Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2453 del 6 giugno 2012 - Resoconto

OGGETTO N. 2453/XIII - Interpellanza: "Iniziative per garantire l'applicazione della procedura prevista dal Codice dei contratti pubblici nella fase di attuazione del piano regionale operativo dei lavori pubblici per l'anno 2012".

Interpellanza

Analizzata la difficile situazione finanziaria che perdura da tempo e che si sta vivendo anche nella nostra regione;

Vista l'approvazione con la Deliberazione n. 1070 del 18 maggio 2012 del "Piano regionale operativo dei lavori pubblici 2012";

Richiamato l'art. 2 comma 1 del Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 che recita "L'affidamento e l'esecuzione di opere e lavori pubblici, servizi e forniture, ai sensi del presente codice, deve garantire la qualità delle prestazioni e svolgersi nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza; l'affidamento deve altresì rispettare i principi di libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, nonché quello di pubblicità con le modalità indicate nel presente codice";

Vista l'importanza per l'economia dell'intera Regione, nonché per l'occupazione nelle numerose aziende che riveste il settore edilizio;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

l'Assessore regionale competente per sapere:

1) come intende l'Amministrazione regionale nella sua organizzazione garantire comunque quanto previsto dall'articolo del codice in premessa citato, anche a fronte delle soglie per le quali è prevista una procedura ristretta;

2) quali e quante gare hanno avuto evidenza pubblica nel corso degli anni 2011 e 2012, a fronte di quelle espletate con procedura ristretta;

3) se è intenzione elaborare delle linee guida operative per il rispetto dei principi di non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza.

F.to: Chatrian - Giuseppe Cerise

Presidente - La parola al Vicepresidente Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.

L'obiettivo di questa iniziativa è quello di fare lo stato dell'arte per quanto riguarda la situazione di affidamento che l'Assessorato competente in questi anni sta amministrando e mettendo in campo. Partirei dall'approvazione del piano regionale operativo dei lavori pubblici 2012, più asciutto rispetto ai piani operativi degli anni scorsi; l'Assessore Viérin ha già risposto chiarendo le motivazioni che hanno portato a restringere il piano operativo. Il nostro obiettivo non verte sulle singole opere, ma è di ordine generale e vuole affrontare il discorso della procedura ristretta, più volte da noi auspicata in senso contrario, più volte da noi proposta a livello di emendamenti. A dicembre non abbiamo condiviso l'innalzamento di soglia da 500.000 euro a 1.000.000 di euro per ovvie ragioni, quindi l'obiettivo di questa iniziativa è fare il punto della situazione, perché è una criticità forte e sentita, perché tali soglie restringono il campo.

La possibilità normativa che la maggioranza a dicembre ha deciso crea le condizioni all'Assessorato per procedere con procedure ristrette, quindi non tutti vengono invitati agli appalti. La legge votata dal Consiglio dà la possibilità fino a 1.000.000 di euro di muoversi non ad evidenza pubblica totale, con magari dei tempi più lunghi e più volte abbiamo affrontato il tema in Consiglio. Il primo quesito quindi è: "come intende l'Amministrazione regionale nella sua organizzazione garantire comunque quanto previsto dall'articolo del codice in premessa...", ossia garantire le prestazioni, garantire trasparenza, concorrenza, trattamento di non discriminazione, proporzionalità e soprattutto pubblicità, anche a fronte delle soglie per le quali è prevista una procedura ristretta. Il quesito quindi è: se si decide di andare sulla procedura ristretta, com'è organizzata la nostra amministrazione?

Secondo quesito: "quali...- ma soprattutto - e quante gare hanno avuto evidenza pubblica nel corso degli anni 2011 e 2012...", perché è sempre una scelta dell'Amministrazione, è sotto soglia, la norma ti dà la possibilità di seguire il percorso della procedura ristretta, ma ci può anche essere che la volontà è quella dell'evidenza pubblica, quindi non chiudersi nella procedura ristretta, ma dare ampio respiro e maggiori opportunità e a fronte di quelle espletate con procedura ristretta. Il quesito quindi è: quante gare ad evidenza pubblica totale e quante gare invece sono state messe in campo con procedura ristretta.

Infine "se è intenzione - del suo Assessorato - elaborare delle linee guida operative per il rispetto dei principi di non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza", per garantire quella evidenza pubblica che a noi sta molto a cuore. Grazie.

Presidente - La parola all'Assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica, Marco Viérin.

Viérin M. (SA-UdC-VdA) - Grazie Presidente.

Ci vorrebbe una giornata per fare un ragionamento completo, nel senso che con il collega Chatrian abbiamo affrontato più volte l'argomento. Come giustamente diceva, nel momento in cui il Consiglio ha portato il limite a 1.000.000, andando a recepire la direttiva comunitaria, abbiamo preferito recepirla, perché permette di dare maggiori opportunità al territorio.

Sul primo quesito in premessa si ritiene doveroso fare chiarezza su alcune terminologie utilizzate, in particolare con il termine "procedura ristretta", definita dal codice all'articolo 55, gli interpellanti intendono individuare più propriamente la procedura negoziata, con la quale viene invitato un numero ristretto di concorrenti. Fatta questa premessa, l'organizzazione dell'Amministrazione regionale prevede che le procedure di aggiudicazione dei contratti ad evidenza pubblica, così come gli affidamenti con gara ufficiosa, o se del caso diretti, facciano capo ai dirigenti, che sono tenuti all'applicazione del Codice dei contratti - ripeto: questa è una competenza di tipo amministrativo e non politico - e limitatamente ai lavori pubblici di importo inferiore alla soglia comunitaria, all'applicazione della legge regionale n. 12/1996.

Secondo quesito: anche qui è opportuno premettere che le aggiudicazioni dei lavori con importo maggiore o uguale ad 1.000.000 di euro di lavori (escluse IVA, spese tecniche, eccetera), ancorché quelle di servizi e forniture con importo superiore alla soglia comunitaria (200.000 euro), hanno luogo di norma con il ricorso alla procedura aperta ad evidenza pubblica e solo nei casi di somma urgenza con procedura negoziata. Al di sotto di tale limite per i lavori sono applicabili le seguenti disposizioni: per importi di soli lavori inferiori a 1.000.000 di euro, è ammesso il ricorso alla procedura negoziata, ai sensi dell'articolo 122, comma 7, del Codice dei contratti, ovvero ai sensi dell'articolo 27 della legge regionale n. 12/1996; per importi di soli lavori inferiori a 300.000 euro, è ammessa l'esecuzione in economia, procedura più razionale e conveniente per l'Amministrazione, ai sensi dell'articolo 15bis della legge n. 12/1996. Si fa rilevare che 10 interventi d'importo inferiore a 1.000.000 di euro per lavori non particolarmente urgenti sono stati affidati con procedura aperta. Questa è una risposta importante per le sue aspettative, perché 10 interventi sotto al milione sono stati affidati con procedura aperta; quindi non è che quando abbiamo discusso in Consiglio che tutti i lavori i dirigenti li avrebbero fatti a procedura negoziata...questo è a dimostrazione che una parte dei lavori al di sotto del milione sono stati affidati a procedura aperta. Se vuole, le posso dare una tabella in modo che non sto ad elencarglieli.

Premesso quanto sopra, l'attività di verifica e monitoraggio alla quale sono stati sottoposti i documenti di programmazione dei lavori pubblici e di singoli lavori in essa ricompresi, evidenzia, con riferimento alle analisi effettuate sul piano operativo dei lavori pubblici per il 2011, la seguente articolazione: 16 a procedura ad evidenza pubblica di cui solo 6 obbligatoriamente in quanto di importo superiore al milione, questo vuol dire che i dirigenti hanno scelto di farne 10 che erano sotto al milione con la procedura aperta; a procedura negoziata sono 104. A questi vanno aggiunti 11 interventi con procedura di affidamento espletata mediante gara ufficiosa senza bando, 8 interventi con procedura di affidamento ancora in corso, poi 151 piccoli interventi di manutenzione, che vengono decisi e affidati dai dirigenti dei vari assessorati. Qui ho ripreso gli affidamenti di tutti gli assessorati, ma noi abbiamo i dati dei singoli interventi e sono disponibili, ad una precisa domanda i dirigenti mi hanno detto che il collega Chatrian potrebbe accedere direttamente all'Osservatorio dei lavori pubblici, dove troverà tutti questi dati in maniera puntuale. È sufficiente che lei presenti una richiesta al dirigente competente dell'osservatorio e le verrà concesso l'ingresso. Ribadisco che questi sono dati gestiti a cura dei dirigenti competenti dei vari assessorati, non solo del nostro.

Con riferimento al piano regionale operativo dei lavori pubblici per il 2012, si evidenzia che l'attuazione è ancora in corso, si sottolinea tuttavia che il Dipartimento opere pubbliche ed edilizia residenziale, in sinergia con la struttura Opere stradali, ha completato la procedura per l'affidamento mediante cottimo fiduciario con gare ufficiose in tornata - questo è stato uno degli indirizzi dati - estese a poco meno di 100 imprese: sono i famosi cantieri che sono andati a sostituire i cantieri in economia diretta dei lavori pubblici, della legge n. 26. Qui sono state interessate circa 100 imprese a tornata per 34 interventi, nel rispetto dei principi di libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione e trasparenza.

Terzo quesito: per quanto precedentemente argomentato in risposta ai primi due quesiti, non risulta necessaria l'elaborazione di linee guida aggiuntive rispetto a quanto già previsto dalle specifiche norme in materia, che peraltro già sono gravate dall'iper regolamentazione e dalle continue modifiche alle quali sono sottoposte. Mi dicevano i dirigenti che nel 2011 sono state apportate 10 modifiche legislative al Codice dei contratti, capite che anche per i dirigenti stare al passo e aggiungere anche qualcos'altro diventa molto difficile da mettere in pratica. Il rispetto dei principi generali riportati nelle premesse dell'interpellanza è infatti assicurato dall'applicazione delle procedure previste dalla norma stessa da parte dei dirigenti responsabili dell'attuazione degli interventi. Nell'ambito degli indirizzi più propriamente di natura politica, ritengo auspicabile che, per quanto concerne le procedure negoziate, la scelta dei soggetti da invitare possa essere riconducibile a criteri di trasparenza, a capacità dimostrate nel passato, ai criteri di rotazione e di territorialità intesa come corrispondenza dell'organizzazione territoriale dell'impresa al luogo di svolgimento dei lavori, favorendo così, oltre ad un'evidente ricaduta in termini di sviluppo delle imprese locali, ripercussioni positive sull'ambiente e sulla qualità di realizzazione del lavoro stesso, perché meno mezzi girano nelle nostre vallate e meno chilometri devono fare, avremmo anche qui raggiunto l'obiettivo che potrebbe essere quello di chilometri zero, perciò meno traffico, meno consumo e meno inquinamento di carburante.

Presidente - La parola al Vicepresidente Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.

Assessore, lei mi ha illustrato e ha messo nero su bianco tanti dati. Ci servivano due dati però, perché il secondo quesito faceva la sintesi della nostra preoccupazione. Allora sopra al milione di euro da voi recepito, da noi no, gli appalti sono pochissimi, sotto al milione di euro gli appalti sono tanti e gli affidamenti sono tantissimi. Al nostro quesito ha risposto: "per dieci di questi - tantissimi - sotto al milione di euro abbiamo messo in campo l'evidenza pubblica, siamo stati bravini!". Se non fosse stato recepito il milione di euro, probabilmente sopra ai 500.000 euro avremmo avuto qualche gara ad evidenza pubblica in più e magari staremmo a discutere su altri numeri. Il quesito non è di natura tecnica, ma di natura politica: ecco perché abbiamo parlato di linee guida e di quesiti puntuali.

Noi al Governo e al Presidente della Regione chiediamo, con i numeri che abbiamo, perché l'emendamento da noi proposto è stato da voi bocciato, un'apertura rispetto all'evidenza pubblica. La richiesta che arriva dalle imprese, dal territorio, dalla trasparenza in questo momento è grande e vi chiediamo di non blindare le procedure, io le ho chiamate ristrette, ma si possono chiamare negoziate, quanto meno chi è invitato può partecipare e chi non è invitato non può neanche dire la sua, perché non può partecipare. Chiediamo uno sforzo a tutto il Governo regionale, perché prima l'Assessore ci diceva: "noi non ci occupiamo di tutti gli appalti", quindi anche altri assessorati si occupano di affidamenti con procedure negoziate, chiediamo un cambio di marcia, perché ce lo chiede il territorio, ce lo chiedono le imprese, ce lo chiede l'opportunità di lavoro e la carenza di lavoro.

In premessa citavo il piano operativo da voi approvato qualche settimana fa, mi sembra che sia stato prosciugato, ma proprio per quello dovete invertire la rotta a livello di opportunità, quindi facciamo un appello forte: più evidenza pubblica, più trasparenza, più opportunità per le nostre imprese e meno procedure ristrette, meno procedure per pochi. Grazie.