Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 469 del 11 marzo 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 469/XIV - Interpellanza: "Notizie in merito all'andamento della Struttura complessa di Chirurgia vascolare".

Presidente - Saremmo al punto n. 20 dell'ordine del giorno; se siete d'accordo, colleghi, passiamo al punto 21 e poi riprendiamo col punto 20. Punto 21.

Pour l'illustration, la parole au collègue Guichardaz.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Già dal titolo "Notizie in merito all'andamento della Struttura complessa di Chirurgia vascolare", la nostra iniziativa, questa interpellanza, può apparire un po' circoscritta, in quanto si propone di approfondire le modalità di gestione di una specifica struttura complessa dell'USL, cioè della Chirurgia vascolare. Perché questo interessamento per una singola struttura complessa, in gergo per un primariato, e non per un'altra o per una pluralità di strutture? A parte che a me interesserebbe avere i dati che abbiamo chiesto per la Chirurgia vascolare con riferimento a tutte le altre Strutture semplici e complesse dell'Azienda USL, anche solo per avere un quadro complessivo del nostro sistema sanitario regionale per poter cominciare a ragionare in termini di efficientamento e di razionalizzazione delle strutture...razionalizzazione che, come lei sa Assessore, è il necessario presupposto - lo dicevamo prima - per intraprendere un cammino di risparmio vero e duraturo, senza sacrificare la qualità del servizio, anzi dei servizi, senza dover ricorrere a ulteriori forme di compartecipazione da parte degli utenti, e mi riferisco in particolare ai ticket che, come tutti sappiamo, toccano soprattutto le fasce più deboli, e senza dover sacrificare gli organici...quando si toccano gli organici a rimetterci sono sempre i lavoratori più indifesi: i precari, i meno qualificati, gli addetti ai servizi. Ed è in quella direzione che va anche l'interpellanza sulla riduzione dei primariati appena discussa, nella direzione cioè di razionalizzazione dei costi a cominciare dai vertici e non dalla base.

Per tornare a questa struttura in particolare...faccio rilevare tra l'altro che l'iniziativa è intergruppo, cioè è voluta da UVP, ALPE, PD-Sin.VdA e Movimento Cinque Stelle...dicevo, per tornare all'iniziativa riguardante la Struttura complessa Chirurgia vascolare, ci interessa avere sue notizie - e per il momento ci limitiamo a questa singola struttura come dicevo all'inizio - giusto per fare una sorta di refresh, per cercare di capire, adesso che sono trascorsi 4 anni dalla vicenda che fu su tutte le prime pagine dei giornali, a che punto siamo.

Non so se ricordate, colleghi, il polverone che si alzò intorno alla nomina dell'attuale primario di Chirurgia vascolare, il dottor Flavio Peinetti. Per chi non ebbe modo di seguire quella vicenda o per chi non se la ricorda, la riassumo in breve. Nel marzo del 2010 l'allora Assessore alla sanità, Lanièce, e l'allora Presidente della Giunta, Rollandin, preannunciarono, nel corso di una riunione dell'allora gruppo consiliare dell'Union Valdôtaine, che la dottoressa Stefania Riccardi - all'epoca Direttore generale dell'USL - avrebbe nominato, da lì a poco, il dott. Flavio Peinetti quale Direttore della Struttura complessa Chirurgia vascolare.

La cosa scatenò un pandemonio fuori e dentro l'Union Valdôtaine: fuori, in quanto il dottor Peinetti era stato candidato non eletto alle regionali del 2008 con l'Union Valdôtaine, quindi la nomina preannunciata in modo così improvvido, preannunciata dentro al gruppo consiliare del partito di maggioranza, non poteva non odorare di nomina politica, di premio di fedeltà, di riconoscenza post-elettorale per essere chiari. Tenete conto che il primario avrebbe dovuto essere scelto qualche giorno dopo dal Direttore generale dell'USL in piena e totale autonomia, e sulla base di criteri conformi a principi di imparzialità e buon andamento (almeno così prevedeva la norma e alcuni richiami giurisprudenziali dell'epoca). E quindi i politici notoriamente non imparziali, non sempre avvezzi a considerare le capacità e le competenze tra i criteri di valutazione dei nominati o, meglio, dei prescelti - ne abbiamo qualche esempio lampante - avrebbero dovuto tenersi ben lontani da quella nomina per non politicizzarla, per non contaminarla, se così si può dire.

Anche dentro la maggioranza ci fu qualche imbarazzo, e direi anche qualche reazione contrariata...ricordiamo cosa disse l'ex Senatore Fosson in un'intervista alla Gazzetta Matin del 29 marzo 2010, a commento della preannunciata nomina di Peinetti...disse: "si è deciso di far ritornare chi se ne era andato", senza per altro chiarire chi fosse il soggetto, o i soggetti, che avevano deciso di far ritornare il primario in questione (ricorderete che Peinetti e un bel gruppetto di medici della Chirurgia vascolare si dimisero, direi in modo non proprio consensuale, dall'USL valdostana per tentare l'avventura nel privato per andare a lavorare al gruppo policlinico di Monza...se non erro era il 2003). Le cronache parlarono, in occasione della nomina preannunciata, di "sfida per il potere, di scontro nell'Union, di atto che scuote la sanità valdostana"...questi sono i titoli della stampa di quell'epoca, del marzo del 2010. Sì, perché ci fu una sollevazione anche da parte dei sindacati della sanità e pure da parte di alcuni medici che considerarono tutta la vicenda un po' torbida. Insomma, per un po' di giorni lo scoop della stampa rese bollente quella poltrona. Naturalmente andò a finire come sempre va a finire qui da noi, come sempre è successo quando a preannunciare qualcosa o qualcuno è il Presidente Rollandin, e cioè che il dottor Peinetti fu nominato, a dispetto di ogni politica esterna e polemiche esterne, soprattutto interna, e i due preannunciatori di nomina non dovettero dare tante spiegazioni sul loro comportamento, perché evidentemente non lo ritennero necessario, e forse perché non gli furono più di tanto richieste.

Presumo che dopo quella vicenda non proprio edificante il dottor Peinetti abbia operato al meglio, nessuno di noi ha motivi per dubitarne, ma poiché noi siamo come San Tommaso e non ci fidiamo dei criteri di valutazione adottati sia dalla sua volta nominata Direttrice dell'USL, sia dal nominato a suo volta Assessore tecnico, né tanto meno ci fidiamo della capacità di valorizzare il merito a discapito dell'appartenenza politica o di qualche sorta di affinità del Presidente Rollandin, vogliamo, con questa iniziativa, chiudere o riaprire un cerchio, a seconda delle risposte che ci saranno date. Poiché il dottor Peinetti fu scelto senza alcuna pressione esterna, dichiarò in seconda istanza la dottoressa Riccardi, smentendo peraltro le sue dichiarazioni iniziali circa presunte "pressioni" di non si sa bene chi...dicevo, poiché il dottor Peinetti fu scelto in virtù delle sue "ottime capacità organizzative, per le sue innegabili attitudini relazionali, per la sua buona conoscenza del territorio, per l'ampia esperienza e casistiche trattate, per la sua considerevole produzione scientifica", oggi diamo modo a lei, Assessore, di dimostrare la correttezza e la lungimiranza di quella scelta controversa, che, bisogna riconoscere, lei avversò in qualche modo, scelta che la dottoressa Riccardi definì "solida come una barra di tungsteno".

Attraverso i cosiddetti "indicatori sanitari standard" riferiti al periodo di direzione del dottor Peinetti, e al raffronto con il periodo antecedente, lei, Assessore, potrà sicuramente delineare l'andamento della Struttura complessa Chirurgia vascolare, la bontà o meno della sua gestione. Sta a lei, Assessore, raccontarci con numeri e dati, come da richiesta specifica - numeri e dati che immagino le saranno stati forniti direttamente dal dottor Peinetti, quindi di massima affidabilità - se la scelta, a distanza di 4 anni dai fatti raccontati, continua a potersi considerare davvero così solida. Grazie.

Presidente - Per la risposta, la parola all'Assessore Fosson.

Fosson (UV) - Sì, grazie Presidente.

Io mi atterei alle domande che lei ha fatto, facendo però una sottolineatura: questi non sono dei dati che mi sono stati offerti dalla Chirurgia vascolare, sono dei dati che portano la firma del Direttore generale e del Direttore sanitario, che io le darò...però la prego di non fare illazioni di questo tipo, sono dati oggettivi. Io non ho nulla da nascondere, ho da rispondere a quelle che sono le sue corrette domande. Su quanto è successo prima non vorrei ritornare, anche perché non c'è stato nessun ricorso e quindi, a tutti gli effetti, il concorso è stato poi giudicato valido. Mi permetto anche di dirle che questi sono dati che sono presenti sui siti dell'USL per tutti i reparti, i dati che lei chiede in realtà, non so dirle se sono sul sito, ma sono dei dati forniti dall'ufficio del dottor Noto, per cui sono a disposizione credo di tutti, e possono essere verificati da tutti.

Su una cosa vorrei porre l'attenzione: sono dei dati oggettivi, non sono assolutamente dei dati governati da nessuna Struttura. Questi dati che io le darò sono riferiti al 2012, perché i dati del 2013 non li abbiamo ancora nella loro sintesi. La Struttura di Chirurgia vascolare, indicatori di attività 2008-2012: i pazienti dimessi nei ricoveri ordinari sono stati, nel 2008, 822; nel 2009, 827; nel 2011, 692 e, nel 2012, 675. Le giornate di degenza passano da 4561 del 2008 a 4310 nel 2009; 4875 nel 2010; 5244 nel 2012. La degenza media è stata di 5,3 giorni nel 2008; 4,9 nel 2009; 5,8 nel 2010 e 7,1 nel 2012. Il tasso di occupazione dei letti passa da un 69,4 percento del 2008, 65 percento nel 2009, 83 percento nel 2010 e 81 percento nel 2012. L'ICP dato estremamente importante, insieme a case mix - anche questo sui dati per tutti i reparti come le dicevo prima - era di 0,77 nel 2008; 0,66 nel 2009; 0,97 nel 2010; 0,82 nel 2011 e 1 nel 2012. Invece il case mix era di 1,13 nel 2008; 1,17 nel 2009; 1,15 nel 2010; 1,09 nel 2011 e 1,1 nel 2012. Il tasso di attrazione di pazienti non residenti, ricoveri ordinari, cioè la cosiddetta "mobilità attiva", passa da 30,5 percento nel 2008; 32,8 percento nel 2009, 33,2 percento nel 2010; 33,2 percento nel 2011 e 33,0 percento nel 2012. Il tasso di attrazione dei pazienti non residenti per day hospital, cioè la mobilità attiva era di 18,2 nel 2008; 17,2 nel 2009; 21,7 nel 2011; 21,6 nel 2012. Il numero di visite ambulatoriali (anche perché è stato aperto un ambulatorio a Châtillon) passa da 15.419 nel 2008 - qui le do solo i dati iniziali e finali, poi le darò tutta questa documentazione - a 16.838 nel 2012. Il fatturato della produzione passa da 5.571.000 euro nel 2008, 6.475.000 nel 2009, 6.347.000 nel 2010, 5.941.000 per scendere poi, nel 2012, a 5.727.000. Qui bisogna pensare - è l'unico commento che faccio - che ormai siamo entrati in un periodo di endoprotesi, cioè di sostituzione d'intervento chirurgico con l'utilizzo dell'endoprotesi e che le endoprotesi sono diminuite per i costi negli ultimi tempi.

Le osservazioni del quinquennio sono a firma della Direzione sanitaria dell'ospedale, anche se è comprensibile come sia difficile leggere solo dei dati circoscritti, eccetera, senza ragionare sui DRG e su quanto ha prodotto l'Unità. Le osservazioni sono le seguenti. Uno: il numero di dimissioni è diminuito e, parallelamente, è aumentato il numero di visite ambulatoriali (questo dato è in linea con le indicazioni nazionali sulla necessità di ridurre i ricoveri per acuti trasferendo le prestazioni in regime per esterni). Due: le giornate di degenza sono leggermente aumentate (+7%) per aumento dei pazienti lungodegenti; in questo c'è un'indicazione, per il ricovero di pazienti angiologici, cioè i pazienti che prima venivano trasferiti in altre parti ed è documentato con il numero DRG presenti, mi riferisco ad esempio alle piaghe, eccetera; se si ricoverano questi malati e questi DRG lo confermano, è chiaro che le degenze aumentano; se invece questi malati vengono ricoverati in Geriatria o in altri reparti questo non succede. Tre: la degenza media è aumentata di 2 giorni con un tasso di occupazione aumentato. Quattro: il tasso di occupazione è migliorato ed è in linea con i standard nazionali per i reparti chirurgici, l'ICP è leggermente aumentato. Il case mix, la mobilità attiva e il ricovero ordinario per il day hospital è aumentato...il case mix, come ho detto, è aumentato leggermente. Non esiste, praticamente al momento, tranne casi solitari di cui mi segnalavano due malati, mobilità passiva e i ricoveri precoci, ripetuti, evidenziano un leggero miglioramento. Questo è il giudizio dal punto di vista della Direzione sanitaria dell'ospedale.

Dal punto di vista organizzativo, e quindi politico, mi permetto due osservazioni: che non è cambiata comunque l'équipe, ma solo il primario, quindi l'équipe che c'era prima continua a lavorare nell'ambito della Chirurgia vascolare, e non ci possono essere delle variazioni estremamente significative perché comunque l'équipe è sempre la stessa. La seconda osservazione che mi sembra di dover sottolineare dal punto di vista politico-organizzativo perché ne sono stato testimone, nel 2003 è che le Chirurgie vascolari del Piemonte e Valle d'Aosta erano 5; ora, sempre nel Piemonte e nella Valle d'Aosta, tra Chirurgie private vascolari e pubbliche arriviamo quasi a 10, tant'è vero che il progetto Agenas, per le urgenze di chirurgia vascolare e di cui abbiamo discusso anche con l'Assessore alla sanità piemontese, prevede la chiusura di alcune divisioni di Chirurgia vascolare nate negli ultimi anni, per esempio di quella privata di Ivrea. È prevista con questa chiusura il potenziamento di alcune Strutture di Chirurgia vascolare e quindi anche della nostra. Questi sono i dati che sicuramente le darò.

Président - Pour la réplique, la parole au collègue Guichardaz.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Allora tutto okay, vuol dire che siamo assolutamente in linea e ne prendiamo atto. Mi interessava avere dei dati. Non erano illazioni quando ho detto che sicuramente glieli avrebbe forniti il dottor Peinetti, perché generalmente i dati che dipingono il funzionamento di una Struttura sono a conoscenza, in primis, di chi dirige la Struttura; quindi non era un'illazione, ma era semplicemente un fare una considerazione. Poi è chiaro che i dati...adesso so che i dati possono essere estrapolati...poi, se è possibile avere eventualmente il percorso per poterli estrapolare, in quel caso mi preoccuperò anche di fare valutazioni su altre Strutture complesse, tanto per non dare l'idea che me la prendo o ce la prendiamo con qualcuno in particolare.

I dati ovviamente in questo momento io non posso commentarli, perché lei li ha letti a velocità della luce, per cui evidentemente aspetto di averli. Non posso assolutamente, in nessun modo, fare delle considerazioni, solo un'annotazione. L'excursus che ho fatto sulla vicenda che, diciamo, fu oggetto delle prime pagine nel 2010 non l'ho fatto così, campato in aria, ma perché è contenuto nella premessa dell'interpellanza ed è il motivo per cui, a distanza di 4 anni, abbiamo ritenuto di dover fare...diciamo un refresh, di cercare di capire se quella scelta effettivamente fu una scelta illuminata, fu una scelta solida come il tungsteno, come affermò la dottoressa Riccardi, e nulla di più. Per cui la ricostruzione che ho fatto è una ricostruzione assolutamente cronicistica che si può trovare su tutti i giornali dell'epoca. Oggi sappiamo che quella fu una scelta evidentemente ben fatta. Grazie.