Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 86 del 26 luglio 2013 - Resoconto

OGGETTO N. 86/XIV - Reiezione di risoluzione: "Impegno del Governo regionale a fornire indicazioni all'Associazione valdostana impianti a fune in merito al rinnovo del contratto integrativo regionale".

Presidente - La parola al collega Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Su questo tema siamo in qualche modo già intervenuti quando abbiamo chiesto di discuterlo prima dell'incontro tra l'Associazione dell'AVIF e le organizzazioni sindacali. Devo dire che a me sinceramente è dispiaciuto, perché l'atteggiamento della maggioranza...perché in passato, su alcune crisi industriali molto toccanti della Valle d'Aosta, ho riconosciuto al Presidente Rollandin la disponibilità a intervenire in qualche modo come Presidente della Regione, come rappresentante del Governo regionale, a fare quella funzione di terzietà che è una funzione indispensabile nelle trattative sindacali. È una prassi consolidata, è una prassi che usa anche il Governo nazionale, spesso, quando tra la parte datoriale e la parte delle organizzazioni sindacali non si riesce a trovare un accordo, l'intervento del Governo è auspicato, e devo dire che qui, in Valle d'Aosta, questa cosa si è verificata e ne abbiamo anche ringraziato il Governo regionale.

Invece è apparso piuttosto surreale che l'Assessore Marguerettaz dicesse che c'è un gioco delle parti in atto. Allora, noi abbiamo ravvisato non una normale dinamica sindacale, perché le posizioni espresse dall'AVIF superavano...e non erano interpretazioni dei giornali come le ha dipinte lei...superavano quella che è la normale dialettica sindacale, erano delle posizioni molto dure, molto drastiche, che hanno creato un senso di timore e preoccupazione tra questi lavoratori, tant'è che lei stesso, lei stesso, col tono dell'intervento che ha avuto, in qualche modo ha cercato di rasserenare gli animi. Allora, non si tratta, qui, di sottovalutare ancora una volta questa situazione, non siamo alle interpretazioni, il primo incontro tra le associazioni e i sindacati è stato una fumata nera, è stato una fumata nera, ed è necessario un ulteriore incontro. Continuiamo a tenere col fiato sospeso queste famiglie oppure diciamo, in modo chiaro, che bisogna che ci sia una trattativa che non metta sostanzialmente in discussione quelli che sono dei diritti acquisiti, che non metta sostanzialmente in discussione quelli che sono diritti acquisiti, a meno che abbiate un piano che intende rivedere quelli che sono i compensi ai manager di queste società, riduzione dei loro compensi...allora prima ce lo fate vedere, ci fate vedere quanto tagliate a loro e poi andiamo a ragionare sui dipendenti, e non il contrario, e non il contrario!

C'è un piano, c'è una strategia? Lei sostanzialmente ci ha detto no. È stata quasi una sorpresa! Io ho parlato quasi di un "caso Alfano alla valdostana", cioè l'Assessore competente non sa che cosa fanno i suoi tecnici, ne viene informato successivamente. E invece su una materia così delicata deve esserci un minimo d'indirizzo! Io ho capito che l'Amministrazione regionale ha dato l'indirizzo di cercare di ridurre al massimo i costi, ma qui parliamo di ridurre unicamente il costo del lavoro, che è quello che sappiamo che a livello nazionale è quello che crea più problemi, quindi probabilmente siamo partiti dalla coda, dobbiamo rimettere in campo la situazione.

Penso che dare un segnale come quello che chiede questa mozione, in cui sia rinnovato il contratto integrativo regionale senza penalizzare i lavoratori rispetto al contratto integrativo del 2009, e io aggiungo: con quella particolare attenzione che va data ad un settore in cui lavorano tantissimi che noi chiamiamo "stagionali", ma che sono sostanzialmente dei lavoratori precari, alcuni dei quali lei sa benissimo sono gli stessi che han già preso la legnata dei lavori forestali, alcuni erano stagionali invernali che poi facevano il muratore oppure l'operaio forestale in estate. C'è la crisi dell'edilizia, sappiamo il disastro che c'è nel mondo della forestazione, adesso diamo loro anche la mazzata per quanto riguarda il contratto degli impianti a fune! Non è una questione così marginale! Io ho visto...e sono stato anche sorpreso dall'intervento abbastanza sereno, per nulla preoccupato, del dirigente che segue questa trattativa per l'AVIF. Francamente io avrei voluto vedere una persona corrucciata, che si rende conto del dramma che stanno vivendo queste famiglie; ho visto una persona sostanzialmente serena, come se giocasse una partita a poker, che dice: "io ho puntato la posta, adesso vediamo"...ma non è così! Qui non è che c'è una...visto che in questo Consiglio regionale si è parlato di carte, di casinò, eccetera...qui non è che c'è una partita a poker, qui non è che giochiamo alla roulette con la vita delle persone! Io vorrei capire chi ha un mutuo da pagare quando sente dire che gli riducono lo stipendio...ma stiamo scherzando? Non si può uscire sui giornali con delle dichiarazioni così avventate e intempestive!

Noi sappiamo come, per delle leggi nazionali, degli imprenditori hanno perso la vita; noi sappiamo come basta pochissimo oggi, con le informazioni e i social network, per mettere a repentaglio la fragile esistenza di un individuo...e qui giochiamo una partita a poker? Chi alza di più la posta? Chi fa il primo passo indietro? Ci vuole un indirizzo chiaro che i diritti di questi lavoratori non vengano toccati. Io penso che dal tono del suo intervento...questo auspico sia anche il suo approccio, ma visto che la situazione è arrivata a questo modo di tensione, a questa cosa, serve una presa di posizione di questo Consiglio regionale per rasserenare gli animi, per ripartire con un altro atteggiamento. Da questo punto di vista sarebbe veramente importante chiudere i lavori di questo Consiglio con un segnale di attenzione al mondo del lavoro e soprattutto alla parte più fragile del mondo del lavoro, che è quello della stagionalità, che in Valle d'Aosta sta pagando il prezzo più alto della crisi economica.

Presidente - Possiamo aprire la discussione. Ci sono interventi? Non ci sono...ci sono interventi. La parola al collega Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Presidente, per dire che il gruppo di ALPE sostiene questa risoluzione.

Qualche riflessione sul tema. Come vedete, anche su questa risoluzione stiamo parlando di società partecipate e controllate, quindi un tema che ci ha tenuto tre giorni, in questo Consiglio, per dire quanto importante...qui stiamo parlando di mondo del lavoro. Diceva molto bene il collega Donzel, di criticità legate soprattutto agli stagionali, a chi, in questo momento, non ha comunque un lavoro continuativo, ma stiamo parlando comunque di quel mondo che è fuori dal dibattito in quest'aula, dalle scelte che vengono fatte in quest'aula. Quindi tante sono proprio le iniziative che a nostro avviso devono ritornare all'interno di questo nostro Consiglio, proprio per affrontarle in maniera franca, in maniera diretta, in maniera anche, come posso dire? violenta, avendo magari delle posizioni diverse. Ma gli azionisti siamo noi, siamo noi, Consiglio regionale, noi tutti 35, e quindi penso doveroso che dobbiamo, con dei ruoli ben diversi, impegnare il Governo regionale a dare delle indicazioni alle società che rappresentano praticamente le 24 società degli impianti a fune. Un rammarico sul metodo: avremmo gradito veramente discutere questa risoluzione ieri mattina, prima dell'incontro, comunque oggi affrontiamo in maniera serena questa risoluzione.

Chiediamo alla maggioranza, ai Consiglieri di maggioranza, al Governo regionale di...non solo approvare questa risoluzione, ma scoprire le carte, qua, in quest'aula, non successivamente, non che sia un mercato che qualcuno, per conto nostro, alza o abbassa eventualmente l'asticella. Penso che la dignità delle persone che lavorano in questo comparto...non sono tantissime, come dicevo prima addetti stagionali, ma invece addetti in maniera indeterminata a livello continuativo, però penso che questo Consiglio debba dare delle indicazioni, debba comunque affrontare quello che è il tema molto delicato che è il tema del mondo del lavoro.

In questi tre giorni, più volte...anche se a qualcuno, forse, abbiamo fatto perdere tempo, sembra quasi di continuare a parlare di queste numerosissime società partecipate e controllate, perché poi fuori dai microfoni si sentono delle cose magari anche non molto belle, ma il nostro spirito è quello di costruire, il nostro spirito è quello di affrontare i dossier in quest'aula, in questa sala. Abbiamo contestato le "segrete stanze", contestiamo le segrete stanze, le cose opache, le cose non chiare. Penso che la sede opportuna per affrontare e discutere sia questa e sia la Commissione consiliare, deputata a prendersi degli impegni e onorare gli impegni che in quest'aula noi tutti prendiamo.

Quindi auspichiamo, come gruppo dell'ALPE, proprio che ci sia la volontà da parte della maggioranza di prendersi un impegno. Ascolteremo attentamente la posizione del Governo regionale per - speriamo - approvare questa nostra risoluzione. Grazie.

Presidente - Grazie. Non ho altri iscritti a parlare, non ci sono altri iscritti. Colleghi, chiudiamo? No...la parola al collega Viérin.

Viérin L. (UVP) - Merci Présidente.

Sì, ci lasciamo, ci siamo lasciati con la discussione dell'Assessore Marguerettaz. Questa iniziativa non ci sarebbe stata se, nella replica dell'Assessore, non ci fosse stato un gioco dello "scaricabarile" per cercare di fare credere che non è competenza o, meglio, che il Governo, l'Amministrazione non aveva, non ha intenzione e non ha dato indirizzi su questa questione del contratto integrativo per i lavoratori degli impianti di risalita. Noi diciamo che è troppo facile, perché già nella risposta che avevamo avuto - insoddisfacente - in primavera, che appunto ci aveva in qualche sorta rassicurati - ma non troppo - sul fatto che le nostre richieste erano premature e infondate, già si faceva percepire che in caso di problema ci sarebbe stato, così, un atteggiamento da parte dell'Assessore nel dire che la responsabilità era dell'AVIF, quasi come se l'AVIF fosse un'entità astratta, esterna all'Amministrazione, esterna al Governo, che, invece, è una realtà che raggruppa tutti gli impianti di risalita nella quale l'Amministrazione regionale ha la quasi totalità delle azioni, attraverso Finaosta! Quindi anche il fatto, da un punto di vista dell'onestà intellettuale, di riuscire ad affrontare un argomento dicendo che ci sono delle reali preoccupazioni, che ci sono delle reali necessità e che si deve addivenire ad una certa proposta, devono essere ricondotte nel sillon di un amministratore che effettivamente non confonde la parte datoriale che è in capo a sé stesso in quanto Assessore pro tempore, con quella che è un'associazione, un raggruppamento, degli impianti di risalita che fanno capo appunto al suo settore.

Quindi noi non siamo stati soddisfatti della risposta, non tanto noi in quanto interpellanti, ma crediamo che la comunità debba capire e il fatto di aver voluto all'epoca, cioè qualche ora fa, temporalmente, nel Consiglio, di aver chiesto di discutere questa iniziativa a ridosso di un incontro sindacale, andava semplicemente nell'ottica di misurare la volontà, da parte dell'Amministrazione, di dare indicazioni. Questo non è stato fatto. Ieri si è tenuto un incontro, un incontro - da quanto abbiamo appreso - che non si è chiuso; c'è stata, a dire il vero, una proposta da parte dei lavoratori, delle organizzazioni sindacali, del rinunciare ad una certa parte di contratto integrativo rinnovato, applicato anche al contratto nazionale, che avrebbe fatto risparmiare un milione nel triennio, perché esiste, l'Assessore l'ha ricordato, la parte di integrativo regionale, ma anche la parte di aumento rispetto al contratto nazionale. Questo non è stato accolto dall'AVIF che probabilmente, appunto, autonomamente, stando a quanto l'Assessore ci ha detto, ha la facoltà di prendere decisioni in nome e per conto di tutte le società degli impianti di risalita senza che l'Assessore ne sia informato, probabilmente, e questa riunione è stata aggiornata a martedì.

Ebbene, intanto noi deploriamo l'atteggiamento dell'Amministrazione nei confronti di questo Consiglio, cioè del Governo nei confronti di questo Consiglio, perché è in capo a questo Consiglio dare gli indirizzi anche al Governo, e quindi se il Governo - in questo caso l'Assessore - che in tante altre occasioni ha dimostrato comunque di voler condividere con quest'Assemblea, anche attraverso le Commissioni, gli indirizzi in merito soprattutto ai trasporti, alla ferrovia, a quelli che forse sono temi un po' più delicati, evidentemente, anche perché nel momento in cui ci fossero problemi, ecco, il Consiglio diventa anche un po' un alibi...in questo caso il Consiglio, no, il Consiglio non deve dare gli indirizzi, si rimanda a questo punto l'ordine del giorno in coda, e oggi ci riduciamo a discutere questa questione in un tempo limitato.

Noi crediamo, l'abbiamo detto, che oggi sia importante discutere di questa questione perché poi ci sarà la pausa estiva e c'è tanta preoccupazione. Noi abbiamo tutti dei conoscenti in quel settore, ma, al di là della questione della conoscenza diretta di qualcuno, la nostra preoccupazione è una preoccupazione generale per un settore che è un fiore all'occhiello della nostra regione, che è una cartolina della Valle d'Aosta, anche soprattutto in chiave di sviluppo turistico. Le professionalità che operano all'interno di queste categorie sono professionalità che non hanno, nei periodi chiaramente di stagionalità turistica, non hanno mai, diciamo, mancato ad onorare quelli che sono gli impegni per far fare bella figura all'intera comunità valdostana, e quindi anche e soprattutto al settore di sua competenza, oggi accelerare o, meglio, facendo finta che qualcun altro gestisca queste trattative, all'oscuro di ciò che è un indirizzo regionale, ci fa un po' rabbrividire!

Noi non vorremmo che, appunto, questa "polvere sotto il tappeto" di cui abbiamo parlato in questi giorni si aggiungesse in questo caso anche sulla questione AVIF, perché a detta del suo Presidente, Ferruccio Fournier - e noi torneremo a settembre su questo argomento - è definita come realtà che qualche mese prima era una realtà florida, in piena espansione, con una situazione rosea anche dal punto di vista finanziario, di punto in bianco diventa una realtà che ha evidentemente dei problemi finanziari legati a delle incapacità di capienza per andare a rivedere questo contratto integrativo almeno mantenendo quello passato - questa è stata la richiesta di ieri - e evidentemente, invece, rispetto ad altre spese o costi, meglio, come noi li chiamiamo, non ci si premura invece di andare ad usare lo stesso metro, cioè la stessa oculatezza. E mi riferisco - ne abbiamo già parlato - per esempio agli emolumenti, mi riferisco a tutta una serie di benefit, conosciamo benissimo gli impianti di risalita, conosciamo benissimo tutta una serie di situazioni che, se crisi c'è, dovrebbero iniziare, da un punto di vista della razionalizzazione e del risparmio dall'alto, come questo avviene nelle istituzioni, come questo avviene nelle aziende, come questo avviene in tutte le realtà. Iniziamo dai risparmi dall'alto, anche qui all'interno, anche all'interno di queste realtà, e poi eventualmente come extrema ratio arriviamo ai dipendenti.

Ma ci chiediamo chi, ad un certo punto, dia gli indirizzi a queste società, cercando ad un certo punto nella discussione anche di sganciare l'AVIF dalle società stesse, dicendo: ma sono le società stesse che autonomamente gestiscono questa cosa... Beh, noi a questa questione diciamo "no", e crediamo che oggi sia un'importante occasione anche per i colleghi della maggioranza per esprimere attraverso un voto quella che è una nostra volontà: di dare gli indirizzi ad AVIF affinché ci sia, sì, un rinnovo del contratto, intanto, perché la disdetta implica che eventualmente si vada a rinegoziare un contratto, benissimo, ma che se rinegoziazione c'è, sia una rinegoziazione almeno che conservi acquisiti i diritti del passato (in questo caso quelli del 2009). Credo che il gesto confortante, anche di responsabilità dei lavoratori ieri sia stato quello di rinunciare ad un aumento che era un aumento che comunque è previsto da un certo tipo di contratto; oggi è per noi importante che almeno questo sia mantenuto. È chiaro che noi non possiamo sapere, anche perché se si parla per interposta persona diventa poi difficile capire qual è la reale situazione, questo è il ruolo che noi vorremmo riconoscere nell'Assessore. Non capiamo se questa è stata una strategia per fare rinunciare alle organizzazioni sindacali l'eventuale aumento per poi dire: benissimo, si rimane sull'esistente e si va avanti con un integrativo rinnovato, ma con gli stessi crismi, o se questa sia effettivamente una situazione di crisi finanziaria che non dà la possibilità effettiva...in questo caso parliamone.

Quindi noi, senza avere degli elementi oggettivi da parte dell'Assessore - che se fossero stati forniti avrebbero dato la possibilità a tutti anche di farsi un'idea - non andiamo a chiedere di rivedere certe posizioni, se ci sono delle situazioni gravose. Questa, invece, è stata enunciata come una situazione che non presenta particolari problemi, ma che nella razionalizzazione, la risposta è stata questa, dell'intero panorama delle società degli impianti a fune c'è questa volontà di aspettare, aspettiamo le trattative, poi vediamo...no, noi vogliamo anticipare le cose, come amministratori dare un indirizzo al Governo affinché blocchi questa cosa e che i lavoratori non vedano leso un diritto acquisito che, soprattutto in questo momento di difficoltà, non ci sia un taglio lineare anche sugli stipendi di queste persone che sono lavoratori, oltre che appunto...che tutelano i nostri impianti a fune, che non sono certo tutelati da altri, ma soprattutto sono tutelati da chi vi opera. Grazie.

Presidente - La parola al collega Cognetta.

Cognetta (M5S) - Grazie Presidente.

Solo poche parole per dare, così, continuità a ciò che è stato detto fino a questo punto rispetto a questa risoluzione. Noi, come Movimento Cinque Stelle...anche con gli interventi prima, il mio collega Ferrero ha evidenziato un problema di governance che è venuto fuori tra l'altro in questo momento, e cioè: chi prende le decisioni, per chi. Siamo sempre allo stesso punto! Ma più di tutto mi preme sottolineare che, come al solito, devono pagare i più deboli. Lo ha accennato il collega Viérin: noi andiamo a toccare gli stipendi, non andiamo a toccare tutto quello che riguarda la dirigenza, tutto quello che riguarda chi controlla...insomma, quelli che veramente poi magari hanno "più grasso", tra virgolette.

Noi abbiamo saputo, perché ci siamo informati, perché abbiamo fatto delle ricerche, al di là di quello che personalmente già conoscevamo, che chi lavora in questo settore fa un lavoro estremamente duro, ma non solo estremamente duro, anche estremamente importante...è il biglietto da visita del turismo in Valle d'Aosta, chi lavora in questo settore qui, eh, non dimentichiamolo! E in passato abbiamo acquistato, come Amministrazione, tutti gli impianti, perché era importante poter mantenere tutti gli impianti sul territorio. Adesso arriviamo qua e dobbiamo dare una segata agli stipendi! Chi decide pare che non siamo noi, poi invece scopriamo che effettivamente è il Consiglio che decide, che "dovrebbe" decidere, ma in realtà poi non decide, e quindi io credo che alla fine ciò che chiediamo in questo impegno, che vorrei leggere: "Il Governo regionale - impegniamo il Governo regionale - a dare indicazione all'AVIF affinché sia rinnovato il contratto integrativo regionale senza penalizzare i lavoratori rispetto al contratto integrativo del 2009". Che problema c'è? Facciamolo, no? Se poi dobbiamo tagliare qualcosa magari andiamo dentro a vedere che cosa tagliare nel dettaglio, preciso, e così magari ci sentiamo tutti con la coscienza anche meglio. Grazie.

Presidente - Non ci sono altri iscritti, quindi chiudo la discussione generale. Per la replica, la parola all'Assessore Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Sì, grazie Presidente.

Credo che il rinvio non sia stato né pretestuoso, né ricercato, ma ho avuto modo di dire ieri che era quanto mai opportuno, perché avremmo avuto la possibilità di vedere l'incontro tra le organizzazioni sindacali ed i datori di lavoro. Ora, tutti hanno avuto modo di vedere - visto che c'è una conoscenza così dettagliata - un comunicato stampa sottoscritto da tutti, dalle parti sindacali e dai datori di lavoro, che s'impegnano a proseguire il confronto, dove si dice: "abbiamo delle posizioni diverse, ma proseguiamo il confronto". Quindi siamo lontano anni luce da "segrete stanze", da "tinte opache", ma è - come ho avuto modo di dire ieri - una trattativa sindacale dove credo - e lì, abbiamo veramente una diversità di pensiero - non possiamo andare a sostituirci. Per carità, il collega Viérin ha una conoscenza puntuale, dettagliata, tanti conoscenti, probabilmente deve tutelare qualcuno...

Noi dobbiamo tutelare il "sistema", dobbiamo tutelare questa "eccellenza", come l'avete definita. Io sono contento che l'abbiate definita "eccellenza", ma questa eccellenza è eccellenza perché abbiamo sempre cercato di destinare delle risorse, abbiamo sempre cercato di fare tutto quello che era in nostra facoltà per fare bene, per dare il massimo in quanto a professionalità, in quanto a investimenti, in quanto a promozione. Ora, nessuno vuole fare lo scaricabarile, qua io non vorrei che qualcuno dovesse giocare la carta del "ma perché?", "che problema c'è?". Il problema è la sostenibilità di tutto il sistema!

Allora, io amerei che ci fosse un po' di pacatezza su questo argomento. Lasciamo lavorare: può anche darsi che le posizioni trovino un accordo, ma ritengo sia scorretto e proprio anche contrario ai rapporti sindacali, e in quest'aula abbiamo delle persone che hanno fatto sindacato. L'intervento del Governo è l'estrema ratio, quando le posizioni non trovano una quadra, ma qua siamo nel pieno di un dibattito sindacale e noi vogliamo rovesciare l'iter! Quindi, perdonatemi, io ritengo che questa discussione sia una discussione che abbiamo voluto fare perché siamo persone serie. Non siamo persone che vogliono privilegiare le feste rispetto ai problemi concreti, perché li viviamo sulla nostra pelle: non siete i monopolisti del bene pubblico! Cerchiamo di fare anche noi tutto il nostro possibile per cercare di dare delle risposte alla nostra comunità.

Allora, rispetto a questo, io, a fronte di un non ritiro di questa risoluzione, annuncio il voto di astensione rispetto alla vostra proposta.

Presidente - Grazie. Ci sono dichiarazioni di voto? La parola al collega Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Mah, dal tono dell'Assessore Marguerettaz mi aspettavo...dal tono piccato, piccato nei confronti dei Consiglieri della minoranza, che portavano un grave problema che riguarda, ripeto, oltre 900 lavoratori e l'intero sistema, diciamo, del turismo invernale valdostano...mi aspettavo che con un tono piccato di questo tipo la risposta fosse: "siete dei cialtroni e vi voto contro". No, ci asteniamo! È abbastanza surreale, cioè molto teatrale, e mi fa pensare che c'è qualcosa che non funziona nel ragionamento che lei sta cercando di mettere in piedi, e le spiegherò perché. Non funziona perché, quando lei dice: "nessuno ha il monopolio del bene comune", è vero, però c'è chi sta dicendo che, se ci sono problemi nei conti delle società, dobbiamo avere una visione comune, e quindi dobbiamo mettere sul tavolo la situazione dei dirigenti, che mi pare sia cara anche a Stella Alpina, mettiamo tutto sul tavolo, qui stiamo unicamente lasciando a quegli stessi dirigenti di fare una trattativa in cui sul tavolo ci sono solo i più deboli. Chi hanno a difendere i più deboli? Le organizzazioni sindacali...ecco, io dico: ma ci può essere una parola del Governo regionale?

Da parte nostra, forze politiche, non abbiamo nessuna esitazione a dire, in questa delicata trattativa: vogliamo vedere - come l'abbiamo detto - le carte, i conti, e capire quanto si sono tagliati prima i dirigenti e quanto i dirigenti si sono tagliati...forse non si sono ancora tagliati niente, ma quando? I dirigenti vogliono tagliare ai loro dipendenti... Allora mi sembra molto chiara la posizione, l'indirizzo non può che essere quello: fermate un attimo, non toccate i diritti acquisiti e guardiamo bene i conti di queste società, perché o le società stanno bene - e allora non si capisce perché bisogna tagliare ai lavoratori - o le società non stanno bene e, allora, chi paga per primo? Chi sta in alto, non l'ultimo della scala! Questo è un modo di ragionare intorno all'interesse della comunità, che è la sensibilità del PD-SINISTRA VDA. Capisco che il Governo ne ha un'altra! I dirigenti stanno bene, continuiamo a lasciarli gongolare con i loro stipendi, i loro premi di produzione, uno si prende qua, l'altro là, ma sì, i due stagionali li lasciamo a casa quest'inverno, eh? facciamo un'operazione di questo tipo, tanto ai forestali l'abbiamo già fatto...facciamo anche a questi una bella "ranzata"!

Già l'intervento che abbiamo fatto ha già calmato le acque, ma torno a dire: non mi basta che si siano calmate le acque, anzi non ci basta, come minoranza. A questo punto vogliamo vederci chiaro! C'è qualcosa che non va, anche nel processo informativo. Non è possibile, non ci credo che il Governo regionale fosse all'oscuro di una trattativa così delicata! Non ci credo! C'è qualcuno che mente, c'è qualcuno che mente! Perché il Governo regionale doveva essere informato prima di una gravissima situazione economica delle società che portava ad un drastico taglio degli stipendi regionali. Oppure c'è un'altra visione. Il Governo regionale che dice di non essere informato...allora, o è distratto oppure, come dire? un'iniziativa così, a sorpresa dei dirigenti regionali, beh, la prima cosa che fa l'Assessore, dice: "ma questi dirigenti domani si dimettono, vanno a casa, perché hanno condotto male una delicata trattativa". Non ci può essere una situazione alternativa a questa situazione. Il Governo regionale non può arrivare a dire: io non ne so niente di come vanno le trattative di 900 lavoratori valdostani che lavorano nelle società pubbliche e che sono, appunto, quelli di cui deve occuparsi il Governo regionale, e su cui noi facciamo fatica a fare indagini, andare a verificare, a chiedere una commissione d'inchiesta, e quant'altro. Allora, voi che le avete sotto controllo, voi, Governo regionale, che le avete le informazioni, le avete o non le avete? Non potete raccontarci fregnacce come in questo caso! Allora l'unica cosa che poteva tracciare una riga, un punto fermo, era quella di dire: questa trattativa è partita male, la raddrizziamo. Ecco il ruolo del Governo regionale: diamo un indirizzo!

Presidente - Grazie collega. Possiamo?la parola al collega Gerandin.

Gerandin (UVP) - Merci Madame la Présidente.

Beh, molto brevemente mi sento di riprendere una parte del passaggio dell'Assessore Marguerettaz, quando dice che "non siete i monopolisti del bene pubblico". Beh, io non penso che sia un problema di essere monopolisti del bene pubblico avere a cuore il contratto di oltre 900 addetti! Ma la cosa che fa più sensazione, a mio parere, è che nel suo precedente intervento e in questo lei continua a sostenere che non è un problema che la riguarda, non è un problema che riguarda l'Amministrazione regionale. Ci viene difficile, ecco, capire questo, quando società a quasi totale partecipazione pubblica, perché Finaosta, anche se poi è gestita in gestione speciale è finanziata comunque con soldi pubblici...ecco, dico: mi viene quasi difficile capire che una delle società a quasi totale partecipazione pubblica....nessuno di quelli che sono i veri padroni di queste società - perché comunque sono società pubbliche, per cui è la Regione che, se pur tramite la finanziaria, ne è proprietaria - non pensi di dare almeno delle direttive! Io non immagino che sia la Regione il soggetto che va a fare, discutere il contratto, ci mancherebbe! Però lo facciamo nel pubblico impiego quello di dare delle direttive, sarebbe opportuno far la stessa cosa per quelle società che sono a capitale pubblico o quasi totalmente a capitale pubblico.

Chiedere una valutazione globale dello stato di salute delle società impianti a fune come ha chiesto prima il collega Donzel, soprattutto con la prospettiva di capire come garantirne il futuro, perché certo che siamo preoccupati... Lei, quando ci dice e conferma quanto detto dal Presidente dell'AVIF, che a queste condizioni non c'è futuro...probabilmente è il momento di aprire un attimo questo scatolone e capire qual è il vero, quali sono le terapie, quali sono le vere esigenze per garantire questo futuro delle società. Il futuro delle società è a cuore di tutti, questo è indubbio, ma è a cuore anche garantire quello che è il livello occupazionale attuale. E questo, per ritornare all'inizio...io non penso che sia essere monopolisti del bene pubblico, ma, al limite, è preoccuparsi di una situazione prima che diventi irrecuperabile, e soprattutto che poi alla fine non si parli solo più di riduzioni, ma di chiusure, eventualmente di messa in mobilità di dipendenti.

Per cui con questo io annuncio il mio voto favorevole e quello del mio gruppo.

Presidente - Collega Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.

Per annunciare il voto favorevole del gruppo ALPE su questa risoluzione. Ho ascoltato molto attentamente l'intervento dell'Assessore Marguerettaz. Conosciamo abbastanza bene le difficoltà di tutto il comparto e condivido con lei, e con il Governo regionale, quando parla di "sostenibilità" che, nel suo complesso, bisogna affrontare tutto il comparto. Ha parlato di quote di promozione, di quote d'investimento, di tutelare il modello, diciamo il sistema. La nostra proposta di risoluzione, che ritengo valida, "il Consiglio regionale impegna il Governo regionale a dare indicazioni all'AVIF affinché sia rinnovato il contratto integrativo regionale, senza penalizzare i lavoratori"...mi sarei aspettato eventualmente una modifica da parte sua, da parte vostra, nell'impegno...

Mi sembra che la posizione del voto di astensione sia una posizione troppo di comodo, poi potrebbe essere letta la mia riflessione, è semplice, voi siete all'opposizione, non dovete fare quadrare i bilanci, o la sostenibilità che lei ci ha auspicato poc'anzi, ma, dal punto di vista politico, la vedo molto debole, rinunciataria, quasi a dire: "non è cosa nostra". Forse, non so, siamo...sì, in piena trattativa, lo dicevate, ieri c'è stato il primo incontro, ma la mini, piccola, mini indicazione d'impegno, proprio per dire l'azionista c'è, l'azionista c'è e cerchiamo di salvaguardare soprattutto le fasce più deboli, soprattutto il precariato, soprattutto la stagionalità, trovare comunque un meccanismo da inserire in questa risoluzione di natura politica per dare forza, per dire: l'azionista c'è! Poi, con quello che dicevo, emendando magari la nostra risoluzione, ma provando a fare un passo in più. Non penso...rispondo per il sottoscritto, per il gruppo di ALPE...non pensiamo di essere depositari del bene pubblico, del bene comune, ma cerchiamo, in quanto azionisti, di portare il nostro piccolo contributo in un momento di trattativa importante con delle ricadute impattanti. Prendiamoci la responsabilità di dire qualcosa che vada in una certa direzione!

Allora, ci viene un piccolo sospetto...per evitare i sospetti forse è meglio scrivere nero su bianco. Fino lì, possiamo scriverlo nero su bianco, fino lì le categorie comunque più a rischio sono quanto meno tutelate dall'azionista di riferimento, che in questo caso siamo noi, il Consiglio regionale. Non voglio far perdere assolutamente altro tempo e non ho con il mio intervento...però, con tutta umiltà e con una certa serenità, un piccolo emendamento che poteva andare in una certa direzione, per dire: "noi siamo attenti", e lo diciamo, lo diciamo al mondo e ai 900 addetti che l'azionista vuole marcare la differenza, e quindi su questo dire quanto meno un passaggio, scriverlo nero su bianco, un impegno del Consiglio regionale. Speriamo comunque che i colleghi di maggioranza ci ripensino ancora. Grazie.

Presidente - La parola al collega Guichardaz.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Non volevo intervenire, ma siccome l'Assessore Marguerettaz ha avuto l'amabilità di guardarci mentre citava i rappresentanti sindacali...ah, è stato amabile, ci mancherebbe! È un riconoscimento il fatto di citarci come esperti in materia, ma sarà la stanchezza di tutti, credo, ma mi sembra che l'Assessore Marguerettaz abbia avuto un leggero calo di stile rispetto al suo solito aplomb, alla sua capacità di affrontare questi argomenti. Come lei sa, il Governo, che in questo caso è il datore di lavoro, attraverso i suoi comitati di settore, d'indirizzo, eccetera, ha la capacità e ha la possibilità di dare delle indicazioni ai propri nominati o ai rappresentanti messi lì dal Governo. Mi sembra che il dire: "lasciamo che i sindacati con i datori di lavoro"...che poi sono la vostra proiezione, perché non è che li hanno messi lì i sindacati, si smazzino questo problemuccio, sia un atto di sostanziale disimpegno.

Allora, a me piacerebbe capire, siccome non mi sono mai occupato di questa tipologia di contratti e sto adesso cercando di capire anche il mistero che sta dietro a queste forme di "partecipazione", se sono del tutto private, se sono pubbliche, se ci sono degli elementi, diciamo, d'indirizzo; mi piacerebbe capire da parte sua, Assessore: una parola da parte vostra servirebbe o no per l'esito della trattativa?

Presidente - Grazie. Possiamo mettere in votazione? Mettiamo in votazione...però si prenoti, perché sennò tutte le volte apriamo...è un problema anche per i sistemi d'informazione...

La parola al collega Viérin.

Viérin L. (UVP) - Sì, brevemente Presidente, solo per due considerazioni.

Beh, intanto prendiamo atto della non risposta dell'Assessore o, meglio, della non posizione, perché la volontà espressa dell'astensione evidentemente o è sintomo di difficoltà anche di sensibilità all'interno delle forze di maggioranza, o è una non posizione. Su un tema così delicato e con delle trattative in corso, anzi, Assessore, a maggior ragione con delle trattative in corso, avere una posizione che noi, sinceramente, non abbiamo riconosciuto nel suo intervento, nel senso che la sua giustificazione sul fatto di non voler accettare questa nostra iniziativa, anzi la sua richiesta di non...cioè di ritirarla, presuppone il fatto comunque di non aver visto entrare nel merito della questione.

E quindi noi sinceramente vorremmo capire qual è la posizione dell'Assessore, al di là delle enunciazioni di principio che sostengono il fatto che effettivamente, prima di addivenire ad un certo risvolto anche contrattuale, bisognerebbe capire la sostenibilità dell'operazione. Ma noi crediamo che la sostenibilità dell'operazione vada inserita in un discorso un po' più ampio degli impianti a fune! E quindi la sostenibilità viene applicata alla questione del contratto, ma non viene applicata alla questione in generale della sostenibilità di certi costi, appunto, dei manager, e di altri costi che esistono all'interno delle società stesse. Quindi noi non agiamo per la questione degli amici, Assessore! I nostri amici sono amici in primavera e anche in estate, e non affrontiamo la questione nel periodo pre-elettorale con un crisma e poi, il giorno dopo le elezioni, cerchiamo di agire al contrario rispetto a ciò che si è detto in campagna elettorale.

Quindi noi ci preoccupiamo da un punto di vista generale, al di là delle conoscenze, ho cercato di ribadirlo, e dicevo questo per esternare i timori che in questi giorni sono arrivati alle nostre persone. Però noi siamo rimasti allibiti sin dalla comparsa di questo comunicato dell'AVIF, è quello che ha dato origine a tutta una serie d'iniziative che oggi si materializzano attraverso questa nostra volontà di dare delle indicazioni. Prendiamo atto che invece non c'è una volontà di trovare una soluzione nei confronti dei lavoratori: questo sarà ciò di cui è responsabile la Giunta, in particolare, ma la maggioranza tutta.

Per quanto riguarda la nostra posizione, i lavoratori degli impianti a fune sono, come tanti altri lavoratori, dai bidelli agli operatori di sostegno, ai cantieri forestali, a tutta una serie di altre categorie che abbiamo cercato di difendere sempre, al di là delle iniziative qui, in Consiglio...fanno parte di un indotto oltre che da un punto di vista sociale e oltre che da un punto di vista occupazionale, di una grande attenzione che noi dobbiamo riservare a questo settore. Vengono in questo momento sminuiti i contenuti e le preoccupazioni di questa vicenda, le preoccupazioni di chi lavora, che non avrà risposte da parte dell'Amministrazione, nel senso che, ancora una volta, ci sarà una soluzione pilatesca per uscire da un inghippo che probabilmente deriva da una mancanza di fondi che, evidentemente, non è che riconducibile alla gestione del "suo" settore, e che oggi vede fare delle scelte che sono contraddittorie: non si toccano le fasce manageriali e, invece, si va a incidere sulle fasce deboli!

Noi crediamo che se una riflessione andava fatta prima di essersi resi conto che c'era la crisi e che quindi c'era la necessità di taglio anche da un punto di vista contrattuale, quando abbiamo sollevato in primavera la questione del taglio degli emolumenti nei Consigli di amministrazione delle società partecipate e questo non è stato affrontato, è stato un chiaro esempio di come non c'è la volontà, ma c'è semplicemente la volontà di intervenire sui deboli. Quindi noi seguiremo con attenzione questa vicenda, se c'è un'unitarietà d'intenti sulla questione di proseguire delle trattative...non è una questione positiva, proseguire nelle trattative significa che ci si aggiorna da un punto di vista della riunione e la settimana prossima vedremo quali sono le risultanze che usciranno da questo incontro.

Presidente - Bene, il collega Guichardaz ha già fatto la sua dichiarazione di voto. Interviene per...?

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Solo per chiedere il voto segreto, grazie. A nome della...

Presidente - Possiamo mettere in votazione, grazie. La votazione è aperta. Votate, colleghi. Possiamo chiudere la votazione.

Presenti: 35

Votanti: 17

Favorevoli:17

Astenuti:18

Il Consiglio non approva.