Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 386 del 28 gennaio 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 386/XIV - Interpellanza: "Promozione di pratiche per la raccolta differenziata dei rifiuti nelle scuole".

Président - Pour l'illustration, la parole au collègue Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Cari colleghi, l'intenzione che ci ha fatto intervenire su questo tema non è certo quella di dire che non si sta facendo nulla, anzi, molto in questo settore si sta facendo e, proprio all'interno delle nostre scuole, il tema ambientale è molto più avanti che non nella società valdostana e non nella prassi dei nostri amministratori. Non ho vergogna a dire che ho imparato dai miei figli, più che essere stato io ad insegnare a loro pratiche di raccolta differenziata, quindi vuol dire che questo tema è all'ordine del giorno nelle nostre scuole, molte iniziative si fanno, concorsi, premi, disegni e quant'altro.

La ragione per cui sollecitiamo l'attenzione su questo tema è perché, a fronte di uno sforzo culturale importante, di cui va dato atto sia all'Amministrazione regionale per il collegamento tra l'Assessorato dell'ambiente e l'Assessorato dell'istruzione, sia per uno sforzo notevole degli insegnanti che hanno dimostrato grande sensibilità su questo tema...il problema nasce dal fatto che poi bisogna passare da quella che si chiama la "teoria" alla prassi e, quindi, se sul piano della teoria, delle prassi promozionali, secondo me siamo assolutamente allineati ad alcune realtà virtuose d'Italia, siamo molto più indietro per quanto riguarda la prassi.

Sono andato così a cercare di capire cosa succede in altre parti d'Italia e, in alcune Regioni autonome come la nostra...penso al caso della città di Gorizia...ecco che abbiamo, all'interno di ogni classe della scuola e all'interno di ogni classe di ogni scuola, dei contenitori specifici per la raccolta differenziata. Quindi quelle che sono indicazioni generiche "fate fare a casa anche ai vostri genitori la raccolta differenziata, state attenti che la facciano", eccetera, trovano immediatamente applicazione già all'interno delle istituzioni scolastiche. Esempi di questo tipo ne troverete tantissimi in Toscana, sappiamo che in Toscana esistono anche esempi virtuosi, e così nel Veneto, ma molto mi ha colpito trovare anche piccoli comuni della zona del napoletano...insomma, sappiamo che le immagini di Napoli sulla "monnezza" sono un po' il simbolo del degrado di un intero paese, della sua classe politica e della sua incapacità gestionale, un po' come quel simbolo terribile che abbiamo quando arriviamo ad Aosta, vediamo l'immensa discarica, vediamo un po' il simbolo dell'incapacità gestionale valdostana nel tema dei rifiuti...insomma, li ammucchiamo ancora come farebbe qualsiasi popolazione tribale che prende la roba di cui non ha bisogno e la butta lì, di fianco, a casa sua, fa un mucchio che poi puzza, e questa è la nostra capacità di gestire i rifiuti... Ecco, i nostri giovani sono molto più avanti, però dicevo, anche in realtà come quelle della Provincia napoletana, i piccoli Comuni, amministratori che cercano di lottare e di ribellarsi a questa incapacità amministrativa hanno introdotto nelle scuole, per esempio, sistemi di raccolta differenziata, con bidoni diversi, ci sono addirittura scuole che hanno, in ogni classe, 4 tipi di bidoni diversi, bidoni di carta e quant'altro.

Allora, non ci sarei mai arrivato da solo a sollecitare questo tema di dibattito in aula, mi è stato naturalmente suggerito da persone più attente di me, di cui io sono semplicemente il portavoce, ma queste persone mi hanno suggerito anche di informarmi, di cercare di capire, e mi ha colpito che, in alcune scuole, dei ragazzi si sono portati da casa degli scatoloni, li hanno colorati e si sono fatti, loro, il bidone della raccolta differenziata. Però è ovvio che questa lodevole capacità auto-organizzativa di questi ragazzi lascia un po' a desiderare, perché ovviamente siamo di fronte a un caso in cui c'è una singola classe all'interno di un istituto che si muove in autonomia, per azione di alcuni volontari, e naturalmente manca il pezzo organizzativo...questi ragazzi così lodevoli, che fanno questa raccolta così specifica, selezionata, poi hanno l'amarezza che poi...questa roba qua dove va a finire? Qual è il percorso che segue quando esce dalla scuola? Va a finire ammucchiata lì, nel grande mucchio dei rifiuti indifferenziati? C'è la volontà di smuoversi su questo tema? Allora sono partito dal basso, da una società valdostana che, ovviamente, spinta dalle stesse iniziative culturali, lodevoli, dell'Amministrazione, è molto più avanti dell'Amministrazione.

Cosa diciamo a questi ragazzi nelle scuole? "Eh sì, ragazzi, dateci il tempo"....ho sentito stamattina un Assessore all'ambiente che diceva "ma no, nei calcoli dei 6 mesi possiamo mettere il diritto alla pausa estiva, nelle ferie non si lavora mai, poi c'è Natale, Capodanno, dovevamo essere su a festeggiare a Courmayeur, non avevamo mica il tempo di..." e tutte queste...insomma, 6 mesi son troppo pochi! Allora diremo a questi ragazzi delle scuole della Valle d'Aosta "eh, capite, qua, dopo un anno da un referendum e i 6 mesi..." - che sono quelli contati con l'orologio che usava Alice nel Paese delle meraviglie - "dovete aspettare, farvi i bidoni portati da casa", il fai da te...fai da te che drammaticamente, però, non ha la risposta esterna. Per quanto tu sei bravo a farti la raccolta differenziata nella scuola in autonomia, con l'aiuto magari di un Dirigente illuminato, di insegnanti disponibili, il risultato è che potresti avere la sorpresa che tutta questa roba s'ammucchia in una discarica.

Président - La parole à l'Assesseur Bianchi.

Bianchi (UV) - Oui, merci Président.

In riferimento all'interpellanza in oggetto, vale a dire se c'è l'intendimento di "promuovere pratiche di raccolta differenziata nelle scuole coerenti con gli insegnamenti teorici", possiamo affermare, come ha già affermato il collega Donzel, che in materia di educazione ambientale rivolta alle scuole molto è stato fatto e molto si sta facendo. La Regione ha già avviato sin dal 1998 attività di informazione e di sensibilizzazione nella gestione dei rifiuti urbani che hanno coinvolto, e coinvolgono tuttora, secondo modalità differenti, le scuole di ogni ordine e grado. Tutte le iniziative organizzate e compartecipate dalla Regione nelle scuole, avevano e hanno come obiettivo principale quello di educare ad atteggiamenti virtuosi i bambini e i ragazzi al fine di abituarli ad una corretta modalità di gestione della raccolta differenziata dei rifiuti urbani, in coerenza con le modalità gestionali previste dalla pianificazione in materia, con l'auspicio che la sensibilità su questo tema non si traduca solo con un comportamento corretto a scuola, ma anche a casa nei confronti dei genitori e dei familiari.

A seguito delle diverse iniziative, sono state avviate, in alcune scuole, con la collaborazione delle strutture regionali competenti in materia di gestione dei rifiuti, sperimentazioni sulla raccolta differenziata, come per esempio: l'Institut agricole régional, ad Aosta, il quale, sulla base di un apposito progetto approvato dalla Regione, ha avviato nelle diverse sezioni dell'istituto, scuola, collegio, mensa e azienda, attività diversificate volte alla raccolta differenziata e anche alla valorizzazione diretta di alcune frazioni, fra cui quella organica; le attività di gestione prevedono il coinvolgimento diretto degli alunni delle diverse sezioni dell'istituto e la corresponsabilità del raggiungimento di obiettivi di qualità dei servizi. A tale proposito, lo scorso anno, sempre l'Institut agricole, ha avviato anche un'attività di recupero diretto attraverso la produzione di compost della frazione organica dei residui della mensa. La Scuola media di Saint-Vincent ha attivato una raccolta differenziata puntuale sugli imballaggi di carta e plastica; il Liceo scientifico Bérard ad Aosta ha avviato da tempo una raccolta differenziata iniziata a partire dalle lattine e poi proseguita con la raccolta della plastica e della carta, e l'Istituto professionale regionale ha avviato da tempo la raccolta separata delle lattine.

In ogni caso, in considerazione dell'importanza che tale argomento riveste e della sempre maggiore sensibilità verso le questioni di tutela ambientale, le iniziative di raccolta differenziata dei rifiuti urbani all'interno delle scuole sono ormai promosse con regolarità, nell'ambito di progetti educativi, già a partire dalla scuola dell'infanzia. Peraltro, la qualità delle iniziative che sono proposte dalle scuole alla Regione nell'ambito di programmi e progetti di sensibilizzazione, dimostrano come si vada sia verso un'attenzione particolare sulla corretta raccolta differenziata dei rifiuti e, ancor più - questo è estremamente importante - sulla necessità della riduzione della produzione, nonché di individuare modalità per riciclare e riutilizzare, e comunque avviare a valorizzare ogni tipologia di rifiuto prodotto, anche nell'ambito domestico. Infatti, ogni iniziativa in corso, per esempio l'ultima, denominata "Moins d'ordures pour les générations futures", proposta nell'autunno del 2013, ancor più che di mera informazione e sensibilizzazione, è volta proprio all'adozione pratica di misure che assicurano in via prioritaria la riduzione della produzione dei rifiuti e l'avvio al recupero che passa solo attraverso la corretta e puntuale raccolta differenziata. A questo aggiungo anche tutti gli sforzi che stanno facendo le Comunità montane, i Comuni e le istituzioni scolastiche. Passerei adesso la parola al mio collega Farcoz.

Presidente - La parola all'Assessore Farcoz.

Farcoz (UV) - Merci Président. Grazie, collega Bianchi, per questa puntualizzazione di tutto quello che è avvenuto in questi anni ed è stato fatto dall'Amministrazione regionale.

Credo che io debba riferirmi a quello che è l'ordinario e a quella che è la concretezza, e quindi delle attività portate avanti dall'Amministrazione regionale. Quello che posso assicurare è che la totalità delle scuole regionali pratica la raccolta differenziata almeno di carta, plastica e molte, la maggior parte, anche del vetro. In molte scuole sono state realizzate, ovviamente a livello artigianale, delle iniziative di compostaggio, anche con la collaborazione dei genitori e, ora come ora, gli Assessori all'istruzione, sanità e territorio hanno organizzato un gruppo di lavoro per individuare le strategie possibili per il recupero del cibo non utilizzato nelle mense. Siamo sicuri che questo sia un lavoro sicuramente importante.

Per quanto riguarda, invece, la differenziazione di tutti quelli che sono i rifiuti nelle scuole, sicuramente è stato fatto tanto, stiamo facendo tanto, ma siamo consapevoli che ci sarà ancora molto da fare, e per questo ci attiveremo in collaborazione con l'Assessorato dell'ambiente per saturare quello che è la differenziata nel mondo della scuola. Grazie.

Presidente - Per la replica, la parola al collega Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Vabbè, avete provato a rispondere in due...si vede che nelle scuole valdostane ci passate davanti con l'automobile, e magari vedete ancora i vecchi cassonetti fuori...eh, eh...magari sarebbe utile fare una visita e andare a rispondere puntualmente alle cose che avevo chiesto. Non fa tanto sorridere perché, perché se nel Comune di Pollena Trocchia, dell'area vesuviana, dentro le classi ci sono i bidoni cartacei delle diverse tipologie di raccolta differenziata, vuol dire che altrove si è più avanti, si fa tanto, si fa tanto ma si fa tanto male, e posso dirvi perché: perché le iniziative di cui voi mi avete parlato...ringrazio l'Assessore all'ambiente perché ci ha dato un panorama di scuole, come avevo detto io, molto attente, con iniziative lodevoli...un po' più stringata mi è parsa la conoscenza del fenomeno da parte dell'Assessore all'istruzione...

Voi avete raccontato esattamente le cose che faceva l'Assessore Vallet...ve lo ricordate l'Assessore Vallet? Andate a leggervi la rivista Environnement, negli anni tra il 1996 e gli anni 2000...se non vado errato, allora era Assessore Vallet, e diceva esattamente le cose che avete detto voi due Assessori oggi! Il problema è che sono passati 15 anni, sono passati 15 anni! In 15 anni siamo esattamente dov'era l'Assessore Vallet! Andiamo nelle scuole, raccontiamo che bisogna fare la raccolta differenziata, mettiamo...allora, non che non ci fossero esperienze già più avanti, non è che sto facendo il peana dell'Assessore Vallet, ma semplicemente per dirvi che siete fermi dove altri erano arrivati 15 anni fa! Oggi le scuole sono molto più avanti, vi sto dicendo che fuori da questa Regione, che è all'avanguardia come non c'è nessun'altra Regione in questo mondo, che come le scuole che abbiamo noi...senza palestre, eccetera, eccetera, con le classi che sono sempre limitate per il numero di alunni che abbiamo...ma comunque scuola dell'eccellenza assoluta, sono molto più avanti! Cioè stanno cercando di tradurre quello che 20 anni fa era la teoria che voi continuate a proporre ai ragazzi, in azioni molto più pratiche, concrete e quotidiane. Vi sto dicendo che se magari vi prendete la briga di andare a fare un giro nelle scuole, ci sono dei ragazzi che si portano da casa i bidoni! Si portano da casa i bidoni, mentre nelle altre città li stanno portando le istituzioni! Dove siete? Dove li vanno a scaricare questi bidoni, qual è il sistema che li accoglie successivamente? Voi mi parlate dell'eccellenza dell'Institut agricole, della super...qui è tutto un'eccellenza in Valle d'Aosta, e poi intorno all'eccellenza c'è il marasma! Vi sto dicendo che c'è dentro la società valdostana, sin dai più piccoli, una sensibilità di un certo tipo, ma questi qui hanno una testolina e dicono "ma scusa, ma come mai facciamo il disegnino della differenziata e poi, alla fine, nella nostra aula c'è un piccolo contenitore della carta, punto?".

Nelle altre città ci sono altri tipi di risposta, quindi noi siamo in ritardo, siamo in grande ritardo su questo punto, e non lo volete ammettere... Mi venite a dire: facciamo tanto, si fa tanto, cioè fate quel "tanto" che veniva fatto 15 anni fa e quindi vuol dire che siamo fermi, nello status quo, nell'immobilismo, nel "tiriamo a campare", nel...naturalmente poi ci sarà una scuola che verrà chiamata perché ha fatto il progetto, si farà un servizio sul TG3, tutti i ragazzi entusiasti...sì, continuiamo a raccontarci le favole! Intanto in alcuni comuni del Vesuviano le scuole sono più avanti di noi, intanto in altre parti le scuole sono più avanti di noi...questa è la realtà! E ho la sensazione che ci sia una sorta d'immobilismo che non si è mai visto, in Valle d'Aosta, su questi temi.

Président - Point 15 à l'ordre du jour.