Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 589 del 16 luglio 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 589/XIV - Interrogazione: "Realizzazione di una eventuale iniziativa promozionale a favore della clientela della Casa da gioco di Saint-Vincent".

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Perron, per la risposta da parte del Governo; ne ha facoltà.

Perron (UV) - Grazie Presidente.

Collega Ferrero, punto 1: non corrisponde al vero che sia stata realizzata un'iniziativa commerciale dalla spesa pari a 300 mila euro; corrisponde invece al vero che, alla fine del mese di maggio, è stata realizzata una promozione della Casa da gioco finalizzata al recupero di clientela cosiddetta "inattiva". In particolare, a seguito di analisi approfondita del mercato fatta per segmenti, con attenzione ai primi quattro mesi, è stato riscontrato un rallentamento delle presenze da parte dei clienti fidelizzati, dovuto anche ai frequenti scioperi, titolari della tessera Club Rewards, a fronte di una tenuta degli altri due segmenti clienti cosiddetti "occasionali" e VIP. I clienti in questione risiedono per la maggior parte nel bacino di utenza di prossimità, Piemonte e Lombardia, sono caratterizzati da un elevato tasso di frequentazione delle sale da gioco e da un potenziale di spesa certamente interessante per il Casinò (si valuta 11 milioni di euro di movimenti tracciati nel 2013). Nello stesso anno hanno prodotto 314 mila presenze circa sul totale di 566 mila: sono il segmento, dopo i clienti VIP, che più contribuisce alla realizzazione del fatturato. Pertanto, per cercare di invogliare i clienti inattivi che non avevano registrato presenze nel 2014, e per cercare di farli tornare a frequentare la Casa da gioco, è stata attivata una campagna di informazione che li invitava a tornare a frequentare la Casa da gioco. All'invito era abbinato un bonus di bentornato, che è un una tantum del valore di 100 euro. Tale bonus si sostanzia in un omaggio di gioco, quindi un voucher per il ritiro di un promo-ticket o di una promo-fiche da giocare ai giochi elettronici o ai tavoli da gioco. L'omaggio quindi non era e non è monetizzabile (ci tengo a sottolinearlo); si tratta, infatti, di buoni di gioco non convertibili in denaro. Il ritorno dell'iniziativa è stato soddisfacente: al momento sono 514 i clienti che hanno usufruito della specifica promozione, il 16 percento, mentre in genere operazioni di questo tipo assicurano mediamente il 5 percento di ritorno. Il ritorno in termini di fatturato generato da questi clienti è stato superiore, quindi, al costo sul giocato. Le spese sostenute per l'iniziativa sono infatti state esclusivamente quelle della prova-gioco e dell'invio di sms o in qualche modo di spese per comunicare alla clientela che, al momento, possono essere indicati in circa 30 mila euro. In relazione all'aleatorietà del gioco, è difficile quantificare il fatturato prodotto, anche perché questa iniziativa aveva lo scopo primario di recuperare clienti inattivi (e lo sottolineo ancora). Pertanto, una valutazione completa potrà essere fatta nel tempo verificando le presenze prodotte dalla clientela in oggetto. Calcolando le presenze già rilevate e stimando una spesa media pro capite tipica di questa tipologia di clientela, circa 90 euro medi a visita su 300 euro di giocato, il ritorno teorico è ad oggi di già superiore ai 50 mila euro.

Sul punto 2 che lei evidenzia non sono stati pagati tributi, cioè non si è trattato di un'operazione o di un concorso a premi, quindi non si ravvisa quella che viene definita la cosiddetta "promessa al pubblico", quindi l'iniziativa è stata comunicata ad personam, singolarmente, cercando di farla in modo mirato ad ogni cliente, ma non è stata pubblicizzata.

Sul punto 3 che lei evidenzia, nei prossimi mesi ogni cliente che ha beneficiato della promozione sarà oggetto di verifica puntuale e approfondita per individuare il tasso di retention generato dalla promozione di cui stiamo discutendo. Grazie.

Presidente - Grazie. Ha chiesto la parola il collega Ferrero, per la replica; ne ha facoltà.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.

Sì, ci siamo interrogati sulla questione del marketing della Casino de la Vallée, perché questo, sostanzialmente, è uno dei punti interrogativi che, come altri, non hanno mai avuto risposta. Il collega Nogara precedentemente si lamentava appunto della mancanza di accesso agli atti della CVA, al quale il Presidente della Regione ha, in maniera bugiarda, risposto che non c'erano problemi, quando abbiamo evidenziato più volte...quindi, sostanzialmente, noi veniamo qui a sentire delle bugie in aula...è abbastanza stucchevole questa cosa. Anche in questo caso, non riusciamo a capire bene quali siano le politiche di marketing della Casa da gioco, in questo caso si è voluto andare a ripescare alcuni...

Presidente - Un po' di silenzio, prego, sennò non si riesce a sentire quello che dice il collega Ferrero. Grazie.

Ferrero (M5S) - ...si è andati a ripescare alcuni clienti che non si facevano più vivi da alcuni mesi; anche questo tipo di azione, dal punto di vista del marketing, non lo dico io, ho sentito degli esperti di marketing, è molto, molto dubbia. Sugli effetti, sui ritorni, poi...ecco, sarebbe interessante vedere, perché tu dai 100 euro di fiches, che ovviamente non possono essere convertite, vengono giocate, e non sempre il cliente perde, il cliente alle volte vince anche, e in altri casi, come risulterebbe, il cliente viene a spendersi i 100 euro e poi se ne va via, quindi per la Casa da gioco non ci sono poi tutti questi ritorni.

Vediamo ancora, in questo caso, una specie di improvvisazione per quella che è un'emorragia che continua ad esserci nel bilancio e nei risultati della Casa da gioco, delle azioni che vengono portate avanti così, in maniera un po' disinvolta, così, senza che ci sia un filo logico conduttore. Sarebbe opportuno che la questione del rilancio e quindi del marketing della Casa da gioco venisse presa in seria considerazione, non possiamo lasciarla ai dilettanti che in questi anni - e ci riferiamo ovviamente a tutti coloro, ivi compreso l'Amministratore della Casa da gioco e la dirigenza - hanno gestito la questione. È stata una specie di "gestione ingessata" in cui all'emorragia continua di giocatori e di introiti per la Casa da gioco sostanzialmente non c'è stata nessuna azione, se non questi piccoli interventi estemporanei che hanno l'effetto di un cerotto su una ferita di 30-40 centimetri.

Presidente - Grazie. Punto 5 dell'ordine del giorno.