Oggetto del Consiglio n. 475 del 11 marzo 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 475/XIV - Interpellanza: "Notizie in merito all'organizzazione di attività di formazione professionalizzante dei docenti delle scuole valdostane e di percorsi abilitanti speciali da parte dell'Università della Valle d'Aosta".
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Laurent Viérin, per l'illustrazione; ne ha facoltà.
Viérin L. (UVP) - Merci.
Nous affrontons une autre question, une question scolaire qui est du ressort en partie de l'Administration régionale, en partie de l'Université de la Vallée d'Aoste, après la question de ce matin sur les cours dont on a parlé. On parle maintenant des parcours habilitants scolaires. Ce sont des cours qui vont résoudre en partie la question des précaires valdôtains, il y a une grande attente, et ce sont des cours qui sont organisés pour l'habilitation à l'enseignement. Cette question a été à la une ces semaines, car les organisations syndicales, les enseignants, le monde de l'école, même l'Administration s'est bougée, s'est bougée pour informer pour essayer de dire que ces cours vont être organisés et il y avait encore des questions à régler sur les temps, sur quels cours auraient été organisés, même si cette semaine, parait-il, tout a déjà été résolu à travers une conférence de presse.
Par notre initiative nous voulons signaler l'attente qu'il y a dans la communauté scolaire sur cette question, nous interroger sur le rôle de l'Université de la Vallée d'Aoste qui voit un engagement entre l'Université et le Polytechnique d'environ 1 million d'euros pour l'organisation de cours qui sont payés par les enseignants, et qui sont donc un service à notre communauté. Nous voudrions aussi comprendre sur la base de quel critère les cours ont été activés et pourquoi certains cours n'ont pas été activés, donc ils vont obliger nos enseignants valdôtains à sortir de la Vallée d'Aoste, aller à Turin ou ailleurs pour suivre ces cours d'habilitation.
On voudrait savoir aussi sur la question des temps, car ces cours, parait-il, vont être organisés en été, et donc avec des retards sur l'insertion dans les listes pour l'enseignement. Le rôle du Polytechnique aussi, question assez importante, car nous avons un Polytechnique, et le Polytechnique n'a pas activé des cours, et donc, là aussi, quelle fonction et quel rôle nous entendons donner aujourd'hui à travers cette convention au Polytechnique...il a déjà fait discuter sur le rappel...aujourd'hui, au moins, il aurait pu aller dans la direction d'organiser certains cours. Donc: la mission de l'Université, pourquoi certains cours et pas d'autres, quel est le rôle du Polytechnique et pourquoi certains faits se sont produits. Merci.
Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Farcoz, per la risposta da parte del Governo; ne ha facoltà.
Farcoz (UV) - Merci Président.
Oui, en effet nous avons organisé cette conférence de presse pour mettre fin à ce qui est un parcours tout à fait long, qui a débuté dans l'automne 2013 et qui est terminé, pour ce qui concerne l'organisation, dans cette semaine. Évidemment un parcours pas simple, un parcours dans lequel on devait, en quelque sorte, toujours suivre ceux qui étaient les décrets du Gouvernement, mais quand même à la fin nous avons été à même de donner des réponses immédiates et des réponses ponctuelles aux précaires du Val d'Aoste. La ringrazio dunque per questa interpellanza, che ci offre ancora una volta l'occasione di spiegare in qualche modo quello che è stato il percorso, come dicevo, non semplice, che ha portato all'organizzazione di questi PAS.
Per quanto riguarda la prima domanda, quindi, tra i corsi dell'Università vi è sicuramente la formazione professionalizzante dei nostri docenti, come lei sa bene, all'interno delle norme e delle regole definite dal Ministero dell'istruzione e ricerca universitaria. È da ricordare però che questi PAS dovevano essere organizzati senza oneri a carico dell'Amministrazione, ed è per questo che, appunto, i precari dovranno pagarsi quella che è la retta. Nota di merito: qui, in Valle d'Aosta, in nostri precari pagheranno meno di alcune zone d'Italia.
Per quanto riguarda la seconda domanda: "quali motivi abbiano impedito all'Università della Valle d'Aosta l'organizzazione di un numero pressoché totale di Percorsi Abilitanti Speciali", il decreto ministeriale 58 del 28 luglio 2013, istitutivo dei percorsi abilitanti speciali, prevede che, di norma, non si istituiscano corsi con meno di 10 iscritti e postula la stipula di accordi quadro tra uffici scolastici regionali per noi, la Sovrintendenza, gli Atenei e le AFAM per facilitare l'adesione ai PAS sul territorio nazionale. Sin dall'inizio, la Sovrintendenza agli studi ha orientato il proprio operato nell'ottica proprio di garantire il maggior numero possibile di ammessi ai PAS in Valle d'Aosta alla frequenza dei corsi, anche nel caso in cui gli iscritti ad una classe di corso fossero poche unità, ovvero minori di 10. Di conseguenza, sin dal mese di ottobre, ancora in assenza del decreto attuativo di definizione delle modalità di realizzazione dei percorsi, l'Université du Val d'Aoste, su sollecitazione della Sovrintendenza, ha incominciato a valutare quali corsi sarebbe possibile attivare completamente in Valle e per quali corsi era indispensabile la collaborazione con l'Università del Piemonte. Ai primi di novembre, appunto, si sono cominciati gli incontri con l'Ufficio scolastico regionale del Piemonte, il CIFIS, ovvero il Centro Interateneo Formazione Insegnanti Secondari, deputato all'organizzazione dei corsi per l'Università del Piemonte, l'Accademia Albertina e i Conservatori, sempre del Piemonte, in considerazione del fatto che il Conservatorio della Valle d'Aosta non attiva, al suo interno, gli insegnamenti di didattica della musica necessari per i PAS, appunto per addivenire ad un accordo che, come poi vedremo, è stato siglato. Il 22 novembre usciva il decreto ministeriale n. 45 che definiva, seppur in modo ancora in modo molto generico, le modalità attuative dei PAS, prevedendo due moduli distinti: uno pedagogico di base e uno dedicato alle materie specialistiche. Considerato che gli insegnamenti attivi presso l'Ateneo valdostano comprendono le pedagogie di base, sempre nell'ottica di favorire gli insegnanti valdostani, si è deciso allora di svolgere il modulo di base presso l'Ateneo valdostano e di accordarsi con le Università del Piemonte per permettere agli interessati di seguire i moduli specialistici in Piemonte in quanti insegnamenti non fossero presenti in Valle d'Aosta. Nella trattativa si è anche chiesto di poter svolgere presso la sede di Verrès del Politecnico di Torino i moduli specialistici per gli insegnamenti di pertinenza. A questo punto, nuovamente per spiegare la complessità e la tempistica necessaria per definire la questione, l'Ufficio scolastico regionale del Piemonte ha proceduto a graduare gli ammessi su 3 anni della possibile attivazione dei PAS, secondo le indicazioni che sono contenute appunto nel decreto ministeriale n. 45, mentre l'Università della Valle d'Aosta ha proceduto ad organizzare i corsi per tutti gli ammessi valdostani entro la fine di quest'anno accademico (quindi questa è una grossa differenza che dà sicuramente merito a quella che è la nostra organizzazione).
Dato che la graduatoria su 3 anni riduce notevolmente il numero degli aventi diritto a seguire i corsi specialistici del Politecnico quest'anno, per quanto riguarda appunto la terza domanda dell'attivazione dei PAS al Politecnico di Torino presso Verrès, il Centro Interateneo Formazione Insegnanti Secondari del Piemonte ha quindi chiesto, in un primo momento, che i corsisti della Valle d'Aosta si facessero carico di pagare, oltre alla retta prevista, anche i viaggi dei docenti che arrivano da Torino e, in un secondo momento, però, proprio in virtù del fatto che a Torino si sono organizzati su 3 anni, alla luce della quantità anche dei corsi attivati a Torino, ha comunicato l'impossibilità del Politecnico a distaccare per poche unità di studenti i docenti che svolgevano già i corsi a Torino. Per dare conto di tutte le complessità incontrate, va anche detto che ad un certo punto l'Ufficio scolastico regionale del Piemonte ha rappresentato grosse difficoltà all'inserimento degli ammessi ai PAS della Valle d'Aosta che, a loro avviso, "rubavano" il posto ai piemontesi. Ancora: da un lato, le organizzazioni sindacali regionali pretendevano - anche correttamente, ma senza tener conto delle indicazioni di graduazione del decreto ministeriale n. 45 - che quest'anno i valdostani svolgessero tutti i corsi in Piemonte, sopravanzando anche gli stessi aventi diritto piemontesi, e, dall'altro, le organizzazioni sindacali piemontesi, per far maggior spazio ai docenti piemontesi, contestavano la stipula dell'accordo quadro con la Valle d'Aosta. A seguito comunque di molteplici contatti e trattative, gli accordi presi sono stati mantenuti, e la Sovrintendenza ha garantito quindi gli accordi tra tutti gli enti formatori interessati nel rispetto delle indicazioni ministeriali, mentre l'Università della Valle d'Aosta ha garantito, a tutti i docenti che svolgono i moduli specialistici in Piemonte, la conclusione del modulo di base entro giugno, per consentire loro, appunto, nei casi in cui questo succederà, di svolgere l'esame conclusivo a Torino entro luglio. In considerazione dei numeri elevati dei partecipanti, i docenti che svolgeranno tutti i corsi in Valle d'Aosta inizieranno a giugno e termineranno probabilmente entro settembre-ottobre. Evidentemente la preoccupazione di questi ultimi è quella di non entrare nelle graduatorie, e quindi di non abilitarsi in tempo. Il problema è effettivamente complesso non solo per i docenti valdostani, ma per quelli di tutta Italia, molti dei quali non si abiliteranno in tempo per la riapertura delle graduatorie. Non è ancora nota la data di riapertura delle graduatorie; alcune fonti parlano appunto di maggio, quando quasi certamente nessun corso in tutta Italia sarà terminato. Molto probabilmente il Ministero - e qualche notizia è già trapelata in questo senso - individuerà una soluzione transitoria per riconoscere ai docenti frequentanti - e frequentati i PAS, abilitati e no - una collocazione più vantaggiosa in graduatoria. In estrema sintesi, una vicenda complessa e articolata in cui la Sovrintendenza si è mossa in stretta collaborazione con l'Université du Val d'Aoste per assicurare tutela, informazione e assistenza ai docenti valdostani.
Je crois donc que tous les efforts faits dans ce sens ont abouti à des résultats très concrets et il est évident que le temps dédié a duré presque 6 mois de travail, évidemment avec une disponibilité totale soit du bureau de la Surintendance que des bureaux de l'Université du Val d'Aoste. Merci.
Si dà atto che dalle ore 17,09 assume la presidenza il Presidente Emily Rini.
Rini (Président) - Pour la réplique, la parole au collègue Laurent Viérin.
Viérin L. (UVP) - Merci Président.
Ringrazio l'Assessore per la lettura puntuale della nota che evidenzia la complessità del problema, la difficoltà e tutte le questioni tecniche, che però portano ad alcune considerazioni. Intanto, dopo la questione di questa mattina, che ha visto aspettare un anno per l'organizzazione di un corso per l'abilitazione al sostegno...abbiamo visto questioni ministeriali, che le questioni sono complesse...sulla questione dei PAS siamo alla solita problematica: si cerca di addossare fuori dai nostri confini responsabilità che, invece, sono qui, in Valle!
Cercherò di evidenziare i paradossi, perché la nota che le hanno preparato...va tutto bene, Assessore, però si sono probabilmente dimenticati di evidenziare alcune questioni che non fanno onore al radicamento territoriale che la nostra Università dovrebbe avere! Allora, intanto, ricordando che investiamo nell'Università circa 10 milioni di euro tra Università della Valle d'Aosta e Politecnico, assieme a tutta la questione di funzionamento e di pulizia del "Brambilla", direi che una realtà così importante dovrebbe avere almeno un'attenzione nelle funzioni formative per i nostri docenti. E vi dirò perché, e chiederò anche magari a qualche Assessore come l'Assessore Fosson se è a conoscenza che per la classe di concorso di igiene i nostri insegnanti dovranno andare a Novara...e lo sa dove conseguiranno eventualmente questo percorso, questo PAS? Nella facoltà di infermieristica di Novara...quando abbiamo un sistema universitario che potrebbe e poteva attivare, in questa facoltà, in Valle d'Aosta, questo PAS! Assessore, se lo pagano e pagano meno di altri...mi sembra siano 100 euro in meno...ma si devono pure pagare i costi di trasporto, ammesso che il trasporto sia possibile, e ci appelliamo all'Assessore Marguerettaz...facciamoli anche pagare di più, visto che già devono andare fuori Valle! I paradossi sono questi: l'Università deve attivare almeno i corsi che sono di competenza delle facoltà che noi abbiamo! Altro esempio: la classe di concorso 19A, Diritto ed Economia...Assessore Farcoz, magari servirà anche a lei...per accedere al PAS dovranno andare fuori Valle. Abbiamo una Facoltà di Economia sì o no nell'Università della Valle d'Aosta? Allora la domanda era...e forse cercheremo di essere più espliciti nelle nostre richieste, non siamo stati abbastanza chiari, così che le note che le preparano non vanno nell'ottica di chiarire la sua posizione...ma noi volevamo sapere perché certi corsi sono stati attivati e altri no. Lei ci dice: "mah, di solito è 10, ma noi li attiveremmo anche sotto i 10", allora perché la classe di concorso su Diritto e Economia, con una Facoltà di Economia, qui, in Valle, non è stata attivata qui, in Valle, e bisogna andare fuori Valle, domanda? Lei ha risposto tutt'altro!
Altra questione è l'indecenza del Politecnico, l'indecenza del Politecnico...ma il Politecnico è una sede didattica! Perché i nostri insegnanti dovranno andare a Torino, in via Galileo Ferraris, per frequentare questi PAS? E vi faccio degli esempi: 16 persone, Assessore, 16, con la classe di concorso di tecnologia! Altro aspetto di sua competenza, Assessore Fosson: tecnico-pratico, quelli del Don Bosco...dovranno andare a Torino, quando abbiamo la possibilità di un Politecnico che ci costa una fucilata (per usare il gergo) e invece i nostri insegnanti dovranno andare fuori Valle! Allora, sono queste le risposte che a noi interessano, che alla gente e agli insegnanti interessano, non la tiritera che lei viene qui a leggere! E poi sui tempi...tempi record! Questa settimana i titoli sono stati: "tempi record per l'attivazione"...ma quali tempi record? Io l'ho detto come battuta, ma qui c'è veramente un fuso orario diverso! I tempi record...se ci vuole un anno per organizzare un corso, al di là delle beghe ministeriali, va benissimo, se queste sono "les réponses ponctuelles" che voi ci fornite, noi siamo effettivamente basiti!
Quello che noi vorremmo far emergere, in conclusione, è che c'è disattenzione, c'è disattenzione su questo argomento. Si è organizzata una conferenza stampa cercando di anticipare, o comunque di veicolare informazioni che sono completamente fuorvianti, perché i tempi di attivazione non hanno nulla a che fare con le classi di concorso che vengono attivate, e questo creerà disagio per i docenti, che dovranno andare fuori dai nostri confini, e che tra l'altro sostengono questi corsi...qui non è un regalo fanno loro...e soprattutto non è colpa dello Stato, non è colpa dello Stato, perché qui siamo autonomisti quando conviene e quando, invece, bisogna esercitare le nostre competenze e non lo facciamo, diamo la colpa allo Stato! Abbiamo una Università, è una Università libera, la finanziamo completamente; c'era la possibilità, risolte le questioni ministeriali, di organizzare dei corsi abilitanti in Valle d'Aosta per le classi di concorso di queste persone...sono più di 100 persone che non hanno avuto delle risposte. Quindi va bene Lettere, va bene Lingue, ma ci sono delle Facoltà...e i paradossi sono quelli che ho cercato di evidenziare. Se poi non sono stato chiaro e non è stato semplice capire quello che noi abbiamo cercato di far emergere, torneremo sull'argomento.
Presidente - Punto 27 all'ordine del giorno.