Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 413 del 12 febbraio 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 413/XIV - Interrogazione: "Verifiche sulle autorizzazioni rilasciate per il transito dei veicoli a motore in montagna nel periodo invernale in occasione delle iniziative sponsorizzate sul sito della Regione".

Président - Pour la réponse, la parole à l'Assesseur Marguerettaz...la collega Morelli ha chiesto la parola per una mozione d'ordine. Prego.

Morelli (ALPE) - Chiediamo la verifica del numero legale, Presidente. Ci rendiamo conto che forse alla maggioranza i temi proposti non interessano più di tanto...1, 2, 3, 4, 5, 9, 10 Consiglieri di maggioranza pensiamo che siano veramente un po' pochi.

Presidente - Grazie collega Morelli, invito il Consigliere Segretario...Consigliere Roscio se vuole venire per la verifica del numero legale. Ah c'è, se vuole, c'è il Consigliere Follien. Consigliera Morelli sono rientrati in aula i colleghi che erano, comunque, qua all'uscita del...vuole procedere comunque alla verifica del numero legale? O lo constatiamo? Va bene, chiedo ai colleghi di essere presenti durante i lavori dell'aula. Prego Assessore Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Grazie.

Per l'interrogazione ci sono richieste per sapere quali verifiche sulle autorizzazioni sono previste sulle iniziative sponsorizzate sul sito ufficiale della Valle d'Aosta. Ora sul termine "sponsorizzate", noi facciamo comunicazione, non facciamo una sponsorizzazione, ovviamente il compito del sito è di mettere a conoscenza delle varie iniziative che vengono effettuate sul territorio. Le iniziative promosse sul portale turistico regionale LOVE VDA alle quali si fa riferimento quindi sono le cene in quota sulle piste di sci dei principali comprensori sciistici valdostani: Courmayeur, La Thuile, Pila, Champoluc, Gressoney, Cervinia, Torgnon. Premesso che nessuna delle comunicazioni di quest'Assessorato riferite a tali iniziative ha mai fatto leva sulla promessa di salire in quota senza fatica, si tratta di parole che non si rinvengono nelle nostre comunicazioni, però, se il collega Roscio le ha trovate, queste sono valutazioni che fanno gli uffici, dicono: "da nessuna parte noi abbiamo scritto questo", quindi se poi me le fornisce, sicuramente farò presente agli operativi dell'Assessorato. La promozione di tale esperienza mira al perseguimento di due obiettivi propri della missione dell'Assessorato del turismo: soddisfare le esigenze di informazione dei turisti e comunicare loro le opportunità di offerta turistica delle località di vacanza, nel caso di specie si tratta di dar risposta ad una domanda puntuale e specifica, sono numerose, infatti, le richieste di informazioni circa le cene in quota, che pervengono regolarmente agli uffici del turismo; secondo, promuovere le stazioni sciistiche della Valle d'Aosta presso un pubblico di utenza più allargato attraverso una delle esperienze attualmente più richieste dal mercato e quindi capace, come argomento, di suscitare l'interesse dei media e di essere condivisa sui social network con evidenti ricadute di visibilità per le località. Se fate un giro sui blog e sui social network, troverete tantissime foto, tantissimi commenti sull'esperienza unica, straordinaria, che fanno i nostri turisti e non solo, anche i residenti, nelle cene in quota. Ciò premesso, in merito allo specifico quesito posto, preciso che le cene in quota promosse sul portale turistico regionale sono esclusivamente quelle che si svolgono nei locali e ristori sulle piste di sci, peraltro già promosse sui portali delle rispettive società degli impianti a fune. La legge regionale 15 novembre 2004, recante: "Disposizioni in materia di sicurezza sulle aree destinate alla pratica degli sport invernali" prevede all'articolo 6, comma 3, che fuori dall'orario di apertura delle piste è inoltre consentito, previa autorizzazione del gestore della pista, l'uso di mezzi meccanici per raggiungere pubblici esercizi o abitazioni private non altrimenti raggiungibili. Le cene in quota promosse sul portale turistico regionale rientrano pertanto nella fattispecie disciplinata dal citato articolo 6, comma 3, della legge 27 del 2004 e il transito dei gatti e delle motoslitte funzionali al trasporto dei clienti in quota risulta autorizzato dalle società che gestiscono i relativi comprensori sciistici; laddove anche per tratti limitati il transito dovesse avvenire fuori dalle piste di sci, la circolazione delle motoslitte sulle aree fuoristrada è disciplinata dalla legge 22 aprile 1985, n. 17, cioè il regolamento di polizia per la circolazione dei veicoli a motore sul territorio della Regione, che all'articolo 2, commi 2 e 3, nel disciplinare i casi in cui è consentita la percorribilità di tali aree con veicoli a motore in generale recita testualmente: "la circolazione e il parcheggio dei veicoli a motore sono consentiti ai proprietari, usufruttuari, conduttori e ai loro familiari e ospiti, a tutti coloro che abbiano necessità di accedervi per motivi di abitazione o dimora o di lavoro e di servizio, nonché alle persone disabili munite del contrassegno...". La sorveglianza circa la corretta applicazione della legge 17/1985 è affidata, ai sensi dell'articolo 7 della legge medesima, agli agenti forestali e agli organi di polizia locale e di pubblica sicurezza.

Président - Pour la réplique, la parole au collègue Roscio.

Roscio (ALPE) - Grazie Presidente.

Assessore Marguerettaz io capisco che oggi l'abbiamo già fatta lavorare un po' e magari è andato un po' in confusione, ma l'argomento dell'interpellanza era tutt'altro, nel senso che non si parlava assolutamente di cene in quota nei comprensori che, come ha ricordato lei, è quello...quello di cui si parlava era, invece, quello che c'è sul sito LOVE VDA, dove si dice: "in quota col gatto delle nevi". LOVE VDA mi sembra che sia una cosa sponsorizzata, io dico, dall'Assessorato del turismo della Valle d'Aosta. Qui, però, si parla non di escursioni in comprensori sciistici regolamentati, sotto la responsabilità del gestore, ma si parla di escursioni in montagna su terreno innevato al di fuori dei comprensori, dove i rischi che derivano da una frequentazione, soprattutto quando io porto dei civili in giro per la montagna, comportano delle responsabilità e delle responsabilità che ovviamente noi ci auguriamo che non vengano mai chiamate in causa, ma purtroppo spesso succedono queste cose, nel senso che, finché non succede niente, siamo tutti tranquilli, ma poi, quando succede qualche incidente, ahimè, tutti a scaricare le colpe da qualche parte. Sarebbe quindi opportuno, a nostro parere, che, prima di pubblicare delle cose del genere sul sito ufficiale della Regione Valle d'Aosta, venissero fatti gli accertamenti, anche perché se io porto dei turisti col gatto delle nevi a 2.500 metri di quota, come qua si dice, su terreno innevato, al di fuori degli impianti sciistici, ahimè ci sono le valanghe e un gatto delle nevi è un mezzo abbastanza grande da sovraccaricare dei pendii, quindi non vorrei che succedesse qualcosa per cui poi si dicesse: "ahimè avessimo fatto, avessimo detto..." e, purtroppo, queste cose succedono. Forse quindi, come lei ha ricordato, la legge regionale 17 del 1985 va a regolamentare l'accesso alle strade non statali, ma alle strade poderali, dicendo chi può andare, chi non può andare e all'articolo 1 dice proprio che l'intento è quello di armonizzare l'equilibrio dell'ambiente con le legittime...come dire? i legittimi diritti dei proprietari dei fondi, ma anche di chi ha delle attività. Questa cosa succede nella collina all'adret nel comune di Saint-Pierre e succedono cose strane in quella collina, nel senso che sembra più di stare in certe zone del Sud America, piuttosto che in zone d'Europa, nel senso che attività estive, che propongono manifestazioni e richiedono autorizzazioni non vengono autorizzate proprio per il discorso della responsabilità, perché si dice: "se mai succedesse qualcosa, una jeep che va, chissà di chi potrebbe essere la responsabilità" e poi d'inverno succede che i gatti delle nevi o le motoslitte circolano liberamente, scorrazzano, portano in giro i turisti, senza che si abbia notizia di qualunque autorizzazione. Ecco qual era l'argomento dell'interpellanza, quindi se l'Assessore è stato fuorviato, quindi ha preso, ha ipotizzato che si parlasse di cene in quota, la tranquillizzo, nessuno voleva mettere in discussione quello, quello che ci preoccupa è di vedere invece scorrazzare mezzi non autorizzati in giro per le montagne, con un rischio serio, perché, qualora succedesse qualcosa a dei turisti o a dei civili trasportati, senza autorizzazione, io immagino già i titoli sui giornali: "la Valle d'Aosta sponsorizza iniziative fuori legge". La inviterei quindi a verificare questo, Assessore, e, se del caso, magari a proporre una normativa che vada a regolamentare non solo sulle piste, ma anche su terreni non propriamente...come i comprensori sciistici, queste attività, proprio per fare in modo che lo sviluppo e le attività che vogliono mantenere le attività in montagna vengano fatte nel rispetto comunque delle leggi e delle norme, proprio al fine di tranquillizzare tutti, utenti, ma anche chi fa le attività. Grazie. Le darò poi le informazioni.

Président - Merci. Point 9 à l'ordre du jour.