Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2319 del 21 marzo 2012 - Resoconto

OGGETTO N. 2319/XIII - Interpellanza: "Modifica della procedura per la presentazione delle nuove domande di contributo a titolo di sconto sui consumi elettrici domestici".

Interpellanza

Venuta a conoscenza della decisione dell'Amministrazione regionale di erogare in un'unica soluzione, per il 2012, lo sconto sull'energia elettrica agli utenti valdostani, trasformando lo sconto degli anni precedenti in contributo;

Appreso che, per i cittadini che non hanno beneficiato dello sconto negli anni precedenti o per le nuove utenze, è necessario presentare una domanda corredata da una marca da bollo da 14,62 euro, mentre nulla è richiesto a chi ha già avuto in passato lo sconto in bolletta;

Valutata la reazione negativa da parte delle associazioni di consumatori, le quali auspicano che la Giunta regionale individui una soluzione diversa per la presentazione delle nuove domande che porti all'eliminazione dell'obbligo della marca da bollo;

la sottoscritta Consigliera regionale

Interpella

la Giunta regionale per sapere se intenda predisporre una diversa modalità di richiesta del contributo sull'energia elettrica per le nuove utenze domestiche che eviti ai cittadini l'obbligo di presentare domanda corredata da marca da bollo da 14,62 euro.

F.to: Carmela Fontana

Presidente - La parola alla Consigliera Carmela Fontana.

Fontana (PD) - Grazie Presidente.

Venuti a conoscenza della decisione dell'Amministrazione regionale di erogare in un'unica soluzione per il 2012 lo sconto sull'energia elettrica agli utenti valdostani, trasformando lo sconto degli anni precedenti in contributo; appreso che per i cittadini che non hanno beneficiato dello sconto negli anni precedenti o per le nuove utenze è necessario presentare una domanda corredata da una marca da bollo da 14,62 euro, mentre nulla è richiesto a chi ha già avuto in passato lo sconto in bolletta; valutata la reazione negativa da parte delle associazioni di consumatori, le quali auspicano che la Giunta regionale individui una soluzione diversa per la presentazione delle nuove domande che porti all'eliminazione dell'obbligo della marca da bollo, volevamo sapere se si intenda predisporre una diversa modalità di richiesta del contributo sull'energia elettrica per le nuove utenze domestiche, che eviti ai cittadini l'obbligo di presentare domanda corredata da marca da bollo da 14,62 euro. Grazie.

Presidente - La parola all'Assessore alle attività produttive, Pastoret.

Pastoret (UV) - Grazie Presidente.

La collega Fontana ci consente di fornire, in risposta a questa interpellanza, alcune informazioni riguardo alle procedure dello sconto del 30 percento sull'energia elettrica agli utenti. In particolare nell'interpellanza la richiesta che è stata inoltrata è stata quella alla Giunta regionale, chiedendo se si intenda predisporre una diversa modalità di richiesta del contributo sull'energia elettrica per le nuove utenze domestiche, che appunto eviti ai cittadini l'obbligo di presentare domanda corredata da marca da bollo.

Come credo tutto il Consiglio ricorderà, in base alla legge n. 4/2010 recante "Interventi regionali a sostegno dei costi dell'energia elettrica per le utenze domestiche", era stata prevista l'applicazione degli sconti direttamente in bolletta da parte delle imprese di vendita dell'energia elettrica. Tutto ciò si è regolarmente svolto per gli anni scorsi, ma ricorderete pure che queste procedure sono state messe in discussione dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in seguito alla notizia dell'acquisizione del controllo da parte della Regione delle società DEVAL e Vallenergie. Le eccezioni sollevate da parte dell'autorità hanno riguardato proprio l'elemento sul quale si reggeva tutto, cioè l'automatica applicazione dello sconto in bolletta con la conseguente riduzione della stessa. Infatti ricordo che, secondo l'autorità, la procedura che era seguita fino all'anno scorso avrebbe provocato degli effetti distorsivi della conferenza a scapito delle imprese di vendita operanti fuori dal territorio regionale, poiché la metodologia in essere comportava per queste imprese degli oneri eccessivi rispetto al bacino di utenza valdostano: oneri derivanti dalla necessità di modificare i sistemi di fatturazione e di rendicontare alla Regione nel dettaglio gli sconti praticati.

Ricordo peraltro che l'intervento dell'autorità fece felici numerosi media, che dettero notevole risalto alla notizia, ricordiamo i grandi titoli sull'autorità che bacchettava la Regione, eccetera... Devo anche ricordare che sull'intervento dell'Autorità Garante della Concorrenza sono stati, in passato, richiesti dei chiarimenti in quest'aula e che erano giunte sollecitazioni per dare soluzione al problema che l'autorità poneva, quindi ci si attivò per superare le preoccupazioni da molti espresse in quei tempi. Per dare soddisfazione alle richieste dell'autorità, si dimostrò inevitabile perseguire l'obiettivo dell'applicazione dello sconto attraverso una diversa metodologia. Si dovette quindi cercare un modo per includere anche le piccole o piccolissime imprese operanti fuori Valle; l'unico modo per uscirne è stato quello di prevedere la formula del contributo, non essendo più perseguibile quello dello sconto in bolletta perché era caduta l'accusa su quel tipo di sistema. Ricorderete tutti che ciò è stato fatto con un'apposita legge regionale, che la stessa Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha valutato positivamente e, se non ricordo male, questa legge fu votata unanimemente dal Consiglio.

Insomma, il ricorso all'istituto del contributo divenne inevitabile per individuare e soddisfare i restanti potenziali beneficiari degli sconti, che altrimenti - agendo come prima - sarebbero stati esclusi da questi benefici per le ragioni sopra dette. Proprio per ciò si è provveduto ad una modifica delle disposizioni vigenti, e questo lo abbiamo fatto in quest'aula con l'approvazione della legge n. 24/2011, per consentire a tutti i potenziali aventi diritto di godere del beneficio della riduzione delle spese sui consumi elettrici. L'unico modo - ripeto - per superare la questione era appunto l'erogazione del contributo, non essendo più praticabile, per le note ragioni, lo sconto diretto in bolletta. Scelta quindi unica possibile per assicurare a tutti gli aventi diritto lo sconto energia. Ma ciò ha comportato, come lei ha ricordato nella sua iniziativa, per il fatto di essere passati alla formula del contributo, l'obbligo dell'assoggettamento all'imposta di bollo. Infatti tutte le richieste di contributo pubblico, secondo le disposizioni legislative della Repubblica italiana - quindi non di una legge regionale - sono assoggettate all'imposta di bollo in base al DPR n. 642/1972, e questa devo dire che è una cosa che le associazioni dei consumatori, che sono sempre molto ligie al rispetto delle leggi, dovrebbero ben conoscere, e sapere che non ci si può sottrarre a questo obbligo...così come noi non potevamo e non possiamo sottrarci a questi obblighi.

Però ciò che potevamo fare - e lo abbiamo fatto, lei lo ha anche ricordato - è stato prevedere, nella legge n. 24/2011 che ha introdotto queste nuove disposizioni (non più lo sconto direttamente in bolletta, ma l'erogazione del contributo), l'esonero dell'obbligo di inoltrare una nuova richiesta di agevolazione per i clienti che già avevano fruito dei benefici di cui alla originaria legge regionale 15 febbraio 2010. Ricordo che questi utenti che sono esentati dal bollo sono ben 43.000, resta esclusa una quantità piccola - mi rendo conto che il problema esiste - rappresentata da coloro che per la prima volta presenteranno le richieste di contributo; questi, però, per gli anni a venire non saranno più tenuti al pagamento dell'imposta di bollo.

Questa è la risposta che le potevo dare. Evidentemente noi non abbiamo alcuna potestà per andare a modificare una norma che consenta di esentare dal bollo, così come bisogna scegliere: o formiamo il contributo per poterlo dare a tutti o si dovrebbe tornare alla soluzione precedente, che è però impraticabile a seguito delle osservazioni che il Garante ci ha inoltrato.

Presidente - La parola alla Consigliera Carmela Fontana.

Fontana (PD) - Grazie Assessore.

La situazione la conoscevamo perché l'avevamo votata ed eravamo al corrente. Quello che non ritengo giusto, e che mi sembra penalizzante, è nei confronti di quella quantità piccola - come diceva lei - che deve pagare la marca da bollo. Chiederei, se è fattibile, che si faccia magari carico la Regione, visto che la stragrande maggioranza...

(interruzione dell'Assessore Pastoret, fuori microfono)

...ah, devono per forza...anche perché non è un contributo enorme, siamo in un momento di crisi economica, eviteremmo di far correre le persone e, in più, questa della marca da bollo è una spesa abbastanza...comunque lei ci pensi, veda se si può trovare una strada per evitare questo, visto che quelli precedenti hanno beneficiato di questo contributo. Grazie.