Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2318 del 21 marzo 2012 - Resoconto

OGGETTO N. 2318/XIII - Interpellanza: "Valutazione delle osservazioni presentate dai cittadini in merito al progetto di riqualificazione del tratto della strada statale n. 26 compreso tra Quart e Saint-Christophe".

Interpellanza

Avendo appreso da La Stampa del 4 marzo 2012 che un comitato di cittadini e commercianti di Saint-Christophe e Quart che risiede o esercita la propria attività lungo la Statale 26 richiede alcune modifiche al progetto di riqualificazione proposto dall'ANAS e dall'Assessorato regionale alle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica;

Tenuto conto delle numerose richieste avanzate dal gruppo del PD anche in merito alla messa in sicurezza e alla permeabilità per i residenti del quartiere Dora, Comune di Aosta, della Statale 26, nel tratto che si raccorda col progetto in essere;

Preso atto che non pare giustificata la chiusura dell'incrocio nei pressi del Motor America;

Constatato che le cosiddette "complanari" sono poco permeabili;

Rilevato che la Statale 26 assume caratteristiche peculiari solo nel tratto tra l'uscita del casello autostradale e l'accesso al Comune di Aosta, senza alcuna armonizzazione con i precedenti e successivi tratti viari;

Precisato che nella zona interessata all'intervento non sono ubicati solo grandi centri commerciali, ma piccole realtà commerciali, artigianali, servizi di ogni genere, anche di carattere pubblico, e persino aule universitarie, oltre che residenze private;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

l'Assessore competente per sapere se intenda:

1) valutare con attenzione le osservazioni che stanno pervenendo dai soggetti che vivono e lavorano lungo il tratto della Statale 26 tra Saint-Christophe e Quart oggetto di "riqualificazione", al fine di trovare le opportune soluzioni ai problemi che stanno emergendo;

2) approfondire anche nella Commissione competente le eventuali varianti.

F.to: Donzel

Presidente - La parola al Consigliere Donzel.

Donzel (PD) - Grazie Presidente.

Cari colleghi, decorsi 15 giorni dal deposito di questa interpellanza, la vicenda non è una novità assoluta, perché ha trovato già ampio spazio di discussione sui quotidiani e ci ha colpito in modo particolare come è stata affrontata la questione, nel senso che - come spesso accade - curiosamente si mettono in campo dei progetti importanti e sicuramente un progetto che anche dalle file del Partito Democratico era stato sollecitato. Infatti siamo intervenuti spesso su quel tratto di strada chiedendo la messa in sicurezza e la garanzia, per i frequentanti quell'area, di poter attraversare la strada, abbiamo parlato della connessione con il quartiere Dora, quindi le sollecitazioni erano molte. Ma, come sempre accade, si parla poco prima con i cittadini e poi dopo arriva il momento in cui le opere hanno un carattere già progettuale, anche se non siamo ancora al progetto esecutivo, e sembra che emerga una non conoscenza approfondita di questo territorio, di questo luogo dove deve essere realizzata l'opera. Ci riferiamo alla zona Amérique - così chiamata in modo semplificato - ovvero quella che dal Comune di Quart, dall'uscita dell'autostrada, arriva fino all'incrocio che precede il quartiere Dora e l'entrata in Aosta. Ci era stato annunciato un progetto di messa in sicurezza e adesso se ne vedono le prime linee.

Cosa ci sentiamo di dire? Innanzitutto che bisogna fare qualche precisazione su quell'area. Non è un'area fatta di grandi magazzini, è un'area fatta di tante attività commerciali, fra le quali alcuni grandi magazzini, ma anche di piccole attività artigianali, piccoli commerci, bar, attività di ristorazione, anche di piccole dimensioni, luoghi di intrattenimento (Cinelandia), luoghi d'istruzione, perfino l'Università è finita in quest'area...non mi sembra che sia un caso molto diffuso che le università siano messe nei centri commerciali! Allora, quello che caratterizza questo pezzo di Saint-Christophe e Quart non è più quello di essere una periferia urbana o un centro commerciale di grandi magazzini, ma è di fatto un pezzo di città, un pezzo di paese, abitato normalmente da cittadini che risiedono in case civili in quell'area. Ci sono addirittura pezzi di Assessorato, quindi sicuramente è una zona ad alta frequentazione. Anche il centro di Aosta è ad alta frequentazione, ma è una frequentazione che non è quella del centro commerciale dove so già, prima di partire da casa, che vado nel centro commerciale e quindi vado dritto, faccio il mio acquisto e me ne torno a casa! No, quello è diventato un vero e proprio pezzo di città, i piani regolatori non sono caduti dal cielo e qualcuno ha lasciato costruire, ha lasciato sviluppare delle attività economiche che per fortuna ci sono, per fortuna esiste ancora qualcuno che vuole fare il commerciante, l'artigiano ed avere delle attività! Se è stata impiantata lì una università, è stata una scelta fatta dall'Amministrazione, non hanno certo implorato i cittadini di mettere lì scuole e aule...e via di questo passo.

Bisogna quindi capire che senso ha cercare di fare una strada in cui, in un certo modo, si dice che bisogna consentire un rapido deflusso: ma per andare dove se la città è lì? È come se uno uscisse dall'autostrada e si trovasse davanti a Corso Giulio Cesare...c'è una rotonda e c'è la città...cosa deve raggiungere? Ha già raggiunto la città, non c'è più nessun luogo da raggiungere, è già lì! Quindi da subito deve poter usufruire dei servizi.

Allora una delle richieste estremamente motivate è quella di immaginare la possibilità di realizzare una rotonda nei pressi del Motor America, al fine di consentire all'utente che vuole cambiare strada, di non fare un grosso circuito, ma immediatamente di poter avere la possibilità di cambiare direzione, di passare da una parte all'altra di questi centri commerciali. Non c'è nessuna ragione di rendere particolarmente veloce questo tratto di strada, a meno che l'Assessore non rimpianga un pezzo della sua gioventù, non sogni di correre sulle strade come i ragazzi alla "James Dean"! Non c'è nessuna necessità di viaggiare ad alta velocità in un tratto che ha la connotazione di un tratto urbano, dove devono essere create le fermate per gli autobus che non ci sono, dove devono essere fatti i marciapiedi, e quant'altro! L'esigenza in quest'area, che non è più un'area di grandi centri commerciali, ma che è un'area urbanizzata, è quella di vivere in una dimensione cittadina.

Appare poi inspiegabile che, proiettati dall'autostrada verso la città di Aosta, si piombi nel quartiere Cogne senza che ci sia nessun raccordo e nessuno sviluppo, proprio in una zona che ha già avuto dei grossi problemi, addirittura ci sono stati gravissimi incidenti. Naturalmente una delle prime cose da limitare non è creare condizioni di alta velocità con delle strade bloccate e blindate, ma è quella di rallentare la velocità. Giustamente sono già state progettate delle rotonde, che hanno lo scopo di garantire la continuità del flusso, ma questa non va confusa con l'idea di creare condizioni di alta velocità.

E poi voglio citare un caso particolare: è stata fatta una petizione a questo Consiglio mesi fa, che riguardava il caso di Saint-Pierre, per la creazione di due rotonde all'inizio ed alla fine del paese; bisognava, anche lì, fare uno spartitraffico per impedire che ci fossero manovre, eccetera...petizione dei cittadini, e a Saint-Pierre si decide che non si fa più lo spartitraffico. Che differenza c'è? Sempre statale è! Allora lì è stato fatto il ragionamento: c'è la neve, eccetera; vorrei capire quanta neve cade di più a Saint-Pierre rispetto alla zona de l'Amérique, non so se ci sono dei dati in questo caso, ma a Saint-Pierre si è modificato radicalmente il progetto. Adesso non so se magari non sono nelle simpatie degli assessorati gli abitanti ed i commercianti della zona de l'Amérique, ma a Saint-Pierre la petizione ha fatto modificare radicalmente il progetto, progetto ANAS, anche quello di Saint-Pierre, tanto per capirci!

Allora quello che vorrei capire è se c'è una sensibilità anche in questo caso, di trovare le condizioni che, da parte di tutti gli abitanti e di chi opera commercialmente in quell'area, anche da parte nostra, è sempre stata espressa, di garantire la sicurezza anzitutto ai pedoni. D'altronde ho visto, sempre sui giornali, che sono progettati mega attraversamenti pedonali attraverso i sistemi di passerelle; che queste passerelle mirino a mettere in sicurezza il passante mi va benissimo, ma non devono essere l'occasione per consentire che si sfrecci ad alta velocità in quella zona! L'obiettivo secondo me non è corretto.

Ci sono, a nostro avviso, tutte le condizioni per la realizzazione di una rotonda, in particolare quella nella zona vicina al Motor America; ci sono le condizioni per ripensare la concessione delle cosiddette "strade complanari", c'è soprattutto un'idea di fondo: ma perché la Regione, che a parole si dice tiranneggiata dalle scelte dell'ANAS, non si assume la responsabilità di quella strada in toto come ha fatto per altre strade? Questa è una domanda di interesse, perché è bello predicare l'autonomia e la possibilità di intervenire direttamente sulle strade, e io l'ho confermato: su alcune strade che sono passate sotto la Regione non c'è neanche paragone rispetto a prima...ma perché quel pezzo di strada no?

Presidente - La parola all'Assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica, Marco Viérin.

Viérin M. (SA-UdC-VdA) - Grazie Presidente.

All'inizio, prima di sentire il collega Donzel, avevo immaginato di fare un intervento più costruttivo; invece sono obbligato a dedicare un pezzo all'incapacità del collega - direi totale -, perché credo che tutti abbiano potuto apprezzare, dal primo cittadino all'ultimo, l'impegno che i miei uffici hanno profuso e quando qualcuno non capisce o non sa può andare dai dirigenti e chiedere informazioni. Se chiedesse informazioni ai dirigenti, non farebbe figuracce come questa, di presentare un'iniziativa così, tanto perché è nato un comitato. Purtroppo, a forza di guardare, noti che Donzel c'è in tutti i comitati, ogni volta che nasce un comitato, che c'è una riunione, vedo Donzel! Dopo un anno e mezzo che si lavora! Abbiamo fatto almeno 30-40 riunioni con i Sindaci. Abbiamo fatto un ragionamento molto chiaro, siamo partiti ad incontrare la gente, come lei sollecita sempre, abbiamo fatto una riunione con 400 persone a Quart nel 2009 e con 150 persone a Saint-Christophe! Allora, quando lei parla, anziché pensare che alla fine l'importante è apparire sui giornali e che qualcuno scriva, dovrebbe anche avere l'amor proprio di non pensare che siano tutti inconsapevoli del lavoro che si è svolto!

Abbiamo fatto due riunioni con la popolazione, una trentina di riunioni con i Sindaci come ho già detto; dopo un anno abbiamo fatto un incontro con i Consigli comunali, maggioranza ed opposizione insieme, deputati a definire le osservazioni con l'ANAS e con molti cittadini presenti; in quelle riunioni ognuno ha potuto fare le proprie osservazioni agli uffici competenti del Comune o della Regione. Abbiamo fatto un terzo volet, di nuovo due riunioni con la popolazione, solo due mesi fa; anche lì, abbiamo raccolto tutti i dati che hanno voluto fornirci; abbiamo accolto 300 osservazioni. Dalle ultime riunioni sono venute altre 18 osservazioni di cui credo - perché ANAS non ci ha ancora portato la documentazione precisa - accolte 17 su 18. Quindi, se abbiamo percorso un iter per un anno e mezzo in un posto così delicato di circa tre chilometri, urbanizzato in quella maniera, vuol dire che si è lavorato al centimetro praticamente! Dopodiché, se lei è qui a fare un'istanza per dire: c'è il cittadino che vuole di sei metri spostato l'accesso piuttosto che il pilastro del cancello due metri più indietro...questo è un discorso che non spetta né a lei, né a me, spetta ai tecnici che devono trovare la soluzione al progetto esecutivo per affinare la realizzazione.

Lei ha detto di tutto ed il contrario di tutto, ha detto: bisogna fare la sicurezza, ma poi bisogna non fare le complanari, bisogna non fare due corsie di scorrimento; ora, qui passano da 30 a 35.000 veicoli al giorno, il triplo di quello che passa in autostrada! Allora, le prime due cose che hanno chiesto i 600 cittadini che abbiamo incontrato due anni fa sono state: teneteci le quattro corsie di scorrimento (poiché all'inizio ANAS aveva proposto, come dice lei, una corsia solo), fate le complanari dove potete, però cercate di non prenderci il terreno più di tanto per non sacrificarci i parcheggi. Detto, fatto, abbiamo adottato quella soluzione, dopodiché gli accessi e quant'altro sono stati oggetto delle 300 circa istanze che abbiamo accolto. Istanze che sono state fatte ai Sindaci, ai Comuni, all'ANAS e, a volte, anche a noi, che le abbiamo trasmesse subito ai Comuni. Quindi un discorso più partecipato di così non si poteva fare, su un argomento di così grande delicatezza! Quando lei mi dice: prendiamo la strada come Regione, le posso assicurare che l'ANAS ce la regala domani, perché pur di levarsi un debito ce la regala. Ma alla RAVA non conviene in quanto il ragionamento è che devi fare comunque tutti gli interventi di manutenzione e messa in sicurezza, mentre nell'accordo che abbiamo fatto, caro collega, abbiamo portato a casa, con la convenzione stipulata, 14.000.000 di euro anziché doverli mettere noi, visto che abbiamo già qualche ristrettezza di bilancio! Poi, quando parliamo di sicurezza, caro Donzel, anche se diventasse di proprietà regionale, lei dovrebbe avere le stesse misure sulla sicurezza, perché le strade regionali a quattro corsie devono rispettare quegli standard di sicurezza previsti dal Codice della strada. Non è che perché sono della Regione le quattro corsie, cambia il codice della strada rispetto ad ANAS; questo è l'ABC del codice della strada, non è che cambia!

Il ragionamento qual è stato? Abbiamo fatto un discorso molto chiaro con tutti, abbiamo risolto tutte le situazioni. Con tutta onestà abbiamo ancora oggi la contraddizione fra quella che è l'impostazione ANAS e l'impostazione SAV sul discorso della rotonda sita ad est nel Comune di Quart; SAV non la vuole, ANAS è disposta a farla o a tenere il semaforo, tutti i cittadini del luogo lo sanno, e si sta analizzando questa situazione con SAV ed ANAS alla Conferenza Stato-Regioni, perché è una cosa talmente importante che passa dalla Conferenza Stato Regioni, non Regione e Comune, e scade a fine mese. Quindi, dico che su una situazione del genere non possiamo, se abbiamo il vero obiettivo che lei ha detto nelle premesse, che proseguire con queste azioni. Dopo aver ascoltato tutti in maniera così partecipata tanto che, sia ANAS, sia i soggetti interessati, hanno detto che non era possibile tenere un confronto così estenuante, ma noi siamo andati avanti lo stesso, perché più teste sbagliano di meno...l'obiettivo era quello e, secondo me, ci stiamo arrivando. Ma l'obiettivo è anche quello di soddisfare al massimo le esigenze di chi lavora e di chi dà lavoro, tenendo presente che operiamo in una situazione delicata, già urbanizzata in una certa maniera e che presenta delle difficoltà enormi. Ribadisco che se perdiamo questo treno, è chiaro che saremo qui ancora a fare come è stato fatto per 25 anni, perché senza alcuni piccoli compromessi tra le parti, per risolvere i piccoli problemi si torna a mettere il progetto nel cassetto!

Credo che non possiamo perdere un'occasione come questa, dove c'è un contributo ANAS, per dare dignità a quella zona ed un ingresso alla città di Aosta capoluogo di una Valle che si ritiene turistica; quando qualcuno viene a trovarci, vedere quel tratto fa male al cuore, e non si dà un'immagine gratificante di Regione turistica!

Nell'enfasi, dimenticavo la seconda domanda. La richiesta che lei mi fa di portare in commissione per guardare assieme i cancelli e i passi carrai...mi sembra che non regga e non ho mai sentito, in un'aula consiliare, una richiesta del genere, come credo che nessun collega l'abbia mai sentita! Questo a dimostrazione della natura strumentale della sua richiesta.

Presidente - La parola al Consigliere Donzel.

Donzel (PD) - Grazie Presidente.

Le dico con molta franchezza che sono assolutamente ignorante su questa materia e lei lo ha ribadito a piena voce. Lei, invece, è un professore della democrazia, perché invece di rispondere nel merito, ci ha illustrato quanti incontri ha fatto! Allora io replicherò con una battuta alle sue provocazioni. Sì, ascolto molto i comitati, è vero, meglio che tutti i buffet a cui partecipa lei con i suoi colleghi! Allora è meglio ascoltare la gente, rispetto a girare nei buffet, tanto per chiarirci! Quanto ai comitati, le faccio presente che non c'è nessuna persona del PD ufficialmente presente nel comitato, mentre ci sono esponenti di maggioranza in questo comitato che vanno lì a sollevare chissà che polverone, invece di sostenere la maggioranza e risolvere le questioni! Questioni che lei dice: se si ascoltano le piccole cose, non andiamo da nessuna parte. Ma caro Assessore, lei è andato, persona per persona, a dire: io le sposto l'accesso più su o più giù di un metro, altro che le piccole cose! È questo il modo con cui lei fa politica, promettendo ad ogni singolo cittadino di spostargli l'accesso, anziché risolvere i problemi collettivi! È questo il suo modo di fare politica!

Allora veniamo alle questioni. Lei dice: l'ANAS ce lo regala quel pezzo di strada; allora prendiamolo, facciamo vedere cos'è la Valle d'Aosta! Poi aggiunge: ma così perdiamo il contributo ANAS per metterlo a posto. Allora lo dica anche a quei cittadini, ai quali ha detto che non si può prendere quel pezzo di strada. Sono le parole registrate, caro Assessore! Lei ha registrato...

(interruzione dell'Assessore Marco Viérin, fuori microfono)

...sì, tornerò ad insegnare nell'asilo nido, ma lei ha registrato: l'ANAS ce lo regala quel pezzo di strada. Allora misuri le parole che dice, perché saremmo molto interessati ad acquisire direttamente quel pezzo di strada ed a farne una proprietà regionale!

Altra questione, sulla rotonda: sui giornali sembrava cosa fatta, adesso si cerca di scaricare in uno strano contenzioso ANAS-SAV, eccetera, ma la SAV è uno di quei posti dove noi abbiamo dei consiglieri nel Consiglio di amministrazione, non è Marte la SAV! Allora come può dire che la SAV non è d'accordo con noi...ma ci sarà la nostra parte dentro la SAV che si schiera con la Regione? Non mi risulta per il momento, a sentire le sue parole, sembra che sia un ente contrario, ci impedisce di spostare...ma la SAV siamo noi! Come può la SAV mettersi contro i progetti dell'Amministrazione regionale? È che questa interpellanza smaschera questo continuo circuito che è stato messo in giro, interno al comitato, con cui si dice: io farei, ma l'altro non mi lascia, io vorrei, ma l'altro non mi lascia! Allora, quando uno è messo ad amministrare, dice esattamente quello che può fare, e non che la SAV non mi lascia fare, quando un pezzo della SAV siamo noi! È chiaro?

Nel caso di Saint-Pierre, le rotonde sono state spostate, è stato modificato fortemente il progetto. Non capisco perché, in questo caso, al di là di promettere a tutti che viene spostata più su o più giù, allargata la possibilità di accesso al singolo, che è una cosa buona, tanto per chiarirci...ma è tanto per dire che se contattiamo i cittadini, lo facciamo senza i mezzi che ha lei addirittura di promettere spostamenti di progetto, eccetera, cioè senza nessuno scopo clientelare, tanto per essere chiari fino in fondo! Senza nessun obiettivo clientelare, ma per ottenere un progetto che sia quello di un'area che non è più un'area commerciale di grandi magazzini, bensì un'area fortemente urbanizzata. Questo è quello che chiediamo...vuole ascoltare quello che abbiamo cercato di rappresentare oppure vuole denigrare e dire che Donzel è un ignorante? Queste sono sue valutazioni, che magari sono anche corrette...io non sono un professorone laureato in ingegneria stradale come lei, che è un grande esperto di ingegneria stradale! Quel poco che ho capito è che avete piazzato rotonde dappertutto, tranne dove ve le chiedono i cittadini! Le fate dappertutto, ma se un cittadino le chiede, non si possono fare!