Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 478 del 11 marzo 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 478/XIV - Interpellanza: "Ipotesi di smantellamento dell'armadio farmaci informatizzato installato nei locali della Chirurgia generale dell'Ospedale Parini" e interrogazione: "Notizie in merito al servizio di gestione informatizzata del farmaco presso il Reparto di Chirurgia".

Presidente - La parola alla collega Fontana.

Fontana (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Venuti a conoscenza che è intenzione dell'Unità Sanitaria Locale procedere allo smantellamento dell'armadio farmaci informatizzato installato due anni fa nei locali della Chirurgia generale al quarto piano dell'ala di ampliamento dell'Ospedale Parini; ricordato come quell'evento fosse stato sollecitato dal Direttore di Chirurgia vascolare come importante per una migliore gestione del servizio di somministrazione farmaci ai pazienti...per installare quell'attrezzatura si resero necessari dei lavori di parziale ristrutturazione dei locali al servizio della Chirurgia generale con demolizioni di pareti, nuove costruzioni, revisione di reti tecnologiche, forniture di nuovi arredi e soprattutto fu necessario prevedere dei corsi specifici di formazione per il personale sanitario che avrebbe poi dovuto usare il nuovo sistema informatizzato per la gestione dei farmaci.

Considerato che tutti gli interventi di cui sopra hanno avuto un costo e che ora si intende smantellare, vanificando sia gli sforzi economici, che di formazione del personale a suo tempo effettuati; appreso dalla letteratura scientifica che circa il 4 percento dei casi letali accertati di pazienti ricoverati è dovuto ad errori nelle somministrazioni dei farmaci; preoccupati dalla decisione che pare abbia adottato il nuovo Direttore generale dell'Azienda sanitaria, orientato in modo eccessivo al taglio dei costi senza ragionare sull'effetto che questi possono avere sul servizio prestato, vogliamo sapere dall'Assessore: "se è a conoscenza di questa decisione e in caso affermativo quale sia il suo intendimento in merito; quanto sono costati i lavori di ristrutturazione dei locali della Chirurgia per adibirli al nuovo servizio di gestione informatizzata del farmaco (demolizioni, nuove costruzioni, rifacimento della rete impiantistica, acquisto arredi, corso di formazione per il personale infermieristico); quanto costa, ora, lo smantellamento e riadattamento dei locali di cui trattasi e qual è il calcolo di costo-beneficio che dovrebbe stare alla base della scelta del Direttore generale per rinunciare ad un servizio ormai avviato sul quale si stanno orientando ormai la maggior parte dei centri ospedalieri qualificati italiani". Grazie.

Presidente - La parola, per la risposta, all'Assessore Fosson.

Fosson (UV) - Sì, grazie Presidente.

Non è semplice intervenire su quest'interpellanza, voglio solo però, per correttezza, fare due precisazioni: la prima è che l'armadio dei farmaci è stato posizionato nel 2010 prima in Gastroenterologia e poi nel 2011 in Chirurgia vascolare, quindi gli armadi sono due; la seconda come funziona quest'armadio, cioè, in visita, il medico fa delle prescrizioni sul tablet, queste prescrizioni vanno ad un terminale informatico che è a Piacenza dove veniva gestita la dose giornaliera nominale del paziente e quindi poi portata da noi. Per alcuni farmaci questi invece non entravano in tale circolo, per esempio, non entravano le idratazioni, le flebo, eccetera. Lei riferisce di sicurezza, che mi ricordi io nella trentennale esperienza l'unico problema che noi abbiamo avuto di alterata somministrazione di un farmaco è stato in Geriatria: una flebo al posto dell'altra e questo è un titolo di merito per i nostri operatori.

Fatte queste premesse appunto che gli armadi erano due e che servivano quindi il 7 percento di tutta la popolazione ospedaliera e quindi non per tutti i farmaci, rispondo alle sue osservazioni. Il posizionamento dell'armadio dei farmaci informatizzato è avvenuto nel 2011, mentre quello della Gastro nel 2010. La preparazione strutturale ha comportato una spesa di circa 20.000 euro, consistenti in lavori che, non essendo specificamente collegati, non hanno necessità adesso di rimessa in pristino e in funzionale... Sono andato a visitare la Chirurgia vascolare in questi giorni, hanno spostato via l'armadio e rimane la parete che era stata tutta rifatta, ma non era un incavo, eccetera, era un solo un armadio attaccato lì, per cui il costo di smantellamento non esiste, la Gastro viene al Parini quindi a maggior ragione non sarebbe stato utilizzato. Rispetto alla sperimentazione, si è determinato un costo complessivo di noleggio delle attrezzature, di software, di operazioni di spacchettamento dei farmaci che erano delocalizzati nella provincia di Piacenza e di formazione del personale di 402.000 euro, quindi 402.000 più quei 20.000 di cui le ho detto prima. Non si rendono, come le ho detto, necessarie delle opere di ripristino, il costo di smontaggio degli armadi resta a carico del fornitore, in quanto gli armadi non sono di proprietà; la struttura, per contratto, era sperimentale e finalizzata a validarne la certezza gestionale, quindi era solo per qualcuno, la sicurezza non era per tutti.

A fronte del problema centrale di quest'interpellanza, se questa struttura...quest'esperimento oneroso potesse essere generalizzato, cioè riportato a tutti, in relazione a questa problematica, la Direzione Generale USL ha fatto una relazione su tale sperimentazione siglata e, se vuole, gliela potrò far avere, su cui hanno lavorato i responsabili della farmacia, dell'ingegneria clinica...di Chirurgia vascolare e quella di Gastroenterologia, sottoscrivendo, appunto, una relazione dalla quale emerge che la sperimentazione ha presentato aspetti positivi, ma anche aspetti contrassegnati da elementi di criticità, che imporranno delle riflessioni di carattere tecnico, economico ed organizzativo e questa relazione è allegata alla delibera del Direttore generale n. 1093.

Si è reso quindi necessario richiedere al fornitore una valutazione economica dell'estensione del servizio a tutti i reparti, poiché la sperimentazione aveva riguardato soltanto il 7 percento...10.136 giornate di degenza contro le totali di 139.644...e questo è il cardine correttamente da dirle. I costi previsti per tali implementazioni al netto delle problematiche logistiche...sarebbero costati 7.783.000 euro, IVA compresa, con un canone novennale, quindi con un costo annuale di 864.000. Sulla scorta di questo - è una cosa che condivido anch'io -, si è deciso in questo momento di soprassedere ad un esperimento di questo tipo, che, mi permetta, non è stato utilizzato da tutti gli ospedali; io ho fatto una ricerca, ho fatto fare una ricerca, ma forse lei potrà aggiungere qualcosa, che era un progetto spinto dal Ministero un po' di anni fa, che in pratica però è stato sostituito da altre soluzioni di cui io le dirò. Al momento attuale, dalle nostre informazioni, questo è ancora attivo in poche aziende: Alessandria, Pavia, Cremona, Genova e Bergamo. Ecco quindi che, dal punto di vista del rischio clinico, su cui il progetto era stato contrassegnato, devo dire che l'informatizzazione dell'ospedale era il METRAK, però adesso è stato sostituito da una fase sperimentale più ampia denominata TRACK. Questo track da ottobre 2014 permetterà l'informatizzazione di tutta la terapia in tutti i reparti dell'ospedale con dei costi estremamente minori di 40.000-50.000 euro; questo però permetterà di utilizzare quella formazione che è stata fatta negli operatori. In ogni caso la terapia sarà informatizzata e risulterà sulla cartella clinica e quindi di possibile visione per tutti gli operatori.

Concludo dicendo che era una sperimentazione onerosa, che non ha avuto dei risultati solamente positivi e soprattutto che prevedeva, perché fosse estesa a tutto il reparto, dei costi enormi, come ho detto 7.800.000 euro. Il sistema sarà sostituito dal track information, eccetera, per cui la preparazione del personale non andrà sicuramente perduta e questo quindi darà una sicurezza non solo a due reparti, ma a tutti i reparti. Questo può sembrare un taglio, mi permetto di dire che noi stiamo facendo una grande fatica, lo ricordavano prima tutti, per mantenere dei servizi fondamentali, che non siano delle sperimentazioni, ma che siano altre cose, e mi permetto di dire ciò perché non è un traguardo che ho raggiunto io, ma tutta la sanità valdostana e di tutti coloro che, quindi, hanno lavorato nella sanità valdostana, e questo glielo dico con certezza. Mentre, per esempio, per grandi ospedali come quello di Ivrea che serve 500.000 utenti, se un utente si presenta durante la settimana con un infarto del miocardio, tranne due giorni alla settimana, questo viene messo su un ambulanza con un anticoagulante e mandato dentro un centro specializzato, che sarebbe poi Torino San Giovanni. Da noi, per 120.000 abitanti, se uno arriva con un infarto del miocardio all'Ospedale di Aosta, avrà una coronarografia e un'angioplastica nel giro di tre ore! Questi sono i risultati, i servizi fondamentali ottenuti per il lavoro di tutti, eccetera, che noi vogliamo mantenere soprattutto. Grazie.

Président - Pour la réplique, la parole à la collègue Fontana.

Fontana (PD-SIN.VDA) - L'ho ascoltata con molta attenzione, Assessore, e ho visto quello che ha cercato...ho capito che condivide questo smantellamento, ma io mi chiedo due cose: sono contenta che non ci sono costi per lo smantellamento, mi sembra di aver capito così, non ho capito bene i costi del nuovo servizio, se ha detto che sono 50.000 euro...40.000 euro, ma io mi chiedo però...abbiamo speso 422.000 euro in due anni...

(interruzione dell'Assessore Fosson, fuori microfono)

...sì, va bene, comunque sono 422.000 euro, mi dice che è stato fatto in via sperimentale...da quello che avevo capito, era stato un servizio voluto perché sembrava che funzionasse, adesso, da quello che lei sta dicendo, sembra che non dà la sicurezza a tutti, che va bene smantellarlo. Io mi chiedo: prima di fare queste cose, qualcuno ci pensa? Siamo cioè arrivati ad un punto che mettiamo i ticket sulle visite sanitarie, facciamo dei progetti sperimentali...penso alla ludoteca dei bambini che costava sui 30.000 euro, l'abbiamo chiusa per risparmiare! La medicina integrata per le donne che era un servizio che funzionava, questo, da quello che so io, è un servizio che funzionava...per arrivare qui in aula e dire: "costava troppo, adesso costa di meno...non funzionava...", ma io chiedo a chi ha voluto questo servizio che mi spieghi cosa facciamo di questi 422.000 euro buttati al vento! Questo però ce lo deve spiegare! Perché veramente io non capisco più niente! Noi siamo...come partito, abbiamo sempre chiesto...bisogna veramente stare attenti agli sprechi, ma gli sprechi per noi sono...si può risparmiare sugli affitti, sulle consulenze, ma sui servizi necessari che funzionano bisogna veramente non tagliare! È inutile che diciamo: "non tagliamo i servizi", invece adesso abbiamo soldi in meno, questo lo capiamo! Effettivamente però questo è un insulto...Assessore, io non riesco a capire, sono allibita nel sentire queste cose! Non dico altro!

Président - Pour la réplique, la parole au collègue Fabbri.

Fabbri (UVP) - Merci Madame la Présidente.

Quello che volevo dire in parte è stato detto con enfasi dalla collega Fontana, però anch'io, sentendo queste cose, studiando l'interpellanza e l'interrogazione, penso che in chi ci sta ad ascoltare, queste cose non possono aver suscitato che un sentimento così...dico un misto di stupore, direi quasi di rabbia per come sono stati spesi dei soldi pubblici! Mi chiedo se questo sia un caso unico, io me lo auguro, ma, ahimè, penso proprio di no, ne dubito! Oltretutto nel 2012 o 2011, quando è stata fatta questa sperimentazione, cominciavano già ad esserci dei dubbi sulla consistenza dei bilanci della Regione! Se noi teniamo conto che il trasferimento alla sanità comporta dal 25 al 30 percento del bilancio regionale, dobbiamo stare attentissimi a come vengono usate queste risorse, anche perché è veramente una zavorra questa spesa sanitaria, che blocca le possibilità di ripresa economica della Regione...se vengono spese male!

Ritorniamo comunque al nocciolo della questione: questo è stato, come diceva la collega, uno spreco inaudito, in cui non ci viene detto con che logica sia stato fatto! È un'operazione che è stata condotta quando già si sapeva che c'erano dei grossi problemi di bilancio. Chiedo allora con che logica sia stata avallata quest'operazione e soprattutto chi e con quale logica ha ideato questa sciagurata operazione. Spero che in qualche modo ci venga spiegato, perché non si può passare sotto silenzio una cosa del genere! Sono 420.000 euro! Sono delle cifre importantissime! Chiediamo, Signor Assessore, che qualcuno ci venga a spiegare come è stata anche ideata questa cosa e che ce ne dia spiegazione e soddisfazione! Grazie.

Président - Merci. Point 30 à l'ordre du jour.