Oggetto del Consiglio n. 2466 del 7 giugno 2012 - Verbale

Oggetto n. 2466/XIII

del 07/06/2012

REIEZIONE DI MOZIONE: "RICOGNIZIONE DELLE DOMANDE PRESENTATE PER LA REALIZZAZIONE DI NUOVE CENTRALI IDROELETTRICHE".

Il Vicepresidente André LANIÈCE dichiara aperta la discussione sulla mozione indicata in oggetto, presentata dai Consiglieri BERTIN, Giuseppe CERISE, CHATRIAN, LOUVIN e Patrizia MORELLI e iscritta al punto 25 dell'ordine del giorno dell'adunanza.

Illustra il Consigliere BERTIN.

Replica l'Assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica, Marco VIÉRIN.

Prendono la parola, per dichiarazione di voto, i Consiglieri DONZEL (voto favorevole), BERTIN (voto favorevole), l'Assessore Marco VIÉRIN che chiede il ritiro della mozione, altrimenti dichiara il voto contrario delle forze politiche di maggioranza, ed il Consigliere BERTIN che dichiara di non ritirare la mozione.

IL CONSIGLIO

- con voti favorevoli: otto e voti contrari: venticinque (presenti: trentatré; votanti: trentatré;);

NON APPROVA

la sottoriportata

MOZIONE

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA/VALLEÉ D'AOSTE

CONSTATATO l'elevato numero di domande proposte negli ultimi anni per la costruzione di nuove centrali idroelettriche nel territorio regionale;

RITENUTO necessario rafforzare la consapevolezza della necessità di un giusto equilibrio tra l'utilizzo delle risorse ambientali e la salvaguardia dell'integrità del nostro territorio nelle sue molteplici vocazioni e potenzialità, e in particolare di quelle legate all'uso dell'acqua potabile e delle attività agrarie;

EVIDENZIATI gli effetti sempre più preoccupanti dei mutamenti climatici in atto sul pianeta ed in particolare sui territori montani, in primis sulle riserve idriche;

RICORDATE le nostre molteplici iniziative sull’argomento;

RICHIAMATE le affermazioni dell’Assessore Marco Viérin in occasione del convegno "Share - Energia idroelettrica sostenibile negli ecosistemi fluviali alpini", svoltosi ad Aosta il 24 maggio u.s., nelle quali si evidenzia la necessità di ''un sostanziale blocco della possibilità di presentare nuove domande di derivazione che interessano i pochi tratti di corso d'acqua ancora naturali";

IMPEGNA

1) la Commissione consiliare competente ad effettuare entro 90 giorni, attraverso l'audizione degli Assessori preposti, dei responsabili dei competenti servizi, di esperti e di soggetti pubblici e privati titolari di interessi qualificati, un'approfondita ricognizione delle domande presentate e dei possibili impatti complessivi della realizzazione degli interventi prospettati ed a valutare interventi che impediscano la possibilità di presentare nuove richieste di derivazione;

2) il Governo regionale a sospendere temporaneamente la concessione di sub concessioni.

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