Oggetto del Consiglio n. 2864 del 6 marzo 2013 - Resoconto
OGGETTO N. 2864/XIII - Interpellanza: "Impegno per un'attenta programmazione nell'assegnazione delle cattedre nella scuola secondaria della regione".
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Donzel per l'illustrazione, ne ha la facoltà.
Donzel (PD) - Grazie Presidente.
La questione che vogliamo portare all'attenzione del Consiglio è una questione che naturalmente ha un carattere tecnico, ma che è estremamente delicata. Alla luce delle riforme scolastiche nazionali, c'è stato un riassetto di tutto il sistema dell'organizzazione della scuola secondaria di secondo grado, quindi anche le scuole secondarie di secondo grado, in particolare i licei, hanno assunto delle, diciamo, caratteristiche ben precise e delineate che non avevano prima. Nell'ambito del nostro sistema di istruzione regionale, l'ex Istituto magistrale di Aosta aveva avviato delle importanti sperimentazioni, quindi, da questo punto di vista, c'eravamo portati avanti col lavoro e bisogna riconoscere soprattutto a dirigenti e insegnanti di aver in qualche modo avanzato, preceduto in alcuni casi, alcune riforme che sarebbero poi state istituzionalizzate successivamente a livello nazionale.
È chiaro che questi processi di trasformazione comportano alle volte, soprattutto nella scuola secondaria di secondo grado, un cambiamento all'interno dell'indicazione di alcune discipline. La cosa vista dall'esterno, dal mondo esterno non ha grossa rilevanza, che ci sia un insegnante di storia per chi, diciamo, vive la vita quotidiana è una cosa abbastanza banale, diverso è per chi ci lavora nella scuola, perché gli insegnanti di storia possono essere di due tipi: uno che insegna storia insieme alla disciplina italiano e che ha un percorso di formazione e culturale di un certo tipo e un insegnante che insegna storia insieme alla filosofia ed è normalmente riconosciuto all'esterno come insegnante di filosofia. Entrambi insegnano la stessa disciplina, ma hanno concorsi diversi, percorsi universitari completamente diversi e a livello di inquadramento appartengono ad inquadramenti diversi. Questa cosa ha portato nel passaggio dalla situazione ex Istituto magistrale con licei sperimentali alla situazione attuale ordinamento, per cui alcuni insegnamenti che erano affidati ad insegnanti di italiano o di filosofia e psicologia...ad insegnamenti che sono affidati ad insegnanti di filosofia e storia. Soprattutto c'è, si è creata una situazione, tra virgolette, "di tensione", sapendo che i posti a disposizione sono pochissimi, ci sono poche disponibilità, gli insegnanti che c'erano all'Istituto magistrale precedentemente ad insegnare la filosofia erano insegnanti classe 36 A, filosofia e psicologia, passati ad ordinamento, cioè Liceo linguistico...sono diventate le cattedre di filosofia e storia.
Questa situazione di passaggio ha comportato che naturalmente alcuni insegnanti magari erano già stati immessi in ruolo, altri no e c'è, diciamo, una situazione di tensione, la possiamo chiamare così, per gli insegnanti della classe di concorso 37 A, filosofia e storia, perché avevano l'aspirazione naturalmente, finalmente, dopo anni di precariato, di avere un posto in ruolo e si vedono in questo momento fortemente penalizzati. La situazione era stata segnalata da gran tempo alla Sovraintendenza agli studi ed erano state in qualche modo offerte delle aperture, perché è ovvio che prima o poi bisogna mettere a norma la scuola valdostana: questo non significa che nessuno viene mandato via, non significa che nessuno viene lasciato a piedi, ma significa che chi ha fatto un corretto percorso di studi vede realizzata la sua aspirazione. È per questo che noi chiediamo alla luce...prima che si arrivi all'assegnazione specifica delle cattedre, prima che vengano fatti gli organici per l'anno in corso, che non si ripeta di nuovo questa penalizzazione per gli insegnanti di filosofia e storia, ma che in qualche modo finalmente costruiamo un percorso, che so non essere facile, in cui si vada a normalizzare questa situazione tra le cattedre di concorso. È sempre...come dire? mai scontato, è sempre un percorso transitorio e quant'altro, però dobbiamo andare a dare delle risposte precise, puntuali alle aspettative di questi insegnanti. Qui non si tratta di inventarsi qualcosa: si tratta di applicare correttamente delle norme, sapendo che abbiamo avuto questa fase transitoria per via di un'esperienza sperimentale, durata tantissimi anni e che quindi non è facile adesso ribaltarla di colpo nell'ordinamento attuale, però che abbiano la garanzia che su questo percorso si vada...e che insomma si possa applicare in modo corretto la normativa.
Presidente - Grazie. Ha chiesto la parola il Presidente Rollandin per la risposta, ne ha facoltà.
Rollandin (UV) - Sì, mi ricollego a quello che lei ha detto, che è un discorso molto tecnico questo che lei ha posto. Confesso che...nel senso che anche la risposta segue questo indirizzo, che è più tecnico, ecco non è...io le riporto quello che mi è stato detto, perché francamente mi è...ho capito quelle che sono le sue osservazioni e il suo intervento, quindi spero con questo di dare una risposta corretta, ecco.
Per quanto riguarda la prima domanda: "se intenda confermare l'impegno di una seria riconsiderazione e programmazione nell'assegnazione delle cattedre perché non si ripetano evidenti ingiustizie, perché non sia penalizzata l'offerta...", eccetera, rispetto a questa domanda, gli uffici competenti segnalano che le scelte dell'attribuzione delle classi di concorso agli insegnanti di storia e filosofia nei differenti licei, definite dall'interpellanza inique e ingiuste, soprattutto non corrette, non possono essere definite tali, in quanto dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca...e finalizzate all'evitare situazioni di sovrannumero in attesa del completamento dell'anno scolastico 2014-2015, del ciclo di riforma della scuola secondaria di secondo grado e della conseguente stabilizzazione dell'organico, che è quello che lei citava. Tali scelte per l'anno scolastico in corso, così come per quelli precedenti, sono state condivise e sottoscritte da tutti i sindacati scolastici con l'Amministrazione regionale e, ci si permetta di rilevare, sono rispondenti agli insegnamenti per cui i docenti possiedono la prescritta abilitazione.
Si evidenzia poi che l'Amministrazione per il percorso del Liceo musicale, non avendo docenti assegnati sullo stesso, in quanto indirizzo del tutto nuovo, ha provveduto ad attribuire fin dalla sua istituzione alla classe di concetto 37 A l'insegnamento di storia e filosofia. A tale classe di concorso sono state mantenute le attribuzioni nel Liceo scientifico e Liceo classico, mentre sul Liceo artistico, linguistico, delle scienze umane, scientifico, scienze applicate l'insegnamento di storia e filosofia è attribuito rispettivamente alle classi di concorso 50 A, 51 A, 36 A, già presenti nel previgente ordinamento. Lei capisce meglio di me questi numeri, che francamente mi dicono poco, per lei forse danno...
(interruzione di un consigliere, fuori microfono)
...le confesso che non so aggiungere una parola, perché non...
(nuova interruzione di un consigliere, fuori microfono)
...ecco, io lo dico, perché francamente quale sia la differenza tra 50 A e 51 A non lo so dire, però è scritto così. Posso rilevare infatti che i docenti di ruolo, per non creare sovrannumero, devono essere utilizzati per tutti gli insegnamenti per cui possiedono l'abilitazione e in ultima analisi il titolo di studio, quindi, mentre è stato possibile attribuire al nuovo Liceo musicale la classe di concorso 37 A fin dall'attivazione, in quanto non esistevano situazioni di soprannumero di insegnanti, essendo appena iniziato, evidentemente, precedentemente assegnati...tale attribuzione, così come peraltro previsto dal ministero, non è stata invece possibile negli altri licei sopra ricordati, in quanto si sarebbe creata una situazione di esubero di personale di ruolo non riassorbibile in altre scuole nelle classi di concorso 50 A, peraltro già in soprannumero rispetto a 51 A e 36 A.
Infine, dato che gli insegnanti di storia 50 A e 51 A e filosofia 36 A hanno la prescritta abilitazione per l'insegnamento di tali materie, si ritiene non rispettoso della professionalità di questi docenti non appartenenti alla classe 37 A, quella a cui è stato dato l'ultimo liceo...musicale, esprimere valutazioni in merito a presunte penalizzazioni dell'offerta formativa. Nel ribadire come la possibilità di attribuzione degli insegnamenti a differenti classi di concorso sono espressamente previste da disposizioni ministeriali, proprio al fine di evitare l'insorgere di esuberi, si sottolinea che è compito dell'Amministrazione utilizzare tutto il personale di ruolo e non lasciarlo a disposizione senza assegnazione di classi. Ciò detto, a completamento del ciclo di riforme relativo alla stabilizzazione di organico, quindi 2014-2015 che abbiamo ricordato, queste situazioni saranno riviste e ponderate così come in presenza di nuove assunzioni, il tutto ovviamente così come fino ad ora fatto con le organizzazioni sindacali scolastiche regionali. Spero di averle dato qualche notizia utile e, se vuole, le do poi una copia, in modo che per lei forse...grazie.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Donzel per la replica, ne ha la facoltà.
Donzel (PD) - Intanto ringrazio il Presidente che si è cimentato in questa cosa tecnica che riconosco...non ho nessuna intenzione di abusare di qualche mia piccola conoscenza in questo settore per metterla in imbarazzo, assolutamente, quello che volevo riferirle, però con chiarezza è questo: i sindacati firmano, lei dice, questi accordi, ma perché ci sono in ballo centinaia di cattedre, quindi per senso di responsabilità il sindacato non può non firmare un accordo sull'organico quando in gioco è la scuola valdostana! Sgombriamo quindi il campo e anzi una volta tanto, si fanno tante critiche, ci sono dei sindacati responsabili, che non è che perché c'è in ballo due cattedre fanno saltare l'organico regionale. Il primo punto quindi è questo. I sindacati quindi nelle sedi opportune hanno sollevato queste criticità, naturalmente non hanno posto...diciamo è praticamente impossibile per il sindacato non sottoscrivere gli organici, sarebbe un atto di contestazione, sapendo già lo sforzo che fa l'Amministrazione per garantire gli organici valdostani, andremmo in una contraddizione folle: questo è l'aspetto sindacale.
Sull'aspetto tecnico, per non metterla troppo tecnica, dalla relazione si evince questo: c'è una fase transitoria, in questa fase transitoria non ci sono iniquità da contestare; allora, se nella fase transitoria, questo è il ragionamento, e lei di posti di lavoro è esperto...io in qualche modo non stoppo una certa situazione, non dico che bisogna creare le condizioni per andare all'applicazione normale, arriverò al 2014-2015 con le cattedre coperte e nel 2014-2015 dovrò ricominciare da capo questo lavoro. Bisogna che sin d'ora in qualche modo si crei una situazione e crei le condizioni per liberare quelle cattedre e dia e riesca poi a dare successivamente, più in là, la possibilità di sbocco. Nessuno di questi lavoratori ha mai immaginato di dire: "prendete uno che sta lavorando, lo mettete a fare un attimo il soprannumerario, già con i tempi che corrono, che è una cosa inguardabile, perché devo lavorare io". Si sta però in qualche modo sollevando il problema perché alcune assunzioni in ruolo fatte di recente vanno proprio a coprire quelle cattedre lì, poi è chiaro che allora, se procedo in modo burocratico, senza dire: "rispetto a questo tema, devo fare ritagliare una situazione particolare", non si creerà mai la situazione per andare all'applicazione corretta.
Terzo punto e concludo: da sempre la scuola valdostana e anche in questi casi le famiglie devono essere tranquille e garantita la validità degli esami, tutto funziona, però non nascondiamo che il fatto che non si vada ad applicare fino in fondo la norma crea delle oggettive difficoltà nella situazione di esame finale, perché le materie corrispondenti, quelle definite dal ministero, per intenderci, che dice: "alla maturità nel Liceo linguistico c'è questa disciplina", ecco, in Valle d'Aosta questa situazione non si crea ancora, perché dobbiamo avere questa fase transitoria, allora prima risolviamo la fase transitoria prima abbiamo perfetta corrispondenza anche nell'esame finale tra le indicazioni ministeriali e la situazione che si viene a creare a livello regionale. Grazie per l'attenzione.
Presidente - Grazie. Punto 16 all'ordine del giorno.