Oggetto del Consiglio n. 2838 del 20 febbraio 2013 - Resoconto
OGGETTO N. 2838/XIII - Interpellanza: "Eventuale costituzione in giudizio della Regione a seguito della condanna emessa dal GUP di Torino nel processo "Tempus Venit"".
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Bertin per l'illustrazione, ne ha facoltà.
Bertin (ALPE) - Abbiamo appreso delle condanne del GUP di Torino in seguito al processo riguardante i tentativi di estorsione legati agli ambienti della 'ndrangheta verificatesi in Valle d'Aosta e che è stato denominato "Tempus Venit". Il 30 gennaio di quest'anno è giunta la sentenza al Tribunale di Torino, sono stati dati sei anni e otto mesi a Facchineri, cinque anni e otto mesi a Chemi, cinque anni e dieci mesi a Roberto Raffa, che è considerato il basista ad Aosta della cosca, e cinque anni a Michele Raso, tutti condannati per tentata estorsione aggravata da metodi mafiosi. Quanto ai fratelli Tropiano, titolari dell'impresa Edilsud, che sta realizzando i parcheggi per l'ospedale nell'ex area Mont-Blanc - la famigerata vicenda dei parcheggi -, sono stati condannati ad un anno e quattro mesi per favoreggiamento. Si tratta da un certo punto di vista di una sentenza storica, in effetti è la prima volta che un tribunale riconosce l'aggravante del reato di natura mafiosa ad elementi operanti sul territorio valdostano su fatti avvenuti sul nostro territorio, insomma è la prima volta di una condanna per mafia in Valle d'Aosta.
Avevamo già presentato l'anno scorso un'iniziativa simile a quella che presentiamo oggi che tendeva a mettere in evidenza i danni all'immagine subiti dalla nostra Regione per questa vicenda e riproponiamo la stessa iniziativa, anche perché all'epoca non avevamo avuto una risposta e, tra l'altro, all'epoca non c'erano ancora delle condanne. Chiediamo pertanto alla Giunta regionale, al Presidente in particolare: "se ritiene che, a seguito della condanna emessa dal GUP di Torino, la Regione Autonoma Valle d'Aosta abbia subito un danno all'immagine correlato al clamore mediatico della vicenda..." e "se intenda agire in giudizio nelle sedi opportune per il risarcimento del danno all'immagine" legato a questa vicenda. Grazie.
Presidente - La parola al Presidente Rollandin per la risposta, ne ha facoltà.
Rollandin (UV) - Per quanto riguarda la questione generale che è stata sollevata dall'interpellanza, la sentenza del GUP di Torino è intanto una sentenza di primo grado, quindi non definitiva.
In secondo luogo si tratta di una condanna per favoreggiamento per la quale è stata esclusa l'aggravante del metodo mafioso. Trattandosi di un reato di tipo comune e non di stampo mafioso, non si ritiene pertanto che la Regione abbia subito un danno all'immagine correlato ai fatti che hanno portato alla sentenza, in quanto la condotta, così come accertata, non può avere leso, quale conseguenza immediata e diretta, l'immagine, il decoro e la reputazione della Regione Valle d'Aosta, la quale peraltro non è stata individuata quale persona offesa nel procedimento penale in atto. Va ricordato infatti che il danno all'immagine, così come il danno patrimoniale, deve essere conseguenza immediata e diretta della condotta lesiva e l'onere della prova è in capo al soggetto che si ritiene danneggiato. Allo stato attuale, pertanto, non si ritiene che vi siano le condizioni per un'azione in giudizio rispetto a questi aspetti. Grazie.
Presidente - Grazie. Ha chiesto la parola il Consigliere Bertin per la replica, ne ha la facoltà.
Bertin (ALPE) - Grazie Presidente.
La sentenza in questione comunque condanna per...applica in Valle d'Aosta il 416 ter, ossia l'aggravante del vincolo di natura mafiosa, lo applica per i condannati che dicevo in precedenza, non per i titolari dell'Edilsud; di fatto, però, si applica in Valle d'Aosta per la prima volta il 416 ter ed è la prima volta, come dico, che in Valle d'Aosta c'è una sentenza per mafia ed è un fatto clamoroso. Per troppo tempo si è sottovalutata e minimizzata la presenza della 'ndrangheta in Valle e le conseguenze ad essa in qualche modo collegate e che può rappresentare...e questa condanna per mafia rappresenta un fatto significativo e, come dicevo, storico. La nostra Regione deve essere pronta a rispondere a questa nuova inquietante realtà, bisogna farlo in tutti i modi e costituirsi parte civile contro la 'ndrangheta in un possibile procedimento, è un fatto significativo e anche simbolico che andrebbe assolutamente fatto, molti enti locali lo hanno già fatto e sono stati ammessi in tribunale. In effetti, ad esempio, diversi Comuni della Lombardia lo hanno fatto; leggo, tra l'altro, le ragioni dell'ammissibilità in giudizio di un Comune del...di una serie di Comuni della Lombardia: "l'operatività dell'associazione criminosa nell'ambito territoriale, nonché l'inevitabile clamore mediatico che ne consegue, configurano un danno eclatante all'immagine in questo caso del Comune medesimo, riferito al fatto che la comunità locale e la sua rappresentanza istituzionale possono essere associati alla presenza di organizzazioni criminali e al pericolo derivante dai reati a loro connessi. Per queste ragioni è legittimo che il Comune si costituisca parte civile per danno e ne chieda il risarcimento". Stessa cosa è stata fatta per Comuni siciliani, addirittura per la Provincia di...di Cosenza.
Lei, Presidente, come ha già fatto l'altra volta, continua a nascondersi dietro questioni tecnico-giuridiche, ma è una questione innanzitutto politica, essenzialmente politica, una questione di volontà politica: bisogna dare un segnale chiaro alle organizzazioni criminali mafiose, in particolare alla 'ndrangheta. In Valle d'Aosta non la vogliamo, punto e basta, ma bisogna dirlo in modo forte e chiaro, non bisogna avere tentennamenti o immotivati motivi di prudenza! Costituirsi parte civile contro la 'ndrangheta è un segnale che noi dovremmo dare, francamente non capisco il suo atteggiamento, ci aspettavamo una risposta diversa, una semplice risposta: "sì, ci costituiremo in giudizio non appena possibile: questa è la nostra volontà politica", saranno poi i tribunali a decidere l'ammissibilità o no della nostra richiesta, ma intanto assumiamo una posizione chiara e un indirizzo politico preciso; ci si trincera invece dietro alle solite questioni tecniche, ci si nasconde un po' dietro tali questioni. Il rapporto tra la 'ndrangheta e la Valle d'Aosta è una questione seria e anche questa costituzione poteva essere...è una questione seria, in questi casi bisogna essere chiari e dare segnali chiari!
Per quanto mi riguarda, non ho alcun problema nel dire che, se le cose cambieranno, se gli equilibri politici cambieranno nel mese di maggio, la nostra Regione si costituirà parte civile contro la 'ndrangheta per danno all'immagine, perché l'immagine della Valle d'Aosta è comunque compromessa e qua bisogna dare un segnale alla 'ndrangheta: qui non c'è spazio per lei, non la vogliamo e bisogna essere chiari in tutte le occasioni, in questo caso come in tutte le altre occasioni che potranno verificarsi! Se saremo noi, ci costituiremo, poi i tribunali decideranno la parte tecnica, ma noi un messaggio chiaro lo vogliamo e dobbiamo darlo alla 'ndrangheta, invece qui si tentenna. È un impegno a titolo personale, ma credo che tutta l'alleanza, la nostra alleanza la pensi esattamente allo stesso modo. Se saremo noi, lo faremo, perché la 'ndrangheta deve sapere che qui per lei non c'è spazio, e non si scherza su questi aspetti! Questa era un'occasione da prendere e ancora una volta stiamo qui a tentennare quando invece su queste cose vanno presi provvedimenti chiari e bisogna essere chiari. Grazie.
Presidente - Punto 14 all'ordine del giorno.