Oggetto del Consiglio n. 59 del 25 luglio 2013 - Resoconto
OGGETTO N. 59/XIV - Interpellanza: "Intendimenti in merito alla regolamentazione dell'attività dell'elibike".
Presidente - Ha chiesto la parola per l'illustrazione il Consigliere Segretario Roscio, ne ha la facoltà.
Roscio (ALPE) - Grazie Presidente.
Buongiorno a tutti, vorrei fare una piccola introduzione per spiegare di cosa stiamo parlando. Innanzitutto quest'interpellanza prende spunto da una notizia apparsa su alcuni quotidiani locali, dove si parla appunto dell'attività dell'elibike in termini di emozioni forti e spiega che l'obiettivo è di regalarsi discese in free-ride partendo dalle vette in sella ad una bici dopo averle raggiunte con un elicottero. Ecco, quest'attività prevede appunto di salire su un elicottero con un mezzo che ha poco a che vedere con una normale bicicletta da cicloturismo, ma che ha più a che vedere con una moto da cross...di arrivare per mezzo di un elicottero in cima ad una vetta e da lì scendere facendo evoluzioni più o meno acrobatiche. Ecco, l'idea appare inopportuna, nel senso che dà un'idea generalizzata della montagna vista nella sua globalità come un parco giochi, un luogo di divertimenti ed è ben diverso rispetto ad un'attività che può essere fatta su comprensori sciistici che d'estate vengono utilizzati appunto come parchi per queste discese, perché l'attività fatta con l'elicottero prevede di salire su montagne dove spesso non ci sono neanche i sentieri e quindi di scendere appunto su un terreno, che è per sua natura estremamente fragile. In più la condotta di guida fatta in questa maniera, appunto il free-ride..."free-ride" vuol dire "cavalcata libera" e prevede derapate, salti, evoluzioni. Comporta inevitabilmente l'asportazione di una parte di suolo, che è la parte superficiale. Questo, oltre ad essere una cosa deplorevole, nel senso che uno può dire: "io non voglio che la montagna diventi un parco giochi", crea un danno effettivo all'ambiente alpino, perché in montagna tutti sanno che il suolo è molto limitato, che le specie alpine sia vegetali, sia anche animali risiedono in uno strato molto sottile e hanno una capacità vitale ridotta a pochi mesi all'anno proprio in virtù della lunga durata dell'inverno...quindi andare ad aggravare - seppure con un'attività che resterà sempre sicuramente di nicchia, non sarà una cosa che si potrà estendere ad ampio raggio - crea un danno a quello che invece dovrebbe essere un patrimonio da tutelare.
Proprio per il fatto che è un'attività molto diversa rispetto invece ad attività come possono essere quelle del cicloturismo e che, tra l'altro, si praticano in maniera completamente diversa, con mezzi completamente diversi e che hanno un codice di guida che è stato anche pubblicato. Per esempio, ci sono delle pubblicazioni del CAI che prevedono proprio tutta una serie di accorgimenti per evitare di consumare il suolo, di rovinare i sentieri e quindi fanno di due attività che ad un profano potrebbero sembrare molto simili...fanno due attività profondamente diverse. Ecco, per questo motivo, siccome ho riscontrato su un sito valdostano, il sito è "bikevalledaosta.it", un volantino che prevede proprio l'offerta di pacchetti con annesso il soggiorno, ma anche volo più discese, proprio per le considerazioni che ho fatto prima, cioè che questa cosa si svolge su un terreno particolarmente delicato, l'attività di free-ride invece è un'attività piuttosto aggressiva, e soprattutto ricordando anche che esiste una legge regionale che disciplina le attività di volo con il fine della tutela ambientale, (c'è scritto nel titolo) quindi per questo il Consigliere Bertin ed io vorremmo sapere innanzitutto se questa cosa che è uscita sul giornale corrisponde al vero, oppure se è stata solo un'uscita giornalistica. Vorremmo anche sapere quali intendimenti vi sono da parte della Giunta proprio sull'utilizzo della montagna in senso generale anche a fini ludici, cioè se è una cosa che si intende estendere alla montagna n'importe où, oppure se è una cosa che va limitata solo, per esempio, ai comprensori turistici. Nel caso in cui la risposta sia positiva, vorremmo sapere quali zone sono interessate da queste attività, se vi sono delle limitazioni previste e la regolamentazione di quest'iniziativa. Grazie.
Presidente - Grazie. Ha chiesto la parola l'Assessore Marguerettaz per la risposta da parte del Governo, ne ha la facoltà.
Marguerettaz (UV) - Sì, grazie Presidente.
Si porta all'attenzione del Consiglio sicuramente un argomento che è importante e che ha tutta una serie di giusti equilibri da perseguire. Nel momento in cui mi si fa la prima domanda: "se i fatti riportati nell'articolo citato corrispondono al vero", se l'avete trovato, ovviamente è vera, ma un conto è ritrovare un documento, un conto è coinvolgere l'Amministrazione. Non è ovviamente una pubblicazione che è stata fatta dalla pubblica amministrazione, dall'Assessorato, è una pubblicazione ed è un comunicato che è stato fatto da un soggetto terzo. Ai fini pratici né all'Assessorato del turismo, né all'Assessorato dell'ambiente - in quanto la risposta e le valutazioni sono state fatte a quattro mani, non risultano vi siano state delle autorizzazioni al volo per escursioni di questo tipo. Quindi, al di là di quello che è stato pubblicato, ad oggi non credo che quest'attività si sia mai realizzata, anche perché il collega Roscio ha ricordato che c'è una legge e che questa legge prevede delle autorizzazioni specifiche, per cui, quando mi si chiede quali sono gli indirizzi della Giunta regionale in tema di utilizzo della montagna a fini ludici, non c'è nessun indirizzo se non il rispetto della legge, ossia il decreto legislativo nazionale, il decreto legislativo del 1° febbraio 2006, e la legge regionale 15 del 1988 (limitazioni sulla quota di decollo e atterraggio, nonché sul sorvolo). La legge regionale non contiene un divieto esplicito alla pratica dell'elibike (l'articolo 2, comma 1, recita: "nelle zone non interessate dal divieto generale di cui al primo comma dell'articolo 1, sono autorizzabili attività di volo con atterraggi e decolli nell'ambito dei comprensori individuati e descritti nell'allegato A della presente legge"). Vero è che l'allegato A alla legge è stato messo a punto e modificato negli anni con riferimento esclusivo alla pratica dell'eliski. Ad oggi quindi questo è il nostro quadro di riferimento.
Qualora vi siano delle esigenze così come ci sono state rappresentate, il percorso sarà quello di mettere attorno ad un tavolo nell'ambito della conferenza dei servizi tutti i vari soggetti, per cui sicuramente concordo con il collega Roscio: la montagna non dev'essere ridotta ad un parco giochi, sicuramente vanno limitate quelle attività che sono particolarmente invasive e che possono procurare dei danni al nostro ambiente montano. Ma sono altresì della posizione che delle eventuali opportunità gestite e ricondotte a delle attività sostenibili debbano essere utilizzate: bisogna ovviamente utilizzare il buon senso. Io credo sia bene evitare un approccio ideologico, bisogna utilizzare il buon senso: abbiamo una normativa in merito che è una normativa particolarmente corretta. Non si sono ad oggi verificati abusi, abbiamo una situazione molto interessante, l'eliski dà da vivere a delle comunità che oggi potrebbero essere tagliate fuori - guardo la collega Morelli, che è particolarmente attenta -, la comunità di Valgrisenche è una comunità dove l'eliski rappresenta una risorsa.
Presidente - Grazie. Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Roscio per la replica, ne ha la facoltà.
Roscio (ALPE) - Grazie Assessore per la sua risposta, anche se ho colto una certa contraddizione, nel senso che all'inizio lei mi dice che, se abbiamo trovato la notizia, allora è vero, quindi vuol dire che l'attività si pratica. Mi dice però poi che nessuna autorizzazione è stata data, quindi l'attività non si pratica, quindi, si pratica o non si pratica quest'attività? Perché, per praticarsi, quest'attività dovrebbe essere autorizzata appunto secondo quello che dice la legge...
(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
...quindi è vero il documento, ma riporta una notizia falsa...
(nuova interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
...una cosa che non viene fatta...quindi, da questo punto di vista, siamo soddisfatti, anche perché il mio approccio mi sembrava che non fosse ideologico, semplicemente si faceva un rilievo dicendo: quest'attività potrebbe fare dei danni e un danno è una cosa oggettiva, non ideologica. Il fatto quindi che attualmente non vi sia un'autorizzazione non può che darmi soddisfazione, mi dà soddisfazione anche la sua affermazione secondo cui, qualora vi fosse un'esigenza di praticare quest'iniziativa, bisognerebbe organizzare una conferenza di servizi per andare a valutare e regolamentare. Ecco, forse è proprio questo quello che manca, nel senso che lei parla di sostenibilità e di buon senso, purtroppo, sostenibilità e buon senso hanno delle accezioni che può darsi secondo il significato che dà lei a queste parole...non mi trova completamente d'accordo su queste cose, quindi, a mio parere, più che sostenibilità e buon senso bisognerebbe cercare di fare una regolamentazione complessiva, che ad oggi in Valle d'Aosta manca soprattutto per attività di ciclo-escursionismo, sul modello mi viene in mente di altre Regioni...senza andare troppo lontano come, per esempio, la Regione Piemonte, che ha fatto proprio una normativa ad hoc per regolamentare l'accesso ai sentieri ad attività umane che possono anche andare in contrasto tra di loro quando vengono praticate sullo stesso sentiero e negli stessi momenti, mi viene in mente il turismo equestre o il turismo da bicicletta. Questa cosa qui quindi forse andrebbe vista, approfondita ed eventualmente regolamentata al più presto dalla Regione Valle d'Aosta.
Sull'eliski forse non è qui il caso di approfondire, ma ritorneremo, nel senso che è un'attività che è prevista dalla legge, che viene regolamentata, non sempre sono d'accordo sul fatto che porti benessere alle comunità e non sempre sono d'accordo sul fatto che, nonostante vi sia una regolamentazione, quest'attività venga fatta nel rispetto puntuale di tutta la regolamentazione, ma su questa cosa qua torneremo e avremo modo di discuterne. Grazie.
Presidente - Grazie. Punto 43 all'ordine del giorno.