Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2485 del 21 giugno 2012 - Resoconto

OGGETTO N. 2485/XIII - Interpellanza: "Approvazione della variante sostanziale al piano regolatore del Comune di Courmayeur".

Interpellanza

Il Comune di Courmayeur ha trasmesso nei giorni scorsi alla Regione gli elaborati relativi alla Variante sostanziale al proprio piano regolatore in adeguamento alla Legge regionale 11/98 e al PTP, adottato con Delibera del Consiglio comunale n. 35 del 2007.

Con deliberazione C.C. n. 29/2012, in risposta ad una richiesta della Regione risalente al 29/11/2007 con cui venivano semplicemente richiesti alcuni documenti (completamento della relazione illustrativa; trasmissione Banca dati PRG; carte motivazionali in scala 1:5000; carta prescrittiva di Tutela e valorizzazione naturalistica in scala 1:5000) il Comune di Courmayeur, senza che fossero state chieste al Comune stesso delle modificazioni di rilievo, non si è limitato all'invio della documentazione ma ha operato notevolissime trasformazioni di contenuto al PRGC secondo un procedimento non previsto da alcuna normativa vigente, tra cui l'ampliamento del campo da golf (vietato invece dal testo definitivo adottato con DCC 35/2007, art. 21 NTA), il ribaltamento degli equilibri funzionali per la realizzazione di seconde case prima della realizzazione dei volumi alberghieri richiesti dagli equilibri stessi, la possibilità di realizzare edilizia abitativa nelle zone artigianali e industriali (non consentita dalle NTA adottate nel 2007) e in diverse zone ricettive.

Per questi motivi

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

la Giunta regionale per sapere:

1) se ritiene che, in contrasto con la precedente prassi applicativa confermata anche da circolari del servizio urbanistica (es. circolare n. 34), il Comune possa legittimamente intervenire in questa fase del procedimento amministrativo di approvazione della variante sostanziale, così come disciplinato dall'art. 15 l.r. n. 11/1998 o se intenda richiamare il Comune di Courmayeur al rispetto della normativa vigente;

2) se a suo giudizio, in contrasto con la precedente prassi applicativa confermata anche da circolari del servizio urbanistica (es. circolare n. 34), nelle more della sua approvazione definitiva, la variante al PRGC possa essere a sua volta oggetto di modifiche o varianti di così ampia portata;

3) se sia legittimo che il nuovo testo delle NTA della variante generale al PRGC in attuazione al PTP si discosti, in maniera così sostanziale, da quello originariamente approvato senza richiedere l'integrale rinnovazione del procedimento e in particolare se sia legittimo modificare le NTA con importanti conseguenze ambientali (vedi Golf) senza sottoporre il testo preliminare delle stesse a VAS;

4) quale tutela degli interessi, non solo ambientali, vi possa ancora essere, in caso di prosecuzione della procedura, e come ritenga che saranno assicurate, rispetto alle considerevoli modifiche introdotte, le normali e obbligatorie forme di partecipazione della cittadinanza previste dalla normativa in vigore sulla pianificazione urbanistica e la VAS.

F.to: Louvin - Chatrian

Presidente - La parola al Consigliere Louvin.

Louvin (ALPE) - Grazie Presidente.

I piani regolatori stanno tornando in discussione in questi ultimi tempi. Qui credo ci troviamo di fronte, Assessore Zublena, ad una situazione che curiosamente è speculare ed opposta a quella del Comune di Ayas, sul quale ci siamo lamentati di una prevaricazione regionale sui contenuti, sulla decisione comunale.

Il piano regolatore e le sue varianti seguono delle logiche abbastanza precise e Courmayeur...di cui ci siamo occupati neanche tanto tempo fa, perché avevamo posto un problema di perdurante vigenza o meno della procedura di variante al piano regolatore...ci eravamo sorpresi che dal 2007 fosse in sonno questa pratica o fosse inabissata, e lei, sul finire del suo intervento, aveva annunciato che era atteso un rilancio da parte del Comune, che c'era un'aspettativa di chiudere in pochi mesi una procedura, che a nostro avviso doveva essere già stata interrotta per motivi tecnici. Adesso però succede una cosa singolare e di questo vorremmo che lei potesse darci qualche spiegazione. Ci riferiamo al fatto che il Comune di Courmayeur abbia adottato pochi giorni fa un provvedimento di trasmissione alla Regione di una delibera del Consiglio comunale che, in risposta alla richiesta dell'Amministrazione regionale di fornire alcuni documenti (completamento di una relazione illustrativa, trasmissione di una banca dati, carte motivazionali e carta prescrittiva di tutela e valorizzazione naturalistica), quindi una richiesta di completamento della documentazione allegata da parte della Regione, che ha già in cammino la sua prima valutazione, trasmette dei documenti che segnano un cambiamento di rotta significativo.

Allora, siamo venuti a conoscenza di questo anche da segnalazioni fatte da organizzazioni ambientalistiche, che mettono in evidenza come alcuni contenuti - confesso di non aver letto tutti gli allegati, quindi mi riferisco a quanto segnalato da questi cittadini - di questa deliberazione comunale stravolgerebbero nella sostanza i contenuti della variante del 2007. Saremmo cioè di fronte ad un'indicazione politica completamente nuova, in particolare le norme tecniche di attuazione prevedono l'ampliamento del campo da golf (che veniva vietato dalla delibera del 2007), uno stravolgimento del sistema degli equilibri funzionali come regolato dalle norme tecniche di attuazione del 2007, quindi svuotato dei suoi contenuti. Ricordo che gli equilibri funzionali sono quel delicato meccanismo in base al quale tanto si può costruire in alberghiero tanto si può creare in termini di seconde case. Infine, la possibilità di realizzare dell'edilizia residenziale in zone a destinazione artigianale ed industriale, che era invece una delle indicazioni importanti della scelta effettuata cinque anni fa dal Comune di Courmayeur, e che viene sovvertita. Se si tratta di valutazioni politiche cambiate con gli anni, a noi la cosa può richiamare una valutazione politica di ordine generale, non scomodiamo la Giunta regionale per parlarne. Se la scomodiamo, è perché viene in evidenza, qui, un problema procedurale non di poco momento e qui la Regione dovrebbe essere l'arbitro di una procedura nella quale i contenuti li mette il Comune, ma li mette in una successione temporale di atti che fa sì che ciascuno possa dire la sua all'interno del procedimento.

Ci riferiamo - questi sono i quesiti che rivolgiamo all'Assessore - al fatto se il Comune può legittimamente o meno intervenire nella sostanza, cambiando la propria opinione in questa fase, dicendo che quello che era bianco diventa rosso, che quello che è vietato diventa possibile, che gli equilibri non operano più nel modo in cui era previsto, a prescindere da una valutazione di legittimità dei suoi servizi o della conferenza incaricata dell'esame della proposta, cioè come autonoma scelta di fare quasi un piano nuovo, ma saltando tutta la parte precedente all'elaborazione della variante, che probabilmente - è questa l'opinione di molti cittadini - doveva essere ripercorsa. Quindi se è legittimo che il Comune torni sulle proprie decisioni ed in che misura lo può fare; è evidente che se c'è una correzione di tipo formale o un'integrazione sollecitata dalla Regione questo non solo si può, ma si "deve" fare, ma in che misura questo può essere fatto senza rimettere in discussione l'intero percorso. Questo perché c'è, da un lato, la necessità di sottoposizione preliminare del testo alla valutazione ambientale strategica, quindi almeno in potenza c'è la necessità di ripetere tutto il procedimento nella fase iniziale, e poi c'è da chiedersi se i cittadini si sono espressi in sede di osservazioni in un certo modo nella fase di elaborazione della delibera di variante, quali siano ancora gli spazi che sono loro riconosciuti nella fase successiva.

Mi rendo conto che la questione è tecnica, ma nasconde una problematica di tipo politico non di poco momento, quindi le sono riconoscente se vorrà darci intanto le valutazioni sue e dei suoi servizi sulla questione come le è stata sottoposta. Grazie.

Presidente - La parola all'Assessore al territorio e ambiente, Manuela Zublena.

Zublena (UV) - Grazie Presidente.

L'interpellanza verte su aspetti procedurali, quindi corre l'obbligo di fare una precisazione. Contrariamente a quanto voi indicate nell'interpellanza e come lei ha illustrato nella presentazione, a questo Assessorato non risulta essere stato trasmesso di recente nessun nuovo elaborato relativo ad eventuali varianti alla variante del piano regolatore che, al contrario, da informazioni che abbiamo acquisito sentendo l'Amministrazione comunale di Courmayeur, sarà in discussione della prossima seduta del Consiglio comunale. Quindi l'Assessorato non ha, al momento, elaborati e documentazione su cui poter esprimere valutazioni di merito.

Rispetto al primo punto va anche precisato che la circolare n. 34, cui fate riferimento, è stata elaborata nel 2001, tempo in cui nessun Comune aveva ancora avviato l'adeguamento del proprio piano regolatore. Le considerazioni che all'interno di una circolare hanno un valore esplicativo e non dispositivo descrivono in modo generale lo sviluppo prevedibile del procedimento di adeguamento dei piani regolatori.

L'adozione di un nuovo testo di NTA da parte del Consiglio comunale non pare contrastare né con questa circolare n. 34/2001, né con la prassi applicativa, se si limita all'integrazione e rettifica del testo precedentemente adottato ma non ancora valutato dall'Amministrazione regionale - noi siamo in questa situazione per la variante del piano di Courmayeur -, adeguamento ed integrazione che abbiano la finalità di adattarlo ad eventuali evoluzioni della normativa che nel frattempo sono intercorse, e al miglior recepimento di quanto indicato in sede di valutazione della bozza di variante, senza modificare il piano nella sua impostazione strutturale. Naturalmente del testo riformulato deve essere garantita la pubblicazione con le varie forme di pubblicità previste dalla normativa. Questa prassi risulta conforme al principio di conservazione degli atti del procedimento amministrativo e di economicità dell'azione della pubblica amministrazione; in questa ottica, nel caso in cui le modifiche apportate assumessero una natura strutturale o non coerente con la normativa di riferimento, la conferenza di pianificazione nella valutazione del testo definitivo richiederà lo stralcio di parti od intere modifiche ed eventualmente riproporrebbe una riformulazione di queste modifiche, coerente con i principi affermati. Per queste ragioni, come Assessorato, nella fase attuale del procedimento non si ha titolo né motivo di intervenire, perché il procedimento deve prima essere concluso in capo al Comune, che poi trasmetterà alla Regione la documentazione per le valutazioni di competenza. Queste stesse considerazioni ritengo di doverle fare per gli altri punti dell'interpellanza, in particolare il 2 ed il 3, perché non avendo ancora avviato la fase di valutazione di merito del testo di variante, logicamente non è possibile al momento valutare l'entità delle rettifiche ed integrazioni, di cui invece pare che voi abbiate notizia, apportate eventualmente alla variante con delibera del Consiglio 2012, né tantomeno definire la legittimità delle stesse.

Anche per quanto richiedete al punto 3, valgono le stesse considerazioni, in quanto non conosciamo al momento il contenuto del testo definitivo 2007 perché gli uffici hanno esclusivamente valutato la completezza degli elaborati, hanno fatto la spunta degli elaborati chiedendo le integrazioni...

(interruzione del Consigliere Louvin, fuori microfono)

...quelli del 2007 sì, non elaborati successivi, però il lavoro fatto dal servizio è stato solo quello di verificare la completezza. È una valutazione documentale degli elaborati, quindi non avendo proceduto alla valutazione dei documenti, non possiamo neppure fare valutazioni su eventuali impatti e ricadute ambientali.

Al punto 4, dove si parla di valutazioni ambientali, bisogna far presente che ai sensi della nuova legge di VIA VAS, la n. 12/2009, è previsto che i procedimenti come quello oggetto dell'interpellanza, che siano stati avviati prima dell'entrata in vigore della legge, siano conclusi secondo la normativa vigente all'avvio del procedimento, cioè secondo la vecchia legge sul VIA VAS del 1991, che garantisce una valutazione degli impatti ambientali, ed espressamente prevede che tale valutazione sia inserita nell'ambito del procedimento dei piani regolatori. Questa valutazione è sempre stata fatta negli ultimi vent'anni, dal 1991 in avanti. La struttura competente, quando arriveranno gli elaborati, procederà alla valutazione ambientale del testo definitivo, esprimerà il suo parere in sede di conferenza di pianificazione, potendo eventualmente proporre anche la soppressione di eventuali scelte che contrastino con le norme ambientali. Circa la partecipazione della cittadinanza, questa è stata garantita dalla pubblicazione per 45 giorni della delibera del Consiglio comunale di aprile.

Presidente - La parola al Consigliere Louvin.

Louvin (ALPE) - Grazie Presidente.

Sono riconoscente all'Assessore per la chiarezza con la quale si è espressa. Prendo atto di quanto ha detto, che va in senso contrario a quanto a noi pareva di aver capito nel ricostruire una vicenda delicata, sulla quale abbiamo la massima attenzione perché il Comune di Courmayeur è Comune sensibile, e non solo in fase preelettorale dal punto di vista della pressione edificatoria, della pressione anche speculativa, ma in ogni caso soggetto a forti tensioni. Prendo atto dell'onestà e puntualità con le quali ha esaminato la questione, perché al di là del fatto di non disporre della documentazione che dovrebbe essere stata trasmessa dal Comune - noi speravamo che nel frattempo fosse pervenuta - vorrei sottolineare quello che lei ha detto, di cui prendo nota e mi riservo, se il seguito della pratica lo richiederà, di intervenire.

Lei ha detto che il nuovo testo delle norme tecniche di attuazione non contrasta con la legge se si limita ad integrare e rettificare il testo, cioè questa è la posizione che assume oggi l'Amministrazione regionale: se vi limitate a tenere presente che nel frattempo sono arrivate nuove norme, che c'è una messa a punto tecnico-amministrativa da fare di una scelta già operata, tutto bene, si fanno questi adeguamenti per adattarci all'evoluzione del quadro normativo ed assicurare che questo sia recepito correttamente. Lei ha anche detto che ci riferiamo ad un quadro normativo previgente, non teniamo presente le modifiche intervenute nel frattempo dal punto di vista procedurale, per quanto riguarda la VIA VAS. Comunque, in sostanza, la posizione che lei oggi esprime è questa: se non vi discostate dalle determinazioni di sostanza adottate allora - cosa che a noi, dalle notizie in nostro possesso, notizie stampa, notizie ottenute dai cittadini interessati, avrebbero invece avuto un altro impatto, ma questo lo vedrà lei e lo vedremo assieme quando sarà seguita la pratica - tutto bene, mentre se ci sarà un cambiamento di sostanza siamo pronti ad alzare la paletta rossa e dire "no, rimanete entro i limiti del dovuto".

Ci fermiamo qui, è inutile fare processi alle intenzioni e discutere del "se" o del "ma", e ci diamo appuntamento - se sarà necessario - al momento in cui sul tavolo sarà arrivata la documentazione necessaria. Grazie.