oltre...che il Governo ci dica non solo gli intenti e gli auspici, ma ci dica quali atti o documenti sono stati realizzati in questi 6 mesi, non solo per realizzare l'impianto, ma anche per attivarsi al reperimento dei fondi e il cronoprogramma per la realizzazione del progetto. Grazie.

Presidente - La parola all'Assessore Bianchi.

Bianchi (UV) - Sì, intanto grazie per l'interpellanza, nel senso che sicuramente torniamo su un tema importante, dove chiaramente il Consiglio - come ha ricordato lei, Consigliere Roscio - si era espresso favorevolmente all'unanimità.

Intanto, entrando negli oggetti dell'interpellanza, circa il punto 1: "quali atti o documenti il Governo ha prodotto in questi mesi per dare concreta attuazione all'impegno stabilito dalla mozione" (approvata dal Consiglio regionale in data 29 gennaio 2014), riassumo in ordine cronologico quanto è stato fatto. In data 21 febbraio, insieme al Presidente della Giunta, Rollandin, abbiamo inviato una nota al Comune di Cogne per comunicare ufficialmente allo stesso l'impegno assunto con la mozione votata in Consiglio, evidenziando anche, a tal fine, che detto Comune doveva, insieme alle strutture regionali competenti, intraprendere l'iter procedimentale necessario all'acquisizione del sito. In data 7 marzo 2014, a seguito del sopralluogo effettuato in loco dai tecnici dell'Assessorato, è stato sottoscritto il verbale di ultimazione dei lavori di messa in sicurezza e recupero ambientale prescritti dalla deliberazione della Giunta regionale n. 2042 del 2 settembre 2011. Nello stesso verbale sono stati definiti gli ulteriori obblighi rispetto a quelli già contenuti nella citata deliberazione a carico della società Fintecna Finanziaria per i Settori Industriale e dei Servizi S.p.A....sì, sono dei lavori che andranno a bonificare una parte, l'entità è di 180 mila euro. Il 4 aprile 2014, la Giunta regionale, con deliberazione n. 417, ha preso atto delle risultanze, delle misure di messa in sicurezza e di recupero ambientale, della concessione mineraria di magnetite denominata "Cogne", nel Comune di Cogne e ha accettato, ai sensi dell'articolo 69, comma 1, della legge regionale 5 del 2008, la domanda di rinuncia presentata da Fintecna Finanziaria per i Settori Industriale e dei Servizi S.p.A. e ha contestualmente rimosso il vincolo minerario.

Con la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione n. 16 del 22 aprile del 2014 della deliberazione n. 2042 del 2 settembre 2011, quella in cui si andava a determinare la misura della messa in sicurezza del sito e la n. 417 del 4 aprile del 2014 concernente la domanda di rinuncia - tanto per capirci - hanno effetto la rinuncia della concessione mineraria di magnetite denominata "Cogne", in Comune di Cogne, di cui era titolare la società Fintecna, e la rimozione del vincolo minerario. Il 2 maggio 2014 la Giunta regionale, con deliberazione n. 612, ha approvato lo schema di accordo tra il Comune di Cogne e la Fintecna Finanziaria, la Fintecna Immobiliare e la Regione, che riporta le condizioni relative al trasferimento della proprietà dei beni situati all'interno del compendio minerario di Cogne in favore del Comune di Cogne, come prevedeva appunto la mozione. Con la stessa deliberazione sono stati definiti tutti gli impegni e gli oneri, ivi compresi quelli relativi alla fase triennale di monitoraggio, ad oggi in capo a Fintecna, che saranno assunti dal Comune alla sottoscrizione dell'atto di trasferimento della proprietà. Il Comune ci ha informato che, a fine mese, il 29 luglio prossimo, verrà formalizzata l'acquisizione della miniera e di tutte le sue pertinenze. Ci sarà, dunque, il passaggio di proprietà tra società Fintecna e Comune (qui ci sono state delle problematiche inerenti a delle ditte, intestazioni catastali, e quindi si è perso un pochino di tempo).

Per quanto riguarda il punto 2 dell'interpellanza, ossia: "quali atti o azioni sono state intrapresi o si intendono intraprendere per il reperimento dei fondi necessari alla realizzazione del progetto", sempre in data 21 febbraio, insieme al Presidente della Giunta, abbiamo inviato una nota al Dipartimento delle politiche strutturali e affari europei per comunicare l'approvazione della mozione in questione e richiedere di voler tenere presente la volontà espressa dal Consiglio regionale, in fase di predisposizione della programmazione, riguardante l'utilizzo dei fondi europei per gli anni 2014-2020. Sappiamo, appunto, che per quanto riguarda il programma investimenti per la crescita e l'occupazione FES, fermo restando gli obblighi normativi che dobbiamo rispettare, sono stati privilegiati interventi che integrano e completano quelli avviati nel ciclo della programmazione 2007-2013, e quindi non hanno trovato riscontro a quel tipo di programmazione. Siamo in attesa del parere di NUVAL, che potrà fornirci le indicazioni...e sicuramente le indicazioni che ci ha reso lei, Consigliere Roscio, saranno presenti, immagino, nelle indicazioni del NUVAL...e gli elementi necessari, insieme all'Amministrazione del Comune di Cogne, per le giuste considerazioni future da farsi e la strada da intraprendere.

Infine, relativamente al terzo punto: "qual è il cronoprogramma che si intende seguire per la realizzazione del progetto del complesso minerario", come ho detto, la fase attuativa è esclusivamente in capo al Comune, che, una volta perfezionato l'iter di trasferimento della proprietà del complesso minerario e dell'avvio delle attività volte ad individuare le modalità di valorizzazione del sito, provvederà ad elaborare un cronoprogramma per la realizzazione del progetto, come già avvenuto per le miniere di Brusson e di Saint-Marcel. L'Assessorato regionale, chiaramente, fornirà sicuramente il coordinamento e il supporto necessari e la collaborazione all'Amministrazione comunale di Cogne in ogni fase di intervento e, come ho detto prima, in maniera preliminare a tutto c'è l'acquisizione da parte del Comune di Cogne, della miniera e delle sue pertinenze. Una volta formalizzato l'atto, si potranno intraprendere tutte le azioni e gli interventi per la valorizzazione del sito. Grazie.

Presidente - La parola al collega Roscio.

Roscio (ALPE) - Sì, grazie Assessore per la sua risposta.

Devo dire che non siamo particolarmente soddisfatti, nel senso che se il 2015 si avvia ad essere l'anno europeo per il patrimonio industriale, va da sé che, a luglio 2014, essere ancora in attesa di un cronoprogramma da parte del Comune di Cogne che dovrà venire successivamente all'acquisizione, ci porta ovviamente a dover sforare, e quindi a essere in ritardo. Ecco, questo rientra in cose già dette e ridette, per cui bisognerebbe prestare attenzione a cercare di non sforare dei tempi per non perdere delle occasioni che, una volta che poi sono passate, purtroppo non ritornano. Quindi cerchiamo di cogliere questa opportunità che cadrà nel 2015 e, soprattutto, non solo forniamo il necessario supporto al Comune nelle fasi, ma sollecitiamo anche il Comune ricordando che l'impegno della Giunta derivante dalla mozione del Consiglio è quella di andare in quella direzione tenendo conto dello studio di prefattibilità. Quindi stiamo un po' col fiato sul collo perché si possa realizzare in tempi brevi, anche magari a tappe, ma con un'idea ben precisa di cosa si vuole andare a realizzare, e cosa si vuole andare a realizzare era già contenuto nella mozione, perché si diceva: "teniamo conto dello studio di prefattibilità che va a valorizzare l'intero complesso minerario", senza...perché se noi non andiamo a mirare all'intero complesso, va da sé che l'offerta risulta monca e, quindi, poi diventa difficile riuscire a portare quell'interesse che potrebbe sostenere anche economicamente il progetto. Quindi ricordiamoci bene di questo per non fare l'ennesimo flop e perdere tempo, soldi e denaro dei contribuenti. Grazie.

Presidente - Passiamo alla discussione congiunta di due punti: il punto n. 16 e il punto n. 6 dell'ordine del giorno.