Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 361 del 16 gennaio 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 361/XIV - Interpellanza: "Intendimenti in merito ai ritardi nell'emanazione dei decreti legislativi di attuazione dello Statuto speciale".

Presidente - Per l'illustrazione, la parola al Vicepresidente Rosset.

Rosset (UVP) - Merci Madame la Présidente.

Il tema delle norme di attuazione dello Stato è un argomento politico di grande peso nei rapporti con Roma, e ieri ne abbiamo avuto la conferma, tenuto conto che la vita della nostra Autonomia passa attraverso la continua modernizzazione dello Statuto, attraverso le procedure di cui all'articolo 48 bis dello Statuto stesso. Ebbene, se già nella scorsa legislatura regionale, con il Governo Monti in particolare, c'erano stati rallentamenti a causa del comportamento dello Stato, ora si tratta - tenuto conto appunto dell'importanza di mantenere dinamica la nostra Autonomia - di capire come mai, anche in questi ultimi mesi, si sia perso del tempo. Per cui va bene che a rallentare la situazione ci siano state le elezioni politiche, con la scusa oltretutto del Governo, che le norme di attuazione non possano essere approvate nei periodi di ordinaria amministrazione...ma intanto per la Sicilia sono state varate senza batter ciglio (vedi il decreto in materia di ordinamento finanziario); poi abbiamo avuto le elezioni regionali, è vero, con ulteriori attese, ma poi, in estate, e sin dall'inizio di questa legislatura regionale, come Consiglio regionale abbiamo adempiuto alle nomine con i membri regionali: il dottor Renato Barbagallo, il dottor Angeletti, già componenti della Commissione Paritetica nella XIII legislatura, e con il dottor Roberto Louvin, approdato un pochino "a sorpresa" a questo incarico... Non sappiamo cosa stia facendo lo Stato, e questo è uno degli oggetti di discussione, anche se lo Stato attualmente ha nominato i membri, ad esempio di Trento, di Bolzano e del Friuli Venezia Giulia...sarà ulteriormente oggetto di discussione nella risoluzione che andremo ad affrontare.

Nell'interpellanza ricordiamo come siano numerose le norme di attuazione già varate a beneficio della nostra Autonomia valdostana, per cui chiediamo - fatte salve le elezioni che ho citato - quali siano le ragioni dei ritardi che si sono accumulati e i tempi previsti per normalizzare la situazione, ma soprattutto quali sono le norme di attuazione che la Regione chiederà che vengano poste all'attenzione della Paritetica (penso ad esempio all'abolizione del Presidente della Commissione di Coordinamento), e che intenzioni ci siano sugli schemi già varati e mai andati al Consiglio dei Ministri per quanto riguarda - parere già espresso dal Consiglio Valle - materie linguistiche e questo caso; infine, che cosa si intenda fare per le norme di attuazione già varate come Casinò, Catasto e Trasporto ferroviario, norme mai applicate in concreto con una vicenda di inaudita gravità per rispetto della nostra Autonomia. Non sfuggirà al Presidente la portata di queste nostre richieste e ascolteremo con interesse le sue risposte, anche se ieri, parzialmente, qualcosa già abbiamo ascoltato.

Président - La parole au Président Rollandin.

Rollandin (UV) - Merci Présidente.

Oui, je remercie les collègues qui ont bien voulu...et en particulier le collège Rosset, qui a voulu reprendre un thème de grande envergure pour notre Région, qui est celui des dispositions d'application de l'État et de la Région. Je crois que comme il vient de le dire, ce thème a sans doute eu des retards, compte tenu du fait qu'il y a eu l'interruption à cause des élections régionales, mais, comme il l'a rappelé, nous avons déjà nommé, il y a des mois...tout de suite on a nommé la commission pour les membres de compétence régionale et, en même temps, on a envoyé une lettre au responsable, au Ministre des rapports avec les autonomies régionales, pour avoir, de leur part, la nomination. Lorsque je suis descendu avec les collègues Député et Sénateur, on a eu cette rencontre et on a soumis à l'attention pas seulement les arguments, mais justement le fait qu'il y avait cette exigence urgente, et il avait donné assurance qu'il aurait pourvu dans de brefs délais...malheureusement on est encore dans l'attente! Comme j'avais déjà annoncé hier, on a repris ce thème lorsqu'on a rencontré le Ministre et il nous a dit que...étant donné qu'il a nommé les membres des autres Régions à Statut spécial il y a une semaine, il a reconfirmé l'urgence de cet aspect, qu'il se rend compte du retard et qu'il attendait la disponibilité encore d'un membre pour la terna qui doit être présentée, et qu'il aurait donc donné la disponibilité des trois noms dans le plus bref délai (c'est ce qu'il m'a dit hier). Donc, pour ce qui est du premier point, "i ritardi accumulatisi", bon, en principe on a dit que ce sont des aspects qui peuvent être justifiés seulement en partie, pour le reste ils ne sont pas justifiables...malheureusement, dans son ensemble, c'est une question qui revient à l'État.

Pour ce qui est de la question: "quali norme d'attuazione...chiederà che vengano poste all'attenzione"...questo riguarda la Regione. La nuova Commissione Paritetica avrà, fin da subito, come argomento da trattare con urgenza, dal completamento del processo di attuazione del federalismo...perché ci sono le norme che devono essere in qualche modo collegate con gli obiettivi di perequazione, di solidarietà e di assolvimento agli obblighi finanziari posti dall'ordinamento europeo...là il faut qu'il y ait des dispositions d'application...e abbiamo già ricordato al Ministro che occorre procedere all'adozione delle norme di coordinamento tra le leggi statali e le leggi regionali, perché il regolamento europeo comporta questo, di fatto, per la finanza pubblica, e quindi con conseguenze per le norme regionali, comprese le norme che disciplinano l'esercizio della potestà legislativa in materia di tributi regionali, provinciali e locali...on en a parlé aussi il y a quelques jours... Ancora: la Commissione Paritetica dovrà riprendere la proposta delle norme di attuazione a cui si sta lavorando in materia di soppressione della Commissione di Coordinamento...le Conseil s'était déjà exprimé, on avait proposé ce règlement qui n'a pas eu de suite... Il Consiglio, inoltre, si è già espresso sulla materia delle funzioni svolte dall'Istituto superiore della prevenzione e della sicurezza, l'ex ISPESL...le règlement qui devait passer...in materia di ordinamento linguistico e in materia di archivi storici.

Terza domanda: "cosa si intenda fare per le norme di attuazione già varate, come Catasto e Trasporto ferroviario, ma mai applicate". Ora, come ho già detto, questo aspetto, soprattutto per il Catasto, ha fatto oggetto di corrispondenza, di richieste, di dare attuazione addirittura...per quanto ci riguarda, abbiamo una legge che addirittura è stata fatta, in cui si diceva come doveva essere fatto il passaggio di chi lavora attualmente al Catasto, le scelte, e tutto quello che doveva essere conseguente. Ora, su questo tema, noi riteniamo che in questo momento sia da agire in modo tale da avere un'attuazione specifica di questo disposto dove le funzioni catastali, che con il decreto legislativo 142 del 2007 prevedeva il trasferimento delle funzioni...in materia di trasporto ferroviario, di cui al decreto 194, come - come dicevo - per quelle del catasto. In particolare, riteniamo che sia da mettere in conto anche l'opportunità di adire alla Corte costituzionale rispetto alla mancata attuazione di queste norme, nonché rispetto al ritardo della ricostituzione della Commissione paritetica. Ora, per quanto riguarda la ricostituzione della commissione, aspettiamo, che ci sia in questa settimana o la settimana prossima...chiaramente che si risolva il problema. Dal punto di vista tecnico, ci rendiamo conto che il ricorso alla Corte richiede tempi molto lunghi, quindi noi siamo a sollecitare una presa di posizione forte sul Catasto, laddove c'è un dibattito aperto, dove c'è la parte governativa, indipendentemente da questo Governo ministeriale, che non vuole cedere questo tipo di attività alla parte regionale...e questo è un punto che ha sempre messo il bastone tra le ruote, in particolare a quello che è il trasferimento definitivo; però, se questo non avviene, faremo ricorso alla Corte, è l'ultima ratio per cercare di avere conto di questo punto.

Ecco, credo che sostanzialmente concordiamo con l'importanza di risolvere questa tematica in tempi brevi, perché, come lei diceva, il fatto di avere uno strumento che è in divenire...cioè gli argomenti, se si ha lo strumento, possono essere portati alla loro attenzione, anche per vedere qual è il dibattito, quali sono le indicazioni...se non c'è, non possiamo nemmeno attivarci! Concordiamo quindi su questa urgenza e, ripeto, tenendo conto che avremo altre riunioni con il Ministero competente...speriamo che questo venga fatto in tempi brevissimi. Grazie.

Président - Pour la réplique, la parole au Vice-président Rosset.

Rosset (UVP) - Grazie Presidente.

Prendiamo atto della risposta...poi, magari, mi darà la sua documentazione.

La nostra interpellanza andava proprio nell'ottica di non perdere di vista la problematica, ma resta inteso che la questione dei ritardi, delle inadempienze dal punto di vista dello Stato, sicuramente le questioni più profonde...non a caso, Trento e Bolzano hanno chiesto, in diverse occasioni, un incontro e udienze al Presidente della Repubblica per ripristinare le regole del gioco, a fronte di umiliazioni dello Stato che sono talmente evidenti nelle prerogative statutarie e, in particolare, nel caso appunto delle paritetiche.

A tal proposito, noi abbiamo avuto, la settimana scorsa, un incontro in I Commissione con una delegazione che ha il compito di varare una revisione dello Statuto di Trento e Bolzano ed è emerso, per quel che mi riguarda, per la prima volta dal professor Carli e Toniatti, che si può addivenire, arrivare ad una diffida, ad una diffida...anzi, sarebbe opportuno che anche noi...ma lei giustamente ha detto: "qualora non fosse"...ma appunto dobbiamo sollecitare questo aspetto. Se il rango costituzionale delle procedure venisse ancora posto in discussione, sarebbe opportuno magari attivare, rivolgersi alla Corte costituzionale. Secondo noi troppe forze occulte, appoggiate anche dal mondo dell'informazione, remano contro le Autonomie speciali, spesso senza distinzione di sorta fra le une e le altre. Allora, ci sono dei livelli di sopportazione alla violazione delle regole costituzionali che non possono più essere oltrepassate: è per questo che chiederei appunto, qualora non avvenisse, di procedere. Grazie.

Président - Point 36 à l'ordre du jour.