Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2845 del 20 febbraio 2013 - Resoconto

OGGETTO N. 2845/XIII - Disegno di legge: "Modificazioni alla legge regionale 7 giugno 1999, n. 12 (Principi e direttive per l'esercizio dell'attività commerciale)".

Presidente - Colleghi, possiamo riprendere i nostri lavori.

A la présence de 23 conseillers on peut commencer nos travaux. On est toujours en discussion générale. Il y a quelqu'un qui souhaite intervenir? Sur le dessin de loi n° 204 et la proposition de loi n° 207. Il y a quelqu'un d'autre qui souhaite intervenir? Pas de requêtes d'intervention? Je ferme la discussion générale. La parole à l'Assesseur Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Sì, grazie.

Innanzitutto ringrazio il relatore, la IV Commissione, tutti i colleghi che hanno voluto approfondire e contribuire a questo disegno di legge. Ora un ringraziamento, e non di maniera, va sicuramente ai commercianti, perché dopo delle incomprensioni iniziali, credo abbiano capito quello che era lo spirito di questa norma; una norma che non volevamo approvare senza il dovuto dibattito, ma semplicemente volevamo approvare per evitare una serie di situazioni che, in teoria, potrebbero essere delle situazioni che mal si conciliano con la nostra realtà. E la fretta che qualcuno ha voluto indicare, è la stessa fretta che hanno avuto modo di evidenziare i commercianti. I commercianti, non più tardi di 15 giorni fa, hanno detto: " approvate in fretta questo disegno di legge"! E quindi se lo dicono, lo dicono a ragion veduta. Perché questa norma era una norma che con tutti i suoi limiti e con tutte le prudenze del caso, è una norma che va ad introdurre, come è stato ricordato - ringrazio il collega Donzel per l'onestà - l'unico strumento che abbiamo per poter porre un limite ad una liberalizzazione selvaggia. Quindi altro che legge "ammazza-commercio", era l'esatto contrario! Purtroppo a volte il dibattito assume delle connotazioni un po' strane, ma in realtà questo è!

Il disegno di legge è un disegno di legge che ha avuto degli adeguamenti, ma non è per niente stato stravolto, tant'è che anche la delibera di Giunta di cui si è fatto menzione, era già prevista nel testo originario. Non era prevista nell'articolo 1bis, era prevista nell'articolo 18, ma poco importa, le indicazioni erano queste! Poi, se dal confronto con il parere del professor Onida si può migliorare un testo ben venga: l'abbiamo migliorato, l'abbiamo integrato, per una miglior lettura. Ma noi dobbiamo prendere atto che, ad oggi, l'ordinamento, la legislazione vigente, è una legislazione - e l'hanno ben capito i commercianti - che è in contrasto, e quindi oggi è come non averla, perché una norma che è in contrasto ovviamente viene disapplicata. Ecco perché, da questo punto di vista, io ho una discreta soddisfazione nell'affrontare in Consiglio regionale questo disegno di legge. Nel momento in cui ci sono delle indicazioni, che sono immodificabili - ma lo dico con tutta la pacatezza possibile -, facciamo un pessimo servizio alla nostra comunità nel far credere che possiamo legiferare, possiamo introdurre delle norme che poi verranno miseramente bocciate, perché facciamo credere ai nostri concittadini delle cose che non sono.

Allora, dal punto di vista statistico, io posso essere anche d'accordo con voi sul fatto che vi è una già importante presenza di commerci e probabilmente non abbiamo la necessità di averne altri. In linea di principio io sono anche d'accordo, ma dopo che abbiamo fatto questa rilevazione cosa possiamo fare? Andare a dire ai nostri cittadini ed ai nostri commercianti, alle nostre aziende "ci pensiamo noi"? Beh, io credo che li portiamo su una cattiva strada. O l'obiettivo nostro è di compiacere, però è un compiacimento - fatemi dire - che potrebbe avere un obiettivo di breve termine, fino alle elezioni, ma non sicuramente un'efficace azione di tutela delle nostre aziende. L'efficace azione di tutela delle nostre aziende l'abbiamo fatta noi, nel nostro disegno di legge, e quindi da questo punto di vista, il confronto che abbiamo avuto è un confronto che è servito. Anche lì, tutti consci che l'attesa dell'espressione della Corte costituzionale era un'attesa che aveva dei pro e dei contro, ma tutti assieme abbiamo detto "aspettiamo".

Adesso che questa pronuncia è stata pubblicata, siamo sereni; con questo non vuol dire che abdicheremo, perché, giustamente, abbiamo la delibera di Giunta che potrà introdurre, ogni qualvolta lo riteniamo, degli elementi che vanno ad arricchire le difese delle aziende locali. Quando anche nel testo di legge che è stato presentato da ALPE e da PD andiamo a parlare di orari - e ha fatto bene il collega Caveri a parlare degli orari quando parlava soprattutto di Trento e di Bolzano - è un falso problema per noi, ma lo capite già confrontandovi con le associazioni dei commercianti. La liberalizzazione degli orari qui da noi è stata ampiamente metabolizzata. E non c'è stato mai nessun tipo di problema, ve lo dicono loro, quindi non si può venire in aula e ricordare alcune dichiarazioni dei commercianti e non ricordarne altre! O si ricordano tutte, o non si ricorda niente! Quindi se è vero che i commercianti all'inizio - torno a dire - hanno avuto delle perplessità, probabilmente anche per causa nostra, delle incomprensioni, il percorso si è chiuso con i commercianti che han detto: "va bene! Approvate subito questo documento". E quindi da questo punto di vista io devo chiudere ringraziando tutti per il contributo e assicurando tutta l'attenzione del Governo regionale e dell'Assessorato su questo tema che è un tema, sicuramente che ci sta a cuore, e faremo di tutto per tutelare le nostre aziende.

Presidente - Grazie. Bene, ci sono dichiarazioni di voto? Se no, possiamo mettere in votazione il nuovo testo proposto dalla IV Commissione. Non ci sono richieste per dichiarazioni di voto? La parola al collega Donzel.

Donzel (PD) - Per dire che, insomma, una breve replica rispetto al fatto che recitiamo solo una parte di quanto detto dai commercianti. Ho ribadito che siccome poi le audizioni erano, in Consiglio...le audizioni erano registrate, quelle dei commercianti...è agli atti la registrazione che dice che chiedevano una contaminazione fra le due leggi ed è agli atti che hanno chiesto l'introduzione dell'Osservatorio, ed è agli atti che mi sono permesso di chiedere una riconvocazione dell'Assessore, proprio per vedere se accoglieva quell'istanza ulteriore presentata dai commercianti...quindi, come dire che "tutto rose e fiori" mi sembra un po' semplificatorio.

Il nostro atteggiamento sulla legge n. 204 rimane un atteggiamento negativo, ma nella discussione degli emendamenti vedremo se la riconferma del non accoglimento dei nostri emendamenti ci porterà naturalmente ad esprimere un parere negativo al termine della discussione complessiva.

Presidente - Ci sono altre richieste d'intervento? Possiamo passare allora all'esame dell'articolato.

All'articolo 1...c'è l'emendamento n. 1 di ALPE e PD. La parola al collega Donzel.

Donzel (PD) - Sicuramente questo emendamento, ci rendiamo conto, comporta una certa difficoltà per poter essere accolto, perché presuppone un po' che poi vengano recepiti anche tutti gli altri, ne siamo consci, ma è utile, è utile Assessore, per spiegare come, aggiornando il quadro normativo di riferimento, era necessario per noi riformulare l'oggetto e le finalità della legge, ampliando lo spettro dell'intervento regolatore regionale, arricchendo di contenuti quello previsto dal testo originario della legge, con particolare riferimento all'esigenza di tutela ambientale e salvaguardia del territorio, alla valorizzazione ed alla salvaguardia del servizio commerciale nelle aree urbane, rurali e montane, alla limitazione del consumo di suolo come concetto che andava esplicitamente espresso, la rivitalizzazione degli insediamenti storici nel quadro di una pianificazione urbanistica, coerente e stabile. Sono questi aspetti che avrebbero consentito di far leva sulla riserva di tutela ambientale che la Corte costituzionale, nella sentenza n. 299, ha ribadito essere il limite alla liberalizzazione selvaggia, limite che deve essere fatto valere sia dalla Regione che dagli Enti locali. Insomma, questa sentenza n. 299 si presta anche a qualche interpretazione che non sia così restrittiva come, invece, è stato fatto dalla maggioranza. E portiamo l'attenzione anche sulle finalità della tutela del consumatore, dei destinatari dei servizi, della loro corretta informazione, della possibilità di approvvigionamento, dell'incentivazione del servizio di prossimità. Era anche nostra intenzione fare una riflessione sulle funzioni essenziali legate all'ambiente montano, quali la tutela delle produzioni regionali, tradizionali e di qualità del commercio di prodotti a chilometri zero, delle attività turistiche, del patrimonio storico e culturale regionale. La nostra visione era quindi più ampia del fenomeno del commercio, e quindi andava a cercare di promuovere una legge che avesse un respiro un po' più ampio. Questo il significato che sta alla base di questo tipo di emendamento.

Presidente - Grazie. Ci sono delle richieste d'intervento su questo? La parola all'Assessore Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Sì, come ha ben individuato il collega Donzel, questo emendamento stravolge il nostro testo di legge, e quindi lo respingiamo.

Presidente - Grazie. Possiamo mettere in votazione l'emendamento. La votazione è aperta. Votate, colleghi, votate! Colleghi...tutti hanno votato? Possiamo chiudere la votazione.

Presenti: 29

Votanti: 29

Favorevoli: 7

Contrari: 22

L'emendamento non è approvato.

Metto ora in votazione l'articolo 1. La votazione è aperta. Tutti hanno votato? Colleghi, possiamo chiudere la votazione? La votazione è chiusa.

Presenti: 29

Votanti: 29

Favorevoli: 22

Contrari: 7

L'articolo è approvato.

Ora vi è l'emendamento n. 2 di ALPE e PD che introdurrebbe l'articolo 1bis...emendamento n. 2, di ALPE e PD. La parola al collega Donzel.

Donzel (PD) - L'emendamento n. 2 si riferisce alla scala dimensionale delle attività commerciali. Ci è sembrato necessario integrare la precedente disciplina con le definizioni necessarie a chiarirne la corretta portata applicativa, individuare in particolare criteri dimensionali nuovi ed indispensabili per la precisa classificazione delle diverse tipologie di strutture di vendita. La scala del commercio che differenzia piccole, medie e grandi superfici è già adesso variabile da Regione a Regione. Abbiamo guardato con interesse alle scelte fatte in proposito dalla Provincia di Trento, che si è mossa anch'essa nella direzione di una riformulazione più riduttiva.

Nel nostro caso occorre tarare meglio le categorie, perché siamo in un contesto dagli spazi e dai numeri più ridotto; tra l'altro, in questo senso, volevo precisare che la nuova riformulazione non andava a danno delle situazioni esistenti, si voleva dire: guardando al futuro, guardando in prospettiva, mettiamoci qualche paletto in più rispetto alle dimensioni, avendo presente che in Valle d'Aosta ciò che noi, ciò che per noi è già grandissimo, magari fuori si chiama "piccolo", "medio", ma trasferito nella nostra realtà diventa un gigante. Quindi la parola "medio", usata in Piemonte, diventa "grandissimo" usato in Valle d'Aosta. È per questo che volevamo, in un territorio di 120 mila abitanti, rimodulare la scala con cui definiamo piccolo, medio, grande.

Presidente - Grazie.

Il y a quelqu'un qui veut prendre la parole? La parole à l'Assesseur Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Contrari.

Président - On ouvre alors la votation sur la proposition d'amendement n° 2. La votation est ouverte. Collègues...collègues, vous êtes invités à voter. Tout le monde a voté? On peut fermer la votation.

Présents: 32

Votants: 32

Favorables: 8

Contraires: 24

L'amendement n'est pas approuvé.

Maintenant à l'article 2 il y a l'amendement n° 3, toujours des groupes ALPE et Parti Démocratique. La parole au collègue Donzel.

Donzel (PD) - Spero che su questo emendamento che comincia a entrare un po' nella parte più consistente, diciamo, del disegno di legge, quelli che sono i cosiddetti "grandi argini" che l'Assessore e la maggioranza avrebbero posto alla grande distribuzione al nostro territorio ci sia magari anche la volontà politica di chiarire meglio il perché di certe bocciature. Per un adeguato bilanciamento dei principi costituzionalmente protetti, abbiamo introdotto miglioramenti, abbiamo introdotto meccanismi che migliorano le disposizioni di compatibilità territoriale delle grandi strutture di vendita, nell'ambito della pianificazione di settore e rafforzano i meccanismi di coordinamento fra la Regione e gli Enti locali, nell'ubicazione alla scala urbanistica delle grandi strutture di vendita non previste dagli strumenti urbanistici comunali.

In particolare, questo emendamento è fondamentale rispetto ad alcuni passaggi. Recepiamo anche noi come fattore positivo quello che prima non c'era, il "sentite le associazioni", però noi sappiamo che nella prassi del Consiglio regionale per le associazioni non si può usare altra formulazione, ma nella prassi del Consiglio regionale noi sappiamo che "sentite le organizzazioni, sentite...", cioè non vuol dire assolutamente niente, la volontà politica procede e alle volte diventa una formula di cortesia. Cioè "sentite le associazioni"...da un certo punto di vista ci mancherebbe anche che non le sentano! Cioè, dico, ci mancherebbe anche che si decidesse qualcosa senza aver sentito le associazioni!

Quello che invece noi riteniamo fondamentale è un elemento, un atto un po' più pregnante anche dal punto di vista amministrativo, che sarebbe quello: "acquisito il parere dell'Osservatorio regionale del commercio"...cioè, quindi, oltre a sentire, si acquisisce un parere di un organismo che ha le funzioni di studiare ed analizzare in profondità il nostro territorio e - altro passaggio non indifferente - la delibera è adottata "previo parere della Commissione consiliare competente"; sono due passaggi che, per averlo sperimentato nella prassi, non sono indifferenti, cioè quando qualcuno dice: "io non voglio soltanto ascoltare in fretta e furia per sentito dire, ma acquisisco un parere vero e proprio", beh...qui ci sarebbe l'occasione di dimostrare che c'è tutta la volontà di acquisire il parere e di riconoscere alla Commissione competente un ruolo importante nel dare un proprio parere su questa delicatissima materia.

Président - La parole à l'Assesseur Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Siamo contrari. L'emendamento è in contrasto con l'impostazione del nostro testo di legge facendo riferimento all'Osservatorio regionale del commercio, che non è previsto nel nostro testo di legge.

Président - Merci. Je peux mettre en votation donc l'amendement n° 3. La votation est ouverte. Collègues....collègues, vous êtes invités à voter. Tout le monde a voté? Je peux fermer la votation? La votation est fermée.

Présents: 32

Votants: 32

Favorables: 8

Contraires: 24

L'amendement n'est pas approuvé.

Je peux mettre maintenant en votation l'article 2? La votation est ouverte. Tout le monde a voté? On peut fermer la votation?

Présents: 33

Votants: 33

Favorables: 25

Contraires: 8

L'article est approuvé.

Je peux donner le même résultat pour l'article 3? Article 4? Article 5? Article 6? Article 7? Article 8? Article 9?...Non, sur le 9 il y a des amendements. Article 8.

Pour l'article 9 il y a l'amendement n° 4 des groupes ALPE et PD. La parole au Conseiller Donzel.

Donzel (PD) - Le chiederei cortesemente la possibilità di presentare insieme gli emendamenti n. 4 e n. 5, Presidente. Qui sta, in questi due emendamenti che presentiamo, il cuore della questione che abbiamo dibattuto. Qui sta il cuore della diversità fondamentale fra il nostro approccio e quello della maggioranza rispetto a questo disegno di legge. Qui sostanzialmente si vede come la prima presentazione della legge n. 204 non sia qui radicalmente ribaltata; poi magari vedremo in fondo il fatto che è sparita la famosa "disposizione transitoria", quella che più aveva acceso gli animi riguardo al Comune di Sarre, quella è sparita; però qui sostanzialmente si gioca la partita di come reinnestare un meccanismo di apertura alla grande distribuzione. Dove si dice, comma 2: "gli ambiti territoriali di cui al comma 1 possono essere motivatamente modificati in sede di formazione degli accordi di programma di cui al comma 3, in sede di pianificazione di settore, ai sensi dell'articolo 23, comma 4, delle norme di attuazione del PTP", si introduce di fatto possibilità di modificare i contenuti del PTP in base a semplice accordo di programma, bypassando così la procedura di modifica dello stesso PTP che fornisce garanzie di trasparenza e partecipazione che, invece, gli accordi di programma non prevedono, salvo quel "sentite le associazioni". Su questo la nostra posizione è contraria.

Noi nell'emendamento scriviamo: "gli ambiti territoriali di cui al comma 1 possono essere motivatamente modificati esclusivamente in sede di pianificazione di settore, ai sensi dell'articolo 23, comma 4, dell'attuazione del PTP". Con questa modificabilità spinta degli ambiti territoriali, la Giunta può fare a meno della norma transitoria, tant'è che è decaduta, tant'è che è decaduta, ma perché non ne ha più bisogno, che aveva previsto e ha ritirato, perché di fatto l'accordo di programma le consente di raggiungere comunque in tempo il risultato che spera, cioè si possono in Valle d'Aosta insediare grandi superfici commerciali nei luoghi che ritiene più opportuni, senza passare attraverso le procedure aggravate della riforma del PTP. La stessa scorciatoia è prevista dalla Giunta nel successivo comma per l'ubicazione alla scala urbanistica delle strutture di vendita, delle medie e grandi strutture di vendita, non previste dagli strumenti urbanistici comunali; infatti si prevede che essa è definita dalla Regione d'intesa con i Comuni interessati e sentite le associazioni di categoria mediante accordo di programma. Rispetto a questa, la nostra posizione attraverso l'emendamento n. 5 è rafforzativa delle tutele procedurali; l'ubicazione della scala urbanistica, infatti, delle grandi strutture di vendita, per quanto ci riguarda, noi, si ha attraverso il passaggio Regione-intesa con i Comuni e previo il parere dell'Osservatorio regionale del commercio della competente Commissione del Consiglio regionale. Sono questi due elementi che rafforzano la possibilità di controllo. Altrimenti noi affidiamo di fatto la possibilità alla Giunta di decidere, in accordo naturalmente con i Comuni, di allargare le superfici di vendita. Me lo spiegate che cosa cambia? Non cambia nulla! Se l'Amministrazione ha intenzione di aprire al grande commercio, apre al grande commercio! Quindi di fatto qui si fa...si va ad un voto di fiducia, cioè dico, io do un voto di fiducia alla maggioranza.

Noi non siamo per dare voti di fiducia. Noi siamo perché ci siano delle regole che consentano a tutti i cittadini di decidere, non di...voto di fiducia alla Giunta, la Giunta decide dove si insediano le grandi superfici. Votare questo articolo senza i nostri emendamenti vuol dire che la Giunta regionale della Valle d'Aosta...le grandi superfici, insediano le grandi superfici, insediano le grandi superfici, questo è! E noi su questo non siamo d'accordo, e voteremo assolutamente contro, e questa è la ragione per cui senza i nostri emendamenti non possiamo accogliere questo disegno di legge.

Président - Merci. La parole à l'Assesseur Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Sì, ovviamente siamo contrari a questi emendamenti, perché stravolgono l'impostazione data, ma volevo semplicemente ribattere che gli accordi di programma non scendono dal cielo! Gli accordi di programma vengono fatti su proposta delle amministrazioni locali che propongono delle modifiche nell'ambito del Piano regolatore. Allora, da questo punto di vista mi pare che facciate un po' un torto a tutti gli amministratori, perché in una situazione di questo genere, la responsabilità del Piano regolatore, della programmazione urbanistica e di tutta l'organizzazione territoriale è in capo ai Comuni, e quindi da questo punto di vista direi che c'è un eccesso da parte vostra ed i commercianti l'hanno ben capito e va loro molto bene questo tipo di impostazione.

Président - A demandé encore la parole le collègue Donzel.

Donzel (PD) - Una brevissima replica, perché non passi l'idea che noi non abbiamo ascoltato le amministrazioni locali o vorremmo interferire con le loro decisioni. È chiaro che un'amministrazione locale, nell'ambito delle decisioni che deve prendere, avendo acquisito il parere di un osservatorio che studia il commercio a livello regionale, può avere una visione panoramica, così come la Commissione competente regionale...che magari un amministratore locale, che fa bene il suo lavoro, ha una visione chiara di quello che è il suo ambiente, però una cosa è ragionare negli interessi di Pollein, di Quart, di Sarre, magari, altra cosa è ragionare avendo il quadro dell'evoluzione della nostra Regione, per cui uno può dire: "ma nel mio Comune ho bisogno di dare un po' di lavoro a quattro della mia zona" ed insedia una grande sede di distribuzione senza tener conto che dall'altra parte della città ce ne sono altrettanti!

Ecco, nessuno vuol far torto alla decisione autonoma dell'Ente locale, ma siccome dobbiamo fare scelte che hanno un carattere regionale, l'Ente locale, se ha un parere di un osservatorio, se ha un parere di una commissione consiliare, fa una scelta che è un attimino più oculata, e nella nostra proposta in alcun modo si toglie la primazia all'Ente locale di esprimere poi il suo giudizio in merito.

Presidente - Grazie. Possiamo mettere in votazione l'emendamento n. 4. La votazione è aperta. Tutti hanno votato? Possiamo chiudere la votazione?

Presenti: 32

Votanti: 32

Favorevoli: 8

Contrari: 24

L'emendamento non viene approvato, e decade così anche l'emendamento n. 5.

Metto ora in votazione l'articolo 9. La votazione è aperta. Votate. Tutti hanno votato? Possiamo chiudere la votazione?

Presenti: 32

Votanti: 32

Favorevoli: 24

Contrari: 8

L'articolo è approvato.

Posso dare lo stesso risultato per l'articolo 10?

Vi è poi l'emendamento n. 6 dei gruppi ALPE e PD che introduce l'articolo 11bis. Scusate, possiamo dare lo stesso risultato anche per l'articolo 11, giusto? E apriamo la discussione sull'emendamento n. 6. Collega Donzel.

Donzel (PD) - Grazie Presidente.

Ecco, noi abbiamo preso molto a cuore questa questione dell'Osservatorio e so che una delle principali remore all'accoglimento di questo istituto è stata la questione che esisteva un precedente organismo che non si occupava solo di commercio, però esisteva un organismo del genere, che non ha funzionato, che non ha svolto fino in fondo le sue funzioni. E su questo abbiamo audito, appunto, recentemente, le associazioni dei commercianti, per capire se probabilmente avevamo esagerato noi col riproporre un osservatorio di tal fatta. E le associazioni dei commercianti ci hanno detto: "no, noi siamo molto interessate che ci sia un osservatorio"...e questo è registrato, eh, in Commissione, quindi non è un riportato, tanto così, per raccontare una favola! Siamo molto interessati perché è profondamente cambiata. Cioè io ho apprezzato molto la franchezza dei rappresentanti delle associazioni - come lei ha avuto modo di vedere, si sono confrontati anche con lei -, si sono resi conto della delicatezza del momento che stiamo vivendo. Hanno detto: "probabilmente abbiamo vissuto in una regione dove c'era il contributo facile, le nostre attività andavano, la Regione ci finanziava...ci siamo un po' lasciati andare". Adesso ci rendiamo conto che le nostre attività chiudono. Le serrande calano, e calano nei centri di molti paesi che prima citava, correttamente, il collega Caveri...anche cittadine, come le chiamavamo una volta, no? come Verrès, che erano piccole città nella nostra realtà valdostana, ed hanno le serrande abbassate, spariscono i negozi...c'è qualcosa che non va!

Vorremmo avere uno strumento che monitora puntualmente questa situazione. Perché, parliamoci chiaro, quando chiudono 200 esercizi commerciali, bisogna riconoscerlo, fanno molto meno rumore di 100 licenziamenti in una fabbrica, lì almeno c'è un sindacato, c'è uno sciopero, c'è...invece queste serrandine calano, si sente il rumore dell'ultimo giorno che scendono e poi non si sente più niente! C'è la polvere, il turista passa, vede tutto chiuso e dice: questo è un villaggio turistico? Tutto chiuso! Allora, per evitare anche questo silenzio con cui c'è questa sorta di licenziamento del commercio e di queste figure, anche gli stessi commercianti hanno detto: "cerchiamo di avere uno strumento di questo tipo, un organo tecnico, di proposta", che aveva appunto delle funzioni come monitorare l'entità e l'efficienza della rete distributiva, che fosse in grado di promuovere l'acquisizione, l'elaborazione e la diffusione delle statistiche, per una migliore conoscenza del commercio; insomma, uno strumento utile alle associazioni, ma utile anche alla politica, perché chi deve decidere, se ha dei dati oggettivi, ha un quadro preciso della situazione, può farlo con più serenità, ecco.

E se mi consente il Presidente, illustrerei anche l'emendamento n. 7 che è collegato. È importante sottolineare che noi abbiamo previsto la presenza al suo interno di componenti prevalentemente tecniche, quindi con l'idea proprio di svolgere un ruolo tecnico, con convocazioni trimestrali, e poi un'altra cosa importante, con la gratuità di chi va a svolgere queste funzioni; quindi, da questo punto di vista, uno strumento utile in un momento di grande difficoltà del commercio valdostano che ha bisogno, come dire? di una lente d'ingrandimento che ci faccia ben capire cosa sta accadendo nella nostra realtà regionale.

Président - Merci. La parole à l'Assesseur Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Abbiamo avuto modo di confrontarci anche in Commissione su questo tema, per cui ribadirò quello che è stato il pensiero.

Noi, oggi, abbiamo Osservatori in ogni dove: Osservatorio della città, Osservatorio Camera di Commercio, gli Osservatori... Ora, rispetto a questo tema, proprio perché è stato abbastanza condiviso che l'organismo precedente era un organismo assolutamente pletorico, che aveva una difficoltà nel funzionare, ed essendo necessaria un'attività di monitoraggio - e su questo noi conveniamo - ma abbiamo uno splendido strumento che è la Camera di Commercio, là dove sono tutti i rappresentanti tecnici. Quindi è un'azione, un'attività che può benissimo essere fatta dalla Camera di Commercio, che è il luogo preposto; quindi non abbiamo bisogno di un ulteriore organismo. La Camera di Commercio può assolvere benissimo questa funzione, e quindi riteniamo superfluo questo nuovo organismo.

Presidente - Grazie. Possiamo mettere in votazione l'emendamento n. 6. La votazione è aperta. Votate. Possiamo chiudere la votazione. Ah, scusate, scusate. È chiusa, okay.

Presenti: 32

Votanti: 32

Favorevoli: 8

Contrari: 24

L'emendamento non è approvato; con la non approvazione decade anche l'emendamento n. 7.

Mettiamo in votazione l'articolo 12. La votazione è aperta. Tutti hanno...votate, votate. Chiudiamo la votazione.

Presenti: 33

Votanti: 33

Favorevoli: 25

Contrari: 8

L'articolo è approvato.

A l'article 13 il y a l'amendement n° 8 des groupes ALPE et Parti Démocratique. La parole au collègue Donzel.

Donzel (PD) - Come spesso accade con molte leggi che noi approviamo, non passano tre mesi che la legge è vecchia, che bisogna fare un articolo che corregge, là due articoli per correggere, eccetera. Anche in questo caso abbiamo voluto ribadire come fosse importante, in una legge che prendeva in mano la questione del commercio, avere anche un attimo il legislatore, anche se a fine mandato, anche se siamo a fine legislatura...dà l'impressione di voler guardare un attimo più avanti, guardare al futuro, a ciò che emerge, alle esigenze che possono venire fuori, quindi non fare solo la "leggina" che dovrebbe servire a fermare le grandi distribuzioni, che poi non le ferma (come abbiamo visto), ma avesse un attimo di respiro una legge regionale. Perché non...son convinto che nella prossima legislatura chi sarà qui e dovrà riprendere in mano e dire...e dirà: ma come mai non hanno pensato a queste cose qui? Ecco.

Tra le cose a cui bisognava pensare c'era il favorire lo sviluppo e la qualità del servizio dei centri polifunzionali, con la facoltà di prevedere specifiche misure d'incentivazione, sotto forma di esenzione di tributi locali e regionali, e di finanziamenti per la locazione e l'allestimento dei locali, la promozione di sistemi di consegna a domicilio di generi alimentari. È uno sguardo in avanti verso formule più moderne di commercio, anche per le aree rurali, in contrasto con la linea che vorrebbe privilegiare solo in futuro la grande distribuzione, il modello nord-americano di commercio su grandi aree di superfici, che obbliga sempre e comunque il consumatore a spostarsi. Figuriamoci nei nostri villaggi di montagna poi...deve spostarsi in auto verso le sedi dei grandi magazzini!

Président - La parole à l'Assesseur Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Sì, ma questi articoli, gli ultimi articoli, sono degli articoli di coordinamento e quindi il tema dei centri polifunzionali, così come altri temi, meritano ovviamente un approfondimento completo; quindi andare ad introdurre delle modifiche spot all'interno di questo probabilmente non è lo strumento migliore.

Siamo quindi per mantenere gli articoli con la formula del coordinamento e rimandare eventualmente ad altri momenti le analisi sui centri polifunzionali con più completezza.

Presidente - ...l'emendamento. La votazione è aperta. Colleghi, votate. Possiamo chiudere la votazione.

Presenti: 32

Votanti: 32

Favorevoli: 8

Contrari: 24

L'emendamento non viene approvato.

Mettiamo in votazione ora l'articolo 13. La votazione è aperta. Possiamo chiudere la votazione.

Presenti: 32

Votanti: 32

Favorevoli: 24

Contrari: 8

L'articolo è approvato.

Je peux donner le même résultat pour l'article 14, 15, 16, 17, 18?

A l'article 19 il y a l'amendement n° 9 des groupes ALPE et Parti Démocratique. Vous le donnez pour...on peut le mettre en votation? On met en votation l'amendement n° 9. On peut fermer la votation? La votation est fermée.

Présents: 32

Votants: 32

Favorables: 8

Contraires: 24

L'amendement n'est pas approuvé.

On met maintenant en votation l'article 19.

La votazione è aperta. Possiamo chiudere la votazione.

Presenti: 32

Votanti: 32

Favorevoli: 24

Contrari: 8

L'articolo è approvato.

Posso dare lo stesso risultato per l'articolo 20? Possiamo mettere in votazione la legge nel suo complesso. Se ci sono richieste d'intervento...per dichiarazioni. La parola al collega Bertin.

Bertin (ALPE) - Grazie Presidente.

Semplicemente per annunciare il nostro voto contrario alla legge, motivato già in precedenza anche dal collega Donzel...in effetti avevamo presentato una legge alternativa a questa. Riteniamo questo un mero recepimento della normativa statale, che non introduce nessuna novità qualitativamente significativa. Un settore che al contrario avrebbe bisogno certamente di una visione globale e di interventi mirati, perché è un settore delicato e che rischia, nel tempo, di subire conseguenze da queste liberalizzazioni piuttosto selvagge. Dobbiamo tutelare i piccoli esercizi, soprattutto di montagna, e non solo, come si sottolineava in precedenza. Manca proprio una visione globale, tant'è che con due delibere si può aprire...con due atti amministrativi, due semplici atti amministrativi, un Comune può aprirsi o permettere l'apertura di un centro commerciale, con gli effetti facilmente immaginabili sull'intero sistema; un sistema che già ha, al suo interno, molte strutture di grandi dimensioni e che non necessita evidentemente di altre nuove strutture. C'è già concorrenza in questo campo e quello che andrebbe fatto è piuttosto un intervento globale a sostegno di un sistema che certamente ha bisogno di innovazione, che dev'essere sostenuto e guidato nell'interesse di tutti, non nell'interesse di pochi, soprattutto dei grandi interessi delle grandi surfaces come si dice, superfici. Pertanto il nostro voto è contrario, com'era peraltro prevedibile. Grazie.

Presidente - Grazie. Ci sono altre richieste di intervento? Se non ci sono altre richieste d'intervento possiamo mettere in votazione la legge nel suo insieme. La votazione è aperta. Tutti hanno votato? Possiamo chiudere la votazione?

Presenti: 33

Votanti: 33

Favorevoli: 25

Contrari: 8

La legge è approvata.

Comunico che la votazione della proposta di legge n. 207 è da considerarsi preclusa in relazione alla votazione favorevole del disegno di legge n. 204.

Prima di passare al punto successivo, chiedo cortesemente se si può, se si possono distribuire sia il sub-emendamento all'emendamento della Commissione presentato dall'Assessore Lanièce, sia la relazione della Consigliera Fontana.

Discutiamo ora i punti 17.1 e 19.1 all'ordine del giorno.