Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 423 del 12 febbraio 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 423/XIV - Interpellanza: "Mancato coinvolgimento della Film Commission nell'ambito dell'iniziativa di utilizzo del Forte di Bard per le riprese cinematografiche del film "The Avengers Age of Ultron".

Président - Pour l'illustration la parole au collègue Viérin.

Viérin L. (UVP) - Merci Madame la Présidente.

Come i colleghi del Governo, il Presidente in particolare ricorderà, la legge regionale 36 del novembre del 2010 istituiva la Film Commission Vallée d'Aoste. Un lavoro che, su sollecitazione del Presidente, avevamo portato avanti come Assessorato istruzione e cultura in collaborazione con l'Assessorato al turismo, i dipartimenti interessati e che portò per la prima volta nella storia della Valle d'Aosta una legge quadro sul cinema e su tutto ciò che il cinema può rappresentare in termini di ricadute, di indotto, oltre che di crescita professionale per le professionalità locali, non solo in ambito cinematografico, ma anche per tutto ciò che una produzione, che poi viene rappresentata sul piccolo e grande schermo, rappresenta in termini appunto di indotto.

Per la prima volta e come Assessorato noi lavorammo direttamente alla stesura del testo, arrivammo a creare uno strumento per promuovere e attrarre produzioni in Valle d'Aosta. Avevamo in prima battuta lavorato su qualche esperimento, quando ancora la Film Commission non c'era, ricordo "I figli delle stelle" con il film girato a Breuil-Cervinia, o "Fuori porta", la serie con Luciana Littizzetto a Fénis, al castello e al teatro romano.

Promuovere, quindi, le location, i monumenti, principalmente le nostre bellezze artistiche, archeologiche, naturali, e le ricadute anche studiando altre Film Commission fuori dai nostri confini, in particolare la Film Commission del Piemonte, ma anche quella del Trentino, studiando pure l'indotto che per ogni euro investito direttamente dall'Amministrazione regionale per il tramite di questi organismi viene riversato sul territorio. Sviluppo del tessuto imprenditoriale, quindi, crescita delle professionalità, marketing territoriale e, dopo la nascita e l'istituzione di questa fondazione, anche delle collaborazioni con la Camera di commercio, al fine di rendere trasparenti le procedure per attingere alle professionalità di cui ogni produzione necessita quando c'è una produzione che viene scelta in base alla location e viene portata nella nostra Regione.

Queste procedure hanno visto nei mesi e negli anni degli accreditamenti per queste maestranze, dalle persone che si occupano di truccare gli attori, fino alle maestranze più tecniche, elettricisti, tubisti, qualsiasi tipo di maestranza, fotografi, grafici, tutto ciò che una produzione cinematografica può rappresentare. Erano stati codificati con delle procedure, con dei corsi, con delle regole trasparenti. Al di là di questo la Film Commission ha lavorato in questi primi mesi, per non dire in questi primi anni, con risultati positivi.

Il primo film prodotto è stato "Il peggior Natale della mia vita", con Abatantuono e altri attori importanti, che promosse Gressoney e in particolar modo il castello Savoia. Al di là di altre produzioni, di altre collaborazioni, "Pericolo verticale" è una delle grandi collaborazioni che in questi mesi si sta sviluppando, la grande notizia, perché questa è una grande notizia, che può far fare il salto di qualità effettivamente alla nostra Regione per la conoscenza delle nostre location arriva con la notizia di un'opportunità unica per il Forte di Bard e per la Valle d'Aosta. Questa scelta del set di un gran numero di scene di un kolossal, che tra l'altro è prodotto dalla Marvel e che è uno dei più grandi kolossal in attesa e con un numero di utenti in termini di rapporti anche con altri grandi film che lo pone tra i primi film al mondo.

Quindi tutto positivo, 1.500 persone, a quanto si apprende, circa, le risorse di staff in loco, di cui 500 circa, un po' meno, di comparse e generici, e dalla delibera del 24 gennaio, che tra l'altro è portata dall'Assessore all'istruzione, dal Presidente, ma non dall'Assessore al turismo, probabilmente non riconoscendo risvolti turistici in questa produzione, ciò che, così, fa un po' specie e stupisce è che nella costruzione della delibera non si cita la legge della Film Commission, non esiste in Valle d'Aosta una Film Commission, che nasce per promuovere queste produzioni e che attrae questo genere di mercato, non viene citata in alcun modo, neanche come collaborazione. Si delega, invece, il Forte di Bard a mantenere i rapporti con la Regione, cioè con noi, con i Comuni e con gli altri soggetti di volta in volta interessati.

La prima considerazione, quindi, è l'esclusione della Film Commission, al di là della costruzione della delibera, nell'impostazione del progetto. Malgrado, e questo, invece, lo apprendiamo dagli organi di informazione, perché riportato sul sito di Aostasera, la Film Commission dichiari "dopo mesi di lavoro è triste apprendere la notizia dai giornali".

Apprendiamo, quindi, dal sito di Aostasera, nelle dichiarazioni della Film Commission, dei contatti tenuti dalla stessa sin dall'inizio: cioè la Film Commission viene contattata da questa grande produzione che contatta tutte le Film Commission italiane, viene così colpita - su segnalazione del Forte di Bard e del castello di Verrès - dal Forte di Bard, richiede un'ulteriore documentazione, fa una visita in Valle d'Aosta organizzata dalla Film Commission, come riportato da questa intervista, dopodiché vengono passati i contatti al Forte di Bard, giustamente. Non arriva alcuna notizia arriva fino a quando appare la conferma, dopo una conferenza stampa di Giunta, che "questa produzione si fa".

Al di là di questo, che rientra nei rapporti istituzionali, sicuramente non fa onore a chi ha fatto tutto ciò, per questa importante fondazione, con professionalità - che oggi tra l'altro lavorano e operano all'estero anche e soprattutto grazie al lavoro che hanno fatto all'interno della Film Commission,- e ricordo Carlo Chatrian, che è stato chiamato a essere direttore del film-festival di Locarno, o Barisone, il Presidente della Film Commission, che oggi è il direttore di un importante realtà svizzera. Ciò che a noi preme sapere, stigmatizzando questa mancanza di coinvolgimento dell'organo istituzionale, utilizzando probabilmente questi enti paralleli per poter muoversi come meglio si crede o, meglio, per far lavorare chi si decide di far lavorare, intanto perché è stata esclusa la Film Commission, perché non si è neanche prevista una collaborazione, aggiungo perché l'Assessorato al turismo non è stato coinvolto, e vorremmo sapere con quali regole si svolgeranno le operazioni - che tra l'altro si stanno già svolgendo - di selezione delle professionalità, non ci riferiamo alle comparse e a tutta la parte tecnica operativa, da un punto di vista cinematografico, ma ci riferiamo a tutto ciò che l'indotto può rappresentare.

Le faccio un esempio, uno dei fotografi che era accreditato e che con altre professionalità si era accreditato in quel famoso elenco, ha chiamato il Forte di Bard per dire "ma come funziona per...", "...ah per le foto decidiamo noi". Decidiamo noi, benissimo, ma si deve decidere in base a delle regole, altrimenti ci chiediamo perché la legge è stata fatta, perché abbiamo sentito l'esigenza di mettere un po' di ordine e dare opportunità sulla base delle professionalità e della meritocrazia. Nessuno chiede di by-passare niente e nessuno, ma per dovere istituzionale lo chiediamo lo stesso, anche se sappiamo già la risposta che non ci verrà data in questi termini. Nella realtà è così, sapendo che, ancora una volta, è chiaro, una grande opportunità probabilmente sarà riservata solo a qualcuno, e in questi giorni abbiamo seguito anche qualche polemica sul Tor des Géants e di qualche grafico che ha scritto, però a margine di questo vorremmo soprattutto che con grandi opportunità di questo genere, quando esistono enti istituzionali preposti alla trasparenza e alla meritocrazia delle professionalità esistenti, ci fosse effettivamente la trasparenza che una grande opportunità dovrebbe rappresentare, una grande opportunità, ripetiamo, che dovrebbe essere riservata ai migliori sicuramente o al maggior numero possibile di persone e non ai soliti noti.

Président - Pour la réponse, la parole au Président Rollandin.

Rollandin (UV) - Oui, merci Présidente.

Je crois que le collègue Viérin connaît très bien le système de Film Commission, il l'a rappelé, et je crois que ce qui a été dit dans les prémisses de l'interpellation est, je crois, exhaustive de l'importance de cette présence de la Marvel en Vallée d'Aoste pour cette production de la suite de Avengers.

Je réponds aux questions qui m'ont été posées, pour ce qui est des deux premières questions, comme il ressort des medias et des déclarations de la direction de la Film Commission, les problèmes de communication entre celle-ci et l'association Fort de Bard - qui dérivaient principalement de la clause de confidentialité imposée à l'association par les producteurs du film - sont aujourd'hui totalement résolus et les deux organismes collaborent désormais, dans les limites fixées par les producteurs. Je voudrais dire que, après cette déclaration qui a lu le collègue, il y en a une autre, qui justement allait dire qu'on s'était éclairci sur ce thème, car les contacts avec le Fort de Bard dataient d'une année avant les contacts avec la Film Commission et là ça a été le fait que le moment où on a avait pris le contact avec le Fort de Bard, on avait demandé de ne faire mention de ce thème avec personne. Par la suite, il y a eu et comme il y a maintenant la possibilité de travailler avec la Film Commission.

J'aimerais d'ailleurs saisir cette occasion pour dire que la maison de production de Avengers, ayant pu constater sur place la qualité de notre offre, elle l'a signalée aux producteurs du remake du film Point Break, qui a ainsi choisi la Vallée d'Aoste, et plus précisément le Valgrisenche, pour y tourner les scènes de snow-board: la Vallée d'Aoste a ainsi pu faire brèche dans la suprématie exercée par les Alpes françaises et suisses sur ce type de tournage. Je le cite car je crois que c'est un problème important qu'a été résolu et donc comme Vallée d'Aoste on est ainsi le point de repère pour ce deuxième film.

La Film Commission n'est pas mentionnée dans la délibération du Gouvernement, n° 79 du 24 janvier, parce que celle-ci visait simplement à définir les aspects administratifs nécessaires à la réalisation dudit projet, notamment pour ce qui est des autorisations afférentes à l'utilisation du Fort et des droits d'image de cet emblème monumental, ainsi que du même type d'autorisation, mais pour le Théâtre romain, cette fois.

La passation des indispensables conventions a été déléguée à la Surintendance des activités et des biens culturels, c'est la raison pour laquelle la délibération fait mention de l'Assessorat de l'éducation et ce cas n'était pas le discours de la Film Commission, qui a été réglé à part. C'était seulement pour les droits d'image. Voilà, peut-être on a porté à imaginer que c'était dans l'autre direction. Quant à l'attribution au Fort de Bard de la gestion de cette initiative, ce sont les producteurs qui ont fait ce choix, pour des raisons de simplicité et d'efficience, la maison de production a préféré n'avoir affaire qu'à un seul interlocuteur, - et bien sûr, comme je le répète, on travaille avec la Film Commission - l'association du Fort de Bard, et ce, dans la mesure où c'est au Fort que seront tournées la plus part des scènes prévues en Vallée d'Aoste.

Pour la troisième question: "Con quali regole si svolgeranno le operazioni di selezione delle professionalità, maestranze, forniture". Pour ce qui est de ce problème, toutes les questions y mentionnées ont été et seront gérées directement par la production. Quant au casting des figurants, il commence les jeudi 13, vendredi 14 et le 15 février, et l'association Fort de Bard assurera le support logistique. Il n'a pas d'action active dans les choix. Nous voulons encore dire qu'avec la Film Commission on a bien sûr donné toutes les assurances pour fournir toutes les professionnalités que vous avez rappelées et qui ont déjà fait mention d'une analyse faite dans le temps.

Donc, en ce qui nous concerne, d'une part il y a les choix qui sont fait directement par la production, les choix des sites ont été faits aussi par la production et s'ils ont besoin de quelque chose c'est la Film Commission qui va donner la liste des professionnels, des photographes, de n'importe qui, qui peuvent être, en quelque sorte, de support des professionnels que la maison Marvel a déjà prévus.

Donc, je crois que l'aspect, comme vous venez de le dire, qu'il y ait la Vallée d'Aoste comme site de ce film, qui sera tourné en Vallée, est sans doute important. Je crois que, en ce sens, il y aura aussi la possibilité d'utiliser au mieux toutes les professionnalités que, je répète, la société imaginera d'utiliser.

Président - Pour la réplique, la parole au collègue Viérin.

Viérin L. (UVP) - Merci Monsieur le Président pour votre réponse, qui cependant nous laisse, sur certains points, un peu perplexes. À savoir: si c'est la production qui sélectionne les professionnalités, on se demande pourquoi, si les professionnalités téléphonent au Fort de Bard, le Fort de Bard dit "c'est nous qui choisissons".

Donc, premier défaut de communication, probablement, au moins prévenez le Fort de Bard que vous avez changé d'idée ou quand-même que vous avez décidé de procéder d'une certaine façon, autrement la communauté pense, en effet, que si les usagers ont certaines informations, c'est parce-que l'administration a décidé de faire passer ces informations. Deuxième considération: personne n'a mis en doute la bonté de l'initiative, encore mieux si cette initiative peut entraîner d'autres initiatives en Vallée d'Aoste, comme cela était dans les intentions de la création d'un organisme fixe, stable, qui puisse en effet représenter et avoir des retombées aussi économiques, mais d'image surtout. Voilà pourquoi je citais le collègue du tourisme. Je comprends que une délibération d'autorisation sur les biens culturels il n'y a pas besoin de citer la Film Commission, mais vu que c'est une délibération qui allait présenter un projet, cela a engendré, et ça a été reporté par les sites, aussi de la confusion de la part de qui a su par les sites de cette question.

Troisième considération: important que il y ait un seul interlocuteur, on aurait mieux aimé que le seul interlocuteur aurait été la Film Commission, car est née expressément pour gérer les rapports. Nous avons un président, un directeur, même un enseignant détaché, le professeur Carcavallo, qui a ses professionnalités, il y a des gens qui travaillent seulement sur ce dossier et qui aurait pu faire de raccord avec le Fort de Bard, les autres communes et les entités locales intéressées. Le Fort de Bard tout doucement est en train d'occuper toute une série de choses, d'espaces, qui ne sont pas propre, à notre avis, aux fonctions de cette association, qui est par vous présidée.

Nous croyons qu'il y ait eu, d'un point de vue institutionnel, un manque de dialogue entre l'administration, le Fort de Bard d'un côté et la Film Commission, qu'il y ait encore de la confusion sur la question des professionnalités, même si nous comprenons que quand il y a une grande production il y a souvent des volontés expressément souhaitées par cette production. Entre autre, si on n'a pas d'autres informations qui ne sont pas justes, il n'y a pas non plus des frais énormes pour notre Région et donc ça c'est quelque chose encore de plus intéressant et ils payent en plus pour pouvoir le faire.

On voulait simplement soumettre à l'attention du Gouvernement et du Conseil ces préoccupations, surtout pour une production qui en effet pourra représenter une opportunité pour beaucoup de personnes. Nous suivrons quand-même la question, en sachant que la Film Commission reste pour ce qui nous concerne le point de repère pour tout ce qui est le monde du cinéma en Vallée d'Aoste et hors de notre région.

Président - Point 20 à l'ordre du jour.