Oggetto del Consiglio n. 2480 del 21 giugno 2012 - Resoconto
OGGETTO N. 2480/XIII - Interpellanza: "Interventi per conseguire nei prossimi anni il pareggio di bilancio dell'Azienda sanitaria regionale".
Interpellanza
Richiamata la precedente interpellanza oggetto del Consiglio n. 2102/XIII del 5 dicembre 2011 "Situazione gestionale dell'Azienda Usl" con cui si chiedeva all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali se corrispondessero al vero le notizie secondo le quali l'Usl avrebbe presentato un risultato economico di esercizio per l'anno 2011 in negativo;
Considerato che la deliberazione del Direttore generale dell'Usl n. 743 del 21 maggio 2012 ha dato atto che il risultato del Conto Economico relativo all'esercizio 2011 evidenzia una perdita di esercizio di euro 636.484;
Visto che con la stessa deliberazione del Direttore generale dell'Usl si richiede all'Amministrazione regionale di ripianare tale perdita di esercizio relativa all'anno 2011;
Considerato che non si tratta del primo anno in cui si evidenziano perdite di esercizio e che, nonostante tali perdite, continuano peraltro ad essere erogate al Direttore generale le premialità relative al raggiungimento dei risultati di gestione;
la sottoscritta Consigliera regionale
Interpella
l'Assessore competente per conoscere se intenda intervenire per risolvere questa grave problematica deficitaria dell'Usl al fine conseguire nei prossimi anni una gestione aziendale in pareggio di bilancio.
F.to: Carmela Fontana
Presidente - La parola alla Consigliera Carmela Fontana.
Fontana (PD) - Con l'interpellanza del 5 dicembre 2011, si chiedeva all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali se corrispondessero al vero le notizie secondo le quali l'USL avrebbe presentato un risultato economico di esercizio per l'anno 2011 in negativo; considerato che la deliberazione del Direttore generale dell'USL n. 743 del 21 maggio 2012 ha dato atto che il risultato del Conto Economico relativo all'esercizio 2011 evidenzia una perdita di esercizio di euro 636.484; visto che con la stessa deliberazione del Direttore generale dell'USL si chiede all'Amministrazione regionale di ripianare tale perdita di esercizio relativa all'anno 2011; considerato che non si tratta del primo anno in cui si evidenziano perdite di esercizio e che, nonostante tali perdite, continuano peraltro ad essere erogate al Direttore generale le premialità relative al raggiungimento dei risultati di gestione, volevamo conoscere dall'Assessore se intenda intervenire per risolvere questa grave problematica deficitaria dell'USL al fine di conseguire nei prossimi anni una gestione aziendale in pareggio di bilancio. Grazie.
Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce.
Lanièce A. - Grazie Presidente.
Ci saranno alcune precisazioni su un tema sicuramente importante, quindi suddivido la risposta in due punti: il deficit 2011 ed il meccanismo premiale che interessa la direzione strategica ogni anno su obiettivi posti dall'Assessorato.
Deficit 2011: una valutazione dell'operato economico della direzione strategica, fondata sul mero risultato economico registrato, appare obiettivamente riduttiva, così come una lettura acritica di un dato numerico quale risulta dall'interpellanza rischia, contrariamente a quanto potrebbe e dovrebbe fare una lettura attenta ed oggettiva dei dati, di giungere a conclusioni opposte rispetto alle valutazioni tecniche che possono essere fatte entrando nel merito delle risultanze contenute nel documento contabile redatto dall'azienda USL. Una valutazione obiettiva deve infatti entrare nello specifico dei presupposti di partenza di un bilancio, degli accadimenti che ne hanno caratterizzato la gestione e dei risultati possibili, alla luce delle condizioni economiche e di contesto, all'interno delle quali l'azienda è stata chiamata ad operare nel 2011.
La valutazione dei dati tratti dal bilancio di esercizio adottato dall'azienda ed in via di approvazione da parte dell'Amministrazione regionale, basata sul confronto fra i costi di esercizio 2011 rispetto ai costi di esercizio 2010, evidenzia un tasso di crescita dei costi di parte corrente, ovvero direttamente riconducibili a quote di livelli essenziali di assistenza, del più 1,4%: il tasso di crescita 2011 su 2010 scende allo 0,8% se viene raffrontata alla spesa corrente direttamente riconducibile all'utilizzo dei finanziamenti con vincolo di destinazione. L'azienda lo scorso anno è stata chiamata ad una politica di rigore, è riuscita a crescere molto meno dell'1,4%, realizzando un risultato importante. Per gli addetti ai lavori si tratta di un dato di assoluto e positivo rilievo, se solo si tiene conto che sul bilancio 2011 - questo è il motivo per cui c'è stato questo deficit - gravano accadimenti quali il consolidamento dei rinnovi delle convenzioni nazionali uniche per le prestazioni di assistenza sanitaria di base, gli effetti più incisivi di obbligazioni contrattuali sottoscritte negli anni precedenti, l'incremento di un punto percentuale di IVA sugli acquisti a partire da settembre 2011 (fatto, quest'ultimo, sopravvenuto in corso di esercizio e pertanto non prevedibile).
Il sostanziale assorbimento degli effetti economici - ricordo che il disavanzo è dello 0,22% del bilancio, un disavanzo molto piccolo, se vogliamo - degli accadimenti sopra rappresentati dimostra invece la particolare attenzione posta dall'azienda alla struttura della spesa corrente e rappresenta, nonostante la perdita di esercizio, un risultato meritevole di positiva attenzione. Talvolta, infatti, un disavanzo in amministrazione contenuto (0,22%) può rappresentare un risultato apprezzabile quanto un avanzo di amministrazione tenuto a fronte di finanziamenti più ampi. Il disavanzo appare contenuto, registrato a sostanziale invarianza di finanziamento 2011 rispetto al 2010, e sappiamo tutti come abbiamo dovuto operare una politica di razionalizzazione.
Per quanto riguarda il meccanismo premiale al Direttore, in primo luogo il compenso aggiuntivo corrisponde ad una precisa previsione normativa e contrattuale e consiste in una componente della retribuzione della direzione strategica; l'erogazione è infatti vincolata ai risultati di gestione ottenuti rispetto agli obiettivi assegnati dall'Amministrazione regionale e certificati dall'accordo di programma. Obiettivi che, preciso, non sono contenuti esclusivamente negli aspetti economici, ma sono da considerare anche in obiettivi di azione a contenuto sanitario, amministrativo o altro. In tal senso appare improprio, come sembra suggerire l'interpellanza, di legare il meccanismo premiale unicamente al risultato economico conseguito dall'azienda. Ciò detto, occorre precisare che il compenso aggiuntivo per il 2011 - anno in relazione al quale si sta commentando il risultato - non è ancora stato deliberato dall'Amministrazione regionale, essendo ancora in fase di valutazione. Pertanto nessun tipo di valutazione può, al momento, essere fatta in ordine all'esistenza di una correlazione fra risultato economico conseguito dall'azienda 2011 e retribuzione aggiuntiva relativa allo stesso anno.
Mi preme poi dire che nell'interpellanza là dove si dice "Considerato che non si tratta del primo anno in cui si evidenziano perdite di esercizio", questo non è corretto, e vi dico i dati: dal 2007 ad oggi, a parte il 2011, l'azienda non ha mai avuto una perdita di esercizio. Nel 2007 l'utile di esercizio è stato di circa 1.500.000; nel 2008, 950.000 euro; nel 2009, pareggio di bilancio; nel 2010, 127.000 euro. Il 2011 è l'unico anno in cui c'è stata questa perdita di esercizio di circa 636.000 euro per le motivazioni che ho detto. Questo è il primo anno in cui l'Amministrazione ha dovuto coprire con una legge di assestamento, questi sono dati assolutamente ufficiali, quindi mi premeva precisare questo aspetto che ritengo molto importante.
Sulla valutazione del Direttore generale negli ultimi cinque anni, su 20 punti non abbiamo mai largheggiato, anzi, negli ultimissimi anni abbiamo ritenuto di attuare un atteggiamento rigoroso nel giudicare gli obiettivi raggiunti, anche se con notevole difficoltà, perché gestire un'azienda sanitaria di 280.000.000 di euro non è facile in questa situazione.
Grazie.
Presidente - La parola alla Consigliera Carmela Fontana.
Fontana (PD) - Grazie Presidente.
Assessore, non sono d'accordo con lei quando dice che il disavanzo è riduttivo, cioè quello che è vergognoso è che non c'è neanche un fondo per coprire questa spesa; quando ci sono delle problematiche ci si rivolge sempre alla Regione! In un momento così difficile anche per la Regione, che deve affrontare delle problematiche non indifferenti, specie per il mondo del lavoro che è in ginocchio, non mi sembra che l'USL debba pesare sulla Regione!
Sulla questione degli obiettivi, a questo punto, visto che lei dice che viene premiata e che raggiunge degli obiettivi...mi sembra che anni addietro c'era anche l'obiettivo di ridurre le liste di attesa...questo obiettivo non si è mai voluto raggiungere, perché è un disastro! Penso che la Direttrice prenda, all'anno, 208.685 euro...con tutto quello che comporta mi sembra che sia ben ripagata per il lavoro che fa - c'è una delibera, se poi dice che non è vero nemmeno questo...non lo so, le faccio avere una copia! - e quindi è una sua responsabilità far funzionare bene.
Penso che lei, Assessore, ce la debba mettere tutta perché con l'USL bisogna veramente rivedere tutto, poiché ci sono enormi sprechi e l'Assessore non può dire che non è vero, perché se si ricorda siamo andati a tagliare dei servizi dicendo che dovevamo risparmiare! Li abbiamo discussi tante volte, qui: quello della ludoteca, quello del servizio integrato, anche se l'Assessore continua a dire che c'è...invece io so che quel servizio non viene dato come si deve! Perciò si dovrebbe fare una riflessione su come si spendono questi soldi, perché sono soldi pubblici, e dobbiamo dare migliori servizi ai cittadini. Non sto dicendo che tutto funziona male, assolutamente, ma ci sono tanti servizi da rivedere; l'Assessore si deve prendere l'impegno perché questo non succeda più, nel rispetto dei cittadini.
Sono persone che hanno degli incarichi, sono ben pagate...devono avere i bilanci a posto, altrimenti è una vergogna...se arrivano ad avere questi bilanci, dovrebbero almeno dimettersi, perché vuol dire che non gestiscono bene!