Oggetto del Consiglio n. 60 del 25 luglio 2013 - Resoconto
OGGETTO N. 60/XIV - Interpellanza: "Interventi per il rifinanziamento del credito sociale per l'anno 2013".
Presidente - Ha chiesto la parola la collega Carmela Fontana per l'illustrazione, ne ha la facoltà.
Fontana (PD-SIN.VDA) - L'Amministrazione regionale ha responsabilmente prorogato per tutto il 2013 la sperimentazione del credito sociale, intervento che si era concluso a fine 2012. Il credito sociale si propone di sostenere le famiglie residenti in Valle d'Aosta nei momenti critici della loro vita, penso, per esempio, alla perdita di lavoro, questione peraltro sempre più frequente, alla spesa per motivi di salute e a tutte quelle spese che, per la loro natura di essenzialità, sono indispensabili, ma che non si riescono a fronteggiare. La somma erogata per il 2013 è di 280 mila euro, questi fondi sono sicuramente da considerarsi una boccata d'ossigeno significativa per i valdostani che vertono in situazioni di disagio economico, ma, come prevedibile, sono insufficienti. Non dimentichiamoci che il disagio economico si può tradurre anche in disagio sociale, ben più grave e difficile da affrontare. Qua non si tratta solo di erogare un credito, ma di un sostegno con una forte connotazione sociale.
Questa crisi economica, che ha avuto un inizio, ma che sembra non avere mai fine, ha creato purtroppo nuove povertà, lo dimostrano i dati quotidiani, che ci mostrano un aumento sensibile delle richieste di aiuto e di ogni genere, richieste sempre maggiori e provenienti da tipologie di utenti differenti. Attualmente le richieste avanzate per un sostegno economico di microcredito in attesa di essere erogate sono diverse centinaia. Questo dato, specialmente in una regione come la nostra, ci fa comprendere la gravità del problema e allo stesso tempo ci deve far comprendere che la risposta deve essere data con tempestività. Chi fa richiesta al microcredito lo fa con l'intento di sopperire ad una situazione d'urgenza che si è verificata all'improvviso, non lo fa per andare al mare o in vacanza! Oltre ad aumentare il capitale a disposizione per questa voce, urge, è necessario dare una risposta tempestiva a queste richieste di aiuto, non è possibile pensare di proporre un sostegno economico per questioni urgenti facendo passare il richiedente attraverso un iter burocratico tortuoso e lungo, è paradossale che si affronti l'urgenza con procedure troppo articolate. Attualmente le molte domande avanzate sono per lo più in sospeso, poiché i progetti a capo di quest'erogazione sono esauriti. All'urgenza si risponde con tempestività e non con la lentezza burocratica, una burocrazia inefficiente non fa altro che creare disagio e sfiducia nelle istituzioni e non consente una reale soluzione alle urgenze che i cittadini devono affrontare giorno per giorno.
Quest'iniziativa è una buona risposta al bisogno dei cittadini valdostani in difficoltà, ma va affinata notevolmente e resa più fruibile, bisogna accorciare i tempi di attesa e, di conseguenza, semplificare notevolmente l'iter previsto per l'erogazione.
Volevamo sapere dall'Assessore: "se intenda rifinanziare con ulteriori risorse il credito sociale, per arrivare a fine anno, nell'attesa di: istituire o riconfermare un tavolo permanente in V Commissione di tutti gli attori presenti su tutto il territorio regionale, che si occupano a vario titolo di raccogliere le istanze dei soggetti in difficoltà per quantificare il numero di tali soggetti; prevedere una programmazione di più lungo respiro per conoscere quali e quante vecchie e nuove povertà esistono su tutto il territorio regionale, facilitando l'individuazione di più puntuali ed efficaci azioni per contrastare nuove povertà, finanziamenti più idonei per affrontare le problematiche; prevedere, dove possibile, l'assegnazione a titolo gratuito di aree verdi abbandonate per incentivarne la coltivazione, dando così la possibilità ai soggetti senza lavoro o in condizioni di disagio sociale di ottenere prodotti a prezzo equo. Per tale scopo si potrebbero utilizzare le attrezzature fornite in comodato d'uso che giacciono nei depositi regionali, utilizzate a suo tempo nei cantieri forestali; presentare o aggiornare la legge regionale per l'accesso al credito e renderla più snella in alcune sue parti, aggiungendo al bilancio regionale le risorse per questo tipo di intervento". Grazie.
Presidente - Grazie. Ha chiesto la parola l'Assessore Fosson per la risposta da parte del Governo, ne ha la facoltà.
Fosson (UV) - Merci Président.
Certo, intanto condivido, come già nell'altra interpellanza sulla povertà, i presupposti presentati, anzi accetto l'osservazione che questi presupposti siano più impellenti e gravi e sottolineo ancora quanto avevo detto e cioè che di fronte ad un problema ingravescente di questo tipo, bisogna cercare di essere sempre più concreti e quindi studiare delle soluzioni più idonee. Devo dire in particolare sul credito sociale che è una realtà che trovo qui dopo cinque anni e penso che sia stato un passo avanti importante e mi complimento con chi l'aveva messo in atto. Come ha detto il proponente, è una legge la cui attuazione sperimentale è stata prolungata ancora, e scade a fine anno, per cui, essendo una fase sperimentale, bisognerà comunque tornarci sopra per recuperare gli elementi positivi, per cercare di migliorare quello che non ha funzionato nonostante sia stata rifinanziata con quell'importo che diceva lei. Le leggo quello che mi dicono i tecnici delle politiche sociali: "le domande presentate da metà maggio ad oggi, malgrado l'elevato numero di telefonate, sono inferiori rispetto alle aspettative e il finanziamento permette di erogare ancora 136 prestiti". Vi è quindi una difficoltà ad erogare un importo che comunque c'è. Le difficoltà, come diceva lei, sono anche imputabili all'organizzazione dei "filtri" delle ONLUS, che praticamente hanno un carico di responsabilità, forse non congruo alle capacità organizzative oltre a quelle di reperimento delle occasioni di lavoro idonee.
Ecco, tutto questo per dire che vogliamo tornarci sopra chiaramente, e lo diceva lei nel quarto punto, e quindi bisogna rivedere una legge cogliendo gli aspetti positivi, che sicuramente ci sono per quello che ha detto lei, e migliorare ed eliminare quelle difficoltà che questo procedimento presenta. Su questo io propongo sicuramente un passaggio con i tecnici del servizio sociale, che sono stati tutti riconfermati, per studiare l'argomento bene prima che si arrivi a scadenza, e su cui possiamo, poi, anche fare un passaggio in V Commissione che ritengo fondamentale. Il Presidente Restano è più che d'accordo su questo. Mi viene poi in mente che potremmo di nuovo fare quello che si era fatto cinque anni fa e che aveva iniziato il predecessore Vicquéry, riproponendo magari un gruppo di studio sulle nuove povertà che, se lei si ricorda, era stato coordinato allora dalla professoressa Saraceno con grandi vantaggi. Grazie.
Presidente - Ha chiesto la parola la Consigliera Carmela Fontana per la replica, ne ha la facoltà.
Fontana (PD-SIN.VDA) - Ringrazio l'Assessore per l'apertura su quest'argomento che mi fa veramente piacere, perché il problema è diventato veramente urgente da affrontare. Lei ha detto che non ci sono abbastanza domande, io le posso confermare che ci sono - rispondo per quello che so io - tantissime persone, addirittura non si rivolgono nemmeno più alla Caritas o a chi fa le domande, perché qualcuno aveva detto che erano finiti i soldi, io per quello mi ero interessata, invece mi è stato confermato che la somma c'è ancora tutta, ma c'è il problema che non riescono a fare questi progetti per poter restituire il microcredito. Se il problema è solo questo, allora è un peccato tenere quei fondi fermi visto che è un'urgenza...cioè noi ci complichiamo sempre la vita con la burocrazia, perché, se c'è un'urgenza...se faccio la domanda a gennaio, siamo a luglio, non posso dargli il microcredito a dicembre, ma che senso ha quest'urgenza? Veramente allora qui bisogna mettere mano alla legge, mi fa piacere che ci sia questa disponibilità, per renderla un pochino più snella e trovare la soluzione nelle urgenze...vedere come far lavorare meglio, con questo non voglio dire che gli uffici non fanno abbastanza, magari non hanno personale, ci saranno dei problemi, bisogna riorganizzare un pochino meglio questi, perché ho capito che ci sono delle difficoltà a monte. Era questo il mio intento, anche perché effettivamente è un servizio molto importante, ci sono tantissime persone che ricorrono perché possono restituirlo con ore di lavoro e questo ci fa capire l'urgenza che abbiamo in questo momento.
Veramente poi, Assessore, bisogna fare una riflessione: vedere se si possono magari fare veramente delle squadre di...tipo i lavori socialmente utili per poter impegnare anche queste persone che ci sono...magari marito e moglie in una famiglia che hanno perso il lavoro e non riescono a trovare niente, perché è vero, lei ieri mi diceva: "ci sono tanti servizi", pensiamo al contributo sul riscaldamento, ma sono 300 euro all'anno, le famiglie mangiano tutti i giorni! Bisogna vedere cosa possiamo fare, con questo non voglio dire che non è stato fatto abbastanza, abbiamo fatto un passo avanti, ma dobbiamo migliorare e togliere questa burocrazia, che è veramente tanta, si era parlato anche in questo Consiglio che c'era la volontà, ma sono passati cinque anni e mi sembra che la burocrazia sia sempre aumentata...comunque la ringrazio per la sua disponibilità.
Presidente - Grazie. Punto 44 all'ordine del giorno.