Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 359 del 16 gennaio 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 359/XIV - Interpellanza: "Verifica dei requisiti previsti dal decreto legislativo 39/2013 per la designazione del Direttore generale dell'Azienda USL della Valle d'Aosta".

Presidente - Ha chiesto la parola, per l'illustrazione, il Consigliere Viérin Laurent; ne ha facoltà.

Viérin L. (UVP) - Merci Madame la Présidente.

Questa iniziativa che rivolgiamo all'Assessore Fosson giunge dopo alcune vicende che hanno contraddistinto l'inizio di questa legislatura. Le nomine che sono state portate avanti da questo Governo, in certi casi hanno visto dimissioni per motivi politici, in altri grandi dibattiti sulla legittimità dei requisiti delle persone che sono state scelte ad occupare certi ruoli apicali. Dopo le vicende dell'ARER, quindi prime dimissioni, altre nomine, altri rilievi esternati in quest'aula, dopo la questione dell'IN.VA., ma anche del Co.re.com., con dei dubbi di legittimità su tutte queste nomine, rispetto alla normativa vigente, oggi arriviamo a quella che è, secondo noi e a detta...diciamo sulla base della normativa vigente, ma soprattutto sulla base di ciò che si sta manifestando nelle pieghe di questa normativa e nelle sue applicazioni, da parte nostra, da parte del gruppo dell'Union Valdôtaine Progressiste, noi rileviamo che la nomina del Direttore generale dell'USL che è stato incaricato dal Governo regionale è una nomina che è in contrasto con la normativa vigente.

Questa nostra iniziativa va quindi nell'ottica, intanto, di richiedere se esistano queste cause d'inconferibilità e incompatibilità, perché tutto parte...a parte il dibattito, e a margine di un dibattito che dovrebbe rilevare anche su questione di opportunità...da un decreto, il famoso "decreto 39" del 2013 che fissa delle regole ben precise in materia d'inconferibilità e d'incompatibilità, appunto; una normativa stringente che ha disturbato anche da un punto di vista politico certe azioni, quindi che non ha dato la possibilità di nominare ex Amministratori, politici "trombati" alle elezioni, all'interno, diciamo, di ruoli apicali nell'Amministrazione.

Che ratio ha questo decreto che è stato battezzato "decreto anticorruzione"? Beh, la ratio è che si va a fissare il potenziale conflitto d'interesse dividendo in tre le tipologie di impossibilità di ricevere incarichi, proprio per evitare che ci siano questi conflitti di interesse: una è sulle condanne, il secondo volet è sulla provenienza da Enti di diritto privato, soprattutto da Enti di diritto privato collegati all'Amministrazione, cioè finanziati dalle Amministrazioni e, la terza, appunto, quella dei politici, cioè il terzo volet quello delle cariche politiche, quindi provenienza da cariche politiche e impossibilità di andare nei ruoli dell'Amministrazione. In particolare, il decreto 39, probabilmente anche a causa delle famose vicende della sanità lombarda, ha fissato un articolo specifico per quanto riguarda il campo sanitario, e diciamo che la norma è abbastanza chiara: la norma dice che c'è l'impossibilità di ricoprire dei ruoli per chi abbia avuto degli incarichi nella sanità, anche privata, ma finanziata...diciamo dal pubblico. Quindi questa è una norma che noi abbiamo fatto rilevare nel decreto 39, nei vari articoli, ma l'articolo 5 è quello che più si avvicina alla tipologia che noi oggi sottolineiamo, perché l'articolo 5 (e cito) fa rilevare che: "gli incarichi di Direttore generale, Direttore sanitario e Direttore amministrativo nelle Aziende sanitarie locali non possono essere conferiti a coloro che nei due anni precedenti abbiano svolto incarichi o ricoperto cariche in Enti di diritto privato, regolati o finanziati dal Servizio sanitario regionale".

Allora, noi non facciamo - e non abbiamo mai fatto - delle questioni sulle persone, noi non entriamo nel merito delle competenze, delle persone, anzi...questo vale per questo caso sanitario, ma è valso anche per le altre nomine, noi l'abbiamo sempre detto, esistevano tra l'altro anche dei rapporti personali tra le persone che noi abbiamo contestato da un punto di vista di legittimità amministrativa e di opportunità politica e anche delle persone che siedono qui, in Consiglio. Però una cosa non va con l'altra, e noi, che stiamo facendo delle battaglie sul rispetto delle regole, sulla trasparenza, facendo di questo rispetto comunque una prospettiva anche di amministrazione, facciamo rilevare - e per questo abbiamo presentato questa iniziativa - che ci suona strana questa questione...perché? Ci suona strana perché noi siamo andati a scaricare il curriculum; visto che nella delibera che nomina il Direttore generale c'è un paragrafo apposito che dice che...e c'è una dichiarazione sottoscritta dall'interessato, prodotta ai sensi dell'articolo 20 del decreto legislativo 39, quello dell'anticorruzione, circa l'insussistenza di cause d'inconferibilità e d'incompatibilità...mentre nel curriculum prodotto, scaricabile da Internet, il soggetto interessato, nell'elencazione di ciò che sono state le mansioni ricoperte, cita: "dal 1° maggio 2011 al 15 luglio 2012: Direttore generale Clinica eporediese (Gruppo Policlinico di Monza)". Vorrei ricordare a tutti, ai Consiglieri in primis, anche se forse l'argomento non interessa troppo, e anche a chi ci ascolta a casa che...

Presidente - Un po' di silenzio in aula, grazie!

Viérin L. (UVP) - ...non vorremmo disturbare la riunione di maggioranza che è in corso...

Presidente - ...per cortesia, sta parlando il collega. Grazie.

Viérin L. (UVP) - ...sì, almeno che le tensioni sbollano fuori dall'aula, ecco!

Allora, vorrei ricordare, dicevo, che la Clinica eporediese, Gruppo di Monza, gestisce, dopo l'uscita di Humanitas, la Clinica di Saint-Pierre che è convenzionata con l'USL! Quindi il Governo regionale nomina un Direttore generale dell'USL che sul suo curriculum dice di essere stato negli ultimi due anni Direttore dell'eporediese, quindi Direttore generale dell'eporediese, che è riconducibile al Gruppo Policlinico di Monza che gestisce la Clinica di Saint-Pierre. Quindi, a nostro parere, siamo nel pieno di una delle cause d'inconferibilità degli incarichi in base all'articolo 39.

Concludo, Assessore, ricordando l'iter. Voi avete approvato due delibere: una, la 1792 del 17 novembre sulla questione degli idonei, dove voi avete messo dei requisiti: la laurea magistrale, l'esperienza di dirigente...esperienza di dirigente, quindi se uno ha avuto un'esperienza di dirigente probabilmente è perché è segnato sul curriculum, quindi diventa idoneo; dopodiché, un'altra delibera dove, dal numero dei 27 candidati 17 sono inseribili, e avete nominato, cioè pescato, all'interno, il dottor Ardissone, perché avete ritenuto che avesse i requisiti.

Oggi noi le chiediamo intanto se è stata fatta una visura, se sono stati fatti approfondimenti, perché di due cose l'una: o il dottor Ardissone era Direttore generale dell'eporediese, e in questo caso la dichiarazione che è stata resa non è una dichiarazione che è corrispondente alla conferibilità, o se ci sono altri motivi che noi non conosciamo (e che lei ci dirà), come vi siete mossi nella scelta del candidato, che probabilmente era uno degli unici nei candidati risultati idonei ad avere questa causa d'inconferibilità...e, come lo sappiamo noi, avendolo appreso dal curriculum, noi crediamo che lei, Assessore, che ha un'esperienza pluridecennale nell'ambito della sanità, conoscesse benissimo la provenienza del dottor Ardissone...

Soprattutto noi vorremmo sottolineare che se il "decreto anticorruzione" ha previsto l'inconferibilità è perché, al di là del caso della Lombardia, non ci devono esistere commistioni o potenziali interessi tra chi proviene dalla sanità pubblica finanziata dalla sanità privata finanziata dal pubblico ed il ruolo che andrà a ricoprire adesso nel pubblico, con eventuali potenziali interessi che porta avanti nei confronti dell'ex azienda che oggi è uno degli attori principali della sanità valdostana. Quindi, da un lato noi rileviamo una potenziale illegittimità in merito al "decreto anticorruzione", dall'altro anche una questione di opportunità politica che noi avremmo preferito evitare di vedere. Grazie.

Presidente - Grazie. Ha chiesto la parola l'Assessore Fosson, per la risposta da parte della Giunta; ne ha facoltà.

Fosson (UV) - Sì, grazie.

Rispondo volentieri a questa interpellanza che comunque era nell'aria, anche per leggere, dimostrare, che è stato fatto tutto un percorso legislativo ben preciso. Questa nomina non ha pieghe, per quello che a noi risulta, pur in un diritto amministrativo che, come abbiamo visto, nell'Amministrazione della Valle d'Aosta, adesso e nel passato, delle volte ha avuto delle difficoltà di interpretazione. Devo dire che le premesse, per come è stata presentata l'interpellanza, sono state corrette, e adesso le leggerò tutto il percorso legislativo effettuato.

L'articolo 5 del decreto legislativo 39/2013, dice giustamente, come ha citato lei, che gli incarichi di Direttore generale, eccetera, eccetera, non possono essere conferiti "...a coloro che nei due anni precedenti abbiano svolto incarichi e ricoperto cariche in enti di diritto privato regolati e finanziati dal Servizio sanitario regionale. Detta disposizione, però, deve essere letta in combinato disposto con l'articolo 1 dello stesso decreto, che reca le definizioni utili a chiarire l'esatto ambito di applicazione soggettivo e oggettivo dell'intera disciplina. Tale ultimo articolo prevede, in particolare al comma 2, lettera e), che per incarichi e cariche devono intendersi quelle di Presidente con deleghe gestionali dirette, di Amministratore delegato e la posizione di Dirigente"...sottolineo "e la posizione di Dirigente". Il dottor Ardissone...che tra l'altro, mi permetto di dire, ha raggiunto la carica di Dirigente negli anni precedenti quando era qui come Direttore amministrativo, e le ricordo che comunque era già Direttore amministrativo dal luglio del 2012 richiamato a sostituire il dottor Pietroni, ma comunque non erano trascorsi i due anni, e questo è giusto...

"Il dottor Ardissone, nel comprovare, dietro specifica richiesta della struttura competente mediante l'esibizione della relativa documentazione, i titoli dichiarati nel curriculum allegato alla domanda di inserimento nell'elenco approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 1792, (è il primo che citava lei, dell'8 novembre 2013), ha documentato di aver svolto la mansione di Direttore amministrativo presso la Clinica eporediese - policlinico di Monza con inquadramento di impiegato direttivo, ai sensi del vigente contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale alle dipendenze delle strutture sanitarie associate AIOP", eccetera. Quindi il dottor Ardissone, nell'ambito della Clinica eporediese, non era dirigente, questo è stato comprovato con documentazioni, tant'è vero che, quando nel 2012, la Giunta di allora l'ha richiamato, l'USL l'ha richiamato a fare il Dirigente qui, ha lasciato la posizione di impiegato che aveva presso il Policlinico di Monza per venire qui. Come una struttura privata possa dare degli incarichi di questo tipo senza dare una dirigenza, questo sta proprio nel contratto di lavoro previsto dalla struttura privata. "A tal proposito si informa che la suddetta struttura e il Dipartimento legislativo legale regionale hanno effettuato un'approfondita istruttoria sulla documentazione prodotta dal dottor Ardissone. Non avendo l'interessato formalmente ricoperto l'incarico di dirigente presso la predetta clinica, non è stata ritenuta la sussistenza dell'impedimento al conferimento dell'incarico di Direttore generale di cui al citato articolo 5 del decreto legislativo 39/2013, la cui applicabilità deve intendersi riferita esclusivamente a coloro che abbiano ricoperto le cariche indicate all'articolo 1, comma 2, lettera e), del medesimo decreto, (e ciò in conformità a quanto ritenuto dalla CIVIT nei pareri rilasciati in merito all'interpretazione di altre disposizioni del decreto in questione, tutte volte a valorizzare, stante le limitazioni soggettive poste al conferimento di incarichi e cariche presso enti pubblici o enti privati in controllo pubblico, la stretta aderenza al dispositivo normativo)".

Inoltre, come dicevo, non è apparsa alcuna norma di non conferibilità al nostro Ufficio legale regionale e ai dirigenti, ma questo, aggiungo, è stato citato: il dottor Ardissone ha dovuto produrre di sua mano una documentazione che attestava che non esistevano forme di non conferibilità, attestando quindi di non aver fatto e svolto la funzione di Dirigente. Il dottor Ardissone ha presentato i contratti di lavoro e le dichiarazioni del datore di lavoro, ma, soprattutto, ha portato dei pareri legali, uno in particolare, quello dello Studio Olivetti di Torino che sottoscrive che: "il dottor Ardissone non ha nessuna norma di non conferibilità".

Alla fine di questo provvedimento, posso affermare che, in questo momento, non ho alcun parere legale, sia della Struttura regionale sia prodotti dal dottor Ardissone che mi dimostrino anche un minimo dubbio sul fatto di una non conferibilità. Grazie.

Si dà atto che dalle ore 10,39 riassume la presidenza il Presidente Emily Rini.

Rini (Président) - Merci. Pour la réplique, la parole au collègue Viérin Laurent.

Viérin L. (UVP) - Mah, Assessore, intanto la risposta non solo non ci convince, ma rientra, da oggi, a pieno titolo nelle "vicende opache" di questa Amministrazione, perché lei ha cercato, attraverso i pareri legali, o una ricostruzione legale che le è stata fornita probabilmente dall'Ufficio legale dell'Amministrazione...vorrei ricordare che il responsabile dell'Ufficio legale dell'Amministrazione era la stessa persona che era Presidente della Commissione di valutazione, quindi anche in questo caso forse un po' di confusione c'è stata...ma, al di là di questo, noi crediamo che la regola sia chiara, Assessore.

Io ho cercato...noi abbiamo cercato di dividere le questioni su due piani. Uno, il piano amministrativo e giuridico: secondo noi questo piano è un piano che fa acqua da tutte le parti, perché di due cose l'una, se il dottor Ardissone non era dirigente nella Clinica eporediese non doveva scriverlo nel suo curriculum, non doveva scriverlo nel suo curriculum, perché il curriculum cita "Direttore generale della Clinica eporediese", e voi avete messo tra i requisiti per poter ammettere in delibera i candidati almeno 5 anni o 7 anni di dirigenza!. Allora, se non era dirigente, come avete fatto a metterlo?...d'accordo, ma se in un curriculum una persona scrive che è stato Direttore generale della Clinica eporediese probabilmente non è la stessa documentazione che poi ha fornito a voi nei pareri legali. Allora, se una persona scrive che è stata Direttore generale, per quanto ci riguarda questa documentazione fa fede, questa documentazione...tra l'altro è quella che è allegata alla delibera che voi avete portato in Giunta e che voi avete votato. Quindi oggi apprendiamo che non era Direttore generale, che non era neppure dirigente, ma che era un semplice funzionario, e questo già...ripeto, l'Amministrazione parla per atti, e gli atti che sono inseriti nella delibera parlano di "Direttore generale". Quindi noi le richiederemo tutta la documentazione, il faldone per intero...sarebbe interessante anche fare una visura camerale alla Clinica eporediese per capire certe cose. Ricostruiremo e torneremo su questa vicenda attraverso una mozione che chiederà la revoca del Direttore amministrativo. Ripetiamo: noi non facciamo delle questioni di competenza o personali. Noi le persone le riteniamo valide se sono da ritenere valide, ma la questione politica, amministrativa e giuridica è un'altra vicenda.

L'altra questione, Assessore, è la questione di opportunità politica. Allora, sappiamo bene e conosciamo i casi della sanità lombarda e i potenziali disguidi che hanno portato alla nascita del "decreto anticorruzione". Allora noi possiamo anche far finta di niente, ma sappiamo che la Clinica di Saint-Pierre è nelle mani del Policlinico di Monza, che questo gruppo oggi gestisce questa clinica, che esiste un potenziale conflitto d'interessi tra chi oggi ricopre il ruolo di Direttore generale, al di là della persona, ma da un punto di vista di figura...e la persona che oggi ricopre questo ruolo proviene proprio dallo stesso gruppo, cioè è stato scelto da quel gruppo, e il "decreto anticorruzione" andava e va proprio nella direzione di evitare queste commistioni. Quindi, tra tutte le scelte che potevate fare...giustamente noi capiamo che ci saranno equilibri politici, tensioni e decisioni che probabilmente non possono arrivare in autonomia, però, ecco, tra tutte le figure che potevano essere scelte siamo andati veramente a scegliere quella che meno aveva una possibilità di evitare e d'incorrere in queste cause di inconferibilità. Sarebbe interessante anche capire cosa ne pensa il responsabile del "Piano anticorruzione" della Regione, se ne è a conoscenza, se è stato in qualche modo segnalato.

Lei, Assessore, ha detto che ha chiesto all'interessato di produrre della documentazione, un parere legale di uno studio...ma è chiaro che il privato interessato, se ha scritto in un curriculum, se ha scritto in una dichiarazione che non esistono cause d'incompatibilità...sarà l'Amministrazione che deve verificare, ma non attraverso i pareri legali dell'interessato, attraverso i pareri legali indipendenti, cioè dell'Amministrazione! Scusi, Assessore, ma queste sono le regole base dell'Amministrazione! Se voi chiedete all'interessato che ha fatto la dichiarazione dicendo che non ci sono cause ostative e di produrre un suo parere legale, è chiaro che il parere legale sarà fornito anche in base alle dichiarazioni che questa persona ha fornito al proprio avvocato o al proprio studio legale!

Insomma, questo - e concludo - per dire che questa è un'altra delle "vicende opache". Noi torneremo su questa vicenda, ma noi crediamo che questa scelta, intanto, non sia stata dettata da autonomia politica e, soprattutto, sia stata una scelta che, ancora una volta, va nella linearità, nell'ottica di ciò che questo Governo sta portando avanti, cioè veramente di andare a bypassare tutte le regole più elementari che sono previste dalla normativa in barba alle regole di trasparenza e, soprattutto, non dando la possibilità, magari ad altre persone, che invece avevano i requisiti e le competenze, di ricoprire quel ruolo. Grazie.

Presidente - Grazie. Il punto 33 è rinviato, giusto? Passiamo allora al punto 34 all'ordine del giorno.