Oggetto del Consiglio n. 2509 del 11 luglio 2012 - Resoconto
OGGETTO N. 2509/XIII - Interpellanza: "Lavori di realizzazione della variante della strada statale n. 27 nei comuni di Etroubles e Saint-Oyen".
Interpellanza
Richiamati i lavori sulla S.S. 27 per la realizzazione della variante dei Comuni di Etroubles e Saint-Oyen;
Ricordata la convenzione stipulata tra la Regione Autonoma Valle d'Aosta e l'ANAS in riferimento ai lavori sopracitati;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
il Governo regionale per conoscere:
1) se gli accordi previsti dalla sopracitata convenzione sono stati rispettati;
2) se gli indennizzi agli agricoltori previsti dalla convenzione sono stati liquidati;
3) in caso contrario, quali sono gli intendimenti in merito.
F.to: Bertin - Louvin
Presidente - La parola al Consigliere Bertin.
Bertin (ALPE) - Grazie Presidente.
Tale interpellanza si ricollega ai lavori di realizzazione della variante ai comuni di Etroubles e Saint-Oyen che è in atto in questi giorni. Abbiamo più volte presentato delle iniziative su questo argomento più che altro in ragione del progetto dell'epoca. Oggi finalmente i lavori sono partiti con un progetto che è unanimemente considerato il meno impattante dal punto di vista paesaggistico e che va incontro alle esigenze di sicurezza e qualità della vita delle popolazioni interessate. In questo caso specifico ci colleghiamo ai lavori di realizzazione di questa variante, che sono iniziati da circa un anno e, per quanto riguarda la realizzazione del tunnel della variante, il materiale di risulta di tali lavori viene depositato come previsto nei prati di una frazione di Etroubles, Echevennoz, fra l'altro, dei prati, dal punto di vista della produttività e dal punto di vista agricolo, piuttosto pregiati, che hanno appena subito la realizzazione di un piano di irrigazione. Probabilmente si sarebbe potuto, con dei costi superiori, cercare soluzioni alternative, ma la soluzione è stata questa e ci rendiamo conto dei problemi che questo comporta anzitutto per i proprietari dei terreni in questione, perché, al di là dei danni diretti per l'occupazione, vi sono una serie di danni indiretti, che vanno dalla mancata produzione di foraggio, collegata al disciplinare della fontina...e che crea altri problemi agli agricoltori, un danno economico significativo. In questo momento, a mia conoscenza, essi non hanno avuto alcun indennizzo per tale occupazione provvisoria dei terreni. Qualche tempo fa c'è stato un incontro fra Amministrazione regionale, il compartimento ANAS della Regione e gli interessati. Si era convenuto - ma non sono sicuro che si sia addivenuti ad una convenzione - che l'ANAS dovesse rimborsare questi agricoltori, tenuto conto dei danni collaterali che tale occupazione comporta dal punto di vista della mancata produzione della fontina e di altri aspetti collegati, che creano seri problemi agli agricoltori in questione. Ci chiedevamo pertanto se gli accordi previsti fra l'Amministrazione e l'ANAS sono stati rispettati; se si è iniziato a versare gli indennizzi - e qui era previsto un ruolo dell'Assessorato dell'agricoltura, che doveva stabilire qual era l'entità del danno subito, non il solito danno che si dà per l'occupazione del suolo, perché, ripeto, questa occupazione crea seri problemi per la gestione di tali aziende agricole - e, se questi impegni non sono stati rispettati, quali sono gli intendimenti della Giunta, perché i lavori sono iniziati da un anno e bisogna capire come si va a finire da questo punto di vista. Grazie.
Presidente - La parola all'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Isabellon.
Isabellon (UV) - Grazie Presidente.
L'argomento è da un po' di tempo che è oggetto di attenzione generale da parte dell'Amministrazione regionale, in particolare dal nostro Assessorato, in quanto anche nell'oggetto dell'interpellanza si chiede conto delle ricadute per il settore agricolo, in particolare per quelle aziende che hanno dei terreni interessati dal deposito dei materiali, terreni che si trovano nella zona di Echevennoz, come è stato ricordato dal collega Bertin. A margine ricordo che non si tratta solo di questa zona che si trova ad essere interessata dal deposito di materiale, perché nella ricerca dei luoghi è stata individuata una zona nel comune di Saint-Rhémy-en-Bosses, località La Rosière, la partenza degli impianti di Crevacol. Nel caso specifico è una situazione diversa, perché il deposito dei materiali permette addirittura di avere una situazione migliorativa rispetto a quella attuale in quanto si rende più praticabile il luogo, dunque in questo caso l'impatto è positivo, ad esempio. Quando si fanno interventi di questo tipo, l'impatto sul territorio c'è e l'esigenza di realizzare tale intervento è stata caldeggiata in questi anni da tutti, in particolare da chi vive in quelle località ed è sottoposto a dei pericoli che con tale intervento verranno meno. Il disagio quindi va gestito e va gestito nel miglior modo possibile. L'impatto per le aziende agricole è stato fin da subito oggetto di attenzione da parte dell'Assessorato, fin dall'approvazione del progetto definitivo è stata posta la massima attenzione per ridurre l'effetto dei lavori sulle aziende agricole sia sotto il profilo operativo, sia per l'impatto economico per la gestione delle aziende.
La convenzione a cui si fa riferimento nell'interpellanza non è stata ancora formalizzata, perché si è giunti fin dal luglio scorso alla sigla di un verbale di accordo con ANAS (forse è a questo che si riferiva il collega Bertin). Inoltre nel 2011 l'inizio delle opere progettuali, non inficiando la possibilità di utilizzare il suolo da parte degli agricoltori, non ha inciso sui relativi premi delle misure a superficie, perché anche questo è uno dei danni derivanti dalla non coltivazione dei terreni. I lavori preparatori della convenzione hanno coinvolto le strutture dell'Assessorato dell'agricoltura e di AREA VdA con significativo anticipo rispetto alle tempistiche dell'esecuzione lavori ed è stata illustrata alle istituzioni locali e agli agricoltori a varie riprese. Durante tali incontri sono stati considerati tutti gli aspetti del problema e si è posta molta attenzione alle problematiche relative - questo è un tema che è stato richiamato dal collega Bertin - al carico animale, per evitare in ultima ratio eventuali abbattimenti di bestiame per la riduzione del carico; questo nel rispetto del rapporto UBA/ettaro che riguarda anche il conferimento del latte per la produzione della fontina. Considerando tutto ciò che è emerso nelle varie consultazioni, ne approfitto per informare che, a proposito del contenuto della convenzione, che verrà formalizzata con ANAS nelle prossime settimane, si fonda su tre specifici assi di intervento a carico di ANAS: risarcimento standard per l'occupazione temporanea dei suoli, integrazione che va a rimborsare gli agricoltori della perdita di reddito, considerando le mancate produzioni e i relativi premi; messa a coltura delle superfici agricole e rimessa in esercizio delle infrastrutture agricole, l'impianto di irrigazione, che lei citava per quella zona specifica che è stata oggetto di miglioramenti fondiari e dove l'impegno sarà quello di ripristinarli.
Nello specifico del secondo punto cardine, l'ANAS si dichiara disponibile ad indennizzare le mancate produzioni foraggere avvalendosi delle stime dei tecnici dell'Assessorato dell'agricoltura, in particolare viene assunto l'impegno di valutare i danni indiretti alle aziende agricole, ovvero gli eventuali minori introiti derivanti dalla trasformazione del latte in formaggio, anziché in fontina, causa l'acquisto di fieno fuori Valle qualora si renda impossibile l'approvvigionamento con il fieno locale. Sempre in relazione al secondo punto cardine, il lavoro dell'Assessorato e di AREA VdA è stato indirizzato nella seconda parte del 2011 e nel 2012 alle problematiche del rispetto del carico animale utile, di cui dicevo prima, per il percepimento dei pagamenti agroambientali e alla quantificazione delle perdite legate al mancato percepimento dei premi a superficie (indennità compensativa agroambiente). Sul primo fronte vennero convocati gli agricoltori e fu loro prospettata la soluzione attraverso la costituzione di azienda consociata di fondovalle, una formulazione che può essere accettata anche da parte delle norme che regolamentano il settore per quel che riguarda le misure di superficie. Tale opportunità prevista dal PSR interviene senza modificare la condizione dei singoli agricoltori e consente di consociare le superfici delle aziende aventi un surplus con quelle degli allevatori forzatamente in deficit, al fine di permettere a questi ultimi di rispettare il rapporto UBA/ettaro consentito. Questa azione, qualificabile come una sorta di mutuo soccorso fra agricoltori della zona del Gran San Bernardo, venne accolta positivamente dagli agricoltori presenti e verrà adottata nella campagna 2012. Parallelamente venne attuata un'ulteriore forma di sensibilizzazione di ANAS a proposito del mancato reddito degli agricoltori, inteso come mancata produzione di foraggio, i tecnici dell'Assessorato ne hanno quantificato gli importi, e come mancato percepimento delle provvidenze del PSR. I risultati di ciò sono stati notificati agli agricoltori e all'ANAS il 1° marzo 2012, che ne ha condiviso filosofia e contenuti e ha confermato la propria disponibilità per un incontro finalizzato alla formalizzazione degli impegni assunti, tale incontro avrà luogo a breve. Per quanto riguarda la seconda e la terza domanda, per quanto già esposto, non sussistono elementi a riguardo.
In conclusione vorrei sottolineare che l'Assessorato, in collaborazione con AREA VdA, ha fin da subito svolto in maniera che riteniamo efficiente ogni iniziativa di risposta alle necessità degli agricoltori, offrendo ogni garanzia per la loro operatività, il loro reddito e per il mantenimento del potenziale produttivo dei suoli e la continuità delle infrastrutture presenti su di essi, naturalmente tenuto conto che la realizzazione di questa opera era sicuramente molto sentita nelle località interessate. Anche gli agricoltori che vivono in queste zone, avendo da attraversare le strade e da fare l'attività agricola con il bestiame e tutto, sono sottoposti agli stessi pericoli degli altri cittadini. Grazie.
Presidente - La parola al Consigliere Bertin.
Bertin (ALPE) - Grazie Presidente.
Noi avevamo sottolineato le ricadute negative di questi lavori, perché dovevano essere minimizzate. Sul fatto che l'intervento di realizzazione della variante dei comuni di Etroubles e Saint-Oyen sia un fatto positivo per come si è risolta la questione siamo tutti d'accordo e credo gli stessi agricoltori interessati non possano che condividere questa cosa. Per il resto è importante far rispettare all'ANAS questi accordi, non siamo ancora riusciti ad un anno di distanza a concludere con una convenzione chiara queste cose, mi sembra che i tempi si siano dilatati un po' troppo, perché bisogna dare delle garanzie a chi ha il reddito legato a tali cose. Come sottolineava lei, ci sono dei rischi per il rapporto territorio e numero dei capi, non vorremmo che alla fine bisogna abbattere i capi. Bisogna sollecitare l'ANAS e tenere su questo aspetto l'ANAS sotto pressione che si concluda al più breve e per dare certezza a tutti gli interessati da tale punto di vista. Ormai i lavori stanno andando avanti e bisogna che chi ha il proprio reddito legato a questi terreni sia garantito e non andare a creare ulteriori problemi. Grazie.