Oggetto del Consiglio n. 415 del 14 luglio 1980 - Verbale

OGGETTO N. 415/80 - PROBLEMI CONCERNENTI L'ASSISTENZA PSICHIATRICA IN VALLE D'AOSTA. (Interpellanza del Consigliere Viberti)

Il Presidente DOLCHI annuncia che l'ordine del giorno prevede la seguente interpellanza, presentata dal Consigliere Viberti, concernente: "Problemi concernenti l'assistenza psichiatrica in Valle d'Aosta", interpellanza trasmessa in copia ai Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza in corso.

---

Ill.mo Signor PRESIDENTE

del Consiglio regionale

SEDE

Il sottoscritto Consigliere regionale del Gruppo di Democrazia Proletaria-Nuova Sinistra chiede alla S.V. di inserire all'ordine del giorno della prossima seduta consiliare la seguente

INTERPELLANZA

In relazione al sopralluogo da me effettuato, presso il nuovo reparto di psichiatria in data 26 giugno 1980, durante il quale sono state fatte, con il Primario Dr. Vietti ed altri operatori, considerazioni sulla funzionalità delle strutture, sull'organizzazione del servizio e sul problema generale dell'assistenza psichiatrica in Valle d'Aosta.

Tenuto conto delle critiche precedentemente espresse dal Direttore sanitario, Dr. Ferrante, con lettera in data 2.6.1980 e dal Primario, Dr. Vietti, con lettera 1.6.1980, che si allegano in copia e di cui si consiglia un'attenta lettura al fine di avere un quadro preciso circa la reale situazione di disagio in cui si trovano operatori e ammalati.

Rilevata l'entità della spesa (quasi 290 milioni) rispetto al risultato ottenuto (scarsa funzionalità, carenze degli impianti igienico-sanitari e di strutture, pericoli di vario genere dovuti ad una progettazione che pare quanto meno "distratta").

Considerato che non è stata rilevata alcuna differenza di struttura, né di utilizzo pratico, fra il settore di degenza ospedaliera ed il settore della "foresteria" che, nella migliore delle ipotesi, appare essere un semplice prolungamento del reparto ospedaliero, in quanto aggiunge altri 12 posti letto ai 15 già esistenti.

Constatato che tale tipo di struttura, al di là delle apparenze, continua ad essere esclusivamente ospedaliera, incentrando l'intervento psichiatrico sul ricovero, la degenza e la cura con impostazione di tipo medico-ospedaliero.

Ciò premesso si

INTERPELLA

l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale per conoscere:

1) cosa è stato sinora attuato del programma di intervento previsto dalle leggi nazionali (n. 180 e n. 833) e dalla delibera n. 3222 del 23.6.1978, specie per quanto concerne:

- "promozione e tutela della salute mentale, ricercando soluzioni che, con riferimento ai rapporti tra fattori sociali e malattie, operino contro ogni forma di emarginazione e di sanitarizzazione delle istanze sociali";

- cura ambulatoriale intra-ospedaliera ed extra-ospedaliera e domiciliare;

- riabilitazione e reinserimento sociale;

- trattamenti terapeutici a tempo parziale diurno e notturno, in alternativa al ricovero (tutti i punti precedenti sono stati integralmente ripresi dalla delibera citata).

2) Quali iniziative sono state prese, o si intendono prendere perché il problema della salute mentale venga affrontato e discusso non solo dagli operatori del settore, ma anche dagli utenti (cittadini, forze sociali, sindacati, ecc.) come premessa indispensabile per realizzare un'assistenza che risponda alle reali esigenze delle persone.

3) In che tempi e in quale modo si intende attuare la qualificazione nonché l'aggiornamento del personale addetto al settore.

4) Se non si ritiene opportuno che, per quanto riguarda i valdostani ancora ricoverati nei manicomi, sia elaborato un programma di inserimento sociale che tenga conto dei bisogni specifici di queste persone e che, quindi, preveda strutture diversificate a seconda del tipo di problemi e della zona di provenienza.

5) In che modo si intende attuare l'integrazione e la possibilità di lavoro comune tra gli operatori del servizio psichiatrico (i quali ancora non possono svolgere attività sul territorio) e gli operatori dei servizi sociali di zona.

Aosta, 1° luglio 1980

F.to: Ilio Viberti

Allegati

(omissis)

---

Il Consigliere VIBERTI illustra brevemente l'interpellanza.

L'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale ROLLADIN comunica in risposta che con successiva lettera lo stesso Primario Dr. Vietti ha fatto presente come le cose siano mutate e molte delle carenze prima denunciate siano state superate.

Aggiunge che è stata data piena attuazione alla legge 13 marzo 1978, n. 180, che il reparto di psichiatria è stato completamente ristrutturato secondo i nuovi criteri e che esiste oggi una struttura per il day-hospital e per tutti quei servizi considerati necessari, ma che nella struttura precedente non era possibile dare ai degenti.

Precisa che negli ultimi due anni è stato attuato un lavoro di coordinamento tra l'attività svolta dagli operatori sanitari dell'ex psichiatria e quella svolta dagli operatori sociali, nonché un lavoro di collaborazione a livello di programmazione, secondo quanto disposto dalla nuova legge e dalle successive disposizioni applicative.

Per quanto riguarda la sensibilizzazione anche degli utenti al problema della salute mentale, riferisce che occorre un intervento programmato da parte degli operatori dei singoli comuni per riuscire a risolvere i problemi relativi agli anziani, ai dimessi dagli ospedali psichiatrici, ma anche ai portatori di handicap ed eventualmente ai tossicodipendenti, affinché si possano avere delle strutture protette che fungano da punto di appoggio nelle varie zone.

Evidenzia che, quanto alla qualificazione e all'aggiornamento del personale addetto al settore, la normativa prevede anche il superamento di un esame-colloquio diretto all'accertamento di un adeguato livello culturale generale corrispondente al decimo anno di formazione professionale, pertanto la Regione si muoverà per cercare di capire come risolvere tale questione.

In relazione, infine, all'opportunità di un reinserimento sociale dei valdostani ancora ricoverati nei manicomi, si precisa che l'elaborazione di un programma di reinserimento, che tenga conto dei bisogni specifici di tali persone, è strettamente collegato al lavoro di équipe che dovrà essere svolto a livello di singolo distretto. Spiega che è già funzionante una commissione che, mettendo insieme assistenti sociali, sanitari, psicologi e operatori del reparto ospedaliero, ha elaborato un programma che verrà presentato in Consiglio e che rappresenta una nuova impostazione del lavoro a livello di dipartimento.

Il Consigliere VIBERTI ritiene che l'Assessore Rollandin non abbia chiarito sufficientemente in che modo ed in quali tempi intenda procedere al reinserimento sociale delle persone ancora ricoverate nei manicomi, il cui costo di degenza incide notevolmente sul bilancio regionale perché, giustamente, mantenute in Istituti situati fuori dalla regione.

Aggiunge che, quanto al resto, si ritiene abbastanza soddisfatto delle risposte ottenute, tuttavia chiede all'Assessore di avere un colloquio diretto per approfondire la discussione su quelle che sono le scelte strutturali poste alla base della progettazione del nuovo reparto.

Il Presidente DOLCHI ricorda ai Consiglieri che, qualora volessero intervenire e sviluppare un dibattito su un particolare tema, possono utilizzare lo strumento della mozione, che consente, a differenza dell'interpellanza o dell'interrogazione, un tale confronto.

Il Consiglio prende atto.

______