Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2515 del 11 luglio 2012 - Resoconto

OGGETTO N. 2515/XIII - Interpellanza: "Intendimenti circa l'accesso ai finanziamenti europei per la realizzazione dei progetti innovativi".

Interpellanza

Preso atto del dibattito sui temi dell'Europa nella seduta internazionale del Consiglio regionale, di mercoledì 16 maggio, che hanno tra l'altro evidenziato l'importanza dei finanziamenti dell'UE per l'economia valdostana;

Rilevato che presso l'USL della Valle d'Aosta nel 2004 è stato istituito l'Ufficio Progetti Innovativi e Pari opportunità, collocato all'interno della Struttura Complessa Comunicazione, per pensare, coordinare e monitorare tutti i progetti aziendali caratterizzati da particolare originalità ideativa e di realizzazione;

Constatato che per realizzare tali Progetti innovativi l'Ufficio ha attivato una serie di progetti comunicativi e formativi, in particolare quelli finanziati dal Fondo Sociale Europeo;

Appurato che l'entità dei finanziamenti europei gestiti in questi anni dall'Ufficio Progetti innovativi e Pari opportunità ha superato gli 820.000 euro;

Appreso con rammarico che tale ufficio è stato chiuso nell'aprile 2012 e che le stesse risorse umane formatesi negli anni sono state di fatto trasferite ad altre attività;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

l'Assessore competente per sapere se intenda confermare l'intenzione di non accedere ad ulteriori finanziamenti europei tramite i progetti FSE sulle tematiche in oggetto.

F.to: Donzel

Presidente - La parola al Consigliere Donzel.

Donzel (PD) - Grazie Presidente.

La ragione di questa interpellanza nasce dal fatto che, in occasione del dibattito sui temi dell'Europa, nella seduta internazionale del Consiglio regionale a maggio, avevamo avuto modo di ribadire l'importanza che ha per noi il finanziamento che arriva dall'Unione europea, proprio in un momento in cui le risorse della Regione sono fortemente messe in discussione - abbiamo visto anche oggetto stamani di dibattito in quest'aula la questione della spending review - e quindi dove andare a reperire le risorse, fra l'altro risorse che sono motore di sviluppo per la Valle d'Aosta. È bene ricordare che un'iniziativa molto interessante era stata promossa dall'USL della Valle d'Aosta nel 2004 istituendo un Ufficio progetti innovativi e pari opportunità.

L'interesse di questa iniziativa è che si istituzionalizzava un'attività che già era in essere, perché, prima ancora di essere operativo, l'Ufficio progetti innovativi e pari opportunità, che, come risultava dal sito dell'USL, era collocato all'interno della struttura complessa della comunicazione ed era stato costruito per pensare, coordinare, monitorare tutti i progetti aziendali, caratterizzati da particolare originalità ideativa e di realizzazione...dicevo che si istituzionalizzava un'attività che già era in essere da anni, perché, per esempio nel 2003, era stato realizzato il progetto "Non uno di meno", che era uno studio di fattibilità per la realizzazione di un nido aziendale, che poi diventerà "Sperimentiamo il nido". Sia "Non uno di meno", cofinanziato dal Fondo sociale europeo, 85.000.000 euro rendicontati, sia "Sperimentiamo il nido", cofinanziato dal Fondo sociale europeo, 274.000 euro rendicontati, furono fra le ragioni dell'istituzionalizzazione di questo ufficio e l'elenco dei progetti dell'Ufficio progetti innovativi e pari opportunità è molto lungo, ma alcuni di questi progetti vale la pena ricordarli in tale aula. "L'osservazione del dolore" è un progetto cofinanziato dal Fondo sociale europeo, realizzato fra il 2004 e il 2005: 24.000.000 euro; "Effetto nascita": cofinanziato dal Fondo sociale europeo, finanziamento FSE: 131.000 euro; "Carta etica Dar valore ai valori": finanziamento FSE: 52.000 euro; "Un equilibrio da inventare": 17.000 euro, un progetto questo premiato alle vetrine "Eccellenze" dell'Associazione italiana formatori, poi molti di questi progetti sono stati premiati e usati dall'USL come vetrina dell'efficienza della Valle d'Aosta all'esterno: per esempio, il progetto "Un equilibrio da sperimentare", 52.000 euro di finanziamento FSE, è stato presentato come buona prassi il 12 maggio 2011 a Trento nell'ambito del Convegno "Il benessere organizzativo in sanità fra efficienza e conciliazione", organizzato dall'Azienda provinciale per i servizi sanitari della Provincia di Trento, quindi questo ufficio serviva anche a far vedere la qualità, l'efficienza della Valle d'Aosta in ambito sanitario. Ancora il progetto "Bussola, orientamenti etici sostenibili": finanziamento di 78.000 euro e via di questo passo, per arrivare alla somma finale di tutti questi progetti, che è la cifra che dicevamo, la quale sfiora quasi il milione di euro. Sono quindi risorse molto importanti e di carattere interessante, perché si guardava all'innovazione.

Con rammarico questo ufficio è stato chiuso ad aprile 2012, cioè, mentre noi eravamo qui a predicare l'Unione europea, i fondi sociali europei, l'importanza..."non bisogna perdere un euro", eccetera, ecco che si chiude l'ufficio! La ragione della chiusura, perché, come sempre, il Direttore generale ci regala delle chicche straordinarie, fa delle sintesi emblematiche...dice: "ma noi lo dobbiamo chiudere, perché non siamo in grado di corrispondere ai soldi che mette l'Europa, la quota parte, bisogna risparmiare". Non è che andiamo a tagliare il suo stipendio: andiamo a tagliare l'innovazione, ma il paradosso è che, dicendo queste frasi subito riportate dagli organi di stampa per sottolineare come qui si vuol fare serietà e risparmio, nessuno va a verificare qual è la tipologia del risparmio e dell'investimento. Non erano soldi cash quelli che metteva l'Amministrazione: metteva ore di lavoro, cioè non è che esercitava un costo aggiuntivo, metteva ore di lavoro, che certamente sono risorse, ma non è che dovevamo andare a cercare delle risorse aggiuntive. La classica risposta sibillina del Direttore generale quindi non c'entra un'acca con questa cosa qua: si è voluto colpire un ufficio che lavorava bene, perché non rientra nella logica di razionalizzazione dell'azienda, che naturalmente è una logica irrazionale ai comuni mortali! Si spendono paccate di soldi e non si capisce bene dove vanno a finire e si colpisce l'innovazione, la ricerca.

Abbiamo aspettato a presentare questa interpellanza, ma come ci ha detto lei prima: "dateci da fare, sollecitateci quando ci sono delle incongruenze!". Nell'interpellanza precedente mi ha detto: "dormite un po', non è che segnalate le disfunzioni", ma noi abbiamo aspettato, perché abbiamo pensato fino all'ultimo che questa cosa era talmente assurda, che si sarebbe tornati indietro, che non c'era una logica dietro tutto questo. Si è invece tornati indietro, si sono prese persone formate per fare ricerca, le si è messe in ambito contabile e si vuol far credere che, essendo queste persone messe in ambito contabile, da lì devono continuare a gestire dei progetti senza più l'organizzazione dell'ufficio, mantenendo in piedi baracconi che non funzionano. Questa allora è una cosa scandalosa, perché rientra nella logica che si colpisce chi non è amico o serve fedele, gli si dà un calcio nel sedere anche se lavora per il bene della Valle d'Aosta. Qui c'è spazio solo per i fedelissimi che possono andare avanti, per gli altri, bravi o non bravi, non ce n'è, questo è il messaggio che volete mandare prima delle elezioni regionali e io dico che questa cosa grida vendetta al cielo, è scandalosa, perché volete anche far credere che questi servizi, tipo l'asilo-nido aziendale, continueranno a funzionare, efficienti, tutto bene come prima, non è così, è uno scandalo!

Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce.

Lanièce A. - Grazie Presidente.

Uno degli obiettivi assegnati all'azienda per il 2012 riguarda la riorganizzazione in un'ottica di contenimento della spesa dell'area tecnico-amministrativa. Fra le varie azioni poste in essere vi è stata l'eliminazione dell'Ufficio progetti innovativi con l'assegnazione di nuove attività, in particolare di quelle derivanti dalla cessione del patrimonio immobiliare destinato ad usi sanitari e al personale amministrativo. Parallelamente al momento attuale si è ritenuto di portare a termine i progetti che sono stati citati prima, che sono stati ottenuti con il Fondo sociale europeo, naturalmente continuare l'attività ormai consolidata di asilo-nido aziendale e comunque sottolineare che l'attenzione alle problematiche del reperimento di risorse finanziarie resta una delle attività prioritarie dell'azienda a prescindere dall'ufficio dedicato. Ricordo che ci sono dei cofinanziamenti obbligatori qualora si siano attivati dei progetti del Fondo sociale europeo e a maggior ragione in questa fase, dove dobbiamo ancora capire l'entità dei tagli che dovremo fare sulla sanità, se non ci sono modifiche alla spending review e, alla luce di tutte le novità che ci arrivano da Roma, dobbiamo attentamente valutare le risorse finanziarie dell'azienda. Grazie.

Presidente - La parola al Consigliere Donzel.

Donzel (PD) - Grazie Presidente.

Che rammarico riscontrare la risposta burocratica tale e quale quella del Direttore generale! Come dire? Questa iniziativa ha anche l'avallo politico dell'Assessore, quindi siamo convinti di marciare...invece di tagliare laddove ci sono sprechi, si tagliano le cose che funzionano. Continuiamo così a lavorare nell'USL: a mantenere le zone di privilegio e a colpire chi lavora con fiducia, con volontà nell'azienda, a quelli che ci mettono la passione! Questo è il clima che volete creare e pensate poi di fare qualità della sanità con tale clima! Perché non è che tali cose non siano risapute nell'ambiente dell'USL, lì si capisce bene che i fedelissimi possono andare avanti a qualunque titolo, che lavorino bene o male tanto lì ce n'è e si può mangiare! Per quelli invece che lavorano con passione, ma non fanno l'inchino...allora non ce n'è per nessuno!

È scandaloso che mi si ripeta dopo quello che abbiamo detto sul valore dei fondi sociali europei per la Valle d'Aosta...ma in tutte le attività ci sono i cofinanziamenti, non solo nell'USL, quindi perché in tutti gli altri settori facciamo lo sforzo di acquisire ulteriormente dei fondi sociali europei? Perché non abbiamo altre risorse per fare innovazione! Proprio alla luce della spending review dobbiamo difendere con le unghie e con i denti i fondi sociali europei, è proprio in quella direzione che bisogna andare! Invece no si sceglie di ragionare in una logica che è quella che ho detto prima e che non possiamo assolutamente condividere ed accettare. Ci rammarica che l'Assessorato avalli completamente questa linea, che è in totale contrasto con quanto di positivo veniva fatto in USL.

Presidente - Prima di passare al punto n. 15, comunico che sono pervenuti alla Presidenza, in merito al disegno di legge n. 192, la relazione del Consigliere Prola, un emendamento dell'Assessore Isabellon, tre emendamenti del Partito Democratico e trenta emendamenti del gruppo ALPE; in merito al disegno di legge n. 194, la relazione del Consigliere Agostino, due emendamenti dell'Assessore Isabellon, tre emendamenti degli Assessori Zublena e Marco Viérin, un emendamento del gruppo ALPE e un emendamento a firma ALPE e PD; in merito al disegno di legge n. 196, la relazione della Consigliera Impérial, un emendamento del Partito Democratico e quindici emendamenti del gruppo ALPE; in merito al disegno di legge n. 193, la relazione del Consigliere Crétaz, un emendamento del Partito Democratico; è stata inoltre depositata da parte dei gruppi ALPE e PD una risoluzione sulla situazione della Olivetti I-Jet di Arnad.