Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 62 del 25 luglio 2013 - Resoconto

OGGETTO N. 62/XIV - Interpellanza: "Riduzione e prevenzione della produzione dei rifiuti".

Presidente - Per l'illustrazione, la parola al collega Roscio.

Roscio (ALPE) - Grazie Presidente.

Sul tema dei rifiuti è stato detto moltissimo e probabilmente sarà oggetto anche di interpellanze future e di discussione...soprattutto perché è un problema che rimane ancora sul tavolo da risolvere e che quindi andrebbe trattato. Oggi con quest'interpellanza vorremmo iniziare partendo proprio dall'inizio, nel senso che, se noi andiamo a vedere le normative di riferimento che discendono dalle norme europee, in particolar modo la 98 del 2008...la Direttiva Europea, che è una direttiva quadro sui rifiuti che, tra l'altro, è stata recepita anche in Italia dal decreto legislativo 152 del 2006, con le sue modifiche successive, fissa - la faccio breve - quella che viene chiamata "la gerarchia dei rifiuti" e al punto 1 - quindi noi oggi siamo qui a discutere il punto 1 - parla di prevenzione dei rifiuti.

Oggi la Regione Valle d'Aosta è abbastanza inadempiente rispetto alla prevenzione dei rifiuti, nel senso che è un dato di tutta evidenza che il trend della produzione dei rifiuti nel corso degli anni è sempre stato in aumento e solo negli ultimi anni c'è stata una lieve flessione, ma questo è dovuto ad un fatto, nel senso che di solito la produzione di rifiuti va associata al PIL, finché il PIL cresce, cresce anche la produzione di rifiuti. Ora, questo avviene normalmente, solo Stati particolarmente evoluti come, per esempio, la Germania sono riusciti a dissociare questi due indicatori, nel senso che in Germania si è riusciti ad aumentare il PIL facendo diminuire la produzione di rifiuti. Ecco, oggi invece in Italia noi seguiamo ancora quest'andamento, per cui ad una diminuzione del prodotto interno lordo consegue una diminuzione della produzione di rifiuti e la Valle d'Aosta si è allineata a questo, tanto più che esiste una "cosa" che viene detta "piano triennale regionale 2011-2013", che però si limita a dare delle indicazioni molto generiche, tant'è vero che anche andando a cercare sul sito o anche in sede di discussione all'interno dell'Osservatorio regionale sui rifiuti...e gli obiettivi posti erano obiettivi difficilmente valutabili in quanto erano obiettivi generici, obiettivi volti ad eco-feste o a riduzioni in senso lato di borse di plastica, cose che, tra l'altro, derivano da normative nazionali e non se le è inventate la Valle d'Aosta.

Un punto importante è che ridurre i rifiuti, oltre a costituire un punto di priorità assoluta per tutte le normative ad ogni livello, è anche una cosa che porta solo vantaggi, nel senso che l'Unione europea riconosce che il miglior rifiuto è quello che non viene prodotto e quindi comporta vantaggi semplicemente per un fatto: che il rifiuto che non viene prodotto non c'è bisogno di raccoglierlo, non c'è bisogno di smaltirlo e quindi ho un vantaggio evidente anche in termini economici, quindi è importante che si faccia una valutazione seria e un piano serio di riduzione dei rifiuti, in modo da capire a fronte di quali investimenti ho dei ritorni in termini di risparmio, in termini di smaltimento e di raccolta. Ecco, questo ad oggi in Valle d'Aosta non esiste, io mi auspico che venga colmato questo gap nel più breve tempo possibile, tanto più che è un obbligo di legge fare redigere un piano di riduzione dei rifiuti entro la fine di quest'anno. La Regione Valle d'Aosta quindi dovrebbe dotarsi di un piano che dia degli indicatori precisi, nel senso che io devo essere in grado di poter misurare i rifiuti per poter capire quali iniziative vengono finanziate e quali risultati conseguono, sennò non posso fare né una valutazione a posteriori, né aggiustamenti in corso di procedimento del piano.

Ecco, allora a questo punto rimane solo da fare...una questione: siccome è stato detto - ed io ormai lo do per assodato - che il risultato del referendum verrà rispettato, è evidente che non si potrà rispettare quel risultato referendario se prima non avrò una mole di rifiuti da gestire che sarà molto ridotta, perché questa cosa qui comporta di poter trattare i rifiuti in maniera alternativa. Se io continuo a produrre sempre una maggior quantità di rifiuti, diventa molto complesso riuscire a gestire anche quei sistemi a freddo con le raccolte, con la fabbrica dei materiali. La prima azione è proprio lavorare sulla prevenzione e questa è una cosa che si può mettere in atto, perché ci sono diverse realtà sia italiane che estere che in pochi anni sono riuscite a ridurre di percentuali anche importanti, si parla del 20-30 percento di riduzione sul totale dei rifiuti prodotti in peso nel giro di pochi anni, "pochi anni" vuol dire quattro, cinque, sei anni, quindi noi oggi partiamo già con un notevole ritardo. Ecco, allora noi interpelliamo, penso l'Assessore all'ambiente su quali iniziative sono state effettivamente adottate rispetto al piano triennale della Regione Valle d'Aosta. Vorremmo sapere anche quali strumenti sono stati messi in atto per controllare se le misure intraprese hanno avuto effettivamente un risultato, perché andare a fare un consuntivo a posteriori...non si riesce a discriminare proprio la causa della diminuzione, se dovuto al PIL, o se dovuto alla bontà delle iniziative. Vorremmo sapere anche, visto che dicembre è una data molto prossima, qual è lo stato di stesura di questo piano regionale di prevenzione e quali sono gli obiettivi di riduzione che si intendono realizzare e in quali tempi e con quali investimenti realizzare questi risultati. Grazie.

Presidente - Grazie. Per la replica, la parola all'Assessore Bianchi.

Bianchi (UV) - Merci Président.

Risponderò subito e proprio perché il tempo è tiranno cercherò di stare nei dieci minuti, vista l'importanza dell'argomento. Passando quindi ai singoli punti dell'interpellanza, per quanto concerne le iniziative effettivamente adottate sul piano della prevenzione della produzione dei rifiuti, sono state effettuate importanti campagne di comunicazione. Nel 2011 sul tema del compostaggio domestico, tema in cui credo molto, nel 2012 sulla raccolta delle differenziate di qualità e nel 2013 sulla riduzione degli imballaggi. Tali campagne di informazione hanno visto il coinvolgimento dei cittadini in attività inerenti alla relativa tematica, l'organizzazione di incontri e di momenti formativi anche itineranti sul territorio regionale, la creazione di materiali informativi specifici sull'aggiornamento delle pagine di facebook ufficiali del programma, la realizzazione di produzioni audiovisive e di playlist tematiche su You Tube regionale. Sono stati messi in campo dei progetti rivolti alle scuole come Per fare un quaderno ci vuole...sicuramente qui bisognerà lavorare in futuro, perché, a mio avviso, è proprio nelle scuole che bisogna intervenire in maniera particolare. L'iniziativa era in collaborazione con il Consorzio Comieco e la Sovraintendenza agli studi ed era aperta a tutte le classi delle scuole secondarie di primo grado alle parificate della regione, con l'obiettivo di coinvolgere i ragazzi sull'apprendimento delle modalità di raccolta differenziata di qualità della carta e del cartone. L'Assessorato, in collaborazione con l'Osservatorio regionale ed il CONAI, ha realizzato il progetto Io recupero, e Tu? con l'obiettivo di realizzare campagne di comunicazione e di sensibilizzazione e finalizzate a delineare la mappa completa delle destinazioni finali dei materiali raccolti e di intensificare puntualmente i quantitativi di rifiuti da imballaggio effettivamente recuperati. C'è stata la promozione di accordi volontari con le grandi distribuzioni - sto pensando alla Cidac, al Docks, al Carrefour ed al Carrefour Market -, con il commercio al dettaglio, con le associazioni di artigiani, con le associazioni dei gestori degli agriturismi, dei campeggi, dei rifugi per l'attuazione di un'azione di riduzione dei rifiuti e di incentivo a comportamenti di consumo consapevoli da parte dei cittadini e con le pro loco, l'ASIVA, il CONI, l'ANA per la prosecuzione del progetto Ecolo-Fêtes, come ricordava il collega. Ci sono poi state altre iniziative, a mio avviso, estremamente importanti: la Settimana europea per la riduzione dei rifiuti, con eventi di piazza itineranti su tutto il territorio regionale, campagne di sensibilizzazione specifiche dedicate al tema della riduzione dei rifiuti con la collaborazione dei Comuni e delle Comunità montane e laboratori didattici con le scuole (la prossima Settimana per la riduzione dei rifiuti sarà dal 16 al 24 novembre, da domenica a domenica); la promozione del Green Public Procurement, ossia degli acquisti verdi pubblici che tengono conto degli aspetti ambientali, vi è stata la costituzione di un tavolo tecnico al quale hanno preso parte rappresentanti della Regione, dell'ARPA, del Comune di Aosta, della Chambre, dell'USL e di Confindustria; sono stati organizzati incontri con gli Enti locali ed è stato fornito un supporto per alcuni appalti con forniture indette dall'ARPA e dall'Economato della Regione; le partecipazioni all'evento fieristico Maison & Loisir; l'edizione delle Cartoniadi della Valle d'Aosta, le Cartoniadi consistono in un'iniziativa su scala regionale per promuovere la raccolta differenziata di carta e cartone, si tengono dal 15 di luglio al 15 di agosto, iniziativa che è attualmente in corso. Sono coinvolte le otto Comunità montane ed il Comune di Aosta in una sfida dedicata alla raccolta differenziata, al riciclo della carta e del cartone.

Sul punto 2 dell'interpellanza circa gli strumenti adottati per controllare l'efficacia delle misure intraprese e i risultati ottenuti "per tipologia sia in termini assoluti, sia in termini percentuali e con quali investimenti", tutte le azioni previste nel programma triennale prevedono misure e monitoraggi che, a seconda delle caratteristiche, si espletano in modi e in tempi diversi. Per ogni azione e attività svolta sono stati individuati ed effettuati monitoraggi specifici, anche attraverso report multimediali sotto forma di filmati e raccolte fotografiche. Alcune iniziative sono state monitorate in modo dedicato attraverso la somministrazione di questionari ai partecipanti; altre attività specifiche sono state rendicontate anche su richiesta dell'Amministrazione con rapporti e schede periodiche sul tema. Si precisa che lo stesso programma di azioni volte alla riduzione e alla prevenzione nella produzione dei rifiuti nella regione nel triennio 2011-2013, approvato, prevede con cadenza mensile uno specifico monitoraggio sotto forma di report finale riferito agli anni 2011-2012-2013 sull'intero programma e sull'efficacia delle azioni svolte. Per quanto concerne la predisposizione di report mensili di avanzamento del programma triennale, l'appaltatore affidatario del servizio, in ottemperanza alle disposizioni legislative contrattuali, ha provveduto a consegnare ad oggi 22 report. L'attività risulta quindi costantemente e progressivamente verificata, oltre che registrata con la compilazione delle apposite schede attraverso l'Osservatorio regionale dei contratti pubblici in capo alla struttura competente. Il totale complessivo dei costi per il programma di azioni volte alla riduzione e alla prevenzione nella produzione dei rifiuti nella nostra regione ammonta ad euro 375.695,15 (dati dell'Osservatorio). Sui rifiuti emerge una progressiva diminuzione della produzione totale dei rifiuti, totalmente a carico dei rifiuti da smaltimento. Infatti, si osserva un andamento crescente dei rifiuti raccolti in modo differenziato, quasi 3.250 tonnellate, molto evidente anche nella percentuale di raccolta differenziata, che passa dal 40,8 percento del 2009 al 46,4 percento del 2012, un aumento quindi di 5,6 punti, ma in ogni caso ancora c'è da lavorare in questo senso per il raggiungimento dell'obiettivo. Vedo il tempo che scorre, quindi andrei avanti...quindi passerei...avrei potuto snocciolare una serie di percentuali, che poi darò a lei...

In seguito, in merito allo stato di avanzamento della stesura del piano regionale di prevenzione e ai tempi del suo completamento, allo stato attuale, il Ministero dell'ambiente ha attivato consultazioni con le Regioni per la stesura di linee guida per la redazione del piano nazionale, a cui farà seguito la stesura dei competenti piani regionali. La scadenza prevista del piano nazionale è fissata entro il mese di dicembre 2013, così come quella del programma regionale. In relazione alle nuove linee programmatiche statali, verrà predisposto il nuovo programma regionale, anche in continuità con quanto compiuto ora. Per quanto riguarda gli obiettivi ed i risultati che si intendono realizzare, i tempi stimati e gli investimenti previsti circa la predisposizione del prossimo piano, come le ho detto, sono lì da poco, sto prendendo anch'io le lunghezze, ma in ogni caso si sta provvedendo. Al momento posso dire che sarà sicuramente necessario definire la gestione dei rifiuti - e questo lo voglio evidenziare, lo ha già evidenziato lei, ma lo voglio evidenziare anch'io - nel rispetto delle disposizioni vigenti e comunque della volontà espressa dai valdostani con il referendum del 18 novembre scorso. Mi auguro che il programma per la riduzione dei rifiuti della Regione in ogni caso sia un esempio come è avvenuto...per quello del triennio 2011-2013, tanto che uno dei più importanti convegni europei in materia di ambiente ha voluto presentarlo come esempio di eccellenza proprio per le azioni e le iniziative messe in campo. Grazie.

Presidente - Grazie Assessore. Per la replica, la parola al collega Roscio.

Roscio (ALPE) - Grazie Presidente.

Io capisco che l'Assessore è da poco insediato e quindi dovrà prendere le sue misure, insomma, però devo dire che sono un po' deluso da questa risposta, nel senso che, quando io intendo dare dei dati, io parlo di numeri e le iniziative tipo il compostaggio domestico sono iniziative lodevoli, però bisognerebbe capire quanto portano di riduzione dei rifiuti, perché farle e poi non controllare e non sapere quale risultato hanno...è un'iniziativa che non si sa neanche dire se sia buona o non buona. A me viene da pensare...ma facendo solo un giro nella collina di Quart, dove abito io, dove sono state distribuite le compostiere domestiche, uno può vedere gli usi più vari che hanno avuto queste compostiere: da fioriere a porta legna e quindi, da quel punto di vista, uno dice: "sì, abbiamo distribuito le compostiere, ma effettivamente le compostiere hanno comportato una diminuzione dell'organico, oppure no?". Per non ricordare poi il fatto che ci sono posti, io penso alle zone urbanizzate e cittadine, dove il compostaggio domestico è una cosa che non si può fare, bisogna quindi per forza pensare ad altre strategie.

Anche volendo parlare dell'Ecolo-Fêtes, l'Ecolo-Fêtes sono un tasto dolente, nel senso che è un'ottima iniziativa quella di avere feste a stampo ecologico, il problema è che, se io faccio raccoglitori compostabili, ma poi non raccolgo l'organico, creo solo rifiuti in più e se invece faccio raccoglitori in plastica, aumento la produzione di plastica, quindi ho di nuovo un rifiuto indesiderato, forse l'idea potrebbe essere quella di iniziare a pensare a posate e stoviglie lavabili con un servizio di lavanderia, però ci sono tante strategie da adottare. Le Cartoniadi che sono adesso in corso...devo dire che il periodo non è felicissimo, nel senso che se l'intento di Comieco è quello di coinvolgere i giovani e le scuole, fare le Cartoniadi nel periodo di chiusura delle scuole non è proprio...sì, però se l'idea è quella di incentivare il futuro, che sono proprio i giovani, che verranno a portare...

Concordo pienamente sul fatto che bisogna fare delle iniziative maggiori nelle scuole, anche se sono consapevole che i risultati sono futuri, nel senso che noi dobbiamo intraprendere azioni che portino subito ad avere dei miglioramenti nella produzione, tanto per fare un esempio, un rifiuto particolarmente difficile da smaltire sono i pannolini dei bambini, allora è stato stimato, mi sembra, che un bambino produce una tonnellata di pannolini all'anno. Questo ovviamente comporta dei costi a carico delle famiglie, ma anche dei costi per lo smaltimento di un rifiuto, tra l'altro, potenzialmente organico. Secondo me, allora un piano di prevenzione dovrebbe dire: "okay, possiamo cercare un'alternativa a che le famiglie utilizzino questi pannolini? E se sì, quanto ci costa, per esempio, un servizio di lavaggio industriale con riconsegna", mi viene in mente, perché sono già state presentate delle iniziative, per esempio, negli asili-nido o nelle microcomunità per anziani. Queste cose qui quindi, secondo me, sono delle cose da mettere in un piano di prevenzione, perché, a fronte di un investimento che, per esempio, la Regione fa come cofinanziamento per un'attività imprenditoriale, alla fine dell'anno io posso dire: "tot" famiglie hanno utilizzato questo, "tot" pannolini sono stati non prodotti, ho avuto un bilancio, che poi può essere anche negativo, quindi si può correggere il tiro e tornare indietro su queste cose.

È che oggi mi sarei aspettato proprio dei dati numerici, perché un po' io mi sono documentato, ma anche l'Osservatorio non produce dati numerici su queste cose qua, cioè nel senso che la pubblicazione dell'Osservatorio regionale sui rifiuti l'ho vista anch'io, anche perché fino a poco tempo fa ci facevo parte, il problema è che neanche lì vi sono numeri che dicano quanto è stata la bontà di questo piano triennale di riduzione, ancorché da finire, eccetera, eccetera. Auspico quindi che l'Assessore appena insediato riesca effettivamente a dare un po' una svolta soprattutto dal punto di vista della prevenzione, anche perché, come ha ricordato, le linee guida dovrebbero essere determinate entro dicembre e siamo ad agosto, quindi il tempo è molto stringente. Sicuramente torneremo su queste vicende non solo della prevenzione, ma di tutto il resto della gestione complessiva dei rifiuti.

Président - Merci. Point 46 à l'ordre du jour.