Oggetto del Consiglio n. 2837 del 20 febbraio 2013 - Resoconto
OGGETTO N. 2837/XIII - Interpellanza: "Interventi finanziari a favore del Comune di Aosta e delle Comunità montane per la realizzazione dei lavori di utilità sociale".
Presidente - Ha chiesto la parola per l'illustrazione la Consigliera Carmela Fontana, ne ha facoltà.
Fontana (PD) - Grazie Presidente.
Sottolineata la grande importanza, soprattutto in un momento difficile quale quello attuale, dei Lavori di Utilità Sociale (LUS) quale strumento di politica attiva del lavoro attraverso il quale Comuni e Comunità montane possono offrire occasioni di lavoro a persone che si trovano in una situazione temporanea di difficoltà e sostenerle nel corso del loro reinserimento lavorativo; considerato che la Regione mette a disposizione del Comune di Aosta e delle Comunità montane della Valle appositi contributi per la realizzazione dei lavori di utilità sociale; venuti a conoscenza dei dati preoccupanti riguardanti in particolare la crescita della disoccupazione e l'inasprirsi della crisi economica nella nostra regione; preoccupati inoltre per la gravità dei casi di coloro che hanno perso il lavoro dopo la recente "riforma Fornero" e quindi vivono una situazione di estrema difficoltà economica e familiare, mettendo a rischio anche l'equilibrio familiare, volevamo sapere dalla Giunta "se, in un momento di particolare crisi, intenda incrementare i contributi sia al Comune di Aosta che alle Comunità montane per poter superare questo momento di crisi economica". Grazie.
Presidente - La parola al Presidente Rollandin per la risposta, ne ha la facoltà.
Rollandin (UV) - Grazie Presidente.
La questione posta dalla collega sicuramente si inserisce in un quadro di riferimento che è quello delle difficoltà della crisi, del lavoro, soprattutto di quelle che sono le politiche che possono essere messe in campo. Ora, come lei ricorderà, il piano triennale di politiche del lavoro 2012-2014, che è stato approvato in Consiglio nel giugno 2012, riserva ai lavori di utilità cosiddetta "sociale" la somma di euro 1 milione e 500 mila: sostanzialmente lo stesso finanziamento degli anni precedenti. Al momento questa somma rimane il punto di riferimento, anche perché vogliamo vedere che cosa succede considerando che i lavori di utilità sociale sono uno strumento parziale, cioè naturalmente non sono la soluzione, come lei ha detto, sono in qualche modo lo strumento-ponte per riuscire ad inserirsi in qualche modo nel sistema lavorativo e soprattutto per sostenere l'inserimento e il riavvicinamento al mercato del lavoro ordinario di persone gravemente a rischio di esclusione sociale e lavorativa. I destinatari infatti sono soggetti che vivono un disagio sociale con situazione di emergenza sociale ed occupazionale tale da richiedere un intervento specifico supportato da professionalità di tutoraggio, sostegno e accompagnamento al lavoro. Non si tratta di opportunità lavorative aperte a qualsiasi persona disoccupata, ma di un vero e proprio percorso di presa in carico attraverso le cooperative sociali, che attuano i progetti di lavori di utilità sociale e collaborazione con i livelli socio-assistenziali territoriali di persone e criticità. Voglio ricordare sotto questo profilo che noi abbiamo affidato a Comuni e Comunità montane...e nell'ultimo piano abbiamo anche previsto che ci sia la possibilità di inserimenti individuali, lei ricorderà che prima bisognava che ci fosse un gruppo affidato a progetti delle cooperative, proprio per, in qualche modo, accelerare e avvicinare la domanda e l'offerta, quindi abbiamo semplificato, perché i fondi degli anni precedenti messi a disposizione dei Comuni non erano stati tutti utilizzati proprio per difficoltà di progetti...perché deve essere presentato un progetto, allora abbiamo lasciato anche all'ente pubblico...quindi anche libertà ai Comuni e il discorso individuale, che credo già l'anno scorso alla fine aveva già dato qualche segnale di avanzamento... Noi ci siamo mossi per tempo per quest'anno, quindi credo che già sotto questo profilo ci sarà la possibilità di dare risposte più congrue e efficaci alla domanda. Ecco, questo credo che sia rispetto al piano, quindi non penso che ci sia bisogno di ulteriori finanziamenti: l'importante è che vengano utilizzati tutti e soprattutto che ci sia questo sostanziale avvicinamento nella procedura che permette di dare soluzioni a questi lavoratori che sono in una situazione particolare, perché non sono solo quelli senza lavoro, queste sono situazioni che sono anche collegate con il sistema socio-assistenziale di supporto, quindi non è solo quello che ha perso il lavoro...poi naturalmente vedremo nel corso di questi mesi come sarà la risposta da parte degli enti interessati. Grazie.
Presidente - Ha chiesto la parola la Consigliera Carmela Fontana per la replica, ne ha la facoltà.
Fontana (PD) - Ho ascoltato con molta attenzione la risposta del Presidente, mi rendo conto che il milione di euro non sono...un milione e mezzo...non sono pochi, però comunque penso che siamo comunque in difficoltà, nel senso che prima qualche risposta a queste persone la davamo anche con i lavori forestali, avendo fatto anche quella scelta, Presidente sa benissimo che le ditte si scelgono i lavoratori e una parte di queste persone sono rimaste anche a casa senza lavoro, non è solo la questione delle persone che hanno difficoltà: ci sono tantissime persone che hanno anche perso il lavoro in Forestale...
(interruzione di un consigliere, fuori microfono)
...ho capito che non rientrano in queste...però io mi chiedevo visto che c'è questa situazione...penso che non siamo solo noi a ricevere tutta questa gente che viene a bussare dietro la porta, che piange veramente, che non sa come deve andare avanti, penso che ne avete anche voi...allora mi chiedevo se si poteva fare qualcosa in più per dare risposte anche più immediate, perché effettivamente il mondo del lavoro è bloccato. È possibile che mettiamo tante risorse e non riusciamo a costruire posti di lavoro! Anche se questo lavoro, come dice lei, è un passaggio per reinserirli nel mondo del lavoro, comunque in un momento di crisi davamo anche qualche risposta...
(nuova interruzione di un consigliere, fuori microfono)
...ho capito quello che dice, però sappiamo tutti...
(nuova interruzione di un consigliere, fuori microfono)
...sì, ma come mai allora non si vedono segnali, non si vede niente? Siamo a febbraio...
(nuova interruzione di un consigliere, fuori microfono)
...ho capito, ma noi cosa diciamo ai padri di famiglia: "mangia a maggio, mangia a giugno...", cioè, secondo me, bisognerebbe, e non do la colpa a nessuno, davvero, però come politica abbiamo la responsabilità di dare anche risposte...perché non fare un incontro magari anche con i...vedere se si può fare qualcosa...
(nuova interruzione di un consigliere, fuori microfono)
...ho capito che è fuori dalle regole, però per dare qualche risposta in più. Penso che prenda il mio suggerimento non come una critica per nessuno, ma proprio veramente per dare qualche risposta a queste persone che sono veramente in difficoltà, non sanno come fare la spesa e dar da mangiare ai propri figli, perché ce n'è tanti che hanno queste problematiche, perché so anche che le assistenti sociali fanno loro le scelte anche di questi nominativi, però li prendono solo per tre anni, poi li lasciano a casa e si ritrovano nuovamente a piedi. Secondo me, occorre rivedere anche tutto il sistema e vedere se riusciamo a dare qualche risposta in più: era questo il mio suggerimento. Grazie.
Presidente - Grazie. Punto 13 all'ordine del giorno.