Oggetto del Consiglio n. 2873 del 27 marzo 2013 - Resoconto
OGGETTO N. 2873/XIII - Interrogazione: "Modalità di organizzazione e realizzazione di un nuovo corso per croupier per il poker".
Président - La parole au Président Rollandin.
Rollandin (UV) - Sì, grazie.
Per quanto riguarda la prima domanda: "perché questo corso si tenga alla vigilia delle elezioni, quali i criteri di selezione e quale pubblicità del bando di partecipazione e quale società esterna sia stata incaricata e per quali ragioni e con quali costi", per quanto riguarda quindi questo problema, il corso in questione è il quarto realizzato a partire dal 2010 e fa parte di un programma costante di formazione e addestramento per la figura professionale del dealer dedicato al gioco del Poker Texas Hold'em. La pubblicità del bando a selezione è stata pubblicata su La Vallée del 9 ottobre 2009 e ha raccolto una grandissima attenzione e un numero di candidature decisamente superiore alle necessità, tanto che dopo la prima inserzione non sono stati fatti altri avvisi dato il costante e numeroso afflusso di candidature pervenute direttamente alla Casinò o alla società GI Group S.r.l., cioè la società che fin dal 2008 ha collaborato con la casa da gioco per l'organizzazione degli eventi di poker. Il primo corso è stato avviato il 25 gennaio 2010, dedicato a 34 allievi distribuiti su due classi; il secondo corso è stato avviato il 22 novembre 2010 per 20 allievi e, infine, il terzo corso è stato avviato il 14 novembre 2011 per 10 risorse. In tutto a partire dal 2008 sono state formate 82 persone e 39 di queste hanno continuato a essere disponibili per l'attività del Casinò di Saint-Vincent. Questo quarto corso di formazione è stato avviato il 18 marzo 2013, si tratta del nuovo corso per dealer esclusivamente dedicato al Poker Texas Hold'em, che coinvolgerà 35 allievi divisi in due classi e terminerà il 17 aprile.
Tali iniziative sono necessarie per soddisfare la richiesta di forza lavoro necessaria per lo svolgimento dei tornei settimanali di poker, anche per la sostituzione di personale impegnato nel corso dei croupier polivalenti. Inoltre, tale iniziativa è utile a predisporre un più ampio bacino di risorse utilizzabili in occasione dei grandi eventi ospitati, è un settore in grande crescita e la Casinò si aspetta di ospitare nel corso dell'anno a Saint-Vincent tornei a livello italiano e nel corso del prossimo anno, quando il resort sarà pienamente operativo, anche tornei a carattere internazionale.
Per quanto riguarda i criteri di selezione per l'accesso al corso, sono molto semplici: disponibilità alla frequenza, interesse per l'attività, abilità manuale e destrezza, disponibilità ad impiego anche a tempo parziale. Il corso si conclude con un esame che certifica il livello di competenze acquisite, un'ulteriore valutazione discende poi dalla pratica effettiva. Infine, questa attività di formazione non presenta oneri economici a carico della Casinò, anzi l'azienda beneficia di rimborsi per i servizi resi.
Secondo punto: "con quale rapporto questa società esterna interagisca con persone dell'Ufficio personale per la selezione e quali le possibilità di reale impiego in futuro ci siano per i giovani partecipanti", le relazioni tra la GI Group e l'Ufficio regionale della Casinò sono caratterizzate da una positiva collaborazione pur nella distinzione dei ruoli che vedono la società di somministrazione come responsabile dell'iniziativa e della gestione degli allievi. A GI Group vengono indirizzate le candidature ricevute in azienda, GI Group chiede spesso un supporto per ciò che concerne la disponibilità di docenti e attrezzature, remunerando naturalmente i servizi di volta in volta resi. La potenzialità di impiego per gli allievi, prevalentemente giovani, sono per loro natura occasionali, ma sono continue sia presso la Casinò, sia presso altre sedi dove vengono organizzati eventi autorizzati di poker, anche considerato che gli operatori nazionali ed internazionali del settore apprezzano particolarmente le competenze dei dealer formati in Valle d'Aosta.
"Se esista qualche piano nel cassetto di riduzione del personale": per quanto riguarda questo, non esistono piani riservati di riduzione del personale della casa da gioco. Grazie.
Presidente - Grazie. La parola al Consigliere Caveri.
Caveri (UVP) - È indubbio che una casa da gioco sia una fabbrica dei sogni, è delegato all'attività stessa, perché chi va lì spera nel colpo grosso; diverso è quando la fabbrica dei sogni rischia in parecchie decine di giovani di creare delle illusioni di un posto di lavoro definitivo. È per questo che abbiamo deciso di presentare questa interrogazione, naturalmente non a svantaggio dei giovani che stanno facendo questo corso, ma semmai per una valutazione complessiva rispetto anche alla risposta conclusiva che, come è costume del Presidente, laddove si va a toccare qualche dato più delicato, è una risposta senza fronzoli e quindi?come dire? a differenza di altre case da gioco, delle altre tre case da gioco italiane, che sono soggette a piani di ristrutturazione feroci, San Remo e Campione lo sono e ci sono state forti agitazioni sindacali, che invece da noi ormai si sono sopite in una specie di ipnosi di cui va dato merito al Presidente della Regione, in passato erano molto più agitate anche per questioni banali, oggi invece, lo ripeto, sono sotto sedazione direi?dicevo, a proposito di questa situazione, anche Venezia non brilla come risultati e si va verso un bando di privatizzazione cui stanno partecipando competitor un po' di tutto il mondo e naturalmente anche in questo caso c'è una logica di riduzione del personale.
Perché siamo preoccupati per la fabbrica dei sogni? Perché effettivamente noi oggi abbiamo, come il Presidente opportunamente ha ricordato, un bacino di una quarantina di persone che vengono mediamente chiamate a svolgere queste funzioni di dealer, questi croupier del poker, che è uno dei pochi giochi emergenti a fronte di un rosso pomodoro del bilancio del Casinò, questi ragazzi vengono chiamati - ragazzi e alcuni non sono neanche più tali - con una media di due giorni alla settimana; quindi si tratta di un lavoro precario, di un lavoro, come il Presidente ha opportunamente definito, occasionale.
Ora, questo gruppo storico che si è formato nel tempo in questo momento è soggetto ad un passaggio ulteriore: una buona parte di loro stanno diventando croupier polivalenti. I croupier polivalenti dovrebbero essere quelli che, in una logica aziendale condivisibile, dovrebbero spezzare le gabbie dei singoli giochi e consentire di poter concentrare ad esempio nei giochi che sono preferiti dalla nuova clientela cinese?di poter spostarsi da un reparto all'altro senza quelle rigidità che una volta si manifestavano e erano anche oggetto di vertenze sindacali. Ora, il vero problema è che questi nuovi 35 allievi vanno ad aumentare il numero delle persone che saranno disponibili per questa occasionalità e quindi, visto che non si possono moltiplicare i pani e i pesci e quindi non si possono moltiplicare le occasioni per dei tornei di poker, è del tutto evidente che non si creeranno nuovi posti di lavoro, ma in qualche maniera questi giovani sono stati titillati in un periodo delicato anche dal punto di vista elettorale e le loro famiglie sono probabilmente legate ancora ad un meccanismo precedente in cui il Casinò rappresentava il posto di lavoro sicuro e definitivo e anche con degli stipendi cospicui che oramai appartengono al passato? Ebbene, io credo che questo sia contraddittorio, Presidente: contraddittorio soprattutto rispetto a quel discorso sul quale lei è stato asciutto, cioè "non esiste nel cassetto nessuna ipotesi di riduzione del personale"; se così fosse, bisognerà capire come si potrà andare avanti, perché quanto costa la casa da gioco lo sappiamo, quanto incassato sappiamo che non copre i costi, quindi o si vanno a prendere parte di quei 50 milioni graziosamente prestati da CVA con un'operazione infra-societaria, ma quelli devono servire per gli investimenti, oppure, magari dopo le elezioni, bisognerà mettere mano al portafoglio, ma non sarà così semplice con le norme comunitarie sulla concorrenza. Non si tratta di essere distruttivi, ma di rendersi conto che è un tema estremamente delicato soprattutto perché sulla pelle dei giovani.
Président - Merci. Point 6 à l'ordre du jour.