Oggetto del Consiglio n. 2892 del 27 marzo 2013 - Resoconto
OGGETTO N. 2892/XIII - Interrogazione: "Recupero della struttura scolastica "Corrado Gex" in comune di Aosta".
Président - Merci.
Colleghi, per cortesia... La parola all'Assessore Marco Viérin.
Viérin M. (SA) - Grazie Presidente. Ringrazio gli interpellanti, perché ci permettono di fare il punto sulla situazione che avevamo già discusso anche in altre occasioni in questo Consiglio.
Al primo quesito si può rispondere in maniera molto diretta, ricordando che con deliberazione della Giunta regionale della passata legislatura del 3 febbraio 2007, in seguito alla sopravvenuta decisione di applicare in ambito scolastico la normativa sismica, è stato ridefinito l'incarico affidato alla società ICIS S.r.l. con sede in Torino, stabilendo che la stessa eseguisse la verifica sismica e la precisazione strutturale di adeguamento sismico delle strutture di cui trattasi. La suddetta verifica sismica effettuata dalla società ICIS S.r.l. ha evidenziato criticità generalizzate dello stabile in questione e gravi problematiche anche dal punto di vista statico, e pertanto l'edificio, prima dell'inizio dell'anno scolastico 2007-2008, è stato evacuato. Questa è un po' la storia. A seguito dell'esame e della verifica sismica, i progettisti, con nota pervenuta in data 17 marzo 2008, protocollo n. 6195, hanno formalizzato e formulato le due seguenti ipotesi d'intervento e hanno fornito una stima dei costi netti: ristrutturazione generale ed adeguamento normativo degli attuali corpi di fabbrica, costi 9.200.000; demolizione totale dell'insistente e nuova edificazione di pari volumetria, costi 1.000.000 per la demolizione, 15.500.000 per la nuova edificazione.
Presidente - Scusate, però, veramente, non si riesce a sentire niente!
Viérin M. (SA) - ... quindi per un totale di 16.500.000 €.
(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)
Presidente - È altra questione, però vi chiedo...davvero, non si riesce a seguire i lavori.
Viérin M. (SA) - Ripeto, per il collega Rigo soprattutto. Quindi, alla fine della passata legislatura, su questa richiesta di mettere a confronto i costi, i costi di ristrutturazione erano stati quantificati allora per 9.200.000, mentre la demolizione totale dell'esistente e la nuova edificazione di pari volumetria era stata quantificata in 1.000.000 per la demolizione, 15.500.000 per la nuova edificazione, quindi per un totale di 16.500.000. Pertanto, come risulta dal verbale redatto a seguito della riunione tenutasi presso la Presidenza della Giunta a marzo 2009, relativamente all'ISIP è stato stabilito di procedere con la ristrutturazione, proprio perché la proposta tecnica di demolizione e ricostruzione era molto più onerosa. Infatti, a seguito di tale scelta - quella di ristrutturare - si evidenzia come il costo attuale, a seguito dell'appalto è pari per i lavori affidati a 6.644.000.
Sul secondo punto, che chiede precisazione sul cronoprogramma, si comunica che in data 21 marzo 2013 è stato sottoscritto un verbale di ripresa del servizio di progettazione e che il termine per la presentazione del progetto esecutivo è stato fissato per il giorno 24 maggio 2013 (il collega Rigo sa che l'appalto è integrato e quindi si deve fare questa procedura), con un incremento di circa 15 giorni rispetto a quanto precedentemente comunicato (avevamo comunicato 45 giorni), dovuto ai maggiori tempi concessi per la presentazione della nuova progettazione. Successivamente si procederà alla validazione del progetto e alla sua approvazione, al fine di poter dare inizio ai lavori a metà del mese di giugno 2013 (questo ci è stato confermato anche dall'impresa pochi giorni fa), non appena le scuole chiuderanno per le vacanze estive e pertanto i laboratori non dovranno più essere utilizzati. E questo va anche, come si suol dire, "a fagiolo", proprio perché fin che c'è, diciamo, l'utilizzo dei laboratori, non si può insediare il cantiere. Come previsto dal capitolato speciale d'appalto, si ribadisce che l'impresa avrà a disposizione 790 giorni per concludere i lavori e nei successivi 6 mesi verranno ultimate le operazioni di collaudo. Gli uffici della Struttura Opere Edili stanno valutando con la Direzione lavori, l'impresa e soprattutto l'istituzione scolastica, le modalità e le condizioni per effettuare consegne parziali di parte dell'immobile già utilizzabili durante l'esecuzione dei lavori (parlo soprattutto dei laboratori e della palestra). Durante il corso dei lavori, quindi, seguendo un cronoprogramma molto preciso si cercherà di attivare subito queste due aree, proprio per averle a disposizione, prima ancora del collaudo definitivo di ristrutturazione della scuola.
Président - Oui. A demandé la parole le collègue Donzel.
Donzel (PD) - Scusi Presidente, le chiedo di procedere alla verifica del numero legale.
Presidente - Sì. Invito quindi il Consigliere Segretario ad effettuare l'appello. Chi chiede...sì, chi chiede rimane in aula, eh, chi chiede rimane in aula...scusi, non avevo visto che stava uscendo...certo.
Procedutosi all'appello nominale dei Consiglieri da parte del Consigliere Segretario Agostino, il Presidente, ai sensi dell'articolo 40 del Regolamento Interno, constatato che sono presenti ventitré dei trentacinque Consiglieri e che pertanto è presente la maggioranza dei componenti del Consiglio, dichiara valida la seduta.
Presidente - Il numero legale è stato accertato con la presenza di 23 Consiglieri. Possiamo continuare. La parola, quindi, per la replica, al collega Rigo.
Rigo (PD) - Grazie Presidente.
Ma evidentemente c'è qualcosa che riguarda la scuola ISIP che in qualche maniera ha influenzato anche i nostri lavori, i ritardi della scuola han fatto sì che ritardassimo anche la risposta dell'interrogazione...perché in questi cinque anni di legislatura la vicenda - ma si potrebbe parlare di "storia" visti gli anni ormai già trascorsi, della scuola ISIP di viale Federico Chabod - deve diventare monito, esempio di come non si amministra il patrimonio pubblico, in particolare quello scolastico.
Io non sono un tecnico, non ho competenze in merito ma, leggendo un po' di documentazione, mi sono fatto l'idea che quelle poche idee messe in campo nel 2008 per risolvere i problemi del fabbricato scolastico, via via, negli anni, sono diventate sempre più confuse, ingarbugliate; la sensazione è quella di un percorso...basta leggere le deliberazioni della Giunta...di un percorso che, con il passare degli anni, si è fatto sempre più incerto e che, a un certo punto, si sia addirittura smarrita la strada. Tutto è cominciato forse da una valutazione iniziale insufficiente e quindi la decisione di optare per il recupero della struttura mi sembra, anche alla luce dei successivi approfondimenti, al di là del costo o dei costi che ci ha ricordato l'Assessore prima, una scelta non opportuna: lo dico da "non tecnico", ovviamente, e a mio modo di vedere per due ragioni. La prima: l'iter progettuale infinito, la necessità di indagini conoscitive, di adeguamenti strutturali e normativi hanno paralizzato e reso inagibile, per anni, una scuola importante per tutta la regione. La seconda: domani avremo una scuola ristrutturata e rinforzata con un'ossatura metallica, ma ci troviamo una scuola "ingabbiata", ingabbiata anche nelle vecchie e ormai superate funzioni educative. Le scuole - lo sapete - sono degli edifici che invecchiano più rapidamente degli altri, non solo perché vissute molto di più di altre costruzioni pubbliche ma perché, il loro modo di essere e di vivere, deve rispondere ad esigenze educative che cambiano molto in fretta.
La scuola è una delle risorse più importanti delle società moderne perché dentro quelle mura si formano le classi dirigenti, le donne e gli uomini di domani; ecco perché, oltre alla sicurezza dell'edificio, c'è la necessità di organizzare al meglio la qualità della didattica, e non sempre la qualità della didattica fa rima con i costi, e questo lo si può ottenere anche da aule, laboratori, palestre, servizi, spazi comuni pensati e progettati guardando al futuro, non costretti ed ingabbiati come saranno domani.
Con il recupero della vecchia scuola avremo domani un contenitore nuovo di calcestruzzo e d'acciaio, ma un contenuto, in forza di costrizioni e limiti fisici, che non è pensato e studiato per cogliere le nuove istanze culturali di una società in forte divenire. Ecco perché personalmente non condivido la scelta del recupero della struttura. Scelta che, anche alla luce di indagini, collaudi, verifiche successive, si è rivelata a nostro avviso non opportuna. A questo punto, però, spero che la tempistica oggi presentata - e quindi il via ai lavori dopo la metà di giugno del 2013 - dall'Assessore Marco Viérin sia davvero rispettata. La città, gli insegnanti, le ragazze ed i ragazzi valdostani stanno aspettando da ormai troppo tempo la riapertura di questa scuola.
Io invito l'Assessore a dare ampia informazione del cronoprogramma oggi presentato alla Direzione della scuola, perché la scuola stessa sappia poi, col tempo, programmare i suoi interventi. Mi diceva l'Assessore che a metà dei lavori vedremo come riaprire le palestre, i laboratori...bene, certo, bene, ma informiamo anche la scuola, non solo i tecnici delle nostre intenzioni. A me risulta che non lo sappiano, cioè non le famiglie dei ragazzi, ma chi deve dirigere quella scuola...non lo sanno! È impossibile...o hanno detto una bugia a me, ma così mi hanno detto.
Président - Merci. Point 14 à l'ordre du jour.