Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 481 del 11 marzo 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 481/XIV - Interpellanza: "Notizie in merito alla graduatoria per l'assunzione dei lavoratori da parte delle ditte appaltanti lavori nel settore idraulico-forestale".

Président - Pour l'illustration, la parole au collègue Nogara.

Nogara (UVP) - Merci Président.

La nostra interpellanza era stata presentata prima che venisse presentato alla III Commissione consiliare il nuovo piano lavori idraulico-forestale. L'obiettivo di questa interpellanza era quello di sapere quale fosse la forza lavoro che, alla data odierna, non aveva ancora trovato lavoro in altri settori. Poi, quando ci è stata presentata la delibera per il nuovo piano lavori, sono andato a cercarmi il provvedimento dirigenziale n. 2616 in data 16 giugno 2011, dove si parla proprio di rettifica della graduatoria unica; però, stampato questo provvedimento dirigenziale, la graduatoria è sempre la stessa, cioè si parla i circa 600 operai che sono ancora in graduatoria, ma qui ce ne sono 1.219...allora, non so, mi dirà poi lei probabilmente qual è la graduatoria giusta...comunque penso che non sia quella allegata alla delibera.

Perché abbiamo presentato questa interpellanza, perché l'abbiamo fatto? Lo abbiamo fatto con la speranza che si potesse ancora parlare di un'eventuale riapertura dei cantieri idraulico-forestali. E perché dico questo? Perché...e qui mi riferisco a lei, Presidente Rollandin, per le numerosissime dichiarazioni che ha fatto sul lavoro, e mi riferisco - e qui voglio anche leggerle - a due dichiarazioni che ha fatto in varie occasioni...in occasione dell'esposizione del Rapport annuel 2013, durante il quale ha dichiarato: "Il problema del lavoro e dell'occupazione riveste e deve rivestire sempre il ruolo centrale della nostra agenda di governo, in ambito del quale abbiamo investito"; oppure un'altra dichiarazione, ancora più forte, durante la Célébration des anniversaires de l'Autonomie et du Statut spécial, quando lei, Presidente, ha ancora affermato: "On doit retrouver la confiance, une confiance qui passe par le travail, car qui dit travail dit avenir, dignité et réalisation des rêves". Con queste dichiarazioni noi un pensierino ce lo siamo fatto, visto che non è così difficile decidere e si può decidere da un giorno all'altro la riapertura dei cantieri forestali.

Abbiamo tutto l'apparato amministrativo che è in funzione, abbiamo tutti i macchinari che sono stipati dentro i magazzini...però, qui, cosa succede? Noi ci ritroviamo in III Commissione e lì apprendiamo che ci sarà, appunto, nuovamente l'esternalizzazione di questi lavori! Allora, in seguito a questa decisione dell'Esecutivo regionale, ci troviamo di fronte a una situazione di grave disagio sociale, di una perdita di importanti professionalità e, per ultimo - ma non meno importante - di un'esecuzione approssimativa degli interventi a causa di ditte che fino all'altro giorno lavoravano nell'ambito dell'edilizia, e pertanto non in grado di effettuare lavori in ambito selviculturale. Ne derivano anche gravi danni di natura fitosanitaria al nostro patrimonio forestale e ce ne accorgiamo anche dalle delibere che avete fatto voi, in Giunta, quelle delibere contro quelle ditte che hanno svolto male i lavori, che hanno lasciato le piante in bosco, e se questa primavera non si interviene ci troveremo i nostri boschi, in diverse zone, con degli attacchi senz'altro parassitari. Non trascuriamo poi che, proprio in commissione, abbiamo appreso esattamente qual è il numero delle ditte provenienti da fuori Valle, è il 30 percento...noi diamo il 30 percento dei soldi stanziati per i lavori forestali a ditte che vengono da fuori Valle! Qui ho anche l'elenco, vengono un po' da tutta Italia, eh, vengono da Cosenza, da Salerno, da Catania, da Bergamo...e in più, oltre a questo, oltre a veder lavorare operai provenienti da altre regioni, anche le tasse non vengono recuperate mediante il meccanismo dei 10/10, perché lo Stato riversa alla Regione le imposte pagate solo qui, in loco.

Le affermazioni del Presidente Rollandin, dunque, non sono altro che dichiarazioni populiste, mentre non ravvisiamo affatto la reale volontà di porre rimedio alla mancanza ormai tragica di lavoro, che induce sempre più persone a svolgere - se riescono - lavori in nero. Ed è questo che noi adesso provochiamo, perché io non so di che cosa pensate che vivano queste persone che sono state lasciate a casa dai cantieri forestali, di qualcosa devono vivere, perciò ormai...e poi, ecco una cosa molto importante: alla richiesta formulata in commissione all'Assessore Testolin, su che cosa pensava sui lavoratori over 45 e over 55, ci è stato risposto che forse, "forse", in assestamento di bilancio qualcosa si trova. Ecco, io vi voglio solo ricordare che l'assestamento di bilancio si farà a settembre-ottobre-novembre...ecco, non so che cantieri si potranno aprire in quei mesi! E poi ci troviamo un sacco di lavori iniziati e non terminati, ci hanno sempre detto in III Commissione che questi lavori verranno finiti coi soldi risparmiati appunto da queste ditte che non hanno finito i lavori, oppure con i bûcherons, quelli a tempo determinato. Noi abbiamo speso, abbiamo dato dei soldi a delle ditte che non hanno fatto bene i lavori, non li hanno finiti e poi li spendiamo di nuovo perché mandiamo i nostri bûcherons a lavorare a tempo determinato per finire questi lavori! Fortunatamente, dopo un silenzio eterno, anche i sindacati hanno detto la loro, e questa è la dichiarazione dei sindacati: "Come avevamo previsto fin dall'inizio, la gestione privatizzata dei cantieri forestali è ricaduta e ricade tutt'ora pesantemente sul reddito dei lavoratori; non meno importante è il mantenimento del territorio in Valle d'Aosta".

Ecco, Presidente, io mi rivolgo a lei, perché è lei che ha sempre tenuto duro su questa cosa...non so, alla luce di tutte queste cose e alla luce della mancanza di lavoro di persone, di valdostani che rimangono a casa, di persone che non trovano lavoro, noi potremmo con...non dico neanche con uno sforzo, né con uno sforzo finanziario, potremmo usare le risorse finanziarie che abbiamo a disposizione...

Noi, come minoranza, non riusciamo a capire, e saremmo lieti se lei ci dicesse per quale motivo questi cantieri forestali non vengono di nuovo riaperti...e penso che nella prossima interpellanza, la n. 33, anche il mio collega Donzel avrà qualcosa da dire su questo settore. Grazie.

Presidente - Per la risposta, la parola all'Assessore Testolin.

Testolin (UV) - Merci Président.

In merito all'interpellanza, come ha detto il Consigliere Nogara, effettivamente si è già discusso ampiamente. Quello che è emerso in III Commissione, quello che oggi andiamo a ribadire e quelle che sono le risposte puntuali all'interpellanza, così com'è stata presentata...sono le stesse richieste che sono state avanzate in III Commissione per capire quali fossero le intenzioni di utilizzare le risorse disponibili del bilancio per intervenire in opere idraulico-forestali, di selvicoltura, così com'era stato ribadito in precedenti interpellanze, e così com'era stato anche anticipato in sede di approvazione del bilancio, identificando esattamente le risorse destinate a questo tipo di attività e esplicitando quelle che erano le intenzioni di esternalizzazione del lavoro.

Rispondendo puntualmente all'interpellanza: "se intende confermare quanto dichiarato in Consiglio il 13/11/2013", è evidente che si intende confermare quello che si è detto in Consiglio il 13/11/2013, ovvero che la graduatoria, anche in seguito a un confronto con i sindacati, che è avvenuto - come lei ben sa - venerdì scorso, è stata prorogata.

Per rispondere al secondo quesito: "se intende far aggiornare tale graduatoria inserendo solamente quelle persone che alla data odierna sono disoccupate", si risponde nel senso di darle una risposta per quanto ha detto in premessa, vale a dire qual è la graduatoria valida. La graduatoria valida è quella che prevedeva i 660 operai forestali, all'interno della quale...diciamo le ditte che esternalizzano potevano attingere per esaudire la clausola sociale. Alla luce di quelli che sono stati i pensionamenti all'interno di queste 660 unità e l'inizio di attività da parte di alcuni che si sono attivati per intraprendere un'attività...diciamo autonoma, questa graduatoria è stata aggiornata, in seguito all'incontro con i sindacati della scorsa settimana, a circa 611 operai, con una proroga della stessa per 3 anni. Questo numero di persone sarà sicuramente sufficiente per dare la possibilità, alle ditte che si aggiudicheranno gli appalti di esternalizzazione, di attingervi.

Président - Pour la réplique, la parole au collègue Nogara.

Nogara (UVP) - Merci Président.

Io sono...a dir poco allibito per la risposta che mi ha dato! Intanto mi aspettavo che magari il Presidente mi dicesse anche qualcosa sulle dichiarazioni che ha fatto in questi mesi e su quello che non ha fatto per i cantieri forestali...sono allibito, perché io ho qui anche un elenco di tutti gli operai che hanno lavorato nelle ditte, ce l'ho qua, se poi vuole vederlo...e qua, la media di quanto hanno lavorato, è di circa 11 mesi in 3 anni, questa è la media di quanto hanno lavorato, e il numero degli operai che hanno lavorato è 250, facciamo 280...e voi mi parlate di una graduatoria di 611 persone! Ecco, io non voglio andare più avanti di così, perché voglio dare la possibilità, ai colleghi che hanno firmato l'interpellanza insieme a me, di dire qualcosa anche su questo. Grazie.

Président - La parole au collègue Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente. Sarò telegrafico.

Con questa iniziativa, Assessore Testolin, le abbiamo dato nuovamente una possibilità di congelare una scelta sbagliata messa in campo 3 anni fa. Lei poteva decidere di fare un passo indietro, di dire alla collettività valdostana: "Ci siamo sbagliati, i risultati sono pessimi, l'esternalizzazione è stata uno sbaglio, uno sbaglio, abbiamo 4 milioni di euro di macchinari fermi, abbiamo centinaia di persone senza lavoro...è stato uno sbaglio, torniamo indietro e rifacciamo i cantieri forestali". Questo avremmo gradito sentire nella sua risposta! E, come questa mattina, lei fa finta di niente, continua imperterrito, praticamente, senza ascoltare nulla e nessuno, ma le risposte in questo momento non vengono date e, peggio ancora, continuate sulla strada sbagliata. Veramente, domani affronteremo di nuovo altri temi del suo dicastero, del suo Assessorato, ma la invitiamo veramente a rimettere subito le sue deleghe, anche su questo tema, al più presto. Centinaia sono le persone che stanno aspettando un posto di lavoro, risposte dall'amministrazione pubblica, e queste sono le sue non-risposte!

Presidente - Per integrazione di replica, la parola al collega Ferrero.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.

Sarò telegrafico anch'io, ma non me la prendo tanto con l'Assessore Testolin che si è trovato la patata bollente, bensì mi rivolgo direttamente al Presidente della Regione, Rollandin. Effettivamente bisogna avere...diciamo l'onestà di riconoscere che sui cantieri forestali, con questa questione della loro esternalizzazione, si è presa una grossa "cantonata". Adesso facciamo il bilancio, è un bilancio negativo, l'avevamo già sottolineato in un'altra seduta del Consiglio: persone che non sono state pagate, persone che hanno lavorato a tratti e poi non riuscivano neanche più a capire dov'era il cantiere o se c'era il cantiere...è stato effettivamente un fallimento. Allora, da persone intelligenti, bisogna riconoscere che quando c'è un fallimento bisogna trovare un'altra soluzione, questa soluzione non va.

La soluzione che noi avevamo già prospettato - e possiamo guardare, visto che guardiamo tante volte, come esempio, alla Provincia autonoma di Bolzano - è un piano forestale che sia produttivo, quindi sappiamo all'inizio dell'anno quante persone possiamo impiegare, sappiamo che il lavoro di queste persone porta comunque un guadagno, un ricavo, perché dal legname e dallo sfruttamento dei boschi si può ottenere un qualcosa, quindi non solo un costo, non solo dare dei posti di lavoro, ma creare un circuito che sia un circuito produttivo, questo noi vorremmo! Guardiamo a Bolzano, guardiamo all'Austria, guardiamo alla Svizzera, guardiamo al di là del nostro naso!

E poi avrete parlato - spero anche voi, come noi della minoranza - con i lavoratori: non c'è cosa peggiore, per un lavoratore, di non sapere cosa si trova domani, non sapere se potrà andare a lavorare, se va a lavorare se sarà pagato, per quanto potrà lavorare...questa è la cosa peggiore, questa non possiamo lasciarla! Quindi abbiamo la possibilità di una risorsa che ci può portare anche dei ricavi, valorizziamola in maniera adeguata, risolviamo questo problema, facciamolo diventare un'opportunità. Bisogna però che ci sia un gesto di umiltà e dire: "abbiamo sbagliato", per una volta...non l'abbiamo mai sentito dire, non abbiamo mai sentito fare un'autocritica...fatela per una volta! C'è comunque la sorte dei lavoratori di mezzo, dei lavoratori forestali come di altri lavoratori, si può uscire da questo, si può, possiamo andare oltre, possiamo...diciamo ottenere addirittura un circuito che sia virtuoso. Cerchiamo di fare questo sforzo, tutti assieme.

Presidente - La parola al Presidente Rollandin per...? Mozione d'ordine. Prego.

Rollandin (UV) - Rispetto alle considerazioni che sono state fatte, credo che sia corretto...per fatto personale, se vogliamo, tanto sono stato chiamato in causa per una serie di interventi che sono stati chiesti da parte del collega Nogara...io voglio dire e ribadisco che quello che ho detto: sono convinto che sia la logica con cui dobbiamo lavorare. Quello che purtroppo si scorda quando si parla di questo tema, è che, rispetto al lavoro, la scelta che era stata fatta a suo tempo non era una scelta, era "un obbligo" per salvare quel passaggio che prevedeva, purtroppo, di lasciare a casa i lavoratori. Le risposte che a suo tempo erano state date...voglio ricordarlo...era di creare delle cooperative, e in effetti alcune sono nate. Rispetto a questo - avremo tempo e modo di ritornarci - credo sia corretto dire che, ribadendo che sicuramente sarebbe bello poter accontentare tutti sul discorso del lavoro, non è che si inventa il lavoro. I piani di sviluppo boschivo sono tali solo se sono - come diceva il collega Ferrero - redditizi, ma su questo sono già stati fatti tanti esami, tante analisi, tanti progetti, e purtroppo lavorare nei nostri boschi non è come lavorare nelle piantagioni dove ci sono i boschi ma si lavora con le macchine. Il risultato economico - io credo che avremo modo di intervenire - purtroppo non è un risultato positivo, tant'è che noi abbiamo le cataste di legna nei nostri boschi che non vengono neanche ritirate, nemmeno facendo gli appalti.

Approfitto ancora di un minuto, se posso, visto che parliamo del lavoro, per dire che è stata presentata una legge che si riferisce ai concorsi, dove si prevede - lo dico perché era stato posto questo problema - che le graduatorie vengano posticipate fino al 2016. In questa norma c'è stato un refuso o, comunque, una parte che dev'essere ripresa e modificata, nel senso di rendere valide tutte le graduatorie, come previsto dal decreto nazionale 101, quindi verrà modificato in tal senso...lo dico a scanso di equivoci, affinché non ci siano interpretazioni scorrette. Grazie.

Presidente - Collega Nogara, per fatto personale? Prego...è stato chiamato in causa, ha voglia di puntualizzare e, come sempre, lasciamo la facoltà alle persone. Prego, collega Nogara.

Nogara (UVP) - Ma vede, Presidente, come ha esordito lei, con il fatto che da un obbligo dovevamo...non è assolutamente vero e lo sa benissimo! Lei si è sempre appellato alla famosa finanziaria che ci obbligava...non è vero, e lo sa, perché l'articolo 14 di quella finanziaria diceva che la Regione Valle d'Aosta...e addirittura avete fatto persino ricorso e l'avete anche vinto! L'ha anche vinto alla Corte costituzionale, che vi dice che non dovevate mandarli a casa! L'abbiamo vinto, e adesso...mi scusi, ma queste sono delle tacconate che non hanno senso, ormai questa cosa l'ho detta 50 mila volte, allora noi potevamo...noi, volendo, non li mandavamo a casa, è stata una scelta politica di mandarli a casa, lei l'ha scelto...eh, ma di chi è stata la scelta? Mi dica di chi è stata la scelta, allora! Ma non è stato assolutamente un obbligo, e gliel'ho già detto...e le dico ancora una cosa, Presidente: lei si è dimenticato della gente, dei valdostani, lei si ricorda degli interessi, degli appalti e delle grandi opere, quello sì, ma dei lavoratori e dei valdostani se ne è completamente dimenticato negli ultimi anni! Quello che una volta per lei era molto importante non lo è più adesso, è questa la verità! E le ribadisco che queste persone non dovevano essere mandate a casa, perché non c'era un obbligo, non c'era assolutamente!

Poi lei mi dice che qua...è vero che noi non siamo nella Pianura Padana a lavorare i boschi, ma io ho lavorato tanti anni nei boschi, e forse un pelino più di esperienza di lei ce l'ho. Ha ragione quando dice che qui, in pochi boschi, noi abbiamo una redditività, questo è vero, però non bisogna solo pensare alla redditività, bisogna pensare anche all'ambiente naturale, perché noi, in questi anni, coi cantieri forestali abbiamo sempre fatto dei grandi lavori sotto l'aspetto ambientale, qui, in Valle d'Aosta. E lei, proprio nel programma di Governo...del "vostro Governo", quello che portate avanti, avete messo come uno dei punti importanti quello di sfruttare le foreste...ecco, mi spiega di nuovo come le sfrutta le foreste valdostane con delle ditte che hanno lavorato nell'edilizia e che non sanno neanche dove sono quando entrano in un bosco? È quello che le voglio chiedere! Poi lei mi parlerà dei bûcherons a tempo indeterminato...sì, ma sono quattro gatti i bûcherons a tempo indeterminato che ormai sono rimasti, ma tanti sono rimasti a casa!

Poi volevo dirle anche un'altra cosa: se nei cantieri idraulico-forestali sbagliamo a fare un muro, o se crolla, si può rifare, ma se si fanno degli sbagli in foresta li patiamo tutti e tutta la comunità li patisce, perché sono dei danni ambientali, e questo, secondo me, è molto importante. Grazie.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Chatrian per...? Mi circoscriva il fatto personale...prego.

Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente. Per fatto personale.

Il Presidente Rollandin ha citato che in quest'aula è stata proposta una legge sulle cooperative di montagna...il gruppo ALPE, nel 2010, aveva fatto una proposta che andava in quel senso, ed eravamo andati oltre, eravamo andati oltre perché volevamo eventualmente ristrutturare il modello, accompagnarlo, per dare garanzia di lavoro e di ricaduta. Nel 2010, quando non c'era un obbligo di legge - come invece è stato messo in campo dall'allora maggioranza, creando prima la "salvaprecari" e poi, l'anno successivo, esternalizzando il tutto - noi, in quest'aula, avevamo proposto soluzioni alternative di accompagnamento utilizzando i mezzi, soprattutto le professionalità messe in campo. Per fatto personale, dato che il Presidente Rollandin ha citato le cooperative di montagna...sì, noi avevamo proposto questa proposta di legge che avrebbe dato delle garanzie e ricadute sul territorio valdostano...4 anni fa!

Presidente - Collega Ferrero? Per fatto personale. Prego.

Ferrero (M5S) - Prendo atto con soddisfazione del refuso che c'è sulla questione delle graduatorie, quindi non presenterò una risoluzione come avevo intenzione di presentare. Ovviamente le due questioni stanno però su piani diversi...sicuramente i boschi della Valle d'Aosta hanno delle caratteristiche che li rendono, da un punto di vista dello sfruttamento, meno redditizi di quelli magari di altre regioni, però ci sono le montagne, ci sono le Alpi anche nelle altre regioni; non ci sarà la stessa redditività, però c'è un discorso che è un discorso di salvaguardia del patrimonio ambientale, un discorso di presidio del territorio, e quindi è un investimento che si risolve poi anche in un risparmio nel momento in cui ci sono degli eventi calamitosi, perché dove c'è il bosco che è tenuto bene ovviamente il territorio resiste meglio, dove la manutenzione dei torrenti è fatta magari in maniera sistematica e non assegnando sempre gli appalti e le forniture col metodo dell'urgenza, ci possiamo dotare di un piano regionale annuale di manutenzione di tutti i nostri corsi d'acqua, e non affidare sempre il lavoro a Tizio, all'amico, al cugino, al fratello. Certo, è più comodo, con la procedura d'urgenza fai un certo sviamento delle procedure di aggiudicazione perché c'è l'urgenza, l'emergenza, e via di seguito, ma possiamo effettivamente utilizzare meglio i nostri soldi e impiegare del personale costantemente per un'opera di salvaguardia del territorio e di valorizzazione del territorio. Quindi ci sono queste due cose: la redditività, la salvaguardia e la tutela del territorio e, di conseguenza, la tutela della nostra regione.

Vediamo quindi complessivamente la questione e troviamo ragionevolmente una soluzione, se vogliamo trovarla; se poi, invece, la precarizzazione, quella che tiene con il cappio al collo le persone, è la soluzione che si vuole adottare per poi ottenere qualcos'altro nei momenti giusti, allora questo è tutto un altro discorso, ma a questo discorso noi non ci stiamo!

Presidente - Passiamo al punto 33 all'ordine del giorno.