Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 594 del 16 luglio 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 594/XIV - Interpellanza: "Modalità di finanziamento dei lavori per la realizzazione della nuova ala dell'Ospedale regionale e per la ristrutturazione della Caserma Testafochi di Aosta".

Presidente - Ha chiesto la parola, per l'illustrazione, il collega Fabbri; ne ha facoltà.

Fabbri (UVP) - Grazie Signor Presidente.

Signor Assessore, con questa nostra interpellanza vogliamo ritornare, per l'ennesima volta, sul tema della sostenibilità delle grandi opere e affrontarla non tanto dal punto di vista della sostenibilità gestionale, quanto dal punto di vista della sostenibilità finanziaria. Queste opere...ci riferiamo particolarmente al nuovo Ospedale Parini, alla ristrutturazione della Testafochi, alla costruzione della nuova Università...a noi risulta che si tratta di un investimento finanziario di circa 180 milioni di euro: 150 milioni per l'Ospedale e 30 milioni per questa prima fase della costruzione della nuova Università, anche con gli accordi con le Forze armate, chiaramente.

Ora, in questa sede, e con questa interpellanza, assolutamente non vogliamo entrare nel merito della funzionalità di queste opere, avremo modo di parlarne, ne abbiamo già discusso a lungo e ci ritorneremo quando sarà il caso. Vorremmo semplicemente chiarire in quest'aula quanto incideranno questi vertiginosi investimenti sul bilancio regionale. Sappiamo chiaramente che il finanziamento è un finanziamento extrabilancio, ma si tratta pur sempre di un ricorso al credito bancario, credito bancario che comporta chiaramente un rientro dei capitali con relativi interessi sullo stesso capitale. Sappiamo che questo onere oltretutto dovrebbe rientrare nel bilancio regionale nella funzione obiettivo 15 - che io sono andato a vedermi - in cui, nella programmazione 2014-2016, sono previsti circa 72 milioni per il 2014, per poi stranamente diminuire, soprattutto nel 2016, contrariamente alla logica che ci dice che dovrebbe aumentare, se noi andiamo ad aumentare il ricorso al credito anche con azioni extrabilancio. Per cui non si capisce bene se certi costi siano già stati calcolati, non avendo neanche alla fine poi la certezza che Finaosta, dopo il fallimento dei primi tentativi di ricerca di finanziamento, stia riuscendo ad avere questi finanziamenti stessi.

Noi, con questa nostra interpellanza, vogliamo che ci venga spiegato qual è la previsione dell'incidenza sul bilancio di questo ricorso al credito per questi eventuali 180 milioni. La ringrazio per la risposta.

Presidente - Grazie. Ha chiesto la parola, per la risposta da parte del Governo, l'Assessore Perron; ne ha facoltà.

Perron (UV) - Grazie Presidente.

Collega Fabbri, le opere che lei richiamava sono finanziate con un'operazione di indebitamento presso la gestione speciale di Finaosta, ai sensi dell'articolo 40 della legge regionale 10 dicembre 2010, n. 40, cioè la legge finanziaria per gli anni 2011-2013. Quindi, se lei va a prendere l'articolo 40 di questa legge, trova esattamente spiegato, all'articolo 2, comma b), piuttosto che comma c), gli esatti importi, ma riassumo: il comma 2 di questo articolo 40, come le dicevo, rimanda pertanto a questi commi e all'articolo 35, quindi il comma 2 in modo particolare riguarda il Presidio ospedaliero "Umberto Parini". L'articolo 40 di questa legge è stato integrato l'anno successivo dall'articolo 52 della legge regionale 13 dicembre 2011, n. 30, anche qui legge finanziaria per gli anni 2012-2014, quindi tutti gli importi che adesso le leggo, collega, sono comunque esattamente contenuti in norme di legge. Quest'articolo 40 ha rideterminato l'autorizzazione all'indebitamento presso il fondo della gestione speciale di Finaosta in complessivi euro 371 milioni fino al 2016, e ha determinato l'onere a carico del bilancio della Regione per il triennio 2012-2014 in euro 7 milioni 500 mila per il 2012, in 14 milioni per il 2013 e in 21 milioni per il 2014. Lo stesso articolo ha inoltre previsto che l'onere a carico, a partire dal 2015, sarebbe determinato ancora con legge di bilancio.

La Giunta regionale, poi, il 4 marzo 2011 ha adottato la deliberazione n. 453, con la quale si conferiva un incarico a Finaosta per il ricorso all'indebitamento a sostegno degli investimenti regionali previsti dall'articolo 40 della legge 40/2010 si trattava quindi di un impegno di spesa. Questa deliberazione è stata modificata con le deliberazioni, poi le do esattamente le delibere se le servono, la deliberazione 1057 del 2012, la 1338 del 2012, la 1018 del 2013, e, ultimamente, con la 82 del gennaio 2014. Queste deliberazioni di modifica hanno sostanzialmente rimodulato gli interventi tra di loro e, negli anni, senza modificare l'importo complessivo del mutuo che rimane autorizzato in complessivi 371 milioni. Da ultimo, questa deliberazione del 2014, la 82, è stata adottata in attuazione della disposizione introdotta dall'articolo 26 della legge finanziaria per gli anni 2014-2016, che ha ampliato gli interventi finanziabili con il mutuo presso la gestione speciale di Finaosta, introducendo le seguenti opere di protezione da colate di detrito, frane e inondazioni e investimenti su strade stradali.

Se lei va a recuperare la delibera 82 del 2014 trova quindi il piano degli investimenti delle due opere oggetto dell'interpellanza, che è il seguente: il mutuo per il parcheggio dell'Ospedale è un mutuo di 14 milioni e 90 mila, il mutuo dell'Ospedale è un mutuo di 124 milioni e 634 mila, il mutuo relativo all'altra opera, il cosiddetto "triangolo", è un mutuo di 9 milioni e 500 mila; a queste si aggiungono le opere che lei citava: il mutuo per le caserme e l'eliporto, che è un mutuo di 27 milioni e 500 mila, e il mutuo per la Testafochi e quindi Università 1° lotto (sottolineo 1° lotto), che è un mutuo di 5 milioni 656 mila. Quindi, nello specifico degli interventi, voglio precisare che l'intero importo autorizzato in legge per il Presidio ospedaliero "Parini" di 148 milioni 224 mila trova copertura nel mutuo. Per quanto riguarda l'Università, l'importo finanziato tramite mutuo è pari, come ho detto, a 27 milioni 500 mila per la ristrutturazione delle caserme e 5 milioni 656 mila per la ristrutturazione della Testafochi. Se posso riprenderò dopo il discorso dell'Università, facendole alcune considerazioni fornitemi dai lavori pubblici.

Sul punto 2, la deliberazione 453 autorizzava la liquidazione a Finaosta della spesa derivante dall'operazione di indebitamento di cui al punto 2 del deliberato, determinato quindi in complessivi euro 630 milioni (questo vale sia per la quota interessi ed oneri connessi, sia per la quota di rimborso del capitale), a decorrere dal 2011 e fino al 2035 degli importi che, di seguito, riassumo: per il 2011 la somma era di 2 milioni e mezzo, per il 2012 la somma era di 7 milioni e 500 mila, 2013 la somma è di 14 milioni, 2014 la somma è di 21 milioni, per il 2015 la somma è di 29 milioni e 500 mila; dall'anno 2016 all'anno 2030 compresi, la somma è di 31 milioni, per l'anno 2031 la somma è di 29 milioni, per l'anno 2032 la somma è di 25 milioni, per l'anno 2033 la somma è di 19 milioni 500 mila, per l'anno 2034 la somma è di euro 12 milioni e 500 mila e per l'anno 2035 la somma è di 4 milioni e 500 mila. Se lei va a vedere sempre la delibera 82 del 2014 è stato rivisto in diminuzione, però, gli impegni per la restituzione del mutuo per gli anni 2014 e 2016, cioè per il 2014 ci sono 8 milioni e 600 mila in meno, per il 2015 ci sono 10 milioni in meno e per il 2016 ci sono 4 milioni in meno. Quindi gli impatti (lei mi chiedeva questo), gli impatti previsti e accantonati e impegnati a bilancio per onorare il debito complessivo per i 371 milioni di euro sono quindi quelli che le ho citato, non glieli ricapitolo tutti, sono conseguenti all'impegno del quale ho detto prima. Voglio solo ancora dirle che gli impatti di questa operazione di indebitamento non sono sulla funzione obiettivo 15, cioè oneri non ripartibili, ma sono imputati alla funzione obiettivo 11, e cioè lo sviluppo economico, trattandosi tecnicamente di trasferimenti a Finaosta.

Riprendo, come le dicevo, il tema dell'Università. Dunque, l'investimento complessivo del 1° lotto dei lavori - il progetto esecutivo è stato valutato positivamente con delibera di Giunta 1504 del 13 settembre 2013 - tenuto conto anche degli oneri per servizi di progettazione, ammonta a 46 milioni 761 mila euro, di cui 4 milioni e 638 mila trasferiti a Finaosta, in parte già spesi, ai sensi della convenzione che all'epoca, a marzo 2010, era stata sottoscritta tra la Regione, la nuova Università e Finaosta. Le spese per l'esecuzione del 1° lotto di lavori ammontano a 42 milioni di euro - lascio perdere le cifre, collega Fabbri - di cui 39 milioni di euro per lavori e somme a disposizione, 318 mila euro per spese tecniche per la fase realizzativa e 2 milioni 730 mila euro per direzione lavori, e trovano copertura in questo modo: per 3 milioni 148 mila euro su risorse finanziarie già in capo a Finaosta, per 33 milioni 320 mila euro a valere sul bilancio di gestione per il triennio 2013-2015, che sono stati impegnati con deliberazione di Giunta regionale 1699 dell'ottobre 2013, e per la parte restante fino alla concorrenza massima di euro 5 milioni 656, la cifra che evocavo prima a valere sul piano degli interventi e del fabbisogno finanziario, che è stato approvato dalla Giunta regionale con deliberazione 1018 del 2013, in attuazione degli articoli 40 (che citavo prima) della legge regionale 40 del 2010 e 52 della legge regionale 30/2011. La cifra utilizzata potrà essere inferiore...termino, Presidente...a seguito delle economie derivanti all'aggiudicazione della gara d'appalto.

Per quanto riguarda gli interventi relativi alla ristrutturazione delle Caserme Ramires e Battisti e dell'eliporto di Pollein, di cui all'accordo del programma sottoscritto fra il Ministero della difesa, l'Agenzia del demanio, la Regione, il Comune di Aosta, che complessivamente ammontano a 27 milioni 900 mila, si precisa che i medesimi trovano copertura per 27 milioni 500 mila euro a valere sul mutuo Finaosta e, per la differenza, a valere su risorse già trasferite a Finaosta. Mi rendo conto, collega Fabbri, che ho forse un po' complicato, ma tutti gli atti sono riconducibili ad atti di deliberazioni di Giunta o ad atti riconducibili a norme finanziarie. Sono comunque disponibile, se lo ritiene opportuno, per fornirle nel dettaglio l'elencazione di quanto ho risposto. Grazie.

Presidente - Grazie. Ha chiesto la parola il collega Fabbri, per la replica; ne ha facoltà.

Fabbri (UVP) - Sì, grazie.

Certo, una relazione dettagliatissima, di cui la ringrazio e di cui, se poi mi vorrà dare una copia, è veramente una bella sinossi da consultare. Il discorso, la razionalità, la ratio di questa interpellanza era al di là naturalmente di accertarsi...ma chiaramente era fuori dubbio che le delibere non si sarebbero potute fare se tutti questi finanziamenti non avevano coperture, eccetera...in realtà, la razionalità di questa interpellanza era di nuovo sollecitare, per l'ennesima volta, come questi tipi di grandi opere "ingessino" il nostro bilancio, anche se, come si diceva già prima, il finanziamento è extrabilancio, al di fuori del bilancio regionale; lo ingessano perché - l'abbiamo detto mille volte - con tutti questi indebitamenti dreneranno una liquidità notevolissima che non potrà essere poi riversata nell'economia regionale nelle varie piccole opere che noi ci auguriamo che rimettano in moto l'economia valdostana. E volevamo appunto con questa nostra interpellanza riportare questo tipo di problematica.

Per quanto riguarda l'incidenza di questi debiti che ci stiamo facendo sul Patto di stabilità, io non ho capito se incidano, se non incidano...su quanto, anche lì, blocchino quella che è una delle funzioni principali della nostra autonomia. Lei mi dice che sono a latere? Io ho qualche dubbio, però ne potremo parlare poi più approfonditamente. Intanto, siamo di nuovo a parlare di queste grandi opere, sulla loro opportunità o, almeno, sull'opportunità che ci sia un ridimensionamento di queste cose. Grazie.

Presidente - Grazie. Il punto 13 dell'ordine del giorno è rimandato perché il collega Bertin è ancora assente. Passiamo al punto 14 dell'ordine del giorno.