Oggetto del Consiglio n. 418 del 12 febbraio 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 418/XIV - Interpellanza: "Lavori di restauro del castello di Saint-Pierre ed eventuale destinazione a Museo di Scienze naturali della struttura medesima".
Président - On est au point 13 à l'ordre du jour. Pour l'illustration, la parole à la collègue Morelli.
Morelli (ALPE) - Merci Madame la Présidente.
Il castello di Saint-Pierre, che tutti ben conoscono, è sicuramente uno dei monumenti più suggestivi e fotografati della nostra regione. Un'architettura evocativa che si dice che abbia ispirato Walt Disney, sovrasta la strada statale e assieme alla chiesa parrocchiale costituisce un gruppo architettonico e storico di grande interesse culturale e naturalmente anche di grande appeal turistico.
Il castello è proprietà del Comune di Saint-Pierre che lo ha concesso in comodato alla regione fino al 2033. Dal 1985, per circa 20 anni, il castello di Saint-Pierre è stato sede del museo di scienze naturali e le sue collezioni naturalistiche, oltre al particolare pregio della struttura, ne hanno fatto un polo di attrazione importante che ha richiamato adulti e ragazzi oltre a molte scolaresche. Nel 2003 si è ravvisata la necessità di sottoporre il castello a importanti lavori di manutenzione straordinaria. Viene fatto uno studio di fattibilità, che prevede una spesa di 3 milioni e 300.000 mila euro. E questo studio mette in evidenza la necessità di non limitarsi a una manutenzione straordinaria, come si era pensato in un primo momento, ma di mettere mano a una vera e propria ristrutturazione, con messa in sicurezza dell'immobile, adeguamento tecnologico degli impianti, predisposizione di un impianto di riscaldamento che possa permettere l'apertura del castello per 12 mesi all'anno, contrariamente a quanto avveniva in precedenza, in cui il castello veniva aperto dalla primavera all'autunno.
Un intervento importante, insomma, e abbastanza radicale. Non un semplice restyling di facciata, ma un insieme articolato di lavori. Nel 2005 si dà l'avvio all'iter per la progettazione, attraverso un appalto europeo e nell'agosto 2006 il museo trasmette al servizio aree protette dell'Assessorato dell'agricoltura, che è competente in materia, la progettazione preliminare. Progettazione preliminare in cui si dice che l'obbiettivo è di elevare l'offerta culturale, di rendere il castello più accessibile e più fruibile, anche a categorie svantaggiate, dal punto di vista dell'accesso, e si immagina anche di prevedere un cablaggio strutturato per far sì che si riducano al minimo le spese di sorveglianza del personale. Ecco, questa fase della progettazione, però, vede praticamente raddoppiare il costo e dai 3 milioni e 3 dello studio di fattibilità, si arriva a 6 milioni 179.000 euro. Una cosa che di questi tempi diventa difficilmente comprensibile e sostenibile.
La delibera della Giunta del 2007, la n. 1537 che si richiama nella premessa, approva la realizzazione di un primo lotto funzionale, dei lavori, per un importo pari ad 1 milione di euro, e rinvia poi a successive delibere i successivi lotti. Nel frattempo, ed è importante ricordarlo, è partito il progetto di riqualificazione della zona umida del Marais, la zona umida tra la Salle e Morgex. Vengono ultimati due lotti di quel progetto e nel 2012 il nuovo centro di ricerca del Marais viene affidato al museo di scienze naturali, come sede, visto che la sua vede naturale che è il castello di Saint-Pierre è inagibile. Ora siamo nel 2014, il castello di Saint-Pierre è chiuso ormai da una decina d'anni. In tempi abbastanza recenti sono state rimosse le gru e le impalcature, all'esterno, e la struttura ha riacquistato il suo appeal originale, i turisti si fermano a fotografarlo. Attualmente ignoriamo quale sia lo stato dell'arte e dei lavori, e se vi è ancora l'intenzione di riaprire al pubblico il castello come sede del museo di scienze naturali, se c'è una previsione di tempi e quali sono i costi. Chiediamo anche all'Assessore all'agricoltura quale sarà la relazione tra il castello si Saint-Pierre, se ridiventerà sede del museo di scienze naturali e il centro del Marais. Grazie.
Président - La parole, pour la réponse, à l'Assesseur Testolin.
Testolin (UV) - Merci Presidente.
Mi permetto, prima di entrare nella risposta puntuale, di ringraziare la collega Morelli per darmi la possibilità di fare un il punto della situazione su una struttura che effettivamente ricopre un'importanza fondamentale per la comunità di Saint-Pierre.
Ritraccerò alcuni passaggi di questa ristrutturazione che sono già stati elencati. Per entrare nel merito delle domande, cioè qual è lo stato dell'arte dei lavori di restauro e messa a norma del castello di Saint-Pierre, ed entro quando si prevede che i lavori saranno ultimati e quali sono i costi stimati, sottolineo che il progetto preliminare e i lavori di restauro conservativo e aggiornamento museale del castello, sede del Museo regionale di Scienze naturali, trasmesso all'Ente Museo nel 2006, comportava un costo complessivo di 6 milioni e 200.000 euro. La Giunta regionale, con la deliberazione già citata, del giugno del 2007, ha approvato l'accordo di programma tra Regione autonoma Valle d'Aosta, il Comune di Saint-Pierre e l'Ente Museo regionale di Scienze naturali per la realizzazione di un primo lotto funzionale delle opere in questione. La scelta di prevedere due lotti funzionali è stata fatta in quanto pur non essendo disponibili tutte le risorse necessarie, il castello di proprietà del Comune di Saint-Pierre appariva in condizioni molto critiche da un punto di vista strutturale, con il reale pericolo di crolli di alcune parti, innanzitutto le torrette e i merli. I lavori del primo lotto del progetto di restauro e di risanamento conservativo, adeguamento normativo e aggiornamento museografico del castello, hanno quindi permesso di mettere in sicurezza l'edificio storico e di predisporre tutta la parte impiantistica e strutturale che hanno comportato un costo di circa 3 milioni e 300.000 euro e sono stati ultimati l'anno scorso. Tali lavori hanno permesso soprattutto il consolidamento statico del corpo del castello, ivi compreso il bastione di nord est, la revisione dei tetti di copertura in lose, l'installazione degli apparati impiantistici di base, la revisione dei locali tecnici destinati a centrale termica, motori dell'ascensore, sala regia sottostante alla rampa interna, installazione di un ascensore inclinato esterno e di un monta-persone interno alla cinta muraria del castello. La messa in sicurezza della torre e del camminamento e l'installazione di parapetti esterni: sono state acquisite le certificazioni finali degli impianti, effettuati positivamente i collaudi degli interventi strutturali, e testati gli impianti elettrici e meccanici. Il certificato di ultimazione lavori per il lotto è stato siglato nel settembre del 2013. Trattandosi di un edificio storico, tutti i lavori sono stati supervisionati dalla Sopraintendenza che ha condotto i necessari approfondimenti attraverso scavi e rilievi specifici che hanno comportato anche in alcuni casi, l'esigenza di perizie di variante per assicurare la salvaguardia di valori storici particolari.
Il secondo lotto dei lavori comporterà l'aggiornamento dell'allestimento museografico interno del castello, attraverso l'individuazione di tematiche e percorsi secondo canoni espositivi ostensivi più attuali e moderni che permettono di migliorare ed ampliare l'offerta culturale regionale in sinergia con le altre sedi presenti sul territorio. Per ultimare l'intervento si stimano necessari circa 3 milioni di euro. Le attuali disponibilità finanziarie non permettono però l'appalto in questo momento del secondo lotto. Tuttavia, gli uffici sono già attivati, di concerto con le altre strutture regionali competenti, per intraprendere azioni utili a verificare la possibilità di reperire le risorse necessarie attraverso progetti a valere sui fondi europei della prossima programmazione.
Per quanto è della seconda domanda, vale a dire se è ancora intenzione della Giunta destinare il castello a Museo di Scienze naturali, e quale relazione si prevede intercorrerà tra questa struttura e il Centro di ricerca scientifica naturalistica del Marais, attuale sede del Museo regionale di Scienze naturali, sottolineo come il castello, in virtù della legge regionale 32 del 1985 è la sede del Museo regionale di Scienze naturali. Peraltro, l'accordo di programma sottoscritto nel 2007 ha comportato la sottoscrizione di un contratto comodato trentennale, come diceva già la collega Morelli, tra il Comune di Saint-Pierre e l'Ente Museo, proprio in virtù di tale destinazione. Per quanto riguarda invece il Centro di ricerca scientifico naturalistico del Marais, in comune di La Salle, affidata all'Ente Museo alla fine del 2012, dopo il termine del suo allestimento, occorre precisare che tale sede non è alternativa al castello, quanto piuttosto complementare. Il castello di Saint-Pierre, infatti, è una sede rappresentativa per quanto all'esposizione museografica e permetterà con il futuro allestimento di presentare al visitatore il ricco patrimonio naturalistico valdostano. Proprio per le caratteristiche anche dimensionali dell'edificio, però, non potrà assicurare, e non lo faceva già peraltro nel passato, quelle funzioni tipiche di un Museo di Scienze naturali, quali la conservazione delle collezioni, in condizioni adeguate, l'attività di ricerca laboratoriale, così come la didattica. Proprio per assicurare tali funzioni istituzionali di un Museo, che anche in passato l'ente non assolveva, l'Amministrazione ha destinato il Centro del Marais a luogo di conservazione dei reperti, consultazione delle collezioni e dei documenti scientifici e centro per le attività di ricerca e didattica in ambito naturalistico, mentre il castello di Saint-Pierre assolverà in futuro la funzione di Museo vero e proprio.
A conclusione di questa disamina delle due richieste di informazioni tengo a dire che il Centro del Marais è attualmente utilizzato come sede di ricerca in ambito naturalistico da parte di numerosi tecnici che ne fanno una parte sicuramente integrante e complementare della funzionalità del Museo di Scienze naturali e credo che anche in futuro, quando le risorse ci permetteranno di ultimare i lavori del castello, questo sia un atout in più per poter spendere sul nostro territorio in misura complementare all'attività museale. Grazie.
Président - Merci. Pour la réplique, la parole à la collègue Morelli.
Morelli (ALPE) - Merci Présidente.
Il castello di Saint-Pierre, Assessore, non è importante solo per la comunità di Saint-Pierre, ma è una parte importante di tutta la rete dei beni culturali valdostani. Non vorrei che diventasse un altro emblema dell'inefficienza e della lentezza della macchina pubblica e che da Museo di scienze naturali che per un ventennio ha fatto onestamente la sua parte, pur nelle condizioni di precarietà architettonica, nel panorama dell'offerta culturale valdostana, diventasse un'opera incompiuta. Il fatto che lei, Assessore, dica che mancano ancora 3 milioni per il secondo lotto, che prevede il nuovo allestimento museografico, ci preoccupa molto.
Crediamo che bisogna prendere rapidamente atto che i tempi sono cambiati, che le disponibilità finanziarie non sono più le stesse di quando è stato fatto lo studio di fattibilità e il progetto preliminare, e che forse i progetti vanno ridimensionati in funzione delle disponibilità attuali, anche per dare una destinazione in tempi rapidi e far riacquistare la sua destinazione d'origine a questo monumento.
Torniamo un po' con i piedi per terra, così come si è fatto con il centro del Marais, che ha visto stralciati ben due lotti, perché la zona umida del Marais prevedeva la realizzazione di quattro lotti. Attraverso una delibera l'Assessore all'Agricoltura ha proposto di stralciare e di limitare i lavori proprio viste le mutate esigenze generali, unitamente alla particolare situazione economica attuale. Credo che allo stesso modo vada fatta una riflessione per quanto riguarda il castello di Saint-Pierre, per far sì che questa struttura, al più presto, possa riacquistare la sua destinazione d'origine e possa rientrare à plein titre nella rete dei beni culturali valdostani. Per quanto riguarda il rapporto di collaborazione che è previsto fra il Museo di Scienze naturali, con sede nel castello di Saint-Pierre e il Centro naturalistico del Marais, mi pare che vada nella direzione giusta di creare reti di strutture e quindi in questo senso crediamo che questa sia la direzione corretta. Per quanto riguarda il castello, invito veramente la Giunta a fare una riflessione e a riprendere in mano quel progetto originale, considerando la possibilità di ridimensionarlo per riaprirlo al più presto al pubblico.
Président - On peut passer au point 14. On peut le discuter avec le point 23, collègues? Vous êtes d'accord? Alors, points 14 et 23.
Sì...ah, come preferite, li accorpiamo adesso? Volete accorparlo a quello dopo? Sì di solito si accorpa a quello seguente. Lo accorpiamo, quindi, al 23.
Punto 15 all'ordine del giorno.