Oggetto del Consiglio n. 474 del 11 marzo 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 474/XIV - Interpellanza: "Interventi per sollecitare la pronta ripresa del servizio postale nei territori in cui si verificano dei disservizi".
Presidente - Ha chiesto la parola, per l'illustrazione, il collega Guichardaz; ne ha facoltà.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Riproponiamo un'iniziativa riguardante un presunto malfunzionamento del servizio postale in alcuni Comuni dell'Alta Valle; in particolare ci riferiamo ai Comuni di La Salle e La Thuile. Dicevo "riproponiamo un'iniziativa" in quanto il 13 novembre scorso discutemmo del medesimo argomento, cioè di disservizi nella consegna della posta con riferimento ad altri Comuni...in particolare, all'epoca mi pare avessimo parlato del Comune di Saint-Pierre. Il Presidente Rollandin accolse il nostro suggerimento di intervenire su Poste Italiane per dirimere la questione...magari, poi, se ci fa la cortesia di spiegarci com'è intervenuto e l'esito del suo interessamento in merito...
Oggi le chiediamo, Presidente, di intervenire in maniera "decisa" con Poste Italiane, con i livelli istituzionali che lei riterrà di dover coinvolgere, perché non è più ammissibile che l'erogatore di un servizio fondamentale per i nostri concittadini come quello postale possa allegramente fregarsene delle proteste e delle segnalazioni degli utenti e delle istituzioni comunali. Dico e uso un termine così forte estrapolando...diciamo dal contenuto di un articolo de La Stampa del 28 febbraio 2014, nel quale si dice: "Telefonate e lettere di reclamo per denunciare i disservizi delle Poste non servono. A la Thuile, nonostante le sollecitazioni di miglioramento del servizio promosse dagli amministratori e dalla popolazione, i cittadini continuano ad avere dei problemi con la ricezione della corrispondenza. Un Consigliere di minoranza si è visto recapitare, a distanza di un mese, un bollettino di pagamento spedito 30 giorni prima da Courmayeur...questo a La Thuile... Insieme con un Consigliere di minoranza, anche la maggioranza, negli ultimi mesi avranno inviato più di 5 lettere di reclamo, e solo una volta è stato risposto con un semplice: ne prenderemo atto". Questo è un po' lo stralcio di questo articolo che rappresenta il disagio di queste persone che non riescono ad avere dal servizio postale una risposta...non dico una risposta decente o una rassicurazione, ma una risposta! I nostri Comuni non possono rimanere isolati a causa dei disservizi di Poste Italiane, esiste un contratto di programma tra Poste Italiane e Ministero competente (ne abbiamo già parlato la volta scorsa), esistono degli obblighi per cui il concessionario del servizio non può sottrarsi. La Regione deve pretendere il rispetto del contratto, perché non si tratta di un problema che può dirsi circoscritto a un singolo territorio o a un singolo Comune. Vorrei ricordare, come ebbi modo di dire la volta scorsa, che "il servizio postale - è scritto esattamente così nel contratto di programma - svolge un ruolo fondamentale nella funzione di coesione sociale ed economica sul territorio nazionale e regionale, consentendo l'accesso universale a servizi di interesse economico generale": questi sono i presupposti del servizio postale.
È pertanto necessario che l'Amministrazione regionale vigili su questi disservizi, che tra l'altro possono creare enormi problemi non solo ai cittadini, ma anche al sistema pubblico, al funzionamento degli uffici pubblici, utilizzando ogni tipo di strumento e supportando i Comuni in questa difficile vertenza. Grazie.
Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente Rollandin, ne ha facoltà.
Rollandin (UV) - Grazie Presidente.
Il collega ricordava che già a novembre era intervenuto per sottolineare i disservizi delle Poste. Sulla base di quello che è successo a novembre, il 5 dicembre 2013 ho inviato all'Amministratore delegato di Poste Italiane, Massimo Sarmi - darò poi la copia della lettera, lei diceva che voleva la documentazione - e all'allora Viceministro dello sviluppo economico, Catricalà, una nota per segnalare la situazione del servizio postale in Valle d'Aosta, in particolare il disservizio del recapito della corrispondenza, chiedendo di adottare tutte le misure possibili per risolvere questi problemi.
Il 13 gennaio scorso, abbiamo ricevuto una risposta da parte del Direttore affari istituzionali dell'azienda, in cui si dice, sostanzialmente, che il recapito della corrispondenza in Valle d'Aosta ha avuto dei rallentamenti tra ottobre e novembre, ma che la situazione si è poi normalizzata. È evidente, pertanto, che i vertici di Poste Italiane non hanno esattamente il polso delle problematiche dell'azienda sul territorio valdostano, visto che la situazione di recapito non pare essere rientrata nella normalità, e soprattutto non vi è alcuna strategia di sviluppo dell'azienda per la Valle d'Aosta, considerato che l'unica proposta concreta è quella dell'installazione delle cosiddette "cassette modulari". Situazione, questa, che ci è stata confermata dalle organizzazioni sindacali che abbiamo incontrato martedì 4 marzo scorso, al fine di conoscere, dal loro punto di vista, lo stato complessivo della situazione del servizio in Valle e lo stato del confronto in atto tra sindacati e azienda. A seguito di questo incontro, per rispondere alla domanda, abbiamo concordato con le organizzazioni sindacali di effettuare un nuovo intervento presso l'azienda, in particolare presso la Direzione Nord-Ovest per competenza territoriale e presso il Ministero dello sviluppo economico, affinché vi siano degli interventi - sia sotto il profilo dei livelli occupazionali, sia dal punto di vista organizzativo - tali da garantire ai valdostani il servizio che Poste Italiane è obbligato, come da contratti di servizio, a fornire a tutto il territorio italiano. Naturalmente di questo facciamo parte anche il Deputato e il Senatore. Voglio ricordare...a lei che è attento a quello che succede...penso che non le siano sfuggite le continue interrogazioni che a livello parlamentare vengono fatte sui disservizi delle Poste su tutto il territorio nazionale.
Ora, quindi, le darò copia della lettera che è stata inviata, sia quella di allora a cui c'è stata una risposta appunto a gennaio...ma la cosa singolare di questa risposta, che è stata a suo tempo inviata, è che tra le motivazioni, oltre a dire che si rientra nella normalità, c'è in particolare il fatto che nel centro distribuzione di Aosta sono stati registrati nei mesi di ottobre e novembre dei rallentamenti nella consegna della corrispondenza, in quanto taluni invii di posta prioritaria destinati a località valdostane, spediti da clienti locali o dalla Regione, riportano solitamente indirizzi in lingua francese e sono privi di elementi identificativi della provincia. Questi sono due degli elementi che sono riportati nella lettera - se vuole le farò copia - per dire come mai ci sono alcuni ritardi, c'è proprio un confronto di queste ultime notazioni. Darò poi la copia della lettera che è stata inviata sia al dottor Luigi Orlando, dove si segnalano tutte le disfunzioni che lei ha correttamente riportato, sia a Massimo Sarmi, dov'è stato ricordato appunto che il discorso della provincia non c'è da quel dì e riportando tutte quelle nozioni che sono riferite alla caratteristica del francese, che a livello regionale è costituzionale, è statutario, e quindi non credo sia un'eccezione o un elemento di intoppo per la distribuzione della posta. Ecco, questo è per dire qual è il rapporto, che sicuramente rende difficile anche capire quali potranno essere, e in quali tempi, i miglioramenti. Lei faceva riferimento a tutte le disfunzioni ricordando tutti gli articoli, la posta...in tutti i Comuni della Valle ci sono delle inefficienze, delle difficoltà, dei mancati servizi che sono purtroppo sollevati sia da persone singole, che dai Comuni, che dagli imprenditori...purtroppo è questa la situazione.
Noi abbiamo fatto questo, ma ci attiveremo ancora di più, perché purtroppo finora non ci sono stati i risultati; quindi credo che sotto questo profilo, condividendo quello che lei ha detto, faremo il massimo perché ci sia un impegno in tale direzione. Sicuramente il fatto che ci siano all'orizzonte dei cambiamenti anche sull'orientamento delle Poste, sul core business, ci lascia un po' perplessi, perché oggi, come lei sa, le Poste hanno tante attività...quella di distribuire la posta credo che sia quasi l'aspetto marginale, è quello che rende meno, perché oggi tali funzioni sono chiamate, da parte loro, "funzioni residuali". Ecco, per noi evidentemente non è così; vogliamo sostenerlo con forza e, in questo modo, agiremo di conseguenza. Grazie.
Presidente - Ha chiesto la parola, per la replica, il collega Guichardaz; ne ha facoltà.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - E che dire? Pare che ogni commento sia superfluo. Mi sembrava di essere stato un po' duro, ma devo dire che la replica del Presidente Rollandin, che condivido...in questo caso credo che non ci siano schieramenti di maggioranza e minoranza, quando si tratta di servizi essenziali...ci dice di un servizio postale che evidentemente si prende i suoi tempi, che evidentemente non ha molto a cuore il nostro territorio, e a cui interessa relativamente poco - come ha detto il Presidente - adempiere...diciamo alla mission primaria, che è quella della distribuzione del recapito...anche i tempi che lei ci ha descritto (dal 5 novembre al 13 gennaio) la dicono lunga sul ritmo che evidentemente questi signori hanno, si prendono...sì, probabilmente gliel'hanno recapitata con un mese di ritardo, ma se sono datati è facile che siano arrivate a febbraio. Sì, facciamo pure due risate su questa cosa, però...
Purtroppo devo dire che la situazione del servizio postale fa il paio con la situazione della nostra ferrovia, cioè noi siamo una regione di confine, una regione che probabilmente, complessivamente, viene sottovalutata anche nella sua importanza in quanto regione comunque di questo territorio, regione di collegamento, carrefour d'Europa...evidentemente siamo carrefour d'Europa solo quando è il caso di fare delle...che ne so io? delle proclamazioni o quando è il caso di raccontarci un po'...
Io non so tanto cosa dire...l'unica cosa che posso dire è che l'Amministrazione regionale...siccome a La Salle, per esempio, i cittadini stanno facendo - da quello che leggo sul giornale - una raccolta di firme da inviare agli Amministratori, i quali poi a loro volta dovrebbero inviarle all'Amministrazione regionale...prendiamo in carico, tutti insieme, questa problematica, e portiamo allo sfinimento i vertici delle Poste Italiane affinché risolvano questo problema. Secondo me dobbiamo essere anche molto mordaci su quest'aspetto, perché mi rendo conto che gli si può raccontare ciò che si vuole, ma siccome è un servizio che ha evidentemente poco interesse ad essere implementato o ad essere efficientato come si deve, l'unica possibilità che abbiamo è quella di arrivare a spingere fino al punto di sfinirli, o non so se è possibile trovare delle soluzioni alternative, e quindi uscire da questo canale di distribuzione utilizzando magari altri distributori o altre opportunità se non vi sono dei vincoli di monopolio. Grazie.
Presidente - Punto 26 all'ordine del giorno.