Oggetto del Consiglio n. 2932 del 8 aprile 2013 - Resoconto
OGGETTO N. 2932/XIII - Disegno di legge: "Disposizioni per la semplificazione di procedure in materia sanitaria".
Président - Pour l'illustration, la parole au collègue Crétaz.
Crétaz (UV) - Merci Madame la Présidente.
Il presente disegno di legge contiene disposizioni volte a semplificare le procedure relative a certificazioni, idoneità sanitarie, pareri e nullaosta non più attuali e privi di documentata efficacia, riducendo in modo significativo gli obblighi a carico dei cittadini e degli operatori sanitari e riducendo i costi sostenuti dalle stesse amministrazioni coinvolte. È fatta comunque salva la possibilità di rilasciare tali certificazioni e documenti ai soggetti tenuti alla loro presentazione in altre regioni, o nel caso in cui vengano richiesti da uffici, enti o istituzioni aventi sede al di fuori del territorio regionale. Altre Regioni, come la Lombardia, la Toscana, l'Emilia Romagna, il Piemonte ed il Veneto, sono già intervenute in tal senso e, nonostante il Governo abbia sollevato di fronte alla Corte costituzionale un dubbio di costituzionalità, la stessa Corte, con sentenza n. 162 del 2004, ha dichiarato infondata tale questione.
In particolare, il presente disegno di legge prevede l'abolizione di talune certificazioni, in quanto prive di alcuna valenza sanitaria, fra le quali le più conosciute e ricorrenti sono il certificato di sana e robusta costituzione fisica, il libretto di idoneità sanitaria per acconciatori, barbieri e affini, estetiste e per le attività di lavanderia, il libretto di idoneità sanitaria per il personale alimentarista, la tessera sanitaria per le persone addette ai lavori domestici...
Presidente - Colleghi, un po' di silenzio!
Crétaz (UV) - ...oltre che altri obblighi in materia scolastica e in materia di polizia mortuaria. Particolare importanza riveste anche l'abolizione del certificato di sana e robusta costituzione per le attività ludico-ricreative. A tal proposito, occorre distinguere tra l'attività sportiva, che necessita di un accertamento preventivo di idoneità sanitaria, dalla semplice attività motoria con finalità ludico-ricreative, non considerata di per sé impegnativa e rischiosa da un punto di vista sanitario. Vi sono poi alcune certificazioni che sono state abolite in quanto sostituite da disposizioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (visite del medico competente), come ad esempio: il certificato sanitario di idoneità fisica per l'assunzione nel pubblico impiego, il certificato medico comprovante la sana costituzione fisica per i farmacisti e per i dipendenti delle farmacie, e il certificato di idoneità psico-fisica per la frequenza di istituti professionali, di corsi di formazione e di abilitazione professionale e per l'iscrizione negli elenchi professionali regionali. Occorre inoltre ricordare che il certificato sanitario per l'esonero delle lezioni di educazione fisica rilasciato dal Dipartimento di prevenzione viene abolito in quanto ritenuto un'inutile duplicazione del certificato rilasciato dal medico di famiglia o dal medico specialista.
Per quanto riguarda il certificato di idoneità sanitaria per il personale di assistenza operante presso le colonie e i centri estivi, l'articolo 2, lettera e), che, in sede di commissione consiliare, è stato oggetto di approfondimento, mi sono riservato, come concordato, di richiedere un chiarimento ulteriore al Direttore del Dipartimento della prevenzione dell'Azienda sanitaria locale, il quale, come da documentazione trasmessa all'attenzione dei membri della V Commissione, conferma motivatamente l'abolizione di tale certificato.
Infine, vengono aboliti alcuni adempimenti in materia di polizia veterinaria in quanto attualmente sussiste un rigoroso complesso di misure di identificazione degli animali, che ha permesso di realizzare un efficace ed efficiente sistema di anagrafe per la rintracciabilità degli animali nelle loro movimentazioni e costantemente vengono adottate misure di biosicurezza e di buone prassi operative ed igienico-sanitarie in grado di contenere da sole la diffusione di talune malattie infettive. In particolare sono state abolite la visita veterinaria prima del trasferimento dei suini nei macelli e negli allevamenti della regione, la domanda per il trasferimento del bestiame nei pascoli estivi per motivi d'alpeggio, la visita veterinaria per il rilascio di certificazione, l'obbligo di vigilanza annuale in allevamenti bovini e ovi-caprini per encefalopatia spongiforme trasmissibile in assenza di sospetto, l'obbligo di vigilanza nelle manifestazioni zootecniche in assenza di restrizioni per malattie infettive, l'obbligo di visita veterinaria domiciliare sui bovini e sugli ovini-caprini deceduti in assenza di denuncia di malattia infettiva e diffusiva dei medesimi, il nullaosta per la macellazione ad uso familiare, nelle macellazioni a favore del privato eseguite nei macelli riconosciuti e l'obbligo di denuncia di malattia infettiva e diffusiva degli animali. Da ultimo si stabiliscono le modalità di detenzione dei vitelli, che non rientrano nella definizione di vitelli confinati per l'allevamento e l'ingrasso di cui all'articolo 1 della direttiva 2008/119 del Consiglio dell'Unione europea del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli, alla luce del fatto che nella realtà valdostana, generalmente costituita da allevamenti tradizionali a carattere medio-piccolo in cui viene praticato il pascolo per circa 6 mesi all'anno, il divieto di legare alla posta i vitelli, concepito per l'allevamento di vitelli a carattere intensivo, obbliga all'adeguamento le strutture esistenti e non sempre si concilia con le specifiche caratteriali della razza bovina valdostana, essendo stato dimostrato anche con dati scientifici ed oggettivi che il sistema di allevamento alla posta permette di garantire il benessere dei vitelli alla stessa tregua del sistema di allevamento in gruppo. Grazie.
Presidente - Grazie. È aperta la discussione generale. Ci sono delle richieste di intervento? La parola alla collega Morelli.
Morelli (ALPE) - Merci Madame la Présidente.
Il DL 225 riprende delle linee di semplificazione delle procedure avviate dal ministero nel 2004 relativamente all'idoneità sanitaria e...ma già introdotte precedentemente nel 2003 dalla Regione Lombardia e poi riprese da altre Regioni sulla base di valutazioni, come ci è stato ben spiegato, legate al mutamento e al miglioramento degli stili di vita generali, che rendono in qualche modo superflui determinati controlli sanitari, tenuto conto anche delle spese connesse. Si tratta dunque di abolire quanto è obsoleto ed inutile, privilegiando l'autoresponsabilizzazione dei soggetti e con l'effetto di andare ad eliminare 30-35.000 certificati, con un conseguente risparmio di oneri sia per la pubblica amministrazione che per i cittadini. In commissione, come è già stato ricordato dal collega Crétaz, l'esame dell'articolato ha portato ad alcune considerazioni riguardo in particolare l'articolo 2, comma 1, punto E, laddove si parla dell'abolizione del "certificato di idoneità sanitaria per il personale di assistenza operante presso le colonie o i centri estivi". Ora, memore di quanto è accaduto forse nel 2010, se non ricordo male, nella scuola materna di Sarre, dove alcuni...un operatore malato di tubercolosi aveva provocato dei problemi agli alunni, ci siamo posti il problema riguardo all'opportunità di eliminare un certificato di idoneità per il personale delle colonie, per gli addetti all'assistenza, laddove sappiamo bene che esiste una vicinanza e una commistione forse ancora più forte con i bambini che partecipano alle colonie. Come ha ricordato il relatore Crétaz, è stato richiesto un chiarimento al responsabile della struttura della prevenzione, al dottor Castelli, che ci ha fatto pervenire una nota nella quale peraltro si dice che, per il certificato di cui all'articolo 2, lettera e), non esiste una normativa "certa", tra virgolette, di riferimento e quindi si agisce un po' per analogia.
Sempre nella documentazione che ci è stata fatta pervenire, nel documento finale del gruppo di lavoro del Ministero della salute, che è stato riunito il 13 ottobre 2004 per la semplificazione delle procedure, riguardo al personale impegnato nella gestione dei soggiorni di vacanza, si dice invece qualcosa di diverso mi pare, se io lo interpreto correttamente: "il personale destinato alla preparazione e alla distribuzione dei pasti deve essere munito del libretto di idoneità sanitaria, e delle successive modifiche, il restante personale destinato ad operare nel soggiorno deve essere munito all'entrata in servizio della certificazione sanitaria di legge", quindi mantenendo una certificazione sanitaria di legge per il personale dei soggiorni di vacanza e quindi il dubbio rimane sull'opportunità o meno di abolire questo certificato di idoneità.
In conclusione quindi la nostra valutazione se è positiva per quanto riguarda quest'opera di semplificazione...rimane tuttavia questa perplessità riguardo a questo punto particolare che chiediamo che la Giunta, che la struttura competente voglia ancora approfondire, tanto più che la nostra perplessità è stata condivisa anche dal rappresentante del Comune di Aosta che organizza soggiorni e colonie per i bambini, ritenendo appunto che forse l'eliminazione di questo certificato non sia così opportuna.
Presidente - Grazie. Ci sono altre richieste di intervento? Nessuna? Colleghi. La parola al collega Gianni Rigo.
Rigo (Pd-Sin.VdA) - Grazie Presidente. Ringrazio anch'io il relatore, il collega Crétaz, non solo per la relazione esaustiva, ma per l'impegno profuso in questi giorni per dirimere una questione sollevata in commissione relativa all'abolizione di uno specifico certificato, questione che ha molto bene riassunto poc'anzi la collega Morelli.
Il dibattito sulla semplificazione amministrativa in Italia a partire dagli anni novanta ha preso avvio dal sistema delineato dalle riforme del Ministro della funzione pubblica Franco Bassanini e nello stesso tempo sulla mancata attuazione di quelle riforme. A partire da quegli anni con il termine "semplificazione amministrativa" si vuole indicare il processo di cambiamento delle procedure in vigore nella pubblica amministrazione in modo da renderla più efficace, trasparente e vicina ai cittadini e alle imprese. Molto tempo è trascorso da allora, ma la strada è ancora lunga, perché la semplificazione appunto è un problema strutturale nel nostro Paese e invece la semplificazione amministrativa in tutti i settori è un tema strategico intorno al quale ruota la competitività della pubblica amministrazione. È chiaro che sburocratizzare vuol dire anche smantellare burocrazie e procedure su cui si sono costruite carriere e anche posizioni di lobby, tuttavia l'Amministrazione deve essere responsabile verso il cittadino e saper quindi varare provvedimenti capaci di tagliare passaggi procedurali ed adempimenti inutili. Questa è la finalità del disegno di legge alla nostra attenzione, frutto, come è già stato ricordato, di un documento elaborato da un gruppo di lavoro istituito presso il Ministero della salute in data 13 ottobre 2004 con il compito di procedere ad una ricognizione della materia, di rivalutare l'efficacia delle certificazioni in termini di tutela della salute pubblica e di individuare una serie di pratiche di certificazione o di autorizzazione che allo stato attuale non hanno più alcuna valenza sanitaria. La relazione finale di quel lavoro, quel cospicuo lavoro, che il dottor Castelli ci ha messo a disposizione, ai commissari, è stata approvata il 19 ottobre 2006 con un provvedimento del Ministro della salute Livia Turco, che prevedeva numerose misure di semplificazione degli adempimenti amministrativi connessi alla tutela della salute ed altri interventi in materia sanitaria.
In questa breve premessa ho citato due Ministri di centro-sinistra perché riassumono bene la volontà del Partito democratico-Sinistra VdA di lavorare per ridurre gli oneri a cittadini ed imprese, elevare la qualità della pubblica amministrazione, favorire la competitività delle imprese, ma nello stesso tempo perseguire la lotta all'illecito e alla corruzione. Procedimenti amministrativi semplificati, misurazione dell'efficacia dei provvedimenti, costi e benefici, il tavolo permanente di confronto Regione-parti sociali, sono questi alcuni tasselli del decalogo presentato in queste settimane dal nostro partito, che comporranno il programma di governo per la prossima legislatura. In ritardo però rispetto ad altre realtà regionali, la Valle d'Aosta con questo disegno di legge intende razionalizzare e semplificare l'azione amministrativa, individuando i casi in cui la richiesta di certificazione sullo stato di idoneità risulta superata, obsoleta, non più attuale. Addio quindi ai certificati sanitari sinora obbligatori, istituiti da Regio decreto ed ormai inutili e, nello stesso tempo, viene così introdotto un processo di semplificazione delle certificazioni sanitarie. L'obiettivo è quello di agevolare i cittadini e di superare vincoli e obblighi formali dispendiosi...ricordiamolo: dispendiosi e ininfluenti per quanto riguarda la tutela della salute.
Secondo il dottor Castelli, Direttore del Dipartimento di prevenzione dell'Azienda USL della Valle d'Aosta, è possibile ipotizzare una notevolissima riduzione del numero di certificazioni, conseguendo così vantaggi anche economici per i cittadini e per le amministrazioni coinvolte. Particolarmente significativa è l'abolizione del certificato sanitario per l'esercizio di attività motorie con finalità educative o ludico-ricreative definite come quelle attività che possono essere praticate in forma non continuativa per il conseguimento di fini esclusivamente educativi, igienico-sanitari e ricreativi, articolo 2, comma 1, lettera d), e caratterizzati dall'assenza di aspetti competitivi. È il caso tipico, lo voglio ricordare, delle attività promosse da Comuni, associazioni, centri di incontro, cooperative sociali, enti di promozione sportiva, che hanno lo scopo di prevenire il rischio di malattie, isolamento, emarginazione, in particolare per le persone anziane, in considerazione del fatto che sono numerosissimi gli anziani e non che ogni anno si iscrivono a questi corsi di ginnastica dolce o di mantenimento e che sino ad oggi hanno dovuto presentare il certificato attestante la relativa idoneità rilasciato a pagamento dal medico di medicina generale. Chiedo agli organi di informazione di pubblicizzare questa importante novità.
All'Assessore alla sanità chiedo invece di dare disposizioni affinché l'applicazione di questo provvedimento, di questo disegno di legge, di questa legge sia omogeneo, diventi omogeneo su tutto il territorio, in particolare nella gestione di attività fatte in convenzione, di attività ludico-ricreative che richiedono espressamente la presentazione delle certificazioni sanitarie e che da domani non saranno più necessarie. Grazie, il nostro voto sarà favorevole.
Presidente - Grazie collega. Ci sono altre richieste di intervento? Se non ci sono altre richieste di intervento, possiamo chiudere la discussione generale. La parola al Presidente Rollandin.
Rollandin (UV) - Grazie. Ringrazio il relatore e gli intervenuti che hanno sottolineato gli aspetti positivi di questo provvedimento di semplificazione e di codificazione di una serie infinita, come avete visto l'elenco è molto lungo, di quelle che vengono giustamente e finalmente tolte come prescrizioni anacronistiche ed assolutamente superate.
Colgo in ultimo, credo, quello che è stato l'invito fatto dal collega Rigo per quanto riguarda l'assessorato di creare le premesse affinché l'informazione sull'omogeneità del trattamento per quanto riguarda il territorio lo sia realmente e quindi affinché tutti siano informati, abbiano questo tipo di atteggiamento nei confronti della parte ludica e nel contempo sottolineo con piacere questo aspetto, che era un balzello inutile, oltre che dispendioso, per le persone di una certa età, che giustamente vogliono avere dei momenti di ginnastica che sicuramente sono positivi per quello che è il mantenimento di un fisico in efficienza e che venivano "puniti", tra virgolette, con...
(interruzione di un consigliere, fuori microfono)
...esattamente con questa che è una certificazione certamente non idonea, quindi questo...sono alcuni degli aspetti che il relatore aveva già messo in evidenza, come vorrei mettere in evidenza, anche se pare secondario...ma molto spesso si fanno riferimenti al mondo agricolo, alle difficoltà che ci sono nella serie di norme non proprio attente a quello che è il nostro territorio, in particolare quello che il relatore ha messo in evidenza su una consuetudine che in Valle è piuttosto nota: dei vitelli che in allevamento sono legati e che ha portato sul territorio ad interpretare in modo letterale quella che è la norma impropriamente gestita a livello comunitario, che non ha niente di particolare, perché con l'abitudine di gestire l'allevamento libero o allo stato brado vietava il fatto di legare i vitelli, che dava tutta una serie di problematiche. L'interpretazione di queste ha portato a delle multe piuttosto salate nei confronti degli allevatori, anche piccoli allevatori, che chiaramente dovevano legare, se non per ragioni più che evidenti. Allora per dire come si passa dalle situazioni più generali che toccano tutti a quelle che francamente diventavano anche queste aberranti rispetto ad una prassi consolidata e gestita in modo corretto senza nessuna penalizzazione nei confronti del sistema di allevamento che con questo provvedimento viene regolato. Sul resto delle norme sanitarie con questa semplificazione c'è un progressivo ridimensionamento di quelle che sono le procedure e un risparmio notevole, lo dico soprattutto per gli interessati, per i cittadini, per tutti quelli che sino ad oggi hanno dovuto faticare a districarsi tra le norme che di volta in volta venivano adeguate sempre con l'aggravio per lo stesso cittadino e per dover pagare tutte le volte questi servizi ed aspettare anche del tempo prezioso. Con questo ringrazio quindi ancora il relatore e tutti i colleghi che sono intervenuti. Grazie.
Presidente - Grazie. Possiamo passare all'analisi dell'articolato. Articolo 1. La votazione è aperta. Tutti hanno votato? La votazione è chiusa.
Presenti: 30
Votanti: 30
Favorevoli: 30
L'articolo 1 è approvato.
Articolo 2 con l'emendamento n. 1 della V Commissione: stesso risultato. Articolo 3: stesso risultato. Articolo 4: stesso risultato. Articolo 5: stesso risultato. Articolo 6 emendato dalla V Commissione: stesso risultato. Articolo 7: stesso risultato.
Mettiamo ora in votazione la legge nel suo complesso. La votazione è aperta, votate colleghi. La votazione è chiusa.
Presenti: 31
Votanti: 31
Favorevoli: 31
La legge è approvata.
Point 17.5 à l'ordre du jour.