Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2314 del 21 marzo 2012 - Resoconto

OGGETTO N. 2314/XIII - Interpellanza: "Realizzazione degli impianti di depurazione delle acque reflue delle Comunità montane Valdigne-Mont Blanc e Mont Rose e modalità di smaltimento dei relativi fanghi prodotti".

Interpellanza

Evidenziato che lo smaltimento dei fanghi prodotti dai processi di depurazione delle acque reflue urbane assume sempre maggiore importanza nei paesi occidentali;

Richiamata la nostra precedente interrogazione dell'11 febbraio 2009 "Realizzazione di un impianto di depurazione delle acque reflue nei Comuni della Comunità montana Valdigne Mont-Blanc", in occasione della quale l'Assessore annunciò che l'impianto sarebbe entrato in funzione entro il 2012;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

la Giunta regionale per conoscere:

1) a quanto ammonta la quantità di fanghi di depurazione attualmente prodotti, la relativa spesa complessiva per lo smaltimento e il luogo di smaltimento;

2) quali saranno le quantità e le modalità di smaltimento in seguito all'entrata in funzione degli impianti di trattamento dei reflui idrici in programmazione;

3) se le date indicate per la realizzazione dell'impianto della Comunità Montana Valdigne-Mont Blanc saranno rispettate e quando si prevede la messa in funzione di questa struttura e di quella analoga per la Comunità Montana Mont Rose;

4) se per tali nuovi impianti è intenzione dell'Amministrazione regionale utilizzare nuove tecnologie di depurazione che consentono di ridurne la produzione.

F.to: Bertin - Chatrian - Patrizia Morelli

Presidente - La parola al Consigliere Bertin.

Bertin (ALPE) - Grazie Presidente.

La problematica del trattamento e dello smaltimento dei rifiuti prodotti dai processi di depurazione delle acque reflue assume sempre più importanza sia a livello statale che europeo. La progressiva attuazione delle direttive europee in questo campo comporta un continuo aumento dei quantitativi di fanghi prodotti originati da questi processi di depurazione. Fortunatamente gli impianti aumentano e conseguentemente la produzione, si costringono pertanto i decisori politici a considerare con sempre maggiore attenzione la possibilità di riutilizzo di questi fanghi e l'impiego di nuove tecnologie di depurazione che consentano di ridurne la produzione. Un problema che riguarda direttamente anche la Valle d'Aosta, a meno che non ci illudiamo di poter bruciare tutto con il pirogassificatore e utilizzare questi fanghi a tale fine. Come dicevo, in Valle d'Aosta da decenni sono in programmazione dei nuovi impianti di depurazione, in particolare quello della Comunità montana della Valdigne è in gestazione da tantissimi anni. Considerata l'importanza che la struttura riveste per questa comunità montana, avevamo presentato un'interrogazione al riguardo ad inizio legislatura, con l'obiettivo di portare l'attenzione su tale opera e di sollecitarne una rapida realizzazione. La Comunità montana Valdigne nel frattempo è cresciuta di presenze anche dal punto di vista turistico, è una comunità che ha nell'attrattiva legata all'ambiente una delle principali risorse, pertanto, anche dal punto di vista dell'immagine che si propone rispetto alla qualità delle acque, la mancata presenza di un depuratore è un fatto negativo.

Non sto qui a ripercorrere le vicissitudini di questo impianto, cosa che abbiamo già fatto in occasione della presentazione dell'interrogazione che ho citato prima, ricordo solo che in risposta a quella iniziativa ci era stato detto - un ennesimo annuncio - che l'impianto sarebbe entrato in funzione entro il 2012, immagino che non sarà così. Le stesse considerazioni valgono anche per l'impianto previsto per la bassa Valle. Ci chiedevamo pertanto quando questi due impianti saranno messi in funzione e, legato alla problematica dei fanghi, a quanto ammonta ad oggi la produzione di fanghi in Valle d'Aosta, quanto costa il loro smaltimento e quale sarà, quando entreranno in funzione tali due nuovi depuratori di dimensioni piuttosto significative, la produzione dei fanghi. Volevamo inoltre sapere se si è prevista l'utilizzazione di tecnologie di depurazione che consentano la riduzione della produzione di fanghi. Grazie.

Presidente - La parola all'Assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica, Marco Viérin.

Viérin M. (SA-UdC-VdA) - Merci M. le Président.

Con riferimento ai primi due quesiti, risponderò sulla base delle informazioni acquisite dalle strutture competenti dell'Assessorato del territorio e ambiente e a nome e per conto della collega Zublena.

Sul primo quesito, la quantità di fanghi da smaltire annualmente, prodotta dagli impianti di depurazione delle acque reflue urbane a ciclo completo in esercizio in Valle d'Aosta, ammonta a circa 5.000 tonnellate per un costo di smaltimento complessivo di 510.000 euro. Tali fanghi sono stati nel corso del 2011 conferiti fuori regione presso l'azienda agricola Allevi S.r.l. di Ferrara Erbognone in provincia di Pavia.

Con riferimento al secondo quesito, a seguito dell'entrata in funzione degli impianti di depurazione a servizio della Comunità montana di Valdigne, La Salle, Mont Rose e Donnas e dei Comuni di Chambave, Fénis, Nus, Saint-Denis e Verrayes, la produzione complessiva di fanghi che saranno prodotti è indicativamente pari a 16.000 tonnellate annue, con la precisazione che ci si riferisce rispetto a questi fanghi prodotti prima di eventuali trattamenti di disidratazione e centrifugazione che ne riducono la quantità, quindi saranno sicuramente inferiori. In merito alle modalità di gestione, trattandosi di rifiuti classificati dalla normativa come speciali, l'avvio al recupero e allo smaltimento di tali rifiuti, nonché il conseguente costo, sono posti a carico del produttore, che dovrà individuare la migliore modalità attraverso l'espletamento di apposite gare ad evidenza pubblica. Non è pertanto possibile al momento conoscere quale sarà la destinazione di tali rifiuti, essendo questa legata alle risultanze degli appalti che periodicamente i titolari degli impianti di depurazione devono espletare.

Con riferimento al terzo quesito, ricordo che nella risposta del febbraio 2009, ricostruendo la cronistoria degli eventi dal 2006, evidenziavo che la Comunità montana Valdigne non intendeva procedere all'approvazione delle successive fasi di progettazione dell'impianto di depurazione in assenza del programma pluriennale di cui alla legge regionale n. 13/2008. Nel settembre dello stesso anno, quindi, la Comunità montana indicava in una specifica nota la fine del 2010 come termine ultimo...entro il quale sarebbe stata avviata la realizzazione dell'impianto. Con deliberazione di Giunta regionale n. 3330/2010, dopo una serie di rinvii dovuti alla necessità di rimodulare i finanziamenti disponibili a seguito dell'approvazione dei diversi provvedimenti legislativi di riduzione della spesa pubblica, venne approvato il secondo piano triennale con il quale venne finanziata, fra gli altri, la realizzazione dell'impianto di depurazione e dei relativi collettori fognari per 21.494.869 euro. A seguito di tale deliberazione, è stata sottoscritta il 29 marzo 2011 una specifica convenzione con la Comunità montana Valdigne, soggetto attuatore dell'intervento, con la quale sono state disciplinate le modalità di erogazione dei finanziamenti e stabilito il termine di sei anni, entro il quale devono essere conclusi gli interventi. Nel corso del 2011 la Comunità montana ha dovuto risolvere alcune criticità connesse alle autorizzazioni dell'ANAS e all'acquisizione delle aree, potendo consegnare al Comune di La Salle la documentazione per l'approvazione della variante urbanistica solo a fine estate 2011. La situazione quindi al momento è la seguente, sulla base delle informazioni acquisite presso la Comunità montana Valdigne, che è soggetto attuatore: il Consiglio comunale di La Salle ha approvato, con propria deliberazione n. 15/2012, la variante urbanistica al piano regolatore generale, adottata con deliberazione n. 24/2011, relativa ai lavori di costruzione dell'impianto di depurazione delle acque reflue comprensoriali in comune di La Salle al servizio della Comunità montana Valdigne Mont Blanc; la Comunità montana...è in fase di chiusura dell'iter per quanto riguarda le procedure di acquisizione di terreni; l'avvio da parte della Comunità montana delle procedure di affidamento dei lavori mediante appalto concorso è previsto entro la prossima estate.

Come dichiarato in sede di controdeduzione alle procedure di infrazione comunitaria in considerazione dei gravi ritardi nell'esecuzione delle opere di collettamento e depurazione delle acque reflue urbane, riferite in particolare agli agglomerati con più di 5.000 abitanti equivalenti, le tempistiche previste rispetto alle quali è stata ottenuta una sospensione della procedura stessa sono le seguenti: 30 giugno 2013 come inizio lavori di realizzazione dell'impianto di trattamento finale, 30 giugno 2016 avvio funzionale dell'impianto di trattamento finale, 30 settembre 2017 completamento interventi di ripristino dei collettori. Come capirà il collega, queste scadenze sono perfettamente in linea con il discorso dei sei anni di cui parlavo prima, firmati con il protocollo e l'accordo di programma con la Comunità montana. Per quanto concerne il depuratore della Comunità montana Mont Rose, i provvedimenti di finanziamento sono gli stessi di quelli della Valdigne e le tempistiche dichiarate nel procedimento di infrazione comunitaria prevedono, entro il 31 dicembre 2014, la realizzazione e l'avvio del funzionamento dell'impianto di trattamento finale e primo tratto dei collettori, anche in questo caso la Comunità montana è soggetto attuatore dell'intervento.

Quarto quesito: uno degli elementi di valutazione delle proposte di realizzazione di un impianto di depurazione è sicuramente la minimizzazione dei costi di gestione, dei quali la componente relativa allo smaltimento dei fanghi è una delle principali. La valutazione tecnica effettuata dal soggetto attuatore (quindi la Comunità montana) in sede di gara prenderà in adeguata considerazione le proposte tecnicamente realistiche, che possono consentire di ridurre la quantità di fanghi prodotti, proprio come suggeriva il collega nell'illustrazione dell'interpellanza. Grazie.

Presidente - La parola al Consigliere Bertin.

Bertin (ALPE) - Grazie.

La storia infinita della costruzione di questo depuratore continua, ormai siamo al 2017, una traslazione di cinque anni ulteriore di attesa per i due impianti, sia per quello della Valdigne, iniziata tantissimo tempo fa, che per quello della bassa Valle. Avevamo notato nella modifica del bilancio che votiamo oggi una traslazione dei finanziamenti legati a questa opera, si continua a traslare nel tempo la realizzazione di opere con sempre maggiori ritardi, siamo al 2017, ci auguriamo che almeno in quella occasione si riesca a raggiungere l'obiettivo. Non sto qui a fare altre considerazioni, in quanto valgono in parte quelle fatte in precedenza sull'interrogazione di qualche ora fa. Non voglio infierire sui ritardi che vanno avanti da 20 anni.

Per quanto concerne i fanghi, credo sia importante cercarli di ridurli. È una problematica che riguarda tutta l'Europa, tutti vanno nella direzione della riduzione della produzione di fanghi e nel riutilizzo degli stessi, soprattutto in agricoltura, che è un settore nel quale si cerca di dare attuazione a questo riutilizzo. Non vorrei che con l'impianto di pirogassificazione che è previsto per la Valle d'Aosta, oggettivamente sovradimensionato rispetto al volume di rifiuti prodotti e soprattutto alle prospettive di una diminuzione della produzione dei rifiuti, questa diminuzione di combustibile per l'impianto venisse compensata con i fanghi di depurazione: sarebbe grave e una soluzione non accettabile a mio avviso. Si è fatto l'errore di partire per quanto riguarda il pirogassificatore dall'impianto e non vorrei che alla fine, per giustificare l'impianto, si scegliessero questi escamotages, il che sarebbe molto grave, ripeto, anche perché qualche tempo fa il Sindaco di Brissogne, che si era lasciato scappare che, vista la scelta del trattamento finale dei rifiuti, l'impianto per i fanghi - si parlava di un intervento sull'impianto attualmente in funzione - potrebbe non essere più necessario. Si sta lentamente facendo passare questa idea che in fondo, vista la scelta fatta sul pirogassificatore, tutto questo può non essere preso in considerazione, cosa, secondo me, grave. Mi auguro pertanto che gli impianti in progetto siano i più...

(interruzione dell'Assessore Marco Viérin, fuori microfono)

...quando ci sono in ballo 220.000.000, gli ossessionati sono in tanti, ne vedo altri di ossessionati da questa cosa!

Mi auguro pertanto che, per quel che riguarda i fanghi, almeno si proceda senza prendere in considerazione alternative non virtuose. Grazie.