Oggetto del Consiglio n. 37 del 24 luglio 2013 - Resoconto
OGGETTO N. 37/XIV - Interrogazione: "Incremento delle risorse finanziarie a favore delle fasce di popolazione meno abbienti".
Président - La parole à l'Assesseur Fosson.
Fosson (UV) - Merci Président.
Rispondo volentieri a quest'interrogazione, che parte da una constatazione che condividiamo tutti, cioè la povertà aumenta, questo è evidente, anche in Valle d'Aosta. Dai nostri vari punti di osservazione lo possiamo verificare tranquillamente, lei parlava di luoghi di volontariato: il Banco alimentare che si occupa di questo è passato negli ultimi anni da 800 persone assistite a 1.200-1.300. Sarebbe anche bello vedere l'indagine su questo e non solo sull'aspetto degli extracomunitari, e altro. La premessa quindi è condivisibile, anche se, mi permetta, condividendo con lei anche un senso di grande responsabilità, di fronte ad una situazione così, noi siamo in una situazione in cui dobbiamo comunque cercare di fare qualche cosa. Il Ministro Giovanardi, che nella precedente legislatura era il responsabile della famiglia, aveva previsto addirittura di tassare di più le famiglie dei single, perché obiettivamente le più esposte a questo problema di povertà sono le famiglie numerose, come dice giustamente lei. Ecco, questa è la prima osservazione, cioè dove reperiamo questi fondi? Questo dobbiamo chiedercelo per non essere teorici o astratti, perché il problema è proprio lì.
Seconda osservazione che volevo fare: in questi cinque anni è stato fatto tantissimo, ecco, io è cinque anni che non sono qui, però, leggendo l'ammontare degli interventi in campo sociale, questo sicuramente anche grazie al suo impegno, le provvidenze per le fasce più deboli sono cresciute, oltre che ad essere state mantenute, quindi già siamo in una situazione di un welfare particolare, specifico, rivolto dai nidi agli anziani. Si aggiungono anche gli interventi per i redditi più bassi con i contributi sul riscaldamento. Ecco, se mi chiede un parere sul reddito minimo di cittadinanza, è vero che in tutta Europa c'è e noi non l'abbiamo, però è anche vero che nel resto dell'Europa non c'è un welfare tipo quello valdostano, e il reddito di cittadinanza minimo è una decisione forse sovraregionale, nel senso che non è una cosa che può fare solo la Regione, vuoi per i fondi, vuoi anche perché gli esperti dicono in questa nostra situazione che il reddito di cittadinanza qualche volta potrebbe dare delle cronicizzazioni al problema. Il discorso comunque però è dove reperire i fondi.
Oltre ad assicurare un'attenzione in questo senso, io penso che un impegno dovrà essere sicuramente quello di non ridurre il nostro welfare e lavorare invece per trovare altre occasioni per ridurre gli sprechi. Ricordo che in Valle non c'è solo il minimo vitale, ma anche il prestito d'onore, eccetera, tutte cose istituite in questi ultimi anni, cioè per mantenere tutto quello che già c'è, che è importante. È un po' come quando il Manzoni descriveva la peste, che era pieno di poveri per strada, bisognerà farci e darci delle priorità, ecco, per me sono sicuramente la famiglia: la famiglia monoparentale, che, da una ricerca che avevamo fatto, è quella sicuramente più esposta, come anche la famiglia numerosa, e su questo si ricorda che siamo stati tra i primi ad applicare l'ISEE, che comunque è uno strumento di redistribuzione delle risorse a seconda anche della situazione familiare, del disabile, delle proprietà. Adesso siamo nella fase di revisione dell'ISEE, è descritto bene sul programma di legislatura, e questa può essere un'altra occasione per confrontarci, per identificare proprio nell'ambito dei poveri dove indirizzare le nostre priorità.
Io ho risposto così, forse in un modo un po' generico, soprattutto garantendo un impegno, un impegno che si può poi trasferire anche in discussione in V Commissione, però con un grande senso di concretezza, se è vero questo, tutti insieme dobbiamo trovare dei nuovi finanziamenti, è su questo che si gioca la partita. Grazie.
Presidente - Grazie. La parola alla collega Fontana.
Fontana (PD-SIN.VDA) - Ringrazio l'Assessore per l'impegno che si prenderà nel prossimo futuro per risolvere questa problematica. Penso di essere una persona insieme al mio gruppo...non abbiamo mai detto che le cose non funzionano, abbiamo lavorato insieme a questa maggioranza per tutte le iniziative che sono state fatte. La mia osservazione è un'altra: che in questi cinque anni la situazione si è aggravata. Tutto quello che è stato fatto, secondo il mio punto di vista, non basta per dare risposte a queste nuove povertà. Se andiamo a vedere, l'ultimo rapporto ISTAT sulla povertà in Italia registra 9,5 milioni di persone in condizioni di povertà relativa, il 15,8 percento, e 4,8 milioni di povertà assoluta, l'8 percento della popolazione, un nuovo record negativo dopo il 2005...situazione drammatica. A questi dati, secondo noi, bisogna aggiungere il forte aumento del numero dei cittadini che ogni giorno si avvicinano alla soglia di povertà. Anche la nostra Valle d'Aosta non è immune da questo fenomeno, dramma che sempre più spesso anche le associazioni caritatevoli e di mutuo soccorso attive sul territorio rilevano; diversi sono stati gli appelli del Vescovo di Aosta, Monsignor Lovignana, alla politica valdostana di intervenire e di dare risposte concrete per arginare questo fenomeno sulla povertà.
Il Partito Democratico già nella legislatura precedente, con diverse iniziative, ha chiesto di rivedere le risorse e di attivarsi per istituire un reddito di cittadinanza. Non è nostra intenzione fare assistenzialismo, penso che sia arrivato il momento di ragionare su questa proposta con tutti gli organi competenti. Il reddito di cittadinanza deve essere un diritto inalienabile dell'essere umano al pari del diritto al lavoro. Negli Stati membri dell'Unione europea esistono varie forme di reddito minimo garantito al cittadino, se è fattibile in Belgio, in Lussemburgo, in Austria, in Norvegia, in Germania, in Gran Bretagna, in Francia, in Italia, malgrado alcune proposte in tal senso, non vi è alcuna legge che regoli il reddito di cittadinanza. Secondo il mio punto di vista, è arrivato il momento di legiferare una legge che vada in questa direzione proprio per il momento che stiamo attraversando. Da parte nostra ci sarà tutta la buona volontà di lavorare in tal senso, logicamente il problema sono le risorse, ma abbiamo un bilancio che può dare ancora delle risposte, si lasciano indietro tante altre cose che non sono urgenti ed affrontiamo questa, che è un'emergenza di sopravvivenza dei cittadini per far riavere quella dignità che in questi momenti i cittadini hanno perso. Grazie.
Presidente - Grazie collega Fontana. Punto 22 all'ordine del giorno.