Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2848 del 20 febbraio 2013 - Resoconto

OGGETTO N. 2848/XIII - Reiezione di mozione: "Impegno a resistere in giudizio in merito all'impugnativa di fronte alla Corte costituzionale della legge regionale recante "Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti"".

Président - Pour l'illustration la parole au collègue Bertin.

Bertin (ALPE) - Grazie Presidente. Questa è una vicenda decisamente conosciuta, per cui non mi dilungherò più di tanto.

Il 18 gennaio il Consiglio dei Ministri, il Governo Monti, ha impugnato la legge regionale in materia di rifiuti, risultato del referendum propositivo del 18 novembre dello scorso anno. Ha impugnato di fronte alla Corte costituzionale questa legge, ritenendola appunto incostituzionale per quel che riguarda le competenze. Secondo il Governo nazionale, infatti, l'aspetto rilevante riguarderebbe la tutela dell'ambiente, e sarebbe perciò in contrasto con l'articolo 117 della Costituzione, che attribuisce allo Stato - e non alla Regione - il potere legislativo esclusivo in questa materia. Perciò ci sarebbe un contrasto di competenze che risulterebbe...che darebbe come risultato l'incostituzionalità della legge.

È bene ricordare da questo punto di vista che la legge in questione è stata da prima esaminata dai giuristi della Commissione per il procedimento referendario che, come sappiamo, sono dei noti giuristi e che hanno determinato il fatto che...e hanno ritenuto che la sopracitata legge riguardasse la salute. Principalmente era una questione di tutela della salute dei cittadini. In un secondo momento anche il Tribunale di Aosta ha espresso un giudizio su questa questione e, anche questo, ritenendo si trattasse di una questione di salute.

Al di là di questi aspetti, come detto, questa impugnativa è un atto decisamente grave. Il Governo ha ceduto, da una parte, alle pressioni delle lobby dei costruttori di inceneritori. Una lobby - abbiamo visto - decisamente potente, anche perché in ballo ci sono centinaia di milioni di euro, per non dire migliaia, si tratta di un grande business.

Un Governo, quello Monti, di fine legislatura, che ha fatto prevalere i grandi interessi alla volontà popolare; come ripeto una decisione grave, che asseconda anche la volontà del Governo regionale, che dall'estate scorsa ha inviato delle lettere di aiuto, così, delle lettere che richiedevano l'aiuto del Governo di Roma. Una pagina certamente poco edificante dell'autonomismo valdostano, ma questo abbiamo già avuto occasione di dirlo in più occasioni, e certamente per chi dice di avere la schiena dritta, questa non è stata l'occasione...non l'avete dimostrato. Quelle "famigerate" lettere dell'Assessore Zublena e del Presidente Rollandin certamente hanno dato ulteriore motivazione a questo intervento del Governo di Roma.

Avevamo già presentato qualche tempo fa un'iniziativa simile sull'argomento, appena venuti a conoscenza dell'impugnativa da parte del Governo, per sapere, all'epoca, se il Governo regionale avesse intenzione di resistere in giudizio. In quell'occasione il Governo regionale aveva...il Governo, il Presidente della Regione aveva preso tempo dicendo: "occorre attendere la notifica del ricorso; poi vedremo, dobbiamo ancora analizzare la questione da un punto di vista tecnico-giuridico". A noi in quell'occasione serviva più l'aspetto politico, ci serviva capire se era intenzione o meno del Governo resistere in giudizio, più che le questioni tecniche legate al ricorso. Adesso, comunque, la notifica è arrivata, il tempo è trascorso, abbiamo tutti gli elementi per poter esprimere anche un giudizio. Pertanto abbiamo riproposto questa iniziativa sotto forma di mozione, impegnando il Governo regionale a resistere in giudizio di fronte all'impugnativa del Governo alla Corte costituzionale. Grazie.

Presidente - Grazie collega Bertin.

Qualcuno vuole prendere la parola? Ci sono richieste d'intervento? Se non ci sono richieste d'intervento chiudiamo la discussione. La parola al Presidente Rollandin.

Rollandin (UV) - La richiesta dei colleghi in merito alle decisioni che l'Amministrazione intende prendere nel merito del ricorso proposto dal Consiglio dei Ministri e anche dal Dipartimento Affari regionali, credo che era già stata, come ha ricordato il collega, precedentemente posta in un'interrogazione, nella quale riferivamo di aver appena avuto la notifica. Poi è stato prodotto il documento che fa riferimento ad una serie di sentenze e di notazioni. Ora il tutto è allo studio degli uffici competenti, in quanto, come ha ricordato il collega Bertin, il tema è sicuramente di non facile soluzione da un punto di vista d'interpretazione. Non sto adesso ad elencare le sentenze che vanno in direzioni diverse, il TAR qui ad Aosta non si è pronunciato, e c'è stato un pronunciamento che immaginava solo il discorso della sospensiva e quindi non è entrato nel merito.

Quindi noi riteniamo che sia giusto aspettare le conclusioni degli uffici nei confronti di questo accertamento, che - ripeto - non è sicuramente semplice, e quindi su questo tema noi siamo convinti che un approfondimento sia indispensabile. Per questa ragione, se si mantiene la mozione, noi ci asterremo sull'insieme.

Président - Merci. Collègue Bertin.

Bertin (ALPE) - È francamente un po' ridicolo da questo punto di vista come questa mattina ci si nasconda dietro questioni tecnico-giuridiche, senza esprimere un'opinione politica sulla questione, che va al di là dell'aspetto tecnico-giuridico! Sappiamo che, ad esempio, la media dei giorni che intercorrono tra l'impugnativa da parte del Governo al ricorso, all'entrata in giudizio della Regione, va da 7 a 17 giorni, cioè una media piuttosto rapida, si decide in tempi brevi. Questa volta, invece, i tempi sono lunghissimi! Beh, è l'Ufficio legale che ce l'ha detto, comunque sono tempi decisamente lunghi. Ormai i tempi...è da molto tempo che avete a disposizione questo ricorso, poi, voglio dire, su una materia che ormai conoscete decisamente bene da tempo, insomma! Sono mesi che in qualche modo vi impegnate per cercare di fermare il referendum...mesi, anni, per cui credo che sia gli uffici regionali che gli altri conoscono la materia ormai estremamente bene.

Quello che ci interessava era un giudizio, una volontà politica su cosa volevate fare. Vogliamo difendere le prerogative della Regione o no? Questo ci interessava capire, di fronte al Governo di Roma che vuole, in qualche modo, toglierci una competenza in materia, in una materia importante e depotenziare il referendum. È anche una questione di difendere il referendum, che è una delle leggi che ha votato questo Consiglio regionale e che è uno strumento molto importante, invidiato dalle altre Regioni, dai cittadini delle altre regioni. Tra l'altro, come federalista, credo che il non difendere questa cosa sia estremamente grave! Come lei sa, la caratteristica principale del federalismo è la partecipazione, che è l'elemento che caratterizza il federalismo, tant'è che, come si vede in tutti gli Stati federali, dalla Germania agli Stati Uniti, i referendum sono l'elemento fondamentale di quelle democrazie, e dovrebbe essere così anche per la nostra Regione; la partecipazione ai referendum dovrebbe essere un elemento costante nella vita democratica di questo Paese, altro che chiedere alla gente di non partecipare al voto!

Ci rendiamo conto che invece non si vuole né difendere la democrazia diretta, né l'autonomia di questa Regione; un atteggiamento grave, che tanto verificheremo tra breve, ma abbiamo capito...insomma, non prendiamoci in giro, sappiamo dove si andrà a finire! Ed è qualcosa di estremamente grave per chi si dice ancora "autonomista" e "federalista".

Président - Merci. La parole au collègue Donzel.

Donzel (PD) - Grazie Presidente. No, per dire che condivido le opinioni espresse dal collega Bertin, che è anche Presidente della Commissione speciale gestione rifiuti.

Ritengo che a questo punto almeno un indirizzo politico la maggioranza avrebbe potuto darlo. Poi dire: "siamo stati smentiti dall'analisi degli uffici tecnici", mah, come dire? appellarsi ad un percorso burocratico, giuridico, senza esprimere un giudizio politico a distanza ormai di parecchi giorni dalla sentenza, ci lascia molto perplessi! Noi avremmo, come dire? preferito che almeno in questa sede ci fosse un giudizio politico, a cui generalmente, sappiamo...lei per abitudine non si sottrae, Presidente...questa si vede che è una questione che non le garba particolarmente, visto che non esprime nessun giudizio di merito e si affida agli uffici giuridici per valutare la questione! Peraltro va detto che, da questo punto di vista, dei cittadini valdostani avevano offerto la disponibilità, anche di consulenze giuridiche, quindi di...non mi pare che questa disponibilità sia stata accolta dalla maggioranza, sia stata accolta dal Presidente! Sarebbe stato interessante valutare le considerazioni, visto che, peraltro, questi cittadini hanno anche dimostrato, in sede di Tribunale ordinario, di riuscire a fare valere le loro ragioni, attraverso i loro legali; sarebbe stato comunque interessante acquisire questi pareri, perché qui è in gioco non soltanto una questione di merito, ma è in gioco una questione sostanziale, sono in gioco i rapporti tra lo Stato e l'autonomia, l'esercizio in questo caso di un'espressione di volontà popolare come il referendum.

È chiaro che l'impugnativa interviene sul merito, ma interviene sul merito mettendo in discussione un'operazione straordinaria quale quella della partecipazione al voto referendario, quindi da questo punto di vista un'azione anche politica, da parte della maggioranza, è importante che ci sia! Deve arrivare un segnale chiaro ai cittadini. La difesa dell'istituto referendario deve avvenire in tutte le sedi in modo chiaro, netto, senza nessuna esitazione e, visto che è così difficile per i nostri uffici riuscire a venire a capo di questo "rebus giuridico", tanto vale accogliere l'offerta che viene dalla società civile, dall'associazione Valle Virtuosa, sentire anche il parere di questi legali, che già hanno affrontato la questione, in qualche modo rafforzandoci di fronte a quella che è chiaramente un'ingerenza grave di un Ministero. E ricordo che tutta quest'Amministrazione non ha mai lesinato critiche al Governo dei tecnici, i tecnici che non hanno nessuna considerazione per le Regioni a Statuto speciale, e quant'altro. Adesso c'è un'invasione di campo, dura, di questo Governo tecnico a fine mandato e che sappiamo che non avrà futuro, e noi non ci muoviamo, esitiamo! Ecco, almeno una rassicurazione politica era necessaria e, quindi, dal mio punto di vista ribadisco la piena condivisione dell'opinione espressa da Bertin. Appare piuttosto ambigua, adesso, questa condizione in cui siamo nelle mani di un parere giuridico e non c'è un chiaro indirizzo politico per chi deve esaminare questa questione, come spesso avviene; anche su questioni giuridiche si dà comunque un avviso politico per cercare di venire a capo di una questione che chiaramente è molto delicata tra rapporti Stato-Regioni, in cui noi dobbiamo far valer le ragioni della nostra autonomia speciale e dei nostri cittadini.

Presidente - Grazie. Ci sono... La parola al Presidente Rollandin.

Rollandin (UV) - Solo per chiarire alcuni equivoci. Non credo che sia mai stato messo in dubbio il risultato del referendum. Non solo l'abbiamo rispettato, ma la maggioranza partecipa a tutti i lavori della Commissione, quindi nessuno mette in dubbio quello che è stato il risultato del referendum! Il discorso referendario non è mai stato messo in discussione, non è mai stato messo in discussione, tant'è che noi non abbiamo presentato ricorsi nei confronti del referendum.

Quello che noi oggi sottolineiamo...e sulle patenti di "federalista" io direi al collega Bertin magari di farsi una riflessione anche lui, perché non penso che siano proprio tutti ignoranti anche i federalisti, magari qualcuno ha iniziato prima di lui, se mi è permesso...potremmo anche fare un bel confronto su questo, vedere dove siamo, e fino a dove siamo federalisti o a corrente alternata. Noi siamo federalisti da sempre, e non abbiamo dubbi su come applicare il federalismo! E per quanto riguarda i ricorsi, i ricorsi si basano su analisi attente da un punto di vista giuridico, a cui poi segue la decisione politica, quindi questa è la logica con cui abbiamo agito su tutti i ricorsi. Ci sono altri ricorsi su cui stiamo aspettando la stessa cosa, ci sono altri ricorsi in atto, e alcuni non sono stati fatti, ad esempio ricorsi...e vorrei solo dire che questi ricorsi sono stati fatti da un Governo Monti, che credo non possa essere stato suggestionato da noi; credo che su questo, almeno, ci sia il buongusto di evitare...che il Governo Monti abbia voluto fare una cortesia a qualcuno o abbia voluto fare uno sgarbo a qualcun altro! Credo che noi abbiamo preso atto, come voi, di quello che è successo, lo stiamo analizzando e faremo le nostre deduzioni finali.

Presidente - Grazie. Ci sono altri? Se non ci sono altri, possiamo mettere in votazione la mozione. La votazione è aperta. Possiamo chiudere la votazione. La votazione è chiusa.

Presenti: 27

Votanti: 9

Favorevoli: 9

Astenuti: 18

La mozione non viene approvata.

Si sono astenuti... non funziona. Bene. La mozione non viene approvata. Si sono astenuti i colleghi: Agostino, Benin, Bieler, Comé, Empereur, Isabellon, La Torre, André Lanièce, Lattanzi, Marguerettaz, Pastoret, Praduroux, Prola, Rini, Rollandin, Salzone, Zublena e Zucchi. Grazie.

Con questo abbiamo terminato i lavori di questa seduta del Consiglio regionale. Auguro a tutti voi una buona serata.

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L'adunanza termina alle ore 17,52.