Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2929 del 8 aprile 2013 - Resoconto

OGGETTO N. 2929/XIII - Inizio della discussione del disegno di legge: "Promozione e coordinamento delle politiche a favore dei giovani. Abrogazione della legge regionale 21 marzo 1997, n. 8 (Promozione di iniziative sociali, formative e culturali a favore dei giovani).

Président - La parole au rapporteur le Conseiller Praduroux.

Praduroux (UV) - Grazie Presidente.

La legge ancora in vigore in materia di politiche regionali a favore dei giovani è la n. 8 del 21 marzo '97, "Promozione di iniziative sociali formative e culturali a favore dei giovani". Con tale legge la Regione aveva a suo tempo inteso promuovere e sostenere iniziative per favorire l'informazione, l'aggregazione, l'associazione, la cooperazione tra i giovani, per prevenire il disagio e la devianza giovanile e per valorizzare e dare impulso a ogni forma di manifestazione di contenuto culturale e del tempo libero. Va detto però che negli ultimi vent'anni ci sono stati consistenti cambiamenti nell'esperienza dell'essere giovani, con l'emergere anche di nuove problematiche sociali e individuali sul piano dell'occupazione, della formazione, dell'organizzazione sociale e del tempo libero, della salute, delle prospettive di vita, che hanno avuto ripercussioni a livello di assetti istituzionali e di modelli e prassi delle politiche a favore dei giovani. Queste ripercussioni hanno mutato notevolmente il quadro delle politiche a favore dei giovani, sia a livello nazionale, sia a livello europeo. A ciò va aggiunto che i contenuti della legge regionale n. 8/1997 non risultano più essere coerenti neppure con il quadro delle politiche regionali a favore dei giovani che si è sviluppato negli ultimi anni, a partire dall'adozione delle linee guida in materia di politiche giovanili nel 2007.

Da queste considerazioni appare chiara la necessità di rendere attuale la normativa regionale in materia di politiche giovanili. Il disegno di legge n. 223 intende infatti abrogare la legge regionale 8 del '97 e si pone l'obiettivo di aggiornare e rendere maggiormente coerente il quadro giuridico regionale ampliando, semplificando e coordinando gli interventi a favore dei giovani. Per la revisione del testo di legge va ricordato il grosso lavoro preparatorio con una serie di consultazioni territoriali con le realtà associative, le rappresentanze giovanili e scolastiche, gli operatori sociosanitari, gli uffici e i dipartimenti regionali competenti per materia e, in allegato, la tabella con il calendario di tutti gli incontri effettuati.

Dalla lettura del disegno di legge si evince che l'attenzione del legislatore regionale è stata quella di prevedere interventi in linea con i principi di non discriminazione, riconoscimento delle diversità, inclusione e solidarietà sociale, riconoscendo al mondo giovanile il suo essere portatore di un'esigenza pluralista di espressione che dà spazio alla creatività, alla comunicazione, alla sperimentazione, visti come momenti di crescita, di sviluppo delle personalità dei giovani. A loro viene riconosciuto un ruolo fondamentale per il futuro delle comunità locali e regionali nel loro insieme.

Il disegno di legge n. 223 disciplina gli interventi economici di sostegno e di promozione rivolti agli adolescenti e ai giovani, dando all'Amministrazione regionale il compito di provvedere alla gestione degli stessi per garantire un'attuazione coordinata e omogenea delle politiche regionali giovanili. A tal fine fa esplicito riferimento alla realizzazione d'interventi volti a garantire l'integrazione e il coordinamento delle politiche e delle iniziative promosse dagli Enti locali, dalle associazioni del terzo settore e dalle realtà aggregative informali che operano nel territorio regionale.

I destinatari degli interventi previsti dal disegno di legge sono gli adolescenti e i giovani di età compresa tra i 14 e i 29 anni, residenti o domiciliati nel territorio regionale. Per il perseguimento delle finalità indicate nel disegno di legge, la Regione promuove e sviluppa interventi in materia di formazione, orientamento scolastico e lavorativo, sport e tempo libero; agisce inoltre nel campo dell'informazione e della comunicazione, del volontariato, del servizio civile volontario, della mobilità e degli scambi socioculturali internazionali, dell'inserimento lavorativo, dell'accesso all'abitazione, della cultura, della prevenzione e della partecipazione sociale. Il disegno di legge pone infine attenzione anche al sostegno delle giovani coppie, 18-29 anni, al fine di facilitarne il percorso di autonomia.

Per poter intervenire in maniera efficace ed efficiente sulle politiche giovanili regionali il disegno di legge si dota di un organismo operativo, il Gruppo regionale di coordinamento delle politiche giovanili, avente in particolare il compito di predisporre, di concerto con il Forum regionale dei giovani, il Piano regionale giovani, monitorandone l'andamento e valutandone gli esiti, di organismi di rappresentanza giovanile, i Consigli territoriali dei giovani, il Conseil régional des jeunes, e il Forum regionale dei giovani, aventi quale obiettivo prioritario la partecipazione responsabile e responsabilizzante dei giovani. I primi due organismi radicati sul territorio regionale costituiscono il luogo di ascolto attento, preciso e puntuale dei giovani presente nei vari territori, di discussione sulle tematiche giovanili e sulle iniziative di partecipazione attiva dei giovani, abituandoli inoltre a un confronto democratico, al dialogo, alla costruzione di iniziative per i loro coetanei, per giungere infine a un livello più centrale, il Forum regionale dei giovani, in cui far convergere quanto raccolto dai territori e definire ambiti e azioni specifici e principi d'intervento. È prevista inoltre la presenza dei seguenti strumenti operativi: il Piano regionale giovani, elaborato dal Gruppo regionale di coordinamento delle politiche giovanili e dal Forum regionale giovani quale strumento di progettazione, programmazione e realizzazione delle politiche giovanili regionali, che viene approvato ogni tre anni dal Consiglio regionale, previo parere del Consiglio permanente degli Enti locali, e con cui si stabiliscono gli obiettivi da perseguire nel triennio in materia di politiche giovanili regionali; l'elenco delle associazioni giovanili che operano sul territorio regionale, istituito allo scopo di sostenere le iniziative delle associazioni stesse, raccordare e coordinare le diverse realtà presenti e attive; il finanziamento di progetti e iniziative per il raggiungimento delle finalità di promozione in ambito giovanile contenuto nello stesso disegno di legge.

La Giunta stabilisce quindi i requisiti di ammissibilità dei progetti che possono essere presentati direttamente dai giovani, a titolo individuale o collettivo, dagli Enti pubblici e privati, dalle associazioni o dalle fondazioni. Nel disegno di legge si pone infine attenzione a realtà già presenti e attive sul territorio regionale, favorendo la creazione e il sostegno di spazi aggregativi e di libero incontro, quali, a titolo esemplificativo, la Cittadella dei giovani di Aosta, e valorizzando gli organismi e le associazioni giovanili operanti sul territorio regionale, quali ad esempio la Consulta regionale degli studenti. Segnalo infine che il CPEL ha inviato parere positivo al testo di questo disegno di legge formulando un paio di osservazioni agli articoli 7 e 8 sugli organismi di rappresentanza e sull'elenco regionale delle associazioni. Rispetto a queste osservazioni, pur condividendole, si è giunti all'individuazione di tre organismi di rappresentanza, proprio in seguito al confronto con i giovani. L'esperienza finora fatta indica la necessità di avere degli spazi formali di rappresentanza nei quali, tuttavia, vanno affiancate forme snelle e flessibili per il funzionamento degli organismi stessi. A tale proposito, in seguito all'entrata in vigore della legge, bisognerà prevedere un costante sostegno al funzionamento degli organismi stessi. Per quanto riguarda invece l'elenco delle associazioni si ritiene che le osservazioni del CPEL coincidano con quelle già svolte dalle strutture regionali competenti in materia. Si è previsto tuttavia un elenco specifico anziché inserire le associazioni giovanili nel Registro regionale delle organizzazioni di volontariato, in quanto i criteri previsti da questo registro sarebbero troppo vincolanti per le realtà associative giovanili. Grazie.

Presidente - Grazie collega Praduroux. Possiamo aprire la discussione generale. Ci sono richieste d'intervento? La parola alla collega Morelli.

Morelli (ALPE) - Merci Madame la Présidente.

Da parte del nostro gruppo l'attenzione ai temi sociali è sempre stata massima, così come il nostro atteggiamento di collaborazione e di attenzione nella Commissione competente. Ora ricordiamo che il piano sociosanitario prevedeva una nuova legge sulle politiche a favore dei giovani e, in effetti, anche il documento che è stato presentato dal Presidente Rollandin, in concomitanza con la discussione del bilancio scorso, nel cronoprogramma per gli ultimi sei mesi di legislatura prevedeva il licenziamento di una legge sui giovani. Di questa legge sui giovani sono anni che si sente parlare, sono anni che si ribadisce quanto ha detto il collega Praduroux, che è necessaria una modifica, perché è una legge che deve andare a sostituire la legge n. 8 del '97, una legge sostanzialmente inapplicata, che vede l'inattività degli organismi di rappresentanza previsti dai giovani, e quindi una legge inefficace, ed è necessario, quindi, trovare una nuova formulazione in virtù, giustamente, come veniva ricordato, dei profondi cambiamenti avvenuti nella società in questi anni. Ma una legge che abbia come protagonisti i giovani evidentemente non può prescindere da un'approfondita analisi e da una concertazione con quelli che sono i destinatari di questa legge, ovvero i giovani stessi. Se l'obiettivo è quello di concepire uno strumento legislativo veramente utile e che dia risposte e, invece, l'obiettivo non è quello semplicemente di fare un'operazione di vetrina per poter dire, in "zona Cesarini", alla fine della legislatura e alla vigilia delle elezioni "abbiamo fatto la nuova legge sui giovani"...ecco, crediamo che il percorso avrebbe dovuto essere un altro, avrebbe dovuto essere un percorso di maggiore condivisione, un percorso con i tempi adeguati, d'autant plus che sappiamo bene che la bozza di questa legge circola ed è stata redatta ormai da anni, perché, contrariamente a quanto testimoniato dall'elenco degli incontri citati proprio dal relatore Praduroux, dalle audizioni delle componenti giovanili interpellate non è risultato nessun coinvolgimento preventivo...credo che i verbali scritti stiano a testimoniarlo.

La Consulta regionale degli studenti, l'unico vero organismo di rappresentanza che attualmente esiste ed opera, ha ricevuto il testo una settimana prima, e ci ha detto aver avuto difficoltà a riunire l'organismo, naturalmente in tempi brevi, hanno avuto problemi di numero minimo di presenti...ma noi eravamo pressati dai tempi di esame della legge, e quindi il a fallu faire avec...e la rappresentante degli studenti ha apertamente dichiarato che il tempo è stato poco e l'analisi non è stata approfondita. Non solo, anche il rappresentante di una delle quattro associazioni contattate, l'unico ad essere intervenuto...le quattro associazioni giovanili che operano sul nostro territorio, contattate...il quale ha dichiarato di parlare solo a nome della sua associazione, e non in rappresentanza anche delle altre, ha detto di aver ricevuto il testo una settimana prima, di non aver mai avuto incontri prima, di essersi informato come meglio è riuscito e sulla buona volontà dei giovani, che sono intervenuti, non abbiamo dubbi, ma di non aver avuto incontri con l'Assessorato. Il rappresentante degli studenti promotori del progetto che voleva dare vita al Conseil régional des jeunes, un'iniziativa alla quale anch'io ho dato il mio modesto contributo con simulazioni del Consiglio regionale, proprio con in giovani, e gruppo che era fortemente motivato a proporre l'indizione, l'istituzione di un organismo di rappresentanza dei giovani...il rappresentante di questi giovani non lo abbiamo potuto audire, perché non ha partecipato all'audizione della Commissione, ma anche perché è uno studente, e si presume che gli studenti, alla mattina, vadano a scuola...ma, anche lì, non c'era il tempo per fare un'altra convocazione, perché bisognava assolutamente chiudere e concludere!

Personalmente mi rincresce, proprio perché questa partecipazione di questo gruppo di studenti così motivati, così entusiasti, avrebbe meritato una maggior valorizzazione, una maggior attenzione e un maggior coinvolgimento, con i tempi adeguati. Dunque, dal nostro punto di vista, non possiamo che stigmatizzare con severità, ancora una volta, il metodo con cui si è proceduto. Non siamo soliti sottrarci alle nostre responsabilità, capiamo quando c'è l'urgenza di affrontare un atto importante, tant'è che la nostra Commissione in quest'ultimo periodo non ha affrontato soltanto questo disegno di legge, ma anche altri, che andremo a discutere fra breve, e il nostro atteggiamento è sempre stato quello di apertura, ma naturalmente nei limiti dei tempi disponibili e della necessità di approfondimento delle questioni. Un disegno di legge che giace nei cassetti per anni e poi improvvisamente viene buttato sul tavolo della Commissione senza i tempi per operare i necessari approfondimenti, non solo da parte dei Commissari, ma, ripeto, palesemente anche da parte dei destinatari della legge stessa, cioè i giovani. Ci sembra evidente e ci rincresce di questo, che l'obiettivo non sia veramente licenziare una legge utile, completa, che dia risposte aderenti alla realtà, ma forse molto più semplicemente affermare che si è fatta la legge sui giovani, niente a che vedere confrontandola con testi, leggi sui giovani approvate da altre Regioni e Province autonome a cui, spesso, noi ci rifacciamo!

Nel merito non ci sentiamo nemmeno di entrare nel merito di una legge farraginosa, di una legge che crea organismi ridondanti, che difficilmente potranno funzionare; andiamo a sostituire una legge vecchia che prevedeva due organismi che non funzionano, con tre organismi i cui ruoli non sono ben definiti, i cui ruoli in qualche modo un po' si sovrappongono, cosa che tra l'altro è stata anche evidenziata da uno dei rappresentanti degli Enti locali intervenuto in Commissione, e quindi una legge che non definisce i ruoli di questi organismi, ma che rinvia tutto a delle delibere di Giunta, quando invece sarebbe stato proprio il caso di approfondire, di fare un quadro che potesse essere applicabile sin da subito, ma naturalmente condiviso, e condiviso con i giovani.

Quindi, di fronte a questa scarsità d'impegno, di un impegno serio, di un impegno che tenda veramente a dare delle risposte puntuali, il nostro gruppo si dissocia totalmente ed è con rincrescimento che lo facciamo, perché riteniamo che una buona legge sui giovani sia necessaria.

Président - Merci. Il y a des requêtes d'intervention? La parole au collègue Donzel.

Donzel (Pd-Sin.VdA) - Poche considerazioni personali che mi vedono coinvolto direttamente rispetto ad un aspetto di questo disegno di legge che, come diceva poc'anzi la collega, fa un résumé complessivo di così tante materie che difficilmente si può arrivare a una sintesi compiuta oggi. Io mi riferirò semplicemente ad un piccolo aspetto, sebbene estremamente importante, che ho avuto modo di seguire; invece, nel merito del disegno di legge nel suo complesso, interverrà successivamente il collega Rigo.

Ho avuto modo - e mi dispiace che non sia stato citato in quest'aula - di collaborare con il Presidente Albert Cerise, all'interno dell'Assemblée Parlementaire de la Francophonie, di collaborare sul tema del Conseil régional des jeunes. All'inizio fu una cosa che mi capitò tra le mani da nuovo Consigliere, appena arrivato; mi trovai un dossier, nella mia specifica Commissione, in cui venivano fatti corsi particolari per i Parlamentari delle Assemblee nazionali, per i giovani Parlamentari e, devo dire, c'era un grosso riscontro intorno a questo tema e, in qualche modo, anche dei giovani valdostani sono sempre stati coinvolti in queste esperienze, ma anziché provenire da un'assemblea eletta, cioè da un Conseil régional des jeunes o da une Assemblée nationale des jeunes, questi giovani venivano scelti naturalmente con dei criteri molto validi, perché sono sempre stati dei giovani splendidi, delle persone veramente squisite, ma chiaramente anche loro si sentivano un po' in imbarazzo non rappresentando ufficialmente un Conseil régional des jeunes de la Vallée d'Aoste in Assemblee internazionali, in Assemblee internazionali.

Quindi, lavorando proprio con il Presidente Cerise, gli chiesi la possibilità di seguire questo dossier, e naturalmente con lui avrei in qualche modo condiviso i passi avanti; nel seguire questa cosa, si scopre che in Valle d'Aosta già c'era un lavoro molto avviato, non è un segreto per nessuno, non faccio la pubblicità a nessuno, ma il Liceo classico in alcune sue classi aveva già avviato un progetto di studio, di approfondimento rispetto a questa tematica, addirittura alcune classi del Liceo avevano partecipato all'incontro dei Conseil régional des jeunes organizzati a livello nazionale francese, quindi con una presenza qualificata anche della nostra Regione, e questi ragazzi erano tornati pieni di entusiasmo da questa esperienza e dicevano: "ma possibile, noi, Regione autonoma, non abbiamo un Conseil régional des jeunes"! E si sono buttati a capofitto in un progetto per portare un contributo fattivo a questa idea. Ed è qui che, insomma, interessandomi di questo tema, ho scopetto che molto i giovani avevano già fatto su questo percorso, molto gli insegnanti avevano fatto su questo indirizzo e, con l'autorizzazione del Presidente del Consiglio regionale Cerise, in qualche modo ho avuto modo di poter interloquire con loro e capire che si stava camminando sulla strada giusta.

E qui, a un certo punto, s'interrompe il mio cammino perché, giustamente, non sono un componente della V Commissione; questo dossier viene catapultato in V Commissione e passa dalla Presidenza del Consiglio all'Assessorato alla sanità e servizi sociali. A questo punto...molte grazie, mi metto giustamente da parte, non è che devo essere protagonista di tante questioni, ma mi accorgo che questo dossier che doveva procedere speditamente si arena, viene bloccato, scompare, si inabissa, si insabbia, sparisce sotterraneamente! Intanto le classi che avevano lavorato su questo dossier dicono: "ma cosa sta facendo la politica valdostana"? I ragazzi vanno addirittura all'università e ancora la politica non dà loro la risposta necessaria; dopodiché, a un certo punto, il mio collega Rigo dice: "guarda che sta per arrivare in aula questa cosa"...con una certa mia sorpresa scopro che addirittura adesso non c'è soltanto più il Conseil régional des jeunes, ma c'è il Consiglio territoriale, c'è il Forum, adesso passiamo dal nulla al tutto, dal nulla al tutto! E, con grosso rammarico, scopro che appunto i giovani sono stati coinvolti così e così...anzi, dalle parole della collega Morelli, ho delle grosse perplessità sul percorso che è stato messo in campo! Allora se si voleva arrivare a fine legislatura e dire: abbiamo fatto il compitino, siete tutti felici, questa non è, dal mio punto di vista, la strada...

Presidente - Colleghi...

Donzel (Pd-Sin.VdA) - ...la strada corretta, non è questo il percorso che almeno su questo tema bisognava seguire. Una democrazia che nasce dal basso deve assolutamente coinvolgere in prima istanza chi di questi...diciamo organismi, deve poi essere parte attiva, per non poi scoprire che...ah, ma abbiamo creato degli organismi, ma i giovani non è che sono poi così interessati a partecipare, eccetera...invece c'è una grossa voglia di partecipazione dei giovani, ma è chiaro che gli organismi non calano dall'alto all'ultimo secondo, all'ultima ora, perché è chiaro che i giovani si aspettavano sicuramente qualcosa di più.

Presidente - Grazie. Colleghi, se siete d'accordo, vi propongo di sospendere i lavori per questa mattinata. I lavori riprenderanno alle ore 15,30. Grazie.

La seduta termina alle ore 12,48.