Oggetto del Consiglio n. 383 del 28 gennaio 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 383/XIV - Interpellanza: "Disposizioni per la presentazione allo Sportello unico, da parte degli operatori del settore agricolo, delle Segnalazioni Certificate di Inizio Attività".
Presidente - Ha chiesto la parola, per l'illustrazione, il collega Chatrian; ne ha la facoltà.
Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.
Abbiamo voluto presentare questa iniziativa al Governo regionale, all'Assessore Testolin, proprio perché riteniamo fondamentale, urgente e necessario semplificare le procedure per i nostri allevatori e agricoltori. Quindi il tema di questa nostra iniziativa è la burocrazia.
L'articolo 1 della legge regionale 12 del 2011 elenca, fra le sue finalità, la semplificazione degli adempimenti, la riduzione dei tempi amministrativi e degli oneri a carico delle imprese. Penso che l'articolo 1 racchiuda molto bene quelli che sono gli obiettivi, qual è lo scopo o, quanto meno, qual era lo scopo nel momento in cui l'Amministrazione regionale nel 2011 ha approvato questa legge. Non so se l'Assessore Testolin è al corrente di quanto e di come avveniva prima, nel momento in cui, direttamente, l'Amministrazione si faceva carico di tutta una serie di incombenze e di procedure fatte all'interno dell'Amministrazione.
L'Ufficio anagrafe del bestiame, istituito presso i Servizi zootecnici del Dipartimento agricoltura, è stato per anni un punto di riferimento per gli allevatori. Presentandosi ad uno dei suoi sportelli, era possibile adempiere a tutta una serie di incombenze: denunciare i passaggi di proprietà dei capi di bestiame, bovini, ovini, caprini, suini, equini...per chi magari non è del settore, com'è noto ogni bovino ha il suo passaporto in cui sono contenuti i dati anagrafici, numero di bollo auricolare, numero di bolo ruminale, data di nascita, genealogia, proprietario, dati sanitari, eccetera, e che serve, unitamente ad un documento compilato dal veterinario di zona, a spostare il capo da un allevamento all'altro oppure al macello o alla fiera, mercati, rassegne, batailles, eccetera...secondo: farsi rilasciare la scheda di stalla o aggiornarla; terzo: cancellare i capi movimentati fuori regione; quarto: cancellare i capi avviati al macello; quinto: ottenere l'emissione e la stampa dei passaporti dei vitelli; sesto: presentare le domande di monticazione; settimo: presentare le DIA (Denuncia Inizio Attività), in seguito denominato SCIA (Segnalazioni Certificate di Inizio Attività), attraverso cui l'allevatore, a costo zero, Assessore Testolin, a costo zero, poteva chiedere l'autorizzazione ad aprire un allevamento, chiuderlo, subentrare ad un'altra persona, apportare qualsiasi modifica alla struttura, ed avere, in quindici giorni al massimo, la sua pratica evasa col meccanismo del silenzio-assenso. L'Ufficio anagrafe provvedeva a diramare allo Sportello unico competente, che a sua volta inoltrava la richiesta al Comune e ai veterinari. L'allevatore, qualora non avesse ricevuto parere contrario o richiesta di chiarimenti e integrazioni, entro quindici giorni poteva ritenersi autorizzato a procedere. Questo era un po' quello che faceva l'Ufficio anagrafe del bestiame, istituito all'interno dell'Amministrazione, quello che compilava in maniera puntuale all'interno dell'Amministrazione.
Come dicevo poc'anzi, l'articolo 1 della legge 12 del 2011 - e tutta la legge, legge comunitaria regionale 2011 - ha stabilito, all'epoca, che a partire dal 15 gennaio 2013 le domande, le dichiarazioni, le segnalazioni, le comunicazioni relative agli elaborati tecnici allegati concernenti l'attività e gli impianti produttivi sono predisposti in formato elettronico e presentati con modalità telematica allo Sportello unico competente per il territorio in cui si svolge l'attività o è situato l'impianto produttivo. Cosa vuol dire? Vuol dire che fino al 15 giugno tutte queste competenze venivano fatte direttamente all'interno dell'Amministrazione, a costo zero, a costo zero per l'azienda. E cos'è successo in questo periodo? In questo periodo è successo che nessuno probabilmente ha seguito questo dossier, o invece volutamente si è voluto seguire un percorso alternativo e, di conseguenza, l'Ufficio anagrafe bestiame non è più autorizzato ad inoltrare allo Sportello unico le Segnalazioni Certificate di Inizio Attività: questa è la sintesi. Quindi fino al 15 giugno il costo era zero per l'allevatore; fino al 15 giugno, all'interno dell'Amministrazione, chi si occupava comunque del processo di questa incombenza erano dipendenti regionali, dipendenti pubblici che seguivano, come dicevo prima, il processo...processo che funzionava molto, molto bene. Ad oggi, questo processo dato che non è stato autorizzato, non sarà più fatto internamente dall'Amministrazione regionale, ma sarà fatto da terzi.
Quali sono i quesiti che vogliamo porre alla politica, all'Assessore competente? Assessore competente, a cui più volte, a inizio legislatura, avevamo dato qualche piccola apertura di credito, ma gliel'abbiamo ritirata subito, nel mese di settembre, quando abbiamo capito che non aveva e non ha in mano l'Assessorato dal punto di vista politico...più volte ne abbiamo discusso in quest'aula, anche in sede di finanziaria. Nel mese di luglio, in un'intervista molto corposa sul settimanale valdostano, il suo leitmotiv...diciamo il suo slancio per il quinquennio fu questo: "meno burocrazia nelle questioni quotidiane dei nostri agricoltori e allevatori"...ottimo! Il secondo slancio, secondo leitmotiv del nuovo Assessore Testolin fu questo: "con meno soldi, la via d'uscita può essere quella di mettere a disposizione le competenze dell'Amministrazione regionale per cercare di valorizzare le produzioni dei nostri agricoltori"...valorizzare allora tutte le professionalità all'interno dell'Amministrazione regionale.
Ecco, questa è la sintesi: c'è stata una legge approvata dal Consiglio regionale nel 2011; il 15 giugno si doveva rendere telematico comunque il tutto, ma la politica ha deciso di non più prendersi queste responsabilità al suo interno, di lasciarle, di delegare all'esterno, quindi cornuti e mazziati gli allevatori che, a questo punto, non avranno più questo servizio gratuito al suo interno; le professionalità che in questi anni hanno acquisito i nostri dipendenti regionali saranno probabilmente perse, e non voglio farne una questione di natura economica, perché saranno altri i temi da affrontare sul tappeto per l'Assessore Testolin...qui noi sappiamo perfettamente che l'Assessorato, in questi 4 anni, praticamente non solo è stato depauperato, ma dal punto di vista economico quello che gestisce l'Assessorato ha una riduzione...si è passati dagli 80 milioni ai 22 milioni.
Siamo curiosi di sentire la "meno burocrazia" dell'Assessore Testolin, le scelte che la politica ha fatto, cosa intende fare e, soprattutto, se magari c'è la volontà di fare un cambio di rotta e ritornare a quando le cose non costavano, funzionavano meglio e internamente si davano delle risposte molto più puntuali. Grazie.
Presidente - Grazie. Ha chiesto la parola, per la risposta da parte del Governo, l'Assessore Testolin; ne ha la facoltà.
Testolin (UV) - Grazie Presidente.
Andrò a rispondere a questa interpellanza, che parzialmente trova già risposta in quelle che sono le premesse della stessa, nell'attuazione di una normativa che è uscita da questo Consiglio nel 2011, e la cui applicazione è partita a giugno del 2013. Quindi diciamo che ha avuto un percorso, un iter che è stato sancito sostanzialmente da questo Consiglio, credo nell'ottica di andare a dare una semplificazione all'interno di quelli che sono i passaggi burocratici tra un ufficio e un altro dell'amministrazione pubblica e tra privati e amministrazioni pubbliche stesse. In effetti, così come citato dal Consigliere Chatrian, dalla data del 15 giugno 2013 vige l'obbligo della comunicazione telematica elettronica, vale a dire dematerializzata per via della legge 23 maggio 2011, n. 12, e del DPR 160 del 2010 di tutte le dichiarazioni, segnalazioni, comunicazioni, compresi i relativi elaborati tecnici ed allegati per i procedimenti che abbiano all'oggetto l'esercizio di attività produttive, e pertanto le pubbliche amministrazioni non possono più accettare le suddette comunicazioni in via cartacea, come avveniva precedentemente attraverso gli sportelli dell'ufficio servizi zootecnici e attrezzi agricoli UMA, così come segnalato già dal Consigliere Chatrian.
Presidente - ...un po' di silenzio in aula...grazie.
Testolin (UV) - Per rispondere alla seconda domanda: "se nei due anni che hanno preceduto l'entrata in vigore dell'obbligo di presentare in forma elettronica la SCIA e gli elaborati tecnici, è stata messa in atto da parte dell'Assessorato qualche iniziativa per favorire l'alfabetizzazione informatica degli allevatori, in modo tale da metterli nella condizione di provvedere personalmente alla compilazione e all'inoltro dell'istanza", si ritiene che l'alfabetizzazione informatica dell'utenza, ai sensi della legge regionale 23 maggio 2011, n. 12, già citata in precedenza, anche in considerazione che la SCIA, cioè la segnalazione di certificazione di inizio attività, interessa innumerevoli attività e non solo quella relativa alla produzione primaria, sia stata di competenza dello stesso SUEL (Sportello Unico degli Enti Locali della Valle d'Aosta). Si rileva comunque che, allo scopo di offrire alle imprese e ai loro intermediari un servizio tendente a semplificare la modalità di compilazione e trasmissione della documentazione è stato predisposto dal SUEL un apposito applicativo. Per quanto concerne nel merito il discorso più relativo all'agricoltura e alla zootecnia in particolare, l'Ufficio servizi zootecnici e attrezzi agricoli UMA ha collaborato alla predisposizione di un apposito manuale per la compilazione delle varie segnalazioni di inizio attività, subentro, modifiche, eccetera, ed è stato messo a disposizione degli operatori per facilitarne, nel limite del possibile, i compiti.
Per quanto riguarda il terzo quesito: "quanti sono i Centri di Assistenza Agricola autorizzati all'inoltro delle segnalazioni di inizio attività e quanto costa all'utente ogni nuova pratica ed ogni suo aggiornamento o modifica", si segnala come le SCIA possono essere presentate alla pubblica amministrazione direttamente dalle imprese o da loro delegati e non solamente dai CAA operanti sul territorio, e pertanto il costo è variabile in relazione al servizio prestato dallo stesso delegato.
Presidente - Grazie. Ha chiesto la parola, per la replica, il collega Chatrian; ne ha la facoltà.
Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.
Abbiamo veramente tanta difficoltà a rispondere alle sue affermazioni, Assessore Testolin. Lei ha citato gli articoli di legge, che noi conoscevamo. Nell'illustrare l'iniziativa, pensavamo di nuovo di aver dato una possibilità a lei, quanto meno di esprimere una sua forte preoccupazione, dato che la scelta che avete messo in campo è una scelta dannosa per l'allevatore e per gli agricoltori. L'obbligo di inoltro in via telematica delle SCIA sarebbe comunque stato rispettato mantenendo attiva la funzione presso l'Ufficio anagrafe: uno, perfettamente in grado di ricevere e trasmettere in via telematica le istanze degli agricoltori, funzione che esercitava regolarmente fino al 15 giugno; due: dotato, come dicevo poc'anzi, di personale con buona conoscenza del settore e soprattutto delle sue problematiche; terzo: senza spese per l'agricoltore e l'allevatore, Assessore Testolin!; quarto: in grado di assegnare subito il codice ministeriale che lo Sportello unico non può rilasciare.
Allora, non scherziamo, non prendiamo in giro per favore la categoria già in difficoltà, ma quanto meno provate a modificare questo impianto che, comunque, per due motivi, andrà a chiedere comunque agli allevatori e agli agricoltori di sborsare, di pagare delle prestazioni che fino a ieri non pagavano; due...e le cito una sua intervista, sempre del luglio 2013: "posso dire di essermi reso conto che l'Assessorato dispone di tante professionalità e di potenzialità che possono e devono essere adeguatamente valorizzate; sono sicuro che con l'entusiasmo e la volontà di tutti si potranno dare delle belle risposte"...queste erano le sue affermazioni, Assessore Testolin, e questa è la conseguenza delle sue prime affermazioni del mese di luglio.
Terza considerazione, sempre nel mese di luglio, un esempio che fece: "tanti moduli da compilare, ci può stare che per i contributi europei ci siano tanti adempimenti e tanti moduli da compilare, ma per le questioni che riguardano il quotidiano dei nostri agricoltori e allevatori sarà opportuno riuscire a snellire e a sburocratizzare per dar loro comunque delle risposte puntuali". Ecco, la via che state seguendo è proprio il contrario delle sue affermazioni del mese di luglio. Noi le diamo una mano, come gruppo di ALPE, Assessore Testolin, le diamo una mano, le porgiamo anche delle soluzioni, ma la soluzione che lei sta portando avanti va in senso opposto agli allevatori e agli agricoltori. Faccio un esempio, così può essere utile, magari anche al Presidente Rollandin, dato che probabilmente gli è sfuggita questa scivolata di non mantenere all'interno dell'Amministrazione regionale questo servizio gratuito, efficiente e che dava delle risposte...si è scelto di passare la palla a terzi, senza tenere conto dei disagi e soprattutto dei costi aggiuntivi, come dicevo poc'anzi. È vero che gli allevatori, come diceva l'Assessore, potrebbero trasmettere direttamente, da casa loro, le SCIA, è vero, è vero, ma di fatto ricorrono tutti a terzi per evitare di sbagliare e bloccare la pratica di autorizzazione. Per cause non chiare, Assessore Testolin, però quasi ogni SCIA presentata a terzi o ai CAA incappa in qualche difficoltà, e lei sicuramente ne è a conoscenza, per cui l'allevatore viene invitato a recarsi presso gli uffici del Dipartimento agricoltura per risolvere i problemi. Non abbiamo ancora finito: paradossalmente, anche in caso di riuscita al primo tentativo, cosa fa l'agricoltore o l'allevatore? È comunque costretto a recarsi presso gli uffici zootecnici per farsi rilasciar il codice di autorizzazione ministeriale, per poi tornare ai CAA o a terzi e perfezionare l'istanza. Ma non abbiamo ancora finito: senza contare che, prima di presentarsi a terzi o ai CAA, deve aver già consultato il veterinario competente - poi non spiego questo mestiere a chi è del mestiere - in materia di benessere animale i cui uffici sono situati a Quart, altrimenti il rischio di bocciatura è quasi assicurato. Questo è un esempio, Assessore Testolin!
Ecco, non ci citi più gli articoli di legge, che conosciamo, altrimenti non avremmo mai presentato tale iniziativa. L'obiettivo di ALPE, il nostro obiettivo, è di darle nuovamente una mano. Cerchiamo di creare delle condizioni migliori per gli agricoltori e per gli allevatori, non è una guerra tra poveri, qui; qui è una guerra che...altro che "meno burocrazia", altro che "semplificazioni"...qui andiamo a complicare probabilmente le cose che funzionavano, probabilmente le cose che funzionavano anche molto bene, e forse da parte della politica c'era solo un bisogno di accompagnare il processo e, a quel punto, delineare dando delle risposte puntuali. Ecco, così non va, Assessore Testolin, questo è un esempio lampante, non stiamo neanche parlando di meno risorse, meno soldi, del PSR...stiamo parlando di semplici processi. Ecco, smettetela di prendere in giro questo settore! Grazie.
Si dà atto che dalle ore 11,04 riassume la presidenza il Presidente Emily Rini.
Rini (Président) - Point 12 à l'ordre du jour.