Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 26 del 24 luglio 2013 - Resoconto

OGGETTO N. 26/XIV - Interrogazione: "Motivi della mancata consegna alla Regione, entro il nuovo termine stabilito dal contratto di proroga, del parcheggio pluripiano interrato a servizio della struttura ospedaliera".

Presidente - Ha chiesto la parola per la risposta da parte del Governo, l'Assessore Baccega, ne ha la facoltà.

Baccega (SA) - Sì, grazie Presidente.

Ritorniamo a parlare del parcheggio pluripiano dell'Ospedale Parini, in realtà questo Consiglio è stato più volte coinvolto anche nella scorsa legislatura su quest'argomento, ricordo di averlo letto il 27 marzo 2013...e, a tale proposito, l'allora Assessore aveva risposto che l'apertura del parcheggio sarebbe avvenuta a metà maggio 2013. Nello stesso mese di maggio però alla società COUP, incaricata del monitoraggio dell'opera, ha comunicato che alcune lavorazioni non erano state completate ed erano riconducibili in gran parte alle finiture, alle opere esterne e alla pensilina, per questo motivo la data di apertura a metà maggio non poteva essere rispettata...e il tutto è documentato dalla società di monitoraggio.

Per quanto concerne l'unica, non ulteriore, l'unica proroga accordata alla società venditrice, scaduta appunto l'8 gennaio, le motivazioni erano già state illustrate nel corso delle passate sedute del Consiglio regionale e cioè che, nel corso delle attività propedeutiche alla costruzione e nel corso proprio della costruzione l'impresa ha dovuto modificare la progettazione e talvolta le tecniche di realizzazione del manufatto in ragione di sopravvenute esigenze legate al mancato rilascio di autorizzazioni da parte di condomini, e condomini vicini, e di ritrovamenti archeologici che hanno richiesto il monitoraggio da parte della Sovrintendenza ai beni culturali. A questo si è aggiunta la parziale riduzione dell'orario di lavoro rispetto al regolamento comunale, nonché la realizzazione del cunicolo di sottoattraversamento di via Roma, che si è rivelato più complicato del previsto a causa della necessità del bypass dell'acquedotto comunale, cosa che ho vissuto in Comune. Tutto questo ha inevitabilmente comportato lo slittamento dei tempi di consegna.

Nella seconda domanda dell'interrogazione si chiede: "quali azioni di monitoraggio hanno intrapreso la COUP o la Regione per verificare la fondatezza tecnica...", beh, devo dire che l'attività di monitoraggio all'inizio dell'operazione sino ad oggi è stata caratterizzata da sopralluoghi regolari o sopralluoghi fatti ad hoc in caso di necessità. Dall'analisi della documentazione tecnico-amministrativa da parte del gruppo di monitoraggio composto dalla COUP, di cui fanno parte un verificatore degli impianti e un verificatore delle strutture, e i rappresentanti dell'impresa venditrice...i sopralluoghi e le riunioni di verifica del gruppo sono tutti verbalizzati e recano le necessarie indicazioni circa l'evolversi delle lavorazioni e degli adempimenti burocratici connessi. L'attività di monitoraggio quindi è stata svolta secondo le prescrizioni contenute negli articoli 3.4 e seguenti del contratto preliminare.

Domanda n. 3: "quali azioni ha avviato la COUP per tutelare sé medesima e la Regione...", beh, domanda piuttosto articolata, va sottolineato che la ritardata consegna non ha effettivamente permesso la fruizione del bene nei tempi originariamente previsti, però a tal proposito è stata applicata la penale prevista dal contratto preliminare e ovviamente da...

"Qual è, alla data attuale, l'ammontare delle penali che sono state versate...", il quesito n. 4, l'ammontare della penale, come ben si sa, non viene versato dall'impresa, bensì viene calcolato sul prezzo totale e successivamente decurtato dall'importo ancora da corrispondere all'impresa, e così è stato. Nel caso specifico, la decurtazione è avvenuta nella giornata del 23 luglio, ieri all'atto della firma, al momento del pagamento del saldo, che è stato concomitante con la consegna dell'opera all'Amministrazione regionale. L'ammontare della penale è stato di euro 235.200, che è lo 0,2 percento sul valore, come previsto dal contratto.

Concedetemi una considerazione di carattere personale, beh, adesso ovviamente il percorso sarà di consegna all'Amministrazione comunale del manufatto, Amministrazione comunale che trasferirà all'APS la gestione, perché l'APS è la struttura ad hoc che gestisce la sosta per il Comune di Aosta, l'indicazione che ci viene data è che probabilmente entro la prima decade di agosto il parcheggio potrebbe essere aperto. Una considerazione di carattere personale è proprio questa: che consegniamo alla collettività valdostana e alla città un'opera pubblica di assoluto rilievo, 509 posti auto, con ingresso a destra, con l'adozione di tutte le più sofisticate misure di sicurezza, una costruzione antisismica, un impianto antincendio a pioggia, un rifugio antincendio con aerazione naturale, direi un'opera assolutamente di grande rilievo, con una control room e una capillare videosorveglianza per la tutela di tutti.

Credo - e con questo ho concluso - di aver risposto a tutti i quesiti che poneva l'interrogazione. Grazie.

Presidente - Grazie. Ha chiesto la parola per la replica il collega Chatrian, ne ha la facoltà.

Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente. Ringrazio l'Assessore Baccega per le risposte molto puntuali e dettagliate.

Il Regolamento del Consiglio purtroppo ci porta a presentare le iniziative con 12 giorni di anticipo e il cerchio di questo dossier è stato chiuso dal Governo regionale il 23 luglio, ieri. Questa mattina quindi ci siamo letti di buon mattino la prima pagina de La Stampa, ma le assicuro, Assessore Baccega, che nella passata legislatura non abbiamo solo chiesto i tempi su questo dossier, ma abbiamo puntato sul merito, sulla sostanza di quest'opera - come lei ha definito - di grande rilievo, che in questi giorni consegnerete alla città di Aosta e poi la città di Aosta ovviamente conferirà all'APS la sua gestione. Si chiude questo dossier molto criticato dal gruppo ALPE nel merito.

Le assicuro che tanti sono stati gli annunci nella passata legislatura per quanto riguarda i tempi di consegna, non si fanno gare perché si perde tempo, non si fanno procedure perché si perde tempo e perché...ecco perché il quesito n. 3, a cui lei mi ha risposto in parte, dicendo: "sì, la popolazione valdostana non ha potuto fruire dall'8 ottobre di questa grande opera, di questo grande bene, ma gli abbiamo decurtato le penali, queste penali ammontano a 235 mila euro". Le dico che a noi non interessava tanto sapere l'ammontare delle penali, dato che l'operazione è costata ai Valdostani più di 20 milioni di euro, 16 e 9 più 10 percento, più quasi 2 milioni di sottopasso, quindi andiamo tranquillamente oltre i 20 milioni di euro. Le assicuro quindi che il nostro obiettivo non era tanto sapere quanto avete ritenuto sulla penale...ma il ritardo, perché il leitmotiv di questo dossier è stato che l'8 ottobre i Valdostani avrebbero potuto usufruire di questa grande opera. Tanti, come le dicevo, sono stati gli annunci in quest'aula: l'allora Assessore Lanièce Albert durante l'estate, ad agosto 2012, disse: "siamo soddisfatti perché siamo persino in anticipo sul cronoprogramma", due mesi prima della consegna, talmente trionfalistici che si sapeva già che probabilmente avreste aperto quest'opera a fine settembre; il Presidente Rollandin ad una nostra richiesta, prima di parlare del sottopasso, in quest'aula il 25 janvier 2012 rispose: "je confirme le respect du calendrier des travaux". Ebbene, così non è stato, quindi da una parte ci dispiace, ma, oltre al dispiacere, noi siamo convinti che questo dossier sia nato molto molto male e in più finito molto in ritardo, dato che tutta l'architettura, tutto l'impianto era costruito sul discorso del tempismo.

Termino dicendo che noi, gruppo ALPE, staremo molto vigili e cercheremo con tutte le nostre forze che operazioni scellerate così la Regione autonoma Valle d'Aosta non ne faccia più, che se decide di fare delle operazioni, siano alla luce del sole, con poche trattative dirette e private, con procedure chiare, trasparenti, perché riteniamo che 20 milioni di euro pubblici siano risorse di tutti i Valdostani, sono tanti, uno sopra l'altro per venti volte, sono tantissimi e riteniamo non più possibile questo percorso, Assessore Baccega, glielo diciamo proprio con una certa tranquillità, con una certa sicurezza, sì, noi saremo molto vigili, affinché in questa legislatura non si facciano più atti così scellerati, così diretti, con delle procedure opache, grigie e non permetteremo più che si paghino posti auto pubblici vicino ai 40 mila cadauno per 509 volte. La ringrazio.

Presidente - Grazie. Punto 11 all'ordine del giorno.