Oggetto del Consiglio n. 172 del 8 ottobre 2013 - Resoconto
OGGETTO N. 172/XIV - Reiezione di mozione: "Condivisione con la quinta Commissione consiliare delle modalità di individuazione e nomina del Direttore generale dell'Azienda USL".
Presidente - Colleghi, un po' di silenzio! Per l'illustrazione, la parola al collega Guichardaz.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente. Siamo già tutti stanchi...con chi devo parlare?
(brusìo in aula)
Presidente - Colleghi!
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - ...facciamo una chiacchierata io e l'Assessore Fosson, ho già capito... Allora, siccome mi riferiscono che su questa mozione vi è già stato un piccolo dibattito in Commissione Regolamento e, dalle reazioni di alcuni colleghi, mi pare pure che intorno a questa mozione ci sia un certo nervosismo. Qualcuno pare che sostenga che manchino i presupposti giuridici per approvare questa mozione. Mi dicono che la mozione andrebbe a cozzare con disposizioni di legge già molto chiare e procedure ormai consolidate ed è un po' la stessa scusa adottata per la mozione dei 72 mila euro di Frigerio i cui effetti sono stati poi liquidati, dopo averla votata a maggioranza, con una frase del tipo: "sentite il legale"; non so se vi ricordate? Sarebbe stato meglio forse sentire Frigerio, visto che lui ci ha detto che nessuno l'ha mai contattato in merito. Non è che quelli che oggi arricciano il naso davanti a questa mozione sono gli stessi che ieri consigliavano al Presidente Rollandin di non accogliere i 116 su Rusci e su Ferrari (poi, Presidente Rini, mi piacerebbe capire il destino della mia richiesta inviatale...ecco, okay!). Vi ricordate quella famosa dicitura che diceva che i 116 non potevano essere accettati "perché diretti a chiedere conto di valutazioni e scelte amministrative già effettuate o da effettuarsi"; quella lettera rinviava il dibattito ad altri "strumenti di sindacato ispettivo che l'ordinamento garantisce nell'espletamento del mandato consiliare", che presumo voglia dire il dibattito in aula di Consiglio.
Vi dovete decidere, cari colleghi della maggioranza, perché, ad ascoltare voi, in quest'aula ed in genere come Consiglieri si potrebbe fare ben poco. Mi sono reso conto in questi tre mesi di Consiglio che le interpellanze, le interrogazioni - non parliamo dei 116 - spesso ricevono risposte vaghe e sommarie, se non dinieghi e nel breve spazio e tempo concesso al dibattito quasi mai soddisfano le richieste degli interroganti e degli interpellanti, ma anche dei cittadini, che sempre più numerosi ascoltano il dibattito, seguono i nostri Consigli e spesso danno il loro contributo ad elaborare le iniziative. Le mozioni - è il motivo anche per cui abbiamo scelto di presentare quasi esclusivamente mozioni in questo Consiglio - impongono un dibattito più aperto, danno ad ogni Consigliere di maggioranza e di minoranza la possibilità di intervenire, di dire la propria, innescano ragionamenti ampi che dalle premesse agli impegni - perché le mozioni sono costruite con una parte di premesse e poi con l'impegno al Consiglio e alla Giunta - possono sviluppare un pensiero politico e oserei dire programmatico. Minimizzare la portata delle mozioni cavillando sulla legittimità degli impegni significa ridurre il ruolo del Consiglio a quello del notaio delle decisioni già assunte dalla Giunta. Se si ritiene che le mozioni non rispondano ai canoni prefissati, come mi è stato anticipato da qualcuno, il Consiglio e la Giunta sono liberi di presentare emendamenti o, al limite, di rigettarla attraverso il voto, come avete fatto con alcune mozioni. Credo che ogni discussione in merito a questioni che attengono al buon funzionamento della macchina pubblica, siano occasione per la minoranza, ma anche per la maggioranza di sentire un pensiero diverso, anzi direi vari pensieri diversi.
Riguardo a questa specifica mozione, invito i colleghi della maggioranza a leggerla con attenzione, dal "considerato" - non so se ce l'avete davanti - della premessa al punto 3 degli impegni. Voglio allora ridirlo chiaramente: da nessuna parte è scritto che la norma di riferimento - in questo caso la legge 5 del 2000 - e soprattutto le disposizioni nazionali in materia, quindi il decreto-legge 158, la legge 189 del 2012, il decreto legislativo 39 del 2013, vengono da questa mozione bypassate, o addirittura reinterpretate o cancellate. Adesso vi spiego anche il motivo per cui ritengo che questa mozione possa essere tranquillamente accolta. Partiamo dalla premessa, analizzando punto per punto, allora "considerato che le previsioni di bilancio per gli anni a venire indicano una consistente contrazione delle risorse a disposizione del servizio sanitario regionale - è il primo paragrafo, è il primo "considerato" -, l'Assessore Fosson ci ha confermato, nel corso di precedenti interpellanze, che il bilancio della sanità l'anno prossimo subirà un drastico taglio di 12 milioni di euro. Credo quindi che non ci sia quanto meno su questo "considerato"...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...lo scorso Consiglio...
(nuova interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...registrato 12 milioni...
(nuova interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...allora faremo...è stato detto 12 milioni, poi adesso prendo atto che sono 5 più 7, quindi, va bene, 5 più 7 a casa mia fa 12, comunque...
"Preso atto delle indiscrezioni giornalistiche - e qua passo al secondo punto - che tratteggiano un quadro sostanzialmente predefinito nella scelta del nuovo Direttore generale dell'Azienda USL della Valle d'Aosta", allora io non so chi abbia detto ai giornali...chi abbia diciamo comunicato questo "toto-direttori", fatto sta che sul giornale sono uscite una serie di indiscrezioni dando dei punteggi, o addirittura dicendo chi sarà il presunto prossimo Direttore generale.
Punto 3: "poiché il Direttore generale dell'USL determina, oltre alle politiche aziendali, gli indirizzi gestionali dell'Azienda USL della Valle d'Aosta". Punto successivo: "visto che il Direttore generale dell'USL nomina la Direzione strategica e influenza la scelta dei vertici delle strutture complesse e semplici e di conseguenza l'intero assetto aziendale", è innegabile che il Direttore generale dell'USL scelga i primari, i direttori di struttura semplice e, di conseguenza, le posizioni organizzative, i coordinatori. Il Direttore generale dell'USL è il deus ex machina, è quello che decide tutto l'assetto organizzativo.
Punto 4: "poiché la sanità è il settore strategico che riguarda la totalità della popolazione valdostana", credo che nessuno possa dire che la sanità non sia un servizio universale, nel senso di universalistico, cioè che tocchi trasversalmente tutta la popolazione, tanto gli iscritti e simpatizzanti dell'Union Valdôtaine e della Stella Alpina, quanto quelli delle forze di opposizione, quanto quelli che non si interessano di politica, gli antipolitici, gli agnostici della politica. La sanità è un interesse diffuso, cioè di tutti su cui la politica, anzi, meglio, i politici sarebbe meglio non speculassero.
Punto 5: "fermo restando il necessario rispetto delle linee di indirizzo programmatico della Regione da parte dei nominati" e poi aggiungevo: "visto che il Consiglio regionale e le commissioni consiliari sono organi preposti alla verifica del buon funzionamento della macchina amministrativa". Per chi non avesse letto quindi le premesse ve le ho elencate io per farvi capire che nulla, quanto meno nelle premesse, va a cozzare contro le legittime aspettative della Giunta e del Consiglio regionale. Vorrei precisare, tra l'altro, che, quando scriviamo: "fermo restando il necessario rispetto delle linee di indirizzo programmatico della Regione da parte dei nominati", significa che non è il Consiglio regionale che decide, ma ovviamente è la Giunta, così come decide anche la nomina del Direttore generale.
Passiamo agli impegni della mozione. La nostra mozione chiede alla Giunta, cioè alla Regione, di organizzare un'audizione dei candidati ritenuti idonei dall'apposita commissione; allora, la commissione che valuta l'idoneità dei candidati, per legge, è costituita prevalentemente da esperti indipendenti. Nel caso nostro un esperto proveniente dall'Agenzia per i servizi regionali sanitari, un altro dall'Università di Torino e poi da un esperto della Regione Valle d'Aosta, che sarebbe la dottoressa Fanizzi. Che sia una prassi inconsueta l'audizione degli idonei non lo si può certo negare, la norma prevede che sia la commissione di valutazione a determinare l'ammissibilità dei candidati nell'elenco degli idonei e la Giunta a nominare o eleggere il Direttore generale, come abbiamo ribadito, ma non esclude - e questo è importante evidenziare - in alcun modo che altri soggetti istituzionali possano interloquire con i candidati, ma con i candidati idonei, cioè quelli che sono già stati valutati idonei dalla commissione di cui sopra. Se si legge con attenzione la nostra mozione, da nessuna parte è scritto che la V Commissione consiliare abbia voce nella decisione finale da parte della Giunta, "audire gli idonei" non significa valutarne l'idoneità.
Allo stesso modo - e questo il punto 2 della nostra mozione - "condividere le modalità e i criteri di individuazione e nomina del Direttore generale in V Commissione" significa semplicemente avere nozione dei ragionamenti e dei passaggi fatti dalla Giunta. In condizioni normali, in una Regione normale, un passaggio di questo tipo, che maliziosamente qualcuno potrà definire come "il commissariamento della Giunta", o "delle funzioni della Giunta", potrebbe essere in linea di principio non necessario, ma qui da noi ha una sua logica e adesso vi spiego perché. Visto che voi siete il Governo e che lo siete stati negli anni passati, vi chiedo: in quale Regione italiana un Direttore generale è durato tutti questi anni come in Valle d'Aosta? Credo in nessuna Regione d'Italia. Qualcuno mi potrà dire: "si vede che il Direttore generale è stato così bravo da meritarsi...", credo ben cinque conferme, presumo. Va bene, la dottoressa Riccardi sarà anche un buon manager, ma credo che la capacità manageriale si valuti anche sulla capacità di fare squadra. Ricordo che la dottoressa Riccardi nel corso della sua reggenza, 15 anni di cui 13 da Direttore generale e 2 da Direttore amministrativo, ha perso una moltitudine di direttori amministrativi e direttori sanitari; per farsi capire, i direttori amministrativi e sanitari sono i due dirigenti che affiancano il Direttore generale e che compongono la cosiddetta "direzione strategica", (l'hanno chiamata "direzione strategica"!). Tra l'altro, i vari direttori si sono tutti meritati i relativi premi, quindi non si capisce bene perché siano stati, ad un certo punto, cambiati e sistematicamente sostituiti. Chiunque al suo posto, al posto della dottoressa Riccardi, dopo un normale periodo di rodaggio, si sarebbe presa una bella strigliata dall'Assessore competente, dal Presidente, o da chi per lui per il semplice fatto di non essere stata capace di fare squadra, di tenersi cioè i suoi collaboratori più strategici. La dottoressa Riccardi invece è stata riconfermata mi sembra quattro o cinque volte, adesso ho perso il conto, perché il curriculum della dottoressa Riccardi nel sito USL si ferma al 2009. Ci siamo fatti l'idea che la spiegazione non possa che essere di tipo politico. In questi anni strani equilibrismi hanno modificato gli assetti della Direzione strategica, ma il vertice è rimasto sempre lo stesso. Abbiamo assistito, cari colleghi e caro Assessore, alla pietosa "vicenda Peinetti", messa in luce proprio dall'Assessore Fosson, tra l'altro, (e mi risulta che il dottor Peinetti sia pure uno dei candidati alla Direzione generale). Solo un ingenuo può pensare che gli incarichi di vertice siano scelti e decisi in totale autonomia dal Direttore generale e non dal politico di turno. Siccome vi attribuite gli onori e gli oneri della scelta del Presidente di INVA o di ARER, figuriamoci se non reclamate il diritto-dovere di scegliere il Direttore generale della più importante azienda erogatrice di servizi alla persona della nostra Regione, visto che la legge regionale ve lo permette! Ricordo, peraltro, che la legge regionale 5 del 2000 non è ancora stata adeguata alle recenti modifiche introdotte col 189...è stata modificata?
(interruzione dell'Assessore Fosson, fuori microfono)
...va bene, mi sbaglio, allora ritiro la considerazione! C'è un po' di differenza, colleghi, tra il Presidente dell'INVA e il Direttore generale dell'USL, mi si permetta: il primo non si sa bene che cosa faccia, aspetto ancora che qualcuno mi elenchi i compiti e i doveri del Presidente dell'INVA, mentre il secondo, come dicevo prima, è il deus ex machina della sanità: vede e provvede, decide, nomina e dovrebbe nominare in autonomia il Direttore amministrativo, il Direttore sanitario, i primari su una rosa di candidati...mi smentisce anche su questo, Assessore, o quello è corretto?
(nuova interruzione dell'Assessore Fosson, fuori microfono)
...i primari su una rosa di candidati tanto per capire...i primari, le posizioni organizzative, i coordinatori, come dicevo prima. Diciamo che dovrebbe decidere in autonomia e nominare in autonomia. Siccome reclamate la discrezionalità per la scelta del Direttore generale, per non dire la fiduciarietà nella scelta del Direttore generale, vi chiedo - e mi sono chiesto - per quale motivo non si sia deciso di far coincidere ex lege il mandato del Direttore generale con la legislatura. Siccome è una nomina fiduciaria, uno si aspetterebbe che il Direttore generale decadesse al decadere della Giunta regionale. Se la nomina fosse fiduciaria, questa coincidenza dovrebbe essere automatica, mentre si è deciso di rendere quella che qualcuno di voi considera una nomina fiduciaria sostanzialmente meritocratica; lo dimostra il fatto che la legge abbia previsto l'istituzione di commissioni indipendenti, quelle di cui vi ho accennato prima, cioè commissioni formate prevalentemente da esperti del settore sanitario per la valutazione dell'idoneità dei candidati, di un registro degli idonei e che abbia fissato una serie di condizioni per l'incompatibilità e per l'inconferibilità dell'incarico di Direttore generale, ma anche di quello di Direttore amministrativo e di Direttore sanitario. Tanto per fare un esempio: un condannato per abuso d'ufficio non potrebbe mai partecipare alla selezione per il Direttore generale dell'USL!
Pensate che qualche Regione, ritenendo che la nomina sia in disponibilità della Giunta, cioè fiduciaria, cioè totalmente discrezionale, cioè quelle che vengono definite - ho imparato questo termine - intuitu personae, tipo i segretari particolari, tanto per intendersi, qualche Regione si è addirittura spinta a legiferare in tal senso. Sapete com'è finita? Il Governo è ricorso alla Corte costituzionale almeno in due occasioni, ottenendo la dichiarazione di incostituzionalità delle leggi regionali che fissano appunto la coincidenza tra il mandato del Direttore generale e il periodo di durata della Giunta. Ve lo dico perché è interessante leggere ciò che dichiara l'Avvocato generale dello Stato per conto del Presidente del Consiglio dei ministri, questo perché chiarisce anche un po' il ruolo del Direttore generale e il ruolo della Giunta in questo. Che cosa dichiara nell'impugnare la legge regionale del Veneto che fissava la scadenza del Direttore generale con quella della legislatura? Dice: "la suddetta disposizione regionale, legando l'incarico del Direttore generale a quello della legislatura, stabilisce una forma di spoils system nei confronti di una figura manageriale come appunto è quella del Direttore generale delle ASL che, essendo caratterizzata dal fatto di possedere una professionalità eminentemente tecnica ed essendo preposta alla gestione di una struttura parimenti caratterizzata da un elevatissimo grado di tecnicità - dice l'Avvocato generale - non può seguire le sorti degli organi politici della regione, perché ciò contrasterebbe con il richiamato principio di imparzialità e di buon andamento dell'amministrazione", cioè l'Avvocato generale, nel ricorrere contro la legge regionale del Veneto, dice sostanzialmente che il Direttore generale è un manager tecnico, che non può rientrare all'interno di quelle figure cosiddette "fiduciarie", o all'interno del meccanismo conosciuto come spoils system. Basterebbe questo quindi per toglierci ogni dubbio, ma è interessante proseguire nella lettura quando l'Avvocato dello Stato richiama la sentenza della Corte costituzionale 104 del 2007, la quale precisa: "non vi deve essere un rapporto istituzionale diretto ed immediato fra organo politico e Direttore generale"...e qui mette una croce sopra sull'idea di discrezionalità assoluta o di fiduciarietà. Come se non bastasse, la Corte costituzionale, richiamando l'articolo 97 della Costituzione, quello che fissa i principi dell'imparzialità e del buon andamento della pubblica amministrazione, dice: "la selezione dei pubblici funzionari non ammette ingerenze di carattere politico, espressione di interessi non riconducibili a valore di carattere neutrale e distaccato". Parlando appunto del collegamento tra il Direttore generale e la politica, ribadisce che: "la dipendenza funzionale del dirigente non può diventare dipendenza politica; il dirigente è sottoposto alle direttive di vertice politico e al suo giudizio - nessuno vi toglie quest'onere, più che onore - e, in seguito a questo, può essere allontanato, ma non può essere messa in condizione di precarietà che consentano la decadenza senza la garanzia del giusto procedimento".
In quest'illustrazione allora appare chiaro che la nomina del Direttore generale è una nomina che deve seguire dei criteri di merito, dei criteri di competenza, non dei criteri legati ad affinità o a simpatie di qualche genere. Torniamo alla mozione. Dov'è che sarà mai scritto nella mozione che vogliamo sostituire la Giunta nella scelta del Direttore generale? Da nessuna parte. L'ho riletta quattro o cinque volte, ho detto: non vorrei mai che si dica che noi vogliamo sostituirci alla Giunta regionale! Noi però con questa mozione vogliamo stabilire un principio, che per qualcuno di voi è evidentemente un po' ostico da comprendere e cioè che tutto ciò che è pubblico deve rimanere pubblico e che i principi di cui all'articolo 97 della Costituzione valgono anche quando è la Regione a scegliere. Se la Regione, perché la legge parla di Regione nella scelta, fino ad ora ha dimostrato un perverso senso proprietario delle istituzioni e, di conseguenza, di ciò che gravita intorno alle istituzioni, noi crediamo che sia arrivato il momento di cambiare. Non ci possiamo più permettere dirigenti scelti in base agli umori dell'uno o dell'altro capo partito o capo corrente, o presunte o reali affinità politiche: non è che adesso il Direttore generale è della Stella Alpina o dell'Union Valdôtaine e in questa logica deve diventare oggetto di mercanteggiamento come per tanti altri posti e posticini, siccome, poi, la vulgata riferisce queste illazioni... Per governare aziende ed enti strategici, ci vogliono persone competenti, capaci di fare scelte strategiche, e anche a volte politicamente scomode, nell'esclusivo interesse della collettività, non personaggi che millantano appartenenze a questa o a quella forza politica. Grazie.
Presidente - Grazie. Altri? Apriamo la discussione generale. La parola al collega Fabbri.
Fabbri (UVP) - Merci Madame.
Dans une situation de grave difficulté du budget de la Région - réalité qui, hélas, apparaît de plus en plus grave - et à mesure que les problèmes deviennent toujours plus évidents, la dépense pour la santé publique dévoile toute sa grandeur dans le budget régional et cela pour la possibilité de financer avec des ressources autonomes et devient un poids très lourd pour les autres domaines du bilan. On sait très bien que la dépense sanitaire, pour les nombreuses causes qu'on a déjà discutées plusieurs fois dans ce Conseil, grandit de plus en plus. Pour cette raison, il est nécessaire une attention constante au budget et une administration capable et fortement professionnelle. Voilà la grande importance qui a la nomination du Directeur général de l'USL.
Bisogna quindi essere efficaci ed efficienti, tenendo sempre presente che l'attenzione alla persona e alla famiglia devono essere il centro della vita sociale e la sanità uno dei diritti essenziali e ciò coerentemente con il pensiero veramente federalista ed autonomista. Ora, ci troviamo di fronte all'apertura di una nuova fase, che coincide con l'esigenza di un cambiamento profondo da cui discende la massima importanza che riveste la nomina del nuovo Direttore generale. A questa figura apicale infatti fanno capo delle importantissime scelte gestionali dell'azienda che ne determineranno il buon funzionamento e la buona amministrazione; pensiamo, per esempio, alla ridondanza delle strutture "primaziali", alle chances offerte dalla nuova costruzione dell'ospedale, alla possibilità di utilizzare le professionalità presenti sul territorio in modo da decongestionare l'uso del polo ospedaliero, cosa che è stata più volte ripetuta nei nostri intendimenti. Per questi motivi, tutto deve avvenire nella massima trasparenza, mentre per ora ci sembra avvolta un po' nella segretezza o almeno solo sulle pagine dei giornali. Da tutto ciò discende l'importanza della nostra richiesta e cioè di riportare la questione in questo Consiglio Valle, dove è già stato detto, ma vorrei ripeterlo anch'io, tutta la popolazione è rappresentata e dove una decisione che riguarda tutti deve essere argomentata, chiaramente sarà la Giunta a nominare il Direttore, però l'argomentazione di tale nomina ci auguriamo che venga discussa in commissione...cioè in un'emanazione del Consiglio. Chiediamo, di conseguenza, l'audizione in V Commissione dei candidati idonei alla carica per evitare che competenze e professionalità siano tenute in secondo ordine rispetto ad altri motivi. In attesa che avvenga tale passaggio, chiediamo che non vi sia alcuna nomina definitiva e ciò alla luce di quanto si diceva prima e cioè della centralità di questo Consiglio e delle sue commissioni in tale decisione e ciò anche nell'ottica di una richiesta di collaborazione di fronte all'evidente crisi e alle sue conseguenze. Grazie.
Presidente - Grazie. Ci sono altri che intendono...la parola alla collega Morelli.
Morelli (ALPE) - Merci Madame la Présidente.
Il nostro gruppo si è sempre adoperato per cercare di favorire la trasparenza delle scelte e delle decisioni, in particolare quando tali scelte riguardano delle cariche importanti, delle cariche apicali, come quella del Direttore generale dell'Azienda USL, che, ai sensi della legge 5 del 2000, è preposto a gestire tutte le funzioni e l'adozione di tutti i provvedimenti inerenti la corretta gestione dell'azienda, quindi possiamo ben renderci conto di quanto sia importante questa carica. Evidentemente, lo hanno già detto i colleghi, noi non intendiamo sostituirci alla Giunta regionale, che ha la competenza di definire le modalità di nomina del Direttore generale e siamo ben consci - lo dice la legge - che si tratta di una nomina fiduciaria; tuttavia, riteniamo che questa scelta debba essere operata sulla base delle competenze e del merito - criteri che, a nostro modo di vedere, devono essere preminenti sempre nella pubblica amministrazione a garanzia di parità di trattamento e di opportunità per tutti i concorrenti e dunque per i cittadini -, del merito e della competenza non potrà che beneficiare tutta la comunità e in questo caso in un settore delicato ed importante come quello della sanità; delle scelte discrezionali fatte sulla base delle appartenenze politiche o di altri criteri discrezionali non si può evidentemente dire la stessa cosa.
Il nostro auspicio forte è dunque quello che la commissione competente e pertanto il Consiglio venga portato a conoscenza - è soltanto questa la richiesta - a tempo debito e in modo preventivo rispetto al momento della scelta, sui cui criteri chiediamo di essere ugualmente edotti. È già stato detto dai colleghi che mi hanno preceduto: non vogliamo che ci siano interpretazioni ambigue, la nostra è la richiesta di portare in commissione l'audizione dei candidati per audirli e per conoscere poi con l'Assessore, con la Giunta le modalità di individuazione e di nomina del Direttore generale. Niente di più e niente di meno, semplicemente noi pensiamo che sia anche a garanzia della limpidità e dell'appropriatezza della designazione, che non fa in fondo che rafforzare poi la designazione del Direttore generale. Grazie.
Presidente - Grazie. Ci sono colleghi che chiedono la parola? La parola al collega Cognetta.
Cognetta (M5S) - Grazie Presidente.
In merito a questa mozione, anche noi siamo favorevoli ovviamente, anche se, appunto, non c'è la nostra firma, ma questa è solo una questione tecnica, come già spiegato anche dai miei colleghi per questioni sulle altre mozioni. Anche noi pensiamo che questa mozione vada in un senso di trasparenza e di importanza del Consiglio, cioè qui non si vuole prevaricare le opportunità concesse alla Giunta, però noi vorremmo, in sostanza, guardare i curricula prima dell'approvazione. Ci sembra una cosa che, tutto sommato, non dovrebbe dare granché fastidio, anche per capire, effettivamente, rispetto ad una rosa di nomi, che tipi di scelte vengono poi fatte visto che poi vanno a ricoprire ruoli così importanti, così basilari per la nostra Regione. Noi quindi pensiamo, anche in un'ottica di miglioramento della macchina amministrativa, di trasparenza, di maggiore avvicinamento a ciò che fa il Consiglio, di una maggiore importanza di ciò che fa il Consiglio, senza dare nessun tipo di giudizio definitivo, nel senso che poi il giudizio rimane sempre in capo a chi nomina, e quindi non a noi, che sarebbe importante andare in V Commissione e valutare in maniera trasparente chi sono i possibili candidati scelti, calibrarli, fare loro due domande, capire quello che normalmente dovrebbero essere...in merito al loro curriculum e poi sempre voi sarete a scegliere, noi non sceglieremo assolutamente nulla! Perlomeno però avremmo modo di valutare meglio quello che poi voi fate, nel senso che ci dite sempre che noi siamo contro, siamo distruttivi, e così via, è perché spesso non capiamo, invece magari, riuscendo a capire prima ciò che accade, potremo poi esprimere dei giudizi più precisi e puntuali. Se invece le nomine sono fatte così d'emblée, senza sapere da dove arrivano, come sono fatte, chi sono le persone e così via, voi capite, questo ci mette un po' in difficoltà. Io vi ricordo sempre che noi ci sentiamo estremamente responsabili, perché noi ci sentiamo - così come tutti voi, ma noi in particolar modo - espressione dei cittadini, quindi come tali noi riportiamo sempre ai cittadini, non avendo strutture di partito intermedie. A noi quindi interessa tantissimo questa mozione e, di conseguenza, penso che, se voi l'accetterete, non vi metterà in difficoltà.
Presidente - Grazie. Ci sono altre richieste? La parola al collega Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.
Per fare qualche riflessione su questa mozione, una mozione che io ritengo di buon senso, una mozione tranquilla, una mozione necessaria per il sistema Valle d'Aosta, quindi, se necessario, io penso che sia una mozione votabile, oltre al gioco delle parti...una mozione che come si fa a non votare! La legge è molto chiara, noi siamo da sempre rispettosi dei ruoli, c'è una maggioranza, noi siamo all'opposizione, c'è un Governo regionale, quindi, la scelta sarà vostra, assolutamente, ma, come è stata scritta questa mozione, io penso che sia naturale il voto unanime di questo Consiglio, perché i criteri non li fissiamo noi, la scelta non la faremo noi, la scelta non la farà il Consiglio regionale.
Noi chiediamo due cose, principalmente, Assessore Fosson: predisporre una semplice audizione preventiva dei candidati idonei e la seconda è a condividere...penso che in un momento di grandissima difficoltà la condivisione sia necessaria e sia il frutto di cambiamento di metodo. Questa mattina abbiamo parlato di metodo, ecco penso che qua ci aspettiamo da parte vostra un grande segnale di metodo e quindi chiediamo di condividere nella commissione competente le modalità di individuazione. L'Azienda USL Valle d'Aosta è un insieme complesso ed articolato di funzioni ed organizzazioni, che ha il compito di soddisfare un bisogno e un diritto sancito dalla Costituzione. L'articolo 32 infatti ci ricorda che la tutela della salute è un "diritto fondamentale dell'individuo ed interesse della collettività". Le pubbliche istituzioni devono dunque promuovere ogni opportuna iniziativa ed adottare precisi comportamenti volti alla migliore tutela possibile della salute e del benessere psicofisico e sociale non solo come diritto fondamentale per l'individuo, ma anche come preminente interesse della collettività. Io lo metterei al primo punto, in questo momento. Non sono principi che mi invento io qui, ma sottolineati da autorevoli costituzionalisti ed operatori sanitari che troppo spesso dimentichiamo per subordinarli ad urgenti ed impellenti necessità di ordine esclusivamente finanziario.
Ecco perché guardo alla nomina del futuro Direttore USL valdostano, cui affidiamo...cui andrete ad affidare il compito di perseguire obiettivi innanzitutto sociali così importanti come frutto non di criteri amministrativi o freddamente giuridici, ma, più di ogni altro, di confronto - ecco, mi soffermerei su questo principio a noi caro e necessario - almeno su obiettivi condivisi e con metodi che permettano di definire anche il profilo umano - sì, anche il profilo umano - etico, quali elementi fondamentali e non secondari rispetto a quello professionale dei soggetti interessati, concetti che so essere cari al nostro Assessore competente per carattere e, se me lo permette, per formazione sociale e forse anche politica. In questi anni ci siamo spesso sentiti dire che i bilanci dell'USL erano a posto, che tutto andava abbastanza bene, che si restava nei limiti di spesa e nei budget. Intendiamoci, non che queste cose non debbano essere tenute in debito conto, ma, a costo di sembrare antiquato, credo che altri siano i criteri che debbano non prevalere, ma accompagnare questa scelta: il rispetto dei ruoli - come ho detto prima -, il rispetto della legge, il rispetto proprio anche dei nostri ruoli all'interno di questo Consiglio regionale. Questi criteri...vorremmo poter mettere sul tavolo le nostre idee e confrontarci. Abbiamo obiettivi chiari che richiedono metodi conseguenti e coerenti per scegliere con trasparenza chi meglio possa rappresentare, certo sulla carta, ma con competenze e meriti non esclusivamente gestionali, lo ripeto, questo tentativo di riumanizzare la sanità e per seguire ciò che la Costituzione, non il modesto sottoscritto, ci indica.
Termino dicendo che in questo senso va la nostra mozione, come dicevo poc'anzi...quando chiedo l'audizione pubblica preventiva dei candidati idonei e di discuterne in V Commissione, obiettivi e metodi, è senza alcuna pretesa che non sia esclusivamente il confronto. Speriamo che su un tema così delicato, importante e necessario ci sia la condivisione di tutto il Consiglio regionale, ne sono certo, e anche di lei, Assessore Fosson, così attento a parole e ai principi che ho enunciato...aspettiamo una risposta di natura politica io direi urgente e necessaria. Grazie.
Presidente - Grazie. Altri? Non ci sono altre richieste? Possiamo chiudere la discussione generale. Per la replica, la parola all'Assessore Fosson.
Fosson (UV) - Grazie Presidente.
Chiedo scusa se sono intervenuto prima, ma, quando vengo citato anche su cose che non ho detto... Vedete ciò che è stato detto dal dottor Fabbri è sicuramente un passaggio delicato ed importante: dopo 13 anni di un'unica direzione generale, perché ha lavorato per 13 anni con tutto un suo entourage, con dei rapporti con i sindacati, eccetera, siamo di fronte ad un passaggio difficile ed importante, soprattutto per un periodo di crisi. Io vi assicuro che gli impegni che prendo saranno assunti per una scelta solo nell'ambito del merito e delle competenze, perché proprio in questo momento non abbiamo bisogno di un amico di partito. Abbiate pazienza, gli amici di partito, quelli che hanno queste caratteristiche, sono molto pochi, perché le caratteristiche sono molto selettive. Il percorso è segnato da una legge regionale adeguata ai requisiti previsti prima dalla legge 52 e poi dal "decreto Balduzzi", che non è stato citato e che noi abbiamo ripreso totalmente. Ora, se c'è una legge, permettetemi, la democrazia consiste proprio nel rispettare le leggi che ci sono, io, anche se non ho fatto quella legge, la devo rispettare; se questa legge non va bene, bisognerà apportare delle modifiche o fare una nuova legge. Non si può, permettetemi, cambiare una normativa legislativa con un'iniziativa consiliare e chi è qui da tanto tempo lo sa benissimo, anche se la legge non piace. Io, per esempio, su tutte le leggi regionali delle varie Regioni preferirei un sistema di tipo francese, per esempio. Sapete come è scelto, per esempio, un direttore generale di una struttura in Francia? Gli fanno frequentare due anni di École supérieure de santé, con un esame finale, e poi si iscrive in elenchi nazionali e, se uno vuole assumere un direttore nazionale, lo deve scegliere in quegli elenchi.
Il nostro percorso, che noi vogliamo rispettare perché previsto da una legge, comunque è un percorso chiaro, mi dispiace che ci siano dei nervosismi, e ci sono...mi permetta! Perché qualcuno le conosce le leggi! E vuole che il nostro discutere e stare insieme sia scandito da queste leggi, leggi che si possono cambiare...ecco, la legislatura, permettetemi...bisogna ripercorrere...le sue parole così dolci, Chatrian, mi fanno...pur nella dolcezza, nel desiderio di avere un rapporto...mi permetta, ma c'è una norma da seguire da cui non possiamo derogare e la prima norma è quella del 92, 502 prima edizione, di cui vi dirò, in cui all'articolo...si dice: "i provvedimenti di nomina dei direttori generali delle aziende...sono adottati esclusivamente con riferimento ai requisiti di cui all'articolo n. 52...", eccetera, eccetera, che poi saranno cambiati dal "decreto Balduzzi"...in cui dice: "senza necessità di valutazioni comparative - legge quadro 502 che viene ripresa, permettetemi, è questo il testo fondamentale della Regione Valle d'Aosta, da una legge del 25 gennaio 2000, la legge n. 5, "Giunta Viérin", articolo 13: "il Direttore generale dell'Azienda USL è nominato, secondo modalità definite dalla Giunta regionale sulla base delle vigenti disposizioni statali, con rapporto di lavoro di natura privatistica...senza necessità di valutazioni comparative...". Questa legge è ancora in vigore ed è la legge che ha permesso nel 2003, "Giunta Perrin", di scegliere il Direttore generale Riccardi, è la legge che successivamente è sempre stata utilizzata, ma che cosa è successo di diverso (e la Regione l'ha recepito)? È successo che il "decreto Balduzzi" dice che bisogna modificare l'articolo 3bis e dire che la Regione provvede alla nomina dei direttori generali dell'azienda attingendo obbligatoriamente all'elenco, ovvero previo avviso pubblico e selezione effettuata secondo modalità e criteri da parte di una commissione costituita dalla Regione medesima in prevalenza di tre esperti.
Scusatemi, però, l'ultimo atto legislativo che non è stato citato è la delibera del 26 aprile 2013, che indice un percorso di concorso...una strategia di percorso, una linea in cui dice ai candidati: "fate la domanda entro e sarete giudicati secondo l'articolo 13 della legge 5 del 2000" ed istituisce questa commissione. Una commissione che prevede tre membri: il membro legale, un responsabile dell'AGE.NA.S. di Roma e un responsabile dell'Università, di questo posso informarvi, ma è la prima volta che me lo chiedete, questa commissione si è già riunita due volte e non ha ancora definito l'elenco degli idonei e si riunirà una volta ancora. E l'Assessore Bianchi che io ringrazio...quando questa commissione ci ha chiesto i criteri, abbiamo scritto di rispettare il 3bis, cioè di rispettare quanto scritto da Balduzzi, soprattutto per l'adeguata esperienza dirigenziale e per i meriti. Il percorso quindi è ben preciso, chi sceglie è chiaro, ma i requisiti sono quelli previsti dal "decreto Balduzzi", inseriti nella delibera della Regione del 26 aprile 2013 e la commissione ha già cominciato a funzionare e i requisiti li sceglierà la commissione, questo non è un cavillo, è un percorso!
Ora, permettetemi, la seconda osservazione che vi faccio, Chatrian, è che è già stata aperta una procedura secondo questa delibera. È stato loro detto: "per fare i direttori generali, voi dovete fare questo percorso, dovete prima avere la laurea magistrale, cinque anni, sette anni e poi la commissione metterà ancora dei criteri proprio per valutare che il Direttore generale che sarà qui sia un direttore con meriti e competenze", e questa commissione si è già trovata due volte, capite? E sia io, sia l'Assessore Bianchi abbiamo dato loro quest'indicazione ben precisa.
Ora, permettetemi, proprio per tornare alla mozione, come si fa? Io vi chiedo: come si fa? Il proponente diceva: "è una prassi inconsueta". Noi in fase di attuazione del concorso cambiamo il percorso? Ma, scusatemi, come facciamo? Vi chiedo: come facciamo? A questi idonei scelti con dei requisiti gli diciamo: "venite in audizione in V Commissione" e se questi non vengono? E se qualcuno di questi dice: "non è corretto, perché l'articolo 13 della legge 5 dice "senza comparazione"? E se uno non viene in audizione, per una forma, comunque, di comparazione? Volete conoscerli? Giusto! Ci sono tutti i curricula di queste persone, ma non possiamo costringerli, credetemi, a venire in V Commissione, perché non è previsto nell'atto che istituisce l'avviso e questa è una normativa molto precisa.
Io quindi concludo dicendo che la legge e il percorso sono già stati istituiti in modo chiaro. La democrazia si mantiene prospera quando si rispetta una legge e un percorso che ci sono già, non si può cambiare una legge senza un'altra legge. Chatrian, pensi un attimo se costoro non vengono in commissione...e noi...ci fanno un ricorso, un contenzioso, ecco che lì buttiamo via i soldi! Andiamo avanti per dei mesi in un contenzioso, perché il procedimento a cui li sottoponiamo non era quello previsto dal bando.
Termino dicendo che al secondo punto, permettetemi, la parola "condividere" non è la stessa parola che ha usato la Consigliera Morelli dicendo: "portato a conoscenza", perché non è la stessa parola...e poi lei l'ha detto dopo..."confronto" che non significa "condividere", perché, se è la Giunta che decide nell'ambito di requisiti molto stretti, io sono d'accordo a confrontarmi, perché non c'è nulla da nascondere, in estrema trasparenza...e se non condividiamo, che cosa succede? Alla fine dico: questo è per me, tornato qui, Assessore alla sanità, un impegno ben preciso, di fronte al Consiglio, di fare una scelta fino a quando starò qui, soprattutto per merito, per delle capacità, punto! Questa mozione però, così come è messa, non si può accettare e dobbiamo respingerla.
Presidente - Grazie. La parola al collega Guichardaz.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Intanto sono contento che il dibattito si sia un po' scaldato, perché ci avviciniamo all'ora di cena e vedevo qualcuno che sbadigliava. Allora, io mi sono scritto l'intervento, giusto per essere un po' più preciso riguardo alle cose che dico, è vero che ogni tanto aggiungo dei passaggi che mi vengono in mente sul momento, ma non mi sembra di non aver fatto riferimento ad un percorso. Nel corso della mia esposizione ho detto che esiste una commissione fatta ai sensi del "decreto Balduzzi" e ho citato anche il 158 recepito poi con la legge 189 e ho citato poi anche la legge sulle incompatibilità. Ho detto quindi che esiste una commissione e ho detto anche chi c'è in questa commissione: un esperto dell'Agenzia sanitaria regionale, un esperto nominato dall'Università di Torino, che è stato sostituito - perché, generalmente, abbiamo l'abitudine di andarci a guardare le cose prima di esplicitarle - in corso d'opera, è stato successivamente sostituito...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...ma come no! Come faccio a ricordarmi io i nomi...il primo non è voluto venire e ne è arrivato un altro, quindi non è stato sostituito, ma è stato cambiato, perché il primo non è voluto venire...vabbè, comunque... E il terzo componente, un componente nominato, credo con criteri di totale indipendenza, la dottoressa Fanizzi, okay? Allora, questo mi pare di averlo citato. Ho citato la legge regionale 5 del 2000, che è quella che prevede tutto il percorso relativo alla nomina del direttore generale, direttori amministrativi e "bla bla bla", cioè tutto quel percorso normativo. Mi sono permesso di dire che altre Regioni hanno recepito in legge e hanno pure recepito nelle delibere, o comunque nei bandi di istituzione dei cosiddetti "elenchi degli idonei"...hanno recepito le normative tanto da riportarle in stralcio, la nostra legge...
(nuova interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...no! Quella delibera che voi avete fatto, quel bando di concorso mi pare che non citi le norme, ma citi solo la legge 5 del 2000, e voi derivate che, siccome la legge 5 del 2000 prevede che debbano essere fatti secondo i criteri attualmente in essere, avete recepito...
(nuova interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...ma lo so che c'è scritto: "sette anni di esperienza", eccetera! Non è che non l'ho letta! Mi sono però permesso di dire che non avete al momento recepito nella legge del 2000 esattamente gli interventi legislativi introdotti con il "decreto Balduzzi"; poi non voglio dire che nella definizione dei requisiti nel bando presente sul sito della Regione non siano stati indicati i criteri esatti, io questo non l'ho detto e non vorrei che mi si mettessero in bocca delle cose che non ho detto.
Altra questione: avete deciso di attribuirvi la nomina del Direttore generale. Ci fidiamo ciecamente, fino ad ora avete dato ampie rassicurazioni in merito alle vostre capacità di scegliere secondo esclusivi criteri di merito e di competenza...perché mettere in discussione questa cosa? No? È normalissimo che voi ci diciate che assumerete e nominerete il Direttore sulla base di criteri di merito, ma, siccome i giornalisti prima di noi, cioè prima di chiunque altro sanno, o comunque ipotizzano delle girandole di nomi, il cosiddetto "toto-direttori", e fino ad adesso devo dire che si sono sbagliati poco in questi 15 anni, sia nella sostituzione dei direttori amministrativi, quindi nella loro decadenza anticipata, sia nella sostituzione successiva...se noi abbiamo ritenuto necessario di presentare una mozione, è perché, evidentemente, qualcosa non andava bene! Così come non è andata bene - e il dottor Fosson lo sa benissimo, perché è stato lui a sollevare la questione - qualche anno fa la scelta di un primario che era stato segnalato con un certo anticipo in un consesso che non era propriamente un consesso adatto, e l'Assessore Fosson sa benissimo di che cosa stiamo parlando perché prima lo ha citato.
Se quindi si ravvisa la necessità di stabilire dei criteri di condivisione non della scelta, ma delle modalità di scelta, è perché evidentemente fino ad ora - magari non per colpa dell'Assessore Fosson, che è qua da tre mesi - non è che il Governo regionale abbia dato grandi segnali di ravvedimento rispetto all'abitudine di scegliere fiduciariamente. Il Presidente Rollandin l'altro giorno ha giustificato la scelta del Presidente dell'INVA dicendo: "è una scelta fiduciaria, ce ne assumiamo onori ed oneri e quindi anche eventuali cose non ben fatte le pagheremo dal punto di vista politico". Io credo che INVA sia una cosa, e lo ripeto; la sanità regionale, è un servizio universale, cioè un servizio che riguarda 128.000 abitanti, compresi coloro a cui la politica non importa un fico secco, non può più essere subordinata a delle logiche di lottizzazione, ai cosiddetti "spoils system": questo è il motivo per cui noi abbiamo presentato questa mozione. Ripeto: secondo noi, non esiste nulla che osti alla possibilità di audire i candidati risultati idonei...mi sembra a memoria che abbiamo scritto: "i candidati risultati idonei", non l'avessimo scritto potrei ancora capire; "i candidati risultati idonei" vuol dire che hanno fatto tutto il passaggio in commissione (che pare si sia già riunita due volte), la quale commissione, tra l'altro, ha la possibilità di approfondire, di audire essa stessa i candidati, cioè li può chiamare e può fare loro un cosiddetto "colloquio". Da noi questo non è scritto, ma è scritto, per esempio, nella delibera del Piemonte, dove si diceche la commissione è libera di fare degli approfondimenti, tant'è che in alcune regioni addirittura su 10 o 12 persone 7 sono state rese inidonee per mancanza di requisiti, che adesso non sto qui ad elencare.
Io quindi vorrei che fosse chiaro che la nostra intenzione non è quella di sostituirci nelle vostre funzioni, ma è quella di cercare di capire la qualità, di cercare di capire la vision, anche manageriale e strategica di questi cosiddetti "candidati", anzi non di questi cosiddetti "candidati", dei candidati idonei. Perché? Proprio perché sono stati anticipati dei tagli al sistema sanitario regionale di una certa consistenza, che implicheranno delle riorganizzazioni, implicheranno delle decisioni di carattere logistico; esiste una situazione in essere, la famosa situazione della libera professione a favore dell'azienda, che è una cappa non da poco sulla testa dell'Azienda USL, c'è la possibilità che la Corte dei Conti chieda indietro milioni di euro di danni erariali all'Azienda USL. Bisogna fare dei tagli, bisogna riorganizzare, bisogna mettere mano ai primariati, bisogna dare una nuova coerenza al sistema sanitario regionale, permetterete quindi che il Consiglio regionale abbia voglia di capire chi sono i candidati? Il Consiglio non sceglie in sostituzione alla Giunta. Quando si dice "condividere", si intende condividere le modalità di scelta, "condividere" vuol dire sapere quali modalità verranno adottate dalla Giunta, visto che lì c'è scritto che non sono necessarie modalità comparative. C'è scritto che non c'è bisogno di adottare delle modalità comparative. A questo punto sarebbe interessante capire quali sono i criteri che voi individuate per la scelta del Direttore generale, che, ripeto, non è la valutazione di idoneità. La commissione che valuta l'idoneità, finito il suo compito, se ne torna a casa, dopodiché è la Giunta che decide chi mettere lì!
Noi quindi non vogliamo assolutamente interferire nelle vostre scelte, ma, se permettete, ci piacerebbe cercare di capire con quali criteri si sceglierà il Direttore Generale USL...cercare di capire anche qual è il disegno strategico che sta dietro alla scelte, poi sceglierete voi! Nessuno vi vuole togliere la possibilità di scegliere, vi chiediamo solo di essere partecipi in qualche maniera dei criteri e delle modalità di valutazione, solo questo, poi scegliete chi vi pare.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.
L'Assessore Fosson non ci ha convinto per niente e devo dire che è andato anche abbastanza fuori strada, nel senso che...non so se ci siamo espressi bene, ma non vogliamo sostituirci alla commissione incaricata, non ci interessa, non vogliamo sostituirci al Governo regionale che nominerà il nuovo Direttore, ma vogliamo conoscere, vogliamo sapere, quello sì! Questa mattina abbiamo discusso qualche minuto sul primo disegno di legge di questa maggioranza, ecco, Assessore Fosson, l'opposizione tutta avrebbe voluto conoscere, l'opposizione tutta avrebbe voluto sapere, così non è stato e la forma è diventata assolutamente sostanza, ma, dato che il mondo è cambiato anche in Valle d'Aosta, purtroppo, e le risorse che abbiamo a disposizione sono nettamente inferiori, questa mozione va in quella direzione.
Non è una mozione buonista, è una mozione che vuole conoscere, è una mozione che va nella direzione, ognuno per il proprio ruolo, ognuno per le proprie competenze, di sapere e, soprattutto, al punto 1, audire, sentire, nessuno vuole intralciare il percorso della commissione, nessuno vuole modificare le leggi, o quanto meno sappiamo quali siano gli strumenti per modificare le leggi e non è una mozione che modifica la legge o un percorso. L'unico indirizzo obiettivo di questa mozione è conoscere e sapere. Dato che il prossimo Direttore generale dell'USL gestirà per tre anni quasi 1.000 milioni di euro, scusi Assessore Fosson, vorremmo sapere, vorremmo conoscere. Io quindi spero ancora che qualcuno tra i banchi della maggioranza rifletta, ma proprio per avere quelle carte scoperte che in questi tre mesi...in questa nuova legislatura mi sembra che queste carte scoperte non ci siano. Questa è una di quelle emozioni votabili proprio, perché va in quella direzione: scoprire le normali carte per poter audire, sentire chi sarà la persona che andrà a gestire, nel prossimo triennio, quasi 1.000 milioni di euro.
Assessore Fosson, le chiediamo veramente di...vuole eventualmente emendare il punto n. 2, perché "condividere" è troppo forte?
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...il punto n. 1 è audire, sentire, vorremmo sentire in commissione quelli idonei e non saremo noi a decretare chi è idoneo e chi no! Non abbiamo neanche quelle competenze, ma vorremmo conoscere e sapere. Chiediamo veramente uno sforzo da parte quanto meno di qualche Consigliere di maggioranza, se è interessato a conoscere, se è interessato a sapere per il buon funzionamento della nostra sanità e - ribadisco nuovamente il concetto - stiamo parlando di una nomina importantissima, che andrà, comunque, ad incidere...a pianificare e programmare quasi 1.000 milioni di euro nel prossimo triennio. Io penso che magari una piccola audizione nella commissione competente sia il primo auspicio. Vogliamo spiegare ai valdostani che forse anche il Consiglio regionale ha capito che all'esterno qualcosa sta cambiando e anche all'interno qualcosa sta cambiando, e va nella direzione forse della trasparenza e del confronto? Ripeto, Assessore Fosson: se vogliamo eventualmente emendare il punto n. 2, eventualmente modificare qualcosa...però l'auspicio è che noi vogliamo conoscere. Grazie.
Presidente - Grazie. Non ci sono altri? Possiamo mettere in votazione la mozione? C'è ancora una dichiarazione di voto. Colleghi, siete invitati a prenotarvi così io non chiudo la discussione se vedo delle prenotazioni. Per dichiarazione di voto, la parola al collega Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
C'è stato un tentativo di depistaggio rispetto alla mozione presentata dai gruppi di minoranza, un tentativo di far capire a tutti che qui in Valle d'Aosta si applicano le leggi...e ci mancherebbe che non si applicassero le leggi! L'ho già detto più volte: se non si applicano le leggi, c'è la magistratura, ci sono altre situazioni che intervengono. Noi non chiediamo di non applicare le leggi, noi chiediamo che in una situazione di emergenza si applichino modalità migliori nella selezione dei candidati. La legge regionale in vigore dice espressamente...è importante rileggere, articolo 13: "il Direttore generale dell'Azienda USL è nominato, secondo modalità definite dalla Giunta regionale sulla base delle vigenti disposizioni statali - e su questo l'Assessore ci ha dato piena garanzia - con rapporto di lavoro di natura privatistica e fiduciaria, senza necessità di valutazioni comparative...", ma stiamo scherzando? È proprio quello che noi non vogliamo! Noi vogliamo invece che ci siano delle modalità più stringenti e vengo qui a dire delle cose che potranno apparire banali, ma mi si dice: "i candidati idonei non verranno mai in commissione", cominciamo a condividere che li invitiamo. Voglio poi vedere chi non corre in audizione in commissione per la bellezza di 129 mila euro lordi, ma, secondo me, arrivano di corsa, prendono l'aereo per venire qui a fare quell'audizione. "Non hanno voglia di venire", ma a chi fate credere che non vogliano venire in audizione? E che cosa temete che chiediamo loro? Che chiediamo: "a quale movimento politico appartieni? In quale movimento politico stai militando? Che tessera hai in tasca?". Temete questo tipo di domande visto che dite: "no, meglio che non vadano in questa terribile commissione fatta da aguzzini, chissà che domande potrebbero fare"? Io allora penso che si chieda il rispetto della normativa nazionale e che si chieda un passaggio che nulla osta, perché esula dal percorso della normativa nazionale, ma che rafforza la scelta che farà in autonomia la Giunta regionale.
C'è un passaggio linguistico che può essere migliorato - "condividere in commissione" con "confrontarsi in commissione" -, ma la sostanza della mozione resta. Vogliamo continuare con scelte che poi alla fine vanno nella direzione che abbiamo visto prendere in questi anni o c'è un cambio di direzione? Può una percentuale di 17 consiglieri, confrontandosi con 18 della maggioranza, avere qualcosa da dire sulla sanità valdostana e sui tagli che verranno fatti? Cioè è strano, io posso capire quando una volta eravamo in 2 o 3 qui di minoranza, uno dice: "ma sì, lasciateci lavorare!", ma qui...stiamo scherzando! Qui rappresentiamo una fetta della popolazione valdostana che vuole sapere e conoscere bene il destino della sanità valdostana in che mani va a finire!
Dal nostro punto di vista, quindi votiamo in modo assolutamente sereno questa mozione, non capiamo l'inasprimento dei toni da parte della maggioranza quando si parla di nomine. C'è un relax quando si parla di cose importanti, di provvedimenti ambientali, quando c'è da spendere...via in relax, battute avanti ed indietro... Quando ci sono le nomine, si perde la calma, si perde la pazienza e ci si chiude a riccio. Io vorrei magari un po' più di animosità quando parliamo dei 50 milioni dei treni e confrontiamoci sulle nomine, che problema c'è? Se dobbiamo trovare una persona che sia qualificata al massimo, che problema c'è a far vedere in commissione quali straordinari candidati idonei abbiamo a disposizione, a rassicurare tutta la comunità valdostana! Dal mio punto di vista, quindi, se voterete questa mozione, io sono convinto che non avremo una commissione che avrà un'audizione che andrà deserta, perché - ripeto - 129 mila euro farebbero correre chiunque a quelle audizioni, senza contare i compensi aggiuntivi, cioè le premialità, che ci portano ad oltre 150.000 euro all'anno, correranno in tanti a fare il confronto in commissione.
Presidente - Grazie. Non ci sono altri iscritti? La parola al collega Fabbri.
Fabbri (UVP) - Io mi associo a quanto è stato detto dai colleghi e non vedo in questa nostra mozione un intento inquisitore, un intento punitivo, l'intento di andare a scoprire degli altarini, no assolutamente. Vogliamo solo semplicemente che queste persone vengano audite in una commissione, cioè in un'emanazione di quello che è il Consiglio affinché tutta la popolazione valdostana venga edotta su quello che è successo, su quello che correttamente è successo, seguendo tutte le leggi che lei, Signor Assessore, ha illustrato, per cui la nostra dichiarazione di voto è favorevole alla mozione. Grazie.
Presidente - Grazie. Possiamo mettere in votazione la mozione? La parola alla collega Morelli.
Morelli (ALPE) - Seulement pour demander la votation secrète.
Presidente - Grazie. Possiamo aprire la votazione? Votate. Possiamo chiudere la votazione.
Presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 17
Contrari: 18
Il Consiglio non approva.
Punto 11 all'ordine del giorno.