Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 81 del 26 luglio 2013 - Resoconto

OGGETTO N. 81/XIV - Reiezione di mozione: "Costituzione di una commissione consiliare d'inchiesta per l'esame dell'attività svolta dalla società CVA".

Presidente - Ha chiesto la parola per l'illustrazione il Consigliere Cognetta, ne ha la facoltà.

Cognetta (M5S) - Grazie Presidente. Giusto un'introduzione rispetto a questa mozione, che spetta a noi, in accordo con le altre forze con le quali l'abbiamo presentata, tutte le forze di opposizione.

Innanzitutto tengo a precisare che questa mozione ci permette, ci permetterebbe di creare una commissione con la quale vorremmo andare a vedere nel dettaglio quale è la situazione della CVA. Ora, come voi sapete, la CVA è stata, diciamo così, una società che qualche tempo fa è stata acquisita da questa Amministrazione, è stata creata da essa, è stato un fatto molto importante e molto rilevante per la Valle d'Aosta. La CVA tra l'altro considera, diciamo così, quello che era una volta il Casinò, rispetto alla Valle: è una società che genera utili, è una società che fa tantissime assunzioni, è una società che dà alla Valle d'Aosta e ai cittadini tutti quanti una serie di benefit, e quindi è effettivamente, a questo punto, un "fulcro" della nostra economia, possiamo definirlo così tranquillamente.

Ci sono però alcune cose che, secondo noi, non sono così chiare nella gestione, e da qui, appunto, la mozione. Ora, questa mozione di fatto che cosa chiede? Chiede appunto di costituire una commissione d'inchiesta, una commissione speciale, o come volete o preferite chiamarla. Questa commissione dovrebbe essere composta da nove membri, cinque per la maggioranza e quattro per l'opposizione, e deve avere dei tempi molto stretti, secondo noi. I membri dovrebbero essere nominati subito dopo l'approvazione di questa mozione, dovrebbe entro il 31 dicembre di quest'anno dare una relazione, e poi, il 28 febbraio del prossimo anno, discutere la relazione conclusiva della stessa. Questa commissione, in sostanza, deve valutare ciò che sta accadendo all'interno di CVA. Non è un intento inquisitorio o intimidatorio, secondo noi. Questo perché? Perché il 9 dicembre del 2011, noi, come Movimento Cinque Stelle, presentammo all'opinione pubblica un dossier rispetto ad un argomento che era già stato discusso anche in questo consesso da altri Consiglieri e anche da altre forze di opposizione, già presenti qui. Di cosa parlavamo? Parlavamo della famosa, della famigerata direi, ormai, "fornitura delle turbine cinesi" di cui abbiamo già sentito parlare per tantissimo tempo e che, diciamo così, ha portato all'evidenza pubblica, ma non solo nostra...ma, ripeto, anche di altri Consiglieri della passata legislatura, tutta una serie di incongruenze, se vogliamo chiamarle così, di dubbi, ecco.

Io vorrei ricordarvi solo una cosa che noi, appunto, all'epoca...a cui demmo risalto, e cioè l'enorme distanza di prezzo tra ciò che aveva acquistato la CVA dalla Water Gen Power - si parlava allora di un importo di cui vado a memoria, ma mi sembra attorno ai 16 milioni di euro circa - rispetto a ciò che invece la società da cui era stato fatto l'acquisto, cioè la Water Gen Power, aveva speso in Cina, e che era di 7 milioni 890 mila euro. Quindi, in sostanza, per dirla in parole povere, alla CVA era costata circa il doppio la fornitura di queste turbine. Poi, vabbè, sono passati gli anni, noi questa cosa l'abbiamo presentata agli organi competenti, poi sappiamo che c'è un certo tempo di rilascio, no? degli organi competenti quando fanno determinate azioni - lo stiamo vedendo anche in questi giorni -, e quindi aspettiamo fiduciosi che, magari, succeda qualcosa, o magari non succede nulla, questo noi non lo possiamo dire, in questo momento.

Però quello che possiamo dire, in questo momento, è che la commissione d'inchiesta, secondo noi, è fondamentale, ci serve, perché vogliamo capire effettivamente come sono gestite le assunzioni, come sono gestite le forniture, come sono gestiti i contatti con la Water Gen Power o con le altre aziende. Vogliamo andare a fondo, effettivamente; per esempio, se, come si dice, poi magari non è così, si potrebbe magari avere maggiori introiti rispetto a forniture fatte da altri fornitori, perché c'è anche questo che viene evidenziato spesso ed è stato evidenziato nella passata legislatura. Quindi tutto questo per spiegare, in sostanza, qual è l'oggetto della nostra mozione. Vi ringrazio.

Presidente - Grazie. Dichiaro aperta la discussione generale. Ha chiesto la parola il Consigliere Laurent Viérin, ne ha la facoltà.

Viérin L. (UVP) - Merci Monsieur le Président.

Sì, il tema del gruppo CVA è stato già affrontato - qualcuno l'ha ricordato - nella precedente legislatura e, per quanto ci riguarda come gruppo dell'Union Valdôtaine Progressiste, questa primavera avevamo richiesto delle audizioni speciali proprio in merito a certe tematiche che i vertici del gruppo hanno sostenuto in commissione e che parzialmente avevano cercato di dare risposta a quelle che erano le nostre osservazioni. Veramente, riprendendo quanto detto dal collega Cognetta, nessuna intenzione, attraverso la richiesta di una commissione d'inchiesta, di avere atteggiamenti inquisitori, ma semplicemente, visto che tra le altre cose questa commissione, le commissioni speciali d'inchiesta sono previste dal Regolamento, proprio per sottolineare che fra le competenze del Consiglio Valle e dei Consiglieri regionali, collega La Torre, c'è anche la possibilità di accedere attraverso queste commissioni su dei dossier, su dei dossier che, con le procedure normali, non è sempre facile aver accesso.

Chiaramente l'accoglimento da parte della maggioranza della precedente iniziativa aiuterà sicuramente, nel panorama delle partecipate, a fare un po' di chiarezza, e soprattutto ad avere una responsabilità in capo a questo Consiglio maggiore, proprio per evitare ciò di cui si discuteva questa mattina: di avere un unico referente per quanto riguarda l'Amministrazione nei confronti delle società controllate e partecipate, e condividere invece appieno quelle che sono non solo le analisi di ciò che succede all'interno di queste società, ma anche e soprattutto la prospettiva, cioè il futuro che queste società rappresentano per la comunità valdostana, e quindi come assunzione di responsabilità da parte di noi Consiglieri, di ogni eletto, in merito allo sviluppo futuro e al poter sfruttare al massimo quelle che devono essere le prerogative di tutti e non proprietà di qualcuno.

Il gruppo CVA è una realtà molto importante, non dobbiamo ricordarlo noi, nel senso che lo sottolineiamo proprio per riaffermarlo, una rilevanza non solo economica, anzi economico-produttiva, ma anche una rilevanza occupazionale, una valenza sociale e delle ricadute che noi auspichiamo, che effettivamente oggi forse sono ridotte rispetto al ruolo del gruppo di CVA sui cittadini, ma anche su chi lavora e su chi produce, una realtà che può avere un potenziale enorme di aiuto per chi lavora e chi produce nella nostra regione. Ma l'importanza e la rilevanza di questo gruppo CVA è anche una rilevanza e un'importanza storica; Émile Chanoux scriveva che "la Vallée d'Aoste est fille de ses eaux" e noi crediamo che i diritti del popolo valdostano siano passati, e la rivendicazione di questi diritti siano passati anche e soprattutto dal riappropriarsi di ciò che era un diritto che oggi, però, appunto, deve avere delle ripercussioni positive su tutta la comunità, e con soprattutto regole trasparenti e non...affinché non ci siano delle zone d'ombra.

In effetti la mission di questo nostro gruppo era non solo riappropriarsi delle acque, ma anche - e oggi forse più che mai questo è da sottolineare - rafforzare l'autonomia finanziaria della Valle d'Aosta, anche e soprattutto alla luce del Patto di stabilità odierno, del federalismo fiscale, di tutta una serie di costrizioni, anche economiche, che subiamo come Regione, oggi potrebbero essere rilanciate attraverso questa importante realtà; e poi utilizzare questa risorsa energetica quale fattore, fattore importante di competitività aziendale per attrarre eventualmente anche degli investimenti in Valle d'Aosta.

La questione delle famiglie, ecco, oggi è un tema che è sentito e forse cavallo di battaglia di tante forze all'interno di questo Consiglio, è un aspetto non indifferente per un colosso del genere che può rappresentare un'importante prerogativa per le nostre famiglie. Quindi questo gruppo che oggi produce qualche miliardo di kilowattora, circa tre, che ne commercializza cinque, e che ha un patrimonio netto di 950 milioni di euro, con un valore di produzione che supera il miliardo, e con un utile considerevole, un utile netto di circa 70 milioni di euro...questi sono i dati che ci sono stati forniti in commissione, quell'audizione era stata interessante per quanto riguarda una serie di dati proprio per fotografare la situazione del gruppo CVA.

Quindi perché questa iniziativa? per rispondere anche al collega La Torre che ha, attraverso un distinguo anche doveroso, ha posto l'accento sul fatto di essere disponibili come maggioranza a fare chiarezza su questa "casa di vetro", questa trasparenza, che però per certi aspetti, quando questa trasparenza viene un po' meno, forse nei nostri ruoli di eletti abbiamo anche l'onere e l'onore di poter verificare appieno, e lo strumento della commissione speciale d'inchiesta è uno strumento che chiaramente dà una valenza particolare, assieme ad altri strumenti, come il Consiglio straordinario, come altre misure che sicuramente noi, in futuro, potremo utilizzare, sempre però con la base di partenza di avere a disposizione tutto il materiale possibile e necessario per potersi confrontare, senza sostituirsi ad altri poteri o ad altre autorità. Sicuramente, però, la responsabilità, quando ci sono non solo aspetti di cui si vocifera, ma anche aspetti diciamo più puntuali...ci risulta che in questi giorni ci siano ispezioni della Guardia di Finanza all'interno di questa importante realtà, così si mormora, noi non sappiamo se questo corrisponde al vero, lo chiediamo al Presidente...ma è chiaro che noi non vogliamo sostituirci all'autorità, però non vogliamo neanche essere complici di un sistema che poi, attraverso l'autorità, svelerà cose di cui noi, in quanto eletti, dovevamo essere a conoscenza, e quindi questo è un aspetto che è abbastanza rilevante.

Questa iniziativa nella scorsa legislatura e l'audizione dei vertici avevano cercato di fare chiarezza su che cosa? Beh, su certe nostre riserve, su certe nostre riserve per esempio sulla funzione e sul ruolo oggi ricoperto dal gruppo CVA, su operazioni che vengono compiute, sulla trasparenza e sul futuro, soprattutto su che utilizzo, su come questo potenziale, anche in termini di risorse economiche, può e potrebbe avere un'incidenza sulla nostra comunità. È chiaro che il mancato accoglimento della commissione speciale sul casinò, dicendo: beh, c'è la IV Commissione, riveste una particolare attenzione in questo caso specifico, ecco. Noi crediamo che qui la situazione sia leggermente diversa; anche in quel caso, investire in una commissione speciale su un dossier come il casinò, non aveva che l'intento di rilanciarne le finalità e soprattutto l'élan. In questo caso è necessario, a nostro avviso, avere una commissione d'inchiesta, intanto perché le audizioni non sono state soddisfacenti, quindi attraverso le classiche e canoniche commissioni noi rifaremo delle audizioni e assolutamente - com'è successo nella scorsa legislatura - non avremo accesso a certi dati, non avremo accesso a certe informazioni anche riservate, che poi chiaramente possono rimanere riservate, devo rimanere riservate, ma che almeno sono acquisite dai Consiglieri, e soprattutto questo strumento che la commissione normale non supplisce...noi riteniamo che spesso le commissioni ordinarie non siano sufficienti, proprio per dossier particolari e soprattutto per superare quelle zone d'ombra di cui parliamo.

Quali sono le questioni che non sono chiare? Beh, noi cercheremo, vorremmo, attraverso questa commissione, fare chiarezza, informare tutti, il Consiglio, e di evitare che la situazione sfugga di mano prima che sia troppo tardi, assumendoci appunto le nostre responsabilità. Su che cosa si dovrà fare chiarezza?...ricordandoci che è una responsabilità di tutti noi...beh, intanto è stato ricordato sugli appalti, sulle forniture, quindi questa questione non tanto e non solo, più che non tanto, in merito a chi è il fornitore che, chiaramente, quando si parla di centinaia di milioni di euro o di entità di somme importanti, l'evidenza pubblica - ne abbiamo parlato questa mattina - dovrebbe essere qualcosa di incardinato nella prassi, per non dire "una regola", ma anche sui rendimenti, su come questi strumenti, su come le forniture, su come i materiali, le giranti, le turbine e tutto ciò che viene acquistato, poi, da un punto di vista operativo, quali ripercussioni ha e quale sia la resa, il funzionamento effettivo. Perché ci risulta, ad oggi, che ci siano problemi operativi di cui qualcun altro parlerà, che rischiano di pregiudicare non solo i rendimenti, ma anche la sicurezza, anche la sicurezza in certe centrali, di queste turbine o queste giranti, acquistate senza procedure, quindi senza gara, da questa importante società, la WGP, per oltre 70 milioni di euro - forse oggi, perché questi erano i dati della primavera, forse oggi, anzi, sicuramente, oggi saranno anche superiori - e quali sono la qualità, quali sono i rendimenti? Perché si è acquistato da questa realtà? Perché il prodotto era migliore? Perché si è andati in Cina? Perché non ci si è rivolti ad altri? Ecco, queste sono questioni che competono a noi amministratori, non ad altre autorità per forza e neanche ad una volontà inquisitoria. Noi crediamo e vogliamo, in quanto Consiglieri regionali, in quanto amministratori, sapere...e questo lo volevamo sapere già prima, quindi non è una novità!

Visto che non sono arrivate risposte, noi arriviamo all'extrema ratio della commissione d'inchiesta, perché il collega Tibaldi - che non è più presente qui, in Consiglio, ma il collega La Torre se lo ricorda - quante volte ci ha sollecitato su questa cosa? E forse anche noi avevamo certi atteggiamenti, sin da subito...ma forse si esagera...ma quando poi la questione diventa questione effettivamente da un punto di vista tecnico, che è risaputo, è risaputo che non è solo il segreto di Pulcinella, ma è qualcosa che non solo chi opera all'interno, ma tutti quanti, di cui tutti quanti parlano... Quindi questo dovrà fare la commissione speciale, anzi la commissione d'inchiesta: qualità, rendimenti...è vero che in certe centrali ci sono delle turbine difettose, è vero che in certe centrali sono state accantonate le turbine cinesi, le giranti e sono state rimesse quelle antecedenti? Punto di domanda...nessuna risposta! Quindi i poteri di una commissione d'inchiesta da un punto di vista amministrativo sono superiori, danno la possibilità di incidere, in quanto amministratori, su queste problematiche.

Le assunzioni: delle assunzioni credo che non abbiamo più bisogno di parlarne, ne abbiamo ampiamente dibattuto questa mattina, ciò che ci era stato detto in primavera è che insomma c'era un migliaio di curricula, quali erano le procedure, no? avevamo chiesto, ma uno dei responsabili dice: mah, riceviamo dei curricula e poi scegliamo...beh, non è che ci voleva un'audizione in commissione per capire che questa era la prassi! Noi avremmo auspicato che, ecco, ci fossero dei crismi anche per valutare le competenze, oltre che delle regole certe. No! Se riceviamo 10 curricula al giorno, mi pare di ricordare, colleghi, e ne abbiamo accantonati un migliaio circa e poi scegliamo...speriamo non con la logica dell'estrazione, anzi, ne siamo certi, siamo certi che non sia così.

Un altro aspetto, al di là della trasparenza delle forniture, del rendimento e delle assunzioni, è la questione delle risorse finanziarie...il tesoretto, no? le risorse del gruppo CVA che sono risorse dei valdostani: quali sono, come verranno utilizzate, come sono utilizzate, quali sono gli investimenti che si stanno facendo e chi decide gli investimenti che il gruppo CVA oggi mette in campo, in base a quali indirizzi, indirizzi di chi, più che di quale organo. Ancor più coinvolti noi Consiglieri in questa scelta, perché quando la comunità renderà conto, chiederà conto all'Amministrazione regionale...è chiaro che c'è un Esecutivo e che c'è il Consiglio, che le funzioni e i ruoli sono ben distinti, ma siamo anche noi, come amministratori, coinvolti da questo aspetto, non solo la questione degli oltre 400 milioni di liquidità, che oggi CVA ha, che utilizzo ne fa, dove sono custoditi...ne abbiamo parlato sicuramente, non è il polo creditizio valdostano, quali investimenti vengono fatti da CVA, parchi eolici, il fotovoltaico ad Alessandria, polizze assicurative, altri investimenti finanziari, intendiamo. Ecco, acquisire tutte queste informazioni, fino ad arrivare allo sconto sulle bollette...vi risulta o ci risulta per caso che questi sconti, cavalli di battaglia di qualche forza politica, siano in arrivo o che ci siano delle problematiche operative su questa cosa?

Ci risulta che ci sia una situazione d'intasamento per arrivare ad un piano di rilancio, attraverso eventualmente l'utilizzo di queste risorse CVA della Valle d'Aosta. L'abbiamo detto questa mattina: l'Amministrazione subisce una situazione finanziaria di cui ha parlato molto bene il collega Gerandin, con una situazione di messa in crisi del welfare valdostano, dello stato sociale, sarebbe ipotizzabile capire che utilizzo attraverso un piano straordinario che coinvolga l'intero Consiglio, per capire se ci fosse la possibilità di rilanciare certi settori attraverso queste risorse. E poi, sempre sul piano futuro di sviluppo, notizie che apprendiamo dalla stampa: di recente abbiamo saputo dalla stampa il fatto che si disinvesta adesso su Chavonne, si rinuncia a quel progetto per il quale ci risulta che siano già stati spesi 170 mila euro di consulenze, che oggi invece si abbandona, quei 16 famosi chilometri di galleria, che pare siano anche sproporzionati, adesso se ne rendono conto, però prima si sono spesi 170 mila euro di consulenza, poi ci si rende conto che effettivamente non bisogna fare questi lavori! Ecco, anche qui, con un po' di oculatezza utilizzare queste risorse proprio in un momento di difficoltà, dove mancano delle risorse su certi settori cruciali: pensiamo all'agricoltura, pensiamo al lavoro ed a questi settori, e poi vediamo che in questo gruppo in particolare succedono queste cose...è anche proprio per capire in che direzione si sta andando come piano d'investimenti.

Per il futuro: per il futuro esiste anche la questione delle concessioni, quindi concessioni in scadenza, quale "commistione"...forse è una parola forte, ma quale implicazione ci sia in merito alle centrali di By, di Brusson, Faubourg e Torrent, perché oggi, da quanto ci risulta, si ha l'intenzione di intervenire su Quart, sono domande generiche, nel senso che sono elementi che noi abbiamo acquisito, in quell'audizione, in parte, e che appunto erano informazioni generiche sulle quali noi vorremmo approfondire, al di là appunto della commissione ordinaria, quando ci era stato detto che su Quart si era già intervenuti nel 2011 e nel 2012, mi pare con sempre le turbine cinesi. Fino ad arrivare, ultimo volet, sulla questione dei costi delle partecipate, che non riguarda solo la CVA, ne abbiamo parlato alla fine della legislatura, c'è un impegno, abbiamo detto che forse ci ritorneremo, ecco, per avere anche qui contezza di come gli emolumenti dei manager, quali spese ci siano, quali benefit, spese di trasferta in Cina, nei Paesi, ecco, dove vengono...da dove provengono le forniture, si parla di qualche centinaio di migliaia di euro...vorremmo capire, anche qui, bene, come questa risorsa viene utilizzata. Ecco, questo per dire che noi crediamo che sia giunto il momento, dopo questo lungo periodo di zone d'ombra, su questa vicenda del gruppo CVA, senza polemica, ma utilizzando uno strumento che è nelle corde di un Regolamento consiliare, quindi non è che noi ci siamo inventati oggi una commissione d'inchiesta cercando di ricorrere ad uno strumento che ci siamo puramente inventati.

Se il legislatore ha previsto all'interno del Regolamento questa possibilità di utilizzo di una commissione d'inchiesta, noi crediamo che tra tutti i dossier della Valle d'Aosta sia meritevole, sia veramente meritevole di avere una commissione d'inchiesta su CVA, perché noi non l'abbiamo proposta su altri temi e su altri argomenti, ma tra tutte le iniziative che noi abbiamo voluto mettere in campo, ci sembra...e non rappresentiamo, collega La Torre, solo le nostre sensibilità, sappiamo anche interpretare le sensibilità di un'intera comunità o di una grande fetta di comunità?chiedo solo un minuto utilizzando il secondo intervento, Presidente, grazie...che chiede agli amministratori di essere attenti, ripeto, perché se zone d'ombra ci sono, e forse la commissione d'inchiesta potrà anche verificare e appurare che queste zone d'ombra non ci sono e che queste sono solo, così, illazioni o comunque sono sensazioni, sensibilità che provengono da una sola parte politica, intesa come questi gruppi di 17 forze di opposizione...

Però noi non capiamo, non capiamo, e anzi, come dice il collega Guichardaz, siamo convinti che questa commissione sarà accolta, anche se l'intervento del collega La Torre a nome della maggioranza e anche del collega Borrello ci ha in parte limitato questa possibilità di accoglimento rispetto ad altre iniziative di questa giornata, noi non capiamo quale remora ci sia nell'istituire una commissione d'inchiesta su questo tema. Non vorremmo che oggi si perdesse un'occasione che poi vedrebbe in effetti, se altri intervenissero su queste zone d'ombra, vedere gli amministratori, nella fattispecie noi tutti, complici, per non dire responsabili di una certa situazione, per non aver comunque controllato, per non aver fatto tutto il possibile per fare in modo che questa risorsa, che è una risorsa di tutti i valdostani, possa avere i crismi, lo slancio e la prospettiva adeguata a questa nostra comunità.

Questo è l'appello che noi vi lanciamo: di aderire a questa nostra iniziativa, perché senza volontà inquisitorie noi vogliamo che si faccia chiarezza, perché la chiarezza la chiedono tutti i valdostani. Grazie.

Si dà atto che dalle ore 18,17 riassume la presidenza il Presidente Emily Rini.

Rini (Presidente) - Grazie. La parola al collega Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente. Come bene hanno chiarito i due colleghi che mi hanno preceduto, e cioè il collega Cognetta e il collega Viérin, ci sono molteplici ragioni che ci spingono a porre l'attenzione su CVA.

Io vorrei soffermarmi un attimo sullo strumento che abbiamo deciso di adottare per aprire una lente d'ingrandimento su CVA, e quindi questo parolone che ha suscitato un po' di perplessità nelle file della maggioranza e un vecchio, diciamo, esperto dei lavori del Consiglio come La Torre non si è fatto scappare l'occasione, con una battuta, sagace, per dire: ma questi cosa vogliono fare, la "Santa Inquisizione"? Cioè come a dire: si ergono a giudici, no? Eh, conosciamo la sua abilità nel muoversi nel Palazzo regionale, e quindi in qualche modo merita una risposta questa sua "punzecchiatura", anche rispetto a chi ci ascolta, che sente dire: una commissione d'inchiesta. Allora innanzitutto va chiarito che non si tratta delle commissioni d'inchiesta parlamentari, questa è una commissione d'inchiesta regionale, quindi nessuno di noi si vuole arrogare il ruolo di avere attribuzioni di livello giudiziario, perché i Parlamentari in commissione d'inchiesta hanno questa qualifica. Ecco, a livello regionale ciò non è.

Nella Costituzione, le leggi costituzionali che hanno adottato gli Statuti delle Regioni ad autonomia speciale menzionano l'esistenza di un potere d'inchiesta in capo ai Consigli regionali; tuttavia, è sempre stata pacifica in dottrina, ma soprattutto in giurisprudenza, la convinzione che il potere d'inchiesta fosse connaturato e implicito nelle funzioni spettanti ai Consigli regionali. Quindi la giurisprudenza ci dice che questo è un nostro compito che possiamo o meno esercitare. Perché dovremmo esercitarlo? Il fondamento del potere d'inchiesta risiede nel fatto che "il Consiglio regionale è un'assemblea politica elettiva che, in quanto organo di massima espressione rappresentativa della comunità regionale, deve avere la possibilità di dar vita a procedimenti specificamente diretti e all'acquisizione di elementi di conoscenza o di valutazione, al fine di poter esercitare le proprie competenze in modo del tutto autonomo dall'Esecutivo".

Noi vogliamo, noi Consiglieri, non di minoranza, di minoranza e di maggioranza, avere quelle informazioni, quelle conoscenze, quelle consapevolezze che ci permettono di dire la nostra su CVA quando siamo intervistati o ai cittadini, senza dire delle cose che sono delle battute, che sono dei ragionamenti che ci derivano da cose che leggiamo sui giornali e da dichiarazioni del Presidente della Regione che noi andiamo a chiosare. Noi vogliamo accedere ai documenti, vogliamo avere la possibilità di parlare direttamente con i soggetti che lavorano all'interno di questa società. La commissione d'inchiesta regionale, tanto per chiarire che nessuno vuole fare inquisizione, anche che vogliamo fare questo percorso insieme a voi della maggioranza, non andare noi a verificare le carte, farlo insieme questo percorso, quindi senza nessun pregiudizio già sanzionatorio prima, tanto non possiamo averlo..."a differenza di quelle parlamentari non godono di particolari poteri inquisitori, e questo fatto rende in realtà labile il confine tra le inchieste consiliari e le semplici indagini conoscitive".

Non stiamo facendo chissà quale atto, lo dice la giurisprudenza, stiamo semplicemente dicendo: c'è una disponibilità di alcuni Consiglieri regionali di fare un'indagine specifica su CVA? C'è qualche volontario che alzi la mano? Qualcuno che abbia voglia di studiarsi dei dossier e di portarci delle informazioni, a noi, Consiglio regionale? Quindi una prassi che non ha nulla dell'inquisitorio, addirittura la giurisprudenza specifica che qualora il Consigliere regionale debba sentire dei soggetti terzi, non ha nessun titolo se questo non volontariamente vuole dargli informazioni, a meno che questo non sia un soggetto dell'amministrazione pubblica, e qui ricadiamo nel caso di CVA; qui, in questo caso, avremmo la possibilità di chiedere ai soggetti della CVA tutta l'informazione necessaria. Quindi non si tratta di inventarsi una stranezza...intanto c'è in quasi tutti i Consigli regionali la commissione d'inchiesta, sono andato a vedermi, si occupano di varie cose, e non mi pare che si suscitino dei dibattiti...addirittura hanno messo dei regolamenti per dire: non fatene più di due alla volta. Hanno messo dei limiti temporali, tre mesi rinnovabili di altri tre mesi, per dire che appena uno chiede una commissione d'inchiesta, la prima cosa che fa...in alcuni Consigli regionali è direttamente l'Esecutivo che gli dice: "sì, va bene, falla pure, non ho niente da nascondere, anzi, sono tutti elementi che mi porti a tua conoscenza"!

E la chicca che ho tenuto nel finale qual è? Ma possibile che noi, qui, Regione autonoma a Statuto speciale, dobbiamo venire in Consiglio regionale a dire: per favore, ci fate fare la commissione d'inchiesta? Quando ci sono Statuti di Regioni non a Statuto speciale in cui è possibile istituire una commissione d'inchiesta su richiesta della minoranza! Basta un gruppo di Consiglieri di minoranza che la chiede e si è tenuti a dargliela questa commissione d'inchiesta! Perché nessuno può negare l'accesso agli atti, alla conoscenza delle questioni!

Allora, se le questioni che ha sollevato il collega Cognetta, i dubbi, le perplessità sollevate dal collega Viérin che dice: ma qui dobbiamo capire se questi fondi, come sono utilizzati, i rapporti, tutta la polemica delle turbine, tutte queste cose qui, no? Ma c'è qualcosa da nascondere? C'è qualcosa che è meglio che non si sappia? È meglio che non venga fuori? Perché altrimenti, sinceramente, se io sedessi di là, nel banco della maggioranza...ma dico, avete tempo da perdere? Non avete nient'altro da fare? Ma andate, fatevi questa commissione d'inchiesta, non vediamo l'ora che portate a galla quanto bene ha lavorato CVA, non vediamo l'ora che diciate a tutti i valdostani che splendido lavoro stiamo facendo, quello che ci avete raccontato nei programmi, quello che andate in giro a dire! Che cosa c'è da nascondere per dire "no" alla commissione d'inchiesta? Addirittura andatevi a vedere negli altri Consigli regionali: Presidenza alla minoranza, quattro-cinque di minoranza...ma sì, ce n'è uno che non ha niente da fare in maggioranza lo mettiamo lì solo a vigilare che non facciano danni...cioè questo è l'atteggiamento!

Qui, invece, noi dobbiamo per favore chiedere l'accesso agli atti, lottare per un'ora per ottenere un banalissimo voto all'unanimità su una mozione in cui finalmente possiamo accedere a degli atti che sennò dovevamo compilare diecimila "116"...ma per cortesia! Cosa c'è da non andare a verificare in questa CVA? Ci stiamo mettendo nel ridicolo! State facendo diventare - come giustamente diceva il carissimo collega del gruppo PD-SINISTRA VDA, Guichardaz - delle mozioni incredibili, di minoranza, che stanno sconvolgendo il panorama, ci state dando un'importanza che, francamente, su un tema così, io non riesco a capire! Si faccia 'sta Commissione d'inchiesta su CVA, nella vostra logica, quindi volete il gruppo di maggioranza, volete presiedere, perché qui si è in Valle d'Aosta si fa il contrario di quello che succede nel resto del mondo democratico parlamentare, e quindi volete tenervi voi gli incarichi, teneteveli! Ma non dite "no" alla conoscenza, all'accesso a dati amministrativi che voi dovete essere i primi a garantire, fatti secondo le norme previste dall'ordinamento giudiziario!

Ecco perché è con molta serenità che noi abbiamo detto che questa mozione andava sostenuta e votata: perché è la prassi ordinaria di qualsiasi Consiglio regionale. Aspettiamo davvero un ravvedimento della maggioranza sul finale.

Presidente - La parola al collega Nogara.

Nogara (UVP) - Merci Président.

Io vorrei fare solo alcune brevi considerazioni. Come Consigliere regionale, ho capito, anche in questi giorni, che proprio le persone ci chiedono, ci chiedono delle risposte, proprio perché siamo Consiglieri regionali, e tante volte sono in imbarazzo perché non riesco a darle loro. Le considerazioni che voglio fare sono proprio sulla CVA. Nella passata legislatura seguivo spesso i Consigli regionali e, spesso, il Presidente Rollandin ha dovuto rispondere a diverse interpellanze, ad interpellanze che, fuori dal Palazzo...diciamo erano le cose che si dicevano su quello che succedeva in CVA e sulle varie centrali. Sulla mission che doveva avere CVA ne ha parlato ampiamente il Consigliere Viérin, ma...cosa fa, cosa facciamo oggi, in CVA? CVA, si dice, dovrebbe avere una trasparenza (abbiamo parlato di "palazzi di vetro"), un'efficacia, capire che investimenti fa.

Io voglio soffermarmi un po' sull'efficacia, proprio per quello che si dice al di fuori, che si sente, su CVA. Noi ci troviamo in determinate situazioni, come quelle delle centrali di Nus, di Gressoney, di Signayes, che non possono andare al massimo per problemi di vibrazioni, oppure ci troviamo in situazioni dove la centrale di Valpelline, per un problema di turbina, ma non di turbina, ma la volante, come si chiama? la "girante", e che le commissioni che fanno le perizie hanno dato praticamente l'okay, però ogni sei mesi devono essere smontate, perché si possa controllare quale è la situazione di queste giranti. Allora, io mi chiedo: in tutte queste situazioni in cui si devono smontare, montare turbine, giranti, e così via, gli investimenti? No, l'efficacia, l'efficacia qual è? L'efficacia è una perdita, una perdita di produzione che noi continuiamo ad avere nelle nostre centrali. Si vorrebbe anche conoscere, sapere, mi chiedono spesso, chi è WGP, questa ditta, sentivo quando ha fatto l'intervento il mio collega, nelle prime giornate del Consiglio, su chi sono le persone che gestiscono questa società...esattamente non lo sappiamo!

Poi ci sono anche problemi di investimenti: c'è un piano d'investimenti del 2005, dove la centrale di Hône ha dei grossi problemi, la centrale di Chavonne, come ha detto il Consigliere Viérin, anche questa dovrebbe essere rifatta...qui non si sa niente, a che punto sono i lavori e che cosa si voglia fare! L'organigramma della società: qui io lo dico senza cognizione, probabilmente, ma dei grandi tecnici, come professionalità, di tecnici che sono tecnici in questo settore, non è che ne vediamo tanti! E poi ci ritroviamo con una società che, alla fine, dà un 50 milioni di euro al Casinò! Ecco, tutte queste cose...non è per voler fare da inquisitori, ma per capire effettivamente che cosa succede all'interno di questa società.

La nostra richiesta, quella di fare una commissione, è anche per poter dare delle risposte all'esterno, delle risposte che ormai da anni ci richiedono, perché com'era la mission iniziale della CVA, che era quella che doveva dare un'autonomia finanziaria alla nostra Valle...diciamo che, se andiamo avanti così, non ha più quella funzione! Grazie.

Si dà atto che dalle ore 18,31 assume la presidenza il Vicepresidente André Lanièce.

Lanièce (Presidente) - Grazie. Ha chiesto la parola il Consigliere Bertin, ne ha la facoltà.

Bertin (ALPE) - Grazie Presidente.

Questa mozione va sostenuta e votata; non è una commissione d'inchiesta con intenti inquisitori, riprendendo quello che diceva il collega Donzel, ma va sostenuta e votata perché crediamo che sia venuto il momento di fare il punto della situazione riguardo a questo importante gruppo. L'acqua in Valle d'Aosta ha sempre avuto un valore importante, anche simbolico, dal Medioevo in poi; immaginiamo il valore che ha avuto, il ruolo che ha giocato del dopoguerra. Nell'immaginario valdostano l'acqua, un valore al di là dell'aspetto strettamente economico e finanziario, ha sempre fatto parte del dibattito pubblico di questa Regione.

L'acquisizione di CVA ha rappresentato una modalità per riprenderci in fondo qualcosa che avevamo già, è stata vissuta anche così. È stata comunque un grande affare, lo sappiamo, sia dal punto di vista finanziario-economico, diversamente da quanto sosteneva qualcuno all'epoca ed alle perplessità che avevamo sollevato, in particolar modo all'attuale Presidente; ha rappresentato un affare, anche soltanto dal punto di vista finanziario, per quel che riguarda i 9/10, i 10/10, ma bisogna ricordarci che questa società è nata nel 1995 con lo scopo di gestire quattro centraline, quelle della dismissione della Cogne. Successivamente, nel 2000, nel momento di privatizzazione dell'ENEL, l'Amministrazione regionale è riuscita ad inserirsi in quel contesto ed acquisire la parte di ENEL in Valle d'Aosta; un business importante, che ha portato, credo, a 25 o una trentina di centrali ad aggiungersi alle quattro originarie. Insomma, il gruppo è completamente cambiato, il suo ruolo e il suo peso, come d'altra parte è cambiato il suo ruolo e il suo peso quando, nel 2006, è diventato Presidente l'attuale Presidente della Giunta che ha gestito in modo molto diretto...diretto e, voglio dire, imprimendo a questa società un'ulteriore azione. Da allora il numero di dipendenti è cresciuto in modo significativo, si è quasi più che raddoppiato, e CVA rappresenta oggi un colosso, una piccola IRI locale che si occupa anche di eolico e di altri settori, è entrata a far parte di Telcha. Oggi, insomma, non son più quelle quattro centraline da gestire che erano nel 1995.

Come detto in precedenza, è il momento anche di guardare al futuro di questa società. L'intento di questa commissione, come tra l'altro scritto nella mozione, è quello di ridefinire le funzioni e il ruolo, e di guardare al futuro. Nel futuro ci saranno dei cambiamenti significativi. Immagino soltanto quello che potrà rappresentare il cambiamento per quel che riguarda i certificati verdi...insomma, la CVA deve rientrare in un discorso generale e deve far parte di quel dibattito pubblico sul ruolo che deve avere una società di questo genere in una regione come la nostra; una società - come detto - che ha quasi 400 dipendenti e ogni anno ha all'incirca 70 milioni di utile netto, per cui è importante oggi fare il punto, di guardare al futuro e non soltanto concentrarsi, o perlomeno concentrarsi sul passato per poi guardare all'avvenire.

Non crediamo che in questo ci siano intenti inquisitori, ma soltanto un giusto dibattito che va fatto su delle informazioni, anche per il ruolo che l'acqua e il suo utilizzo ha sempre rappresentato nella storia della nostra regione. Questa commissione non rappresenta certamente un pericolo per nessuno, la necessità di conoscere e poter approfondire; se qualcuno lo vede come un pericolo è perché forse c'è qualcosa che non si vuol far conoscere, ma non è nelle nostre intenzioni inquisire nessuno! Grazie.

Presidente - ...Chatrian, ne ha la facoltà.

Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.

Solo per sostenere questa mozione in maniera franca e diretta. Vorrei solo fare una semplice riflessione. Nelle altre mozioni abbiamo fatto degli esempi sul gruppo CVA, abbiamo fatto degli esempi per le assunzioni per le forniture, per gli affidamenti di lavori sovente, perché probabilmente è il gruppo forse più importante che abbiamo in questo momento come società, motore, vero motore economico. Io, nella passata legislatura - mi scuso da una parte, ma è il nostro ruolo, il nostro compito - ho più volte sollecitato e richiesto documenti per avere il quadro; se si affrontano dei dossier bisogna prima conoscere e capire, però il nodo di natura politica penso che sia comunque il dibattito politico, in quest'aula, con la commissione, e sia soprattutto quello della programmazione. Il collega Bertin prima diceva molto bene sugli indirizzi futuri e su cosa, in questo momento, il gruppo CVA sta mettendo in campo: dove sta investendo, come sta investendo, quali sono le priorità, gli obiettivi, e poi - non da ultimo - come le risorse, gli utili, vengono utilizzati.

Io penso che è un momento dove il nostro bilancio regionale non ha più la disponibilità di tutte quelle risorse che ha avuto fino al 2009, quindi le risorse sono calate e la spesa corrente è aumentata tantissimo. Io penso che sia un obbligo in più, politico, morale, ma di trasparenza, quello di decidere: ecco perché più volte noi abbiamo presentato, nella scorsa legislatura, degli emendamenti che andavano in quella direzione, il dibattito prima di approvare in sede finanziaria il bilancio, il bilancio triennale, proprio per...se non condividere, quanto meno discutere su quali sono gli investimenti, qual è la programmazione, la sua pianificazione e le proprie scelte. Magari l'opposizione ha delle idee alternative, diverse da quelle che la maggioranza mette in campo, ma prima di decidere certi investimenti non sarebbe male affrontarli in quest'aula, e a quel punto, con tutta trasparenza, con tutta semplicità e onestà, dare corso e dare gambe alle decisioni e al confronto in quest'aula.

Termino dicendo penso che questo sia proprio il cuore di questa nostra...l'obiettivo di questa mozione, che è quello non solo di conoscere lo stato dell'arte, ma sia quello proprio invece di incidere sulle scelte future e non, invece, subire come semplici Consiglieri delle scelte aziendali...perché non anticiparle, invece, dal punto di vista politico e dal punto di vista del dibattito? Forse qualche idea, qualche proposta potremmo metterla anche noi sul tavolo, questo tavolo, in quest'aula e nelle sedi opportune, cioè nelle commissioni consiliari. Io penso che sarebbe un gran passo avanti, necessario. È stato detto prima: forse l'unico motore rimasto in questo momento è questo, le risorse ci sono ancora, chances ce ne sono ancora, ci sono ancora...benissimo, giochiamole, lasciateci almeno la possibilità di proporle prima che voi decidiate la vostra strada magari in alternativa alla nostra, ma qualche idea in questo campo possiamo averla e ce l'abbiamo, perché no?...a questo punto direttamente inserirlo nel nostro impianto legislativo, come avevamo provato più volte nella scorsa legislatura, e quindi decidere per poche società, non dico per tutte le 49, ma per quelle società che incidono direttamente sull'economia reale della Valle d'Aosta, affrontare il tema e soprattutto affrontare la programmazione ed i relativi investimenti. Grazie.

Presidente - C'è qualcun altro che vuole intervenire? Sempre in discussione generale. Non vi sono altre richieste d'intervento? Se non vi sono altre richieste d'intervento, dichiaro chiusa la discussione?no? Vuole intervenire ancora? Ha chiesto la parola il Consigliere La Torre, ne ha facoltà.

La Torre (UV) - Grazie Presidente.

Sicuramente ho apprezzato i toni pacati, che, però, devo dire la verità, mascherano dei contenuti, come dire? molto duri, che in qualche modo però evidenziano anche delle posizioni diverse, delle forze di minoranza. Io credo che nel mio intervento precedente ho espresso invece in maniera molto chiara l'unica posizione della maggioranza, che è quella che non si sottrae a un dibattito di tipo morale sulla trasparenza. Anzi, noi lo facciamo con molta chiarezza, e lo facciamo anche senza contraddizioni, e lo dico perché, mi consenta il Consigliere Donzel, mi rifaccio al suo ragionamento, purtroppo il punto debole di quello che lei ha detto è proprio una profonda contraddizione sul valore degli strumenti di questo Consiglio. Lei ha iniziato il suo discorso esaltando il valore dell'autonomia del Consiglio, esaltando l'operatività e l'indipendenza del Consiglio rispetto a quella che è l'operatività della Giunta, ma di fatto, nel momento stesso in cui noi abbiamo avvalorato quello che è lo strumento che lei così esalta nella sua prima parte dell'intervento, lei lo nega perché rivendica il concetto di autonomia nella costituzione di una commissione speciale, come se l'autonomia...d'inchiesta, d'inchiesta, speciale, come se l'autonomia si identificasse nel concetto delle commissioni speciali!

Io credo che l'autonomia è un concetto molto più partecipato, che viaggia proprio su quegli strumenti che lei ha esaltato, che sono quelli del Consiglio, che sono le commissioni permanenti, che hanno un valore all'interno di questo Consiglio, e che - vorrei solo farle notare - quando noi ci siamo impegnati nella precedente mozione, non è che ci siamo impegnati in cose da poco, perché sennò chi ascolta non capisce... Noi ci siamo impegnati ad approfondire appalti, forniture, investimenti, affidamenti e, siccome glielo ricordo, non l'ha scritta lei, non so chi è che l'ha scritta, noi ci siamo impegnati molto di più di quello che ci state chiedendo, perché noi ci siamo impegnati sulla Società di Servizi, sulla Casinò della Valle d'Aosta, sull'INVA, sulla Finaosta, sulla SITRASB, sulla CVA, sulla Struttura Valle d'Aosta, sul Complesso Ospedaliero Parini, sulla Nuova Università Valdostana.

Non credo che si possa dire che questa maggioranza si stia sottraendo ad un dibattito sulla trasparenza, forse qui c'è una differenziazione di una visione, che è quella dei metodi. Noi crediamo che lo strumento che lei ha citato come uno strumento importante che è l'autonomia del Consiglio abbia tutta la sua opportunità di lavorare all'interno della commissione permanente.

Capisco, e posso comprendere l'intervento del "Cinque Stelle", vi vedo delle differenze appunto, perché in effetti loro, onestamente erano fuori dal Consiglio, quindi, nella visione esterna al Consiglio, agivano attraverso gli strumenti che avevano, non è che siano stati fermi...voglio dire, hanno fatto i dossier, sono intervenuti presso gli organi competenti...a me sembra che avete avuto comunque la capacità ampia di tutelarvi su quelle che sono le vostre posizioni, in luoghi legittimi e su cui nessuno ha niente da ridire. Io credo che qui, ora che siete nel Consiglio, dovete impadronirvi degli strumenti del Consiglio, che sono gli strumenti della normalità del Consiglio, che sono le commissioni, in cui noi non solo dobbiamo imparare a lavorare...e questo lo dico anche per me, sono anche Presidente di Commissione, cercherò di fare in questo senso: noi dobbiamo imparare ad usare questo strumento in modo giusto, anche per gli approfondimenti che vengono richiesti in modo anche corretto.

Non so chi diceva prima: "interpretare le sensibilità di una comunità"...ecco, facciamolo insieme, interpretiamo insieme queste sensibilità della comunità, non vedo perché qualcuno lo debba fare di più o lo debba fare di meno! Io l'ho detto e lo ripeto: ricordiamoci che le società partecipate sono un patrimonio e non è solo un patrimonio di questa...diciamo Regione...operativo, ma è anche un patrimonio sociale, perché qualcuno prima ha detto che le società partecipate sono di tutti. È vero, sono di tutti, sono di tutti i valdostani, anche di quelli che ci lavorano dentro, e noi non ci possiamo dimenticare quante centinaia di posti di lavoro, al di là della discussione, come vengono assunti o non assunti, diano queste società partecipate! Quindi dobbiamo avere molta attenzione prima di entrare in un dibattito che può trasformarsi in un'inquisizione, in uno scontro su queste società, perché noi dobbiamo agire con la cautela che queste società meritano, cioè l'attenzione e l'approfondimento della trasparenza, sulla quale ci siamo già impegnati prima ed è inutile che lo ripetiamo, noi ci siamo, ma nello stesso tempo senza cercare di portare il dibattito politico nel conflitto e nello scontro che, a mio avviso, andrebbe solo a danneggiare i cittadini e la Valle d'Aosta.

Quindi io vi invito, sinceramente, a ritirarla la mozione, perché credo che l'impegno che noi abbiamo preso sia un impegno serio. Io sono convinto che voi, anche seriamente, volete portare avanti questi ragionamenti. Lo spazio lo abbiamo individuato: è quello della commissione permanente, la maggioranza è su questa posizione ed è per la trasparenza. Evidentemente se voi non la ritirate, noi non parteciperemo al voto.

Si dà atto che dalle ore 18,40 riassume la presidenza il Presidente Emily Rini.

Rini (Presidente) - La parola al collega Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Mi obbliga a una piccola precisazione, collega La Torre, perché quando lei dice, cercando così, in modo ridicolo, dopo una giornata di grande unità dei gruppi di minoranza, di dire qui ci sono toni diversi, non va da nessuna parte...guardi, attaccarsi al Movimento Cinque Stelle per dirgli: impadronitevi degli strumenti del Consiglio...ma loro hanno letto il Regolamento! Articolo 21, commissioni speciali d'inchiesta, sono del Regolamento regionale...cosa dice? Spera che i valdostani non sappiano che la commissione d'inchiesta non è parte del Regolamento di questo Consiglio regionale? Ma lei pensa che i miei colleghi del Movimento Cinque Stelle non sappiano che questo è uno strumento ordinario? Se è nel Regolamento, ed è previsto nelle situazioni in cui venga chiesto... Nei Consigli regionali normali non si fa neanche affidamento alla maggioranza, ma si dice: basta una minoranza qualificata di Consiglieri per chiederlo. Qui, invece, tutto deve passare a colpi di maggioranza! Giocatevi questa imposizione, questo ruolo duro, giocatelo fino in fondo, facendo credere che c'è una grande disponibilità...non ci crederà nessuno!

Presidente - Siamo sempre in discussione generale. Altri chiedono la parola? La parola al collega Ferrero.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.

Beh, una precisazione va secondo me sicuramente fatta. Se noi siamo qui ad intervenire con degli strumenti che sono essenzialmente degli strumenti di controllo, e io in questo penso di interpretare, anzi, sono certo di interpretare anche la sensibilità degli altri gruppi di opposizione, è perché manca un sistema di governance complessivo delle partecipate a livello regionale. E noi abbiamo creato decine e decine di partecipate, non abbiamo fissato e definito delle regole comuni, non abbiamo adottato dei codici etici o indirizzi vincolanti per gli amministratori, non abbiamo effettuato la definizione anche in relazione ad indirizzi che andassero nel senso di definire le nomine, non abbiamo individuato dei regolamenti di vigilanza e di controllo, cioè ci troviamo alla fine con un parco di partecipate che sono come delle pecore lasciate senza un recinto e che ognuna fa quello che vuole, e sostanzialmente poi dobbiamo, siamo costretti, in questo caso, ad intervenire con uno strumento che...capisco alcune perplessità sollevate dal collega La Torre, però vediamo qual è la situazione attuale, vediamo cosa potremmo ottenere anche mettendoci insieme a lavorare, in un futuro.

Attualmente siamo in una situazione in cui, come per molte cose, dobbiamo adottare degli atteggiamenti, dei comportamenti che sono di rincorsa dietro un qualcosa perché c'è un vuoto, c'è un vuoto che non è stato finora colmato da nessuna iniziativa. Quindi, secondo noi, nel momento in cui ci fosse una vera governance...che non è una parola vuota, vuol dire "monitoraggio" di quello che succede nelle partecipate, monitoraggio serio, anche con un ufficio preposto, una valutazione dei risultati, una valutazione degli amministratori che sono all'interno delle partecipate...questo vale per la CVA, vale per qualsiasi partecipata, vale per la Casinò e, alla fine, un controllo e, infine, ovviamente un esito del controllo, che vuol dire: hanno fatto bene o hanno fatto male; hanno fatto bene, continuano ad amministrare; hanno fatto male, vanno a fare un altro mestiere...cioè se non partiamo da un presupposto per cui tutto deve essere regolato in maniera semplice, però in maniera chiara, è logico che poi possiamo utilizzare questi strumenti. Non è certo una responsabilità dell'opposizione se cerchiamo di intervenire in questo momento in cui c'è un vuoto con uno strumento che, comunque, è uno strumento che ci è messo a disposizione dal Regolamento del Consiglio. Grazie.

Presidente - Altri in discussione generale? La parola al collega Guichardaz.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Brevissimamente, siccome vedo che vi state preparando per la fuga, per l'astensione plateale probabilmente... Io, la cosa che non capisco proprio da principiante di quest'aula è: ma se gli strumenti ordinari delle commissioni permanenti fino ad ora non hanno fugato i dubbi manifestati in premessa nella nostra mozione, perché dovrebbero farlo adesso, Consigliere La Torre? Non riesco a capire! Cioè, io sono Consigliere da un mese, ma siccome voi avete sulle spalle anni e anni di durissimo impegno nelle commissioni consiliari, come mai oggi si sente l'esigenza...non è l'esigenza manifestata dalla minoranza, 17 disperati che si sono seduti intorno ad un tavolo e dice come possiamo fare a rompere le scatole alla maggioranza, no? Facciamo una commissione d'inchiesta speciale, chiamiamola come vogliamo, no? Siccome credo che le questioni vadano affrontate per tempo, e non sono state affrontate per tempo, questa commissione speciale d'inchiesta è semplicemente un modo per affrontare un'urgenza, abbiamo parlato tutto il Consiglio dell'urgenza di capire come funzionano le partecipate!

Questa è una partecipata, è una partecipata importante, che ha un attivo importante, non è il Casinò che ha una situazione debitoria devastante, questa è una partecipata che produce utili, allora non capisco il motivo per cui vi stiate preparando alla fuga! Non so se è una strategia, diciamo, così, ammessa o se è una strategia politica, non lo so. Pensavo non esistesse questa modalità, ma in ogni caso, riguardo a un voto di una mozione che non dice nient'altro che di costituire un contenitore all'interno del quale si possa, diciamo, operare degli approfondimenti, la domanda è questa: va tutto bene in CVA? Allora la risposta qual è? Basta che muovete la testa...va tutto bene in CVA? Se va tutto bene in CVA qual è il problema di votare l'istituzione di una commissione che confuti le dicerie, perché in premessa abbiamo scritto che ci sono delle zone oscure, ci sono dei detti e non detti. Se va tutto bene è solo interesse della maggioranza votare questa benedetta commissione che mette il sigillo, decreta, che va tutto bene!

Poi solo una cosa al Consigliere La Torre. Ho sentito parlare di lavoratori...non credo proprio che l'interesse nostro sia di mettere in discussione la professionalità dei lavoratori...cosa c'entra? Noi vogliamo capire non come lavorano gli operatori, ma come sono amministrate e com'è amministrata in particolare questa partecipata, che è una partecipata d'importanza strategica. Grazie.

Président - Merci. La parole au collègue Gerandin.

Gerandin (UVP) - Merci Madame la Présidente.

Non avevo intenzione di intervenire, ma devo almeno una piccola replica al collega La Torre. Prima di tutto volevo iniziare col fatto che il sistema valdostano è un sistema dove il pubblico ha un'incidenza molto importante, e sappiamo tutti che il sistema pubblico è un sistema che può continuare, può vivere, può autoalimentarsi quando ci sono delle risorse pubbliche, quando ci sono risorse in abbondanza, com'è successo negli anni passati, dove c'era poca attenzione a come veniva alimentato questo sistema, dove potevamo permettercelo; era il tempo delle vacche grasse, per cui nessuno faceva molta attenzione, era il tempo nel quale potevamo anche permetterci di sprecare. Forse l'errore nasce da allora, avremmo dovuto amministrare, tutti - per cui indistintamente mi metto tra questi - con un po' più di oculatezza, e soprattutto con un po' più di visione per il futuro.

Purtroppo il sistema di risorse pubbliche è un sistema che rapidamente ha avuto un decremento e un momento di grande difficoltà, per cui mai come adesso c'è la necessità di avere un quadro chiaro o un quadro di prospettiva su come utilizziamo queste risorse pubbliche, per vari motivi, per la trasparenza, per tante altre cose, com'è stato detto e non voglio ripetermi su questo. Ma la mia preoccupazione, come peraltro è stata esternata anche da tanti altri, è che un sistema pubblico rischia di patire la crisi molto più di tanti altri, perché è molto chiaro, dicevo prima, quando una buona parte è pubblico, se non ci sono le risorse c'è il rischio che crolli il sistema. Allora mai come adesso c'è la necessità di fare chiarezza, di fare trasparenza. E questo per evitare che la Valle d'Aosta, una realtà che tanti ci invidiano perché abbiamo le nostre competenze, la nostra Autonomia, possiamo legiferare, anche se a volte ce ne dimentichiamo, però tanti ci invidiano come sistema, e qualcuno...ci dicevano anche che eravamo dei privilegiati, avevamo tante risorse ancora disponibili, però non vorrei che la Valle d'Aosta venisse nel contesto nazionale una delle realtà dove la ripresa sia una delle ultime, dove probabilmente abbiamo patito la crisi dopo gli altri, ma picchieremo la testa molto più duro.

Ho detto che dovevo una risposta al collega La Torre, perché ha citato, ecco, l'importanza dei numeri per garantire...delle partecipate per garantire l'occupazione in Valle. Noi - volevo tranquillizzarlo - non mettiamo in discussione i numeri, per noi le partecipate in Valle sono un volano, un volano per l'occupazione, per garantire un'occupazione che abbia dei criteri per le assunzioni che siano trasparenti, dove non sia sufficiente fare delle richieste e poi essere "pescati" magari per conoscenze, o per amicizie, o per telefonate di qualche politico influente. Concludo. Non so se ho capito bene, ma almeno mi allaccio a quanto ha detto il collega Guichardaz...mi pare che ci sia una volontà di abbandonare l'aula da parte della maggioranza, non so se è vero, magari è una falsa sensazione, ma veramente io penso che sia un clamoroso autogol, perché sottrarsi alla discussione, soprattutto sottrarsi ad un esito, ad un voto, ad un voto nel quale la gente vi chiede di votare secondo coscienza, su un argomento così delicato, significa forse un segnale di debolezza o, comunque, un segnale nel quale vi sentite molto attaccabili dal punto di vista degli argomenti, per cui è facile a volte tacciare la minoranza di essere solo critica, ma probabilmente in questo caso è una minoranza che è anche costruttiva e che pone dei quesiti, dei quesiti veri legati a quella che è la vita, la trasparenza e il futuro della Valle d'Aosta. Grazie.

Presidente - Grazie collega.

Quelqu'un d'autre qui veut intervenir? On est en discussion générale. La parole à la collègue Certan.

Certan (ALPE) - Non amando fare processi alle intenzioni, non sapendo cosa succederà dopo, ma siccome sta passando una certa percezione...ricordo solo, di essere tornati indietro di qualche mese, e siccome il consigliare e invitare a non andare a votare credo sia stato già una volta un suicidio, credo che sarebbe opportuno piuttosto prendersi le responsabilità. Quando si chiedono cose che io trovo semplici e - ripeto ancora una volta - di buon senso, dove in fin dei conti si chiede solo di istituire una commissione in più, sì, è vero, di lavorare un po' di più, forse sì, di lavorare anche noi, Consiglieri tutti...ma non si chiede nulla di strano, credo che sia molto, ma molto più proficuo per tutti e soprattutto per i valdostani, piuttosto che poi fare altri gesti che abbiamo già visto e poi portano ad altre interpretazioni. Certo che vien da chiedersi il perché di così tanta paura per votare una commissione!

Presidente - Grazie collega. Altri? Possiamo chiudere la discussione generale? La discussione generale è chiusa. Per la replica la parola al Presidente Rollandin.

Rollandin (UV) - In merito alle preoccupazioni dei colleghi sul fatto di uscire dall'aula...posso tranquillizzarli, l'ultima uscita dall'aula...abbiamo visto voi che siete usciti dall'aula! L'ultima volta che è stata abbandonata l'aula siete stati voi! Quindi, abbiate pazienza, credo che se dite questo, noi prendiamo atto dell'autoaccusa o della scusa che fate in questo momento, però non credo che sia questo il clima. Non siamo tornati indietro! Siamo qui per una discussione che pensavo, com'è stato, fosse una discussione corretta, pacata, su interventi che ho anche apprezzato nell'ambito di una serie di valutazioni positive su una società che, non sta a me dirlo, sono convinto abbia una sua valenza.

Ho una preoccupazione che è quella che anche il collega Viérin ha sollevato: le concessioni. Quello è l'anello debole, per cui fin dall'inizio è la preoccupazione che ho sempre avuto e che purtroppo c'è ancora e diventerà di attualità, perché alcune sono in scadenza...il problema è che le concessioni non è che automaticamente ritornano. Purtroppo sono messe a bando. Quello è il vero rischio. Mi fermo qui, perché non è su questo che dobbiamo discutere. Quindi condivido una serie di preoccupazioni.

Una giusta osservazione nel merito di quello che è l'utilizzo del capitale di Finaosta: per carità, la Regione ha utilizzato una parte di questi fondi per il discorso sociale, per quelli che sono il pagamento del bonus riscaldamento, del buono energia. Voglio ricordare - alcuni l'hanno fatto - le ricadute sociali che ci sono state, che sono sia sulle famiglie che sulle imprese. Come voi vedete, nelle imprese tutte le partite IVA hanno una possibilità di avere una riduzione dell'importo del 18 percento. La riduzione per le famiglie di quelli che bollettano con la struttura con la Vallenergie, pardon, la CVA Trading, hanno uno sconto del 10 percento in più, quindi il 30 percento normale più il 10 percento, in Valle c'è il 40 percento di riduzione del costo dell'energia, del costo dell'energia, non della bolletta, eh...voglio solo precisare, perché non è corretto dire una cosa per l'altra. Quindi, queste precisazioni per dire che però non è automatico che siccome non ci sono soldi o non possiamo avere una disponibilità finanziaria possiamo pescare in CVA. Il problema è che il limite del Patto di stabilità non è quello di non avere i soldi, ma di non poterli spendere! L'anno scorso, alla fine dell'anno, non abbiamo potuto fare i pagamenti non perché non c'erano i fondi, ma perché non ce li lasciavano spendere! Questo è un concetto che diventa molto difficile far passare, da parte di tutti, perché onestamente le domande le fanno a tutti. Però questo difficilmente passa. Difficilmente c'è la possibilità di far capire che non è solo una questione di disponibilità finanziaria, che è importante, ma è quella di poterla spendere.

E oggi siamo bloccati...ma anche i Comuni, anche i Comuni adesso sotto i 1.000 abitanti, tant'è che noi abbiamo dovuto e siamo ancora in partenza per il Patto di stabilità, per i Comuni al di sotto...prima era solo il Comune di Aosta, adesso tutti i Comuni sotto i 1.000 abitanti. Ora, perché ho accennato a questo? Perché, sicuramente, l'attenzione che c'è nei confronti di questa società è più che corretta e non voglio farla lunga. Credo che l'attenzione sia stata anche possibile verificarla nel momento in cui ci sono state, lo dico ai neofiti, ma quelli che erano già in Consiglio hanno fatto delle riunioni con la commissione competente, con la presenza dei responsabili della CVA, laddove è stata spiegata tutta la questione degli acquisti in Cina, con le rispettive economie e con la possibilità di accelerare i tempi che hanno permesso di rimodulare e riconvertire le varie stazioni di Gressoney e di Nus, con risparmi di più di 100 milioni di euro, e così via. Queste sono state le cose dette e fatte all'interno della commissione, quindi tutto quello che è stato chiesto.

Noi abbiamo appena votato l'altra mozione dove si chiedeva di interloquire, come ha detto il collega La Torre, su tutto quello che è necessario avere anche dalla CVA. Ora, credo che non ci siano delle motivazioni specifiche e particolari per una commissione d'inchiesta, per una commissione speciale, perché tutto quello che è necessario e trasparente è stato fatto, le selezioni sono state fatte, com'è già stato detto in quelle riunioni, secondo delle regole trasparenti, e così via. Quindi noi riteniamo che non sia necessario ripercorrere quanto già è stato detto e fatto. La società, naturalmente, è un gruppo importante con altre società che si sono - come ha detto qualche collega - ormai specializzate non solo nell'idroelettrico, dove, secondo le notizie dell'Autorità per l'Energia Elettrica, risulta essere il secondo produttore italiano di fonte idroelettrica, la CVA, mentre per quanto riguarda l'eolico ha qualche cosa. E per quanto riguarda anche il settore del fotovoltaico ha un parco importante e una società specifica. Quindi, credo che nessuno metta in dubbio le osservazioni che voi avete fatto, anzi, mi fa piacere che le abbiate sottolineate.

Noi riteniamo di dare la disponibilità, come abbiamo già votato con la precedente mozione, per dare alla commissione tutti i dati che ci sono, in perfetta trasparenza, oltre a quello che abbiamo già spiegato. Per la gran parte si tratterà di riprendere i dati che, con il "116", voi avete già avuto a più riprese. Concordiamo sulla possibilità e l'esigenza di mettere a conoscenza tutti quelli che sono i dati della CVA. Però, con questo, noi ribadiamo la nostra perplessità sul fatto che si arrivi ad una riproposizione di una commissione d'inchiesta, che non riteniamo utile.

Presidente - Grazie. Ci sono dichiarazioni di voto? La parola al collega Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.

Solo per una considerazione: manteniamo questa mozione, a nostro avviso era e rimane comunque di attualità, ed era necessaria. Solo una considerazione rispetto alle parole del Presidente Rollandin. Io sono uno tra quei Consiglieri, che, nella passata legislatura, ha fatto qualche richiesta, proprio per conoscere nel dettaglio le scelte...ripeto: scelte fatte e che possiamo fare con l'articolo 116, sono scelte che la società ha già fatto, ha messo in campo, quindi successive, se i dati, i dati che abbiamo inserito in queste mozioni, i risultati che abbiamo inserito in queste mozioni, derivano da richieste di cose già fatte, no? Solo per cognizione di causa, e anche per non prenderci in giro, perché non mi piace, se devo dire tutta la verità!

Seconda riflessione, sempre sulle riflessioni del Presidente Rollandin. Lei ci dice che è il secondo produttore in Italia, italiano, no? il gruppo CVA, se ho capito bene, dice l'Autorità. Io ero presente, il mese di marzo, a quell'audizione...io sfido qualunque Consigliere, qualunque manager che in 40-45 minuti possa farsi il punto della situazione di un colosso come CVA e avere praticamente tutto quello che ha bisogno in quel momento per avere delle risposte! Però non mi fermo neanche su questo. Solo per non prenderci in giro, perché stiamo parlando di un colosso e in 45 minuti è ben difficile avere sul tavolo tutto!

Terza considerazione. Lei sa molto bene qual è il nostro obiettivo, di tutta l'opposizione: è incidere, partecipare alle scelte che questa società fa. Lei sa molto bene, perché nella passata legislatura noi abbiamo presentato nelle cinque finanziarie, nei mesi di novembre e dicembre, sempre degli emendamenti che andavano in quella direzione. Secondo voi, chi deve decidere se il gruppo CVA va ad investire milioni di euro nell'astigiano o nell'alessandrino? Chi, secondo voi, deve deciderlo? Il Consiglio di amministrazione. Noi non abbiamo nessuna...ma quanto meno discuterne, e poter almeno affrontare quelle che sono le tematiche! L'urgenza nostra è quella, innanzitutto! L'urgenza è quella! Se CVA, il gruppo CVA va ad investire nell'eolico, che lo decida quest'aula! Questa è l'urgenza, la necessità, capisce? Quello che noi chiediamo...abbiamo chiesto in questa mozione, perché è ancora valida, e noi chiediamo ancora ai Consiglieri di maggioranza che votino questa mozione, perché al di là dell'articolo 21, al di là dei tecnicismi della commissione speciale o d'inchiesta, la richiesta che noi mettiamo in campo, oggi, Presidente Rollandin, è questa: una commissione d'inchiesta o speciale, chiamiamola come vogliamo, finalizzata alla ridefinizione della sua funzione e del suo ruolo e dell'individuazione delle sue prospettive future! Sinceramente, la nostra grande richiesta è questa! È questa! Ecco, solo perché un conto è l'articolo 116, possiamo chiedere cosa è stato fatto, quante gare sono state fatte, quanti affidamenti sono stati fatti, chi li ha vinti, chi non li ha vinti, chi ha partecipato, chi purtroppo non era politicamente corretto e non ha potuto partecipare a nessuna gara, ma sempre "a babbo morto"!

L'obiettivo di questa mozione era anticipare sulle scelte, solo per chiarezza, e sempre per coinvolgere i colleghi di maggioranza, che magari come noi vorrebbero incidere sulle scelte, e come noi magari scegliere se il gruppo CVA deve fare certi investimenti piuttosto che altri. Grazie.

Presidente - Altri per dichiarazione di voto? Nessuno? La parola al collega Bertschy.

Bertschy (UVP) - Solamente per chiedere il voto segreto. Grazie.

Presidente - Bene, possiamo quindi mettere in votazione. La votazione è aperta. Tutti hanno votato? Possiamo chiudere la votazione.

Presenti: 35

Votanti: 35

Favorevoli: 17

Contrari: 18

La mozione è respinta. Passiamo al punto 61 all'ordine del giorno.