Oggetto del Consiglio n. 2499 del 22 giugno 2012 - Resoconto
OGGETTO N. 2499/XIII - Disegno di legge: "Assestamento del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2012, modifiche a disposizioni legislative e variazioni al bilancio di previsione per il triennio 2012/2014".
CAPO I
ASSESTAMENTO DEL BILANCIO DI PREVISIONE PER L'ANNO FINANZIARIO 2012
Articolo 1
(Aggiornamento dei residui attivi)
1. L'ammontare dei residui attivi, stimato dall'articolo 3 della legge regionale 13 dicembre 2011, n. 31 (Bilancio di previsione della Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste per il triennio 2012/2014), con riferimento ai volumi complessivi del bilancio di previsione, è aggiornato al 1° gennaio 2012 in euro 762.282.544,13.
Articolo 2
(Aggiornamento dei residui passivi)
1. L'ammontare dei residui passivi, stimato dall'articolo 3 della l.r. 31/2011 con riferimento ai volumi complessivi del bilancio di previsione, è aggiornato al 1° gennaio 2012 in euro 935.666.800,64.
Articolo 3
(Aggiornamento delle previsioni di cassa)
1. Il totale delle entrate delle quali è prevista la riscossione e il totale delle spese delle quali è autorizzato il pagamento è aumentato di euro 60.000.000 per l'anno 2012.
CAPO II
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ENTRATE E DI SPESE. MODIFICAZIONI DI DISPOSIZIONI LEGISLATIVE
Articolo 4
(Interventi in materia di finanza locale. Modificazioni della legge regionale 13 dicembre 2011, n. 30)
1. L'ammontare delle risorse finanziarie destinate dall'articolo 16, comma 1, della legge regionale 13 dicembre 2011, n. 30 (Legge finanziaria per gli anni 2012/2014), agli interventi in materia di finanza locale è aumentato, per l'anno 2012, di euro 5.406.283,72 in applicazione dell'articolo 6ter della legge regionale 20 novembre 1995, n. 48 (Interventi regionali in materia di finanza locale).
2. Per l'anno 2012, in deroga ai criteri previsti dalla l.r. 48/1995, una quota dell'importo di cui al comma 1, pari ad euro 2.000.000, è destinata al trasferimento ai Comuni al fine di garantire agli stessi misure compensative per i mancati introiti derivanti dalle esenzioni tributarie e tariffarie stabilite ai sensi dell'articolo 4, comma 2, della legge regionale 18 gennaio 2010, n. 2 (Proroga, per l'anno 2010, delle misure straordinarie ed urgenti in funzione anti-crisi per il sostegno alle famiglie e alle imprese di cui alla legge regionale 23 gennaio 2009, n. 1, ed altri interventi).
3. La somma di euro 5.406.283,72 è così ripartita:
a) euro 2.000.000 per gli interventi di cui al comma 2;
b) euro 2.715.000 per la restituzione al bilancio regionale delle risorse anticipate nell'anno 2011, ai sensi dell'articolo 6ter, comma 5, della l.r. 48/1995, per il finanziamento del fondo di riserva per la riassegnazione dei residui perenti agli effetti amministrativi;
c) euro 691.283,72 per i trasferimenti finanziari con vincolo settoriale di destinazione secondo quanto stabilito dal comma 4 (Area omogenea 1.4.2. Interventi di finanza locale con vincolo settoriale di destinazione).
4. All'allegato A di cui all'articolo 16, comma 3, lettera c), della l.r. 30/2011, già modificato dall'articolo 3 della l.r. 8/2012, è apportata la seguente modificazione in aumento:
- UPB 1.4.2.28 Interventi d'investimento di finanza locale con vincolo di destinazione - fondi da ripartire - euro 691.283,72 (articolo 6ter, comma 2, della l.r. 48/1995).
Articolo 5
(Reintegro ai Comuni del minor gettito relativo alla soppressione dell'addizionale comunale all'accisa sull'energia elettrica)
1. In applicazione dell'articolo 4, comma 10, del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16 (Disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di efficientamento e potenziamento delle procedure di accertamento), convertito in legge, con modificazioni, dall'articolo 1, comma 1, della legge 26 aprile 2012, n. 44, il minor gettito relativo all'addizionale comunale all'accisa sull'energia elettrica è reintegrato ai Comuni secondo criteri e modalità stabiliti con deliberazione della Giunta regionale, adottata previo parere del Consiglio permanente degli enti locali.
2. L'onere derivante dall'applicazione del presente articolo è determinato in euro 1.500.000 per l'anno 2012 (UPB 1.4.4.10 Trasferimenti correnti per altri interventi di finanza locale - parz).
Articolo 6
(Finanziamento speciale al Comune di Saint-Vincent)
1. Ad integrazione e completamento degli interventi correnti e di investimento a favore del Comune di Saint-Vincent, previsti dall'articolo 9 della legge regionale 13 giugno 2007, n. 15 (Assestamento del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2007, modificazioni a disposizioni legislative, variazione al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2007), è autorizzata, per l'anno 2012, la spesa di euro 800.000 (UPB 1.4.4.10 Trasferimenti correnti per altri interventi di finanza locale; UPB 1.4.4.20 Interventi per altri investimenti di finanza locale).
Articolo 7
(Interventi finanziari a favore degli enti locali per gli oneri accessori conseguenti all'acquisizione di beni immobili. Legge regionale 26 ottobre 2007, n. 26)
1. Il termine di cui all'articolo 5 della legge regionale 26 ottobre 2007, n. 26 (Interventi finanziari a favore degli enti locali per gli oneri accessori conseguenti all'acquisizione di beni immobili), già prorogato dall'articolo 16, comma 1, della legge regionale 10 dicembre 2008, n. 29 (Legge finanziaria per gli anni 2009/2011), è ulteriormente prorogato al 31 dicembre 2012, limitatamente alle richieste di contributo perfezionate entro la data dell'8 ottobre 2010.
2. L'autorizzazione di spesa per le finalità di cui al comma 1 è determinata, per l'anno 2012, in euro 25.026,30 (UPB 1.4.4.10 Trasferimenti correnti per altri interventi di finanza locale).
Articolo 8
(Disposizioni sull'indebitamento degli enti locali. Modificazioni dell'articolo 19 della legge regionale 20 gennaio 2005, n. 1)
1. Dopo il comma 5quater dell'articolo 19 della legge regionale 20 gennaio 2005, n. 1 (Disposizioni per la manutenzione del sistema normativo regionale. Modificazioni e abrogazioni di leggi e disposizioni regionali), è aggiunto il seguente:
"5quinquies. Per i mutui da contrarre per opere Fo.S.P.I. ammesse a finanziamento ai programmi 2012/2014 e 2013/2015, la percentuale da applicare nel calcolo di cui al secondo periodo del comma 5ter è pari al 60 per cento.".
Articolo 9
(Erogazione di un contributo per l'organizzazione del Premio biennale di arte europea)
1. Per l'anno 2012, la Giunta regionale è autorizzata a concedere un contributo pari a euro 300.000 a favore dell'associazione InSaintVincent per l'organizzazione del Premio biennale di arte europea.
2. Il contributo è concesso con deliberazione della Giunta regionale con la quale sono altresì stabilite le modalità di rendicontazione delle spese effettuate con il sostegno regionale (UPB 1.7.1.13 Altri interventi di carattere culturale).
Articolo 10
(Finanziamento della spesa sanitaria regionale di parte corrente. Modificazione dell'articolo 46 della l.r. 30/2011)
1. La spesa sanitaria di parte corrente, già determinata per il triennio 2012/2014 in complessivi annui euro 282.872.620 ai sensi dell'articolo 46, comma 1, della l.r. 30/2011, è incrementata per l'anno 2012 di euro 7.624.573.
2. Il comma 1 dell'articolo 46 della l.r. 30/2011 è sostituito dal seguente:
"1. La spesa sanitaria di parte corrente è determinata in euro 290.497.193 per l'anno 2012 e in annui euro 282.872.620 per gli anni 2013 e 2014, di cui:
a) trasferimenti all'Azienda regionale sanitaria USL della Valle d'Aosta (Azienda USL) per complessivi euro 271.099.500 per l'anno 2012 e 269.299.500 per gli anni 2012 e 2013 (UPB 01.09.01.10 Trasferimenti all'Azienda regionale Unità Sanitaria Locale), dei quali annui euro 251.750.000 quale assegnazione per l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza e:
1) annui euro 1.950.000 per prestazioni sanitarie aggiuntive regionali;
2) annui euro 204.000 per iniziative di formazione professionale;
3) euro 8.710.000 per l'anno 2012 e annui euro 6.910.000 per gli anni 2013 e 2014 per iniziative di assistenza sanitaria e prestazioni sanitarie particolari e ricerca;
4) annui euro 8.485.500 per interventi a favore del personale dipendente e convenzionato del servizio sanitario regionale;
b) spese per il servizio sanitario regionale per complessivi euro 19.397.693 per l'anno 2012 e annui euro 13.573.120 per gli anni 2013 e 2014 (UPB 01.09.01.11 Interventi per il servizio sanitario regionale), così suddivisi:
1) euro 18.004.573 per l'anno 2012 e annui euro 12.180.000 per gli anni 2013 e 2014 per il rimborso al Fondo sanitario nazionale degli oneri connessi alla mobilità passiva;
2) annui euro 1.393.120 per interventi diretti della Regione.".
Articolo 11
(Fondo di gestione speciale di Finaosta S.p.A..
Legge regionale 16 marzo 2006, n. 7)
1. Per gli interventi da effettuarsi tramite la gestione speciale di Finaosta S.p.A. di cui all'articolo 6 della legge regionale 16 marzo 2006, n. 7 (Nuove disposizioni concernenti la società finanziaria regionale Finaosta S.p.A.. Abrogazione della legge regionale 28 giugno 1982, n. 16), la spesa di euro 6.612.000 autorizzata, per l'anno 2012, dall'articolo 52, comma 1, della l.r. 30/2011 è rideterminata in euro 10.312.000 (UPB 1.11.1.21 Partecipazioni azionarie e conferimenti).
2. Le economie derivanti dalla gestione degli interventi di cui alla legge regionale 7 dicembre 1993, n. 84 (Interventi regionali in favore della ricerca e dello sviluppo), giacenti presso Finaosta S.p.A. sono utilizzate per il finanziamento della medesima legge nella misura di euro 17.000.000 per il triennio 2012/2014 e, nella misura di euro 7.400.000, riversate nel fondo di gestione speciale di cui all'articolo 6 della l.r. 7/2006.
Articolo 12
(Interventi in materia di politica del lavoro)
1. L'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 49 della l.r. 30/2011 per l'attuazione del piano triennale degli interventi di politica del lavoro, delle azioni di formazione professionale, di orientamento e sviluppo delle azioni per favorire l'impiego e l'occupazione, approvato con deliberazione del Consiglio regionale 668/XIII del 15 luglio 2009 e integrato con deliberazione del Consiglio regionale n. 1926/XIII del 27 luglio 2011, è incrementata di 200.000 euro per l'anno 2012.
2. L'autorizzazione per il triennio 2012/2014 è complessivamente rideterminata in euro 18.481.600, annualmente così suddivisa:
anno 2012 euro 6.403.400;
anno 2013 euro 6.119.900;
anno 2014 euro 5.958.300;
(UPB 1.11.8.20 Fondo per le politiche del lavoro e la formazione professionale; UPB 1.11.8.10 Interventi di politica del lavoro a valere sul fondo per le politiche del lavoro - parte corrente; UPB 1.11.8.11 Interventi di formazione professionale a valere sul fondo per le politiche del lavoro).
Articolo 13
(Programmi di investimento oggetto di cofinanziamento comunitario e statale)
1. La quota di cofinanziamento a carico della Regione per l'attuazione degli interventi definiti nell'ambito del programma operativo competitività regionale 2007/2013, già determinata dall'articolo 50, comma 3, lettera a), della l.r. 30/2011 in euro 2.635.727 per il triennio 2012/2014, di cui euro 1.304.816 per l'anno 2012, è rideterminata per il triennio in euro 2.838.698, di cui euro 1.507.787 per l'anno 2012 (UPB 1.11.9.20 Programma competitività regionale 2007-2013 - parz.).
2. Gli oneri a carico del bilancio della Regione per l'attuazione dei programmi di cooperazione territoriale 2007/2013, già determinati dall'articolo 50, comma 6 della l.r. 30/2011 in euro 3.868.091 per il triennio 2012/2014, di cui euro 1.210.960 per l'anno 2012, sono rideterminati per il triennio in euro 4.182.019, di cui euro 1.524.888 per l'anno 2012 (UPB 1.11.9.21 Programmi di cooperazione territoriale 2007-2013 - parz.).
Articolo 14
(Modificazione dell'articolo 16 della l.r. 30/2011)
1. Le risorse accantonate nel fondo vincolato costituito ai sensi dell'articolo 16, comma 10, della l.r. 30/2011 sono riversate dal BIM alla Regione per essere destinate al finanziamento di interventi in materia assistenziale e sanitaria.
2. L'ultimo periodo del comma 10 dell'articolo 16 della l.r. 30/2011 è soppresso.
Articolo 15
(Modificazione dell'articolo 56 della l.r. 30/2011)
1. Dopo il comma 1 dell'articolo 56 della l.r. 30/2011, è inserito il seguente:
"1bis. Le disposizioni di cui al comma 1 si applicano anche agli appalti affidati dai Comuni per la realizzazione degli interventi di cui all'articolo 3, comma 1, lettere c) e d), della legge regionale 18 aprile 2008, n. 13 (Disposizioni per l'avvio del servizio idrico integrato e il finanziamento di un programma pluriennale di interventi nel settore dei servizi idrici).".
Articolo 16
(Erogazione di un contributo straordinario all'ente ecclesiastico Casa salesiana di San Giovanni Bosco)
1. Per l'anno 2012, la Giunta regionale è autorizzata a concedere un contributo straordinario pari a euro 600.000 a favore dell'ente ecclesiastico Casa salesiana di San Giovanni Bosco per l'adeguamento e l'ampliamento dell'immobile da destinare a laboratorio di falegnameria in uso all'Istituto professionale industria ed artigianato Don Bosco con sede nel Comune di Châtillon.
2. Il contributo è concesso con deliberazione della Giunta regionale, con la quale sono altresì stabilite le modalità di rendicontazione delle spese effettuate con il sostegno regionale (UPB 1.3.4.20 Investimenti per la valorizzazione delle strutture).
Articolo 17
(Abrogazione della legge regionale 19 maggio 2005, n. 10)
1. La legge regionale 19 maggio 2005, n. 10 (Disposizioni in materia di controllo sulla gestione finanziaria ed istituzione della relativa Autorità di vigilanza), è abrogata.
Articolo 18
(Reviviscenza dell'articolo 9 della legge regionale 8 settembre 1999, n. 27)
1. Il comma 5 dell'articolo 2 della legge regionale 18 aprile 2008, n. 13 (Disposizioni per l'avvio del servizio idrico integrato e il finanziamento di un programma pluriennale di interventi nel settore dei servizi idrici), è abrogato con effetto dalla data di entrata in vigore della l.r. 13/2008. A decorrere dalla medesima data, vige nuovamente l'articolo 9 della legge regionale 8 settembre 1999, n. 27 (Disciplina dell'organizzazione del servizio idrico integrato).
Articolo 19
(Autorizzazioni di maggiori spese recate da leggi regionali)
1. Le autorizzazioni di spesa recate da leggi regionali, come determinate dalla l.r. 30/2011, sono modificate, per il triennio 2012/2014, nella misura indicata nell'allegato A.
CAPO III
VARIAZIONI AL BILANCIO DI PREVISIONE PER IL TRIENNIO 2012/2014. DISPOSIZIONI FINANZIARIE
Articolo 20
(Variazioni allo stato di previsione dell'entrata)
1. Allo stato di previsione dell'entrata del bilancio per il triennio 2012/2014 sono apportate le seguenti variazioni:
a) in aumento:
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1) |
UPB 0.00.00.00 "Avanzo di amministrazione" |
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anno 2012 |
euro |
58.726.909,29; |
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2) |
UPB 1.03.01.80 "Restituzioni, recuperi, rimborsi e concorsi vari" |
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anno 2012 |
euro |
3.867.000,00; |
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3) |
UPB 1.03.01.30 "Canoni e concessioni" |
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anno 2012 |
euro |
5.500.000,00; |
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anno 2013 |
euro |
5.500.000,00; |
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anno 2014 |
euro |
5.500.000,00; |
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b) in diminuzione:
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1) |
UPB 1.05.01.10 "Accensione di prestiti a medio e lungo termine" |
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anno 2012 |
euro |
6.000.000,00; |
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2) |
UPB 1.01.01.10 "Tributi provinciali" |
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anno 2012 |
euro |
3.000.000,00; |
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3) |
UPB 1.01.02.30 "Imposte erariali sulla produzione, sui consumi e le dogane, monopoli e lotto" |
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anno 2012 |
euro |
5.500.000,00. |
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Articolo 21
(Iscrizione di fondi derivanti da assegnazioni statali, comunitarie, da spese vincolate o legate ad altre entrate a destinazione vincolata)
1. I fondi derivanti da assegnazioni statali, comunitarie, da spese vincolate o legate ad altre entrate a destinazione vincolata, previsti nel bilancio di previsione per l'anno finanziario 2011 e non impegnati alla chiusura dell'esercizio stesso, ammontano a euro 26.159.664,85 quali risultano analiticamente nella colonna A dell'allegato B.
2. I fondi di cui al comma 1, già attribuiti alla competenza finanziaria dell'anno 2012 ai sensi dell'articolo 29, comma 2, della legge regionale 4 agosto 2009, n. 30 (Nuove disposizioni in materia di bilancio e di contabilità generale della Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste e principi in materia di controllo strategico e di controllo di gestione), ammontano a complessivi euro 20.218.180,47 quali risultano analiticamente nella colonna B dell'allegato B.
3. I fondi di cui al comma 1 attribuiti con la presente legge alla competenza finanziaria dell'anno 2012 ammontano ad euro 5.941.484,38, quali risultano analiticamente nella colonna C dell'allegato B.
Articolo 22
(Variazioni allo stato di previsione della spesa)
1. Allo stato di previsione della spesa del bilancio per il triennio 2012/2014, sono apportate le seguenti variazioni in aumento, comprensive dei fondi di cui all'articolo 21, comma 3, come indicato analiticamente nell'allegato C, per complessivi euro:
anno 2012 euro 33.375.728,82
anno 2013 euro 5.500.000,00
anno 2014 euro 5.500.000,00
Articolo 23
(Riepilogo situazione finanziaria e dimostrazione della copertura del maggior onere)
1. Il quadro delle variazioni e la dimostrazione della copertura del maggior onere di euro 53.593.909,29 per l'anno 2012, di euro 5.500.000,00 per l'anno 2013 e di euro 5.500.000,00 per l'anno 2014, derivanti dalla presente legge è evidenziato nel modo seguente:
VARIAZIONI PARTE ENTRATA
In aumento (articolo 20 c. 1 lett. a) |
anno 2012 |
euro |
68.093.909,29 |
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anno 2013 |
euro |
5.500.000,00 |
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anno 2014 |
euro |
5.500.000,00 |
In diminuzione (articolo 20 c.1 lett. b) |
anno 2012 |
euro |
14.500.000,00 |
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------------------------- |
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Totale variazioni entrata |
anno 2012 |
euro |
53.593.909,29 |
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anno 2013 |
euro |
5.500.000,00 |
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anno 2014 |
euro |
5.500.000,00 |
VARIAZIONI PARTE SPESA |
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Con atto amministrativo derivanti da assegnazioni statali, comunitarie, da spese vincolate o legate ad altre entrate a destinazione vincolata (articolo 21 comma 2) |
anno 2012 |
euro |
20.218.180,47 |
In aumento (articolo 22) |
anno 2012 |
euro |
33.375.728,82 |
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anno 2013 |
euro |
5.500.000,00 |
|
anno 2014 |
euro |
5.500.000,00 |
|
------------------------- |
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Totale variazioni spesa |
anno 2012 |
euro |
53.593.909,29 |
|
anno 2013 |
euro |
5.500.000,00 |
|
anno 2014 |
euro |
5.500.000,00 |
Articolo 24
(Dichiarazione d'urgenza)
1. La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 31, comma terzo, dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
Allegati
(omissis)
Presidente - Il disegno di legge ha avuto parere favorevole a maggioranza con gli emendamenti della II Commissione, parere favorevole del Consiglio permanente degli enti locali; oltre agli articoli si dovranno votare gli Allegati A, B e C. Sono stati presentati 7 emendamenti della II Commissione e 2 emendamenti dei gruppi ALPE e Partito Democratico.
Pongo in votazione l'articolo 1:
Consiglieri presenti e votanti: 28
Favorevoli: 20
Contrari: 8
Il Consiglio approva.
Presidente - Articolo 2: stesso risultato. Articolo 3: stesso risultato.
All'articolo 4 vi è l'emendamento n. 2 dei gruppi ALPE e PD.
La parola al Consigliere Segretario Rigo.
Rigo (PD) - Se mi consentite, presento i due emendamenti sono tra loro legati. Abbiamo approfittato dell'articolo 9 per parlare di un servizio a cui prestiamo particolare attenzione come Amministrazione regionale e, purtroppo, di una preoccupazione che avevamo manifestato a dicembre, all'atto dell'approvazione del bilancio. Preoccupazione che si è nei fatti dimostrata una pura verità. Lo scorso anno, infatti, quando abbiamo discusso il bilancio regionale, avevamo manifestato i nostri dubbi sull'entità della cifra messa a bilancio rispetto all'articolo 18 della legge n. 23, che riguarda gli assegni di cura alternativi all'istituzionalizzazione. Lo stanziamento previsto era per noi insufficiente perché era facile prevedere già allora un numero elevato di domande.
Perché il Consiglio regionale nel 2010 ha riformato la legge sull'assistenza? Perché ce lo chiedevano i cambiamenti della società, cambiamenti che impongono tuttora profonde modifiche del nostro sistema di welfare. Abbiamo introdotto giustamente interventi a favore dell'assistenza alternativa all'istituzionalizzazione, abbiamo bisogno di cambiamenti culturali, abbiamo bisogno di profonde riforme nel sistema dei servizi per dare a tutti i cittadini risposte concrete ai bisogni quotidiani di salute e di assistenza, che sono mutati e che muteranno sempre di più.
Ma come facciamo a perseguire questi cambiamenti culturali chiesti ai cittadini, a quei cittadini che hanno fatto regolare domanda e che hanno tutti i requisiti per accedere al contributo previsto da una legge regionale se poi è la Regione stessa che non rispetta i patti? Come facciamo a perseguire questi cambiamenti culturali, se poi a questi cittadini rispondiamo che, in mancanza di risorse necessarie, non possiamo dare risposta alle loro legittime richieste, richieste reali. Abbiamo cercato di fare un patto con i cittadini: noi vi offriamo assistenza e contributi finanziari se dimostrate di avere tutti i requisiti per fare domanda di inserimento nelle strutture residenziali ed invece optate per la non istituzionalizzazione...bene, per una necessità non solo finanziaria, ma un modo diverso di intendere la cultura dell'assistenza creiamo questo patto e, se voi ci seguite, saremo al vostro fianco con un'assistenza più appropriata dal punto di vista anche sanitaria ed un aiuto finanziario.
I cittadini hanno risposto alle nostre richieste ed hanno presentato le domande. Da quanto mi risulta ci sono in attesa 1.000.000 di euro, 800.000 è riuscito l'Assessorato a recuperarli di fondi dello Stato, mancano 300, 250, insomma mancano un paio di centinaia di migliaia di euro per rispondere a tutte le domande. Allora la nostra proposta è quasi una provocazione, cioè chiedere di togliere 300.000 euro dall'effimero, in questo caso, la manifestazione di cui abbiamo discusso ieri a seguito di un'interrogazione, per mettere i 300.000 nella parte dell'assistenza economica, quindi nella finanza locale, per rispondere a tutti quei cittadini che hanno fatto legittimamente domanda.
Sappiamo che questi emendamenti non hanno ricevuto il parere positivo degli uffici per ragioni comprensibili e giuste; noi poniamo comunque all'attenzione del Governo regionale e del Consiglio questa necessità, che non è nostra, ma è di tanti cittadini che attendono risposte dalla Regione. Stride un po' il fatto che questi contributi assistenziali siano previsti negli interventi di finanza locale con vincolo settoriale di destinazione, e poi le domande, i provvedimenti, il contributo viene regolamentato e svolto attraverso l'Amministrazione regionale; mi sembra un controsenso.
Comunque il problema è questo: l'articolo 18 di una legge regionale approvata credo all'unanimità dal Consiglio, non è coperto da risorse sufficienti per dare corso a tutte le domande. Chiediamo quindi all'Amministrazione regionale di venire incontro, non a noi, ma ai cittadini.
Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce.
Lanièce A. - Grazie Presidente.
Nell'ambito della problematica che ha sollevato il collega Rigo, confermo che abbiamo già individuato 900.000 euro prelevati dal fondo nazionale della non autosufficienza, ed è in previsione l'approvvigionamento di altri fondi per la copertura.
Non accettiamo quindi l'emendamento.
Rollandin (fuori microfono) - ...c'è anche il parere negativo delle Finanze.
Presidente - La parola al Consigliere Segretario Rigo.
Rigo (PD) - Credo che l'Assessorato abbia fatto in questi mesi tutti gli sforzi necessari per reperire i finanziamenti e io stesso ne ho dato atto.
Abbiamo presentato questo emendamento per far conoscere al Consiglio questa situazione e per tranquillizzare i cittadini, perché gli uffici preposti non possono che dare risposte interlocutorie. Infatti i cittadini ricevono risposte del tipo: non si sa, vedremo, provvederemo...ora l'Assessore ha detto che comunque, al di là dell'emendamento che comunque non sarebbe possibile mettere in votazione, gli uffici faranno tutti gli sforzi possibili perché neanche una domanda risulti poi disattesa. Prendiamo atto.
L'emendamento viene ritirato.
Presidente - Do lettura per il verbale dell'emendamento n. 2 dei gruppi ALPE e Partito Democratico, che viene ritirato:
Emendamento
Dopo il comma 4 dell'articolo 4 del disegno di legge n. 191 è aggiunto il seguente:
"5. L'autorizzazione di spesa di cui alla legge regionale 23 luglio 2010, n. 23 (Testo unico in materia di interventi economici di sostegno e promozione sociale. Abrogazione di leggi regionali), determinata in euro 5.630.000 dalla legge regionale 13 dicembre 2011, n. 30 (Legge finanziaria per gli anni 2012/2014), è aumentata di 300.000 euro per l'anno 2012.".
Di conseguenza, nell'allegato alla l.r. 30/2011 l'importo di 5.630.000 euro autorizzato per l'anno 2012 relativamente alla 1.r. 23/2010 è rideterminato in euro 5.930.000 euro.
Si intende ritirato anche l'emendamento n. 1 dei suddetti gruppi che era collegato a questo.
Pongo in votazione l'articolo 4:
Consiglieri presenti e votanti: 29
Favorevoli: 21
Contrari: 8
Il Consiglio approva.
Presidente - Vi è ora l'emendamento n. 1 della II Commissione, che recita:
Emendamento
Dopo l'articolo 4 è inserito il seguente:
"Articolo 4bis
(Modificazione alla legge regionale 10 dicembre 2010, n. 40)
1. Il termine di cui all'articolo 41, comma 1, della legge regionale 10 dicembre 2010, n. 40 (Legge finanziaria per gli anni 2011/2013), è differito al 31 dicembre 2012.".
Lo pongo in votazione: stesso risultato.
Articolo 5: stesso risultato. Articolo 6: stesso risultato. Articolo 7: stesso risultato. Articolo 8: stesso risultato.
Vi è l'emendamento n. 1 bis della II Commissione, che recita:
Emendamento
Dopo l'articolo 8 è inserito il seguente:
"Articolo 8bis
(Misure aggiuntive per il riordino e la riduzione della spesa pubblica regionale)
1. In considerazione delle finalità perseguite dal decreto-legge 7 maggio 2012, n. 52 (Disposizioni urgenti per la razionalizzazione della spesa pubblica), la Regione prosegue nel processo di modernizzazione del sistema organizzativo regionale, di riordino e di riduzione della spesa pubblica, in conformità ai principi di sussidiarietà, adeguatezza, economicità ed efficacia dell'azione amministrativa. A tal fine, la Giunta regionale, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, anche mediante l'implementazione degli strumenti di pianificazione organizzativa già esistenti, individua ulteriori iniziative e misure volte al perseguimento dei seguenti obiettivi:
a) riduzione degli oneri amministrativi a carico dei cittadini e delle imprese ed incremento dei sistemi di innovazione digitale;
b) razionalizzazione e qualificazione dei processi organizzativi, al fine di contenere le spese di funzionamento degli uffici e di acquisto di beni e servizi, anche mediante l'individuazione di responsabili unici per la programmazione della spesa e di una più efficace gestione delle scorte;
c) eliminazione delle spese eccedenti e improduttive e riduzione delle spese di rappresentanza, di consulenza e per convegni;
d) miglioramento del sistema di conoscibilità e di trasparenza delle iniziative di contenimento e di razionalizzazione della spesa pubblica;
e) coinvolgimento dei cittadini nel monitoraggio della spesa pubblica e nell'individuazione di misure volte al miglioramento dei processi di produzione e di erogazione dei servizi pubblici;
f) coinvolgimento dei privati nell'offerta e nella gestione di servizi e di attività attualmente collocati nell'area dell'offerta pubblica.
2. Nella individuazione delle misure e delle iniziative ulteriori da intraprendere per il perseguimento degli obiettivi di cui al comma 1 e delle relative tempistiche di attuazione, la Giunta regionale si avvale dei dirigenti di primo livello, coordinati, in apposita conferenza e senza oneri aggiuntivi per la finanza regionale, dal Segretario generale della Regione. La conferenza può, inoltre, formulare alla Giunta regionale proposte in ordine all'adozione di disposizioni normative o di atti amministrativi di carattere generale utili al perseguimento degli obiettivi di cui al comma 1.
3. Con riguardo agli enti locali, le iniziative e le misure per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica sono individuati dalla Giunta regionale, di intesa con il Consiglio permanente degli enti locali. Con riguardo agli enti strumentali della Regione, anche di diritto privato, la Regione individua con deliberazione della Giunta regionale, analoghi interventi e iniziative da attuare per una più efficiente erogazione dei servizi forniti e per l'eliminazione degli sprechi.
4. Le strutture organizzative dell'Amministrazione regionale, gli enti locali e gli enti strumentali della Regione assicurano la massima collaborazione per l'attuazione del processo di riordino e di razionalizzazione della spesa pubblica regionale, fornendo ogni dato e informazione in loro possesso e il supporto tecnico necessario.".
Lo pongo in votazione: stesso risultato.
Vi è l'emendamento n. 2 della II Commissione, che recita:
Emendamento n. 2
Dopo l'articolo 8bis è inserito il seguente:
"Articolo 8ter
(Modificazioni alla legge regionale 4 agosto 2009, n. 30)
1. Al comma 1 dell'articolo 42 della legge regionale 4 agosto 2009, n. 30 (Nuove disposizioni in materia di bilancio e di contabilità generale della Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste e principi in materia di controllo strategico e di controllo di gestione), le parole: "non sia superiore a euro 15." sono sostituite dalle seguenti: "non sia superiore a euro 30. La predetta disposizione non si applica qualora il credito derivi da ripetuta violazione degli obblighi di versamento relativi ad un medesimo tributo.".
2. Ai commi 6 e 8 dell'articolo 42 della l.r. 30/2009, le parole: "euro 15" sono sostituite dalle seguenti: "euro 30".
3. Il comma 7 dell'articolo 42 della l.r. 30/2009 è sostituito dal seguente:
"7. Nei confronti del personale cessato dal servizio, la Regione non procede a rimborsi per importi pari o inferiori a euro 15 e non richiede la restituzione di somme per importi pari o inferiori a euro 30.".
4. Il comma 9 dell'articolo 42 della l.r. 30/2009 è sostituito dal seguente:
"9. La Regione può rinunciare alla riscossione di entrate di natura non tributaria, escluse quelle derivanti da corrispettivi per servizi resi a pagamento e da crediti per l'applicazione di sanzioni amministrative, anche per un importo superiore a euro 30 quando il costo delle operazioni di accertamento e riscossione, per ogni singola entrata, risulti eccessivo rispetto all'ammontare della medesima.".
5. Al comma 1 dell'articolo 43 della l.r. 30/2009, le parole: "euro 15" sono sostituite dalle seguenti: "euro 30".
6. Le disposizioni di cui al presente articolo trovano applicazione a decorrere dal 1° luglio 2012.
7. A copertura delle eventuali minori entrate derivanti dalle disposizioni di cui al presente articolo, stimate in via prudenziale per il triennio 2012/2014 in annui euro 5.000, è istituito un fondo di riserva per il medesimo importo nell'ambito dell'UPB 1.16.1.10 (Fondi di riserva per spese obbligatorie e impreviste - spese correnti). Al finanziamento di tale fondo si provvede per i medesimi importi:
a) per l'anno 2012 con le maggiori entrate previste dall'articolo 20;
b) per gli anni 2013 e 2014 con le risorse già iscritte nell'UPB 1.16.1.10.".
Lo pongo in votazione: stesso risultato.
All'articolo 9 vi è l'emendamento n. 1 dei gruppi ALPE e Partito Democratico, che è stato ritirato, ne do lettura per il verbale:
Emendamento
L'articolo 9 del disegno di legge n. 191 è soppresso e nell'allegato C al disegno di legge n. 191 è soppressa la riga relativa all'U.P.B. 01.07.01.13.
La parola al Consigliere Bertin, sull'articolo 9.
Bertin (ALPE) - Grazie Presidente.
Questo articolo ha già fatto oggetto di un'interpellanza discussa ieri. Questo per sottolineare il fatto che comunque si vanno ad aggiungere 300.000 euro in un premio nuovo in un settore nel quale vi è, al contrario, fuori dalla Valle d'Aosta, una diminuzione di fondi a disposizione. Un premio nuovo che si aggiunge ad una miriade di iniziative in ambito culturale in Valle d'Aosta che, a mio avviso, rischia di non aggiungere niente, se non una spesa ulteriore della quale - come abbiamo visto ieri - non sappiamo bene quali potrebbero essere gli eventuali benefici, anche perché, da quanto abbiamo capito, l'Amministrazione non si è particolarmente preoccupata di conoscerne gli eventuali aspetti positivi. Grazie.
Presidente - La parola al Consigliere Louvin.
Louvin (ALPE) - Nelle biennali, ogni due anni bisogna prevedere la spesa e, forse per errore mio...ma non ho trovato l'impegno per l'edizione del 2014...
(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
...c'è il 2016? Andiamo lontano, perché non è quest'anno la biennale? Allora 2012-2016 secondo lei? Non mi ritrovo molto. Comunque lanciare quest'anno una biennale, vuol dire impegnarsi per la prossima legislatura, vuol dire pregiudicare qualcosa, e a noi non pare che sia brillante, ad un anno dalle elezioni, che si prenda questo genere di impegni!
Io sposo interamente le considerazioni svolte dal collega Bertin, che vanno nel senso di sottolineare come stia impazzando il frazionismo culturale in questa Regione; un tentativo che fu fatto in passato di portare sotto un'unica regia il settore della cultura in Valle d'Aosta, oggi torna sempre più alla logica dello "spezzatino", per cui ognuno deve avere un suo pezzo.
Che l'Assessore alla cultura non sia lui ad avere un quadro completo dello sviluppo delle iniziative di carattere culturale ed in particolare delle arti figurative, lo trovo molto singolare! Lei ha le sue "piccole riserve" al Forte di Bard, lei ha le sue "piccole riserve" adesso con le manifestazioni che si fanno a Saint-Vincent con le biennali dell'arte...ecco, noi non capiamo - questo è un discorso generale che faccio anche all'Assessore Laurent Viérin - qual è la linea culturale che sviluppa questa Regione, che spazia dalle foto di Marilyn Monroe fino all'arte classica, dai tesori barocchi, eccetera. Non capiamo più dove siamo e non capiamo più come mai sui capitoli dell'Assessore Laurent Viérin ci sia una costante riduzione e poi si aprano delle sacche parallele e non coordinate nell'attività culturale. Questo è un nostro sentire, credo che si possa dire tranquillamente che è l'opinione che si ha diffusamente anche all'esterno, per cui basta andare a bussare a qualche porta e poi qualcosa si apre.
Quindi non siamo nella logica di una vera politica culturale ed a questo aggiungo anche che forse non sarebbe male iniziare a parlare un po' - è stato lanciato il ballon d'essai qualche giorno fa, ma adesso seriamente - del Baron Gamba. Se vogliamo avere una pinacoteca, sulla quale ricordo di avere manifestato già in passato fortissime riserve, se non contrarietà, perché non reggiamo il costo anche di una pinacoteca regionale, per far vedere i quadri molto piacevoli di Mus come mostra a carattere permanente in una piccola sede come quella, dobbiamo cominciare a ragionare in termini di economia dell'arte.
Mi rivolgo al collega Lattanzi, che spesso ha la sensibilità di richiamarci alla necessità di valutare e pesare bene gli interessi ed i ritorni: in campo culturale noi continuiamo a buttare dei soldi e non valutare quanto ci costa un investimento culturale ed artistico e quanto ci rientra. Qui mi pare che siamo sulla stessa linea, quindi segnaliamo con particolare preoccupazione questo fenomeno e questa incapacità del Governo Rollandin di ricondurre nell'alveo di una politica unitaria, leggibile, omogenea gli sviluppi della cultura valdostana.
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Rollandin.
Rollandin (UV) - Grazie Presidente.
Solo per chiarezza, perché su questo tema avevo già risposto ad una interrogazione del collega Bertin, che diceva: ma quando è nato questo progetto? Ho detto che era iniziato nel 2009-2010 e quindi questa biennale va a cavallo fra il 2011 e il 2012, la prima parte è stata messa come finanziamento dal Casinò ed è la ragione per cui, perfettamente a conoscenza dell'Assessorato della cultura, è stato messo in questa forma solo perché compensava quella parte che non mette il Casinò, ma veniva messa dalla Regione.
Non c'è nessun problema particolare, il discorso è molto più razionale ed è collegato a questo tipo di articolazione, che si fa interprete dell'iniziativa del professor Levi, che riprende questo discorso "Saint-Vincent culturale", che era già stato fatto, dando la possibilità alle Accademie d'arte di esprimersi attraverso i giovani, quindi di valorizzare i giovani con la possibilità di interpretare in modo adeguato e sollecitare l'espressione artistica più innovativa. È una valutazione, come biennale, che può avere queste caratteristiche.
Il professor Levi ha già fatto, nel momento stesso in cui ha contattato le varie Accademie che si sono rese disponibili per questo lavoro, un discorso preparatorio con una ricaduta importante su tutti i territori interessati, che vale per l'investimento molto modesto che viene fatto per questo intervento; il collegamento è solo quello.
Presidente - La parola al Vicepresidente Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Chiedo il voto segreto a nome dei gruppi ALPE e PD.
Presidente - Pongo in votazione per scrutinio segreto l'articolo 9:
Consiglieri presenti e votanti: 29
Favorevoli: 19
Contrari: 10
Il Consiglio approva.
Presidente - All'articolo 10 vi è l'emendamento n. 3 della II Commissione, che recita:
Emendamento
L'articolo 10 è sostituito dal seguente:
"Articolo 10
(Copertura del disavanzo di gestione dell'Azienda regionale sanitaria USL della Valle d'Aosta per l'anno 2011 e rideterminazione della spesa sanitaria regionale di parte corrente. Modificazione dell'articolo 46 della l.r. 30/2011)
1. La Regione provvede alla copertura del disavanzo di gestione di euro 636.484 registrato dall'Azienda regionale sanitaria USL della Valle d'Aosta (Azienda USL) nell'esercizio finanziario 2011 e risultante dal bilancio di esercizio della medesima Azienda deliberato dal Direttore generale in data 21 maggio 2012 e vistato dal Collegio sindacale secondo quanto disposto dall'articolo 25 della legge regionale 7 dicembre 2009, n. 46 (Nuova disciplina dell'assetto contabile, gestionale e di controllo dell'Azienda regionale sanitaria USL della Valle d'Aosta (Azienda USL). Abrogazione della legge regionale 16 luglio 1996, n. 19).
2. La spesa sanitaria di parte corrente, già determinata per il triennio 2012/2014 in complessivi annui euro 282.872.620 ai sensi dell'articolo 46, comma 1, della l.r. 30/2011, è incrementata per l'anno 2012 di euro 8.261.057.
3. Il comma 1 dell'articolo 46 della l.r. 30/2011 è sostituito dal seguente:
"1. La spesa sanitaria di parte corrente è determinata in euro 291.133.677,00 per l'anno 2012 e in annui euro 282.872.620 per gli anni 2013 e 2014, di cui:
a) trasferimenti all'Azienda regionale sanitaria USL della Valle d'Aosta (Azienda USL) per complessivi euro 271.735.984 per l'anno 2012 e 269.299.500 per gli anni 2012 e 2013 (UPB 01.09.01.10 Trasferimenti all'Azienda regionale Unità Sanitaria Locale), dei quali annui euro 251.750.000 quale assegnazione per l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza e:
1) annui euro 1.950.000 per prestazioni sanitarie aggiuntive regionali;
2) annui euro 204.000 per iniziative di formazione professionale;
3) euro 8.710.000 per l'anno 2012 e annui euro 6.910.000 per gli anni 2013 e 2014 per iniziative di assistenza sanitaria e prestazioni sanitarie particolari e ricerca;
4) annui euro 8.485.500 per interventi a favore del personale dipendente e convenzionato del servizio sanitario regionale;
5) euro 636.484 per la copertura del disavanzo di gestione all'Azienda USL della Valle d'Aosta relativo al bilancio di esercizio 2011;
b) spese per il servizio sanitario regionale per complessivi euro 19.397.693 per l'anno 2012 e annui euro 13.573.120 per gli anni 2013 e 2014 (UPB 01.09.01.11 Interventi per il servizio sanitario regionale), così suddivisi:
1) euro 18.004.573 per l'anno 2012 e annui euro 12.180.000 per gli anni 2013 e 2014 per il rimborso al Fondo sanitario nazionale degli oneri connessi alla mobilità passiva;
2) annui euro 1.393.120 per interventi diretti della Regione.".
Lo pongo in votazione:
Consiglieri presenti e votanti: 29
Favorevoli: 21
Contrari: 8
Il Consiglio approva.
Presidente - La parola al Vicepresidente Chatrian, sull'articolo 11.
Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.
Chiederemmo al Presidente Rollandin se può dettagliarci questo incremento da 3.700.000 euro sulla gestione speciale di Finaosta. Grazie.
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Rollandin.
Rollandin (UV) - Grazie Presidente.
Questo aumento è legato all'accordo Heineken e viene pagato attraverso Finaosta.
Presidente - Articolo 11: stesso risultato. Articolo 12: stesso risultato. Articolo 13: stesso risultato. Articolo 14: stesso risultato.
La parola al Consigliere Louvin, sull'articolo 15.
Louvin (ALPE) - Grazie Presidente.
L'articolo 15 prevede l'estensione della cosiddetta "clausola sociale", che doveva essere la grande salvezza lavorativa per i dipendenti dei cantieri forestali, in passato gestiti direttamente dalla Regione, di cui abbiamo molto parlato in questi tempi perché questo salvagente non sta dando particolari risultati. Siccome questo articolo estende l'applicazione della clausola sociale anche agli appalti affidati dai Comuni per la realizzazione di interventi nell'ambito del servizio idrico integrato, ci sarà sicuramente la stima del Governo regionale sul numero di dipendenti che si prevede saranno recuperati attraverso la cosiddetta "clausola sociale".
Credo che ci sia sfuggita nell'esame che abbiamo fatto in commissione l'esatta entità di questa previsione, in modo che possa rimanere a futura memoria l'attesa di questo impegno che viene assunto, se sarà rilevante, anche perché non sappiamo quanti siano questi interventi. Non è una tipologia di lavori esattamente identica a quella che era stata richiamata nell'ambito dell'articolo 56 della finanziaria 2012, quindi vorremmo sapere quali sono le previsioni e gli impegni che assume legislativamente il Consiglio adottando questo articolo. Grazie.
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Rollandin.
Rollandin (UV) - Grazie Presidente.
Il richiamo alla legge n. 13 al punto c) e d), fa riferimento, al punto c), ai lavori previsti per una somma totale di 2.500.000 euro, che sono piccoli cantieri finanziati con fondi BIM, mentre il punto d) è relativo ai finanziamenti del servizio idrico, che oggi hanno una valutazione che va da 6 a 8.000.000, ma che non sono ancora tutti utilizzabili, perché sono progetti in corso. Sui 2.500.000 dobbiamo tener conto che sono cantieri che più si avvicinano ai cantieri dei lavori pubblici, in quanto si traducono in lavori di sistemazione più attinenti a questo settore. Si tratta di appalti che vanno da 150 a 250.000 euro di norma, perché sono stati scelti sulla presentazione dei Comuni dal BIM, e daranno la possibilità a 60-70 operai di lavorare in questo settore; per gli altri è da verificare.
Presidente - La parola al Consigliere Louvin.
Louvin (ALPE) - Pregherei di chiarire questo concetto: ci sono i piccoli cantieri, fondi BIM per 2.500.000 di importo, da cui si presume per l'anno corrente di poter avere 60-70 assunzioni a tempo determinato (ovviamente, sappiamo quali sono le modalità in questione). Poi lei ha parlato di lavori per 6-8.000.000 nel servizio idrico, per i quali non ci sono stime. È così? Grazie del chiarimento.
Noi rimaniamo comunque sulla linea delle posizioni di voto che abbiamo assunto fin dall'inizio.
Presidente - Articolo 15: stesso risultato.
La parola al Consigliere Louvin, sull'articolo 16.
Louvin (ALPE) - Grazie Presidente.
È forse utile cogliere l'occasione di questa erogazione di un contributo straordinario alla casa salesiana San Giovanni Bosco, che riguarda un finanziamento di adeguamento, di risistemazione di un immobile destinato a laboratorio di falegnameria: sono 600.000 euro che vanno destinati alla ristrutturazione di un immobile che è di proprietà dell'Amministrazione regionale. È l'immobile che ha fatto oggetto anche di permuta in un atto recentemente approvato.
Siccome siamo venuti in argomento con il Governo sulle questioni del finanziamento della politica scolastica e ci sono state delle puntualizzazioni sia da parte del Presidente che da parte dell'Assessore Laurent Viérin, in particolare con un'accalorata e sentita difesa dell'equanimità nei confronti di scuole paritarie, ci sono paritarie e ci sono paritarie più paritarie delle altre, come direbbe Orwell...
Ecco, Assessore, mi rivolgo a lei, e anche all'Assessore Lanièce su questo: venite cortesemente una mezz'oretta in commissione e facciamo il punto di quanto è stato erogato complessivamente alle scuole paritarie, perché dobbiamo ragionare sia in termini di finanziamento alle strutture che in termini di finanziamento del diritto allo studio, sia in termini di finanziamento all'istituzione scolastica globalmente. Andiamo a prendere gli anni 2008-2009-2010-2011 e 2012, poi vedremo come tiriamo le somme, perché è da prendere atto del chiarimento tecnico che l'Assessore Viérin ha dato e anche dal Presidente Rollandin su un problema contabile di imputazione su diversi esercizi finanziari di una contribuzione alle istituzioni scolastiche. Quello lo abbiamo capito, ma vorremmo avere il quadro; se siete d'accordo, venite, lo facciamo insieme questo ragionamento, perché forse circolano leggende metropolitane, ma forse avremo delle sorprese e sarà interessante fare questo calcolo. Ci diamo appuntamento nel mese di luglio o a settembre, come preferite, facciamo questo conteggio. Noi i dati li abbiamo chiesti, non siamo riusciti a capire quanto viene erogato, ed approfittiamo con voi per fare il punto della situazione, visto che c'è questa equanimità rivendicata, la certifichiamo, diamo il "bollino blu" ben volentieri. Grazie.
Presidente - La parola all'Assessore all'istruzione e cultura, Laurent Viérin.
Viérin L. (UV) - Grazie Presidente.
Dopo questo intervento accalorato del collega Louvin, non possiamo che accettare l'invito a venire in commissione, con una piccola postilla. Non ci risulta che siano stati richiesti dati ad oggi e tutti i dati che sono stati richiesti sono sempre stati forniti; siamo sempre stati disponibili in V Commissione ad andare a fornire tutta la documentazione del caso. Direi che prima dell'estate abbiamo anche il disegno di legge sull'Istituto musicale, quindi abbiamo altre priorità, ma con la ripresa autunnale siamo lieti di venire ad illustrare tutta la panoramica dei finanziamenti al mondo scolastico valdostano. Grazie.
Presidente - Articolo 16: stesso risultato.
La parola al Consigliere Louvin, sull'articolo 17.
Louvin (ALPE) - L'abrogazione dell'autorità di vigilanza...questo è un articolo che non deve passare inosservato, perché ha un senso molto preciso, in quanto rimuove una legge che ha avuto una funzione ponte. Non ero in questo Consiglio quando è stata approvata questa legge, anche se abbiamo collaborato a suo tempo nell'elaborazione di questi concetti, ed è una legge che è servita; vorrei rivendicare alla Regione nel 2005 il gesto coraggioso in termini politici di impegnarsi ad avere autonomamente un'autorità di vigilanza sulla propria gestione finanziaria. Ci sono voluti sette anni prima che si arrivasse all'efficacia di un sistema, che poi è stato introdotto, ma vorrei che si ricordasse che la Corte costituzionale aveva riconosciuto in capo alla Regione la facoltà di istituire propri organi.
Forse avrei eventualmente immaginato la possibilità di un intervento non di rimozione totale, perché a volte quando si tolgono le tracce dal nostro ordinamento di qualche pezzo conquistato, poi si hanno difficoltà a rimettere insieme i pezzi. Forse avrei preferito una "norma di congelamento" nel nostro sistema legislativo, è una tecnica poco usata, ma non sarebbe stato malvagio. Ci sono dei pezzi di storia del nostro ordinamento e questo rimarrà come un tentativo, fra i pochissimi che hanno fatto le Regioni a Statuto speciale per difendere un perimetro di propria competenza in materia di vigilanza. Quindi lo salutiamo come abrogazione, senza dimenticarci la storia che ha rappresentato dal punto di vista istituzionale.
Presidente - La parola al Consigliere Caveri.
Caveri (UV) - Grazie Presidente.
Devo dire che questo articolo 17 alla fine ci era sfuggito per una cattiva lettura da parte nostra.
Va detto, rispetto alla sottolineatura, che è vero che questa scelta fu una scelta che aveva una logica anche strumentale, quella di dire: siamo in grado di garantire con l'autonomia e l'indipendenza necessaria dei controlli simili a quelli che la Corte dei Conti ci dà oggi, sulla base di una sentenza che ha chiarito che la Corte dei Conti era allargabile anche alla nostra autonomia speciale. Va anche detto che la soluzione tecnica che è stata individuata nella sua originalità, quindi una modellistica di una Corte dei Conti che coinvolge anche una serie di soggetti che sono espressione della Regione, consente oggi di dire che, malgrado tutto, si è salvaguardata un'originalità. Per quanto la Corte dei Conti non sia prevista in queste sue funzioni dal nostro Statuto di autonomia, ma sia il frutto di una decretazione di urgenza in un decreto convertito in legge, consente di dire che oggi si fa un punto a capo. Resta il problema indeterminato, valido nella relazione, che è la questione di capire cosa fare dei revisori consiglieri e dell'eventualità, evocata dal Presidente e dal collega Louvin, di quella parte che riguarda i revisori dei conti.
Presidente - Articolo 17: stesso risultato.
La parola al Consigliere Louvin, sull'articolo 18.
Louvin (ALPE) - C'è una colonna al chiostro di Sant'Orso, dove è scritto "Lazare veni foras de sepulcro", la resurrezione di Lazzaro; questo è un articolo singolarissimo, è un articolo di reviviscenza. Non so se i colleghi hanno colto l'interesse di questa operazione...
(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
...bravo, bravo, vedo che la reattività è piena! Lei ha sbagliato, non doveva fare veterinaria, doveva fare il diritto, sarebbe stato veramente utile, perché l'allievo ha predisposizione...
Senta, Presidente, una curiosità: lei, no lei, credo che sia dall'Assessorato dei lavori pubblici questa reviviscenza, che riguarda le opere pubbliche, il sistema idrico, quindi ci dirà forse l'Assessore Marco Viérin, ma qui abbiamo un articolo che è defunto dal 2008. È un articolo che dice una serie di cose, il finanziamento regionale di infrastrutture idriche, lo riportiamo in blocco alla vita. Allora, cosa è successo nel frattempo? Quali sono le infrastrutture idriche di interesse collettivo per le quali, attraverso programmi pluriennali, si vuole intervenire da parte della Regione, non più da parte dei Comuni? Siccome la Regione privilegia con la reviviscenza di questo articolo i programmi di realizzazione diretta, cosa andiamo a sottrarre ai Comuni?
Vorrei capire, perché c'è un nuovo sistema che ritorna in pista, quali sono i programmi di attuazione ed entro quando verranno portati in Consiglio; adesso c'è di nuovo un quadro normativo diverso da quello che c'era in questi tre anni; quindi, gentilmente, se ci potete ragguagliare...
Presidente - La parola all'Assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica, Marco Viérin.
Viérin M. (SA-UdC-VdA) - Semplicemente perché stiamo accelerando su tutto quello che c'è come situazione in merito ai depuratori mancanti; con questo articolo stiamo portando a compimento la programmazione.
Presidente - La parola al Consigliere Louvin.
Louvin (ALPE) - Non ho parole!
Presidente - Articolo 18: stesso risultato.
Vi è l'emendamento n. 5 della II Commissione, che recita:
Emendamento
Dopo l'articolo 18 è inserito il seguente:
"Articolo 18bis
(Modificazioni alla legge regionale 24 dicembre 1996, n. 43)
1. La lettera b) del comma 1 dell'articolo 7 della legge regionale 24 dicembre 1996, n. 43 (Costituzione di un fondo di rotazione per la realizzazione di opere di miglioramento fondiario in agricoltura), è sostituita dalla seguente:
"b) un periodo di ammortamento della durata di anni quindici o venti, decorrenti dalla data dell'erogazione a saldo del mutuo. In tale periodo, il mutuatario è tenuto a corrispondere trenta o quaranta semestralità posticipate, a seconda del periodo di ammortamento, comprensive di interessi e capitale.".
2. Il termine ventennale di durata dei mutui concedibili a valere sul fondo di rotazione di cui alla l.r. 43/1996, come modificato dal comma 1, si applica limitatamente ai mutui concessi a far data dall'entrata in vigore della presente legge.".
Lo pongo in votazione. Stesso risultato.
Vi è ora l'emendamento n. 6 della II Commissione, che introduce l'articolo 18ter.
La parola al Consigliere Bertin.
Bertin (ALPE) - Grazie Presidente.
Riprendiamo le considerazioni fatte in precedenza per l'articolo riguardante il premio biennale. In questo caso all'Associazione Forte di Bard, che beneficia di un finanziamento della Regione di 3.350.000 euro quest'anno - dovevano essere 3.400.000 euro, è stato ridotto di 50.000 euro - andiamo a dare altri 600.000 euro per un totale di 3.950.000 euro. È un importo sempre più importante, che aumenta in prospettiva, se pensiamo all'apertura della pinacoteca a Châtillon e del parco archeologico di Saint-Martin de Corléans, che sappiamo avere già come deficit strutturale della gestione delle cifre attorno ai 3.000.000 di euro e oltre; per cui mi chiedo, anche dal punto di vista della sostenibilità finanziaria dell'intero sistema, come si possa reggere. Ma al di là di questo, si continuano a moltiplicare i centri di spesa e si vanno ad aumentare le dotazioni in settori dove già queste sono significative. Questa associazione mi sembra che ne benefici già a sufficienza, inoltre ha una funzione - se vogliamo - come le partecipate e le controllate, perché si sottraggono dall'Amministrazione delle risorse che vanno a finire in queste scatole che diventa difficile capire come sono gestite.
Volevo sottolineare la preoccupazione generale sulla sostenibilità di un sistema del genere in questo settore della cultura che, in prospettiva, a mio avviso, dovrà essere rivisto. Grazie.
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Rollandin.
Rollandin (UV) - Grazie Presidente.
Solo per specificare che in questo caso sono previsti 100.000 euro per le manutenzioni e 500.000 per la gestione, legate al fatto che finalmente sono terminate le parti museali cosiddette "fisse" all'interno del Museo delle Alpi. Adesso finisce la parte dell'attività relativa alla Finbard, che è in liquidazione, perché prima la manutenzione veniva fatta da Finbard che ora ha terminato i suoi lavori; ricordo che la Finbard era legata all'attivazione di tutti i processi della ristrutturazione e manutenzione, quindi sia per la gestione che per la parte di attivazione della parte museale. Ora una parte di queste somme vengono date per l'anno 2012 per completare la gestione. Solo per questo.
Presidente - La parola al Consigliere Bertin.
Bertin (ALPE) - Rimane il fatto che 500.000 euro vanno alla parte non di investimenti, ma di gestione; pertanto si va, anche in prospettiva, ad aumentare.
A parte questo, a nome dei gruppi ALPE e PD chiediamo il voto segreto anche su questo articolo.
Presidente - Pongo in votazione per scrutinio segreto l'emendamento n. 6 della II Commissione, che recita:
Emendamento
Dopo l'articolo 18bis è inserito il seguente:
"Articolo 18ter
(Associazione Forte di Bard - Legge regionale 17 maggio 1996, n. 10)
1. L'autorizzazione di spesa per le finalità di cui all'articolo 2, comma 3, della legge regionale 17 maggio 1996, n. 10 (Interventi per il recupero e la valorizzazione del forte e del borgo medioevale di Bard), a favore dell'Associazione Forte di Bard per la valorizzazione del turismo culturale del Forte di Bard, già determinata in euro 3.350.000 per l'anno 2012 dall'articolo 37 della l.r. 30/2011, è incrementata, per lo stesso anno, di euro 500.000 (UPB 1.7.2.10 Assegnazioni ad enti culturali per il funzionamento - parz.).
2. Per gli interventi di manutenzione straordinaria del Forte di Bard, da effettuare per il tramite dell'Associazione Forte di Bard ai sensi dell'apposita convenzione stipulata tra la Regione e l'Associazione stessa, è autorizzata per l'anno 2012 una maggiore spesa di euro 100.000.
3. Il maggiore onere derivante dall'applicazione del presente articolo trova copertura e finanziamento nell'ambito del fondo di dotazione della gestione speciale di cui all'articolo 11 della l.r. 7/2006.".
Consiglieri presenti e votanti: 28
Favorevoli: 16
Contrari: 12
Il Consiglio approva.
Presidente - Pongo in votazione l'articolo 19:
Consiglieri presenti e votanti: 29
Favorevoli: 21
Contrari: 8
Il Consiglio approva.
Presidente - Articolo 20: stesso risultato. Articolo 21: stesso risultato. Articolo 22: stesso risultato. Articolo 23: stesso risultato. Articolo 24: stesso risultato. Allegato A: stesso risultato. Allegato B: stesso risultato.
All'allegato C vi è l'emendamento n. 4 della II Commissione, che recita:
Emendamento
Conseguentemente all'emendamento n. 3, le variazioni in aumento allo stato di previsione della spesa di cui all'Allegato C relativamente all'UPB 1.9.1.10 (Trasferimenti all'Azienda regionale Unità Sanitaria Locale) e all'UPB 1.16.1.10 (Fondi di riserva per spese obbligatorie e impreviste - spese correnti), sono determinate per l'anno 2012 rispettivamente in euro 2.436.484 e euro 13.516.
La parola al Consigliere Louvin.
Louvin (ALPE) - A chiarimento: l'Unità previsionale 01.11.02.10, promozione turistica 600.000 euro, sono i soldi della Juventus o sono altre spese?
(intervento del Presidente della Regione, fuori microfono)
Grazie. Stesso risultato sull'emendamento.
Presidente - Allegato C: stesso risultato.
La parola al Consigliere Louvin, per dichiarazione di voto sulla legge nel suo complesso.
Louvin (ALPE) - Presidente, Assessore, colleghi, facciamo un minimo il punto della situazione molto brevemente, perché abbiamo già speso molte parole durante questa giornata, ma credo non in modo inutile, perché c'è stato un confronto duro e profondo sul quadro generale delle finanze regionali. La parte del Consiglio che è stata attiva e partecipe ed attenta, ne ha tratto sicuramente la soddisfazione di avere fatto un lavoro utile, e quanto meno a rappresentare alla nostra comunità in che modo, con quali limiti e con quali positività (più i limiti che le positività), ma con una raffigurazione che è completa di come sono stati spesi i denari dell'Amministrazione regionale, quindi quel terzo abbondante del prodotto interno della Regione che compete a noi dirottare ed organizzare nelle varie attività che vengono svolte.
Abbiamo espresso un giudizio complessivamente negativo sul modo in cui procede il Governo regionale, ma devo dire che è un giudizio che si è allargato nel corso di questa giornata. Difficilmente ricordiamo delle giornate nelle quali una maggioranza molto ampia, oltre che quasi tripla rispetto alle forze di opposizione, si vede ridotta in termini di presenze e di consenso, al punto da avere votazioni, in due circostanze, particolarmente risicate. Inutile fare interpretazioni sui voti, le faranno i giornali ed altri momenti successivi.
A noi sembra che siano stati raccolti risultati utili di un'analisi a cui ha fortemente contribuito quest'anno il pregevole lavoro della sezione decentrata di controllo della Corte dei Conti, siamo all'inizio di una stagione nuova dal punto di vista delle revisioni finanziarie della nostra Regione, siamo in una stagione che necessita di un nuovo Assessore alle finanze, un Assessore che possa concentrare la sua attenzione sui problemi di questa Regione, mentre abbiamo avuto l'impressione che si trattasse questo rendiconto in termini burocratici e di adempimento necessario, e non con la profondità del senso politico che assicurerebbe la presenza di un Assessore a tempo pieno, dedicato, e anche se non in antagonismo, ma in contrapposizione dialettica al Presidente della Regione, che dovrebbe essere sempre "il pedale di aumento della velocità", mentre l'Assessore alle finanze deve ogni tanto fare anche il freno. Siamo in una Regione in cui l'acceleratore ed il freno si confondono, e questa confusione per noi è uno degli elementi che aggrava quell'incertezza di orizzonti e di obiettivi politici che abbiamo segnalato.
Con assoluta convinzione, al termine di questa giornata di esame, esprimiamo sul provvedimento legislativo di approvazione dell'assestamento di bilancio lo stesso giudizio negativo, che abbiamo formulato nel voto che abbiamo dato al rendiconto finanziario 2011. Grazie.
Presidente - La parola al Consigliere Donzel, per dichiarazione di voto.
Donzel (PD) - Grazie Presidente.
Eravamo partiti nell'analisi di questo documento dal richiamo alla responsabilità delle assemblee rappresentative nella formulazione degli indirizzi e nell'approvazione dei documenti di bilancio. Era un richiamo forte che veniva dalla Corte dei Conti, richiamo che giustamente il Presidente ha ripreso per ribadire che in questo momento la nostra Regione vede erodersi gli spazi di bilancio di cui godevamo fino a qualche tempo fa. Era quindi importante che il Consiglio regionale dedicasse lo spazio che ha dedicato al dibattito, ma era importante anche che arrivasse un segnale forte di indirizzo.
Ora, se su due articoli il Governo regionale raccoglie una volta 17 voti e un'altra 16 voti, cioè va sotto la soglia della maggioranza assoluta di 18, vuol dire che questo atteggiamento, che può essere legittimo di dire: "noi ci fidiamo del lavoro dell'Esecutivo", non funziona quando spetta al Consiglio regionale prendersi la responsabilità.
La minoranza si è presa la responsabilità di dire che non condivide, ovviamente non tutto, non condivide alcune questioni importanti e rilevanti, quindi voterà contro; la maggioranza, a mio avviso, non si è presa questa responsabilità e quello che emerge oggi è come dire al Governo: "vai avanti tu, che noi stiamo sulla riva ad aspettare"! Questo non è il segnale forte che veniva richiesto dalla Corte dei Conti: che fosse un indirizzo molto chiaro quello che viene dato in termini di bilancio.
Noi rimaniamo fermi sulla nostra posizione, ma usciamo dall'aula con una forte perplessità rispetto al fatto che quell'appello che era stato rivolto alla minoranza, di cercare di convergere insieme su alcuni temi in un momento di crisi, di dare risposte congiunte, noi lo rivolgiamo alla maggioranza, cioè: vedete di schiarirvi le idee, che noi siamo disponibili a ragionare con voi per dare un nuovo indirizzo alla Valle d'Aosta!
Presidente - La parola al Consigliere Lattanzi, per dichiarazione di voto.
Lattanzi (PdL) - Grazie Presidente.
Il nostro gruppo voterà in maniera convinta questo disegno di legge e mi permetto, in dichiarazione di voto, di fare una riflessione su questi famigerati "franchi tiratori", perché dobbiamo dirci un velo di verità. Siccome è diventato il tema dominante dei media, per cui si parla dei franchi tiratori e non si parla dell'oggetto, ovvero dei milioni di euro per i valdostani, è giusto che facciamo una considerazione su questo.
I franchi tiratori, a nostro avviso - quindi esprimo un giudizio politico -, di politico non hanno nulla. Ce lo diciamo una volta per tutte? perché nei corridoi e nelle sale si parla...di politico non hanno nulla! Noi li abbiamo denominati "malesseri personali" di persone che in questo Consiglio non hanno ottenuto quello che chiedevano. Una volta sono due, una volta sono quattro...
(interruzione del Consigliere Donzel, fuori microfono)
...chiedetelo a loro! Stai sereno, quindi non date letture di tipo politico: viene mancare il voto di fiducia...lo sapete meglio di noi che i malesseri sono individuali e non politici, quindi caro Donzel è inutile che "giri la frittatina", i malesseri sono personali e non sono politici! Questo è il nostro giudizio politico.
Vuoi che approvo la tua lettura politica della mancanza di fiducia nella Giunta? Ma non posso farlo, perché non è così, e lo sai anche tu!
(nuova interruzione del Consigliere Donzel, fuori microfono)
...ma quale sostegno al documento! Hai espresso un concetto, e mi permetto di dire che non sono d'accordo; la tua lettura politica della mancanza di fiducia dei franchi tiratori nei confronti dei provvedimenti di questa Giunta è una lettura distorta, manipolatoria e fuorviante, peraltro ben sostenuta anche da alcuni media che continuano a lavorare su questo, perché fa più notizia parlare di questa cosa - che ai valdostani non porta nulla -, che invece i provvedimenti di cui dobbiamo parlare e che sono, invece, i provvedimenti portanti su cui si è sorvolato molto più velocemente.
Noi ci teniamo invece a riportare l'attenzione di questo Consiglio, spero che i media la smettano di fare gossip e facciano politica, e magari anche cronaca della politica e non cronaca del gossip, e riportare l'attenzione sulle scelte che gli amministratori valdostani, tutti, compreso questo Consiglio, stanno facendo in questo momento...mi lasci parlare! O volete che chiudo?
(nuova interruzione del Consigliere Donzel, fuori microfono)
...stavo dicendo che invece il disegno di legge ha una portata fondamentale in un momento come questo, perché sono le scelte politiche di questa maggioranza, che possono essere condivise oppure no, in parte alcune le avete condivise, perché quando si discuteva alcuni passaggi non è che siete stati contrari a tutto!
È evidente che dovremmo almeno avere la capacità direi istituzionale e democratica, di far sapere alla comunità che in questo Consiglio c'è un dibattito politico sulle scelte, su cui si può essere più o meno a favore, ma in un contesto così difficile si parli del contenuto e non del gossip della forma! Di questo mi sto preoccupando, perché di questo si riempiono le pagine dei giornali, di questo si parla su Facebook, su Twitter, sui social network, cioè dei franchi tiratori, della vergogna della classe politica che, in un momento così difficile, perde tempo a farsi sgambetti uno con l'altro...di questo voi fate parlare!
Io vorrei richiamare l'attenzione di tutto il Consiglio...
(nuova interruzione del Consigliere Donzel, fuori microfono)
...hai un concetto strano di democrazia! Se vuoi, dico quello che vuoi tu, così sei contento, dimmi cosa vuoi che ti dica...
Riportare la politica e le scelte che stiamo facendo al centro dell'attenzione nostra e dei media, significa fare un servizio di verità alla comunità, di questo stiamo parlando; stiamo parlando dell'approvazione del rendiconto 2011 che ha visto questo Consiglio approvare un bilancio che ha fatto fronte ad una crisi come in nessun'altra Regione e stiamo approvando un assestamento che ha degli indirizzi politici: riduzione del costo dell'Amministrazione, riduzione della burocrazia, definizione di scelte politiche, economiche e di investimento per quanto riguarda la produzione di posti di lavoro. Ed è di questo che dovremmo parlare, non dei quattro franchi tiratori che nei corridoi ci vengono a raccontare i loro malesseri personali, di cui invece si parla sui giornali! Di questo vorremmo parlare, perché di questo la gente vorrebbe sapere: cosa siamo capaci di fare in questo Consiglio e non chi vota che cosa e perché!
Presidente - La parola al Consigliere Salzone, per dichiarazione di voto.
Salzone (SA-UdC-VdA) - Grazie Presidente.
Sarò brevissimo. È evidente che stiamo votando un rendiconto, quindi un bilancio consuntivo, e mai come questa volta credo si possa essere soddisfatti del fatto che il nostro voto è accompagnato da una relazione, come quella della Corte dei Conti che - consentitemi di dire - in qualche maniera ci rassicura, ci legittima, ci apre ad un raffronto e ad un confronto futuro, ci dà delle indicazioni. Ma sostanzialmente la Corte dei Conti, nella relazione, dice delle cose precise, dice: la gestione finanziaria della Regione continua a presentare aspetti positivi, nella sostanza la legge di contabilità esprime una cultura contabile di rilievo, e via dicendo. Fa anche, come abbiamo detto, dei rilievi ai quali doverosamente dovremo approcciarci per discutere.
Credo che valga la pena di dire che questo è un rendiconto che con il suo assestamento ha trovato il consenso anche della Corte dei Conti, per cui questo fatto ci dà ancora di più forza anche per il futuro e ci aiuterà, ad avere sempre dei provvedimenti portati con assoluta correttezza.
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Rollandin, per dichiarazione di voto.
Rollandin (UV) - Grazie Presidente.
Per sottolineare due aspetti. Nell'intervento di questa mattina il collega Louvin, in particolare, aveva sottolineato la neutralità e l'importanza della burocrazia regionale del settore competente, che aveva fornito tutti i dati necessari e che aveva dimostrato di rendersi disponibile per tutte le attenzioni necessarie alla possibilità di andare a discutere - come abbiamo fatto in quest'aula - con piena coscienza.
Credo che quando si parla di "burocrazia", come è stato detto in questo caso, sia un termine positivo; non sempre parlando di burocrazia dobbiamo immaginare un aspetto negativo, credo che le persone che hanno seguito questo processo difficile (Bieler, Borney e Nuvolari) sono state le persone che hanno dato tutta la competenza e la disponibilità per attivare questi meccanismi. Oggi, infatti, abbiamo avuto la relazione della Corte dei Conti, la possibilità di avere il rendiconto con questa formula associata fra l'analisi del risultato di un anno di attività, che quest'anno per la prima volta ha avuto un supplemento di possibilità di analisi, e che è stata molto interessante, lo hanno detto tutti. Le conclusioni che si sono tirate sull'anno 2011 hanno dimostrato che ci sono una serie di fatti che sono stati commentati positivamente, perché c'è stata gestione oculata, c'è stata trasparenza, c'è stato un utilizzo dei fondi, una regolarità di pagamenti...non voglio adesso riprenderle. Poi c'è l'assestamento, e qui c'è stato l'utilizzo di 58.700.000 euro che erano disponibili per interventi nel settore economico.
Su questo noi dobbiamo concentrarci, su questo ci sono anche iniziative che vanno a dire: proviamo a verificare se tutti gli strumenti sono al passo e sono in grado di darci la possibilità di guardare più avanti, anche se tutti i giorni, leggendo i giornali, c'è molta difficoltà a capire dove si va. Ma non è solo nostra, credo che i titoli di oggi sui risultati di un'analisi della situazione spagnola ed italiana ci portano a dire che la confusione è massima!
Nel nostro piccolo abbiamo cercato di dare un'attenzione specifica al settore del lavoro ed all'importanza di disporre di questi fondi nel modo più oculato possibile. Questi sono i tre argomenti di cui abbiamo trattato; credo che l'ultimo che abbiamo approvato dia la misura di come nella riduzione dell'avanzo di amministrazione...perché non dimentichiamo che è la prima volta che abbiamo un avanzo di amministrazione così ridotto, è la prima volta; in passato si arrivava alla variazione di bilancio con dei fondi che permettevano di essere meno attenti a 100.000 euro, c'erano milionate che potevano essere distribuite in modo diverso. Logicamente quest'anno abbiamo dovuto tenere nella massima considerazione la disponibilità residuale.
Con questo riteniamo di aver fatto un lavoro importante e ringraziamo ancora le strutture; ringrazio tutti voi che avete dato la possibilità di fare una valutazione molto seria; poi ognuno rimane nelle sue valutazioni, com'è giusto. Le altre considerazioni credo che, come sempre, in una dialettica ci stanno; poi tutto deve avere la chiave di lettura che guardi ai risultati, più che a quello che si vorrebbe che fossero i risultati...questa è un po' la disgrazia per qualcuno e la fortuna per altri!
Presidente - Pongo in votazione la legge nel suo complesso:
Consiglieri presenti e votanti: 30
Favorevoli: 22
Contrari: 8
Il Consiglio approva.
Presidente - Con questa votazione, essendo stato espletato l'intero ordine del giorno, dichiaro conclusi i lavori dell'odierna adunanza del Consiglio regionale.
La seduta è tolta.
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L'adunanza termina alle ore 16,56.