Oggetto del Consiglio n. 2484 del 21 giugno 2012 - Resoconto
OGGETTO N. 2484/XIII - Interpellanza: "Procedure adottate dal Comune di Aosta in merito all'accreditamento del servizio di assistenza domiciliare".
Interpellanza
Preso atto del positivo Accordo tra l'Assessorato alla sanità, salute e politiche sociali e le OO.SS. avente per oggetto: Linee guida inerenti alla procedura di accreditamento del servizio di assistenza domiciliare da sperimentare nel Comune di Aosta;
Constatato che nell'Accordo era previsto che "le OO.SS. debbano essere interpellate nei successivi passaggi di pertinenza del Comune, nell'interesse di tutti i soggetti che il progetto contempla";
Rilevato che la Cooperativa Sociale Pro.Ges. trasferisce il ramo d'azienda alla Cooperativa Sociale Leone Rosso di Aosta dal 1° luglio 2012;
Constatato che tale trasferimento avviene in un periodo di "proroga" particolarmente lunga del contratto di appalto scaduto a dicembre 2011;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interpella
l'Assessore competente per sapere se intenda chiarire se le procedure messe in atto dal Comune di Aosta e dalla Cooperativa sociale Pro.Ges. di Parma rispondano allo spirito e ai contenuti dell'Accordo con le organizzazioni sindacali citato in premessa.
F.to: Donzel
Presidente - La parola al Consigliere Donzel.
Donzel (PD) - Egregio Presidente, cari colleghi, non è mia abitudine discutere del titolo delle interpellanze, ma penso che il titolo formulato dagli uffici non sia corretto, e vorrei chiarire che la natura di questa interpellanza è leggermente diversa da quella dell'interrogazione del collega. Non mi interessa tanto sapere cosa fanno nelle sezioni dell'Union Valdôtaine, se da uffici di collocamento per i giovani quelle sezioni stanno evolvendo in società cooperative in affari, non è questo il mio obiettivo, anche se questi risvolti non sono molto simpatici.
L'obiettivo dell'interpellanza è capire il ruolo che gioca l'Assessorato in questa vicenda molto delicata, che è la gestione dei servizi socio-assistenziali, compresi gli asili nido. Certo, la vicenda si svolge nel Comune di Aosta, ma non avrei chiamato in causa l'Assessore se non fosse che recentemente è stato stilato un verbale di accordo con le organizzazioni sindacali, dove si richiamano delibere in cui si fa esplicito riferimento al Comune di Aosta, in particolare a come organizzare un servizio sperimentale in quel Comune. Ricordo che questo verbale di accordo con le organizzazioni sindacali è firmato, come primo firmatario, dall'Assessore regionale, come è giusto che sia. Lei sta facendo un ottimo lavoro - lo riconosco - in questo settore, quindi c'è un grande stupore nel vedere che si cerca di dire questa vicenda è una vicenda che riguarda il Comune di Aosta, sono loro che se ne occupano...no, è lei che se ne sta occupando e, dagli atti in mio possesso, se ne stava occupando bene.
C'è una delibera in cui si dice di dare atto che il Comune di Aosta adotterà sperimentalmente il sistema di accreditamento di assistenza domiciliare al fine di esternalizzare la gestione del servizio di sua competenza, individuando nell'ambito dei soggetti accreditati...quindi si dice quello che deve fare il Comune di Aosta in via sperimentale, quindi una cosa molto interessante. Ecco che, mentre con le organizzazioni sindacali si costruisce un accordo, si lavora in una certa direzione che è quella dell'accreditamento dei soggetti, quindi di avere dei soggetti che siano veramente in grado di mostrare la loro capacità di eseguire un determinato servizio, di aprirsi ad un mercato fra cooperative che sia vantaggioso per l'utenza, perché l'obiettivo dell'interpellanza è l'utenza, parliamo soprattutto dal punto di vista dell'utenza e non degli interessi economici che ci sono dietro queste iniziative, allora, mentre c'è una regia, la Regione, l'Assessorato sta guidando verso un nuovo sistema di funzionamento delle cooperative, c'è un filo diretto con l'Assessore Sorbara, c'è Aosta Capitale, si lavora benissimo fra Comune e Regione, c'è piena sintonia, si lavora insieme e si fanno le cose insieme...in questo clima arriva, come un fulmine a ciel sereno, una raccomandata anticipata via fax alle organizzazioni sindacali. Fra l'altro le organizzazioni sindacali avevano tutti i loro dubbi, perché resistevano anche un po' a questa idea di accreditamento, cioè i sindacati sono testoni, vogliono vedere se i lavoratori sono tutelati, quindi avevano fatto anche una certa resistenza e lei li ha dovuti convincere e coinvolgere in questo processo.
In questo clima arriva come un fulmine a ciel sereno, ai sindacati, una raccomandata in cui si comunica che una società cooperativa, la Pro.Ges., dalla mattina alla sera ha deciso di trasferire il suo ramo di azienda ai sensi dell'articolo 47 della legge n. 428/1990 alla Cooperativa sociale Leone Rosso. E quali sono le motivazioni per cui lo trasferisce? Io sono rimasto basito, perché dice: "il trasferimento del ramo di azienda è motivato sostanzialmente dalla distanza fra la sede centrale della cooperativa cedente, Parma, e la sede operativa di Aosta". Cioè una società cooperativa di Parma che lavora in tutta Europa scrive una lettera in cui dice: miseria, Aosta è lontana, io non sono mica in grado di lavorare in Aosta! Scrive: "I percorsi decisionali - pensate un po', con i computer, i cellulari, eccetera, questa grande società cooperativa di livello europeo che ha vinto la gara d'appalto in Valle d'Aosta, mettendo al tappeto tutte le cooperative regionali -, pur avendo la sede ad Aosta una propria autonomia, si sono dimostrati lenti soprattutto in situazioni che richiedono velocità di scelta, di conseguenza mentre sotto il punto di vista tecnico-operativo i risultati ottenuti si sono dimostrati di ottimo livello, i processi amministrativi hanno dimostrato indecisione ed incertezze, elementi che rischiano di compromettere l'efficienza e l'economicità delle attività". Ma non doveva essere un'interpellanza della minoranza, doveva essere lei che si proiettava a verificare questa situazione, se è vera! È drammatico quello che viene scritto in questa lettera firmata dalla Pro.Ges.: ci sono decisioni che non sono in grado di prendere dal punto di vista amministrativo! Ma a chi abbiamo affidato questo appalto? Ma qual è la condizione strana? È che l'appalto era scaduto a dicembre, ma guarda caso si opera in regime di proroga, le si allunga un anno! Cioè: a uno che annaspa? Ma facciamo una gara d'appalto immediatamente per affidare ad un'altra società! Invece le si rinnova, le si dice di fare ancora un anno e sono altre milionate di euro per la cooperativa Pro.Ges. che non è in grado di svolgere il servizio!
Siamo in un momento di difficoltà, andiamo a cercare una cooperativa che ci dia una mano, c'erano quelle che da anni svolgono questo servizio. Invece no, andiamo a cercare una cooperativa che non ha mai lavorato nell'assistenza domiciliare? Ma stiamo scherzando! Una cooperativa che è appena nata, che ha cinque dipendenti che si occupano di pulizie? Lo so, a casa di un anziano bisogna anche passare uno straccio qualche volta, ma non è questa l'assistenza domiciliare! Dai grandi livelli di assistenza della Valle d'Aosta, che è l'eccellenza, noi curiamo l'eccellenza, siamo ai vertici della qualità, cosa facciamo? Prendiamo una cooperativa che ha cinque dipendenti che hanno lavorato tre-quattro mesi (credo)? E, colmo dei colmi, cosa scopro? Che manco ha applicato correttamente il contratto questa cooperativa Leone Rosso! Quando ho letto questo nome, ho pensato: una "cooperativa rossa" in Valle d'Aosta, è la volta buona! Poi, a sentire Louvin, è un "leone rosso-nero"...ma no, è quasi un leone nero questo, perché ci sono dei trascorsi di gioventù, ragazzi miei, che...
Ci troviamo in una situazione in cui neanche il contratto di questi cinque lavoratori è corretto, neanche quello sono stati in grado di fare; allora, cosa si dice? L'ultima invenzione che mi arriva dalla riunione con le organizzazioni sindacali è che la Pro.Ges. non se ne va mica, diventa socio della Leone Rosso, socio sovventore. Allora il disastro è compiuto: questi dicono che non sono in grado di fare il servizio, la società cooperativa nuova ha dimostrato di non saper neanche applicare un contratto e noi andiamo a dire che la cosa starà in piedi perché il know-how della nuova cooperativa sarà quello di chi ha detto che non è capace di fare il servizio? Ma ci volete prendere in giro? Questa cosa non sta in piedi da nessuna parte ed è dovere dell'Assessore regionale fermarla al più presto, e non accampare storie che questa è competenza del Comune di Aosta, le procedure, gli uffici...è una porcata, e si deve fermare subito!
Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce.
Lanièce A. - Grazie Presidente.
Il Comune di Aosta ha recentemente avviato una procedura ad evidenza pubblica per individuare un soggetto gestore dei servizi per anziani diurni e domiciliari. Il bando risulta conforme agli accordi assunti in sede di gruppo tecnico interprofessionale, istituito con delibera di Giunta n. 396/2008 e con il sistema approvato con delibera n. 2958/2011, al fine della sperimentazione nel Comune di Aosta di requisiti aggiuntivi ulteriori, rispetto a quelli minimi, individuati nella delibera n. 2957/2011, ai fini della definizione di criteri per l'accreditamento dei servizi di assistenza domiciliare. Come è noto, tale documento è stato oggetto di condivisione e confronto con le organizzazioni sindacali, che hanno offerto alcuni preziosi contributi di idee negli incontri, puntualmente accolti dall'Assessorato ed inseriti nel documento finale. L'iter autorizzativo, preliminare alla partecipazione alla gara, è di competenza regionale; al momento nessuna cooperativa o società ha presentato istanza per l'avvio delle pratiche autorizzative per il servizio SAD.
Per quanto riguarda la cessione del ramo di azienda, mi dispiace deluderla, ma ribadisco il concetto che ho già esternato prima: che nessuna comunicazione è in possesso dell'Amministrazione regionale relativamente alla cessione del ramo di azienda da parte della cooperativa Pro.Ges. a Leone Rosso di Aosta. Tale ipotesi - da quanto ci risulta informalmente - è stata presentata al Comune di Aosta, che ha competenza diretta rispetto alla materia ed è tenuto a valutare la legittimità dell'operazione rispetto al regime di proroga attualmente vigente per il contratto d'appalto sottoscritto con la stessa cooperativa. Grazie.
Presidente - La parola al Consigliere Donzel.
Donzel (PD) - Grazie Presidente. Di solito quando un Consigliere di minoranza esagera, arriva la risposta cattiva dall'altra parte...se questa non arriva sono molto preoccupato, vuol dire che non ho esagerato!
Intanto le ribadisco che quel suo trincerarsi dietro "nessuna informazione è arrivata" è gravissimo, cioè dov'è questo collegamento fra Aosta Capitale e la sua Regione? L'Assessore Sorbara si trova a gestire una patata bollente, una società importante che gestisce tutti questi servizi, gli salta per aria tutto il servizio domiciliare, e poi, una cosa che non ho potuto dire per mancanza di tempo, ma guardi che non è solo l'appalto del domiciliare che è abbandonato, viene abbandonato anche un altro appalto! Ci sono due appalti in questione, c'è l'appalto degli asili nido! Questi mollano gli asili nido...e chi si occupa di quei bambini? Gente che non ha mai avuto un asilo nido! Ma come fa, lei, a non preoccuparsi ed a dirmi "se ne occupa burocraticamente l'Assessore del Comune di Aosta", il quale non ha ritenuto di dirle che ad Aosta c'è un grosso problema? Fossi stato io l'Assessore, sarei corso da lei a dirle: Dio mio, ho un guaio, gli asili nido di Aosta...cosa facciamo? La Pro.Ges. ci molla a metà strada, riuniamo tutte le cooperative, facciamo uno sforzo comune! Se questo non c'è, vuol dire che l'operazione è preparata a tavolino, si è sereni perché si dice: tanto la Pro.Ges. non va via, subentra e gestisce dall'esterno, mentre il prestanome è il Leone Rosso, lo usiamo magari a scopi utili per la Regione. Siccome la sede di Leone Rosso è in Valle d'Aosta, con il meccanismo del riparto fiscale ne traiamo dei vantaggi, ci possono essere queste motivazioni. Ma non mi si venga a dire che non succede niente, perché qui sta succedendo un disastro! Che l'Assessore regionale, che ha fatto un buon lavoro sul tema dell'accreditamento, sia indifferente rispetto a quello che sta succedendo, mi lascia esterrefatto.
Aosta è sempre stata usata come luogo di sperimentazione di certi servizi che venivano applicati a livello regionale...di nuovo lei sta tentando questo percorso, ma poi resta indifferente di fronte ad una cosa incredibile! Per non dire poi dell'ultima cosa che mi sta dando tanto fastidio, quando si dice: "ai lavoratori non succede niente". Capisco che nel Capitale di Marx c'è scritto che il lavoro è merce, ma questa è la mercificazione! Nel mondo cooperativo lavorare per una cooperativa o per l'altra non è la stessa cosa, si aderisce ad una cooperativa che ha uno spirito, un suo mondo, una sua logica. Cosa significa dire: "tanto licenziati da questo vanno sotto l'altro padrone, tanto il contratto è quello"...ma siamo nel mondo delle cooperative, non siamo nelle fabbriche di Marchionne! Nel mondo cooperativo uno aderisce ad una cooperativa, condivide dei meccanismi sociali, si lavora in una certa armonia. Cos'è questo: "tanto ti cambia il capo, è tutto uguale, ti becchi il tuo stipendio, e via"? Ma non è questo il mondo cooperativo! Di tutto questo sui giornali leggo: "i lavoratori non perdono il posto di lavoro, cambia il padrone, si va avanti lo stesso". Ma che roba è questa? Non è vero, lo abbiamo visto l'altra volta nel passaggio da un'impresa all'altra, le persone hanno sofferto e manifestato la sofferenza di dover uscire da una cooperativa con cui avevano costruito un percorso professionale per anni, per andare a lavorare per una cooperativa di Parma che non sapevano cos'era. Alcuni hanno accettato, ma altri no.
Allora, non si può dire: "non cambia niente"...e gli anziani che si vedono stravolto il loro servizio o i piccoli degli asili nido? Se qualcuno cambia chi se ne importa, tanto basta mandare avanti la baracca ed i conti tornano: è questa la qualità del servizio? È questo il disinteresse totale dell'Amministrazione di fronte ad un fatto di questa gravità? Come siamo in possesso noi, di queste lettere, è in possesso lei. Le ripeto: al suo posto mi sarei mosso, e in ben altro modo!