Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 36 del 24 luglio 2013 - Resoconto

OGGETTO N. 36/XIV - Interrogazioni: "Stato dei lavori di costruzione della nuova funivia del Monte Bianco".

Président - La parole à l'Assesseur Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Grazie Presidente.

Questa risposta è stata fatta anche raccogliendo i dati e le informazioni dal collega Baccega, da cui dipende l'Ufficio espropri. Prima domanda dell'interrogazione di Rosset: "i termini della causa dei proprietari e gli esiti precisi della sentenza della Corte d'Appello di Torino per la Regione", le aree acquisite per la realizzazione della stazione di partenza del complesso funiviario Entrèves-Punta Helbronner, situate in zona urbanistica C8/4, erano inserite nelle aree di interesse paesaggistico del PTP, per le quali valevano le prescrizioni di cui all'articolo 40 delle norme di attuazione del PTP stesso. Tale prescrizione in pratica escludeva per i privati ogni possibilità di nuova edificazione nella zona, tra l'altro già soggetta a PUD, limitando gli interventi possibili al solo mantenimento e ripristino del sistema agrario. L'assoluta impossibilità edificatoria per il privato trovava conferma, a contrario, nel fatto che la Giunta regionale, per poter approvare il progetto preliminare, relativo alla costruzione del complesso funiviario, ha fatto ricorso ad una deroga alle prescrizioni del PTP, riconoscendo il carattere eccezionale, nonché l'interesse generale e la particolare rilevanza economica dell'intervento proposto a seguito del parere positivo espresso dall'apposita conferenza dei servizi, secondo quanto previsto da una delibera del 3 maggio 2004.

Per quanto riguarda il calcolo delle indennità di esproprio, nel momento ablativo di riferimento, cioè l'anno 2009, il sistema indennitario obbligava a fondare le valutazioni sul solo parametro dell'edificabilità, escludendo che potesse configurarsi un terzo genere tra aree edificabili ed aree agricole, nel quale inserire terreni che, pur privi di suscettività edificatoria, potessero comunque avere una buona potenzialità reddituale, come poteva essere proprio per le aree in questione. La stessa Corte costituzionale aveva confermato l'impossibilità di fare ricorso ad un terzo genere di valutazione. Per tali aree, pertanto, la presenza del vincolo di carattere conformativo ha comportato obbligatoriamente l'applicazione delle previsioni indennitarie relative alle aree non edificabili di cui all'articolo 40 del Testo unico degli espropri, più precisamente nel caso in esame il valore di 1,08 euro al metro quadro, al quale è stato sommato il contributo integrativo previsto dalla legge regionale, sicché ai proprietari è stata offerta un'indennità di euro 10,89 al metro quadrato. Il sistema espropriativo sul quale si è obbligatoriamente basata la stima indennitaria è radicalmente mutato a seguito della sentenza della Corte costituzionale 7 giugno 2011, che è intervenuta pertanto nel corso del dibattimento presso la Corte di appello di Torino. Questa sentenza in sintesi ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della normativa che legava la stima dei terreni non edificabili a criteri astratti e predeterminati. In coerenza con tale mutata impostazione, il CTU, il Consulente Tecnico d'Ufficio nominato dal Tribunale, ha determinato in euro 60 al metro quadro la stima dei terreni, stima accettata dalla Regione stessa proprio alla luce della sopravvenuta sentenza della Corte costituzionale. C'era quindi un quadro di riferimento, è cambiato e la sentenza si è espressa in tal senso.

Per raccordare le due interpellanze, la modalità di reperimento di ulteriori fondi da corrispondere ai proprietari dei terreni, si precisa che i fondi necessari saranno reperiti negli appositi capitoli di bilancio della struttura "espropriazioni e patrimonio" e in parte col prelievo dai fondi di riserva.

Per quanto riguarda i tempi dell'iter procedurale per la corresponsione delle indennità, si prevede: l'adozione del provvedimento dirigenziale di deposito dei fondi presso la Cassa depositi e prestiti, in ottemperanza alla sentenza, esperiti i dovuti accertamenti e conteggi e la relativa comunicazione del deposito agli interessati; la richiesta degli interessati dello svincolo della somma spettante da parte della Cassa depositi e prestiti e la successiva procedura di svincolo. Si tratta quindi di procedure sia da parte dell'Amministrazione, sia dei privati.

Seconda domanda: "come procedano i lavori della funivia...", i lavori di realizzazione della funivia procedono conformemente al cronoprogramma dei lavori, nonostante le condizioni atmosferiche eccezionalmente negative della primavera 2013 abbiano fortemente condizionato la ripresa delle attività nelle stazioni di Pavillon e di Punta Helbronner. Lo stato di avanzamento dei lavori è pari a circa il 39 percento e al momento attuale è possibile confermare la previsione di apertura dei nuovi impianti funiviari entro la primavera 2015, cui seguiranno i lavori di smantellamento delle attuali funivie, la riconversione degli edifici di stazione del Rifugio Torino e di Pavillon du Mont Fréty, lo smantellamento dei cantieri e la completa rinaturalizzazione dei siti.

Relativamente ai costi di realizzazione, risulta approvata una perizia suppletiva per un importo di 543 mila euro, relativa principalmente ad adeguamenti eseguiti nella galleria di collegamento tra il Rifugio Torino nuovo e il pozzo strutturale di Punta Helbronner, alla sistemazione delle stazioni radioelettriche presso il Rifugio Torino vecchio, a lavori di disgaggio e scavo per la messa in sicurezza dei nuovi cavidotti elettrici e alla ristrutturazione per il consolidamento della scala di collegamento tra il Torino vecchio e il Torino nuovo, che dovrà ospitare le nuove reti tecnologiche. Risultano inoltre approvate due perizie migliorative in diminuzione derivanti da ottimizzazioni delle lavorazioni, che hanno comportato un risparmio per la stazione appaltante di 525 mila euro circa. Globalmente il bilancio delle tre perizie finora approvate ha determinato un saldo negativo di 18.809, cioè niente, ampiamente ricompreso nelle somme a disposizione per imprevisti e varianti in corso d'opera stanziate a norma di legge. Incrociamo quindi le dita, ma ad oggi le cose sembrano andare molto bene sia dal punto di vista dei lavori, sia dal punto di vista finanziario, speriamo continui così.

"Quali fondi sino stati trasferiti dallo Stato": l'opera è ricompresa nell'intesa generale quadro tra la Regione e lo Stato per la realizzazione di infrastrutture strategiche sottoscritte nel luglio 2010, è stata inserita nell'allegato sulle infrastrutture al documento di economia e finanza del 2012, con un fabbisogno previsto di 70 milioni di euro. Al momento lo Stato non ha ancora trasferito queste risorse.

Président - Merci. Pour la réplique, la parole au collègue Rosset.

Rosset (UVP) - Grazie Presidente. Grazie Assessore, nel prendere atto di quanto lei mi ha risposto alla nostra interrogazione, bene, un primo imbarazzo: che i soldi per la funivia, che sembravano uno dei cardini dell'accordo col PDL su questi soldi a pioggia, con un apposito provvedimento CIPE, sono evaporati, come tutto il resto, lasciandoci con un pugno di mosche, questo è un aspetto politico da non sottacere.

In secondo luogo temiamo una forte lievitazione dei costi - lei ci parla di un deficit di 18 mila euro in equilibrio, poi le chiederò magari i dati... - non solo per la causa persa sugli espropri, che pone un problema di prudenza nelle valutazioni in un settore a parte, ma temiamo soprattutto per i rischi e i giochini delle perizie suppletive, su cui bisogna vigilare con attenzione e senza accondiscendenza. Ora, mentre si costruisce un'opera che al di là di quello che può costare per costruire...l'importanza di quest'opera che ha assunto dimensioni di costo ciclopiche, perché si parla di cifre non indifferenti...bisogna anche pensare a modelli gestionali e alla necessaria promozione per evitare un flop che proprio non ci vorrebbe in questo periodo, cioè nel senso della gestione capire anche quanto potrà costare questa costruzione. Grazie.

Président - La parole au Conseiller Cognetta.

Cognetta (M5S) - Grazie, grazie anche per la risposta da parte dell'Assessore.

Gli unici rilievi che faccio rispetto alla risposta sono innanzitutto che, se ho capito bene, c'è un passaggio tecnico per ricevere questi soldi da parte di chi è stato espropriato, speriamo che sia un passaggio veloce, insomma, in tempi ragionevoli.

Infine volevo avere un chiarimento, se poi magari sarà possibile in altra sede...rispetto a quanto verrà speso con i soldi di riserva e quanto invece con altri... Grazie.

Président - Point 21 à l'ordre du jour.