Oggetto del Consiglio n. 2510 del 11 luglio 2012 - Resoconto
OGGETTO N. 2510/XIII - Interpellanza: "Iniziative per la sensibilizzazione dei giovani sugli effetti del consumo di sostanze stupefacenti".
Interpellanza
Preso atto del susseguirsi dei casi di arresti, perquisizioni, segnalazioni di minori ai servizi sociali e sequestri di sostanze stupefacenti nella nostra Regione e in particolare ad Aosta, l'ultimo dei quali ha portato tre persone agli arresti domiciliari e la segnalazione di una ventina di consumatori di droghe;
Preoccupata da tale crescendo di episodi legati allo spaccio e al consumo di stupefacenti, e in particolare dalle notizie circa il sequestro non solo di droghe cosiddette "leggere", ma anche di quantitativi di sostanze molto più pericolose e dannose per la salute come cocaina e crack;
Considerato che tale preoccupante fenomeno non solo mette a rischio la salute dei ragazzi e dei giovani coinvolti, ma ha anche ricadute negative in termini di qualità della vita e di sicurezza dei quartieri cittadini maggiormente coinvolti e degli altri comuni della Valle nei quali maggiormente si concentra lo spaccio e il consumo di sostanze stupefacenti;
la sottoscritta Consigliera regionale
Interpella
la Giunta regionale per sapere:
1) se risulti confermata o meno, anche dai dati del Servizio Tossicodipendenze dell'azienda Usl, la crescita del consumo di sostanze stupefacenti "pesanti" come la cocaina e il crack, e quali siano gli ultimi dati al riguardo;
2) se intenda rafforzare il sostegno, anche economico, alle iniziative di sensibilizzazione e di prevenzione sugli effetti dell'uso di sostanze stupefacenti tra i ragazzi e i giovani, in particolare con il coinvolgimento delle scuole.
F.to: Carmela Fontana
Presidente - La parola alla Consigliera Carmela Fontana.
Fontana (PD) - Grazie Presidente.
Preso atto del susseguirsi dei casi di arresti, perquisizioni, segnalazioni di minori ai servizi sociali e sequestri di sostanze stupefacenti nella nostra regione e in particolare ad Aosta, l'ultimo dei quali ha portato tre persone agli arresti domiciliari e la segnalazione di una ventina di consumatori di droghe; preoccupata da tale crescendo di episodi legati allo spaccio e al consumo di stupefacenti, e in particolare dalle notizie circa il sequestro non solo di droghe cosiddette "leggere", ma anche di quantitativi di sostanze molto più pericolose e dannose per la salute come cocaina e crack; considerato che tale preoccupante fenomeno non solo mette a rischio la salute dei ragazzi e dei giovani coinvolti, ma ha anche ricadute negative in termini di qualità della vita e di sicurezza dei quartieri cittadini maggiormente coinvolti e degli altri comuni della Valle nei quali maggiormente si concentra lo spaccio e il consumo di sostanze stupefacenti, vorrei sapere dall'Assessore: "se risulti confermata o meno, anche dai dati del Servizio tossicodipendenze dell'USL, la crescita del consumo di sostanze stupefacenti "pesanti" come la cocaina e il crack, e quali siano gli ultimi dati al riguardo; se intenda rafforzare il sostegno, anche economico, alle iniziative di sensibilizzazione e di prevenzione sugli effetti dell'uso di sostanze stupefacenti tra i ragazzi e i giovani, in particolare con il coinvolgimento delle scuole". Grazie.
Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce.
Lanièce A. - Grazie Presidente. Ringrazio la collega Fontana per tenere sempre vivi questi argomenti in Consiglio.
Pur sottolineando il fatto che sono presenti arresti, perquisizioni, sequestri di sostanze stupefacenti in ragazzi, si evidenzia che sono in linea con quanto succede in tutte le realtà nazionali, non è un vanto, però siamo in linea, non è che ci sia un aumento.
Per quanto riguarda la conferma o meno se ci sia una crescita del consumo di sostanze stupefacenti pesanti, dai dati dell'ultima relazione del SERT, si evidenzia una lieve flessione sul consumo di cocaina e non sono stati rilevati casi di consumo di crack, però vigiliamo perché ci sono queste nuove droghe che sono presenti e rappresentano un grave pericolo.
Sulla seconda domanda, come già evidenziato nella risposta a precedenti interpellanze nel corso del 2011, parecchie sono le iniziative pluriennali volte ad arginare il fenomeno della diffusione delle dipendenze fra la popolazione valdostana e in particolare i giovani. Si rappresenta che attraverso gli uffici dell'Assessorato, della Sovrintendenza agli studi, dell'Azienda USL, in collaborazione con il privato sociale, le forze dell'ordine, l'Amministrazione regionale ha in corso diversi progetti di sensibilizzazione sui percorsi derivanti dall'uso di droghe. Qui, per non ripetere tutto quello che avevo elencato nell'interpellanza del Consiglio del 13-14 giugno, rimando a tutto quello che avevo detto che si fa ed è in atto nelle istituzioni scolastiche e a livello di servizi sociali. Questi progetti proseguono, anzi sono diventati parte integrante delle normali attività istituzionali e dei diversi servizi; alcuni hanno un approccio molto scientifico al problema, altri in maniera più divulgativa intendono richiamare l'attenzione sugli effetti dannosi dell'uso di droghe e sostanze psicoattive legali ed illegali. Per dire che c'è stata la sollecitazione, noi cerchiamo con questi progetti di portare avanti e possibilmente migliorare la sensibilizzazione ai giovani, sperando di arrivare prima di mettere in campo il SERT, che è la struttura che deve farsi carico del problema. Da parte nostra confermo la volontà e soprattutto il sostegno ai progetti che sono già presenti in tutte le istituzioni scolastiche. Grazie.
Presidente - La parola alla Consigliera Carmela Fontana.
Fontana (PD) - Ringrazio l'Assessore per la risposta sempre puntuale. Se magari per lei è una soddisfazione essere in linea con gli altri, per me invece...
(interruzione dell'Assessore Albert Lanièce, fuori microfono)
...ho capito, non peggio, ma, dopo tutto l'impegno che ci mette sia la Regione, sia l'USL - e i soldi investiti per la tutela di questo servizio -, sarebbe stata una bella soddisfazione avere un risultato migliore. Lo so che non si smette di monitorare questa situazione, penso che andiamo verso l'estate, i ragazzi non vanno più a scuola e magari sono più propensi al pericolo. Si potrebbe vedere di fare maggiore informazione, perché i servizi ci sono e sono tanti, i soldi sono investiti, ma occorre forse fare uno sforzo in più per dare maggiore informazione e far vedere ai ragazzi che vanno incontro a strade da cui non si può più tornare indietro. È questo il mio obiettivo, penso che anche da parte vostra ci sia tale volontà. Sento tanti genitori che hanno una grande preoccupazione, perché dicono che non ci sono molti ritrovi per i ragazzi, comunque stanno in cortile più di quanto vanno a scuola e il pericolo è sempre imminente, la preoccupazione comunque c'è. Mi auguro che si faccia il possibile, occorre vedere se si può fare più informazione dei servizi esistenti, perché non dico che non ci sia l'attenzione e se riusciamo a fare qualche passo in avanti e non rimanere stabili come le altre città. Grazie.